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Fine della mia prima relazione (a 27 anni)


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La mia prima relazione amorosa è finita, poco fa ne ho avuto la conferma, dopo tre giorni passati a chiedermi se quello che lui mi ha detto era vero o solo un grande bluff per testare quello che provo per lui. Ha perso interesse, è ciò che mi ha detto, per il fatto che io non ho dimostrato abbastanza nei suoi confronti. Sono passati 7 mesi da quando ci incontrammo: io ero appena laureato, nel pieno della crisi post laurea senza sapere come e dove avrei proseguito la mia vita. Ero restio alle relazioni, non ne volevo, non volevo iniziare qualcosa avrebbe potuto farmi male, non volevo legarmi a qualcuno senza sapere dove piantare le mie radici. Sta di fatto che su spinta delle persone che quella sera erano con me ho risposto a quel messaggio su Romeo: da lì uscite, chiacchierate, il sapere di aver trovato qualcuno che accettasse i miei difetti, che condividesse alcuni miei interessi, che riusciva a farmi ridere e con il quale c’era sintonia. Il primo con il quale ho capito quanto fare l’amore fosse diverso dal scopare.

Il problema è che a volte le persone sono veramente diverse, per quanto uno ci possa stare bene, e allora ti rendi conto quanto sia difficile trovare chi ti completi veramente.

Non voglio tediarvi con una descrizione mia e sua, dei fatti intercorsi e dei comportamenti miei e suoi, vi dico solo che lui è uno che ama sentirsi desiderato, un po’ da tutti. Insicurezza, egocentrismo? No non lo so. A me bastava sapere che c’era, che anche se non ci vedevamo in ogni momento nei momenti in cui ero con lui stavo bene. Forse il fatto di essere stato solo da sempre non mi permette di pensare di dedicarmi in tutto e per tutto all’altro, di cercarlo di continuo, e a lui questo non andava bene. Non gli davo quello che voleva, non ero abbastanza per lui.  

Mi ritrovo in questa città senza amici con cui uscire, con un lavoro che tra nove mesi finisce e lo ammetto, lui era il mio unico antidoto alla solitudine. Penso a quanto male può creare una situazione del genere. Ancora peggio sapere che lui il giro di amici ce l’ha, che le occasioni per incontrane di nuovi le trova, che è più giovane di me (di quattro anni, io ne ho ben 27) mentre io dovrò affidarmi alle chat dove al massimo si rimedia una scopata o delusioni da aspettative troppo alte.

È dura, non volevo che accadesse.

Non taglieremo i rapporti, non c’è odio, ci siamo detti che possiamo continuare a vederci, ma ora come ora mi riesce difficile sapere di rimanere solo un amico per lui. E penso alle cose che avremmo potuto fare, ai momenti ancora da condividere che non ci saranno. Da qui la domanda che vorrei porvi: amici degli ex, è possibile?

E’ un post di sfogo, ovviamente, chiedo scusa per questo.

P.S: se scrivo che cerco amici più o meno coetanei che vogliono conoscere un povero cristo come me aggiungo disperazione alla disperazione? 

 

Link to comment
https://www.gay-forum.it/topic/35117-fine-della-mia-prima-relazione-a-27-anni/
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Ci siamo passati tutti e capiterà ancora. Quando finisce una storia importante è normale sentirsi tristi.

Teoricamente è possibile restare amici tra ex nel caso in cui ci si molla di comune accordo prendendo atto che i sentimenti reciproci sono cambiati. Nel tuo caso, tu ci sbavi ancora dietro quindi non è fattibile restare amici, perché di fatto tu non vuoi che sia tuo amico ma vorresti che fosse ancora il tuo orsacchiotto amoroso.

 

Se hai cambiato città, controlla dove sono le associazioni e i luoghi di ritrovo e cerca di conoscere altre persone.

No, non è possibile restare amici. All'inizio devi farci l'abitudine, è sempre una persona che ti è stata vicino quotidianamente, tagliare nettamente è troppo doloroso. Vi direte che siete amici, intanto ti abituerai all'idea, lo sentirai sempre meno e arriverà il giorno che ti renderai conto che non siete più niente per l'altro. 

Normale sono cicatrici che restano, anzi meglio chiamarli tatuaggi, ne porteremo tanti alla fine dei nostri giorni, meglio iniziare presto ma alla fine ci rendono speciali e testimoniano quello che è passato e che ha lasciato il segno.

