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On 8/7/2017 at 2:09 AM, Rotwang said:

Pensare ancora, nel 2017, che i bisex siano tutti gay repressi è roba da frocia anni '80 mai evoluta che crede che debbano decidersi (cose che non pensano neanche più i preti). Cristo santo, come si fa a dire che un presunto gay che fa sesso con donne sia gay? I bisex esistono e sono tantissimi, forse troppi.

Perché occorre estendere la ricerca su di un piano diacronico.

Io, ad oggi, non ho conosciuto ragazzi che (ce ne saranno) intendessero allo stesso modo relazioni & rapporti con persone dello stesso sesso E con persone del sesso opposto; ripeto, mica voglio dirglielo io cosa sono. Epperò ce n'è na marea di ragazzetti che a vent'anni sono bisex e a trenta convintamente gay....per ragioni diverse ma concettualmente analoghe (il volersi tener aggrappati ad un pezzetto di "normalità") io ho impiegato anni ad accettare che preferisco esser passivo anziché attivo.

Edited by schopy
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Epperò ce n'è na marea di ragazzetti che a vent'anni sono bisex e a trenta convintamente gay....

Eh, ma:
1. Che male c'è?
2. Perché questo ci dovrebbe portare a considerare la bisessualità in modo negativo o comunque non alla pari dei due estremi (omo ed etero)?

Mi sembra il classico argumentum ad populum...
Just now, paperino said:

Eh, ma:
1. Che male c'è?
2. Perché questo ci dovrebbe portare a considerare la bisessualità in modo negativo o comunque non alla pari dei due estremi (omo ed etero)?

Mi sembra il classico argumentum ad populum...

Ma no, non c'è nessun male.

Conosco pochi bisessuali, tutto qua.

On 18/7/2017 at 4:44 PM, Demò said:

esattamente quali saranno le rivendicazioni sul piano legislativo di questi bisex non monogami? 

Il matrimonio etero ce l'hanno, manca quello gay. 

Così come manca l'adozione gay.

Non resta che cagare il cazzo..

Le rivendicazioni politiche sono le stesse, ovviamente... non esistendo il "matrimonio bisex" :)
Il cazzo non lo caghiamo. Al massimo, in culo ce lo facciamo entrare :D

18 hours ago, Rotwang said:

Se uno a vent'anni fa sesso con ragazze e ci riesce e gli piacciono e poi a trenta si definisce gay è un povero st*onzo, perché non è gay né lo sarà mai, è bi.

Non sarei così drastico. Di fronte alla predisposizione naturale c'è sempre il filtro del subconscio e della ragione, a loro volta influenzati dalla società e dalle proprie esperienze, dagli ambienti che si frequenta, da tante cose. Non è questione di essere stronzi, è che il mondo attorno a noi ci influenza sempre.

2 hours ago, marvin said:

Non sarei così drastico. Di fronte alla predisposizione naturale c'è sempre il filtro del subconscio e della ragione, a loro volta influenzati dalla società e dalle proprie esperienze, dagli ambienti che si frequenta, da tante cose. Non è questione di essere stronzi, è che il mondo attorno a noi ci influenza sempre.

Gli etero non hanno bisogno di fare sesso con gli uomini e se fossero solo tali non accadrebbe nulla nel tentativo.

On 20/7/2017 at 6:14 PM, marvin said:

Le rivendicazioni politiche sono le stesse, ovviamente... non esistendo il "matrimonio bisex" :)
Il cazzo non lo caghiamo. Al massimo, in culo ce lo facciamo entrare :D

Mi giuri che non vi lamenterete ad ogni serata di quanto vi discrimino i gay?

Siete peggio dei vegani

7 minutes ago, Demò said:

Mi giuri che non vi lamenterete ad ogni serata di quanto vi discrimino i gay?

Questo mi fa proprio salire il crimine.

Ci sono due doppi standard nella comunicazione socio-politica dei bisessuali.

Il primo riguarda le continue lamentele su come vengono trattati dagli omosessuali

quando i gay non fanno MAI altrettanto e non raccontano mai come sono stati trattati dai bisex

(e anche qualora lo facessero partirebbe la solita fallacia: "Ma quelli non sono veri bisessuali!")

Il secondo doppio standard riguarda il fatto che non parlano mai dei problemi (seri)  che hanno con i loro partner etero,

come se dire alla moglie di essere bisex fosse una passeggiata rispetto a dichiararsi bisex in una discoteca gay

(il migliore di essi su questo forum rivendicava il suo diritto a essere accettato come bisex dai gay,

ma al contempo anche quello di non far sapere alla fidanzata del suo orientamento sessuale per "rispetto" nei suoi confronti).

