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Dicotomia attivo/passivo - sin dove arriva?


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3 minutes ago, Zafkiel said:

Generalmente è un atteggiamento che può portare a pensare che chi paga la cena, il cinema, chi guida (specialmente), chi fa un lavoro più fisico che mentale sia attivo - i porno insegnano - ma è tutto una derivazione dal ruolo maschile e femminile nella coppia etero presa come esempio quasi sempre. 

Generalmente il passivo è curato e ci tiene e si nota, l'attivo si cura ma marginalmente e limitatamente. Sono i comportamenti intrinsechi della persona che lasciano intendere il ruolo. 

SI

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On 3/12/2017 at 9:28 AM, FreakyFred said:

oggi l'omofobia non discrimina significativamente fra attivi e passivi.

magari fosse!

purtroppo invece se dici che sei l'attivo, ancora troppe volte scatta l'opzione "beh, almeno il maschio è lui!" [figlio-nipote-parente che sia] e al parentame l'idea di avere un consanguineo busone fa molto meno ribrezzo

Edited by freedog

Cerchiamo di non sparare parole grosse

Certamente viviamo in un paese con sacche di maschilismo, soprattutto al Sud etc

Tuttavia per parlare di significativa discriminazione, si intende un figlio gay trattato diversamente in quanto passivo, rispetto all'attivo e non:  imbarazzi, vergogne o pudori e battutine...che in sé e per sé dimostrano solo che esiste una idea gerarchica secondo la quale più maschili si è, meglio è

Peraltro questo danneggia più gli effeminati, o coloro che appaiono diversi in pubblico

davydenkovic90
1 hour ago, Hinzelmann said:

Cerchiamo di non sparare parole grosse

Certamente viviamo in un paese con sacche di maschilismo, soprattutto al Sud etc

Tuttavia per parlare di significativa discriminazione, si intende un figlio gay trattato diversamente in quanto passivo, rispetto all'attivo e non:  imbarazzi, vergogne o pudori e battutine...che in sé e per sé dimostrano solo che esiste una idea gerarchica secondo la quale più maschili si è, meglio è

Peraltro questo danneggia più gli effeminati, o coloro che appaiono diversi in pubblico

Lezione numero uno del manuale della frocia contemporanea: orientamento sessuale e identità di genere sono indipendenti.

Inoltre:

1)Effemminato e gay sono caratteristiche indipendenti,

2) Effemminato e passivo sono caratteristiche indipendenti.

ecc.

Chiunque la pensi diversamente è un ignorante e nel 2017 si deve aggiornare: non può essere tollerato per nessun motivo.

Con tutto che poi, questi famosi etero con mogli e figli, sono quelli che ritroviamo su Grindr che hanno il coraggio di scrivere l'intelligentissima frase "Sono passivo, se volevo essere attivo scopavo con una donna"

(consecutio temporum volutamente da trogloditi, dato che di trogloditi stiamo parlando)

28 minutes ago, davydenkovic90 said:

Lezione numero uno del manuale della frocia contemporanea: orientamento sessuale e identità di genere sono indipendenti.

Certamente.

Però andiamoci anche piano, nel senso che non è che se uno è un po' effemminato è per forza una donna sotto mentite spoglie. 

Si può essere effemminati (sotto vari aspetti e con diverse sfumature) ma avere un'identità di genere maschile. 

Edited by Beppe_89
27 minutes ago, davydenkovic90 said:

Lezione numero uno del manuale della frocia contemporanea: orientamento sessuale e identità di genere sono indipendenti.

Inoltre:

1)Effemminato e gay sono caratteristiche indipendenti,

2) Effemminato e passivo sono caratteristiche indipendenti.

ecc.

Chiunque la pensi diversamente è un ignorante e nel 2017 si deve aggiornare: non può essere tollerato per nessun motivo.

Con tutto che poi, questi famosi etero con mogli e figli, sono quelli che ritroviamo su Grindr che hanno il coraggio di scrivere l'intelligentissima frase "Sono passivo, se volevo essere attivo scopavo con una donna"

(consecutio temporum volutamente da trogloditi, dato che di trogloditi stiamo parlando)

92 minuti di applausi!!!!