 

RIprenditi e vedrai che amici te ne farai basta lavorarci un pò su.

davydenkovic90
3 hours ago, freedog said:

a Bologna?

la città più frocia/friendly d'Italia??

ma sei serio????

Freedog, forse negli anni 90 era da sfigati non avere amici e potevi fare queste uscite, nel 2017 è normale essere soli anche a new york la sera di capodanno perché intorno si hanno tante persone ma nessuno che conti veramente. Carrie bradshaw nell'ultimo film di sex and the city dovrebbe avertelo insegnato.

Per rispondere al nostro topic starter, direi di rifarsi al consiglio di zsa zsa Gabor che diceva sempre che i divorzi sono stati i momenti più felici della dua vita perché carichi di aspettative,  possibilità e cambiamenti. E ricordo che Zsa Zsa,.oltre ad essere stata miss Ungheria, è morta a 99 anni nella sua villa di bel air, tra le braccia del suo ottavo marito. Quindi i suoi consigli sino necessariamente validi.

Edited by davydenkovic90
1 hour ago, davydenkovic90 said:

Freedog, forse negli anni 90 era da sfigati non avere amici e potevi fare queste uscite, nel 2017 è normale essere soli anche a new york la sera di capodanno perché intorno si hanno tante persone ma nessuno che conti veramente. Carrie bradshaw nell'ultimo film di sex and the city dovrebbe avertelo insegnato.

Dave permettimi di dire che queste sono quelle frasi da depresso, i rapporti umani si fanno sempre in due.

Non so se io sono stato fortunato ma in genere in amicizia non ho mai avuto particolari delusioni, forse ci vuole un pò di realismo sulle aspettative ma la difficoltà di trovare buone compagnie c'è anche ma mi sembra un'analisi eccessiva la tua.

Tempo fa ho conosciuto questo ragazzo e l'argomento spassoso della serata erano proprio gli ex. La sua prima relazione era durata all'incirca tre anni e adesso l'ex è diventato tipo il suo migliore amico. Credo che ci siano diversi fattori in ballo che possono influenzare il rapporto post rottura. 

Personalmente con il mio ex ho provato ad avere un minimo di rapporto ma non ci sono riuscito soprattutto per causa sua perché non è capace di mantenere dei rapporti con più persone senza farsi troppe seghe mentali e poi credo che sia facile per il nuovo fidanzatino mettere in cattiva luce l'ex ragazzo. Se per il momento non te la senti di frequentarlo ti consiglio di continuare comunque a sentirvi e magari fra un pochino riuscirai a vederlo sotto un altra ottica. 

La cosa più importante secondo me è il tuo essere solo. Dovresti lavorare su questo. Accettare in qualche modo la solitudine, stare bene con te stesso e fare qualche nuova conoscenza. 

davydenkovic90
1 hour ago, Iron84 said:

Dave permettimi di dire che queste sono quelle frasi da depresso, i rapporti umani si fanno sempre in due.

Non so se io sono stato fortunato ma in genere in amicizia non ho mai avuto particolari delusioni, forse ci vuole un pò di realismo sulle aspettative ma la difficoltà di trovare buone compagnie c'è anche ma mi sembra un'analisi eccessiva la tua.

Non è depressione,  è ironia.

Edited by davydenkovic90

Sul tema amicizie/frequentazioni: è stato uno dei miei problemi fin da sempre, purtroppo da qualche anno le persone con cui potevo frequentarmi (compagni di corso) non ci sono più. Faccio fatica di mio a entrare nelle dinamiche di gruppo che siano etero o gay... Avrei bisogno di opportunità di conoscenza che al momento non ho, nel il tempo in cui ero fidanzato uscivo sempre con lui. 

 

È andata a finire che mia mamma è venuta a trovarmi (non per questo motivo, era già programmato). Vedendomi triste e depresso ha capito che si trattava di questioni sentimentali, ma continuava a usare il femminile per riferisi a questa persona che mi ha lasciato, così non ce l'ho fatta, ho dovuto fare Coming Out. 

E pensare che avrei voluto dirglielo nella situazione opposta, quando, nel mio film, le avrei presentato il mio ragazzo.  

