La psicologia come necessaria professione sanitaria

[Rotwang]

Quotidiano Sanità

“Nell'attuale contesto sanitario in cui emergono nuovi bisogni di salute, anche gli psicologi sono chiamati con grande impegno a tradurre nella pratica quotidiana nuovi ruoli, nuove conoscenze e nuove competenze, in stretta collaborazione con gli altri professionisti sanitari”. È il messaggio che il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha inviato all'Ordine degli Psicologi in occasione del Consiglio nazionale, convocato a Roma.
 
Il ministro, pur non potendo partecipare all'Assemblea, ha voluto comunque cogliere l’occasione per comunicare il suo apprezzamento a tutti i componenti del Consiglio “per il costante impegno svolto nell'attività di promozione e tutela della professione dello psicologo, il cui esercizio professionale deve sempre ispirarsi alla salvaguardia dei principi di deontologia professionale”.
 
“La complessità dei fenomeni e i rapidi mutamenti che si verifìcano nella società attuale – ha continuato Lorenzin - comportano una serie di implicazioni tali da compromettere la salute psichica in misura più o meno rilevante. In un siffatto scenario, quindi, il ruolo dello psicologo diventa sempre più necessario all'interno della nostra società, confrontandosi con richieste quanto mai diversifìcate, dalle condizioni di disagio esistenziale e di difficoltà relazionali legate all'età ai veri e propri disturbi psichici di vario tipo ed entità”.
“Alla luce di tali considerazioni - ha aggiunto il ministro della Salute - è ormai evidente che la professione dello psicologo meriti sempre più di essere considerata, inserita ed introdotta nel sistema sanitario del nostro paese in maniera ancora più strutturata e profonda. In tale ottica, con il ddl Lorenzin , AS 1324-B si sta cercando di arrivare al pieno riconoscimento della figura dello psicologo come figura sanitaria, ricomprendendola tra le professioni sanitarie di cui al decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 13 settembre 1946 n. 233, ratificato dalla legge 17 aprile 1956, n. 561”.
 
“Tale risultato – ha concluso il ministro Lorenzin - consentirà di garantire una migliore qualità professionale delle prestazioni professionali e, al contempo, di aumentare le tutele per gli utenti nei confronti di eventuali esercizi abusivi della professione”.

[MicFrequentFlyer]

Mi sembra cosa buona e giusta, soprattutto in un'era in cui la salute mentale sta diventando un tema sempre più delicato (i dati in Europa e nelle economie avanzate sono abbastanza allarmanti). Trovo anche positivo che la psicologia in questo modo dovrebbe essere soggetta a una standardizzazione e modernizzazione maggiore in ambito universitario. Bisognerà più che altro capire come poi delineare le differenze tra psicologia e psichiatria in ambito medico. Ma queste sono technicalities...

[schopy]

On 29/11/2017 at 4:26 PM, MicFrequentFlyer said:

 Bisognerà più che altro capire come poi delineare le differenze tra psicologia e psichiatria in ambito medico. Ma queste sono technicalities...

Già ora in molte strutture medici psichiatri e psicologi collaborano...

Eh, che dire, io sto ancora aspettando che il mondo abbisogni di filosofi!

[paperino]

Già ora in molte strutture medici psichiatri e psicologi collaborano...
Eh, che dire, io sto ancora aspettando che il mondo abbisogni di filosofi!

Ma ho visto diversi studi di consulenza filosofica in giro (presumo a pagamento). Perché non ne apri anche uno tu?

arrivare al pieno riconoscimento della figura dello psicologo come figura sanitaria

È un giusto riconoscimento, a condizione necessaria però che si faccia pulizia di tutta la pseudoscienza che circola nell'ambito. Nel resto del mondo gli psicologi sono considerati professionisti sanitari perché si attengono agli standard della professione sanitaria (tra cui la ricerca evidence-based, l'uso di protocolli efficaci come la psicodinamica o la REBT, ecc.) e l'allontanamento di chi ancora oggi si permette di proporre ai propri pazienti decenni di psicanalisi inutile come terapia.

[schopy]

1 minute ago, paperino said:

Ma ho visto diversi studi di consulenza filosofica in giro (presumo a pagamento). Perché non ne apri anche uno tu?

Sì, è una cosa nata in Germania una trentina d'anni fa; mumble...no, non mi ci vedo. Ho passato anni & anni a spernacchiare chi tromboneggiava colla consulenza filosofica, mi sembrerebbe di passare al nemico. Con tutto che si fa comunque la fame.

[Olimpo]

On ‎30‎/‎11‎/‎2017 at 9:48 PM, paperino said:

È un giusto riconoscimento, a condizione necessaria però che si faccia pulizia di tutta la pseudoscienza che circola nell'ambito. Nel resto del mondo gli psicologi sono considerati professionisti sanitari perché si attengono agli standard della professione sanitaria (tra cui la ricerca evidence-based, l'uso di protocolli efficaci come la psicodinamica o la REBT, ecc.) e l'allontanamento di chi ancora oggi si permette di proporre ai propri pazienti decenni di psicanalisi inutile come terapia.

nel resto del mondo , in realtà termine un po' vago, forse ti riferisci agli stati occidentali e in particolare agli stati uniti - la psicodinamica non gode di una grande fortuna né di un consenso generalizzato.... inoltre la psicodinamica da quel che so non fa ricorso a protocolli specializzati, a differenza della psicoterapia cognitivo-comportamentale. Immagino che tu abbia sbagliato termine.  La psicanalisi è una vera e propria pseudoscienza - 

quindi sì bisognerebbe inserire nell'ambito pubblico psicologi qualificati...con diplomi di psicoterapeuti, preferibilmente...formati nelle psicoterapie ''brevi'' ed ''evidence-based'', tra cui mi sento di aggiungere la terapia strategica, che sto seguendo in prima persona, con risultati eccezionali. Utile a rimuovere i fastidiosi sintomi dell'ansia, molto comuni nella società di oggi, con strategie apparentemente paradossali ma molto efficaci.