1 hour ago, Beppe_89 said:

Certamente.

Però andiamoci anche piano, nel senso che non è che se uno è un po' effemminato è per forza una donna sotto mentite spoglie. 

Si può essere effemminati (sotto vari aspetti e con diverse sfumature) ma avere un'identità di genere maschile. 

quello si diceva infatti...    :D 

sembra che siamo tutti d'accordo!   Ma è la prima volta in questo forum?????????    :crazy:

Lezione numero uno del manuale della frocia contemporanea: orientamento sessuale e identità di genere sono indipendenti.
Inoltre:
1)Effemminato e gay sono caratteristiche indipendenti,
2) Effemminato e passivo sono caratteristiche indipendenti.
ecc.
Chiunque la pensi diversamente è un ignorante e nel 2017 si deve aggiornare: non può essere tollerato per nessun motivo.
Con tutto che poi, questi famosi etero con mogli e figli, sono quelli che ritroviamo su Grindr che hanno il coraggio di scrivere l'intelligentissima frase "Sono passivo, se volevo essere attivo scopavo con una donna"
(consecutio temporum volutamente da trogloditi, dato che di trogloditi stiamo parlando)
Ti stai riferendo all'espressione di genere (non all'identità di genere), che è il terzo elemento che compone l'identità sessuale.

Studia meglio il manuale [emoji14]
davydenkovic90
19 minutes ago, wwspr said:

Ti stai riferendo all'espressione di genere (non all'identità di genere), che è il terzo elemento che compone l'identità sessuale.

No no, intendevo dire esattamente quello che ho detto!

L'associazione (biunivoca) passivo <--> donna (della coppia) è segno che non si è capita l'indipendenza fra identità di genere e orientamento sessuale. Uno non è passivo perché si sente donna.  Come non è donna, e non deve comportarsi da donna, perché è passivo. Questo lo possiamo riscontrare in qualsiasi coppia gay.

Come, e infatti l'ho aggiunto dopo, non è effemminato perché si sente donna o perché è passivo, o è gay perché effemminato, ad esempio (ecc.)

Si tratta di concetti in ogni caso indipendenti l'uno dall'altro.

Che l'espressione di genere sia indipendente dall'orientamento sessuale mi pare una cosa talmente ovvia che non trovo neanche il bisogno di dirlo: quanti etero esistono al mondo che sono effemminati, a partire da quelli con voci acute, a quelli con le tette e la panzetta o ai tamarri che si riempono di cremine e si fanno la ceretta dall'estetista? 

E poi, perché confinarci sempre a questi ragionamenti? Spaziamo, scusate. Se vogliamo essere massimamente ignoranti e burini, chiediamoci pure se, fra due lesbiche, quela butch va a comprare il vibratore e l'altra, invece, sta tutto il giorno in casa a preparare torte.

Edited by davydenkovic90

Credo che il conformarsi ad un modello sociale sia umano e giacchè non esiste ancora almeno in Italia un modello di coppia gay si cerca di scimmiottare quella etero. In genere capita nei livelli sociali medio bassi dove anche la coppia etero è ai minimi termini

Non mi pare vi sia un tentativo di scimmiottare comportamenti etero.

I gay effeminati esistono e cercano spesso tipi maturi, mascolini e attivi; con pochissime eccezioni.

Io preferisco credere che vi sia un legame piuttosto che credere che siano solo dei conformisti.

E' vero che col tempo - specialmente per le coppie stabili - le differenze tra i due partner sono sempre meno accentuate,

ma a livello erotico mi pare sia una cosa che continui a funzionare.

I "modelli di coppia gay" esistono e naturalmente anche in Italia (basta avere internet o la tv)

ma l'effeminato è presentato sempre da solo, mentre le coppie gay sono sempre composte da due maschili.

Se proprio dovessi parlare di omonormatività parlerei di "maschioXmaschio" piuttosto che di "checcaXtorello".

È ritornato l'allarme dello 'scimmiottamento', che pizza e che tristezza sentire ancora questi discorsi da ghettizzati.

