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Come considerate voi la bisessualità? Siate sinceri :)


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Porgo la domanda che forse qualcuno in passato ha già trattato, nel caso linkatemi il topic e cancellate pure questo ^_^

Forse avete già letto nel post di presentazione che il mio coming out è avvenuto sia con mia madre che con un mio caro amico gay: ecco, riguardo quest'ultimo, scrissi che lui si era già accorto di qualcosa non proprio etero nella sottoscritta, forse dal modo in cui ero in presenza della nostra compagna di stanza ?

Comunque, diciamo che lui non riesce proprio ad accettare al 100% la bisessualità, o sei etero o no, altrimenti è solo "sfizio/curiosità" e chi più ne ha, più ne metta. Ed è convinto che io sia lesbica ma che per paura soffoco la mia identità.

Io da sempre sono stata in guerra con me stessa, perchè come lui prima di avventurarmi tra i vari articoli online, ero sicura si potesse essere solo l'una o l'altra cosa. Ma la forte attrazione, sia fisica che mentale per (alcuni) individui di entrambi i sessi c'è sempre stata. Da diventare matta e da affliggermi sempre di più.

Ironia vuole che gli ultimi due ragazzi frequentati fossero entrambi stati con due ragazze bisessuali in passato - ho pensato che qualcuno fuori scena si stesse divertendo a puntualizzarmi la questione incasinandomi ulteriormente la testa.

Mi piacerebbe sapere voi come la pensate.. io ormai mi sono accettata, soprattutto grazie a altre testimonianze online di persone simili. Mi sono in un certo senso perdonata, ma ho un forte dispiacere nel cuore sapendo che il mio amico non riesca ad accettarmi totalmente, nonostante sia sempre un amore con me: lo sento che sotto sotto è sempre e comunque in conflitto.

Edited by Nessie

Esistono svariati topic sul tema, ma non credo sia un problema aprirne un altro, alla fine è specifico rispetto alla tua storia.

In merito ai tuoi dubbi,  non dare tanto peso alle opinioni del tuo amico. Molta gente ha dei preconcetti sulle cose che non riesce a capire o che non vive di prima mano e nemmeno i gay sono privi di preconcetti.

Si potrebbe parlare di bisessualità, capire fino a che punto sei bisessuale(come piace fare a certi gay), ma non è nemmeno questo il punto. La cosa realmente importante è capire che la sessualità e gli orientamenti non si vivono per forza in 3 compartimenti stagni(bisex, gay o etero), ma che ci sono diversi gradi e sfumature. Stupirsi del contrario è pura ignoranza e chiusura mentale.

Io sono bisex, una mia amica lo è, altri conoscenti lo sono. Abbiamo tutti subito la fase di 'confusione' e di scettiscismo gayo(perché paradossalmente gli etero sembrano accettare di più la bisessualità). La mia amica è stata con uomini, fidanzata con donne e ora è sposata con uomo, eppure alcuni nostri amici gay continuano a farle battutine sul suo passato lesbico e a stupirsi che ora stia con un uomo. Anche a me richiedono 'conferma' anno dopo anno e si ristupiscono ogni volta quando lo sanno già da anni. Il bello è che credo che non lo facciano con malizia, ma che siano davvero limitati a capire un orientamento diverso in parte dal loro. Io credo di aver compreso con gli anni che la vera differenza  tra un gay e un bisex sta soprattutto nel modo di pensare, negli atteggiamenti e nella personalità.

Se non ti senti accettata dal tuo amico e la cosa ti da fastidio direi di mandarlo a quel paese. Un amico che non ti capisce e non ti appoggia è un amico tossico ed inutile quindi tanto vale sbarazzarsene. Troverai di meglio.

ma che palle sta paranoia che dobbiamo averci tutti delle etichette!!

quelle stanno bene sui barattoli, ok?

tu sei Nessie,

punto.

Se poi ti innamori/fai sex sia con uomini che con donne non fa di te nè una persona migliore (o peggiore) nè influisce sul tuo carattere o sulle tue abilità.

--

E allora?

di cosa stiamo parlando?

