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I liceali queer italiani che si truccano


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In fatto di sotto-culture viviamo il nostro essere italiani come qualcosa che ci relega alle province dell'impero, ma è anche vero il contrario. E cioè che dalle province vere, quelle governate dalla Lega e disseminate di rotonde e centri commerciali, nascono continuamente piccole scintille impazzite di consapevolezza e rivoluzione. Lontano da Milano e dalla moda, dai moscow-mule e dallo street style di lusso, una nuova generazione di ragazzi abbatte le barriere dei generi e della coolness condivisa. E si trova a tracciare il solco per una rivoluzione di costume che non si fa sulle barricate o con gli slogan della militanza LGBT, piuttosto con una scrollata di spalle che dice 'mi piaccio così'. L'autodeterminazione prende il posto dell'ideologia, e non sente più il bisogno di giustificarsi. Ci troviamo di fronte a una deriva individualista tanto estrema quanto auspicabile, e nella sua realizzazione bellissima e sexy. Abbiamo chiacchierato con questi giovani dandy post-internet di definizioni di sé, della vita in provincia e di make-up. Tantissimo make-up.

Fabio, 18 anni, Erbusco

Il make-up
Mi piace la mia pelle, e mi piaccio anche struccato. Ma non è una questione di coprire qualcosa. È un'arte, io prendo un pennello e mi dipingo la faccia. È una sperimentazione continua. Ovviamente lo faccio per me, ma ci tengo che le persone che si intendono di make-up mi facciano magari i complimenti. È una ciliegina sulla torta. Per me non esiste un look senza make-up, serve a completarmi.

Tutti i giorni
Se ho tempo sì, mi trucco tutti i giorni prima di uscire.

Le ispirazioni
Mi ispiro molto a diverse drag. Anche se poi non copio semplicemente il make-up ma lo re-interpreto. Ho pensato spesso di farlo ma per il momento sono ancora alla ricerca di una base necessaria di accessori. Di solito per il giorno non realizzo un make-up troppo elaborato, preferisco qualcosa di più sobrio.

Adesso cosa hai in faccia?
Primer, fondotinta, correttore, contour, matita per sopracciglia, e illuminante. Mi sono piegato le ciglia con un piegaciglia per avere un effetto mascara e lentiggini finte, che ultimamente mi piacciono molto.

Il mondo LGBT
Io sono femminista al 100%. Mi riconosco come gender-fluid nel senso che mi piace il mio essere uomo, non cambierei sesso, anche se provo un'antipatia verso il genere maschile per ragioni storiche e socio-politiche. Eppure capisco che anche se esternamente sono un uomo spesso penso come una donna e ho passioni molto femminili. La mia emotività e introspezione sono molto femminili. Dall'altra parte ho una serie di dubbi ultimamente sul Gay Pride e su cosa questo significhi, penso che nel 2017 si dovrebbe trattare di un evento di accettazione universale di tutti e invece sembra che la rappresentanza di ogni minoranza cerchi un modo per primeggiare. Vorrei un evento che sposti il focus sulle persone e non sulle categorie. Io trovo assurdo dire cose come 'etero di merda', c'è una profonda contraddizione in tutto questo.

Come viene percepito il tuo look?
La gente mi prende per esibizionista. Ma come si può pensare che una persona affronti così tante lotte ogni giorno solo per esibizionismo? Io vengo da un paese di ottomila abitanti. Non andrei incontro a battute omofobe ogni giorno o minacce per strada solo per esibizionismo. Se lo faccio ogni giorno, vestirmi come voglio e truccarmi, lo faccio perché così riesco a riconoscere pienamente me stesso. So chi sono anche senza vestiti femminili e make-up, so di essere Fabio. Ma quando sono vestito come piace a me e truccato mi sento veramente me stesso. Mi guardo allo specchio e mi riconosco.

