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Guerra ai turisti low cost: che ne pensate?


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La Stampa

Carabinieri, vigili, controlli, sequestri. Solo due anni fa i 1.800 abitanti di Laigueglia, perla della Rivera di ponente, mai si sarebbero immaginati di diventare testimoni della grande battaglia per la spiaggia libera: un fronte di 230 metri per uno sviluppo di 20, tra il muro della passeggiata e la riva. Nel 2015 le prime avvisaglie: arrivi in massa di pullman da Milano, Torino, Pavia, Vigevano. Viaggi low cost: 20 euro andata e ritorno, partenza all’una di notte, arrivo davanti al lido alle 4 del mattino. 
Organizzatissime, le comunità di sudamericani, soprattutto peruviani, e quella filippina. Determinatissime a non spendere nemmeno un euro in Liguria, allestendo bar e persino ristoranti abusivi sul lido: menu con il ceviche, un tipico piatto dell'America centrale, lavorato sul posto, venduto tra gli 8 ed i 10 euro. Poi i panini e le birre: 3 euro. 

Per arginare l’assalto Laigueglia ha blindato la spiaggia con un’alta ringhiera. Al debutto della nuova recinzione, non è andata benissimo. Assalto con forbici e cesoie, per cercare di tagliare le fascette che chiudevano i cancelli, intervento delle forze dell’ordine. Nel frattempo tutta la passeggiata è stata colonizzata con le sdraio, le panchine utilizzate come improvvisati lettini. 
Alle otto, orario di apertura, si è riversata sulla spiaggia tanta gente da battere il record di sempre: 1.100 persone. Ovviamente, con tende, sdraio, gazebo, ombrelloni, frigoriferi, gruppi elettrogeni, a dispetto dei divieti imposti dal sindaco con un’ordinanza. 

Piccato per l’insuccesso, lo schieramento anti-turisti mordi e fuggi ha rinforzato gli organici con i vigilantes privati e affinato le tecniche. Gli ombrelloni sono stati sequestrati, il filtraggio agli ingressi ha bloccato l’ingresso a chiunque avesse con sé gli oggetti proibiti e, per la prima volte da settimane, la spiaggia è stata un po’ più sgombera e vivibile. 

Gli irriducibili però non si sono arresi. Chiusa Laigueglia, sono partiti all’assalto della vicina Alassio, fino a oggi immune dal problema. Decisi a vendere ad ogni costo il cibo e le bevande approntate a casa, hanno colonizzato la spiaggia libera e hanno utilizzato le mura dello storico Torrione come base per attrezzare un gazebo e allestire un’area destinata allo stoccaggio e alla vendita delle vivande. Nuovo intervento della polizia locale e della capitaneria di porto, con la tensione che è cresciuta ma senza degenerare. La battaglia si rinnova ogni domenica mattina: Comune e carabinieri si sono già attrezzati.

 

Siete favorevoli a questa tipologia di turismo mordi e fuggi? In tutta la penisola e all'estero ci si muove per limitare o sradicare questo fenomeno, ritenuto a volte davvero problematico. Oppure siete per una lotta dura, in certi casi, perché danneggia i luoghi e le economie locali?

Edited by Rotwang
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https://www.gay-forum.it/topic/35209-guerra-ai-turisti-low-cost-che-ne-pensate/
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Beh il forumista a cui alludevo io si portò il cibo da casa solo per sé

E' corretto dire che il ceviche è un piatto "lavorato" sul posto perchè è un piatto di crudo ed è chiaro che dovrebbero poterlo fare regolarmente autorizzati dal Comune

Solo che ovviamente nessun sindaco concederebbe autorizzazioni che lo esporrebbero al linciaggio pubblico

Forse un rimedio potrebbero essere chioschi a conduzione mista, con un italiano ed un peruviano in Società

 

basterebbe portarsi da mangiare da casa senza gruppi elettrogeni e dispaccio di bibite irregolare

certo che si può andare al mare senza pagare niente, però al tempo stesso non si deve pretendere di mettere su chioschi improvvisati e illegali.

Vabbè però portarsi da casa un piatto crudo di pesce non è semplicissimo

Essendo il piatto nazionale peruviano, è comprensibile affidarsi a chi - trasportando il pesce intero  dalla città-

poi lo può lavorare sul posto, ad un prezzo accessibile

Edited by Hinzelmann

e ho capito, anche a me piace la pasta perché è il mio piatto nazionale, ma siccome sto in spiaggia mi porto qualcosa di più accessibile. 

mi sembra veramente un falso problema che la gente del posto fa bene ad arginare visto che il buon senso di questi turisti latita. 