Almadel pure te, risparmiaci i tuoi ragionamenti da sociologo gay da quattro soldi. Vivi in Veneto, che è un po' lo Utah d'Italia, non a San Francisco o altre città con una società gay ampia e moderna. Si nota da discorsi come questi che sei rimasto un po' antiquato.

Non è per nulla vero che gli effeminati cercano sempre il mascolino. Molti effeminati stanno tra loro o comunque non cercano per forza il loro contrario attivo. Anche sta storia tra mascolino vs femminile è ANTIQUATA e frutto di una paranoia da gay limitato. Si può essere effeminati ed essere peggio di un puttaniere etero senza sentimenti o essere maschile è commovuersi per ogni cosa. I compartimenti stagni lasciamoli agli etero.

davydenkovic90
10 hours ago, Ilromantico said:

Vivi in Veneto, che è un po' lo Utah d'Italia

Ahaha, devo dire che anche io, mettendo piede in Veneto da - ormai - 26 enne gay di lungo corso, ho respirato un po' quest'aria, e colto questa sfumatura.

Non parlo di Alma, che comunque stimo molto e adoro, e non trovo per niente antiquato, benché su questo tema specifico non mi trovi d'accordo con lui.

Quaggiù al di sotto degli Appennini, in terronia, siamo molto più liberi e non ci appassiona troppo parlare di ruoli sessuali tentando di trarne teorie generali degne di un qualche valore.

Come ho già detto in un post precedente,si possono ritrovare alcune cose e si possono raccontare barzellette, a tema, che fanno ridere perché un fondo di verità c'è, pure... un po' come dire che le Spice Girls hanno reso gay tutti noi ragazzini nati negli anni novanta.  Ma sappiamo benissimo che la realtà è un pochino diversa, "unica" e inaspettatamente fabulous e variegata, così come lo è la sessualità vissuta all'interno di una coppia.

Devo dire che comunque, all'inizio della mia "carriera", pure io mi facevo qualche pippa mentale strana a questo proposito, del tipo... ok, mi mettevo col dato ragazzo che a me piaceva molto. Ma contemporaneamente mi facevo domande sui giudizi che la gente poteva dare e mi facevo domande sciocche del tipo "come veniamo percepiti da fuori? che idea diamo? stiamo bene insieme  o sembriamo strani?". Magari lui era grasso e io magro, io più alto o lui più alto, di età diverse oppure, all'esatto opppsto, eravamo troppo simili. E non corrispondevamo a nessuna immagine che io già avessi nella mia testa. (Naturalmente sto parlando della preistoria,  ovvero dei primi tempi in cui mi relazionavo con altri gay).

Ricordo, a questo proposito,  che un giorno di tanti anni fa, uscii con un ragazzo molto effemminato brasiliano, a cui piacevo molto, che mi trascinò fin da subito in un vortice suo allucinogeno di discorsi e avvenimenti, un vero e proprio battesimo di fuoco in salsa gay. Mi regalò dei campioncini di profumo, mi chiese, durante l'uscita, se fossi voluto andare con lui e una sua amica a fare shopping (oltre che - ormai lo sanno tutti,  perché lo racconto sempre - al parto programmato di un'altra sua amica qualche giorno dopo),  e dissi "no grazie, tanquillo, ho da fare e  vado a casa ". Tra l'altro riordo che mi chiamava "spirit cavallo selvaggio" e che a un certo punto mi chiese pure "sei una principessa? perché lo sai che non ci possono essere due principesse nello stesso castello". (probabilmente si riferiva al fatto che io sarei dovuto essere attivo, con lui). Nel tragitto verso casa e nella mia mente di ventenne alle prime esperienze, più che alle incompatibilità caratteriali fra me e lui e motivi più logici per i quali non mi ero sentito così tanto a mio agio, mi venne istintivo pensare:  "questo qui, se anche mi piacesse, come cavolo farei a presentarlo ai miei amici/genitori ecc.?". Mi preoccupava di più l'immagine pubblica che io e lui avremmo potuto dare, che non l'effettivo mio benessere o malessere nel frequentare lui. Ed era una cazzata. 

