FreakyFred Posted August 2, 2017 Share Posted August 2, 2017 @CieloRosso, apprezzo molto. Purtroppo sono un po' umorale, mi sono scocciato e quando mi scoccio tendo a non tornare sui miei passi. Peraltro non hai tutti tutti i torti, certi discorsi sono alquanto inapprocciabili qui. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
davydenkovic90 Posted August 2, 2017 Share Posted August 2, 2017 Cielorosso, più che altro, rileggendo il tuo topic iniziale, credo che il tuo problema sia che vuoi dare giudizi senza avere molto esperienza in merito... quello dell'inferiorità numerica non è un problema per i gay, che sono bravi nel creare luoghi di aggregazione e intrattenimento: pensa ai locali con spettacoli drag, che sono amati anche dagli etero, o alle associazioni, i pride, le app... gli etero stanno copiando e scoprendo, oggi, il modo di conoscersi che i gay utilizzano già da più di un decennio (le app e i siti di incontri). Ci manca, fortunatamente, quel conformismo tipico degli etero che vuole che il fidanzato te lo presenti l'amica del cuore alla festicciola di capodanno, oppure che tu ti fidanzi col compagno di banco del liceo e a 30 anni lo sposi. Ci formalizziamo meno, entriamo in contatto più facilmente e in modo più diretto quindi, anche se siamo molti meno rispetto agli etero, non è un problema. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
IlTaciturnoCheScrive Posted August 2, 2017 Share Posted August 2, 2017 Che siamo numericamente inferiori è vero, ma non lo vedo un fatto realmente negativo. Quando si è di meno, secondo me, è più facile fare “gruppetto”. Magari un etero non socievole in una scuola (a maggioranza etero) si sentirà solissimo, un gay potrebbe sconfiggere questa brutta sensazione anche qualora conoscesse giusto un paio di altri gay, appunto perché si fa “gruppetto”. Tra l’altro non capisco perché un gay non dovrebbe fare attività e sport in una scuola. Un gay svolge una vita che è pressappoco identica a quella di un etero: di mattina ti alzi, lavori o studi, ritorni, mangi, magari esci con qualcuno, stai un po’ su internet, forse vai in palestra, guardi un po’ di tv e vai a dormire. Se un etero gioca a calcio, a pallavolo, a basket, lo può fare anche un gay! Se un etero gironzola alla ricerca di ragazze, un gay può gironzolare alla ricerca di ragazzi. Non pensare che essere etero dia veramente tutte queste possibilità in più di conoscere una persona. Il discorso della depressione e dei suicidi, purtroppo è una realtà ma le cose stanno cambiando proprio in questi anni. Dopo millenni di imposizione di un certo pensiero, c’è bisogno di tempo per far capire cosa è l’omosessualità e che la vita dell’etero non è minacciata. Oggi molti gay si sposano e figliano. C’è stata una certa evoluzione: 1) prima si diceva “i gay non dovevano far vedere di essere gay”, 2) poi siamo passati a “ognuno faccia quello che vuole, ma niente matrimoni”, 3) poi siamo passati a “ok, l’amore è amore, va bene le unioni tra i gay ma niente adozioni”, 4) poi siamo passati a “no all’utero in affitto, ci sono un sacco di bambini negli orfanotrofi che possono essere adottati”. Ovviamente c’è chi ancora è fermo al punto 1, ma non si può negare che ci sia una certa apertura crescente di buona parte della società. L’obiettivo è quello di aiutare anche i gay di altre nazione a vivere decentemente. Madre chiesa ci odia? Mi pare che madre chiesa sia molto criticata per quasi tutti gli aspetti. Il suo odio ricade su se stessa, tanto che ormai si sente costretta a parlare facendo ricorso a frasi ipocrite per non attirarsi ulteriore odio. Una volta avrebbero detto con fierezza “i gay vanno bruciati”, oggi si sentono in dovere di dire “non giudichiamo la persona gay ma l’atto omosessuale”, e buona parte della gente risponde a quest’affermazione con una sonora pernacchia. Non ti credere che la monogamia nel mondo etero sia la regola! Ci sono paesi in cui il 60% delle persone mette e subisce qualche cornino durante la vita. In Italia se non sbaglio la percentuale è attorno al 40%. A questo vanno aggiunte anche le pause di riflessione che finiscono in scopate con altri, oppure i divorzi. Nelle coppie etero spesso ci sono i figli di mezzo, quindi prima di un divorzio si cerca di riparare la situazione “per i figli” (poi non ci riesce quasi nessuno e ci si lascia lo stesso). I tradimenti sono all’ordine del giorno. L’ambiente gay è meno ipocrita per certi aspetti. Gli etero sono campioni del nascondere gli scheletri nell’armadio per mantenere la maschera sociale della persocina per bene. Quante volte la moglie sa che il marito la tradisce, ma sta zitta a vita per paura che gli altri (parenti, vicini di casa, conoscenti, amici) possano giudicare la sua famiglia come un amalgama di escrementi! Quelli