Mandare a quel paese l'unico amico gay a cui si è fatto CO ( a parte la madre, ma non è la stessa cosa ) non mi pare una buona idea

Almeno non prima di trovarsi altri amici con cui poter vivere apertamente la propria sessualità

Quanto alle "credenze" cioè alle idee, molto dipende dalle esperienze che si fanno: dirsi che si può essere solo lesbica o solo etero mentre si frequentano nella realtà solo ragazzi, può essere un modo per impedirsi di sperimentare l'omosessualità.

Un amico gay che ti dice che lo sei anche tu, perchè ti vede "esitante" o non ancora in pace con te stessa, non è detto lo faccia per intolleranza, magari pensa in buona fede di incoraggiarti sul versante lesbo, per aiutarti nel percorso di accettazione piena del tuo orientamento. La tua omosessualità l'hai vissuta, l'hai realizzata pienamente nella tua vita? Fa una certa differenza...

Secondo me esiste un estremo gay e un estremo lesbo e un centro etero nella sessualita' ma poi tolti gli estemi tutto e' fluido e penso che la maggior parte sia fluida non fissa . Dico che esiste il gay puro , ma non mi rappresenta non mi appartiene , il comportamento omosessuale nel maschio e' naturale ma non fisso , solo in pochi diventa fisso nei molti e' solo un modo di essere una faccia della sessualita' .

Penso che i bisessuali siano un numero considerevole, quasi quanto gli etero, ma c'è una propaganda martellante che spinge molti, soprattutto finti gay, a definirsi tali e non bisessuali, vedendo la cosa come una condizione fittizia o "passeggera", invece sono bisex, non c'è altra definizione per chi ha rapporti con donne e li trova soddisfacenti. Io lotterò sempre contro i finti gay (anche chiamati omoflessibili), invoco contro di loro le fiamme. Invece tra le donne avviene un fenomeno diverso: alcune etero si definiscono bisessuali e non lo sono proprio, quasi a dimostrare una certa apertura o flessibilità sessuale tipiche dei nostri tempi: dimostrazione di che razza di percezione abissale abbiano i due sessi della sessualità. Una donna bisessuale vera è tale e basta e non è detto debba essere femminile secondo gli stereotipi di genere imperanti, come se una donna mascolina debba essere necessariamente lesbica.

Come dovrei considerarla? La considero per quello che è: un orientamento sessuale, come eterosessualità e omosessualità.

Il tuo amico è libero di considerare la bisessualitá come una curiosità così come io sono libero di considerare il pomodoro una cipolla colorata di rosso, ma questa non è la realtà.

La mia impressione e' che tendenzialmente le persone considerano "normale" quel che e' la propria esperienza o l'esperienza comune che vedono negli altri.

un gay considerera' dunque "normale" essere gay come lui stesso o essere etero come la maggioranza delle persone che conosce e considera "strano" essere bisex.

un etero invece tendenzialmente considera "normale" essere etero come lui o eventualmente essere bisex in quanto un bisex e' essenzialmente mezzo etero e mezzo gay. Un etero medio forse conosce pochi o nessun gay e dunque puo' considerarli "strani".

Il parere più diffuso fra le lesbiche (che poi porta molte di loro alla bifobia), è che tendenzialmente una bisex nel momento in cui sente l'orologio biologico ticchettare, torna all'ovile e si mette con un uomo per fare figli.

Poi una cosa che le manda letteralmente fuori di testa (specialmente per chi usa la chat wapa), è che è pieno di bisessuali che si iscrivono (che io ritengo nel 99% fake di uomini che si spacciano per donne) che cercano la terza per completare il triangolo col proprio ragazzo.

Per mia esperienza personale, ammetto di aver frequentato alcune bisex ma le cose non sono mai andate bene perché erano ossessionate dalla bifobia.
Ma in generale tutte le bisex con cui ho avuto a che fare avevano 'sto pallino che tutto il mondo fosse bifobico nei loro confronti.
Ed ad un certo punto pure che palle.

Non ho problemi con la categoria (è un orientamento sessuale, esiste, non significa non volere fare una scelta e le altre amenità che normalmente si inventano per delegittimizzare l'esistenza della bisessualità), certo, a livello politico vorrei meno vittimismo e più azione, visto che la famosa sigla B nella LGBT pare un po' messa là per far scena (anche se giusto di recente finalmente ho visto anche manifestazioni a favore dell'orgoglio bisessuale).

