Jump to content

E.M.D.R.: funziona?


Giacmar

Recommended Posts

7 hours ago, paperino said:

Qualsiasi risposta vaga, ambigua o evitante è un campanello d'allarme: scappate a gambe levate!

Sono d'accordissimo. Sono convinto che, pur di accaparrarsi un cliente, ci siano professionisti disposti a prendere in carico cani e porci. 

Link to comment
Share on other sites

  • Replies 130
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

  • paperino

    19

  • Ghost77

    18

  • marco7

    15

  • castello

    15

Top Posters In This Topic

Posted Images

davydenkovic90
2 hours ago, marco7 said:

Le,tue amiche psicologhe hanno una vaga idea di cosa sia il segreto professionale ?

non e‘ certo presentare i pazienti agli amici e raccontare loro le problematiche dei pazienti. Roba da denuncia penale.

Intanto non era paziente della mia amica in quanto psicologa, nel senso che la mia amica si occupava più che altro di stare insieme a questa ragazza e fare attività con lei. E questo include anche momenti sociali (io ci ho fatto un aperitivo con loro, una volta) Poi la malattia era conclamata, è come se fossi andato a prendere l'aperitivo con uno che aveva il raffreddore o con uno con la sindrome di down. Non sono cose che la ragazza intende tenere segrete.

La mia amica mi ha spiegato che tipo di problema avesse anche per agevolare me nel relazionarmi con lei (seppur per quel poco tempo che dovevo starci). In casi come quello, ad esempio, la figura dello psicologo è fondamentale, dato che una ragazza con un disturbo mentale così particolare non la puoi lasciare in mano a uno a caso, così come non può rimanere sempre coi genitori... 

Edited by davydenkovic90
Link to comment
Share on other sites

Anche se lei non e‘ la sua psicologa davy non fovrebbe raccontare i dettagli della persona. Se lei ha a che fare con quella ragazza per motivi professionali ha il segreto professionale.

anche la donne delle pulizie di un ospedale ha il segreto progessionale e non puo‘ raccontare chi e‘ ricoverato in ospedale ne tantomeno che tipo di parologia ha o in che reparto ospedaliero e‘ ricoverato un paziente.

Link to comment
Share on other sites

11 minutes ago, Giacmar said:

ci siano professionisti disposti a prendere in carico cani e porci. 

Purtroppo è azione diffusa in tutti i campi. Come non citare quelle cliniche dentistiche "economiche" (quelle che trovate anche nei centri commerciali) che però ti tirano via anche denti non da estirpare per farti lievitare il prezzo totale adducendoti scuse di migliore estetica globale? 

PS in effetti Davy se la tua amica stava effettivamente lavorando per questa ragazza, anche solo per supporto,il segreto resta. Se invece era solo un aiuto umano personale non ha fatto benissimo a spettegolare ma eticamente non infrange nulla. 

Link to comment
Share on other sites

2 minutes ago, Ghost77 said:

Purtroppo è azione diffusa in tutti i campi. Come non citare quelle cliniche dentistiche "economiche" (quelle che trovate anche nei centri commerciali) che però ti tirano via anche denti non da estirpare per farti lievitare il prezzo totale adducendoti scuse di migliore estetica globale ? 

O ancor peggio, operazioni chirurgiche molto complesse e non necessarie... ti devo dar ragione.

Link to comment
Share on other sites

In svizzera hanno fatto uno studio serio da cui e‘ emerso che gli studi dentistici con troppo poco lavoro per mancanza di pazienti dicono ai pazienti piu‘ poveri che devono fare delle otturazioni che non sono necessarie fare semplicemente per compensare la mancanza di pazienti.

Link to comment
Share on other sites

davydenkovic90
4 minutes ago, Ghost77 said:

Purtroppo è azione diffusa in tutti i campi. Come non citare quelle cliniche dentistiche "economiche" (quelle che trovate anche nei centri commerciali) che però ti tirano via anche denti non da estirpare per farti lievitare il prezzo totale adducendoti scuse di migliore estetica globale? 