che sono più a rischio di HIV sono le popolazioni dell’Africa centromeridionale. Ci sono Stati in cui la metà della popolazione ha l’HIV. Non penso affatto che metà della popolazione sia gay. Nel mondo occidentale o occidentalizzato è vero che c’è una maggiore incidenza, in proporzione, di contagi tra gay. Dipende da questioni storico-sociali e anche biologiche. I gay hanno una certa propensione a fare molto più sesso degli etero (e quindi aumentano il rischio di malattie veneree)? Assolutamente no. Il testosterone fa il suo corso indipendentemente dall'orientamento. Il fatto è che in realtà anche gli etero hanno la stessa mentalità di un gay. Se le ragazze si concedessero più facilmente, loro farebbero sesso con 30 ragazze a settimana. Però viviamo in una società in cui la donna che si concede facilmente, e a tanti, è ritenuta una poco di buono. Un ventenne etero e un ventenne gay mediamente hanno la stessa voglia di fare quante più esperienze sessuali possibili. Certo che se un etero poi deve fare i conti con un buon numero di ragazze che cercano di “salvare la reputazione”, mentre due gay carichi di testosterone se si piacciono non hanno vincoli sociali, diventa più facile per il gay fare esperienza rispetto all'etero (nonostante l’etero paradossalmente abbia più chances). L’educazione sessuale gay è per altro ancora un tabù. Appena si discute per fare in modo che si inserisca nell'istruzione qualcosa inerente all'educazione sessuale strettamente connessa ai gay, scendono in piazza i religioso e ci additano come “la lobby gay che vuole omosessualizzare il mondo”. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
CieloRosso Posted August 2, 2017 Author Share Posted August 2, 2017 (edited) 16 minutes ago, FreakyFred said: @CieloRosso, apprezzo molto. Purtroppo sono un po' umorale, mi sono scocciato e quando mi scoccio tendo a non tornare sui miei passi. Peraltro non hai tutti tutti i torti, certi discorsi sono alquanto inapprocciabili qui. Non ti devi scusare di nulla, il nuovo arrivato sono io ed ho sbagliato alla grande. Ne farò tesoro. E cmq il tuo modo di scrivere è notevole, mi piace, quindi ti chiedo scusa per le stupidate che ti ho detto prima. Se mai lo scemo sono io. 11 minutes ago, davydenkovic90 said: Cielorosso, più che altro, rileggendo il tuo topic iniziale, credo che il tuo problema sia che vuoi dare giudizi senza avere molto esperienza in merito... quello dell'inferiorità numerica non è un problema per i gay, che sono bravi nel creare luoghi di aggregazione e intrattenimento: pensa ai locali con spettacoli drag, che sono amati anche dagli etero, o alle associazioni, i pride, le app... gli etero stanno copiando e scoprendo, oggi, il modo di conoscersi che i gay utilizzano già da più di un decennio (le app e i siti di incontri). Ci manca, fortunatamente, quel conformismo tipico degli etero che vuole che il fidanzato te lo presenti l'amica del cuore alla festicciola di capodanno, oppure che tu ti fidanzi col compagno di banco del liceo e a 30 anni lo sposi. Ci formalizziamo meno, entriamo in contatto più facilmente e in modo più diretto quindi, anche se siamo molti meno rispetto agli etero, non è un problema. Già, condivido il tuo pensiero, e mi fa piacere leggere molte varianti di quei temi che ho trattato Grazie @IlTaciturnoCheScrive Il tuo post è davvero completo, complimenti, è stato un piacere leggerlo tutto, molto molto bravo! Edited August 2, 2017 by CieloRosso Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
SerialHenry Posted August 2, 2017 Share Posted August 2, 2017 essere gay ha pochissimi vantaggi, te ne elenco qualcuno che ti può tornare utile nella vita di tutti i giorni 1 se non frequenti altri gay ti basta questo per essere più interessante della media delle persone che ti circondano 2 a parità di età anagrafica noi siamo 10/15 anni più giovani di un eterosessuale 3 ogni volta che si comportano male con te, anche a ragione, o ti dicono anche solo una parola storta, puoi usare la scusa dell'omofobia e passare dalla parte del giusto Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
CieloRosso Posted August 2, 2017 Author Share Posted August 2, 2017 1 minute ago, SerialHenry said: essere gay ha pochissimi vantaggi, te ne elenco qualcuno che ti può tornare utile nella vita di tutti i giorni 1 se non frequenti altri gay ti basta questo per essere più interessante della media delle persone che ti circondano 2 a parità di età anagrafica noi siamo 10/15 anni più giovani di un eterosessuale 3 ogni volta che si comportano male con te, anche a ragione, o ti dicono anche solo una parola storta, puoi usare la scusa dell'omofobia e passare dalla parte del giusto Hahahaha un mito! Grandissimo grazie hahah :) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