 

Risolti questi due problemini siamo a cavallo.

 

On 20/7/2017 at 6:14 PM, marvin said:

Le rivendicazioni politiche sono le stesse, ovviamente... non esistendo il "matrimonio bisex" :)

Il vostro ruolo potrebbe essere - il mio rinvio a @purospirito e i cartelli sul sesso ed in generale a ciò che rimane dell'antagonismo gay - quello di ribadire la natura

sessuale delle identità e del pride

( attualmente è più facile che una giovane coppia etero venga al pride per passare un pomeriggio divertente, per quei pochi pride che sfuggono al mortifero clima di avvilimento e parcellizzazione strapaesana, piuttosto che ci vengano portati da bisex o in coppie con un bisex. Inconsciamente questi etero riconoscono l'importanza di una manifestazione festosa e sessualmente connotata, mentre i bisex se partecipano ne sono quasi infastiditi: è troppo gay )

Prendiamo atto del fatto che esiste un circolo vizioso: da un lato bisex che tendenzialmente fanno del vittimismo nei cfr dei soli gay e dall'altro dei gay che giocano a fare i fondamentalisti ( cioè ad escludervi )

Il motivo psicologico ed antropologico di questa frizione, che non è ideologico-politica dei militanti cioè razionale, ma è una frizione di "popolo" e di pancia, è che il bisex non ha sperimentato il "dolore" dell'esclusione, anzi la natura tendenzialmente erratica del bisex, non solo gli garantisce protezione ma rende-fa sentire il gay "vulnerabile" . Ovviamente non è del tutto vero, se un bisex moriva negli anni '80 di AIDS, moriva da escluso...ma era la peste gay ed era escluso perchè trattato come un gay

In qualche modo è da qui che bisogna ripartire

 

 

 

6 minutes ago, Hinzelmann said:

l'importanza di una manifestazione festosa e sessualmente connotata, mentre i bisex se partecipano ne sono quasi infastiditi: è troppo gay )

Questa cosa - che ricordo essere stata scritta da ben tre bisessuali molto attivi nel forum -

è il motivo per cui sono le donne bisessuali a essere centrali nella ricerca di visibilità bisex, specie nei Pride.

A loro il Pride - e in questo sono molto etero - piace proprio perché "troppo gay".

 

penso siano i motivi per via dei quali il buon @marvin nella sua firma si definisce "androgino" e "agender" (lascio stare il poliamore)

io immagino sia difficile per i bisex affrontare il fatto che tutta la loro esistenza da militanti dipende da battaglie gay contro l'omofobia. Allo stesso modo in un'epoca in cui anche i fascisti si permettono di fare vittimismo, sia dura per i bisex ammettere che alle loro spalle non c'è una storia da vittime paragonabile a quella dei loro colleghi gay

e allora si inventano le puttanate, si creano delle minoranze immaginarie delle quali nessuno saprebbe elencare le possibili discriminazioni patite senza pisciarsi addosso dal ridere

Posso parlare per me stesso.

Me ne frega poco di lamentarmi di categorie sociali. Esistono persone, fra le quali alcuni gay, che pensano che la mia sia una soluzione di comodo o il fatto che non voglio ammettere la mia omosessualità, esistono altre persone che rispettano il mio orientamento... non ho forte interesse a dire che "i gay" sono così e "gli etero" sono colà.

Ma mi rendo conto di essere abbastanza atipico - e di questo ringrazio anche alcune discussioni qua dentro, che mi han fatto rendere conto di alcuni comportamenti nocivi che avevo nei miei confronti e nei confronti degli altri.

Sul pride sfondate una porta aperta. Non ho ancora capito cosa significhi troppo gay, sinceramente... mi suona un po' come "ok il tuo orientamento sessuale, ma cerca di far finta di essere normale, che ci fai un po' invidia"
Ma mi fanno ridere più che infastidire.


La bisessualità in realtà non è molto semplice da gestire, comunque. Puoi fare finta molto più facilmente di essere normale, perché hai paura di quel che sei, ma buona parte vive la propria vita di merda.
Attenzione: non sto facendo una classifica, non sto dicendo che stiamo peggio o meglio dei gay - anche perché farsi la guerra su chi è più discriminato mi sembra ridicolo. Solo facendovi presente che reprimerci, anche per noi, è una bella massa di merda da gestire. Non è psicologicamente semplice dichiararsi "diverso" quando puoi far finta di essere "normale". Non è una giustificazione al fatto che molti si comportano da stronzi, ma è una buona spiegazione.


