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Perché nel mondo gay esistono molte coppie aperte?


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On 15/8/2017 at 11:11 AM, Albus said:

Essere coppia aperta da cosa deriva?

Da una voglia di libertà senza catene?

Evitare problemi di coppia? 

Mancata affinità sessuale al punto di cercare altri ?

signori, fermate il mondo, voglio scendere!!!

sarà il caldo, sarà il relax ferragostano, però stavolta me tocca dà ragione perfino a salamandro quando dice

22 hours ago, Salamandro said:

Nel mondo etero ne esistono altrettante, solo che uno dei due partner non ne è quasi mai consapevole...

che faccio, me preoccupo?

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  • Mario1944

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2 hours ago, SerialHenry said:

Dan Savage (giusto per citare un nome celebre e dagli scritti facilmente reperibili) dice che tutte le coppie gay di lunga data che conosce sono o sono diventate non-monogame.

 

E' da notare la precisazione:

"che conosce".

Può ben essere che conosca molte coppie, ma quante sono tra tutte quelle dell'universo gayo?

Le esperienze personali sono sempre interessanti, possono essere talvolta esemplari, ma non possono mai essere numericamente significative.

Io posso dire che conosco una coppia fedele da più di 25 anni, cioè la mia, ma non ne dedurrei certo, neppure volendo azzardare una supposizione temeraria, che perciò tutte le coppie gaye sono fedeli e non aperte:

sarebbe assurdo!

 

1 hour ago, Capricorno57 said:

avrei i miei dubbi nel definirle coppie.. 

 

Tutto sta nella definizione che si assume di coppia e, anche, di fedeltà!

 

Edited by Mario1944
Capricorno57
9 minutes ago, Mario1944 said:

Tutto sta nella definizione che si assume di coppia

la bicicletta ha 2 ruote; con 3 si chiama triciclo, con una monociclo. 

Tutti veicoli terrestri interessanti ma diversi, implicano dinamiche ed equilibri diversi ... 

@Almadel saluti e baci al Tuo simpatico boy ^_^

9 minutes ago, Capricorno57 said:

la bicicletta ha 2 ruote; con 3 si chiama triciclo, con una monociclo

Sì, certo, ma una bicicletta può essere di varie specie, di varie foggie, leggerezze, preziosità, utilità:

una bicicletta da corsa non è, penso, la stessa cosa di una bicicletta da città ed una bicicletta per due persone non è la stessa cosa di una per una sola, benché tutte abbiano la caratteristica delle due ruote (bis cyclos).

Coppia viene da copula, che significa legame, congiunzione, e quindi etimologicamente nulla vieta che si possa pensare ad una coppia in cui il vincolo esclusivo sia solo sentimentale amoroso e non anche fisico sessuale e d'altronde questa è sempre stata, almeno per la parte maschile, sia l'uso  sia la definizione di coppia, eterosessuale ovviamente, nei secoli passati.

Edited by Mario1944
Capricorno57
15 minutes ago, Mario1944 said:

Coppia viene da copula, che significa legame, congiunzione, e quindi etimologicamente nulla vieta che

ammetto di avere passato troppo tempo in garage a personalizzare biciclette e moto... 

Beh è difficile dire qualcosa in una discussione che trasuda un tale livello di sarcasmo e polemica

In primo luogo bisognerebbe affrontare il pregiudizio negativo che riguarda i gay, che si è trasformato

Il pregiudizio negativo originario, quello che per cui io a 14 anni lessi su un libro americano degli anni '60 che i gay passavano la loro vita letteralmente "nei cessi" era un pregiudizio non sempre espresso in termini espliciti ( molte volte ci si limitava a generalizzare questa descrizione senza spiegarne i sottintesi )

Diciamo chiaramente che era un pregiudizio negativo di tipo "identitario", i gay vivevano una sorta di "condizione psicologica" menomata o narcisistica, tale per cui tendevano a ricercare compulsivamente incontri e relazioni sessuali per una sorta di strategia compensativa di una mancata maturazione sessuale ( che poteva essere solo nella direzione dell'Eterosessuale )

Dire - rispetto a questo pregiudizio - non è cosa da "gay", ma da "maschi" significa eludere una spiegazione in cui "gay" ha un significato intrinsecamente negativo ( immaturo narcisista compulsivo etc ) L'omosessualità veniva descritta come una sorta di "condizione nevrotica" ed il sesso promiscuo come qualcosa di intrinsecamente sintomatico di un disagio, quindi l'identità gay era una sorta di identità "compromessa"