Vitor, 18 anni, Treviso

Il make-up
Io mi sono sempre truccato sin dalle medie. Ma non ero capace. Poi mi sono reso conto che il make-up non è solo coprire le imperfezioni. È una cosa molto personale, quando mi sveglio è la prima cosa che faccio. Mi diverte e mi appassiona; ogni volta vorrei provare qualcosa di nuovo.

È solo per te o anche per suscitare reazioni negli altri?
Certo è anche per suscitare reazioni negli altri. Credo che sia un qualcosa che devono poter fare uomini e donne, ognuno dev'essere libero di fare quel che gli va. E questo è un messaggio che cerco sempre di dare. Poi capita che mi prendano in giro ma non mi interessa.

Come hai imparato a truccarti?
Ho imparato tutto da solo, al massimo i tutorial su youtube ma in realtà si tratta di una ricerca molto personale.

Ti trucchi tutti i giorni?
Sì sì ovviamente, a volte entro in classe un'ora dopo perché sono in ritardo per il make-up.

La comunità LGBT
Io mi sono sempre sentito abbastanza maschile, non ho mai dubitato del mio genere. Le istanze LGBT mi interessano e sono parte della mia vita. Ultimamente i diritti trans mi stanno particolarmente a cuore perché le persone che mi hanno accompagnato nella scoperta di me stesso stanno transitando e ho capito davvero quanto questo sia importante per loro.

La provincia
Ti faccio un esempio. Qualche settimana fa stavo andando a scuola e sono stato aggredito, e non è la prima volta, da dei ragazzi che hanno iniziato a gridarmi gay e le solite cose. Io come sempre me ne sono fregato e ho proseguito per la mia strada, loro mi hanno seguito e mi hanno buttato per terra e picchiato. Però io queste cose le prendo come una sorta di crescita, perché all'inizio vivevo la mia omosessualità come qualcosa da nascondere ma poi quando vedi che queste persone sono le più stupide e vuote ti chiedi 'perché devo permettergli di giudicarmi?'. Quindi anche se sono in una città piccola queste persone devono capire che il mondo è cambiato e ogni giorno so di essere dalla parte giusta e non avranno mai il potere di cambiarmi.

Il Futuro
Ho sempre sognato di fare il modello, quindi forse finito il liceo cercherò di farlo diventare un lavoro o una parte importante della mia vita. Altrimenti c'è sempre il make-up che è la mia più grande passione.

Davide, 17 anni, San Giorgio su Legnano

Il make-up
Ho iniziato a truccarmi fin da piccolo. Mi ricordo che a 7 anni rubavo i trucchi di mamma e ci giocavo. Poi ho passato una fase di conflitto interiore per cui ho abbandonato questo gioco, perché vivendo in un piccolo paese di provincia questa cosa era vista molto male, e l'ho poi ritrovato l'anno scorso. Ho ripreso manualità e dimestichezza guardando tutorial su Youtube.

Ispirazione
Da qualche mese ho preso più coscienza estetica e ho deciso di cercare ispirazione nella storia dell'arte e negli artisti che preferisco e soprattutto nella parte di ricerca sul corpo degli anni '60. Il primo in assoluto è stato Yves Klein, che è uno dei miei artisti preferiti.

LGBT
Il mio rapporto con la comunità LGBT è abbastanza povero, in realtà perché la conosco e frequento da poco ma mi ritengo femminista, e detesto la concezione maschilista della società. Io mi considero un maschio nonostante ami mostrare la mia parte femminile.

Futuro
Finito il liceo vorrei continuare nella ricerca sull'estetica. E provare a unire l'amore per l'arte al fashion. Vorrei anche poter viaggiare e fare un anno all'estero, negli Stati Uniti o a Parigi.

Mirios, 19 anni, Montichiari

Il make-up
Quando uso del make up sono sempre molto razionale. Cerco di avere un approccio molto maschile. Lo uso per sottolineare un'estetica più grunge, ad esempio le occhiaie. Sono legato a un mondo estetico un po' passato forse, riferimenti importanti sono la scena emo e i My Chemical Romance. Io non lo uso tutti i giorni e non sono un esperto. Diciamo più che mi spalmo della roba in faccia. Non è qualcosa di particolarmente costruito.