Mah alla fine il problema esiste semplicemente perché i comuni del cazzo e lo stato permettono di privatizzare Gran parte delle spiagge che stanno in mano alla mafia dei lidi cui gli italiani sono tutti degli schifosi complici. È veramente desolante vedere le nostre spiagge in mano a questo business terribile che la maggioranza dei paesi del mondo non ha sviluppato o quantomeno non nel nostro modo. Se le più famose località balneari privatizza o il 70 80 percento della spiaggia è normale che nella residua libera di genera il caos. Certo questa questione dei peruviani è un caso limite ma alla fine il problema non è tanto quello che fanno sulla spiaggia ma che ne sono veramente troppi.

30 anni fa quando gli Italiani iniziarono ad avere a che fare con il problema dell'immigrazione

chiamarono gli immigrati "vucumprà", perchè facevano i venditori abusivi sulle spiagge italiane

Parliamoci chiaro, la vendita abusiva è una illegalità - più o meno tollerata o repressa - ma non

credo sia il problema vero, è un alibi

Il problema è la reazione di un paese all'afflusso spontaneo ma organizzato di una comunità di

peruviani che ha scelto una certa spiaggia come loro meta vacanziera, cioè il fatto che oltre ad essere

vucumprà sono diventati turisti, solo che sono turisti sgraditi alla popolazione locale

 

 

Farebbe girare le balle anche a me se nelle vigne delll'astigiano davanti casa ogni weekend venissero pullman di turisti a invadere i prati senza restituire un guadagno al comune che ne possa permettere mantenimenti ed innovazioni . Ma chiudere i sentieri non sarebbe comunque la soluzione .

I peruviani saranno anche invisi agli autoctoni, ma questa non è una scusante per campare soluzioni a mo' di toppa provvisoria colpendo anche il paese stesso . Se invece si inizia a bloccare la musica troppo forte, i picnic, i venditori abusivi, pian piano la voce si sparge . O si convocano gli organizzatori di questi pullman e si parla loro chiaramente, un obolo va versato .

credo veramente che il razzismo sia nell'occhio di chi vuole vedere... io sono anni che vado in spiaggia organizzandomi per conto mio e nessuno mi ha mi hai impedito l'accesso. del resto non ho la pretesa di fare come a casa mia portandomi tavoli e creando dispacci. basta un po' di buon senso e nessuno ti caccia

Suppongo che a Viareggio abbiano sofferto per l'invasione dei loro stabilimenti liberty da parte di orde di

operai della domenica e lo spostamento della clientela ricca a Marina di Pietrasanta o Forte dei Marmi

Questo accadeva negli anni '50

Solo che all'epoca lo chiamavamo progresso sociale oggi la chiamiamo invasione

Rifletteteci....

io negli anni 50 non c'ero ma avrei detto la stessa cosa se orde di italianissimi turisti avessero portato lo scempio e l'illegalità in città altrui. 

cosa c'è di difficile da capire? si è liberi di fare un weekend low-cost, ma non si è liberi di fare come fossero a casa propria. 

Ma in effetti c'erano anche negli anni '50 Progressisti e Conservatori Riformisti e Reazionari

Essere dei Conservatori ed opporsi ai cambiamenti non è una colpa, nascondersi dietro la multa

al venditore abusivo è però un po' ipocrita perchè di venditori abusivi sulle spiagge italiane ce n'è da 30 anni

e nessuno ha mai costruito barriere di acciaio

Le Barriere si costruiscono perchè evidentemente ci si sente "invasi"

 

 

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Edited by Hinzelmann

Non credo proprio che il problema sia risolvibile con il buon senso dei poveri, credo possa essere risolto con il buon senso dei politici

Se una persona prende l'autobus per arrivare in spiaggia alle 4:00 am della Domenica è perchè deve rientrare in giornata a Milano o Piacenza, dove lavora e cerca di sfruttare la giornata per intero e se gli metti la barriera ci si accampa davanti e aspetta che la apri o la scavalca, magari sarebbe più funzionale fare dei servizi pubblici mirati alle esigenze degli immigrati poveri, ad orari e con mete scaglionate, in modo da non concentrarli sul Comune che si ritrova poi da gestire la "patata bollente". Magari allunghi la giornata con un ultimo autobus che non parta alle 16:30 ma alle 19:30 in modo di farli arrivare alle 6:45 no?