PS in effetti Davy se la tua amica stava effettivamente lavorando per questa ragazza, anche solo per supporto,il segreto resta. Se invece era solo un aiuto umano personale non ha fatto benissimo a spettegolare ma eticamente non infrange nulla. 

Stava lavorando. Il segreto professionale sta nello spettegolare dettagli che devono rimanere tra paziente e terapeuta, che il paziente non vuole che si sappiano in giro, e che non c'è motivo per cui si sappiano in giro.  Però qui si tratta di un aperitivo tutti insieme, la ragazza stessa è uscita volentieri con me parlando del suo disturbo con me e con altre persone (era proprio questo l'obiettivo, uscire e socializzare, invece che stare rinchiusa in casa) e la mia amica mi ha spiegato che tipo di problemi avesse, giusto perché io fossi un minimo accorto, non per altri motivi. 

Dai marco7, non fare sempre la pera cotta che cade dall'albero, accendi un po' quel cervellino e risparmiaci questo dover dare sempre dettagli su cose che non ti tornano dei discorsi che facciamo. Cogli il succo: in certe situazioni lo psicologo serve moltissimo, è una figura professionale di tutto rispetto. In casi di psicoterapia per motivi del cazzo tipo "oggi piove sono triste" è solo un succhiasoldi placebo o inutile come le creme scioglipancia di wanna marchi. Fine.

Link to comment
Share on other sites

in questo topic sono stato tra i primi ad esprimere fondati dubbi sulla efficacia della psicanalisi freudiana... tuttavia anche nel campo della psicanalisi non si può generalizzare, e perfino la psicanalisi freudiana può avere dei campi di elezione in cui è in grado di manifestare una certa efficacia

personalmente sono un cultore dell'approccio junghiano, ma lo stesso Jung, in più occasioni, non ha mancato di dare ragione ad @Almadel (diceva più o meno che chi era cattolico, avrebbe fatto meglio ad utilizzare gli strumenti simbolici e sacramentali messi a disposizione dalla sua religione, in particolare la confessione)

Jung del resto utilizzò ampiamenti dei "modelli" della psiche basati sulle religioni, sul mito, sull'alchimia e sull'astrologia, quindi figuriamoci il vespaio che tutto questo ha sollevato e periodicamente solleva (a mio avviso a torto, perché non esistono narrazioni che non siano proiezioni di contenuti psichici, dunque ogni narrazione per quanto simbolica, anzi proprio per questo, è uno specchio in cui si può riflettere  e rileggere l'indicibile)

esistono poi una miriade di altri approcci che trovo estremamente interessanti, molti dei quali probabilmente non supererebbero le severe censure della verifica scientifica e sperimentale (dalla Gestalt, alle Costellazioni familiari, all'ipnosi ericksoniana, alla respirazione olotropica, alla ayahuasca, allo sciamanesimo), eppure alcuni di questi approcci hanno "curato" o meglio sono stati ritenuti curativi e risolutivi, e le due cose in psicologia tendono a coincidere

Edited by conrad65
Link to comment
Share on other sites

4 hours ago, davydenkovic90 said:

il cliente riesce a strumentalizzare il terapeuta

Questo non è impossibile a farsi, uno psicologo è comunque una persona e comunque può essere manipolata per ottenere che ti dica ciò che vuoi sentirti dire. Ma è molto difficile e di solito riesce solo a personalità "perverse", abituate alla manipolazione come ad una seconda pelle, tipo i narcisisti maligni. D'altro canto, i narcisisti sono esattamente il tipo di persona che di solito non va dallo psicoterapeuta, perché ritengono di essere al di sopra della psicoterapia (come sono al di sopra dei trattamenti farmacologici  o, in generale, dei problemi e delle loro risoluzioni). E d'altro canto se uno va in psicoterapia con l'idea di non avere nessun problema suo e che sia il mondo ad essere sbagliato, che ci va a fare? Uno entra in psicoterapia per migliorare sé stesso, se no è veramente una perdita di tempo e denaro. Nessuno che pensi di non avere bisogno di cambiare sé stesso va in terapia; il mio "narcisista personale" per decenni si è sempre rifiutato di fare psicoterapia perché tanto "non cambia le cose", nel senso di "non cambia le circostanze esterne", e se non cambia le circostanze esterne è inutile perché sono le circostanze esterne il suo problema (spoiler, non è vero; era lui il suo problema, era sempre stato lui, non le circostanze). 