Oggi nessuno dice più una cosa simile, ma - più o meno diffusamente ed implicitamente - si dice che il comportamento promiscuo e compulsivo nasce dal mancato riconoscimento sociale che rende difficile la costruzione di relazioni affettivo-sessuali al pari degli Eterosessuali

Cito solo l'ultima cosa che ho visto "Man in an orange shirt" una miniserie della BBC che mette a paragone le vicende di un "nonno" gay che va nei cessi e di un nipotino che sta sulle app, peraltro un prodotto ben fatto con Vanessa Redgrave etc ( ma con una precisa morale )

Non potendo spoilerare vi invito a vederlo...in alternativa ci sono decine di studi che cercano di evidenziare che la promiscuità gay è diminuita ( il ché implicitamente appare confermare l'idea che la promiscuità sessuale sia intrinsecamente negativa o tendenzialmente negativa )

L'omosessuale "progressivo" ( che conferma agli etero l'idea di vivere in una società progressista ed inclusiva, la migliore delle società possibili ) inizia a delinearsi in un certo modo

Avere, rispetto a questo, un approccio culturale "critico" o "sorvegliato" ( vogliamo dire diffidente? ) significa semplicemente non prenderlo per "oro colato"

In secondo luogo, bisogna tenere distinto il primo pregiudizio negativo dal secondo, perchè l'Italia essendo un paese più arretrato forse tende ancora ad un certo grado di commistione fra i due ( CO Unioni Civili adozioni etc in altri paesi ci sono da anni, da noi no quindi è meno chiaro il fatto che gli etero tendono ad appropriarsene  )

In ultimo anche in questo topic si vedono gli effetti "divisivi" e dire questo non significa certo abbracciare confusi discorsi filosofici queer-accademici, basta leggere ciò che scrivete

 

 

 

 

 

46 minutes ago, Capricorno57 said:

ammetto di avere passato troppo tempo in garage a personalizzare biciclette e moto... 

 

Metaforicamente la cosa può essere detta d'una coppia:

ciascuno l'adatta alle sue inclinazioni e disposizioni.

Certo, secondo la communis opinio si potrebbe negare che certi adattamenti permettano di definirla ancora "coppia", d'altronde, se sta bene agli accoppiati.....

Peraltro non sono d'accordo nel considerare una sessualità esterna come necessariamente dissolutrice della coppia, almeno a livello di necessità definitoria:

in fondo la definizione di coppia ha innanzitutto un'implicazione affettiva sentimentale, di cui la sessualità è la manifestazione successiva e fisica.

So che Almadell non sarebbe d'accordo su questa "posteriorità" sessuale, ma è proprio ciò che permette, a mio giudizio, di definire copulare uno stato d'affettività sentimentale tra due persone, a prescindere dalle occasioni di sessualità esterna alla coppia stessa.

 

Quando si apre un topic del genere, prima o poi le risposte giuste arrivano. Secondo me sono due i motivi, e sono stati già scritti, non sto a citare gli utenti che per primi ne han parlato, comunque:
1- i maschi sono dotati di una sessualità più pratica, più fisica, meno legata ai sentimenti. Se si tolgono le femmine dall'equazione, tra maschi ci sarà più comprensione per una libido alta che può sfociare in sesso senza impegno - per motivi biologici, ambientali, o entrambi
2- i maschi gay sono più liberi sessualmente, meno rispettosi di regole o canoni amorosi, in quanto già violano di partenza una regola o un canone diffuso (il sesso etero è l'unico sesso possibile) dunque se hanno violato questo precetto così diffuso, e si credono nel giusto, saranno portati a violarne anche altri se ci trovano un senso (in questo caso quello della monogamia come strada del vero amore)

Ma vorrei chiedere, se Fiorella ha sessant'anni, negli ultimi 40 e più anni ha avuto sei storie importanti, due delle quali con matrimonio annesso, di durata variabile tra i cinque e i dieci anni... questa è monogamia? Certo non è la monogamia dei pappagallini, né quella di mia nonna che ha avuto un solo uomo, suo marito, e rimasta vedova non si è mai voluta risposare, ma nemmeno frequentare altri... Sarà possibile chiamarla monogamia seriale? Avere un solo partner... per volta, non nella vita?


