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Il mio unico desiderio è calmarmi


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Non si dovrebbe parlare in termini di scelta, una persona non decide se essere atea o credente per cui il lunedì è cristiana, il martedì musulmana e il mercoledì atea un po' come le gira.  Si tratta di una maturazione interiore dipendente da molti fattori che può portare ad un cambio di fede o all'abbandono di essa.

Da quel che dici pare che tu ti stia orientando verso l'ateismo/agnosticismo, quindi se è questa la tua strada seguila.

Anch'io fino ai 13-14 anni ero molto credente, poi ho cominciato a farmi molte domande e dopo un processo di maturazione interiore - neanche dipendente dalla mia omosessualità - sono diventato ateo e tale sono rimasto.

Se invece hai comunque un bisogno di spiritualità che senti di voler soddisfare ci sono alternative al cattolicesimo. All'interno del cristianesimo ci sono altre confessioni non omofobe oppure puoi sviluppare una tua spiritualità cristiana personale, non c'è scritto da nessuna parte che non si possa. Fuori dal cristianesimo ci poi sono altre religioni/filosofie non omofobe.

Nel contesto in cui vivi nella provincia napoletana probabilmente sono possibilità più difficili perché non sono presenti o sono più rari luoghi di culto adibiti ad esse, ma puoi anche essere credente in una religione non frequentando i suoi luoghi di culto (o almeno non facendolo temporaneamente), anche perché non tutte sono rigorose come il cattolicesimo o l'islam a proposito. Per rimanere nell'ambito del cristianesimo, nel protestantesimo c'è un rapporto personale fra fedele e Dio, in cui il fedele legge la Bibbia da sé ed entra in contatto con Dio direttamente senza l'intermediazione di un sacerdote come nel cattolicesimo. Poi certamente ci sono dei pastori che fanno da guida - ma rispetto ai sacerdoti nel cattolicesimo sono considerati primi inter pares e quindi gerarchicamente sullo stesso livello dei fedeli - e delle messe, ma ora non saprei ben dire se siano obbligatorie e nel caso ogni quanto vadano frequentate.

Edited by Uncanny
54 minutes ago, Uncanny said:

Non si dovrebbe parlare in termini di scelta, una persona non decide se essere atea o credente per cui il lunedì è cristiana, il martedì musulmana e il mercoledì atea un po' come le gira.  Si tratta di una maturazione interiore dipendente da molti fattori che può portare ad un cambio di fede o all'abbandono di essa.

Da quel che dici pare che tu ti stia orientando verso l'ateismo/agnosticismo, quindi se è questa la tua strada seguila.

Anch'io fino ai 13-14 anni ero molto credente, poi ho cominciato a farmi molte domande e dopo un processo di maturazione interiore - neanche dipendente dalla mia omosessualità - sono diventato ateo e tale sono rimasto.

Se invece hai comunque un bisogno di spiritualità che senti di voler soddisfare ci sono alternative al cattolicesimo. All'interno del cristianesimo ci sono altre confessioni non omofobe oppure puoi sviluppare una tua spiritualità cristiana personale, non c'è scritto da nessuna parte che non si possa. Fuori dal cristianesimo ci poi sono altre religioni/filosofie non omofobe.

Nel contesto in cui vivi nella provincia napoletana probabilmente sono possibilità più difficili perché non sono presenti o sono più rari luoghi di culto adibiti ad esse, ma puoi anche essere credente in una religione non frequentando i suoi luoghi di culto (o almeno non facendolo temporaneamente), anche perché non tutte sono rigorose come il cattolicesimo o l'islam a proposito. Per rimanere nell'ambito del cristianesimo, nel protestantesimo c'è un rapporto personale fra fedele e Dio, in cui il fedele legge la Bibbia da sé ed entra in contatto con Dio direttamente senza l'intermediazione di un sacerdote come nel cattolicesimo. Poi certamente ci sono dei pastori che fanno da guida - ma rispetto ai sacerdoti nel cattolicesimo sono considerati primi inter pares e quindi gerarchicamente sullo stesso livello dei fedeli - e delle messe, ma ora non saprei ben dire se siano obbligatorie e nel caso ogni quanto vadano frequentate.