Se rivendicassero con maggior tenacia il proprio orientamento sessuale invece che disinteressarsi, probabilmente aiuterebbero la loro causa (...un po' come del resto fanno da anni le altre sigle, ad esempio).

...Certo, fermo restando che di base le lesbiche quelle d.o.c. da vita mondana e associazionismo, sono simpatiche, socievoli ed aperte mentalmente come la candida.

Ciao, mi dispiace che non ti senta a tuo agio con il coming out che hai fatto al tuo amico.

Anche una mia carissima amica storica mi ha fatto coming out diversi anni fa, introducendomi (un po' obliquamente, cioè a fatto compiuto) nelle sue vicissitudini bisessuali. A volte la prendo in giro sul tema, ma nei momenti seri devo ammettere che con lei ho effettivamente capito cosa sia realmente la bisessualità. Lei è un perfetto 50/50, cioè per lei è palesemente indifferente provare attrazione per un uomo o una donna, nel senso che sono due cose ovviamente ben diverse ma le possono accadere con lo stesso grado di probabilità.

Io ho un rispetto totale per la bisessualità e i bisessuali.
Non vorrei neanche un commentare un gay che non la accetta, per non parlare di quelli che non ci "credono", come se fosse l'oroscopo o l'astrologo o gli alieni.

Penso sempre che i bisessuali dovrebbero fare più comunità.
Penso che la community bisex, dopo essersi consolidata, debba fare tanto lavoro sul valore del coming out.
That's all.

Edited by Krad77

Storia personale, io sono pansex,  e per come dici tu posso affermarlo con sicurezza perchè per alcuni individui di entrambi i sessi ed anche genere mtf ho provato attrazione sia fisica che mentale. Il discorso forse che non va giù a molti gay, oltre al fatto che molti di noi (e qui bisogna essere sinceri perchè si vede spesso)  alla fine si rincasano nel discorso: "con l'altro sesso posso procreare, con il mio no quindi chissene mollo tutto e torno tra i normali",  genera spesso questo ripudio da parte dei gay. Oltre questo anche il fatto di non capire che è una potenzialità e non un discorso mi accoppio con qualunque cosa si muovo. Anche perchè è vero si che ti puoi innamorare di qualunque genere, ma è anche vero che devi avere affinità con quella persona,  ti deve piacere fisicamente ecc.

davydenkovic90
3 hours ago, nicola89b said:

"con l'altro sesso posso procreare, con il mio no quindi chissene mollo tutto e torno tra i normali"

 Davvero pensi che molti bisex/pansex pensino questo? Sono tutti deficienti?

E poi il discorso dello scetticismo sui bisessuali da parte dei gay è ben fondato, nel senso che "bisex" è un'etichetta piuttosto comoda,  in determinati contesti e situazioni individuali ecc. 

Capisco il discorso della "pontezialità" e prendo per buona la bisessualità di chiunque ritenga di avere questo orientamento...

però vedi, anche io potenzialmente potrei cantare la Traviata, ma non sono un soprano leggero e non lo sarò mai, neanche se canto 300 mila volte "Sempre libera".  Ci sono bisex che sbandierano talmente tanto la propria bisessualità in contesti gay che sembra che abbiano la coda di paglia, viene naturale pensarlo.

Per il resto, se si parla di adulti con partner consenzienti per me uno può far sesso  anche con un aspirapolvere e un termosifone oppure avere una relazione a 5 (chi non ha una relazione a 5, al giorno d'oggi?).

Si chiamano "gusti", sono insindacabili e non ne discuto. Ecco cosa penso dei bisex, dei pansex e di tutti gli altri orientamenti e gusti diversi dal mio, persino di quello della gente che commenta i video di monica setta su youtube....

Baci stellari.