So che questo post è un po' confusionario, e credo sia chiaro che anche io l'idea in merito me la sto formando ;)

2 hours ago, marvin said:

. Esistono persone, fra le quali alcuni gay, che pensano che la mia sia una soluzione di comodo o il fatto che non voglio ammettere la mia omosessualità

Si hai ragione, però se parliamo di questo dobbiamo essere onesti ed inquadrare il fenomeno

Conosci i gentlemen di grindr o diario di una bottom? Ogni due per tre ci si legge qualche perla sui finti attivi e sui bisex che sarebbero "le più passive e frocie di tutti". Ecco, questo è l'esempio del tipico qualunquismo gay che nasce ormai non tanto dalle esperienze personali delle singole persone, ma dal sistema di valori tipicamente ripiegato su stereotipi e luoghi comuni vecchi di vent'anni, fondamentalmente critico verso ogni forma di maschilità che possa essere percepita come omofoba o comunque aggressiva rispetto allo stile di vita gay

E qui, spiace dirlo, vi fate male da soli

2 hours ago, marvin said:

Non è psicologicamente semplice dichiararsi "diverso" quando puoi far finta di essere "normale". Non è una giustificazione al fatto che molti si comportano da stronzi, ma è una buona spiegazione.

se voi bisex foste in grado di spiegare questo e di far capire che vivete in una situazione di ambiguità per uscire dalla quale ci vuole una coscienza quasi morale o politica, a differenza dei gay che spesso sono degli impuniti che si limitano a prendersi quel tot di coscienza necessaria e sufficiente per girare per i locali e  farsi una vitina gay lontana dai genitori e a loro insaputa, forse smettereste di essere vittime di quella che, un po' ingenuamente, chiamate bifobia

In realtà la "discriminazione" più lampante che subiscono i Bisex è la stessa che subiscono i gay Attivi.

Qualunque frase poco carina si dica dei primi, si può usare infatti anche per i secondi.

"Attivo? Sì, come no. Con quella faccia sei più passiva di me".

"Adesso dici di essere attivo, ma vedrai che quando ti sarai sbloccato sarai passivissima"

"Dici di essere attivo solo perché hai paura di dire che ti piace prenderlo"

"I veri attivi non esistono"

 

Perché questo? Perche le cause della "bifobia"e di quest'altro fenomeno* sono le stesse.

I gay - e i versatili - sentono messa in crisi la loro virilità davanti a persone che si definiscono bisex o attivi.

E anche comprensibilmente: in quanto gli effeminati spesso preferiscono i bisex ai gay e i passivi sempre preferiscono gli attivi ai versatili.

 

*La "bifobia" verso gli Attivi la chiamo "effetto Scarlett"; ma purtroppo non è ancora un termine accettato dalla comunità. :)

I bisessuali essendo la maggioranza non hanno bisogno di nessuna associazione.
Si vedono e sentono poco perché stanno lasciando ai gay il lavoro sporco per la lotta dei diritti civili e cazzate varie, quando tutto sarà finito il dominio bisecs prevalerà su tutto e tutti.

On 27/6/2017 at 4:24 PM, dreamer_ said:

Chiaramente non è un problema di numero essendo i transessuali meno dell'1x10.000 e gli omosessuali fra il 3 e il 4% mentre i bisessuali si aggirano fra il 0.7 e il 2.8% della popolazione.

 

Queste percentuali da dove le hai prese ? dal retroscatola dei cereali ?.

On 24/7/2017 at 8:32 PM, Oscuro said:

Queste percentuali da dove le hai prese ? dal retroscatola dei cereali ?.

Scortesia e pigrizia? Oscuro vai ad attaccare briga da un'altra parte.

Demographics of sexual orientation - Wikipedia

Corriere della Sera

C’è un po’ di confusione quando si parla di bisessualità. Comportamenti, identità e desideri, sono considerate tre cose diverse, come indicano i dati dell’indagine sociologica pubblicati nel libro «La sessualità degli italiani» (di Barbagli, Dalla Zuanna e Garelli): solo il 2% degli italiani si dichiara bisessuale, mentre il circa 3.5% dice di aver avuto rapporti con entrambi i sessi e il 4,5% di desiderare uomini e donne. «I bisessuali dichiarati, uomini e donne, sono un piccolo numero, ma in realtà dovrebbero essere di più — spiega Giuseppe Burgio, professore associato di pedagogia all’Università di Enna —. Il problema è che i bi si sentono quasi costretti a scegliere tra due orientamenti, eterosessuale o gay, perché vivono una doppia discriminazione: gli etero li considerano dei viziosi, persone amanti del piacere e sentimentalmente inaffidabili e instabili, mentre gli omosessuali pensano che siano gay non dichiarati». Insomma, vince il pregiudizio.