Grazie per il consiglio. Comunque tramite Wikipedia ho trovato questa citazione interessante di Gesù nella Bibbia:

Il passo del Vangelo che si riferisce agli eunuchi (Matteo 19,12) non si considera in genere riferito agli omosessuali, nonostante alcuni esponenti del clero di altre confessioni cristiane vi vedano un riferimento al fenomeno transgender, in quanto si contraddicono alcune interpretazioni dell'A.T. sulla creazione del "maschio" e della "femmina". Ad esempio, si nota una certa contraddizione con il passo della Genesi che recita: "maschio e femmina li creò. L'uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne. Dio li benedisse e disse loro: Siate fecondi e moltiplicatevi". Gesù amplia il discorso e dice che ci sono anche "eunuchi che sono tali dalla nascita" (Mt 19,12): maschi (o femmine) che hanno interesse verso persone dello stesso sesso e non verso il sesso opposto, e quindi sono incapaci al matrimonio e a generare: "fin dalla nascita hanno un'avversione fisica verso la donna" (Clemente Alessandrino II/III sec., Stromata, 3,1,P.G. VIII, coll 1100 a).

Ora non lo so se Gesù condannava anche lui l'omosessualità o voleva far capire che esistiamo anche noi omosessuali in natura (oppure ho interpretato male io il messaggio ?).

25 minutes ago, marco7 said:

Direi che secondo la traduzione di quel brano gesu’ semplicemente dice che i gay e le lesbiche esistono per loro stessa natura, al contrario di quel che alcuni cattolici cantemporanei vorrebbero far credere.

Spero che sia davvero cosí...

3 hours ago, bluesky02 said:

Guarda che in  passato era proprio la Chiesa a condannare il mancinismo solo perchè la sinistra viene sempre considerata il "lato del male", quindi del "Diavolo".

Di certo i mancini non venivano corretti solo per "scopo educativo".

Non c'è mai stato un peccato di "mancinismo" almeno in ambito cristiano.

L'essere mancini, essendo contrario all'uso largamente prevalente della mano destra, non era ovviamente ben visto in nessuna civiltà antica e neppure moderna per le difficoltà pratiche di costruire strumenti adatti ad una sparuta minoranza, da cui poi il pregiudizio di lato mal augurato (non sempre valido peraltro, vedi gli auguri romani che consideravano favorevole il presagio di sinistra).

3 hours ago, Uncanny said:

La condanna dell'omosessualità e degli atti omosessuali nel cattolicesimo deriva dalle parole di San Paolo nel Nuovo Testamento,

Non solo da Paolo:

come hai notato di sfuggita prima, il problema è la sessualità in sé, che è condannata fuori del fine specificamente generativo;  infatti la condanna riguarda anche la masturbazione e le pratiche sessuali in cui s'impedisca meccanicamente o s'inibisca chimicamente il flusso fecondante.

3 hours ago, Uncanny said:

L'interpretazione data dai valdesi, luterani, metodisti, etc. (e in generale tutti coloro che non vedono condanna dell'omosessualità) al passo di San Paolo tiene in considerazione il contesto storico. A quei tempi l'omosessualità non era concepita nei termini di relazione romantica fra individui adulti e consenzienti fedeli l'un l'altro, ma solo nei termini di edonismo, prostituzione e prostituzione sacra. La condanna di San Paolo sarebbe quindi solo limitata a queste tre fattispecie dell'espressione dell'omosessualità. E' un'interpretazione opinabile come lo sono tutte, ma certamente è legittima, più di tante considerate "verità assoluta".

Un'interpretazione filologicamente non corretta, considerato anche che i Vangeli sono scritti all'insegna della più asettica asessualità, non solo omoclita, ma anche eteroclita.

Del resto Paolo dice esplicitamente che la sessualità (eteroclita) è legittima solo in ambito matrimoniale e quindi almeno potenzialmente generativo.