LGBT
Essendo bisex mi trovo a sostenere tutte quelle che sono le battaglie LGBT. E anche se molte di queste non mi riguardano personalmente le appoggio completamente.

La provincia
La mia estetica nasce da quello che vedevo nel mondo, a prescindere dal posto in cui sono nato e cresciuto. Mi ispiro a tante band degli anni '90. Viverla in provincia per me non è stato mai un problema, nonostante il make-up o i vestiti. A volte mi guardano male e le vecchiette si postano perché pensano che possa derubarle ma niente di troppo pesante.

I riferimenti
Le mie più grandi ispirazioni vengono dal mondo della musica. I My Chemical Romance come dicevo, ma anche i Sum41. E anche tante band femminili, Taylor Momsen, Alice Glass dei Crystal Castles, Chloé Sevigny e le t.a.T.u. E poi Lady Gaga, più come personaggio che come musicista, in quanto outsider. Poi... i Nirvana, Amy Winehouse e dal 2014 una mia grande ispirazione è stata la prima Lana Del Rey.

Il futuro
Sicuramente vorrei andarmene dall'Italia. Sono stato a Berlino e mi piacerebbe tornare a viverci, anche se devo imparare il tedesco. E poi ho il sogno americano nel cuore, sarà banale ma è così: la West Coast e Los Angeles.

https://i-d.vice.com/it/article/qvk9vm/cosa-rende-i-giovani-queer-di-oggi-cos-diversi-cos-affascinanti

Vi piace truccarvi?

Link to comment
https://www.gay-forum.it/topic/35432-i-liceali-queer-italiani-che-si-truccano/
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davydenkovic90

Non è una cosa legata dell'orientamento sessuale, si tratta di una moda trasversale. Molti etero si truccano, magari non come moira orfei ma come l'ultimo tronista (e quindi come tempo impiegato per prepararsi e kg di prodotti, siamo lì).

Ai tempi del liceo ricordo che un ragazzo etero molto popolare e ambito dalle ragazze, si truccava con del fondotinta molto pesante. Per me era (ed è) insensato, ringrazio il buon dio di non essere donna e di avere i riccioli per non dovermi manco pettinare la mattina quando esco, negli ultimi anni ho preso pure l'abitudine di andare in jeans e maglietta anche ai matrimoni... figurati se mi metto a farmi la riga nera sotto gli occhi per copiare johnny depp... no, per favore.

Poi se c'è una cosa che ci ha insegnato lo street style (anche quello milanese super chic, anzi, soprattutto quello) degli ultimi anni è che davvero ognuno, oggi, si veste e si presenta al mondo come caxxo vuole. A parte certe subculture tamarre o borghesi, uno si può voler vestire anche come un clochard e rimanere chic. Quindi ancor meno appetibile il ricorso al trucco. Certo, se percepito come un'arte o un hobby, va bene ed è una cosa carina, come cucinare o dipingere

Non ho capito se stiamo parlando di qualcosa di nuovo ( che non conosco ) o di qualcosa che è sempre esistito, non ho il polso degli studenti liceali di provincia

Se parliamo di ordinaria stravaganza di giovani adolescenti che fanno il Liceo Artistico, stiamo parlando di qualcosa che è sempre esistito

Magari ai miei tempi era già stravagante la matita agli occhi o dei capelli tinti ed oggi fisiologicamente ci si è spinti oltre, ma non ci sarebbe niente di nuovo

Chi non ha fatto durante l'adolescenza qualcosa di discutibile o di cui si è poi vergognato? Solo chi l'adolescenza non l'ha vissuta

Per cui se anche in provincia si inizia a farlo mi pare un sintomo di maggior libertà,no?

Secondo me andrebbe fatta distinzione fra trucco maschile e trucco femminile. 