Invece mi ha visto sofferente e depresso e la cosa mi dispiace al punto che credo di essermi pentito di averlo fatto

Edited by Biuz90
16 minutes ago, Biuz90 said:

È andata a finire che mia mamma è venuta a trovarmi (non per questo motivo, era già programmato). Vedendomi triste e depresso ha capito che si trattava di questioni sentimentali, ma continuava a usare il femminile per riferisi a questa persona che mi ha lasciato, così non ce l'ho fatta, ho dovuto fare Coming Out. 

Mi è successa praticamente la stessa cosa. Come ha reagito? 

Mi ha chiesto se fosse una mia insicurezza del momento, se avessi mai avuto una ragazza e se questa cosa mi crei tormento.

Le ho risposto che sono praticamente sicuro di cosa mi piace.

È stato molto difficile perché credo che non lo sospettasse nemmeno, sentivo le braccia e le gambe informicolate mentre le dicevo che si trattava di un ragazzo, una roba mai provata prima. Mi ha poi comunque detto che non ha importanza e che conta la mia felicità e varie cose rassicuranti ma io sono convinto che non avrebbe mai voluto sentirsi dire una cosa del genere... 

Devo dire che il discorso orientamento è passato in secondo piano rispetto ai miei timori di rimanere solo e delle difficoltà che ho a crearmi relazioni stabili e soddisfacenti di amicizia 

On 11/7/2017 at 11:55 AM, Biuz90 said:

Mi ha poi comunque detto che non ha importanza e che conta la mia felicità e varie cose rassicuranti

Tua madre ti vuole bene in modo incondizionato, il resto lo stai proiettando tu. 

Ovviamente non posso sapere esattamente cosa ti abbia detto, ma da come la metti tu mi sembra una donna empatica, in grado di capire suo figlio... 

I miei in 24 anni non hanno avuto le palle di affrontare la mia omosessualità se non in modo infantile e gretto. Se proprio la vuoi sapere tutta ti invidio: a loro non ho mai detto nulla, ed è straziante. 

Su! Non tutto il male è venuto per nuocere: il CO rimane sempre la cosa migliore da fare; la fine della relazione ha dato inizio a un nuovo modo di rapportarti con tua madre :) 

22 hours ago, Amor-fati said:

Tua madre ti vuole bene in modo incondizionato, il resto lo stai proiettando tu. 

Ovviamente non posso sapere esattamente cosa ti abbia detto, ma da come la metti tu mi sembra una donna empatica, in grado di capire suo figlio... 

I miei in 24 anni non hanno avuto le palle di affrontare la mia omosessualità se non in modo infantile e gretto. Se proprio la vuoi sapere tutta ti invidio: a loro non ho mai detto nulla, ed è straziante. 

Su! Non tutto il male è venuto per nuocere: il CO rimane sempre la cosa migliore da fare; la fine della relazione ha dato inizio a un nuovo modo di rapportarti con tua madre :) 

Avrà sicuramente difficoltà a digerire la cosa: non se lo aspettava minimamente. Il fatto che non avessi avuto mai atteggiamenti esteriori o comportamenti stereotipati tipici dei gay per lei la questione non si poneva nemmeno.  La prima cosa che mi ha chiesto è se avessi mai avuto una ragazza o provato qualcosa di fisico con il sesso femminile, cosa che non ho mai fatto vuoi per timidezza vuoi per un mio disinteresse a livello sessuale.

Secondo lei la mia è stata una "scelta", questa parola l'ha detta spesso, l'ho corretta un paio di volte ma non ho insistito... purtroppo lei è nata e cresciuta in un contesto di paese e seppur con una intelligenza e apertura mentale superiore rispetto ai suoi compaesani medi ho notato una certa ignoranza, comprensibile.
Vaglielo a spiegare che pur non avendo provato nulla con le ragazze da bambino e da adolesente le mie fantasie erotiche e le mie pratiche sessuali solitarie erano sui maschi..

Oppure: "l'amore per una donna è diverso"

L'altra preoccupazione è che si possa sapere in giro, mia nonna in primis non lo capirebbe.

Ho notato (e immaginavo) una sua delusione per il fatto che non potrà avere dei nipoti: da mia sorella non ne ha potuti avere e sperava forse di vederli da parte mia, o almeno di immaginare un mio futuro da marito felice e con prole. Questo atteggiamento l'ho sempre trovato egoistico, ma anche qui, non mi sento di colpevolizzarla.