A volte poi occorre fare meta-forum
@Albus  tu quanti anni hai? perché ti stai ponendo queste domande?

 

@Albus

@Ilromantico

Potete fare polemica con me, se ci tenete, ma non cambierà quel che ho detto (e che anche altri hanno scritto): tantissima gente ha rapporti con altri non necessariamente perché l'amore è finito ma perché dopo tempo è normale e umano che si cerchi altro, anche solo per venti minuti e per tornare ad apprezzare quello che si ha. Se l'opinione di Dan Savage non vi interessa ve lo confermo anche io che tutte le coppie gay di tanti anni insieme (anche una ventina) che ho conosciuto hanno aperto ad altri almeno una volta.

Possiamo chiudere gli occhi e negare, ma poi faremmo la fine delle nostre nonne (o chissà, madri)  che si sposavano vergini, figliavano qualche volta e poi sgabbiavano il marito e le sue scappatelle. 

Ps @Ghost77ha detto bene: le lesbiche non agiscono come noi perché sono donne,mi auguro non si voglia negare anche questo, cioè che le femmine abbiano una sessualità diversa dalla nostra. 

4 hours ago, Krad77 said:

Quando si apre un topic del genere, prima o poi le risposte giuste arrivano. Secondo me sono due i motivi, e sono stati già scritti, non sto a citare gli utenti che per primi ne han parlato, comunque:
1- i maschi sono dotati di una sessualità più pratica, più fisica, meno legata ai sentimenti. Se si tolgono le femmine dall'equazione, tra maschi ci sarà più comprensione per una libido alta che può sfociare in sesso senza impegno - per motivi biologici, ambientali, o entrambi
2- i maschi gay sono più liberi sessualmente, meno rispettosi di regole o canoni amorosi, in quanto già violano di partenza una regola o un canone diffuso (il sesso etero è l'unico sesso possibile) dunque se hanno violato questo precetto così diffuso, e si credono nel giusto, saranno portati a violarne anche altri se ci trovano un senso (in questo caso quello della monogamia come strada del vero amore)

Ma vorrei chiedere, se Fiorella ha sessant'anni, negli ultimi 40 e più anni ha avuto sei storie importanti, due delle quali con matrimonio annesso, di durata variabile tra i cinque e i dieci anni... questa è monogamia? Certo non è la monogamia dei pappagallini, né quella di mia nonna che ha avuto un solo uomo, suo marito, e rimasta vedova non si è mai voluta risposare, ma nemmeno frequentare altri... Sarà possibile chiamarla monogamia seriale? Avere un solo partner... per volta, non nella vita?


A volte poi occorre fare meta-forum
@Albus  tu quanti anni hai? perché ti stai ponendo queste domande?

 

Ho 24 anni .. purtroppo di domande me ne pongo molte.. con gli amici mi confronto molto. Amo confrontarmi e conoscere tutti gli aspetti Delle persone e della vita culturale che mi circonda 

1 hour ago, R.POST said:

@Albus

@Ilromantico

Potete fare polemica con me, se ci tenete, ma non cambierà quel che ho detto (e che anche altri hanno scritto): tantissima gente ha rapporti con altri non necessariamente perché l'amore è finito ma perché dopo tempo è normale e umano che si cerchi altro, anche solo per venti minuti e per tornare ad apprezzare quello che si ha. Se l'opinione di Dan Savage non vi interessa ve lo confermo anche io che tutte le coppie gay di tanti anni insieme (anche una ventina) che ho conosciuto hanno aperto ad altri almeno una volta.

Possiamo chiudere gli occhi e negare, ma poi faremmo la fine delle nostre nonne (o chissà, madri)  che si sposavano vergini, figliavano qualche volta e poi sgabbiavano il marito e le sue scappatelle. 

Ps @Ghost77ha detto bene: le lesbiche non agiscono come noi perché sono donne,mi auguro non si voglia negare anche questo, cioè che le femmine abbiano una sessualità diversa dalla nostra. 

Ma io non metto in dubbio che magari in un futuro cambierò idea. Penso che in una coppia monogama ci vuole pazienza nell'affrontare le difficoltà. Ormai sia nel mondo etero che in quello gay questa voglia di affrontare le difficoltà sia sparita ..Per questo ci sono tanti tradimenti o rapporti aperti.

Anche la mancanza di attenzione sessuale porta a cambiare partner o scoprire nuove relazioni.

Pazienza è la parola chiave. 