Il trucco è comune anche fra gli uomini, ma quello maschile è volto solo alla copertura dei difetti e quindi il risultato finale è poco distinguibile rispetto al viso al naturale. Io ad esempio uso un correttore per le occhiaie. 

Non è un trucco "artistico" come quello femminile, che è invece va oltre la semplice copertura di difetti "decorando" il volto. 

Il trucco femminile su un uomo ovviamente crea un contrasto estetico che il trucco maschile non dà. 

Comunque chiunque è libero di fare del proprio viso ciò che vuole e di presentarsi con l'aspetto che più lo aggrada. 

Trovo solo fastidioso che si usino queste scelte per fare propaganda queer ascientifica, come nel caso del primo tizio intervistato. Un uomo con un'espressione di genere femminile è un uomo a tutti gli effetti, non è un gender-fluid o chissà quale altro genere fra i millemila che sono stati inventati.

 

Edited by Uncanny
2 minutes ago, Uncanny said:

Trovo solo fastidioso che si usino queste scelte per fare propaganda queer ascientifica, come nel caso del primo tizio intervistato. Un uomo con un'espressione di genere femminile è un uomo a tutti gli effetti, non è un gender-fluid o chissà quale altro genere fra i millemila che sono stati inventati.

Possiamo sposarci?

davydenkovic90
30 minutes ago, Uncanny said:

Secondo me andrebbe fatta distinzione fra trucco maschile e trucco femminile. 

Il trucco è comune anche fra gli uomini, ma quello maschile è volto solo alla copertura dei difetti e quindi il risultato finale è poco distinguibile rispetto al viso al naturale. Io ad esempio uso un correttore per le occhiaie. 

Non è un trucco "artistico" come quello femminile, che è invece va oltre la semplice copertura di difetti "decorando" il volto. 

Il trucco femminile su un uomo ovviamente crea un contrasto estetico che il trucco maschile non dà. 

Comunque chiunque è libero di fare del proprio viso ciò che vuole e di presentarsi con l'aspetto che più lo aggrada. 

Trovo solo fastidioso che si usino queste scelte per fare propaganda queer ascientifica, come nel caso del primo tizio intervistato. Un uomo con un'espressione di genere femminile è un uomo a tutti gli effetti, non è un gender-fluid o chissà quale altro genere fra i millemila che sono stati inventati.

 

Be' allora anche un uomo coi capelli lunghi è un uomo a tutti gli effetti, oppure è trans. Oppure ha i capelli corti ma è trans comunque. Il problema è che la nostra idea di "genere" l'abbiamo dedotta dal mulino bianco dove il papà è moro con gli occhi castani e i capelli corti, la mamma bionda con gli occhi azzurri e i capelli biondi e lisci. La realtà è che ognuno è (sempre) come vuole essere, si presenta al mondo come vuole. Un uomo che si trucca come una donna non è niente di più di un uomo che, invece che presentarsi come Davide, si presenta con lo pseudonimo Davyd. 

Il discorso sulle mode giovanili non mi appassiona molto... lo sintetizzerei dicendo che si fa molta fatica a vestire quegli anni e se ne provano tante... io ho sentito pure di adolescenti maschi che si divertono a dire di essere gay, a baciarsi ecc. solamente per intenerire le ragazze. (E lo fanno anche le ragazze per eccitare i maschi). Io non ho niente a che spartire con quel mondo, e sono ormai troppo vecchio e annoiato per interessarmene,  provengo da un contesto sociale che un minimo di senso della misura e della realtà me lo ha trasmesso. Quindi a 15 anni non sarei mai andato in giro con creste punk come non avrei baciato un ragazzo soltanto per moda. Avevo anche altro da fare: tennis, studio ecc, se uno si annoia tutto il giorno in casa o a ciondolare in un parco pubblico con gli amici alternativi credo sia normale a un certo punto prendere una matita e truccarsi come limonare qualcuno per creare scompiglio.