Tra l'altro non è affatto vero che "a quei tempi l'omosessualità non era concepita nei termini di relazione romantica fra individui adulti e consenzienti fedeli l'un l'altro":

basti leggersi Platone....

2 minutes ago, Mario1944 said:

Non c'è mai stato un peccato di "mancinismo" almeno in ambito cristiano.

L'essere mancini, essendo contrario all'uso largamente prevalente della mano destra, non era ovviamente ben visto in nessuna civiltà antica e neppure moderna per le difficoltà pratiche di costruire strumenti adatti ad una sparuta minoranza, da cui poi il pregiudizio di lato mal augurato (non sempre valido peraltro, vedi gli auguri romani che consideravano favorevole il presagio di sinistra).

Non solo da Paolo:

come hai notato di sfuggita prima, il problema è la sessualità in sé, che è condannata fuori del fine specificamente generativo;  infatti la condanna riguarda anche la masturbazione e le pratiche sessuali in cui s'impedisca meccanicamente o s'inibisca chimicamente il flusso fecondante.

Un'interpretazione filologicamente non corretta, considerato anche che i Vangeli sono scritti all'insegna della più asettica asessualità, non solo omoclita, ma anche eteroclita.

Del resto Paolo dice esplicitamente che la sessualità (eteroclita) è legittima solo in ambito matrimoniale e quindi almeno potenzialmente generativo.

Tra l'altro non è affatto vero che "a quei tempi l'omosessualità non era concepita nei termini di relazione romantica fra individui adulti e consenzienti fedeli l'un l'altro":

basti leggersi Platone....

Dato che sei l'unico esperto in materia da come ho visto... cosa mi dici su quello che ho pubblicato prima su Gesù? 

Dico che gli eunuchi NON sono gli omosessuali né di fatto né nel giudizio di Cristo, che infatti si riferisce a coloro che sono eunuchi psicologicamente, che cioè si astengono o addirittura ripudiano il piacere sessuale, come probabilmente faceva egli stesso.

Opinione peraltro non nuova:

vedi Antistene il discepolo di Socrate, ma anche lo stesso Platone...

1 minute ago, Mario1944 said:

il problema è la sessualità in sé, che è condannata fuori del fine specificamente generativo;  infatti la condanna riguarda anche la masturbazione e le pratiche sessuali in cui s'impedisca meccanicamente o s'inibisca chimicamente il flusso fecondante.

Certamente il problema è l'atto sessuale non generativo, ma l'omosessualità, o meglio l'atto omosessuale, ha un trattamento particolare ed è considerato molto più gravemente rispetto al semplice atto sessuale non generativo o fuori dal matrimonio ma eterosessuale. Il primo è peccato mortale, il secondo peccato veniale.

8 minutes ago, Mario1944 said:

Un'interpretazione filologicamente non corretta, considerato anche che i Vangeli sono scritti all'insegna della più asettica asessualità, non solo omoclita, ma anche eteroclita.

Del resto Paolo dice esplicitamente che la sessualità (eteroclita) è legittima solo in ambito matrimoniale e quindi almeno potenzialmente generativo.

Vale lo stesso che ho già detto in risposta al primo quote.

San Paolo fa riferimento specifico all'atto omosessuale, considerato più gravemente rispetto a quello non omosessuale non generativo.

"Perciò Dio li ha abbandonati all'impurità secondo i desideri del loro cuore, tanto da disonorare fra loro i propri corpi, perché hanno scambiato la verità di Dio con la menzogna e hanno adorato e servito le creature anziché il Creatore, che è benedetto nei secoli. Amen.

Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; infatti, le loro femmine hanno cambiato i rapporti naturali in quelli contro natura. Similmente anche i maschi, lasciando il rapporto naturale con la femmina, si sono accesi di desiderio gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi maschi con maschi, ricevendo così in se stessi la retribuzione dovuta al loro traviamento. E poiché non ritennero di dover conoscere Dio adeguatamente, Dio li ha abbandonati alla loro intelligenza depravata ed essi hanno commesso azioni indegne: sono colmi di ogni ingiustizia, di malvagità, di cupidigia, di malizia; pieni d'invidia, di omicidio, di lite, di frode, di malignità; diffamatori, maldicenti, nemici di Dio, arroganti, superbi, presuntuosi, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, insensati, sleali, senza cuore, senza misericordia. E, pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo le commettono, ma anche approvano chi le fa."

