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Passaporti USA indicheranno reati di abusi su minori


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MicFrequentFlyer

Washington (CNN)The State Department began revoking the passports of convicted child sex offenders this week, in order to comply with a law passed last year. Those affected will have to apply for new passports, which will be marked to indicate their conviction.

Sostanzialmente, coloro che vengono certificati come colpevoli di abusi su minori, avranno il "marchio" sul passaporto. Che ne pensate?

http://edition.cnn.com/2017/11/02/politics/us-passports-identify-child-sex-offenders/index.html

Mi sembra un principio giusto ma con modalità magari discutibili.

Mi sembra giusto il principio di comunicare alle forze dell'ordine di un paese dove un soggetto si reca se questo ha dei precedenti per reati particolarmente gravi.

Però:

- solo per pedofilia? perchè non per tutti i reati particolarmente gravi come chessò terrorismo e mafia?

- proprio con un bollino sul passaporto? non ci possono essere altre modalità che garantiscano magari maggiormente la privacy del soggetto (chessò un archivio informatico, o un'informativa da comunicare direttamente alle forze dell'ordine di quel paese), cioè secondo me quei dati devono essere accessibili e conosciuti solo dalle autorità competenti cioè dalle forze dell'ordine.

- non c'è un limite di tempo? la persona sarà marchiata a vita? in Italia secondo l'art.27 della Costituzione le pene devono avere un carattere rieducativo cioè tendere al recupero del condannato, quindi marchiare a vita escluderebbe una possibilità di recupero, quando una persona ha scontato la sua pena esiste dopo tot anni la possibilità della riabilitazione penale, con cui si ripulisce il casellario giudiziale, quindi anche in questo caso penso ci dovrebbero essere delle tempistiche con un tot numero di anni, magari maggiore nel caso di recidivi.

Edited by Sbuffo

Perche' solo chi stupra i minori deve avere il bollo e non anche chi stupra le donne o gli uomini ?

non che sia contrario a questi bolli ma a me ricordano vagamente i bolli che i nazisti mettevano sui passaporti degli ebrei.

sarà che sono un filo perplesso quando sento parlà di lettere scarlatte o marchi d'infamia assortiti,

però fatemi capire:

praticamente funzionerebbe che uno stupratore seriale che commette reati in Alabama viene marchiato a vita, e ok;

ma se lo dovessero beccà in Cambogia, Vaticano o in tutti i posti di turismo sex, che gli succederà?

Negli USA già esiste un Registro Nazionale dei condannati per reati sessuali queste persone sono già marchiate e tale registro è al 90% di pubblico dominio

Ovviamente ogni discorso sul sistema federale americano sconta il problema delle varie giurisdizioni penali statali

Con ciò intendo dire che esiste questo registro federale, a seguito della cd. Megan's Law del 1994, il registro deve essere pubblico, può esistere un singolo stato che restringe l'accesso al registro alle sole forze dell'ordine ( a fini di indagine ) per alcuni reati ed esistono però moltissimi stati in cui finisci sul registro, anche quello pubblico, per reati che potrebbero essere considerati "minori" ( pornografia minorile, una relazione fatale professore-studente  )

Comunque Obama nel 2014 ha lanciato prima l'operazione "Angel Watch" ( di fatto una operazione di intelligence federale mirata a spiare attraverso i computer gli spostamenti all'estero dei vari condannati ) e nel 2016 ha dato il via alla Megan's International Law

L'ufficio federale può notificare lo spostamento in itinere al paese di destinazione e il marchio sul passaporto può in ogni caso coprire quei casi in cui la segnalazione manchi per un difetto del sistema di intelligence, spetterebbe poi al paese destinatario decidere se concedere l'ingresso sul territorio nazionale o negare il visto di ingresso etc

On ‎18‎/‎11‎/‎2017 at 3:47 AM, Sbuffo said:

Mi sembra un principio giusto ma con modalità magari discutibili.

Mi sembra giusto il principio di comunicare alle forze dell'ordine di un paese dove un soggetto si reca se questo ha dei precedenti per reati particolarmente gravi.

Però:

- solo per pedofilia? perchè non per tutti i reati particolarmente gravi come chessò terrorismo e mafia?

- proprio con un bollino sul passaporto? non ci possono essere altre modalità che garantiscano magari maggiormente la privacy del soggetto (chessò un archivio informatico, o un'informativa da comunicare direttamente alle forze dell'ordine di quel paese), cioè secondo me quei dati devono essere accessibili e conosciuti solo dalle autorità competenti cioè dalle forze dell'ordine.

- non c'è un limite di tempo? la persona sarà marchiata a vita? in Italia secondo l'art.27 della Costituzione le pene devono avere un carattere rieducativo cioè tendere al recupero del condannato, quindi marchiare a vita escluderebbe una possibilità di recupero, quando una persona ha scontato la sua pena esiste dopo tot anni la possibilità della riabilitazione penale, con cui si ripulisce il casellario giudiziale, quindi anche in questo caso penso ci dovrebbero essere delle tempistiche con un tot numero di anni, magari maggiore nel caso di recidivi.

ammazza che intervento preciso e puntuale da un punto di vista legale!

sei sprecato come studioso di politica....   modesto studioso di politica, caro Renzino!  :D  :D  :D 

:kiss:

Edited by castello
MicFrequentFlyer
On 19/11/2017 at 7:43 PM, castello said:

- solo per pedofilia? perchè non per tutti i reati particolarmente gravi come chessò terrorismo e mafia?