Sono poi seguite domande buffe del tipo "come fate a riconoscervi", oppure dettagli delle mie conoscenze con ragazzi gay, se avessi avuto contatti intimi anche con altri...

Insomma, vedo che mi vuole bene e mi ha rassicurato su questo ma allo stesso tempo ho notato una certa preoccupazione.

Oggi poi lo ha detto a mio padre, il quale mi ha mandato un messaggio in cui per la prima volta mi ha detto un "ti voglio bene".

E' abbastanza strano anche per me realizzare che ora lo sanno...

 

Edited by Biuz90
Quiescent93
3 hours ago, Biuz90 said:

Avrà sicuramente difficoltà a digerire la cosa: non se lo aspettava minimamente. Il fatto che non avessi avuto mai atteggiamenti esteriori o comportamenti stereotipati tipici dei gay per lei la questione non si poneva nemmeno.  La prima cosa che mi ha chiesto è se avessi mai avuto una ragazza o provato qualcosa di fisico con il sesso femminile, cosa che non ho mai fatto vuoi per timidezza vuoi per un mio disinteresse a livello sessuale.

Secondo lei la mia è stata una "scelta", questa parola l'ha detta spesso, l'ho corretta un paio di volte ma non ho insistito... purtroppo lei è nata e cresciuta in un contesto di paese e seppur con una intelligenza e apertura mentale superiore rispetto ai suoi compaesani medi ho notato una certa ignoranza, comprensibile.
Vaglielo a spiegare che pur non avendo provato nulla con le ragazze da bambino e da adolesente le mie fantasie erotiche e le mie pratiche sessuali solitarie erano sui maschi..

Oppure: "l'amore per una donna è diverso"

L'altra preoccupazione è che si possa sapere in giro, mia nonna in primis non lo capirebbe.

Ho notato (e immaginavo) una sua delusione per il fatto che non potrà avere dei nipoti: da mia sorella non ne ha potuti avere e sperava forse di vederli da parte mia, o almeno di immaginare un mio futuro da marito felice e con prole. Questo atteggiamento l'ho sempre trovato egoistico, ma anche qui, non mi sento di colpevolizzarla.

Sono poi seguite domande buffe del tipo "come fate a riconoscervi", oppure dettagli delle mie conoscenze con ragazzi gay, se avessi avuto contatti intimi anche con altri...

Insomma, vedo che mi vuole bene e mi ha rassicurato su questo ma allo stesso tempo ho notato una certa preoccupazione.

Oggi poi lo ha detto a mio padre, il quale mi ha mandato un messaggio in cui per la prima volta mi ha detto un "ti voglio bene".

E' abbastanza strano anche per me realizzare che ora lo sanno...

 

Sinceramente, da come hai raccontato tutto, mi verrebbe da dire che non tutti i mali vengono per nuocere. Credo sia comprensibilissimo che un genitore che apprende una notizia del genere abbia bisogno di un po' di tempo per metabolizzare tutto e capire, specie se si tratta di persone cresciute con una mentalità un po' all'antica.

Anzi, ti dirò, se i miei genitori avessero la stessa reazione sarei più che felice.

Sai, noto che abbiamo un vissuto simile, e siamo anche concittadini, visto che anche io vivo a Bologna. Chissà, magari ci siamo incrociati in giro o sulle app XD

Conoscere persone nuove non è mai facile, se non hai un carattere estroverso e provi ancora molta insicurezza verso te stesso. Anche io ce ne ho messi di anni per crescere e diventare una persona più forte, e da allora le nuove amicizie vengono da sé. Anche io ho avuto la prima prima storia a 27 anni ed è durata cinque mesi, l'anno scorso ho avuto la seconda che a malapena è arrivata ai sei. Ma sai che ho capito? Che da ogni relazione, anche se è andata male, ho imparato tanto, sono cresciuto un sacco ed ho capito molte cose di me stesso e soprattutto sugli altri. E poi vedi, questa relazione è stata la causa che ti ha portato a fare coming out con i tuoi genitori, che certo non l'hanno presa benissimo, ma sembra lo stiano accettando. Renditi conto che sollievo deve essere il fatto che ora loro lo sappiano, il non dover più inventare bugie o nascondersi. Già quello ti rende più forte.