Anche il mondo Delle chat e dei social ha portate l essere umano a cercare sempre il meglio. A cercare l uomo o la donna perfetta.

 

Edited by Albus
27 minutes ago, Albus said:

Ormai sia nel mondo etero che in quello gay questa voglia di affrontare le difficoltà sia sparita ..

A giudicare dal numero di persone che si lamentano di tale situazione (quasi totalmente nuovi iscritti che partecipano al forum sì e no max. 3 settimane e mai più), invero non dovrebbero essere in poche disposte a impegnarsi, ecc.

Chissà perché non riescono mai a incontrarsi nel reale, a fare un raduno esclusivo. :)

Edited by Layer
28 minutes ago, Albus said:

purtroppo di domande me ne pongo molte.

Non è certo un difetto, anzi!

Semmai il problema è trovare risposte pienamente soddisfacenti, ma questo forse è fuori delle facoltà umane....

 

4 hours ago, Krad77 said:

1- i maschi sono dotati di una sessualità più pratica, più fisica, meno legata ai sentimenti.

Curiosamente questa era l'opinione che un tempo, non molto lontano, gli uomini avevano delle donne:

che cioè esse fossero sessualmente sfrenate per natura e che amassero leggermente, senza autentica partecipazione sentimentale;

perciò  dovevano essere severamente governate fin dalla fanciullezza dall'autorevole mano virile.

Come scrisse Dante:

quanto (poco n.d.r.) in femmina foco d'amor dura, / se l'occhio o 'l tatto spesso non l'accende.

Oggi, almeno a tuo giudizio, le parti sarebbero invertite:

io ho il sospetto che fossero più nel vero gli antichi ;-)

 

4 hours ago, Krad77 said:

2- i maschi gay sono più liberi sessualmente, meno rispettosi di regole o canoni amorosi, in quanto già violano di partenza una regola o un canone diffuso (il sesso etero è l'unico sesso possibile)

 

Sì, ma il violare la regola dell'esclusiva liceità dell'eterosessualità, o forse sarebbe meglio dire "il metterla in discussione", non implica necessariamente un'inclinazione sfrenata a violare tutte qualsivoglia od anche solo una parte delle regole amorose o sessuali.

 

Edited by Mario1944
38 minutes ago, Mario1944 said:

Curiosamente questa era l'opinione che un tempo, non molto lontano, gli uomini avevano delle donne:

che cioè esse fossero sessualmente sfrenate per natura e che amassero leggermente, senza autentica partecipazione sentimentale;

perciò  dovevano essere severamente governate fin dalla fanciullezza dall'autorevole mano virile.

Come scrisse Dante:

quanto (poco n.d.r.) in femmina foco d'amor dura, / se l'occhio o 'l tatto spesso non l'accende.

Oggi, almeno a tuo giudizio, le parti sarebbero invertite:

io ho il sospetto che fossero più nel vero gli antichi ;-)

Questo dovresti chiederlo alle, donne; certo non è così che si raccontano. Ho anche paura di cosa farebbero dei tuoi sospetti certe donne ^^'
Poi io personalmente penso che l'amore sia, in molti casi, un elemento di fantasia sessuale; cioè, identificare un sentimento d'amore, anche immaginario, permette alle ragazze di vivere la propria sessualità. Infatti questo si trova nei romanzetti harmony, donne che provano un amore travolgente e irreale per uomini super, dunque irreali, sempre ricchissimi bellissimi intelligentissimi.
Che invece gli uomini siano ben capaci di vivere la sessualità, nelle fantasie come nel reale, senza metterci di mezzo sentimenti ne abbiamo la riprova penso.
 

Quote

Sì, ma il violare la regola dell'esclusiva liceità dell'eterosessualità, o forse sarebbe meglio dire "il metterla in discussione", non implica necessariamente un'inclinazione sfrenata a violare tutte qualsivoglia od anche solo una parte delle regole amorose o sessuali.

Non ho detto che implica necessariamente.
Si parla di grandi numeri quindi di probabilità.
E' più probabile che un grande numero di persone che ha già messo in discussione una "regola" del sesso, ne metta in discussione anche altre.
Senza contare poi che la socialità gay ti mette di fronte a quello che fanno gli altri gay... che mi pare essere l'impostazione di Albus: a 26 anni "scopre" che molti altri gay fanno una cosa che lui non farebbe (perché nel mondo etero passa come minoritaria, un po' sordida, anche sbagliata) e su questo si interroga - fermo restando che rimane dell'idea di non volerlo fare.
 