SerialHenry Posted August 2, 2017 Share Posted August 2, 2017 Dimenticavo il fondamentale 4 sei legittimato a giudicare qualsiasi cosa in qualsiasi contesto, nessuno ti dirà nulla anzi si meraviglieranno se non lo fai Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Rotwang Posted August 2, 2017 Share Posted August 2, 2017 Chi non nasce Rotwang, vive una vita di patimenti. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Oscuro Posted August 2, 2017 Share Posted August 2, 2017 3 hours ago, CieloRosso said: Se si dichiarasse che nascere gay è normale come nascere etero tutto questo odio\discriminazione non ci sarebbe secondo me, Quindi per combattere l'omofobia e questo "disagio" gay basterebbe dichiarare che nascere gay è normale ?. Hai una visione del mondo molto semplicistica, tipo quella di Beppe Grillo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ilromantico Posted August 2, 2017 Share Posted August 2, 2017 Beh, l'autore del topic mica dice cazzate... poi se si vuole fantasticare coi racconti da super gay fate pure. Concordo di non farne un dramma e che paragonando certe vite etero abbiamo ben poco di cui tormentarci e lamentarci, ma la vita gaya è oggettivamente piu complicata e seccante per certi aspetti. Ho conosciuto moltissima nuova gente per questioni lavorative ultimamente. A parte distruggere i pregiudizi sui gay, ho dimostrato per l'ennesima volta che tra etero e gay non ci sono per forza differenze visibili. Penso anche che gente omofoba si sia dovuta 'arrendere' ad avere stima verso un 'diverso' come me. Ciò nonostante, ho dovuto fare 6 volte CO(noioso da morire) e sopportare facce di incredulità al sapere che la sposa dell'anello è in realtà uno sposo. Sono assolutamente sciocchezze, ma alla lunga dopo anni rompono un po'. Inoltre non posso fare a meno di percepire che se fossi stato etero sarei già super amicone con alcuni nuovi contatti, ma essendo io 'diverso' ci sono dei taciti distanziamenti. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Krad77 Posted August 2, 2017 Share Posted August 2, 2017 1 hour ago, Oscuro said: Quindi per combattere l'omofobia e questo "disagio" gay basterebbe dichiarare che nascere gay è normale ?. Hai una visione del mondo molto semplicistica, tipo quella di Beppe Grillo. concordo non è la soluzione a tutti i mali ricordo a tutti che non è nemmeno una verità scientifica, ma una credenza comune che si sta diffondendo a macchia d'olio. Di nessun neonato si potrebbe rilevare una omo/etero sessualità quindi tirare in ballo il momento della nascita non credo serva a nulla non serve nemmeno a mettere al riparo dalle teorie che sia una malattia, in quanto esistono malattie che sono presenti fin dalla nascita, come le malattie genetiche Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Shell Posted August 2, 2017 Share Posted August 2, 2017 2 hours ago, SerialHenry said: essere gay ha pochissimi vantaggi, te ne elenco qualcuno che ti può tornare utile nella vita di tutti i giorni 1 se non frequenti altri gay ti basta questo per essere più interessante della media delle persone che ti circondano 2 a parità di età anagrafica noi siamo 10/15 anni più giovani di un eterosessuale 3 ogni volta che si comportano male con te, anche a ragione, o ti dicono anche solo una parola storta, puoi usare la scusa dell'omofobia e passare dalla parte del giusto 2 hours ago, SerialHenry said: Dimenticavo il fondamentale 4 sei legittimato a giudicare qualsiasi cosa in qualsiasi contesto, nessuno ti dirà nulla anzi si meraviglieranno se non lo fai Uno svantaggio di essere gay è l'aver avuto modo di leggere questa roba, perdonami se lo dico... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
FreakyFred Posted August 3, 2017 Share Posted August 3, 2017 (edited) Ragazzi, ha ragione Costanza Miriano, almeno su questo forum: l'omofobia non esiste, e se esiste è più o meno un problema come essere un po' timidi o sovrappeso xD Vabbe', il problema qui è chiaro... Sono abituato a considerarmi e ad essere considerato un individualista di ferro, ma una rimozione totale del punto di vista sociale ai problemi individuali come quella che ho letto sinora veramente non l'avevo mai vista. Siamo perfino più "atomizzati" e privi del senso di comunità di quanto potessi pensare... Abbiamo letto un po' di storie di "successo". Mai avuto nulla contro le storie di successo, anzi, sarebbero di per sé molto utili. Tuttavia ci sono una serie di problemi con ciò che ho letto qui. Primo, onestamente, io non mi fido per nulla dell'immagine che nessuno degli utenti trasmette sul forum. Il forum è come facebook, una vetrina dove si può apparire come si vuole, ogni immagine può essere accuratamente costruita e studiata. Ne consegue che nessuna immagine o storia troppo