Approfitta di questo momento per lavorare su te stesso, impara a volerti bene e a stare bene anche da solo. Le persone giuste, le amicizie giuste, le trovi quando non le cerchi disperatamente. Io poi ti consiglierei di frequentare il Cassero e le sue attività diurne, anche se adesso che siamo in estate purtroppo non ci sono i gruppi di incontro, ti tocca aspettare settembre-ottobre. Il gruppo giovani è un buon posto dove fare amicizia con altri ragazzi coetanei, in un ambiente neutro, senza aspettative :)

Per il resto se hai domande o bisogno di consigli su Bologna non esitare a chiedere, puoi anche scrivermi in privato se posso aiutarti!

Capricorno57
On 9/7/2017 at 11:09 PM, Biuz90 said:

se scrivo che cerco amici più o meno coetanei che vogliono conoscere un povero cristo come me aggiungo disperazione alla disperazione? 

sì, ma solo perchè Ti definisci un povero e un cristo, gentile Biuz . 

Invece stai lavorando e non sei in croce, inoltre hai una mamma che ti sostiene. 

Un atteggiamento di autostima aiuta le conoscenze e le relazioni. Cura il look e buona fortuna! ;)

Condivido il pensiero di Balthazar.

Anche io ho avuto la prima relazione più o meno alla tua età, 26 anni, ed è durata quasi un anno... al contrario io ho fatto il possibile per stare col partner ed essere comprensivo anche quando mi faceva un torto... fatto sta che l'amore da parte sua se ne andò e rimasi "solo". Per 4 mesi ero come in lutto e la situazione non era facile dato che mi ricontattava per poi tempo due giorni allontanarmi... come un gioco perverso/malsano per avere una dose di autostima... all'infuori di questo però ho capito una cosa importante. Davvero l'importante è stare bene con se stessi non per forza con un'altra persona al tuo fianco, questa deve essere un'aggiunta alla tua vita, non una parte di te. Devi trovare una tua identità, coltivare le tue passioni... e soprattutto "non accontentarti". Di non stare con una persona perché così hai compagnia, o il ricercare solo il fatto di "essere amato". Queste relazioni non durano... Non significa però essere troppo schizzinosi, io dopo la mia prima relazione ho avuto poche frequentazioni (durate da due settimane a due mesi) in cui davvero si basavano sul conoscere l'altra persona e ci sono state delle volte in cui la differenza di pensiero ha portato a una rottura nonostante la compatibilità iniziale. :)

In definitiva il mio consiglio è quello di prendere del tempo per te, cercare di capire cosa ti piace e migliorarti, essere felice senza bisogno di un'altra persona e in tutto questo ti consiglio di allontanarti da eventuali fonti di sofferenza, in questo caso il tuo ex (gradualmente se un taglio netto ti risulta pesante)

On 16/7/2017 at 10:58 AM, Gengar89 said:

Condivido il pensiero di Balthazar.

Anche io ho avuto la prima relazione più o meno alla tua età, 26 anni, ed è durata quasi un anno... al contrario io ho fatto il possibile per stare col partner ed essere comprensivo anche quando mi faceva un torto... fatto sta che l'amore da parte sua se ne andò e rimasi "solo". Per 4 mesi ero come in lutto e la situazione non era facile dato che mi ricontattava per poi tempo due giorni allontanarmi... come un gioco perverso/malsano per avere una dose di autostima... all'infuori di questo però ho capito una cosa importante. Davvero l'importante è stare bene con se stessi non per forza con un'altra persona al tuo fianco, questa deve essere un'aggiunta alla tua vita, non una parte di te. Devi trovare una tua identità, coltivare le tue passioni... e soprattutto "non accontentarti". Di non stare con una persona perché così hai compagnia, o il ricercare solo il fatto di "essere amato". Queste relazioni non durano... Non significa però essere troppo schizzinosi, io dopo la mia prima relazione ho avuto poche frequentazioni (durate da due settimane a due mesi) in cui davvero si basavano sul conoscere l'altra persona e ci sono state delle volte in cui la differenza di pensiero ha portato a una rottura nonostante la compatibilità iniziale. :)

In definitiva il mio consiglio è quello di prendere del tempo per te, cercare di capire cosa ti piace e migliorarti, essere felice senza bisogno di un'altra persona e in tutto questo ti consiglio di allontanarti da eventuali fonti di sofferenza, in questo caso il tuo ex (gradualmente se un taglio netto ti risulta pesante)

Gengar, condivido pienamente quello che hai scritto. E pensare che quando conobbi il mio ex mesi fa, ero molto dubbioso sul da farsi perchè in quel periodo mi ero autoimposto di non cercare relazioni e seguivo il ragionamento che anche tu hai espresso in questo post. Tuttavia mi sono detto: "perchè negarmi un'esperienza affettiva (la prima) con qualcuno che in fin dei conti mi piace?" e da qui ne sono rimasto per modo di dire fregato.