Edited by davydenkovic90
mirtillamirtilla

@Nessie ho notato che praticamente la maggior parte delle donne è bisex, mentre solo una strettissima minoranza degli uomini è bisex, quindi per questo forse il tuo amico vede la gente come o etero o no, proprio perché si basa solo sul campione maschile

Quindi non lo vedrei come un problema, o una cosa da sbandierare per forza sennò sei meno cazzuta

Vivi e amati! E se trovi un uomo con cui star bene stacci, idem se ti trovi bene con una donna 

Io da parte mia non ho mai trovato uomini (che ho frequentato) che mi giudicassero male se riconoscevo la bellezza femminile di un'altra ragazza e dicessi che la bacerei volentieri o che so, anzi, si sono dimostrati molto curiosi e subito pronti a voler fare cose a tre, ma per questo c'è tempo, un conto sono le fantasie, un conto realizzarle nel concreto nell'interesse e nel benessere di tutti

6 hours ago, davydenkovic90 said:

 Davvero pensi che molti bisex/pansex pensino questo? Sono tutti deficienti?

Purtroppo più che lo pensino, ho l'impressione che il discorso "famiglia e figli propri" sia talmente radicato profondamente che spesso e volentieri sia una cosa inconscia.

3 hours ago, mirtillamirtilla said:

@Nessie ho notato che praticamente la maggior parte delle donne è bisex, mentre solo una strettissima minoranza degli uomini è bisex, quindi per questo forse il tuo amico vede la gente come o etero o no, proprio perché si basa solo sul campione maschile.

Io da parte mia non ho mai trovato uomini (che ho frequentato) che mi giudicassero male se riconoscevo la bellezza femminile di un'altra ragazza e dicessi che la bacerei volentieri o che so

Non hai idea di quanti uomini bisex non dichiarati ci sia, direi una infinità.  Il fatto che non si dichiarano quando stanno con una ragazza è perchè c'è forte fobia tra le donne di uomini bisex. Tanti casi di uomini che hanno abbandonato la moglie per un "altro" credo creano il terrore. Oltre alle troglodite del fatto che se un uomo è stato con un altro uomo è meno uomo. Questa è l'unica verità scomoda sugli uomini bisex. E' capitato anche a me personalmente di essere giudicato così, per fortuna poco spesso.

Non credo di parlare fuori luogo, anzi questa è una critica da uno "del settore" più criticato della comunità LGBT, quella B che tanto scomoda pare.

davydenkovic90
55 minutes ago, nicola89b said:

Purtroppo più che lo pensino, ho l'impressione che il discorso "famiglia e figli propri" sia talmente radicato profondamente che spesso e volentieri sia una cosa inconscia.

bah, mi suona tanto di pippa mentale (tua)...

55 minutes ago, nicola89b said:

Non hai idea di quanti uomini bisex non dichiarati ci sia, direi una infinità.  Il fatto che non si dichiarano quando stanno con una ragazza è perchè c'è forte fobia tra le donne di uomini bisex. Tanti casi di uomini che hanno abbandonato la moglie per un "altro" credo creano il terrore. Oltre alle troglodite del fatto che se un uomo è stato con un altro uomo è meno uomo. Questa è l'unica verità scomoda sugli uomini bisex. E' capitato anche a me personalmente di essere giudicato così, per fortuna poco spesso.

Ecco, e qui si arriva al punto. I bisex, spesso, si definiscono tali perché temono di non apparire abbastanza virili. E' un po' come quella gente che si definisce cattolica per apparire perbenista e omologata alla cultura imperante, salvo poi non pregare mai, non andare mai alla messa neanche per sbaglio e non fare mai riferimento a Dio o a delle leggi morali.

Purtroppo esistono numerose subculture di mentalità ristretta che ancora confondono orientamento sessuale è identità di genere, vale a dire ritengono l'orientamento omosessuale come un "voler essere donne", cosa che assolutamente non corrisponde al vero (e non ci sarebbe nulla di male se corrispondesse al vero, ma si definirebbe transessualità, in quel caso).

Le ragazze hanno fobia per gli uomini bisex perché probabilmente pensano che rientrino in quest'ultimo caso... uomini in realtà gay che però hanno ancora paura di accettarsi appieno, che cercano rifugio in una presunta bisessualità per paura di non apparire abbastanza virili o - come tu affermi - per "salvarsi", al momento opportuno, da tutte quelle situazioni che, per un gay, sono più difficili  (sposarsi, fare figli, essere accettati socialmente, ecc.)