Per il resto qua mi sa che devo assumere un uso scorretto della terminologia e che usi "psicanalisi" in luogo di "psicoterapia" proprio come regola universale incorreggibile xD

E devo dire che nella mia esperienza ciò che dici non ha alcun riscontro. I genitori che conosco al momento sono alquanto restii a mandare il figlio in psicoterapia perché è una cosa "da pazzi" oppure da TRAUMI TERRIFICANTERRIMI. Insomma i pregiudizi che tu o @Almadel o @Demò avete, sono diffusissimi, non li avete inventati voi, figurarsi; più volte ho parlato con utenti del forum gravemente bisognosi di trattamento psicoterapico che non lo fanno perché non possono permetterselo e i genitori non sganciano, ritenendola una spesa inutile o una cosa "da pazzi". E parliamo di persone con problemi estremamente seri, di durata decennale, la cui origine è chiaramente rintracciabile in disfunzioni della personalità, narcisismo eccetera.

La realtà è che la psicoterapia è solo un trattamento medico. Come l'antibiotico, o gli occhiali. Quasi tutti nella vita prima o poi dobbiamo prendere una settimana di antibiotico, oppure indossare gli occhiali; non è che devi approcciare la cecità prima di pensare di indossare gli occhiali perché se non ti mancano almeno sette diottrie il problema "si risolve da solo". Uno indossa gli occhiali anche se gli mancano solo due diottrie, mica si deve dimostrare al mondo che di queste cose si può fare a meno perché, yo, son troppo figo per queste mollezze, se uno mette gli occhiali vuol dire che è un borghese viziato con troppo tempo e soldi da spendere. Hai un problema di rilevanza clinica --> adotti le adeguate contromisure mediche, che per i problemi psichiatrici spesso includono psicoterapia. Che poi nella maggior parte dei casi la psicoterapia che si fa è roba piccola; due miei amici mi chiesero anni fa il contatto della mia psicoterapeuta, che era molto brava, io glielo diedi e fecero qualcosa come cinque-sei sedute. Per loro fu sufficiente a sbloccare certe questioni irrisolte e se ne tornarono a casa soddisfatti. Di solito la psicoterapia non dura dieci anni, a parte la psicanalisi. 

Certo, una volta non c'era la psicoterapia e la gente si affidava ai preti. Deo Gratias oggi c'è la psicoterapia, che è il trattamento medico che si usa per risolvere un certo tipo di problemi e funziona molto meglio dei preti. Se uno dei problemi di natura psicologica li ha, quello è il trattamento. Io li ho e faccio il trattamento. Poi ci sta ovviamente che uno debba andare da uno psicoterapeuta competente, possibilmente non psicanalista né jungiano; e ci sta che si debba provarne qualcuno prima di trovare quello giusto con cui la cosa funziona. Io ne ho passati cinque o sei prima di trovarne una brava.

Anche così, è vero, per risolvere certe problematiche servono "eventi positivi"; per esempio mi facevano incazzare quando qui sul forum mi dicevano che "dovevo migliorare la mia autostima", perché l'autostima non migliora schioccando le dita, serve validazione per migliorare l'autostima ("eventi positivi"). Ma gli eventi positivi che fanno validazione difficilmente ti cadono in testa; di solito chi ha bassa autostima vive in un circolo vizioso in cui il fallimento abbassa l'autostima e l'autostima bassa causa i fallimenti. Non se ne esce facilmente perché è un cane che si morde la coda. Ora lo studente Erasmus non ti viene a bussare a casa, specialmente se tu dai un'immagine di te come di uno sfigato pazzoide indesiderabile; dunque devi mettere in atto delle strategie alternative per creare le situazioni che ti diano la validazione di cui hai bisogno, e ce ne sono tante.