Non direi neanche che sia una cosa che mi infastidisce, per me uno può essere bisessuale e gender fluid e attention wore quanto vuole, ma da gay ex timido, ex asociale, ex lupo solitario, ex sfigato (no, va be', sfigato ancora) è un tema che non mi riguarda proprio, quindi non posso dare grande soddisfazione

 

1 hour ago, Uncanny said:

Trovo solo fastidioso che si usino queste scelte per fare propaganda queer ascientifica

Tu come lo definiresti?

Ti renderai conto che la scelta di portare un trucco "visibile" porta alla conseguenza che gli altri ti definiscono ( da qui suppongo la sua insofferenza per le categorizzazioni che gli riversano addosso, possiamo supporre : "esibizionista" "effeminato" "travestito" "drag" etc )

Certo, si può dire che è qualcosa che è "cercato" o "voluto" ma partendo dal presupposto che - piaccia o non piaccia - noi dobbiamo tollerare come minimo questa scelta, resta il problema della definizione.

2 hours ago, Rotwang said:

Possiamo sposarci?

Devo pensarci, non voglio un marito bipolare che un mese mi odia e quello dopo mi ama.

 

1 hour ago, davydenkovic90 said:

Be' allora anche un uomo coi capelli lunghi è un uomo a tutti gli effetti, oppure è trans. Oppure ha i capelli corti ma è trans comunque. Il problema è che la nostra idea di "genere" l'abbiamo dedotta dal mulino bianco dove il papà è moro con gli occhi castani e i capelli corti, la mamma bionda con gli occhi azzurri e i capelli biondi e lisci. La realtà è che ognuno è (sempre) come vuole essere, si presenta al mondo come vuole. Un uomo che si trucca come una donna non è niente di più di un uomo che, invece che presentarsi come Davide, si presenta con lo pseudonimo Davyd. 

Non sono sicuro di aver capito quello che vuoi dire, ma è ovvio che il mio usare "femminile" e "maschile" riferito ai tipi di trucco sia convenzionale in accordo ai nostri canoni culturali. Gli stessi tizi intervistati dicono che l'uso del trucco è un modo per esprimere il loro lato femminile. Un canone culturale diventa quindi anche un mezzo per esprimere un lato di sé che non potrebbe essere espresso in questo modo se il canone non ci fosse.

Comunque in termini assoluti il trucco non ha caratterizzazioni di genere, che invece come detto derivano dai canoni culturali.

 

1 hour ago, Hinzelmann said:

Tu come lo definiresti?

Ho già detto come lo definirei: uomo con espressione di genere femminile o al massimo "effeminato" senza alcuna connotazione spregiativa. Anzi, più semplicemente lo definirei uomo e basta, perché uomo è e uomo rimane dal momento che non ha una disforia di genere e non desidera cambiare sesso.

Certamente non è gender-fluid, genderqueer, pangender o chissà quale altro genere inventato per sentirsi speciali.

Edited by Uncanny
19 minutes ago, Rotwang said:

Non m'interessa che tu sia bipolare e pure neofascista, sposiamoci.

Va bene, ma voglio Faccetta Nera come colonna sonora dell'unione civile.

 

10 minutes ago, Hinzelmann said:

Gay perchè gli piacciono gli uomini come a te, mi pare di capire non vada bene per non essendo un termine spregiativo

Non vedo cosa c'entri l'orientamento sessuale in un discorso sul genere. L'omosessualità poi non è condizione necessaria dell'uomo che si trucca in modo "visibile".

 

Just now, Uncanny said:

Non vedo cosa c'entri l'orientamento sessuale in un discorso sul genere. L'omosessualità poi non è condizione necessaria dell'uomo che si trucca in modo "visibile".