Io dico sempre che la bisessualità dev'essere conclamata e praticata, per essere definita tale. Altrimenti è una definizione insensata di facciata che non serve a niente. 

Dalla mia modesta esperienza personale, un anno sono stato corteggiato da una mia collega di università, passavamo molto tempo insieme e lei mi trattava da fidanzato. E' stata un'esperienza terribile a ripensarci a posteriori, però devo riconoscere che mi ha fatto capire che, sotto certi punti di vista dev'essere anche carino stare con una ragazza. Trovo le donne molto interessanti, e io potenzialmente potrei fare tutto nella vita, ma di certo non sono così ipocrita da definirmi bisex.

Edited by davydenkovic90
1 minute ago, davydenkovic90 said:

bah, mi suona tanto di pippa mentale (tua)...

guarda che io non ho problemi in tal senso, parlo di quello che ho visto e vedo. Succede spesso e volentieri. Se poi vogliamo difendere la categoria bisex come questi stinchi di santi facciamolo pure ma non è così. Trovare equilibrio in tutto questo squilibrio non è cosa semplice per nessuno. Io per me stesso ci sono arrivato con tanto sforzo e mi sono accettato come sono accettato dalla persona con cui sto che sa tutto di me. 

Penso che sicuramente esistono un certo numero di persone bisessuali e altrettanti individui che scoprono la bisessualità tardi che hanno cioè passato la vita dietro un etichetta per poi scoprire di essere molto di più.

Non credo però nel concetto del "siamo tutti bisessuali" quasi come se l'orientamento sessuale si potesse scegliere in base alla situazione e non fosse qualcosa di innato.

Io ho cercato di essere etero per molto tempo, impegnandomi e sforzandomi, leggendo in internet i consigli delle ragazze etero e le direttive dei sessuologi. A livello intellettivo e emotivo si creava una connessione ma mai a livello sessuale, in quel campo sono sempre passata da una totale indifferenza/ insofferenza a dei momenti in cui m'impegnavo ( cambiando posizione e prendendo l'iniziativa) o anche aiutandoli per farli finire. Ho provato davvero di tutto per farlo funzionare, dalla realizzazioni di fantasie più particolari, alla creatività degli accessori e dei modi di farlo.

A loro piaceva (mi hanno fatto notare più volte come, al di là del mio aspetto ingenuo e dolce,sapessi il fatto mio sotto le lenzuola.) , per me era solo alienante, fastidioso e per nulla coinvolgente. Non c'era quella tensione sessuale che avrebbe dovuto esserci, eravamo amici e basta. Non c'era passione.

Mi è successo alcune volte di avere la spinta e il desiderio di baciare delle ragazze, con i ragazzi mai, con loro i baci erano solo una delle cose da fare; mi lasciavano indifferente .

Una ragazza lesbica che ho conosciuto ha lasciato il marito dopo molti anni di matrimonio: durante il sesso viveva spesso dei veri e propri stati dissociativi. ora anche lei ammetteva di trovare intriganti certi ragazzi ma di trovare realmente appaganti solo le storie con le ragazze perché solo con loro poteva vivere dei rapporti completi sotto tutti gli aspetti (sesso incluso).

Anche leggendo le biografie di persone cattoliche che hanno fatto di tutto per smettere di essere gay senza riuscirci s'intuisce come l'orientamento sessuale sia fisso e immutabile (per i non bisessuali) e che non ci si possa fare nulla per cambiarlo.

Se fossimo davvero tutti bisessuali si potrebbe scegliere di non essere gay e la cosa dovrebbe funzionare sotto tutti gli aspetti ma non è così e non è una questione di apertura mentale o di possibilità, semplicemente a qualcuno piace solo un tipo di sesso. Non c'è niente di strano in questo.

Per me quindi la bisessualità esiste ma riguarda solo certe persone e non tutte. 

21 hours ago, davydenkovic90 said:

dico sempre che la bisessualità dev'essere conclamata e praticata, per essere definita tale

Conclamata non si capisce che significhi.

Praticata: non è così, la bisessualità è un orientamento sessuale come gli altri, e va distinto dalla pratica sessuale.