13 minutes ago, Mario1944 said:

Tra l'altro non è affatto vero che "a quei tempi l'omosessualità non era concepita nei termini di relazione romantica fra individui adulti e consenzienti fedeli l'un l'altro"

basti leggersi Platone....

Comunemente nella società no, non era concepita come tale. Le eccezioni - come quella di Adriano e Antinoo - rimangono appunto eccezioni.

La relazione romantica matrimoniale era quella con la donna, gli uomini - o meglio i giovani - erano considerati un piacevole passatempo in ottica edonistica e anche di prostituzione.

23 minutes ago, Uncanny said:

Certamente il problema è l'atto sessuale non generativo, ma l'omosessualità, o meglio l'atto omosessuale, ha un trattamento particolare ed è considerato molto più gravemente rispetto al semplice atto sessuale non generativo o fuori dal matrimonio ma eterosessuale. Il primo è peccato mortale, il secondo peccato veniale.

E' meno grave, ma non è veniale:

basti un prospetto dell'Inferno e del Purgatorio danteschi, che sono perfetta summa della dottrina cattolica in merito.

23 minutes ago, Uncanny said:

San Paolo fa riferimento specifico all'atto omosessuale, considerato più gravemente rispetto a quello non omosessuale non generativo.

Vedi sopra e comunque la distinzione tra lussuria come eccesso di natura ed attività contronatura era già in Platone e fu ripresa e specificata da Aristotele, da cui poi dipese la Scolastica.

In generale la sessualità ammessa è solo quella potenzialmente generativa e Platone nella Repubblica la riduce addirittura a quella generativa in ambito di nozze legittime.

se a qualcuno ciò ricorda la dottrina cattolica, ricorda bene ;-)

23 minutes ago, Uncanny said:

Comunemente nella società no, non era concepita come tale.

Diciamo che in età greca classica la cosa era abbastanza "romantica" almeno in teoria, perché la pratica è sempre un'altra cosa ;-), soprattutto rispetto alla scarsa considerazione dell'amore eteroclito, al di là dei fini puramente generativi.

23 minutes ago, Uncanny said:

Le eccezioni - come quella di Adriano e Antinoo - rimangono appunto eccezioni.

Guarda che le "Memorie di Adriano sono un falso storico ;-)

23 minutes ago, Uncanny said:

La relazione romantica matrimoniale era quella con la donna, gli uomini - o meglio i giovani - erano considerati un piacevole passatempo in ottica edonistica e anche di prostituzione.

Non confondere omoerotismo greco classico con omoerotismo, ma forse sarebbe meglio dire omosessualità, romano.

Edited by Mario1944
12 minutes ago, Mario1944 said:

basti un prospetto dell'Inferno e del Purgatorio danteschi, che sono perfetta summa della dottrina cattolica in merito.

se dante ha vissuto nel 1300 e la dottrina cattolica e’ stata scritta anche dopo il 1300 come puo’ essere uno scritto di dante un riassunto della dottrina cattolica ? Mah.

Quel che il papa dice del paradiso e’ un attimo diverso dagli scritti di dante.

https://www.avvenire.it/papa/pagine/papa-francesco-udienza

Edited by marco7

Papa Francesco e l'unico papa che veramente è degno di portare questo nome. Molti complottisti lo reputano l'Anticristo solo perchè ha una mentalità piú aperta in certe tematiche moderne. 

@marco7: Il discorso è più complesso, ma non penso che sia questa la sede adatta per iniziare una discussione in proposito perché OT. In ogni caso quella che hai sentito è propaganda cattolica.