In quel momento il mio pensare razionale è venuto meno, ma non posso dire che non mi sia servito o che mi abbia danneggiato. Anzi, è stata l'ulteriore conferma di tutto ciò che pensavo e che tu hai ribadito.

Grazie.

 

Aww è praticamente un post-replica di quello che è accaduto a me e a dieci milioni di gayzz qui dentro.

Non ti preoccupare, è una buona iniziazione, certo forse un po' intensa, ma stai tanto male anche perché hai caricato la relazione di trecentomila cose differenti, hai messo in mezzo questioni di identità, di lavoro, di socialità, di coming out, di fine università e scelte esistenziali post-lauream, però questo vuol anche dire che hai l'occasione di imparare una stupefacente quantità di nuove cose.

Ora concediti tantissimo tempo per metabolizzare l'accaduto, pian piano scoprirai quanto è prezioso il terremoto che stai vivendo adesso e quanto ti sarà utile per ridefinirti e vedere il mondo con occhi più consapevoli.

Occupati tanto di te, prova esperienze nuove, conosci persone diverse, e naturalmente recidi per sempre i contatti con questa persona. Vedrai che andrà tutto bene. :) 

 

IlTaciturnoCheScrive

La ferita è fresca, ma passerà.

Io sono riuscito a proporre l'amicizia solo quando mi rendevo conto che non sentivo sentimenti forti. Anzi, più propriamente non me ne importava quasi niente. Invece quando mi sentivo ancora fortemente preso, dopo che lui mi ha proposto l'amicizia, l'ho mandato malamente a quel paese. Non volevo l'amicizia, volevo essere amato!

Di certo se un ragazzo mi dice che tra le sue amicizie c'è un suo ex, io ho sempre dei forti pregiudizi e qualche volta ho rinunciato perfino alla frequentazione. Questo a causa di un trauma sentimentale di un mio ex che aveva come migliore amico il suo ex (e che per colpa sua ci siamo lasciati, dato che sembrava più fidanzato di quanto lo sembrassi io).

Chiudersi non potrebbe che portare all'allungamento del tempo necessario per riprendersi da questa batosta. È una dannazione vivere una relazione di 6/7 mesi e poi impiegare 3 anni per dimenticare. 

Se uscire con lui, che ha diversi amici, può aiutarti a fare qualche conoscenza, potresti anche approfittarne. Però forse finiresti per sperare in un suo ripensamento.

In alternativa le app possono aiutare. Ci sono le persone che cercano amicizia. In qualche discussione aperta in questo forum ci sono stati dei ragazzi che dicevano proprio di cercare solo amicizia. Quindi cc'è chi cerca amicizia. Magari se ti servono amici, incontri anche ragazzi che non trovi attraenti! Lo metti subito in chiaro che cerchi amicizia. Potete sempre farvi un giro per locali e di conseguenza conoscere altra gente. È fondamentale però non chiudersi.  

 

  • 1 month later...

dopo al fine della mia ultima storia, ormai dodici anni fa son stato male un mese e una settimana e da quella volta non ho avuto più storie, mi portavano più male che bene, non aveva senso, ora ho riscoperto la mia singletudine, come la chiama una mia cara amica aa mi ci trovo talmente bene che non la lascerei per tutto l'oro del mondo!!

On 9/7/2017 at 11:09 PM, Biuz90 said:

Da qui la domanda che vorrei porvi: amici degli ex, è possibile?

A questo penserai quando sarai di nuovo felicemente fidanzato con qualcun'altro.

On 14/7/2017 at 5:39 PM, Biuz90 said:

Oggi poi lo ha detto a mio padre, il quale mi ha mandato un messaggio in cui per la prima volta mi ha detto un "ti voglio bene".

E' abbastanza strano anche per me realizzare che ora lo sanno...

Coraggio! Mi sembra un inizio promettente; il fatto poi che tu viva fuori casa ti permetterà di coltivare eventuali nuove conoscenze con più agio.

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