La cosa che trovo francamente irritante di certi interventi che fate tu o altri è che sembrate negare completamente l'idea che qualcuno possa avere dei problemi seri in ambito sociale o relazionale. Perché di fatto il quadro complessivo che emerge dai tuoi interventi è che i problemi psicologici non esistono, a meno che non parliamo di roba tremenda che sconfini addirittura nel neurologico (disturbi dell'apprendimento, anoressia, bulimia... suppongo che questi siano accettati; mentre la depressione o i disturbi di personalità mi sa di no).

Da un lato non sembrano piacerti, giustamente, quelli che vorrebbero risolvere i problemi psicologici solo a chiacchiere. 

Ok. Sarei d'accordo se fosse questo il punto.

Però, be', se un problema non si risolve solo a chiacchiere, allora serve azione; servono strategie di risoluzione, come quelle che si imparano in psicoterapia. Ma le strategie non ti piacciono perché "strategie" è una parolaccia, e la psicoterapia è inutile ed è solo per gente che non ama agire. Quindi si dovrebbe tornare alle chiacchiere, che però abbiamo detto che non vanno bene.

Quindi non ti piacciono quelli che non fanno niente per cambiare, e non ti piacciono neanche quelli che fanno qualcosa per cambiare. Sembra che ti piacciano soltanto quelli che i problemi li risolvono come li risolvete voi che problemi psicologici seri non ne avete, o, diciamo in formula cautelativa, non li mostrate. Ma voi ci dite di non averne, problemi psicologici, quindi non vedo come il vostro parere su come si risolva un problema che dite di non avere mai avuto sia della benché minima rilevanza. Infatti la conclusione necessaria di questa linea di pensiero è proprio quella: il problema psicologico serio non esiste. Esistono solo cazzatine, capriccetti, quisquilie; ti ha mollato il fidanzatino, ti è andato male un esame, 'ste cose qua. Che sono cose che si risolvono da sé, dei non-problemi in termini di serietà (fra l'altro selezionati in un range di gravità bassissimo; essere mollati dal fidanzatino non è, che so io, un divorzio dopo vent'anni di matrimonio, e un esame andato male non è un licenziamento a dieci anni dalla pensione).

E se uno sono dieci anni che sta sul forum, e le lamentele che fa oggi sono le stesse, identiche, parola per parola, che faceva dieci anni fa? Può essere che forse che forse il problema prima di tutto c'è, e poi non si risolve da solo, o non si risolve con consigli da bar tipo "scopati un erasmus"? Cioè, è veramente discriminatorio verso chi ha problemi psicologici questo discorso; io per come sono fatto oggi sono perfettamente capace di rimorchiare un erasmus per scopare e tirarmi su, ma io come ero dieci anni fa non ero semplicemente in grado neanche di approcciare quel pensiero. Ho dovuto fare del lavoro per migliorarmi, anche della psicoterapia; e ha funzionato alla grande. Però non sono stato lì ad aspettare "eventi positivi", né ho potuto da un giorno all'altro cambiare personalità e diventare un altro senza alcuno sforzo. In questo senso ci sta che ti piaccia tanto ciò che ha scritto Demò, visto che ha sostanzialmente scritto che i problemi bisogna aspettare che si risolvano da soli ovvero che non ci sono problemi.

Quindi si chiacchiera sul forum e si continua a lasciare tutto nello stesso modo in attesa dell'intervento divino.

Wow. Costruttivo, questo.  

Però questo va bene, nonostante, ehi!, siamo tornati alle chiacchiere

(E spero che mi perdoni, Demò, ma tu stesso hai fatto psicoterapia quindi devi aver riconosciuto che hai delle problematiche di natura psicologica da affrontare. E d'altro canto non è mica un insulto, ce le ho pure io.)

Link to comment
Share on other sites

55 minutes ago, FreakyFred said:

i problemi psicologici non esistono

guarda che stai facendo di tutta l'erba un fascio, nel senso che davy da sempre ha queste uscite, perchè bo', avrà avuto le sue esperienze negative (per me invece è chiaro che se uno sta davvero male ha bisogno di un aiuto).