In un certo senso questa è una misura più blanda di quello a cui stai pensando tu. Se ci fossero reati gravi, si potrebbe revocare il passaporto. In questo caso, si lascia al paese ricevente la scelta di come comportarsi, mentre si crea una maggiore facilità nello studio dati sui movimenti internazionali (che è secondo me l'obiettivo primario, ma sto speculando). 

On 18/11/2017 at 10:22 AM, Rotwang said:

Da applicare anche in Italia, subito.

In Europa la situazione sarebbe comunque diversa, vista la possibilità di viaggiare con national ID. C'è anche una tutela diversa della privacy nelle due sponde dell'Atlantico...

On 18/11/2017 at 2:56 AM, marco7 said:

Perche' solo chi stupra i minori deve avere il bollo e non anche chi stupra le donne o gli uomini ?

non che sia contrario a questi bolli ma a me ricordano vagamente i bolli che i nazisti mettevano sui passaporti degli ebrei.

Proprio perchè secondo me l'obiettivo primario è di raccogliere dati. Stupratori e altri criminali possono non avere interessi particolari a spostarsi in un paese differente per compiere i loro crimini (e se lo fanno, potrebbero comunque essere arrestati dalle forze locali di polizia e poi ci sarebbe l'intervento del servizio diplomatico americano). Per chi compie abusi su minori, c'è invece il problema del turismo sessuale, che è davvero complesso.

Però sono d'accordo che marchi e bolli sono sempre critici. Peraltro è difficile poi stabilire una linea che definisca quando è giusto e quando no... E la china è sempre spaventosa.

@Hinzelmann  :wub:

Sul turismo sessuale con minori: difficile avere una visione completa del problema ma a me sembra che paesi come filippine, bali, india, tailandia, cambogia, brasile dovrebbero fare loro stessi di piu' per combatterlo. Ad alcuni paesi forse fa comodo averlo perche' i turisti portano soldi nel paese.

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Turismo_sessuale_minorile

Se in tailandia i minori che si prostituiscono sono il 40% di tutte le persone del paese che si prostituiscono c'e' qualcosa di fondo che non va e semplicemente timbrare i turisti (timbro americano e non tailandese!) e' un mezzo che non considera il problema nel suo insieme specialmente perche' in tailandia non ci vanno solo i pedofili americani ma anche di altre nazioni.

MicFrequentFlyer

Assolutamente d'accordo @marco7 , i paesi meta di turismo sessuale spesso si girano dall'altra parte (di fatto incoraggiando i predatori). Per quanto questo faccia schifo, le "soluzioni" sono due: 1) o il paese ospitante si adopera per aiutare i bambini e punire i colpevoli; o 2) il paese di origine in qualche modo limita o penalizza i colpevoli. Il problema è che per la prima soluzione ci vogliono risorse, una cultura adatta, e la collaborazione dei paesi di origine dei predatori. Per la seconda ci vuole la collaborazione del paese ospitante che fornisca informazioni per perseguire i colpevoli. Secondo me la volontà di raccogliere dati è legata a semplificare questo secondo aspetto (e a combattere poi il traffico di minori).

Non si tratta proprio di raccogliere dati nel senso di fare una banca dati perche' quella piu' o meno divrebbe gia' esserci un ogni paese. Si tratta di contrassegnare il documento di viaggio indispensabile (passaporto) in modo che quando uno cambia paese ci si puo' accorgere subito che e' pedofilo quando sta entrando nel paese.

un paese ospitale verso i pedofili pero' presumibilmente chiudera' un occhio quando vede un turista col timbro che contraddistingue i pedofili arrivare da lui.

MicFrequentFlyer

No di fatto non esistono banche dati su attività criminali perché sono, per definizione, nascoste. Quello che si trova sono proxy, oppure stime. In questo modo si potrebbero potenzialmente raccogliere dati reali sugli spostamenti di persone che sono state condannate (siamo al di fuori di stime probabilistiche quindi).

9 minutes ago, marco7 said:

un paese ospitale verso i pedofili pero' presumibilmente chiudera' un occhio quando vede un turista col timbro che contraddistingue i pedofili arrivare da lui.

Questo è il grande problema purtroppo.

MicFrequentFlyer

Sì, ma matchare quei dati con quelli degli spostamenti di un individuo non è così semplice. Cioè non ho mai fatto ricerca sull'argomento, quindi magari effettivamente è un qualcosa di già preposto. Ma normalmente, i dati sono la croce di chiunque voglia fare ricerca (sia accademica che nei ministeri).

Comunque sono davvero d'accordo sul problema di come far attivare gli stati destinazione. Magari una di queste sere apro un topic sulle condizionalità del foreign aid :D 

Non serve nessun match di dati. Basta che quando a una persona che ha il timbro per aver commesso abusi su minori venga impedito l'accesso al paese in dogana quando arrriva alla frontiera o in aeroporto.

ma bisogna farlo e non penso che tutti i paesi poveri lo farebbero.

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