Ma questi possono essere i dubbi di un ventenne gay influenzato dagli stereotipi o, all'esatto opposto, senza averne alcuno di stereotipo, che, ad esempio, un etero molto difficilmente ha. Tranne forse nel caso in cui la donna è molto più vecchia dell'uomo.

Io  ho risolto questo breve e stupidissimo dilemma da prima esperienza anche pensando proprio agli etero: quante coppie etero male assortite, secondo un certo gusto, esistono? Quante ne vediamo quotidianamente in giro per strada? Quanti cinquantenni orribili e sfatti il sabato pomeriggio si sentono autorizzati a slinguazzarsi le mogli rifatte mentre vanno in giro per negozi e appaiono, ai passanti o ai conoscenti, del tutto normali e insindacabili?

Ecco, a confronto loro, io e il mio partner del momento, sia esso un twink biondo alto 1,70 o uno con la pancetta, i rasta e gli orecchini, oppure uno più simile a me eravamo - e siamo - sempre semplicemente stupendi e molto ben abbinati l'un con l'altro. Cosa che penso anche delle altre coppie gay che vedo, adesso. Mentre prima, magari, alcune coppie mi sembravano molto strane e mi facevano "strano", ma solo perché non ho vissuto inmmerso in una società che propaganda immagini reali e/o realistiche del'omosessualità.

Chiunque pensi di poter dare giudizi su una coppia sulla base di come questa coppia è formata e  si presenta a uno sguardo superficiale, non ha capito un cazzo.

Edited by davydenkovic90

Come spiega l'aneddoto di davydenkovic90, non servono tanti discorsi teorici;

basta essere usciti una volta con un effeminato e si capisce da soli

che quello che si pensa sul fatto che adorino i profumi, lo shopping e l'essere "principesse"

non sono affatto stereotipi ma solide realtà :D

No, non credo che negando un legame tra effeminatezza, gusti e ruolo sessuale

facciate un particolare favore agli effeminati o a voi stessi.

Che - fuori dallo Utah - gli effeminati scopino tra loro (ho detto scopino, non si frequentino come amici)

la prendo come un'informazione molto positiva e preziosa, essendo una cosa che ho sempre auspicato

per lo meno per bilanciare l'ubiqua ricerca di "maschi per maschi".

davydenkovic90
1 hour ago, Almadel said:

No, non credo che negando un legame tra effeminatezza, gusti e ruolo sessuale

facciate un particolare favore agli effeminati o a voi stessi.

Ma non vogliamo fare un favore a nessuno, semplicemente è quello che vediamo e sperimentiamo.

Come si può credere che, in una relazione che duri più di un mese, si rispettino sempre gli stessi ruoli fissi,  che tutto segua sempre lo stesso copione dove uno è sempre l'attivo e l'altro sempre il passivo, ad esempio? E' questo che non riesco a capire. Mi viene naturale pensare che, non solo nella mia, ma anche nell'esperienza di tanta altra gente, variare tra i due ruoli sia una cosa piacevole e ben accetta. Se mi piace la pizza non è che ogni sera vado in pizzeria. E se mi piace quella data persona, mi piacerà mangiarci una pizza con mozzarella di bufala come latte di soia e muesli a colazione. Esistono sicuramente delle preferenze a priori, momentanee o permanenti, per uno o per l'altro ruolo che possono pure sfociare in una definizione, se questa definizione la si ritiene necessaria a qualcosa.

Ad esempio, questa dicotomia e la distinzione netta, come ho già detto, può valere per un incontro occasionale da frocial o da battuage (dire "sono attivo", "sono passivo", atteggiarsi in quel modo  e cercare di conseguenza), ma, all'interno delle coppie gay per me non si vede quasi mai questa dicotomia, nonostante le apparenze, e non ci si può lanciare in nessuna teoria che parta da questa come se fosse il fondamento tu cui tutto si basa e secondo cui tutto si spiega. 