Tu mi dici guarda, non esiste solo la psicoanalisi, esiste la psicoanalisi ed è una cosa efficace

Ora, io necessariamente parto dalla mia esperienza, controllo online il professionista da cui sono andato e si definisce "psicoterapeuta". Ora io non parlerò mai male di questa persona, ne ho avuto un'ottima opinione, ma tre anni di sedute di fatto sono consistite nello sdraiarmi su un lettino e parlare della mia settimana e alla domanda "cosa posso fare per uscire da queste modalità, correggermi" la risposta era sempre che si trattava di un lavoro di lungo periodo, che dovevo giudicarmi meno severamente etc. Acqua naturale non gassata. Forse sarò uscito dalla disperazione del primo anno, molto lentamente, ma al momento in cui mi sono trovato ad essere abbastanza sereno da poter pensare in una prospettiva di non emergenza, sono seguiti due anni inutili. E assicuro che non si trattava dell'ultimo scemo della città, per una serie di motivi che non scriverò per evitare di essere troppo specifico. Quindi tu ti meravigli che io confonda psicoanalisi con psicoterapia. Secondo me sono in primo luogo i professionisti che le confondono. Tu avrai trovato una luminosa eccezione o avrai sperimentato un metodo più efficace per te, va bene. Però è tutt'altro che automatico trovare il professionista giusto e anzi, credo che la norma sia il professionista che vive compatendo una volta la settimana la signora in corso di separazione dal marito, facendosi pagare coi soldi dell'assegno di mantenimento.

Link to comment
Share on other sites

@Demò, guarda che ne ho incontrati anche io così xD

Ora ho deciso di muovermi attraverso raccomandazioni. Di solito arcigay per esempio ha dei buoni contatti con psicoterapeuti giovani, che di solito costano un po' di meno e sono anche più up to date. 

L'alleanza terapeutica non si stabilisce sempre subito e facilmente; se dopo un po' vedi che proprio non sta migliorando cambi. 

E per chiarire: la psicanalisi è una tecnica psicoterapica. Solo che una con scarse prove di funzionamento e incredibilmente lunga. Oggi si è orientati su forme di terapia brevi e mirate. E in generale alla domanda "come potrei fare per cambiare modalità" uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale una risposta, o quanto meno qualche accorgimento pratico da mettere in atto te lo dà. Per esempio ricordo che alla mia per un periodo ho parlato continuamente di un problema, dicendole che mi ossessionava e che mi faceva star male. Mi disse "se ti rendi conto che pensarci ti fa male e non risolve niente, allora cominciamo col non parlarne più adesso" :D 

Edited by FreakyFred
Link to comment
Share on other sites

non ho mai dubitato che potessimo intenderci

però vorrei che capissero anche gli altri. Io non sto facendo la lamentazione sugli avidi psico-etc che pensano solo a gonfiarsi il portafoglio, mi riferisco a una carenza generalizzata di metodo., che non si può spiegare dicendo "è mancata l'alleanza terapeutica" o "il professionista doveva evitare di prendere quel paziente perchè non era adatto  lui".

No, qui stiamo parlando di tante ragazze senza troppe qualità che si sono specializzate, il papà gli ha aperto lo studio e adesso hanno il cugino avvocato che le chiama a fare perizie sulla sindrome di alienazione parentale e gli passa le clienti. Perchè questa, secondo me è la norma (non quello che è capitato a me, ma proprio perchè la persona a cui mi sono rivolto era su un altro livello, immagino che la media sia questa)

Link to comment
Share on other sites

Questo è possibile, però che ci vuoi fare? Puoi solo cercare bene qualcuno che faccia più al caso tuo, magari cercando di orientarti su quelli che ti dicono chiaramente anche che scuola metodologica seguono. 

Link to comment
Share on other sites

davydenkovic90
2 hours ago, Demò said:

guarda che stai facendo di tutta l'erba un fascio, nel senso che davy da sempre ha queste uscite, perchè bo', avrà avuto le sue esperienze negative (per me invece è chiaro che se uno sta davvero male ha bisogno di un aiuto)

Io non ho nessuna esperienza diretta di psicoterapia/psicanalisi, non sono mai andato in cura. Parlo basandomi su esperienze di altri e racconti delle suddette amiche, quindi ne parlo in modo indiretto.