rosea che si veda qui è affidabile. Secondo, c'è inoltre, da parte di chi è o si sente "risolto", il chiarissimo effetto del bias di sopravvivenza. Chi racconta una storia di successo è automaticamente uno che in qualche modo "ce l'ha fatta" (o quanto meno ci tiene a far sembrare così), il che vuol dire che probabilmente ha avuto una storia più facile di altre. Ma anche se non fosse effettivamente più facile, so per esperienza personale che per chi si sente di avercela fatta è forte la tentazione di perdere di vista il contesto, di dimenticarsi delle difficoltà o minimizzarle rispetto alla propria eroica figura trionfante. Quali erano gli ostacoli? Cosa ha permesso di superarli? Quali situazioni o incontri o eventi hanno potuto favorire il processo? Come si è arrivati a questo "successo"? A storie di successo raccontate come quelle che ho letto qui manca l'unica parte che serva a qualcosa: la narrazione di come ci si è arrivati, al successo. È tutto servito lì, è stato facilissimo, servito su un piatto d'argento; a un certo punto il brutto anatroccolo è diventato cigno. Potrei anche crederci, se fossi più ingenuo di quanto non sono, ma il punto è che sappiamo che statisticamente non è così, per questo i gay hanno un tasso di suicidio quadruplo; moltissimi brutti anatroccoli muoiono ben prima di diventare cigni. Per esempio il sottoscritto ha avuto una storia personale piuttosto pesante anche dimenticandoci dell'omosessualità, non entro in dettaglio su questo. Ma l'omosessualità è stata un problema aggiunto enorme, non in sé ma principalmente per via dell'omofobia pesante da cui ero circondato, e rispetto alla quale avevo strumenti di reazione molto ridotti. Il mio asset principale è sempre stato un cervello niente male, che mi ha permesso di studiare fuori con profitto allontanandomi dalla realtà di provincia, oltre che darmi dei punti fermi per lavorare su me stesso etc. Ha aiutato anche, in questo caso, il fatto che io sia persona molto orgogliosa e indipendente di carattere, non immune ai pregiudizi che avevo intorno, ma poco prona ad assimilarli acriticamente. Ma c'erano anche notevoli debolezze; per esempio essendo per molti aspetti "neurodiverso" io nel fare coming out non avevo nessun appoggio importante fuori dalla mia famiglia, il che significa che se i miei fossero stati più omofobi di come non erano probabilmente mi avrebbero potuto manipolare agevolmente nelle me fasi più tragiche. Siamo nel reame delle possibilità, ma sicuramente posso immaginare degli scenari in cui non ce l'avrei fatta, e chiunque può riuscirci se mette da parte l'ego. Tutti abbiamo qualche fragilità, qualche debolezza, per adottare l'obbrobriosa scelta di termini di @Ghost77, e l'omofobia colpisce in una fase della vita essenziale per lo sviluppo della personalità, quella in cui le ferita si fanno più profonde... Il che poi spiega come mai i gay poi in media abbiano tutti i problemi che hanno, non ultimo un diffuso narcisismo. Insomma, se vi racconto il mio successo vi racconto innanzitutto le difficoltà che ho dovuto superare. E se io non ne ho incontrate, questo non mi autorizza a dire che non ci sono difficoltà, perché potrebbe non valere per altri... e in effetti NON VALE per gli altri, in generale. Che se fossi stato etero sarebbe stato tutto più facile è indiscutibile (il che non significa che "vorrei essere etero"; i desideri del tipo "vorrei essere un'altra persona" sono sempre tossici e da rimuovere). E peraltro, come ho sottolineato prima, mettere in dubbio che gli etero abbiano la vita più facile metterebbe in discussione l'intera ragione di esistere dell'attivismo LGBT. Vale così tanto l'ego di qualche forumista da operare una rimozione così drammatica e dannosa? Boh. Poi, sottolineo ancora una volta ma dovrebbe essere chiaro a chiunque sia in buona fede: non intendo enumerare le difficoltà ed i problemi al fine di usarli come scusa per l'inazione e l'autocommiserazione. Io dico sempre che se la vita ti dà più pesi degli altri non ti resta che lavorare di più, e uno non si deve sentire autorizzato a deresponsabilizzarsi solo perché ha avuto meno fortuna di altri. Ma questo non significa nemmeno negare l'esistenza di questi pesi extra, quella è la famosa "fallacia del mondo giusto", per l'occasione accoppiata con l'errore fondamentale di attribuzione. Per molti gay i pesi che gli vengono caricati addosso sono più di quanto fisiologicamente una persona sana e normale possa tollerare. Per questo ne riportano dei danni a lungo termine. Certo, ciò che non uccide rende più forti, in questo senso se sopravvivi, letteralmente, sei più forte della media degli etero e hai ragione di esserne fiero (il famoso orgoglio gay è questo, in effetti). Ma l'obbiettivo finale è proprio che i gay non debbano essere forti il doppio degli etero per sopravvivere, e per ottenerlo non si può passare da una strada che neghi che il problema c'è. Ah, scusate, quasi dimenticavo: è molto discutibile la vulgata al retrogusto di cristianità secondo la quale la sofferenza rende le persone migliori. Le persone più orrende che si vedano in giro sono di solito il frutto degli orrori che hanno subito su di sé. La sofferenza tende a rendere peggiori, e i gay non fanno eccezione... Edited August 3, 2017 by FreakyFred Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