Dal mio aneddoto l'informazione rilevante che si può dedurre è che è sbagliato lasciarsi influenzare da idee esterne e dagli stereotipi nel vivere la relazione  per come uno la desidera, oppure nel giudicare le relazioni degli altri. Non ha senso, nel 2017, comportarsi da maschi per far capire che siamo attivi, come non ha senso comportarsi da donne per far capire che siamo passivi.  A meno che non si parli di gay e di coppie "ai minimi termini", come diceva Iron.  Poteva aver senso negli anni quaranta nei quartieri spagnoli di Napoli, dove il femminiello si faceva scopare dal soldato in congedo. Ma oggi non ha alcun senso pensare che un effemminato o uno che beve il tè coi pasticcini, automaticamente sia passivo come non ha senso pensare che uno a cui piace il calcio e beve birra, sia attivo.

E tra l'altro, a onor del vero, pur non avendo io grandissima esperienza diretta di effemminati, a me è capitato spesso di vederne di accoppiati fra di loro, così come mi sono capitati effemminati che volevano che io fossi passivo, e più raramente, invece, mi è successo di vedere coppie con grandi differenze. (di ruolo sessuale, come dicevo prima, oppure effemminato+virile, ad es.)

La teoria degli attivi e dei passivi, secondo me, è un po' come la trigonometria... quando a qualcuno sembra di averci capito qualcosa, in realtà non ha capito una mazza xD

Edited by davydenkovic90

Oddio, dai, è chiaramente uno stereotipo, quello di cui si sta parlando ... poi possiamo discutere se uno stereotipo abbia un fondo di verità o se sia in qualche modo utile o ancora se sia informativo, ovvero ci riveli una dinamica sottostante più profonda.

6 minutes ago, marco7 said:

Forse davy sei come mia madre che non ha mai capito che gli altri non sono tutti come lei.

Siamo rigorosi: a confutare uno stereotipo basta UN SOLO controesempio. Se uno solo di noi ha sperimentato un solo caso di effeminato attivo o di mascolino passivo allora lo stereotipo è falso, è sufficiente. A confutare una statistica, invece (ma anche a provarla, nota bene) ne servirebbero tanti, di controesempi, e l'aneddoto diventa irrilevante. Ma a parte qui la discussione è interamente aneddotica, quando leggo statistiche improvvisate su cosa fanno i ghei e come lo fanno, mi domando: ammesso che riusciamo a costruire correlazioni e inferenze e p-value, ovvero trend generali, cosa ce ne facciamo poi nelle nostre esperienze particolari, se sappiamo che il particolare da quel generale si distacca vistosamente?

23 minutes ago, marco7 said:

Anche le tendenze servono @FreakyFred, non solo le leggi rigorose sicure al 100%.

Forse dimentichi che lavoro faccio :P

Certo che le tendenze servono, in certi casi, figuriamoci.

Ma di questa qui nello specifico mi sfugge l'utilità, onestamente.  Cioè, se sei passivo e vedi uno effeminato gli stai lontano sette chilometri perché sai che magari c'è una tendenza maggiore alla passività negli effeminati? Cui prodest?

13 minutes ago, FreakyFred said:

Ma di questa qui nello specifico mi sfugge l'utilità, onestamente.  Cioè, se sei passivo e vedi uno effeminato gli stai lontano sette chilometri perché sai che magari c'è una tendenza maggiore alla passività negli effeminati? Cui prodest?

Esattamente.

Essere effeminati serve proprio a questo: a tenere lontani i passivi oltre che per far avvicinare gli "etero curiosi".

Oggi magari serve a poco visto che si fa tutto con le app e sappiamo il ruolo di tutti i nostri amici anche quando non vorremmo

(negli anni Novanta io ignoravo il ruolo di molti miei amici gay, oggi conosco ruolo, dimensioni e preferenze sessuali di tutti...).

Una volta invece atteggiarsi in un certo modo faceva risparmiare tempo.

Ci si poteva sbagliare? Ovviamente sì, però l'utilità di un atteggiamento è quella.