Se uno sta davvero male anche io sono d'accordo che debba andare e farsi curare, naturalmente. Per problemi che definirei "quotidiani" (la delusione d'amore, non avere amici, la bocciatura a scuola ecc.), invece, credo sia sano che uno impari da sé a metabolizzare e risolvere, piuttosto che andare di fronte a una secchiona di psicologa, per farsi rincuorare da lei di qualcosa e per cercare di risolvere magicamente tutto con delle chiacchiere (che poi diventano infinite, mai sentito qualcuno che dica di aver risolto problemi con due o tre mesi di analisi, di solito dicono tutti "dieci anni") Piuttosto, in quei casi, la cartomante o il prete, di sicuro più simpatici e folkloristici. E sul rischio truffa, siamo lì.

Poi comunque penso che ognuno sia libero di fare quello che cazzo vuole, se uno ha tanti soldi da buttar via per me li può anche spendere dal chirurgo plastico per rifarsi da capo a piedi e diventare la fotocopia di Jennifer Lopez, anche se io non lo farei. Tra l'altro ci sono famosi sportivi che si fanno seguire da psicologi. Le tenniste Pennetta e Schiavone hanno dichiarato di aver assunto, nei rispettivi team, uno psicologo, che le ha aiutate a raggiungere i grandi risultati che hanno raggiunto. Evdentemente per loro vale la pena farsi seguire da una figura del genere... ma nei  casi di cui parlavo sopra, vale veramente la pena? Per me no. Poi ognuno la penserà in modo diverso e amen.

Edited by davydenkovic90
Link to comment
Share on other sites

20 minutes ago, davydenkovic90 said:

la delusione d'amore, non avere amici, la bocciatura a scuola  invece, credo sia sano che uno impari da sé a metabolizzare e risolvere

se uno ha 15 anni o è un adolescente di sicuro, però se le cose persistono dopo e diventano un problema concreto nel quotidiano? Perchè i problemi veri non sono mica quelli che si incontrano una volta al mese..

Nell'altro topic ho detto che l'introspezione non serve a nulla, nel senso che il rimuginare consapevole sui problemi che si ritiene di avere non è utile e che i problemi si risolvono con una serie di eventi positivi o non si risolvono. E' così, non significa che gli eventi positivi non possano essere ottenuti trovando un aiuto esterno, tanto più che mi riferivo alla speculazione che l'opener faceva sul forum.

Allora, siccome le problematiche esistono e come giustamente diceva @FreakyFred viverle per decenni è un casino, specie quando si comincia a diventare adulti e non si gode più della condiscendenza riservata ai ragazzini, forse è il caso di tentare il possibile. A quel punto diventa un problema di efficacia di quello che si sceglie di fare. Io penso che di fondo ci sia un problema di professionalità, di ordine professionale e deontologia. Banalmente, se un avvocato ti perde il termine, dimentica di chiedere al giudice un certo tipo di provvedimento o in definitiva ti fa perdere la causa per imperizia, vai da un altro avvocato egli chiedi il risarcimento per i danni da responsabilità professionale. E per un medico non è troppo diverso. Ma se uno psico-logo-terapeuta ti fa perdere 3 o 10 anni senza risultati perchè non sa come aiutarti ma vuole continuare a guadagnare da te, non ci sono strumenti per fargliela pagare.

Link to comment
Share on other sites

47 minutes ago, davydenkovic90 said:

Le tenniste Pennetta e Schiavone hanno dichiarato di aver assunto, nei rispettivi team, uno psicologo, che le ha aiutate a raggiungere i grandi risultati che hanno raggiunto.

quelli non sono i cosidetti.. life coach? 

ossia i sostituti delle videocassette motivazionali.. " sono magro" "sono forte" "non ho bisogno di nessuno" "sono simpatico" "posso arrivare dove voglio" 

ahahahahah 

c'era un mio ex coinquilino che faceva una roba del genere.. di lavoro faceva lo stuntman e il brand ambassador, e quando faceva gli esercizi metteva dei video da youtube in cui il tipo diceva "non devi mollare mai, devi sempre perseguire i tuoi obiettivi.." e boiate del genere.. 

lascio immaginare a voi il mio sguardo perplesso quando passavo davanti a lui per andare in cucina a prendere qualcosa nel frigo. 