9 minutes ago, Krad77 said:

E' più probabile che un grande numero di persone che ha già messo in discussione una "regola" del sesso, ne metta in discussione anche altre.

Io la vedo al contrario:

l'aver messa in discussione una regola d'estensione universale e d'antichità bimillenaria tende ad "esaurire" le capacità degli individui d'opporsi alle altre regole, ammesso e non concesso che ne abbiano interesse.

 

9 minutes ago, Krad77 said:

Senza contare poi che la socialità gay ti mette di fronte a quello che fanno gli altri gay...

Questo mi pare molto probabile, ma presuppone sia stato dimostrato ciò che invero è ancora da dimostrare, che cioè l'homo homoeroticus in quanto tale sia più "farfallone amoroso", per dirla col Da Ponte, dell'homo heteroeroticus.

Edited by Mario1944

Macché farfallone
Più capace di costruire ciò che chiamiamo "coppia aperta"
cioè un rapporto dove senza ipocrisia si parla di una regolamentazione delle evasioni
le evasioni ce le hanno anche gli uomini etero, ma le tengono nascoste, l'uomo etero fedifrago è un topos, è un archetipo, specialmente borghese.

Premesso che siamo fan di Agostino d'Ippona là dove ci suggerisce "ama e fa' ciò che vuoi", una possibile spiegazione del perché ci siano così tanti amanti delle aperture sta in una sorta di tentativo di placare un'ansia anticipatoria da tradimento. Ci spieghiamo: ho paura che il mio amoruccio tutto casa e chiesa vada a randellare a destra e a manca e temo mi si possano formare come delle grosse escrescenze cerviformi sulla testa? Idea geniale, ti apro la coppia,

così almeno se vai con altri ho una parvenza di illusione di poter controllare la situazione e allo stesso tempo, se ci scappa, mi faccio un bel ripassino anch'io. 

Possibili spiegazioni a parte, da coppia esclusivamente monogama ci viene difficile pensare che una coppia aperta possa avere un futuro radioso e lungo dinanzi a sé. Magari siamo con i paraocchi o noisamente moralisti, ma tant'è.

1 hour ago, Krad77 said:

Questo dovresti chiederlo alle, donne; certo non è così che si raccontano. Ho anche paura di cosa farebbero dei tuoi sospetti certe donne ^^'
Poi io personalmente penso che l'amore sia, in molti casi, un elemento di fantasia sessuale; cioè, identificare un sentimento d'amore, anche immaginario, permette alle ragazze di vivere la propria sessualità. Infatti questo si trova nei romanzetti harmony, donne che provano un amore travolgente e irreale per uomini super, dunque irreali, sempre ricchissimi bellissimi intelligentissimi.
Che invece gli uomini siano ben capaci di vivere la sessualità, nelle fantasie come nel reale, senza metterci di mezzo sentimenti ne abbiamo la riprova penso.
 

Non ho detto che implica necessariamente.
Si parla di grandi numeri quindi di probabilità.
E' più probabile che un grande numero di persone che ha già messo in discussione una "regola" del sesso, ne metta in discussione anche altre.
Senza contare poi che la socialità gay ti mette di fronte a quello che fanno gli altri gay... che mi pare essere l'impostazione di Albus: a 26 anni "scopre" che molti altri gay fanno una cosa che lui non farebbe (perché nel mondo etero passa come minoritaria, un po' sordida, anche sbagliata) e su questo si interroga - fermo restando che rimane dell'idea di non volerlo fare.
 

24 preciso. Haha non farmi sentire vecchio

2 hours ago, Krad77 said:

Questo dovresti chiederlo alle, donne; certo non è così che si raccontano. Ho anche paura di cosa farebbero dei tuoi sospetti certe donne ^^'
Poi io personalmente penso che l'amore sia, in molti casi, un elemento di fantasia sessuale; cioè, identificare un sentimento d'amore, anche immaginario, permette alle ragazze di vivere la propria sessualità. Infatti questo si trova nei romanzetti harmony, donne che provano un amore travolgente e irreale per uomini super, dunque irreali, sempre ricchissimi bellissimi intelligentissimi.
Che invece gli uomini siano ben capaci di vivere la sessualità, nelle fantasie come nel reale, senza metterci di mezzo sentimenti ne abbiamo la riprova penso.
 