Non ho detto questo, tanto è vero che uno dei ragazzi sostiene di essere bisex

Però un individuo oltre ad essere uomo avrà un orientamento sessuale ( etero-gay o bisex ) per cui se fa parte della comunità LGBT dobbiamo presumere sia o gay o bisex

In secondo luogo poichè non tutti i gay sono uguali tra loro, pur essendo più o meno marcatamente diversi dagli Etero, dovremmo distinguere un ragazzo bear da uno leather ed uno femminile ( visibilmente e deliberatamente tale )

Se si ritiene "effeminato" spregiativo, potremmo dire gay femminile ( anche se difficilmente sarà un termine che attecchirà visto la forza del termine effeminato ) ma come facciamo a contrapporre a "genderfluid" uomo?

 

 

5 hours ago, Hinzelmann said:

Chi non ha fatto durante l'adolescenza qualcosa di discutibile o di cui si è poi vergognato? Solo chi l'adolescenza non l'ha vissuta

di cose 'discutibili' ne avrò fatte millantamila.

di cose di cui poi mi sia pentito, MAI

---

quanto al topic, mi spiegate che c'è di nuovo?

andatevi a rivedere il David Bowie degli anni 70 che, come dice Amanda Lear, "era più truccato del motore di una 500".

sta mania di dover catalogare/definire/spacciare come novità assoluta pure ste cose mi sembra semplice fuffa

1 hour ago, Hinzelmann said:

Non ho detto questo, tanto è vero che uno dei ragazzi sostiene di essere bisex

Però un individuo oltre ad essere uomo avrà un orientamento sessuale ( etero-gay o bisex ) per cui se fa parte della comunità LGBT dobbiamo presumere sia o gay o bisex

In secondo luogo poichè non tutti i gay sono uguali tra loro, pur essendo più o meno marcatamente diversi dagli Etero, dovremmo distinguere un ragazzo bear da uno leather ed uno femminile ( visibilmente e deliberatamente tale )

Se si ritiene "effeminato" spregiativo, potremmo dire gay femminile ( anche se difficilmente sarà un termine che attecchirà visto la forza del termine effeminato ) ma come facciamo a contrapporre a "genderfluid" uomo?

Il discorso verteva sul genere dell'uomo che fa uso di trucco femminile.

Genere = maschio, femmina e numerosi altri secondo i queer che si oppongono al binarismo di genere.

Nel mio primo post appunto contestavo questa visione queer secondo cui un uomo con espressione di genere femminile può essere gender-fluid, pangender o altri generi inventati. Rimane invece a tutti gli effetti un uomo anche se effeminato. Ecco perché si contrappone "uomo" (che rientra nel binarismo di genere) a "genderfluid" (che esula invece da tale binarismo).

Non vedo quindi cosa c'entri l'orientamento sessuale in quello che è un discorso sul genere.

Se poi si vuole fare un discorso relativo all'etichetta, alla "tribe" all'interno della comunità gay da assegnare al gay che fa uso di trucco femminile, lo si può fare, ma non c'entra nulla col discorso che stavo facendo.

 

Edited by Uncanny
13 hours ago, Uncanny said:

Non vedo quindi cosa c'entri l'orientamento sessuale in quello che è un discorso sul genere.

Beh certo se te la canti e te la suoni....come si suol dire

L'identità sessuale di una persona si compone di due elementi

1) identità di genere

2) orientamento sessuale

Sono la sommatoria di questi due aspetti a definirci, per cui molti ritengono che l'espressione "genderfluid" non sia corretta perchè o in quanto sostitutiva

di gay: sono genderfluid ergo non dico se sono gay-bisex o etero uso un termine unico che bypassa il problema

Se il problema fosse : invece di dire "femminile" al posto di "effeminato" voglio usare una parola anglosassone più cool "genderfluid" perchè la usano nei college americani e gli danno un significato politico che mi riscatta etc non esisterebbe nessun problema