Edited by Beppe_89
Link to comment
Share on other sites

Scemenze a parte dette dai soliti, nessuno ha chiesto all'autore della discussione il perché si interessa a questa tecnica. Te l'hanno proposta come terapia? Per curare cosa esattamente?

Link to comment
Share on other sites

92 minuti di applausi a@FreakyFred e al signor @Demò, che hanno centrato perfettamente il problema analizzandone due possibili facce.

Vale la pena buttare nella discussione la statistica con cui si devono confrontare tutte le psicoterapie, una delle grandi ragioni per cui solo studi clinici condotti con metodo scientifico ce ne possono confermare la validità: circa il 40% dei problemi psicologici si risolve spontaneamente nell'arco di due anni, solo con il passare del tempo, senza ricevere alcun tipo di terapia.

Link to comment
Share on other sites

Che genio che sei paperino.

chi soffre di attacchi di panico e ansia se non li cura cronicizza e magari finische che per tutta la vita non esce piu‘ di casa per questo problema. Gli attacchi di panico non passano da soli se non li curi.

Se pero’ uno soffre di depressione e si ammazza, ti do ragione: il problema si e‘ risolto spontaneamente e dopo due anni fa pure parte del tuo 40%.

Edited by marco7
Link to comment
Share on other sites

Io leggo tanta confusione e tanta disinformazione soprattutto da digiuni in materia. Come il confondere i motivatori con gli psicologi dello sport, come pensare che una terapia sia un pat pat sulla spalla, come credere che i problemi psicologici siano quasi capricci. 

È ovvio che se mi iscrivo in palestra per stare nello spogliatoio non serve a nulla, allo stesso modo in cui chi va in terapia senza averne bisogno sta buttando i propri soldi. 

Che poi il 40% dei "problemi psicologici"  si risolva che vuol dire?  Il problema psicologico non è una tonsillite. Quali sono i fattori che portano a questi problemi?  Pressione sociale, familiare,ambientale, genetica e familiarità, eventi traumatici?  se mi muore il gatto magari entro 2 anni supero il problema, se ho una storia di violenze passate o di emarginazione magari no. Capita che si autorisolvano dei sintomi, ma è frequente che ne sboccino di nuovi da lì a poco.  Come un tubo dell'acqua rotto,in cui se tappi una falla se ne crea una nuova. 

Link to comment
Share on other sites

davydenkovic90

Demó, la deontologia... se fai 5,6 sedute (ma anche meno) con uno psicologo e resti al punto di partenza o peggiori, smetti e cambi, non aspetti 10 anni per vedere se prima o poi qualcosa si sblocca. In genere se uno continua ad andare è perché si trova bene. Poi non so, effettivamente, cosa lo psicologo dice volta dopo volta, se ti spinge a continuare anche nel caso in cui non sembrano esserci miglioramenti (o, nel caso opposto, che i miglioramenti siano stati tali da non aver più bisogno del suo aiuto).

Edited by davydenkovic90
Link to comment
Share on other sites

È vero però che nel determinare se un problema psicologico necessita di trattamento tipicamente c'è proprio da tener conto della sua persistenza. In un altro topic feci l'esempio: se ti lascia il ragazzo e stai giù per sei mesi siamo nella normalità, se ci stai giù per tre anni e perdi dieci chili e ti fai licenziare etc. necessiti di trattamento.

È anche abbastanza normale incontrare un miglioramento significativo già dopo poche sedute; tanto normale che in realtà molti fanno solo poche sedute e si accontentano di quel risultato immediato che si è ottenuto. Alcuni nodi si sciolgono automaticamente già solo parlandone con qualcuno di preparato. Questo dipende ovviamente da quanto siano radicati i problemi, però sì, c'è gente che dopo un paio di mesi ha già ottenuto quanto voleva.

Suppongo sia possibile che ci sia gente che va dallo psicoterapeuta senza reale bisogno, ma il punto è che io questa casistica non l'ho mai riscontrata. Molto spesso vedo invece persone che dovrebbero andarci e non ci vanno, anche perché non è che sia economico e con la crisi non c'è tutta questa gente che abbia soldi da buttare nel cesso.