Pensa per esempio ad un 14 enne, che sa benissimo cosa gli piace, ma non pratica, secondo te non si può definire bisex, non ho idea di come lo definiresti. Inoltre per correttezza lo stesso principio lo dovresti applicare anche alla monosessualità, etero od omo che sia.

Invece dall’orientamento alla pratica possono intervenire n motivi per cui non si arriva a “fare roba”... ne consegue che pratica ed orientamento non possono assolutamente coincidere.

Edited by Krad77
  • 2 weeks later...

Mi sono molto rispecchiata nella tua storia, specialmente quando specifichi di essere stata a lungo in lotta con te stessa.
Io non ho accettato subito la mia bisessualità e ricordo anni di confusione - quella vera, non quella che si attribuisce di principio a chi bisessuale si definisce - in cui continuavo a chiedermi se fossi Etero o Gay, senza valutare che forse era proprio la domanda che mi stavo ponendo ad essere sbagliata.

Inizialmente nemmeno io credevo potesse essere davvero possibile avere questo sentire verso ragazzi e ragazze, infatti cercavo di ricacciare questa etichetta nel dimenticatoio sperando di non dovermici interfacciare più: a ciò somma il fatto che stavo avendo la mia prima relazione con una ragazza e questo mi serviva implicitamente anche da "scudo".
Le persone avrebbero potuto dedurre ciò che gli conveniva, che magari ero lesbica e basta e io non dovevo fare l'investimento emotivo che comporta il conoscersi e l'accettarsi davvero.
Ma poi si crolla, si sa. O almeno così è successo a me, ché a prendermi per il culo non sono mai stata brava, perciò mi sono fatta (e continuo oggi a fare) il mio percorso di accettazione che mi ha portato ad abbracciare quell'unico aggettivo che tempo prima mi vedevo così scomodo addosso: bisessuale.

E' capitato anche a me di incontrare persone scettiche nei confronti del mio orientamento e mi è capitato di ricevere domande tipo "Ah, quindi adesso che stai frequentando tizio sei tornata Etero?" o viceversa se stavo frequentando una ragazza ed era dannatamente frustrante dover sempre ribadire che la mia sessualità continuava ad esistere a prescindere dal mio comportamento sessuale di quel momento.
E' evidente che i più non riescono a riflettere nemmeno sulla propria di storia; stando a questa modalità di pensiero, dovremmo partire tutti da una posizione di asessualità per poi definirci solo dopo aver toccato uno specifico corpo. Ed è ovvio che non sia così.

Ora, per rispondere alla tua domanda e non andare troppo off topic, ad oggi considero la bisessualità come un orientamento che esiste per davvero, che non è sinonimo di sperimentazione né di confusione. Lo considero pure un orientamento particolarmente complesso da comprendere perché manca di "prevedibilità" , per cui finisce col dare alle persone bisessuali quell'aria da " 'ndo cojo cojo " che può far storcere il naso a chi ci si interfaccia per la prima volta.

Il tuo amico, come altre persone intorno a te che ti voglio bene, imparerà a conoscere questa dimensione tramite di te e con ciò non voglio dire che tutti accetteranno allo stesso modo (magari!), solo che alle volte è necessaria un'educazione, un' "addomesticamento" graduale al tema: farlo diventare normale, in definitiva. Dargli corpo.

E' vero che alle volte le etichette possono essere limitanti, ma io le ritengo indispensabili.
Non si tratta di spiaccicarsele in fronte e urlare al mondo "Guardate! Guardate! Io esisto!", quanto piuttosto di dirlo almeno a se stessi chi si è per essere più forti e sicuri nel confronto con l'altro, quando e se necessario.

O almeno, così è per me ^_^

La bisessualità? Un fenomeno naturale  e molto frequente, sia nelle donne sia negli uomini (questi ultimi sono più riluttanti ad ammetterla).

Può esistere la bifobia, ma , a parer mio, non si tratta tanto di un atteggiamento di avversione verso i bisessuali. Piuttosto , di fastidio. Perché molti - quelli che ho conosciuto nella chat - utilizzano la bisessualità come giustificazione dei loro tradimenti o della loro ''doppia'' vita. una bisessualità, che vivono segretamente e che non rivelano neanche al proprio/a partner (quando dovrebbero) e spesso con delle ''scissioni'':

della serie..