1 hour ago, davydenkovic90 said:

Ad esempio, questa dicotomia e la distinzione netta, come ho già detto, può valere per un incontro occasionale da frocial o da battuage (dire "sono attivo", "sono passivo", atteggiarsi in quel modo  e cercare di conseguenza), ma, all'interno delle coppie gay per me non si vede quasi mai questa dicotomia, nonostante le apparenze, e non ci si può lanciare in nessuna teoria che parta da questa come se fosse il fondamento tu cui tutto si basa e secondo cui tutto si spiega. 

Per me direi che è esattamente il contrario.

In un rapporto occasionale ci si può adattare un po' in tutte le combinazioni.

Se però sei in una relazione stabile non poter fare una cosa che ti piace o dover fare una cosa che non ti piace

diventa decisamente molto più pesante.

Me lo sono chiesto spesso e mi sembra plausibile.

Se stasera mi sento una troietta e ho voglia di farmi sbattere duramente

perché non dovrei vestirmi e atteggiarmi da tale?

Negli ambienti in cui i ruoli sono importanti ma lo è anche l'esibizione di machismo per tutti

- come nell'ambiente leather e BDSM - sono diventati popolari altri sistemi come i fazzoletti nel taschino

per riconoscere gli attivi dai passivi in assenza di altre caratteristiche o atteggiamenti.

(Ossessione per me molto berlinese, qui a Padova non siamo evidentemente così provinciali :))

davydenkovic90
2 hours ago, Almadel said:

Essere effeminati serve proprio a questo: a tenere lontani i passivi oltre che per far avvicinare gli "etero curiosi".

Oggi magari serve a poco visto che si fa tutto con le app e sappiamo il ruolo di tutti i nostri amici anche quando non vorremmo

(negli anni Novanta io ignoravo il ruolo di molti miei amici gay, oggi conosco ruolo, dimensioni e preferenze sessuali di tutti...).

Una volta invece atteggiarsi in un certo modo faceva risparmiare tempo.

Ci si poteva sbagliare? Ovviamente sì, però l'utilità di un atteggiamento è quella.

Sei l'unico gay (o etero) che conosco, comunque, che ha così tante curiosità legate ai ruoli sessuali.

Il punto è che il ruolo non è una voce della carta di identità o un partito preso, tu puoi pure andare a vedere cosa uno dice in un profilo frocial e sai i ruoli di tutti i tuoi amici perché sei curioso e chiedi, ma, ripeto,  non è detto che quell'etichetta che loro rivelano sia permanente e che sia l'unica cosa che quella persona desidera fare o faccia nel momento in cui si trova in coppia stabile.

Ripeto il paragone che ho già fatto mille volte: se io ti vengo a dire che mi piace la pizza, è perché in quel momento voglio che tu mi porti in pizzeria. Ma non è detto che io non possa amare anche i gelati.

Sull'essere effemminati, al di là di atteggiamenti folkloristici appresi e costruiti ad arte, che sicuramente avevano, in passato, anche lo scopo che dici tu, periodi bui dove i gay si nascondevano, si sposavano per copertura, non avevano alcuna visibilità sociale ecc.. (Non solo il concetto di "effemminato" e il concetto di "passivo" coincidevano, ma addirittura il concetto di "effemminato" e quello di "gay" coincidevano)

va detto anche che  tratti effemminati spesso sono inconsci e  fanno parte delle caratteristiche innate, non studiati. Avere la voce alta, movenze sinuose, essere particolarmente magri, minuti o bassi, avere piedi e mani piccole, pochi peli e muscoli, ecc.  sono caratteristiche assolutamente trasversali fra gay, attivi, passivi, etero, bisex & co.

2 hours ago, Almadel said:

Per me direi che è esattamente il contrario.

In un rapporto occasionale ci si può adattare un po' in tutte le combinazioni.

Se però sei in una relazione stabile non poter fare una cosa che ti piace o dover fare una cosa che non ti piace

diventa decisamente molto più pesante.

Sul sesso occasionale anche io mi sono sempre adattato, e magari si iniziava in un modo e si finiva a fare anche tutt'altro. Ma è per dire che il motivo per cui sui frocial la gente scrive "sono attivo", "sono passivo", "cerco uno che mi sfondi","cerco uno da sfondare", ecc. è perché, in quel momento specifico, e nei riguardi di un estraneo, hanno quella particolare voglia da soddisfare.