Edited by FreakyFred
Link to comment
Share on other sites

@davydenkovic90 la prassi vuole che si instauri alla prima seduta,oltre a una spiegazione su come si lavorerà, una sorta di "patto" in cui si pianifica un periodo di 5 sedute (salvo accadimenti che vengano a far decadere la fiducia reciproca), e da lì si ridiscuterà se proseguire o meno. Il paziente deve sentire sempre la possibilità di potersi staccare qualora le cose non vadano, anche se purtroppo ho un'amica che veniva stalkerizzata dalla psicologa che non le lasciava interrompere la terapia, ma sono casi estremi e da denuncia. 

Link to comment
Share on other sites

Ho seguito, per tre mesi, una psicoterapia di indirizzo lacaniano, ma la terapeuta non aveva compreso molto di me, né io mi ero sforzato molto per farmi capire, visto che esibivo certi sintomi, che non avevo e le davo modo di fraintendermi.

Due anni più o meno di sostegno psicologico presso un terapeuta costruttivista, che però conosceva mio padre (un suo ex paziente a 20 anni, quando soffriva di attacchi di panico) e nelle sedute mi parlava dei suoi fatti personali, cosicché si è creato un rapporto di amicizia; poco professionale. Inoltre non era specializzato in problemi di omofobia interiorizzata e si vedeva : a volte cadeva in certi errori, parlando della mia omosessualità come di una scelta di ''genere'', termine che io non comprendevo e che credevo derivasse da una certa confusione con la transessualità.

La terapia ha funzionato, ma parzialmente, perciò ho deciso di re-intraprendere un nuovo percorso, questa volta però professionale, con un terapeuta che non ha legami con la mia famiglia.

---ps: non mi intendo di E.M.D.R, ma vorrei sfatare un po' il mito sulla presunta superiorità di una tecnica psicoterapica sull'altra  : l'efficacia è data, in gran parte, dalla bravura del terapeuta e dalla sua capacità di relazione con il pz. Lo stesso vale per l'ipnosi, che da certi terapeuti è screditata e viene detta utile soltanto per casi di isteria, mentre invece può essere un valido strumento di CURA (non solo per l'isteria, ma per tantissimi problemi, inclusa l'obesità, la dipendenza da fumo,l'anoressia), a condizione che sia praticata da un terapeuta con una certa esperienza (se è vero che esistono scuole di psicoterapia ipnotica, due o tre in italia, è anche vero che ci sono ipnotisti ''laici'' a bizzeffe ed esistono anche dei corsi di frequentazione breve che lasciano attestati/diplomi)

Link to comment
Share on other sites

27 minutes ago, Olimpo said:

ci sono ipnotisti ''laici'' a bizzeffe ed esistono anche dei corsi di frequentazione breve che lasciano attestati/diplomi)

Dici giustissimo, ed è sempre bene ricordare che sono comunque dei non-titoli in quanto privi di valenza legale. 

Link to comment
Share on other sites




Che poi il 40% dei "problemi psicologici"  si risolva che vuol dire?


Vuol dire che sia nell'ingente mole di studi di efficacia sia in studi specifici per indagare il fenomeno si è constatato che circa il 40% dei pazienti migliora da solo col tempo. Infatti, negli studi clinici Delle psicoterapie si ha sempre un gruppo di controllo in "lista di attesa", oltre al placebo.

Significa che se una terapia si rivela efficace per circa il 40% (o per la corrispondente percentuale di guarigioni spontanee per il disturbo specifico oggetto di studio) questa non è efficace: quelle persone sarebbero state meglio comunque.

Per quanto riguarda, invece, il tuo discorso sul confronto tra guarigione "vera" (?) e superficiale, gli studi sull'outcome a lungo termine non hanno mai rilevato differenze statistiche significative tra i pazienti in lista di attesa e quelli trattati con terapie inefficaci. (Se ne rilevano, per esempio, tra le depressioni trattate con soli farmaci o affiancando una psicoterapia efficace).
Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.


×
×
  • Create New...