Non ho detto che implica necessariamente.
Si parla di grandi numeri quindi di probabilità.
E' più probabile che un grande numero di persone che ha già messo in discussione una "regola" del sesso, ne metta in discussione anche altre.
Senza contare poi che la socialità gay ti mette di fronte a quello che fanno gli altri gay... che mi pare essere l'impostazione di Albus: a 26 anni "scopre" che molti altri gay fanno una cosa che lui non farebbe (perché nel mondo etero passa come minoritaria, un po' sordida, anche sbagliata) e su questo si interroga - fermo restando che rimane dell'idea di non volerlo fare.
 

Scusate ragazzi. Stiamo mettendo secondo me troppo in discussione tutto.

Per farla breve senza citare poeti o articoli o filosofi. Il mondo gay è un " lato oscuro " senza regole ben stabili. 

Un mondo parallelo dalla cultura cristiana a cui tutti siamo cresciuti. 

Cultura ben radicata la quale ha sempre vissuto con questa mentalità di famiglia.

Gli omosessuali sono sempre esistiti ma come vivevano? Assolutamente all'ombra della società . Una società per l appunto cristiana ( sebbene ipocrita).

Questa società ha creato delle regole di comportamento.

La donna deve sposarsi e fare famiglia.

L'uomo deve mantenere la famiglia..etc etc 

E a chi era diverso da questa mentalità.?

Beh veniva estraniato dalla società.

Semplice 

Cosi L'omosessuale ha cominciato a creare il suo mondo e le sue regole.

L'omosessuale ha rivoluzionato il mondo la cultura e la mentalità. Ha cambiato le regole di una società maschilista.

La società omosessuale si è creata una sua cultura e società diversa da quella cristiana la quale ha sempre voluto dettare le sue leggi.

L'abbiamo fatto male però. 

Io la penso così. Oggi Ci preoccupiamo se uno è attivo o passivo. Se il pene deve essere entro una certa misura.

Se uno ospita oppure no.

Boh io mi sento estraneo a tutto ciò. Non mi sento di far parte di questa società omosessuale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1 hour ago, Krad77 said:

le evasioni ce le hanno anche gli uomini etero, ma le tengono nascoste,

 

Su questo concordo:

non credo nella maggior "evasività" dell'homo homoeroticus rispetto a quello heteroeroticus.

Discordo invece dall'opinione della maggior continenza femminile:

mi sa tanto che dipenda dalla fittizia rappresentazione, di matrice maschile, della donna angelicata.

 

1 hour ago, GiuXan said:

Premesso che siamo fan di Agostino d'Ippona là dove ci suggerisce "ama e fa' ciò che vuoi"

 

Ho il sospetto che quello del Tagastense non fosse un invito all'amore libero ;-)

 

1 hour ago, GiuXan said:

da coppia esclusivamente monogama ci viene difficile pensare che una coppia aperta possa avere un futuro radioso e lungo dinanzi a sé

 

Pur essendo in coppia di tal fatta anch'io e da più di 25 anni, posso invece agevolmente pensare che la solidità della coppia cosidetta aperta possa proprio dipendere da quest'apertura sessuale, quasi fosse una valvola di sfogo:

certo io non la vedo così, ma non escludo che altri possa vederla altrimenti.

 

8 minutes ago, Albus said:

Boh io mi sento estraneo a tutto ciò. Non mi sento di far parte di questa società omosessuale.

 

Non credo ci sia una "società omosessuale", anche se forse qualcuno vorrebbe crearla, e credo che quella, che hai descritta, sia una caricatura di matrice od esterna di natura omofoba od interna di natura  masochista.

1 hour ago, Krad77 said:

Non sei il solo
Peccato che tu non abbia colto l'occasione per lamentarti anche di grindr

Ormai mi son dato pace. Siamo nell'era della tecnologia dove ormai anziché al bar ci si conosce con un tasto. 

1 hour ago, Mario1944 said:

 

Non credo ci sia una "società omosessuale", anche se forse qualcuno vorrebbe crearla, e credo che quella, che hai descritta, sia una caricatura di matrice od esterna di natura omofoba od interna di natura  masochista.

Noi ci identifichiamo come gruppo come società. Ci sono italiani, ci sono veneti e poi Veneziani e così sempre di più fino ad arrivare al piccolo paesino sperduto. Noi esseri umani ci identifichiamo in un gruppo o società e nei loro sub gruppi. 