davydenkovic90 Posted August 3, 2017 Share Posted August 3, 2017 Freakyfred, ma quante ne metterai in fila uno dietro l'altra? Mi ero ripromesso di non risponderti più, ma non si può proprio leggere ciò che scrivi. Prima di tutto, l'omofobia non è un problema dei gay, è un problema degli omofobi, che sono malati e dovrebbero curarsi. Non siamo noi che dobbiamo stare male per forza, suicidarci o prendere psicofarmaci perché siamo gay e la società è omofoba e ci vuole male. Semmai dovremmo unirci ed essere solidali l'uno con l'altro, cercare di capirci reciprocamente, aiutare chi è più vittima di altri perché, magari, più sfortunato o meno forte, e trovare punti di contatto nelle reciproche esperienze. La società è ancora omofoba, ma lo è già molto meno rispetto a qualche anno fa... giusto per citare a cazzo le esperienze di altri forumisti, come piace fare a te, capricorno57 (perdonami se ti cito in questo orrendo topic) è passato da un matrimonio etero anni ottanta prima di capire e poter vivere la sua natura e prima di trovare, dopo anni di fermo posta, un compagno con cui si è sposato da poco... un ragazzo nato 30 anni più tardi come te o me rischia molto meno di doversi districare da una situazione del genere, che non deve essere molto piacevole né facile. Questo è quello che ha scritto anche layer, ad esempio, ed è condivisibile. Non vivremo nell'età dell'oro, ma non mi pare proprio un periodo storico così malvagio in cui essere gay. Nessuno, poi, si sente "arrivato". Io sono dell' idea che nessuno arrivi mai da nessuna parte. Io, almadel e forse anche altri, abbiamo semplicemente detto che, relativamente alla sfera sentimentale e sessuale, gli "anni bui" sono quelli prima dei 18, quando è frequente che un gay si trovi solo, in ambienti poco adatti, in compagnie etero, ed è facile che arrivi a simulare o dissimulare, a fare rinunce, a innamorarsi di etero, a subire i commenti di tutti e talvolta bullismo senza possibilità di difendersi, ad aspettare tempi migliori senza fare niente. Quando uno esce da quel periodo, in un modo o nell'altro, e incontra altri suoi simili, per forza di cose sta un po' meglio. Meglio non significa che diventi Paris Hilton, significa che hai raggiunto una nuova fase della vita dove non ti nascondi più, non rinunci più, hai delle possibilità in più e si presentano nuove situazioni' E poi ci trovo un po' troppo vittimismo in questo dire che un gay deve portare così tanti pesi che non può reggere, e quindi,per forza di cose, è condannato ad avere problemi mentali o istinti suicidi. Ci sono condizioni ben peggiori che possono portare anche a situazioni più gravi, come la povertà o le gravi malattie. I gay vivevano male quando erano ripudiati dalle famiglie, picchiati e cacciati di casa... non credo sia quello che è successo a te, anzi, se non ricordo male la tua famiglia ti accetta senza problemi e, almeno di questo, sii contento. Sugli etero invece... bah, io guardo i miei amici e li vedo tutti così ingolfati fra un suv e una cenetta al ristorantino con la cognata e gli amici del calcio per parlare dell'ultima partita della juve... non li invidio proprio: non si sanno divertire, sono troppo impostati e, secondo me, di problemi mentali, sociali, relazionali ne hanno molti. Come ha scritto qualcuno, anche io sono dell'idea che si debba guardare al lato positivo dell'essere gay e, forti di quello, affrontare anche le difficoltà. Certo è un po' difficile abbracciare questo lato positivo se uno non si accetta, non si dichiara, non incontra altri gay e non stringe legami con loro. Ma c'è sempre tempo per tutti e per tutto. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Iron84 Posted August 3, 2017 Share Posted August 3, 2017 (edited) Entro nel merito della discussione perchè penso che il mio punto di vista possa sintetizzare alcune preoccupazioni che ci sono. In primis tutti concordiamo che fino ai 20-25 anni essere gay è una merda, se ti scopri a 14 anni probabile che prima dell'università tu ti senta come un alieno, se ti scopri dopo devi fare tutto il percorso di accettazione che è un'altra menata. Poi si è gay, ci si fidanza, ci si fa il proprio giro di amici, si scopa, si piange e bla bla......tutto qui? No, ovvio per molti l'accettazione passa attraverso il coming out, l'attivismo ecc. per altri no. In realtà è un percorso accidentato che ognuno vive secondo il proprio vissuto, forza ed individualità. Io che mi ritengo una persona abbastanza forte e riflessiva ancora non riesceo a fare coming out in famiglia a 33 anni! Insomma concordiamo tutti che un etero di questi problemi non ha e soprattutto per quanto si possa essere forti portiamo tutti i segni, le cicatrici dei torti subiti, dell'omofobia latente che si insinua in noi come un virus malefico.....ook vero verissimo ma si supera, tutto si supera. Il vero disagio è essere parte di una minoranza, ma in un certo modo tutti fanno parte di una minoranza semplicemente che non puoi conformarti. 5 hours ago, davydenkovic90 said: Sugli etero invece... bah, io guardo i miei amici e li vedo tutti così ingolfati fra un suv e una cenetta al ristorantino con la cognata e gli amici del calcio per parlare dell'ultima partita della juve... non li invidio proprio: non si sanno divertire, sono troppo impostati e, secondo me, di problemi mentali, sociali, relazionali ne hanno molti Da un pò di tempo, come si conviene ad ogni buon gay, ho la mia cricca di amiche frociarole alla Sex and the city, eterogenee nella loro diversità e quindi un bello spaccato femminile del mondo eterosessuale. E Il vero dramma è per quei gay che invidiano questo stile di vita, la ricerca spasmodica di un modello sociale cui conformarsi è forse quella la cosa che mette più a disagio. Il vero dramma per gli etero è quello che tutto va bene finchè fai le cose nei tempi giusti, cioè ti fidanzi nei venti anni, ti sposi sui trenta e fai figli altrimenti passano tutta la vita ad inseguire questo traguardo. Le donne etero single devono sopportare tutto quello che passano gay e di certo non risolvono tutto con un coming out mentre gli uomini etero...... non si capisce. Edited August 3, 2017 by Iron84 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Layer Posted August 3, 2017 Share Posted August 3, 2017 (edited) Miriano e Adinolfi - e se non loro direttamente, almeno la melassa di associazioni, siti, partiti e ambienti in cui sono immersi - usano i dati sui suicidi e quant'altro per confermare come l'omosessualità sia una condizione da non promuovere, da osteggiare a livello pubblico-politico e da trattare al pari di una sofferenza a livello personale e medico-psicologico. E' su quegli stessi dati che si giustifica la necessità di offrire delle ''terapie di riorientamento sessuale'' su base volontaria... Qui, invece, nessuno nega che quanto elencato dall'opener sia effettivamente causato dall'omofobia sociale (poi interiorizzata) e dal minority stress. Lo svantaggio sociale di nascere gay in una società eteronormativa è un dato di fatto. Il punto è rigirare a proprio favore questo svantaggio. Ed è certamente possibile, oggi più che mai. Edited August 3, 2017 by Layer Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
freedog Posted August 3, 2017 Share Posted August 3, 2017 11 hours ago, FreakyFred said: Non dovrebbe essere così terrorizzante l'idea di ammettere che i problemi ci sono ancora. Sono ovvi. Da quello almeno si può partire, fare dei distinguo... poi vabbe', sono problemi principalmente dovuti all'omofobia, ok? Ciò non toglie che ci siano. L'ottimismo è una cosa molto sana, ma l'ottimismo è l'atteggiamento di chi di fronte ai problemi continua a lottare e non si scoraggia; non per voler essere ottimisti a tutti i costi, però guarda ANCHE il bicchiere mezzo pieno: hai presenti i grandi passi avanti che abbiamo fatto in questi anni in materia di visibilità, accettazione sociale eccetera? come dico spesso, me li ricordo bene i primi Pride a cui sono andato, più di 20 anni fa: eravamo 4 gattacci spelacchiati, parecchi col cappuccio della felpa (nb: in pieno giugno!! non è che sudassero, schiumavano proprio!!) calato fino al mento perchè terrorizzati che qualcuno [non è chiaro come o perchè] li riconoscesse e scoprisse così di avere un figlio/parente/amico/conoscente/vicino di casa frocio. Paragonali con quella fiumana di gente divertente & divertita, pazza & coloratissima che sfila oggi praticamente dovunque. Un altro mondo. Ed è stato possibile. Certo, ancora c'è da fare e da lottare. tanto. però, tenendo presente da dove siamo partiti, perchè non continuare su questa strada? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