@Mario1944:  Non mi interessa cominciare diatribe sul veniale o il non veniale, resta il fatto che non tutti gli atti sessuali non generativi sono messi sullo stesso piano come tu sottintendevi. Gli atti omosessuali non sono solo condannati in quanto non generativi, ma proprio perché omosessuali e per questo considerati molto più gravemente.

Comunque stavo parlando della società romana imperiale, cioè quella in cui visse San Paolo, lo davo per scontato ma avrei dovuto specificare.

Non vedo come la relazione fra Adriano e Antinoo - che tra l'altro si potrebbe inquadrare anche nella pederastia e non nella "relazione romantica fra individui adulti e consenzienti fedeli l'un l'altro" come oggi intesa - possa essere inventata . In onore di Antinoo è stata pure costruita una città, Antinopoli, i cui resti sono ancora presenti. Il libro della Yourcenar semplicemente romanza avvenimenti storici realmente accaduti.

Edited by Uncanny

Ragazzi ma in tutto questo da che parte mi conviene stare? Dato che la sodomia mi fa personalmente schifo (anche se sono gay) non posso manco scambiare pensieri con uno del mio stesso orientamento o al massimo un bacio? È possibile che non posso essere quello che sono solo perchè devo sottomettermi alla mia religione? La psicologa mi disse di lasciar stare quello che dice la Chiesa perchè è "bigotta" e dovrei essere quello che sono e basta. Voi cosa mi consigliate di fare?

Quando ho accettato di essere ateo, la mia vita è enormemente migliorata.

Tu probabilmente non riesci a farlo per le convenzioni sociali del tuo paese e della tua famiglia

e pensi di non avere la forza per reggere le conseguenze.

MicFrequentFlyer
14 minutes ago, bluesky02 said:

Ragazzi ma in tutto questo da che parte mi conviene stare? Dato che la sodomia mi fa personalmente schifo (anche se sono gay) non posso manco scambiare pensieri con uno del mio stesso orientamento o al massimo un bacio? È possibile che non posso essere quello che sono solo perchè devo sottomettermi alla mia religione? La psicologa mi disse di lasciar stare quello che dice la Chiesa perchè è "bigotta" e dovrei essere quello che sono e basta. Voi cosa mi consigliate di fare?

Un primo passo può essere di abbandonare terminologia biblica come "sodomia". Il medioevo si è concluso (più o meno). 

24 minutes ago, bluesky02 said:

Ragazzi ma in tutto questo da che parte mi conviene stare? Dato che la sodomia mi fa personalmente schifo (anche se sono gay) non posso manco scambiare pensieri con uno del mio stesso orientamento o al massimo un bacio? È possibile che non posso essere quello che sono solo perchè devo sottomettermi alla mia religione? La psicologa mi disse di lasciar stare quello che dice la Chiesa perchè è "bigotta" e dovrei essere quello che sono e basta. Voi cosa mi consigliate di fare?

 Se vuoi essere cattolico e coerente devi annullare la tua individualità, considerarti alla stregua di un malato da compatire (la tua omosessualità è infatti per la chiesa "condizione intrinsecamente disordinata"), "vivere" fino alla fine dei tuoi giorni da solo nella totale castità affettiva e sessuale. Scambiare pensieri con uno del tuo stesso orientamento ovviamente potresti farlo , ma baciarlo no.

Secondo te da che parte dovresti stare e cosa dovremmo consigliarti di fare? E' ovvio che per il tuo bene devi abbandonare il cattolicesimo e in fondo lo stai già facendo, sei in una fase di transizione in cui vieni divorato dai dubbi.

Fra qualche mese quando il tuo conflitto interiore sarà risolto rileggerai questi tuoi post sorridendo.

Edited by Uncanny
2 minutes ago, MicFrequentFlyer said:

Un primo passo può essere di abbandonare terminologia biblica come "sodomia". Il medioevo si è concluso (più o meno). 

Preferisci chiamarla "omosessualità" e condannarci veramente al presunto Inferno? (Se magari esiste ?)

16 minutes ago, Almadel said:

Quando ho accettato di essere ateo, la mia vita è enormemente migliorata.