Non esisterebbe nessun problema perchè per quanto possa sembrare un "eufemismo" come molti gay rifiutano "frocio e checca" invece di ribaltarne il significato in positivo, così potrebbero fare pure i gay effeminati ( d'altronde quando tutti noi abbiamo adottato gay cosa abbiamo fatto ? Abbiamo adottato un termine ufficiale diverso e riservato frocio ad un uso INTERNO colloquiale )

Che il problema sia più gravoso per un GAY-effeminato, lo si capisce dal fatto che il BISEX non ha nessun problema a dirsi bisex e non sente il bisogno di usare genderfluid in sostituzione del proprio orientamento sessuale

Sommare invece gay ed effeminato è gravoso

Questo dovrebbe delineare il problema in chiave gay, poi sappiamo benissimo che "Genderfluid" non piace neanche a Giovanardi o a Salvini cioè non è che noi abbiamo l'esclusiva della critica ai genderfluid, ma non è che basta dire "io rispetto tutti" se poi si ragiona esattamente COME loro

 

Veramente sei tu a cantartela e suonartela da solo. Inutile sdegnarsi se non si è neanche in grado di capire i termini di cui si sta discutendo.

Genderfluid non è un termine sostitutivo dell'orientamento sessuale e tale non è mai stato, è un termine sostitutivo del genere.

Pansessuale è il termine sostitutivo dell'orientamento sessuale. Infatti in genere chi dice di essere genderfluid di solito aggiunge di essere pansessuale se interpellato sull'orientamento sessuale.

Genere e orientamento sessuale compongono l'identità sessuale ma sono fra loro indipendenti.

Un definitosi genderfluid può definirsi etero, omo, bi, pan o altri orientamenti inventati.

Un definitosi pansessuale può definirsi uomo, donna, genderfluid o altri generi inventati.

Se non c'è accordo su questo è inutile continuare la discussione.

 

 

Edited by Uncanny

Ok, caro per fortuna ci sei tu che sei nato imparato e non sbagli mai

Vorrà dire che per anni abbiamo discusso di un falso problema ed ora ci hai

illuminato con l'idea di essere tutti "uomini"

Non ci avevamo pensato, grazie di cuore!

Edited by Hinzelmann
9 minutes ago, Hinzelmann said:

Ok, caro per fortuna ci sei tu che sei nato imparato e non sbagli mai

Vorrà dire che per anni abbiamo discusso di un falso problema ed ora ci hai

illuminato con l'idea di essere tutti "uomini"

Non ci avevamo pensato, grazie di cuore!

Evidentemente sì, tu e non so chi altro avete discusso di un falso problema, mi spiace per il tempo perso.

Siamo tutti uomini o donne se si parla di genere, poi ci sono uomini che si sentono donne (MtF) e donne che si sentono uomini (FtM) che vogliono intraprendere una transizione da uno dei due sessi all'altro. Il resto, tutto il discorso sui generi c.d. non-binari, è fuffa ascientifica uscita fuori dalla mente malata dei queer.

Lieto di averti illuminato e figurati, non c'è nulla di cui ringraziare.

Io la vedo più semplice, ovvero un modo come un altro per imporre sè stessi rispetto agli altri. Tutto qui .

 

Dieci, vent'anni fa per truccarti dovevi incunearti in una cerchia legata soprattutto alla musica (prima i Dark, poi gli adepti del rev. Manson, poi gli Emo); se ti truccavi invece per solo il gusto di farlo, per comunicare agli altri che esistevi venivi annientato .

Oggi si respira un'aria un po' più libera, il che permette a questi giovani gay effeminati di iniziare ad imporsi rispetto ai propri simili . Si arriverà, auspico, ad un punto in cui non ci sarà bisogno del trucco per dire "ehi eccomi qui" . Oppure ci truccheremo tutti, etero e gay, e fine lì .

Solito articolo demenziale di VICE, niente di nuovo sotto il sole. Poi i ragazzi della "periferia profonda" in realtà sono tutti i classici figli di papà dell'hinterland milanese che possono fare gli eccentrici, dei novelli Enzo Miccio in erba :D.

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