E' chiaro che le loro esigenze sono diverse da quelle degli Italiani, io che magari come gay qualche treno alle 05:30 del mattino da ragazzino l'ho preso, per rientrare a casa ovviamente non per andare al mare, lo so

 

Per arginare l’assalto Laigueglia ha blindato la spiaggia con un’alta ringhiera.

Al debutto della nuova recinzione, non è andata benissimo.

Assalto con forbici e cesoie, per cercare di tagliare le fascette che chiudevano i cancelli, intervento delle forze dell’ordine.

Nel frattempo tutta la passeggiata è stata colonizzata con le sdraio, le panchine utilizzate come improvvisati lettini. 
 

Alle otto, orario di apertura, si è riversata sulla spiaggia tanta gente da battere il record di sempre: 1.100 persone.

Ovviamente, con tende, sdraio, gazebo, ombrelloni, frigoriferi, gruppi elettrogeni, a dispetto dei divieti imposti dal sindaco con un’ordinanza. 

3 hours ago, R.POST said:

ma non credo che il problema sia permettere l'ingresso in spiaggia a questa gente: ciò che dà fastidio è che si portano appresso un carrozzone di illegalità. non è meglio andare in spiaggia con un cesto di cose cucinate a casa?

Il problema che non posano i soldi al comune o ai lidi, il resto è mero pretesto perchè siamo dei morti di fame che non sappiamo fare turismo. Ogni località balneare anela di diventare metà esclusiva per famiglie

 

3 hours ago, Hinzelmann said:

Non credo proprio che il problema sia risolvibile con il buon senso dei poveri, credo possa essere risolto con il buon senso dei politici

Se una persona prende l'autobus per arrivare in spiaggia alle 4:00 am della Domenica è perchè deve rientrare in giornata a Milano o Piacenza, dove lavora e cerca di sfruttare la giornata per intero e se gli metti la barriera ci si accampa davanti e aspetta che la apri o la scavalca, magari sarebbe più funzionale fare dei servizi pubblici mirati alle esigenze degli immigrati poveri, ad orari e con mete scaglionate, in modo da non concentrarli sul Comune che si ritrova poi da gestire la "patata bollente". Magari allunghi la giornata con un ultimo autobus che non parta alle 16:30 ma alle 19:30 in modo di farli arrivare alle 6:45 no?

 

 

Sarebbe una cosa sensata e risolverebbe il problema ma il fatto è sempre lo stesso "Chissenefrega dei poracci che vengono al mare, se non si possono permettere nemmeno l'auto si arrangiassero".

La soluzione è quella ma ripeto quanto su detto.

Capricorno57

50 anni fa era normale andare al mare in giornata a bordo delle 600 e delle 1100 fiat, portandosi l'acqua frizzante il prosciutto il pane e i pomidoro da casa. 

Il problema di Laigueglia (che non è una perla, al massimo una cozza) pare soltanto una questione di rispetto della legalità nella vendita e nella preparazione del cibo. 

Evviva il turismo fai da te!

 

 

On 26/7/2017 at 10:39 AM, Capricorno57 said:

non è una perla, al massimo una cozza

Beh ma questo è un classico...come i gay da sempre han cercato di far loro le spiagge più trascurate e bruttarelle per dare meno disturbo possibile e trovare un posto che potesse essere "loro" così faranno anche i Peruviani ed i Filippini

Pare che però non abbia funzionato

C'è sempre qualcuno a cui si dà disturbo...

On 24/7/2017 at 1:17 PM, Rotwang said:

Siete favorevoli a questa tipologia di turismo mordi e fuggi? In tutta la penisola e all'estero ci si muove per limitare o sradicare questo fenomeno, ritenuto a volte davvero problematico. Oppure siete per una lotta dura, in certi casi, perché danneggia i luoghi e le economie locali?

Idealmente per me la vacanza è vacanza, limitare gli accessi ad una bella località di mare solo per un fatto di censo è sbagliato...

non capisco se il problema sia l'affollamento o lo smercio di cibi peruviani.

Il danneggiamento delle economie locali è un falso problema...la lotta è (quasi) sempre tra poveri. 

On 24/7/2017 at 1:42 PM, Rotwang said:

Non sapevo che i poveri si portassero ristoranti abusivi sulla spiaggia.

Uff Rotwang, ma devi sempre fare il destrorso? Evviva i filippini e le loro pietanze potenzialmente letali, vai a balneare in spiagge più costose.

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