Tu probabilmente non riesci a farlo per le convenzioni sociali del tuo paese e della tua famiglia

e pensi di non avere la forza per reggere le conseguenze.

Infatti non so in che zona d'Italia vivi tu. Non c'è bisogno di una statistica per capire come la gente qui al Sud stia rovinata (sto parlando sempre della maggioranza e non di tutti). Infatti mentre al nord (Valle D'Aosta, Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia) l'omosessualità è accettata dal 75% della popolazione, dal centro (Toscana, Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo) dal 65% e al sud e nelle isole (Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna) solo il 40% non è affatto un buon segno!

Ti lascio immaginare tutte le battute squallide che mio padre ha fatto negli ultimi anni sull'omosessualità e sui gay in generale. Non saresti affatto contento...

5 minutes ago, Uncanny said:

 Se vuoi essere cattolico e coerente devi annullare la tua individualità, considerarti alla stregua di un malato da compatire (la tua omosessualità è infatti per la chiesa "condizione intrinsecamente disordinata"), "vivere" fino alla fine dei tuoi giorni da solo nella totale castità affettiva e sessuale. Scambiare pensieri con uno del tuo stesso orientamento ovviamente potresti farlo , ma baciarlo no.

Secondo te da che parte dovresti stare e cosa dovremmo consigliarti di fare? E' ovvio che per il tuo bene devi abbandonare il cattolicesimo e in fondo lo stai già facendo, sei in una fase di transizione in cui vieni divorato dai dubbi.

Fra qualche mese quando il tuo conflitto interiore sarà risolto rileggerai questi tuoi post sorridendo.

Infatti come ho detto prima... sto smettendo di credere a certe cose, come molti giovani di oggi che si sono svegliati dal Medioevo e hanno imparato che di vita ne esiste solo una...

48 minutes ago, bluesky02 said:

Ragazzi ma in tutto questo da che parte mi conviene stare? Dato che la sodomia mi fa personalmente schifo (anche se sono gay) non posso manco scambiare pensieri con uno del mio stesso orientamento o al massimo un bacio? È possibile che non posso essere quello che sono solo perchè devo sottomettermi alla mia religione? La psicologa mi disse di lasciar stare quello che dice la Chiesa perchè è "bigotta" e dovrei essere quello che sono e basta. Voi cosa mi consigliate di fare?

Direi di dare ascolto alla psicologa.

Prima di tutto devi dare la priorità a te stesso e cercare di vivere bene la tua individualità e quindi la tua omosessualità, poi dopo viene la Chiesa e la religione (perchè non è che puoi vivere da represso tutta la vita per far contento il Papa).

Poi devi scegliere se effettivamente ti senti credente o se invece puoi vivere benissimo da ateo o agnostico.

Se poi hai deciso che proprio non puoi vivere senza fede devi decidere se proprio quella cattolica o magari altre fedi cristiane più aperte verso gli omosessuali come quella valdese (anche se qui si apre un problema per quanto riguarda la presenza o meno di altre comunità religiose di quel tipo nelle zone in cui vivi, se vuoi una vita di fede che sia partecipata come comunità cristiana).

Se poi decidi proprio di essere cristiano e cattolico puoi sempre vivere come fa qualsiasi cattolico etero che dovrebbe fare sesso solo esclusivamente per procreare e invece poi scopano come dei ricci anche loro facendo le peggiocose (in modo un po' ipocrita).

Edited by Sbuffo
1 hour ago, Sbuffo said:

Direi di dare ascolto alla psicologa.

Prima di tutto devi dare la priorità a te stesso e cercare di vivere bene la tua individualità e quindi la tua omosessualità, poi dopo viene la Chiesa e la religione (perchè non è che puoi vivere da represso tutta la vita per far contento il Papa).

Poi devi scegliere se effettivamente ti senti credente o se invece puoi vivere benissimo da ateo o agnostico.

Se poi hai deciso che proprio non puoi vivere senza fede devi decidere se proprio quella cattolica o magari altre fedi cristiane più aperte verso gli omosessuali come quella valdese (anche se qui si apre un problema per quanto riguarda la presenza o meno di altre comunità religiose di quel tipo nelle zone in cui vivi, se vuoi una vita di fede che sia partecipata come comunità cristiana).

