Rotwang Posted August 22, 2017 Share Posted August 22, 2017 Internazionale Oliver Burkeman Improvvisamente, dovunque mi giro, mi accorgo che tutti fanno la doccia fredda. Non proprio tutti, sarebbe molto strano, ma so riconoscere una moda quando la vedo. A consigliarla è un nuovo libro di Scott Carney intitolato What doesn’t kill us(Quello che non ci uccide), che racconta le imprese di un olandese patito del freddo estremo di nome Wim Hof, il quale una volta ha passato quasi due ore in una vasca piena di ghiaccio. Su Reddit c’è uno spazio dedicato a questa pratica (“Finalmente ci sono riuscito!”. “Quanto può essere pericoloso bagnare la zona del cervello con l’acqua gelata?”) e online si trovano numerosi post su come affrontare la”Sfida della doccia fredda per 30 giorni”. Sul New York Times, il romanziere Ben Dolnick racconta che le docce fredde hanno completamente cambiato “il suo atteggiamento nei confronti del mondo esterno”. I loro presunti benefici comprendono di tutto, dal potenziamento del sistema immunitario al rallentamento dell’invecchiamento e alla lotta alla depressione. È una cosa positiva anche per l’ambiente, quindi accende in noi la fiamma della scelta etica. E questa è già una fortuna, dato che ci stiamo preparando a morire di freddo. Più energia e sonno migliore Essendo una persona che ha sempre preferito il freddo, e non capisce perché quando fa caldo si dice che è “bel tempo”, sono un candidato naturale a seguire questa moda. Anzi, ho cominciato prima ancora di sapere che fosse una moda. Dato che spesso mi viene sonno alle cinque di pomeriggio – perché il bambino mi sveglia alle cinque di mattina – ho provato a fare un sonnellino, rinunciato all’idea, e cominciato a buttarmi sotto l’acqua gelata (nessuna gradualità: la doccia deve essere più fredda possibile, e bisogna restarci sotto per almeno un minuto). Ha funzionato alla grande, aiutandomi a guadagnare qualche ora in più di energia. Quando poi faccio un’altra doccia fredda prima di andare a letto, dormo meglio. Ma ammetto che c’è qualcosa di leggermente masochistico in questo, come in molte strategie per “uscire dalla propria zona di sicurezza”. Che cosa stiamo cercando di dimostrare esattamente? È difficile non arrivare alla conclusione che dietro il desiderio di trionfare sul freddo estremo – o di fare esercizio fisico fino a quando non vomitiamo, o qualsiasi altra cosa del genere – si nasconde il desiderio di trionfare su noi stessi. Ma non può funzionare, perché entrambi i partecipanti a questo incontro di lotta, come avrete notato, siamo sempre noi. Il risultato più probabile è un inasprimento del conflitto interiore. È per questo che preferisco l’approccio di Dolnick alla doccia fredda, che lo inserisce in pieno nella tradizione dei monaci scintoisti, per i quali immergersi nell’acqua gelata era un rituale religioso. Se la guardiamo da questa prospettiva, non si tratta più di una questione egocentrica di come vincere su noi stessi. Diventa piuttosto un modo per allentare l’assurda presa che le nostre preferenze hanno sul nostro comportamento. “Quasi in ogni momento del giorno, sono accompagnato da due bambini petulanti e melodrammatici appollaiati sul sedile posteriore della mia mente”, scrive Dolnick. “Quei bambini, Mi Piace e Non Mi Piace, esercitano un angoscioso controllo su quasi tutto quello che faccio”. Quando mi avvicino alla doccia fredda, “Non Mi Piace comincia invariabilmente a strillare”. Ma poi quando entro, non succede niente di grave, e Non Mi Piace si tranquillizza completamente. Una volta capito che Mi Piace e Non Mi Piace sono due impostori, nel mondo si aprono migliaia di possibilità”. Se state ancora pensando che non vi piace l’idea di una doccia fredda tutti i giorni, il punto è proprio questo. Se riuscite a prendere nota di questa preferenza negativa, ma procedete comunque, non c’è quasi nulla che non possiate fare. La doccia fredda è meno rilassante di quella calda e perciò ci ravviva? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
radioresa Posted August 22, 2017 Share Posted August 22, 2017 Dovremmo chiedere a Paola Binetti. Comunque io tendo a fare la doccia freddina d'inverno e calda d'estate, perché mi dà una sensazione di benessere la differenza di temperatura che sento quando esco dalla doccia. Quando ho mal di testa, la doccia fredda è mortale. L'acqua calda che scorre sul cranio invece è molto piacevole. I presunti benefici della doccia fredda mi sembrano un misto tra la ice bucket challenge e un articolo di msn.com. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
schopy Posted August 22, 2017 Share Posted August 22, 2017 3 hours ago, Rotwang said: Se state ancora pensando che non vi piace l’idea di una doccia fredda tutti i giorni, il punto è proprio questo. Se riuscite a prendere nota di questa preferenza negativa, ma procedete comunque, non c’è quasi nulla che non possiate fare. La doccia fredda è meno rilassante di quella calda e perciò ci ravviva? Tra le persone più stoiche conosciute ricordo una montanara che studiava Storia dell'Arte a Padova, dedita alle docce fredde perché assolutamente decisa a non chiedere aiuto ai genitori per le spese della casa fuori sede...viene subito dopo il compagno di Filosofia che per qualche mese ha vissuto cibandosi solo di quello che gli regalavano l'ortolano e il panettiere a fine giornata. Il punto di partenza può essere effettivamente la capacità di procedere comunque, nonostante una preferenza negativa...è che poi, a questo mondo, direi che è piuttosto naturale e sano cercare di soddisfare le preferenze positive. Se la doccia fredda occorre per mantenere una disciplina, ben venga, purché la disciplina permetta di ottenere i traguardi agognati, altrimenti che senso ha? Comunque, faccio pochissime docce fredde, facendo invece molte altre cose durante la giornata che non mi piacciono... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted August 22, 2017 Share Posted August 22, 2017 5 hours ago, Rotwang said: È per questo che preferisco l’approccio di Dolnick alla doccia fredda, che lo inserisce in pieno nella tradizione dei monaci scintoisti, per i quali immergersi nell’acqua gelata era un rituale religioso. Se la guardiamo da questa prospettiva, non si tratta più di una questione egocentrica di come vincere su noi stessi. Mi sfugge questo passaggio. Tutte le pratiche religiose - dal digiuno al cilicio, dalla castità al martirio - sono pratiche masochistiche. Cosa cambierebbe l'approccio religioso rispetto al "vincere su noi stessi"? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Sbuffo Posted August 23, 2017 Share Posted August 23, 2017 (edited) Io sono freddoloso e la doccia fredda non la faccio nemmeno d'estate. Però può essere che effettivamente abbia qualche proprietà benefica. Sento che ora va molto di moda la crioterapia con la criosauna, cioè portare il corpo a temperature di -170 gradi per un brevissimo lasso di tempo, pare sia usata nei centri benessere e in medicina. http://www.corriere.it/cronache/17_agosto_04/attori-stilisti-sportivi-criosauna-8e1c18cc-7954-11e7-9267-909ddec0f3dc.shtml Magari anche la doccia fredda interviene secondo lo stesso principio con qualche effetto benefico. Oppure è solo una moda del cazzo. Edited August 23, 2017 by Sbuffo Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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