È un integrazione Interna ..come i cinesi stanno con i cinesi...i tedeschi con i tedeschi...

L essere umano tende a stare con chi si trova meglio sia in campo culturale , sessuale etc etc . 

Non credo di essere masochista .. semplicemente guardo la realtà dei fatti. 

 

Perchè usare il termine "coppia"?

Perchè si intende sottolineare l'elemento della comunicazione esplicita, dell'accordo fra i partner, che è in generale alla base della coppia gay

Non è solo una questione "etica" di onestà, ma anche l'applicazione alla sfera sessuale di un criterio generale, di cui andrebbe sottolineato il valore di condivisione

Condividere scelte, significa rinunciare ( necessariamente ) ad un certo grado di autonomia ed indipendenza maschile ( di per sé non si può dire che essere indipendenti sia qualcosa di negativo, ognuno ha il diritto di costruire la sua vita di coppia come vuole, ma si sottolinea poco il fatto che una coppia omosessuale è una coppia che deve anche rinunciare all'idea maschile di una indipendenza assoluta )

L'uso del termine "coppia" è quindi qualcosa di importante, al di là del fatto che non esiste un misuratore di monogamicità. Due maschi adulti che convivono che decidono in vacanza di concedersi una esperienza a tre o dei diversivi di comune accordo, sono monogami per 11 mesi e non monogami per 1 ( cosa definisce la monogamicità in relazione al tempo? )

La coppia aperta rimane coppia, in primo luogo perchè rimane "fedele" nel senso affettivo e etico del termine, attraverso una decisione comune ( nel caso di una coppia convivente di persone mature questo è il frutto di una decisione esplicita, da giovani può essere il frutto implicito anche di una serie di comportamenti palesi, noti ad entrambi i partner...perchè essendo i giovani più insicuri e molto attivi sessualmente devono scendere a patti con forme di "invidia" maschile, che pure ci sono )

Quindi il termine coppia non è rinunciabile, sia a livello descrittivo sia in termini ideologici.

Queste discussioni forumistiche sono sempre abbastanza scentrate rispetto alla attualità, nella realtà -oggi 2017- non è più la coppia aperta il versante della critica morale

Lo è la sessualità individuale, se io porto in coppia aperta un bisogno compulsivo di fare sesso, un dongiovannismo, forme di sessualità ritenute a torto o ragione "eccessive" o "promiscue" si tende a ritenere che io abbia un problema individuale ( cosa che in alcuni casi può essere vera, in altri è il frutto di un pregiudizio morale )

 

53 minutes ago, Capricorno57 said:

il nome più adatto è "relazioni aperte", alle quali va tutto il mio rispetto, ovviamente.. 

Usi il plurale anche per indicare più relazioni di due che si concedono sessualmente anche fuori di quella stabile oppure usi il plurale per questa singola relazione, intendendo quindi che in realtà si tratta di una moltiplicità di relazioni?

 

7 hours ago, Albus said:

Noi ci identifichiamo come gruppo come società. Ci sono italiani, ci sono veneti e poi Veneziani e così sempre di più fino ad arrivare al piccolo paesino sperduto. Noi esseri umani ci identifichiamo in un gruppo o società e nei loro sub gruppi. 

È un integrazione Interna ..come i cinesi stanno con i cinesi...i tedeschi con i tedeschi...

L essere umano tende a stare con chi si trova meglio sia in campo culturale , sessuale etc etc . 

 

Be' fare della sessualità una caratteristica sufficiente per costituire una società o comunque un'aggregazione umana stabile e riconosciuta, mi sembra alquanto forzato, come sarebbe se si parlasse di società degli interisti o dei milanisti o degli amanti di Verdi o di quelli di Puccini, ma anche di quella dei rossi di pelo o dei neri di pelo oppure, per considerare una categoria bistrattata ed oppressa nei secoli, della società dei mancini diversa da quella dei destromani e, se del caso, anche di quella degli ambidestri.

Certo secondo alcuni si dovrebbe andare verso questa direzione, se non sono fantasticherie estive le proposte della città o almeno del quartiere riservato ai gay, della scuola esclusivamente per adolescenti gay, della casa per soli anziani gay:

confesso che sono molto perplesso e che comunque non mi riconoscerei in siffatte aggregazioni, ma è possibile che il nostro, a mio parere triste, futuro sia questo.

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