freedog Posted August 3, 2017 Share Posted August 3, 2017 7 hours ago, FreakyFred said: onestamente, io non mi fido per nulla dell'immagine che nessuno degli utenti trasmette sul forum. Il forum è come facebook, una vetrina dove si può apparire come si vuole, ogni immagine può essere accuratamente costruita e studiata. Ne consegue che nessuna immagine o storia troppo rosea che si veda qui è affidabile. se ci farai l'onore della tua presenza a qualche raduno forumista prox venturo, scoprirai che siamo perfino molto meglio di come appariamo qui! 7 hours ago, FreakyFred said: Chi racconta una storia di successo è automaticamente uno che in qualche modo "ce l'ha fatta" (o quanto meno ci tiene a far sembrare così), il che vuol dire che probabilmente ha avuto una storia più facile di altre. Ma anche se non fosse effettivamente più facile, so per esperienza personale che per chi si sente di avercela fatta è forte la tentazione di perdere di vista il contesto, di dimenticarsi delle difficoltà o minimizzarle rispetto alla propria eroica figura trionfante. non necessariamente Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Capricorno57 Posted August 3, 2017 Share Posted August 3, 2017 1 hour ago, Iron84 said: tutti concordiamo che fino ai 20-25 anni essere gay è una merda io no, però; fin da piccolo coltivavo il sogno senza illusioni e mi sentivo speciale. Incontrare il primo ragazzo in caserma a vent'anni e costruire una bella relazione è uno degli episodi migliori da ricordare alla mia età.. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
FreakyFred Posted August 3, 2017 Share Posted August 3, 2017 (edited) 9 hours ago, davydenkovic90 said: Freakyfred, ma quante ne metterai in fila uno dietro l'altra? Mi ero ripromesso di non risponderti più, ma non si può proprio leggere ciò che scrivi. I'm so flattered che ci riesci comunque :P 9 hours ago, davydenkovic90 said: Prima di tutto, l'omofobia non è un problema dei gay, è un problema degli omofobi, che sono malati e dovrebbero curarsi. Non più di quanto la mafia sia un problema del mafiosi o lo stupro un problema degli stupratori. 9 hours ago, davydenkovic90 said: E poi ci trovo un po' troppo vittimismo in questo dire che un gay deve portare così tanti pesi che non può reggere, e quindi,per forza di cose, è condannato ad avere problemi mentali o istinti suicidi. Quindi è davvero una fortuna che non l'abbia mai detto. Quello che ho detto io è che dover portare un peso doppio rispetto agli altri, ovviamente, raddoppia le possibilità di subirne un danno e raddoppia la fatica che devi fare per superarlo. 3 hours ago, freedog said: non per voler essere ottimisti a tutti i costi, però guarda ANCHE il bicchiere mezzo pieno: Again: l'ottimismo consiste nel concentrarsi sui lati positivi e nell'avere un atteggiamento aperto e costruttivo anche in faccia alle difficoltà. Non consiste nel far finta che non vi siano difficoltà. Non ho e non ho mai avuto nessun problema ad ammettere con sollievo e gioia che la condizione omosessuali negli ultimi vent'anni è migliorata in maniera esplosiva. Ma da qui a dire che i gay hanno problemi solo fino a diciotto anni e poi è un parco divertimenti ce ne passa. Di fatto, quest'ultima cosa non è solo sbagliata, è inaccettabile. 3 hours ago, Layer said: Miriano e Adinolfi - e se non loro direttamente, almeno la melassa di associazioni, siti, partiti e ambienti in cui sono immersi - usano i dati sui suicidi e quant'altro per confermare come l'omosessualità sia una condizione da non promuovere, da osteggiare a livello pubblico-politico e da trattare al pari di una sofferenza a livello personale e medico-psicologico. E' su quegli stessi dati che si giustifica la necessità di offrire delle ''terapie di riorientamento sessuale'' su base volontaria... Quello lì è un cavallo di battaglia di Gandolfini, uno dei loro compari. Adinolfi ha esplicitamente detto che siccome lui era preso in giro da piccolo perché era grasso allora il bullismo omofobico non è un problema, e Costanza Miriano ha pontificato in diretta TV su come in Italia i gay stiano benissimo, il che rende superfluo ogni intervento per migliorarne la vita. Siccome non possono negare i grossi problemi di cui soffrono gli omosessuali, allora se ne scaricano la responsabilità negando il ruolo dell'omofobia... ma che quei problemi esistano è fuori di ogni dubbio. La verità dei fatti è la seguente: i gay soffrono di un tasso di suicidio triplo o quadruplo perché sottoposti nella vita a pressioni psicologiche fortissime, tali che ad uno su quattro fanno saltare i nervi e altri due diventano strambi. 