L’elaborazione e i modelli

Secondo l’Oms gli orientamenti sessuali sono tre: etero, omo e bi. Allora perché è difficile identificarsi nella bisessualità? Perché non ci sono modelli, non esiste una letteratura, non ci sono esempi, non sono stati girati film, non si trovano locali per incontri. «L’elaborazione è un passo difficile da compiere — precisa Burgio —: mancano punti di riferimento, ma è possibile che in futuro questo gap si colmi. A Parigi, Londra e negli Stati Uniti sono nate le prime organizzazioni e a livello scientifico si sta facendo ricerca». Eppure le prime testimonianze hanno alle spalle secoli di storia, dai tempi dell’antica Grecia. «Molti mi dicono: devono essere loro a costruire una identità, a raccontarla, ma ancora questo non è successo» commenta Luigi Tabita. Secondo uno studio di Lisa Diamond le donne che hanno avuto esperienze bisessuali sono più degli uomini. Sottolinea Burgio: «Come se i bisessuali non avessero un orientamento ma una sessualità fluida nelle nostre concezioni, non stabile». Le cose cambiano.

On 23/7/2017 at 9:56 PM, Demò said:

se voi bisex foste in grado di spiegare questo e di far capire che vivete in una situazione di ambiguità per uscire dalla quale ci vuole una coscienza quasi morale o politica, a differenza dei gay che spesso sono degli impuniti che si limitano a prendersi quel tot di coscienza necessaria e sufficiente per girare per i locali e  farsi una vitina gay lontana dai genitori e a loro insaputa, forse smettereste di essere vittime di quella che, un po' ingenuamente, chiamate bifobia

 

Eh, fosse facile.
Cinque anni fa non percepivo questa ambiguità. Cinque anni fa mi consideravo, salvo alcuni sprazzi di lucidità, una persona "normale" con qualche voglia strana. Il fatto che fossi attratto dal cazzo era un'idea strana, bizzarra. Sbagliata. Da reprimere. Ricordo una sera da ubriaco di esser rimasto per credo 20 minuti sulla strada vicino all'ingresso di un locale gay, senza il coraggio di entrare XD

In quelle condizioni - e già ero parecchio avanti rispetto a tanta gente che reprime a livello ancora più profondo - come fai a spiegare? Prima devi capire... ma anche quello non è semplice, perché essendo la repressione la regola rimani da solo come un pirla a capire cosa sei. Non hai un'ancora, non hai una comunità. E quindi non ti riconosci, e non formi una comunità.

Adesso che abbiamo un gruppetto qua a Milano - al Pride eravamo circa 10-12, un numero pazzesco signori! - forse qualche possibilità di costruire qualcosa c'è.

  • 3 months later...

Non esistono associazioni gay.

Tutte le associazione sono LGBTI.

Esistono però associazioni solo lesbiche, solo bisessuali, solo trans e solo intersessuali.

I gay che fanno politica si occupano sempre di tutti.

On 6/11/2017 at 12:38 PM, Almadel said:

I gay che fanno politica si occupano sempre di tutti.

Mica tanto.

Solo qualora ci sia una componente femminile all'interno con le contro ovaie che sposti l'interesse anche verso il mondo lesbo.

Idem per quello bisessuale.

Ma mica è una colpa, alla fin fine è normale che un'associazione che è formata in larga maggioranza da una categoria, si interessi principalmente a quella.

Ed ecco spiegato perché poi si finisce per creare associazioni dedicate solo alle singole categorie.

  • 2 months later...

Scusate, ragazzi, ma l'associazionismo B esiste.
Ci sono associazioni solo a tema bisessuale (Lieviti di Verona, Bproud, ma anche altre)
e vi è anche un coordinamento (Mondo Bisex), che comprende associazioni solo B e associazioni che hanno molto a cuore il tema B e con progetti specifici a tema B (e Pan).
Nel coordinamento c'è anche il circolo TBGL Milk Milano, che usa "tbgl" proprio perché ha a cuore B e T, e ha degli specifici progetti per le persone B/P

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