Nel caso di una relazione le carte in tavola possono cambiare completamente. E torno a ripetere quello già detto milioni di altri volte: prima di tutto l'incompatibilità sessuale non dipende soltanto dai ruoli preferiti, ma anche da un sacco di altri motivi, e in genere si vede quasi subito. Ma  poi, non riesco a capire come si possa vivere il sesso, all'interno di una coppia, come  l'incastro di due pezzi di un puzzle. Se davvero dovessimo essere così conformisti a letto, a che è valsa la nostra omosessualità con tutte le tribolazioni annesse?

Se una persona a  me piace e mi piace la pizza con la mozzarella di bufala, per me non è certo un problema né un tabù andare con lui a farmi un kebab con le patatine fritte. Anzi, è un piacere comunque. Magari potrei pure dimenticarmi che mi piace la pizza.

Sono consapevole che questo può essere un discorso da versatile e che ci saranno anche nazi-attivi o nazi-passivi in giro (probabilmente ne avrei conosciuti molti di più  se avessi frequentato battuage anni settanta piuttosto che studenti universitari), ma - e concludo ritornando là dove il topic è iniziato - trovo un po' troppo conformista e stupido andare a guardare chi nella coppia è l'attivo e chi il passivo, e ancor più tentare di associare questi presunti ruoli anche ad altri comportamenti e a caratteristiche fisiche.

Edited by davydenkovic90
4 minutes ago, davydenkovic90 said:

Sono consapevole che questo può essere un discorso da versatile e che ci saranno anche nazi-attivi o nazi-passivi in giro (probabilmente ne avrei conosciuti molti di più  se avessi frequentato battuage anni settanta piuttosto che studenti universitari), ma - e concludo ritornando là dove il topic è iniziato - trovo un po' troppo conformista e stupido andare a guardare chi nella coppia è l'attivo e chi il passivo, e ancor più tentare di associare questi presunti ruoli anche ad altri comportamenti e a caratteristiche fisiche.

Meno male che ne sei consapevole :D

Io trovo più "nazista" la tua pervicace ossessione che la versatilità debba essere la norma di ogni coppia.

Per me le preferenze sessuali del mio partner hanno molto condizionato la coppia, a partire dal fatto di aprirla o tenerla chiusa.

Se tu avessi continuato la tua relazione col brasiliano invece di cercare un ragazzo versatile, te ne saresti accorto anche tu.

E - ti ripeto - che è un problema solo nelle relazione a lungo termine, giacché in un battuage è una questione irrilevante (anche perché è raro farci sesso anale).

Per me la questione è importante perché capire quello che si vuole davvero nel sesso è centrale per il proprio benessere.

Io - e anche un bel po' di miei amici - mi sono a lungo dichiarato versatile perché per un certo conformismo

era l'unico modo in cui ci si poteva dichiarare per non suscitare ilarità o critiche sull'essere represso o poco innamorato.

Secondariamente, il fatto che se io parlo di me al femminile troverò pochi gay che desiderano farsi inculare da me

non è uno strano stereotipo che ho pescato in un vecchio baule dell'Ottocento, ma una semplice idea di buon senso.

E capire come dovresti atteggiarti per attrarre un determinato target - se ne hai uno - è molto utile per scopare.

E stavolta sì, intendo "per avere molti rapporti occasionali" e "per provarci in discoteca".

Confermo il fatto che i gay sono capaci di fare sesso anale pure fra cespugli di ginepro e la sabbia...

Solo che magari conta poco come ci si atteggia e come ci si veste.

La verità - io credo - è che l'imposizione dei ruoli di genere precede di troppi anni l'età del rimorchio per poter ipotizzare un nesso fra i due fenomeni

12 minutes ago, Hinzelmann said:

i gay sono capaci di fare sesso anale pure fra cespugli di ginepro e la sabbia...

sulla sabbia è di un fastidioso che levati proprio..

l'effetto fettina panata del preservativo e inevitabile

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