Se poi decidi proprio di essere cristiano e cattolico puoi sempre vivere come fa qualsiasi cattolico etero che dovrebbe fare sesso solo esclusivamente per procreare e invece poi scopano come dei ricci anche loro facendo le peggiocose (in modo un po' ipocrita).

Lo so. Ma una cosa è il rapporto etero r un altro è quello gay. Di certo come hanno detto gli utenti di prima, è difficile ammettere che il Dio cattolico che mi ha creato mi condanni per quello che sono a differenza del Dio visto da altre correnti del Cristianesimo.

Tipo stasera non sono voluto andare in Chiesa perchè dopo tutto ció che ho detto non merito di entrarci neanche ?

Edited by bluesky02

Non ti condanna per quello che sei perchè come si è detto condanna l'atto e non la persona, infatti ad un omosessuale non è precluso a priori il regno dei cieli così come per un eterosessuale.

Un omosessuale dovrebbe, secondo la dottrina cattolica, astenersi dal sesso non essendo finalizzato alla procreazione, una cosa ipocrita, ma vale anche per un etero, è ugualmente ipocrita per un eterosessuale dirgli che dovrebbe fare sesso solo a fine procreativo e solo all'interno del matrimonio (quindi niente sesso anale, niente sesso orale, niente sesso con preservativo, niente sesso prematrimoniale), voglio vedere se c'è un solo cattolico che rispetta quel precetto.

Poi ripeto: non è che sei obbligato ad essere credente o ad essere cattolico se senti che ti fa star male.

15 minutes ago, Sbuffo said:

Non ti condanna per quello che sei perchè come si è detto condanna l'atto e non la persona, infatti ad un omosessuale non è precluso a priori il regno dei cieli così come per un eterosessuale.

Un omosessuale dovrebbe, secondo la dottrina cattolica, astenersi dal sesso non essendo finalizzato alla procreazione, una cosa ipocrita, ma vale anche per un etero, è ugualmente ipocrita per un eterosessuale dirgli che dovrebbe fare sesso solo a fine procreativo e solo all'interno del matrimonio (quindi niente sesso anale, niente sesso orale, niente sesso con preservativo, niente sesso prematrimoniale), voglio vedere se c'è un solo cattolico che rispetta quel precetto.

Poi ripeto: non è che sei obbligato ad essere credente o ad essere cattolico se senti che ti fa star male.

Potrei anche esserlo. Ma almeno posso avere storie con altri gay (se avró sempre la fortuna di incontrare qualcuno) senza sodomia, dato che a me questa pratica mi fa particolarmente schifo?

@Almadel

Ma è vero che non ha mai praticato sesso anale come ricevente?

@marco7

Un terzo dei gay non fa sesso completo allora... 

@bluesky02

Non ti senti un po' ridicolo a farti condizionare la vita da un libro di cui si hanno zero certezze della sua autenticità, ma soprattutto delle sue mille versioni e traduzioni?

3 hours ago, bluesky02 said:

Ragazzi ma in tutto questo da che parte mi conviene stare? Dato che la sodomia mi fa personalmente schifo (anche se sono gay) non posso manco scambiare pensieri con uno del mio stesso orientamento o al massimo un bacio? È possibile che non posso essere quello che sono solo perchè devo sottomettermi alla mia religione? La psicologa mi disse di lasciar stare quello che dice la Chiesa perchè è "bigotta" e dovrei essere quello che sono e basta. Voi cosa mi consigliate di fare?

  1. cresci con calma & senza fretta; poi capirai che la "sodomia" è un piacevolissimo passatempo
  2. dai retta alla psyco. è una grande!
  3. meglio ammazzarsi di seghe che di sensi di colpa, come stai facendo tu ora
  4. già te l'han linkato, ma ti conviene parlarne con gruppi tipo gionata, chè possono capirti meglio di quei debosciati perversi che qui siamo!!;);)

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