''delle donne mi posso innamorare, gli uomini mi piacciono solo fisicamente''

Questo ''pregiudizio'' li porta a vivere l'omosessualità solamente da punto di vista sessuale. L'omosessuale, non a torto, si può considerare un oggetto. Di uno ''sfizio''. Perché, poi tornato a casa, loscopamico è atteso dalla  moglie e dai suoi figli. E con loro ha un legame profondo, anche se ipocrita e fragile.

Un'altra conseguenza di questa scissione è la ricerca esclusiva di altri bisessuali (maschili e magari anch'essi sposati), come spesso si legge negli annunci sulle chat. Un omosessuale è pericoloso perché potrebbe minare, con il suo atteggiamento più spontaneo, l'onore e l'immagine di virilità del bisessuale. E' pericoloso perché si potrebbe innamorare e coinvolgere dunque il bisessuale in una relazione romantica con una persona dello stesso sesso : relazione che, con pregiudizio, rifiuta e non accetterebbe mai, reagendo proprio come un etero all'idea di sposarsi con un uomo (per esempio).

Cosa mi dà fastidio? Molti bisessuali non si lamentano né soffrono per via del fatto che non possono vivere l'omosessualità nello stesso modo aperto e spontaneo con cui vivono l'eterosessualità. Quindi non possono neanche condividere, o capire, il dolore di un omosessuale. Certo, questo poi dipende dalla sensibilità individuale. Ma per la mia esperienza un bisessuale non comprende il senso di isolamento e di sofferenza che un omosessuale prova. Perché...Perché è confortato dal fatto che può procreare, che la mammina è contenta perché ha la fidanzata, che per gli amici è uno scopafighe seriale e gode di grande ammirazione.

Edited by Olimpo

ma quanto posso esse orgoglione del nipotuzzo mio beddo quando scrive cose così???

-e se poi cominciasse pure a metterle in pratica mi eviterebbe qualche quintalata di emboli bestemmiatori vari..

ma ci arriveremo;

a forza di scappellotti, ma ce lo faccio arrivà!!-

Edited by freedog

@freedog : credevo che mi avresti frustrato per la serie di pregiudizi che ho scritto ahah

però vabbè..è chiaro che non mi riferisco ai bisex di questo forum, che si sono accettati e sono capaci di confrontarsi con gli omosessuali.

Confronto che, secondo me, spesso manca! (e infatti io parlavo dei bisex delle chat, non di quelli che si accettano e sono -ahimè- una minoranza)

Sulla bisessualità femminile non mi esprimo - ma vedo che, in generale, le donne bisex la vivono più serenamente e con meno scissioni. Anche se pure in quei casi ci possono essere fastidiosi ragionamenti di convenienza, tipo ''un uomo mi può dare di più'' (...solo perché ti può ingravidare).

mirtillamirtilla

Mi è piaciuto molto ciò che ha detto @Olimpo che la pone in un'ottica anche di innamoramento e investimento (peccato non ci sia un modo per mettere like ai commenti)

Chiedo a @Spawn, spero si capisca ma la mia è curiosità e non giudizio. Perché parli di accettazione quasi come se fosse una cosa che non volevi, ti è toccata e quindi devi farci i conti? Cosa, del tuo essere donna, ti ha costretto ad appiccicarti l'etichetta di bisex, fare i conti con essa e doverti anche sbattere per spiegarlo al mondo (che per quanto mi riguarda non lo merita, cioè saranno affari tuoi no!?)? Quello che non capisco è la tua ultima frase quando dici che le etichette ti servono per capirti e crearti uno scudo per essere più forte con il confronto con l'altro: chiedo, perché ci dev'essere questo confronto o comunque questa potenzialità di confronto? Perché le altre persone devono occuparsi della tua sfera privata? 

Io penso che, al netto di non far soffrire gli altri di cui ci innamoriamo/stiamo/scopiamo, proprio nessuno debba permettersi anche solo di farci venire il dubbio sul nostro orientamento, quale esso sia

Mi sfugge forse qualcosa di macroscopico??

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