3 hours ago, freedog said: se ci farai l'onore della tua presenza a qualche raduno forumista prox venturo, scoprirai che siamo perfino molto meglio di come appariamo qui! Io e te abbiamo amabilmente conversato di persona a Roma :) Edited August 3, 2017 by FreakyFred Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Mario1944 Posted August 3, 2017 Share Posted August 3, 2017 17 hours ago, Almadel said: Nascere gay è come nascere con una Ferrari. Fino ai 17 anni invidi tutti i tuoi amichetti che hanno il triciclo o la bicicletta; ma quando puoi finalmente guidarla spernacchi tutti gli etero in motorino Bella immagine, anche se io non invidiavo tricicli e biciclette nemmeno prima dei 17 anni..... Comunque che l'omoerotismo fosse manifestazione d'eccellenza umana è opinione antica: basti pensare non solo ai dialoghi di Platone, ma anche alle consuetudini di molte città greche d'età classica, nelle quali l'homo homoeroticus era considerato l'educatore migliore alle virtù civili per i giovani. Anche Dante in fondo, pur ponendo i sodomiti nell'Inferno, pare della stessa opinione ed infatti ha parole di grandissima lode per uno di loro che considera suo maestro, cioè Brunetto Latini, e d'altronde lo stesso Virgilio che prende a guida nel viaggio infernale ebbe fama di occuparsi poco del gentil sesso. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Mario1944 Posted August 3, 2017 Share Posted August 3, 2017 17 hours ago, CieloRosso said: Gay NON si diventa, gay\bisex si nasce, è un fattore genetico inutile girarci intorno. Questa però è un'opinione, non un dato scientifico. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Shell Posted August 3, 2017 Share Posted August 3, 2017 11 minutes ago, Mario1944 said: Comunque che l'omoerotismo fosse manifestazione d'eccellenza umana è opinione antica: basti pensare non solo ai dialoghi di Platone, ma anche alle consuetudini di molte città greche d'età classica, nelle quali l'homo homoeroticus era considerato l'educatore migliore alle virtù civili per i giovani. Anche Dante in fondo, pur ponendo i sodomiti nell'Inferno, pare della stessa opinione ed infatti ha parole di grandissima lode per uno di loro che considera suo maestro, cioè Brunetto Latini, e d'altronde lo stesso Virgilio che prende a guida nel viaggio infernale ebbe fama di occuparsi poco del gentil sesso. Sono quasi sicuro che il discorso del buon Almadello fosse tarato sui gay dichiarati della nostra epoca, piuttosto che su antichi autori avvezzi all'uso di donne schermo. :) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Mario1944 Posted August 3, 2017 Share Posted August 3, 2017 Probabile, ma ciò non toglie che sia opinione antica, ben anteriore anche all'epoca delle donne schermo, che peraltro non c'entravano con l'omoerotismo, ma con l'eteroerotismo verso una persona inaccessibile. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Shell Posted August 3, 2017 Share Posted August 3, 2017 (edited) 9 minutes ago, Mario1944 said: Probabile, ma ciò non toglie che sia opinione antica, ben anteriore anche all'epoca delle donne schermo, che peraltro non c'entravano con l'omoerotismo, ma con l'eteroerotismo verso una persona inaccessibile. Lo so bene! Ma spesso mi sono concesso la licenza di modernizzarne il concetto. Anche se, volendo trovare il pelo nell'uovo, vari sono i dibattiti proprio sull'uso della donna schermo come depistaggio omosessuale. Vedi la questione di Leopardi e Silvia Edited August 3, 2017 by Shell Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Mario1944 Posted August 3, 2017 Share Posted August 3, 2017 Va bene per la licenza poetica. Comunque non abbiamo bisogno rivalutazioni moderne: ne abbiamo abbastanza antiche. Semmai dobbiamo evitare d'innalzarci troppo, se non altro per non cadere nel peccato di superbia ;-) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
freedog Posted August 3, 2017 Share Posted August 3, 2017 2 hours ago, FreakyFred said: Io e te abbiamo amabilmente conversato di persona a Roma :) quindi confermi che sono assai più splendidamente favoloso di persona che sul web.. VERO???? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
CieloRosso Posted August 3, 2017 Author Share Posted August 3, 2017 Da creatore del topic vi posso dire che sono molto soddisfatto delle vostre risposte. Perché oltre a farmi riflettere grazie ai vostri punti di vista, il tema centrale è stato che comunque se c'è un ostacolo che fa paura, vale la pena superarlo, non importa quanto è alto, prima o poi si supererà. E questo credetemi ragazzi è stato davvero bello leggerlo. E non posso fare altro che ringraziarvi. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
FreakyFred Posted August 3, 2017 Share Posted August 3, 2017 3 hours ago, freedog said: quindi confermi che sono assai più splendidamente favoloso di persona che sul web.. VERO???? Dovrei studiarti meglio, freedog XD Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
paperino Posted August 3, 2017 Share Posted August 3, 2017 4 hours ago, freedog said: sono assai più splendidamente favoloso di persona che sul web.. Uhm... Accetto compassionevolmente questa tua affermazione. Accetto con l'accetta, intendo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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