Jump to content

[TOPIC UFFICIALE] Elezioni politiche in Italia del 2018


Elezioni politiche italiane 2018  

70 members have voted

  1. 1. Cosa votate?

    • Coalizione di centrosinistra/Partito Democratico (Civica Popolare, Insieme, +Europa)
      30
    • Coalizione di centrodestra/Lega+Fratelli d'Italia (FI, Noi con l'Italia, MNS)
      4
    • Movimento 5 Stelle
      19
    • Liberi e Uguali (Art.1-MDP, SI, Possibile, DeA)
      5
    • Lista del Popolo per la Costituzione
      0
    • Energie per l'Italia
      0
    • Potere al Popolo
      4
    • CasaPound Italia
      3
    • Altri (inserire partito o lista)
      0
    • Non voto/Scheda bianca o nulla
      5

This poll is closed to new votes

  • Please sign in or register to vote in this poll.
  • Poll closed on 03/05/18 at 11:00 PM

Recommended Posts

  • Replies 1.2k
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

  • Hinzelmann

    184

  • freedog

    140

  • Rotwang

    125

  • marco7

    105

Top Posters In This Topic

Posted Images

Il Post

Francesco Costa

La scelta in vista delle elezioni politiche del 4 marzo è purtroppo tanto semplice quanto deprimente. Qualunque analisi delle opzioni a disposizione, infatti, non può prescindere da un triste dato di fatto che non mi sembra evidenziato a sufficienza da opinionisti, esperti e addetti ai lavori, che invece nella grandissima parte dei casi stanno facendo finta di raccontare un’elezione normale, una corsa dei cavalli come tutte le altre. Cosa che non è.

Guardiamoci negli occhi. Che siate di destra o di sinistra, che vi piaccia o non vi piaccia il governo Gentiloni, se siete un minimo seri e informati, e avete un po’ di onestà intellettuale, sapete che oggi in Italia c’è purtroppo un solo grande partito in grado di farsi carico dell’immane responsabilità di governare la settima economia del mondo ed è il Partito Democratico. Lo dico senza nessun orgoglio e anzi con grande amarezza e preoccupazione. Vorrei che non fosse così, sarebbe meglio per tutti PD compreso, ma è così. Il re è nudo. Se avete anche solo un briciolo di percezione di cosa voglia dire governare un paese – prima ancora di capire se governarlo bene o male: governarlo – e farne gli interessi e rappresentarlo nel mondo, se conoscete anche solo un po’ cosa deve e non deve fare un governo, cosa può e cosa non può fare, cosa devono essere in grado di fare le persone che ne fanno parte, lo sapete anche voi: e non è una cosa bella.

Potete detestare Matteo Renzi, potete pensare che l’attuale classe dirigente del Partito Democratico sia troppo centrista oppure schiava dei soliti sindacati (sono diffusissime entrambe queste critiche), che sia troppo dura o troppo morbida con i migranti (sono diffusissime entrambe queste critiche), che gli 80 euro siano stati un modo balordo di spendere i soldi, che la Buona scuola sia un fallimento, eccetera. Non sto dicendo che non abbiate ragione, magari avete ragione, non è questo il punto: non voglio contestare queste idee. Il punto è che meritereste di trovare sulla scheda elettorale delle plausibili opzioni alternative al Partito Democratico: meritereste di avere la possibilità di scegliere un’altra strada, non fosse altro che per il sano principio dell’alternanza, senza per questo temere tragedie. Eppure – guardiamoci negli occhi – sapete anche voi che oggi l’unico governo da paese normale che queste elezioni possano esprimere, l’unica classe dirigente da paese normale che questo paese possieda, sia in questo momento quella del Partito Democratico e dei suoi alleati. Gentiloni, Padoan, Bonino, Calenda, Bellanova, Della Vedova, Boschi, Scalfarotto, Minniti, Delrio, Franceschini, eccetera. Non è la classe dirigente migliore possibile. Orrore, sto allora forse dicendo che è la meno peggio? No, magari. Sto dicendo che è l’unica.

La coalizione di centrodestra non è una coalizione, non ha un leader e non ha progetti comuni a parte qualche vuoto slogan. È enormemente più pericolosa e farsesca di quella che tra il 2008 e il 2013 ha letteralmente trascinato il paese a un passo dalla bancarotta e dal completo commissariamento in stile Grecia, cioè a un passo dal momento in cui forse i soldi che avete in banca non valgono più niente, per capirci. Il tutto mentre il suo capo, che incidentalmente era anche capo del governo dell’Italia, veniva processato per frode fiscale e prostituzione minorile e il Parlamento votava fingendo di credere che una sua giovane amica, diciamo così, fosse la nipote di Hosni Mubarak. È successa veramente quella cosa lì, sapete? Ci si mette un attimo a tornarci. Ci si mette un attimo. E lo ripeto: questa coalizione di centrodestra è enormemente più pericolosa di quella che ha già distrutto il paese una volta. Oggi non ha più quel leader, che è suonato dagli anni e ineleggibile, e non ne ha nessun altro; ed è composta per metà da due partiti di estrema destra la cui linea politica è un miscuglio di razzismo, populismo da bar e teorie del complotto.

L’attuale Lega è vista con preoccupazione e fastidio persino da gente come Roberto Maroni e Luca Zaia, che hanno almeno un’idea di cosa voglia dire la responsabilità di governare qualcosa; quando invece basta ascoltare Matteo Salvini parlare di dazi per rendersi conto che proprio non sa quello che dice. Fratelli d’Italia è una ridicola e inquietante parodia del Movimento Sociale Italiano, perché dopo Fiuggi persino dentro Alleanza Nazionale avrebbero giudicato come uno sciroccato – come minimo – chi avesse aderito a una teoria del complotto sui ricchi banchieri ebrei che vogliono distruggere l’Europa contaminandone la razza o fosse andato a fare sceneggiate da Bagaglino davanti al Museo Egizio di Torino.

Forza Italia non esiste. È un involucro con un leader che non è riconosciuto come tale da nessuno – nemmeno dal gruppetto di fedelissimi che gli fanno da badanti per affetto, per antica stima o per opportunismo – che unisce pezzetti di una logora classe dirigente guidata solo da interessi individuali, pronta a sparpagliarsi il giorno dopo il voto in nome della propria personale sopravvivenza, come già accaduto dopo le elezioni politiche del 2013. Gli unici che dentro Forza Italia hanno un’ambizione politica vera – e in quanto tale rispettabile – sono quelli che vogliono fare le scarpe a Silvio Berlusconi, che saranno quindi i maggiori agenti di caos dal 5 marzo in poi. Ma attenzione, breaking news: non si possono fare le scarpe a Silvio Berlusconi, perché Forza Italia è di sua proprietà. Non è un partito vero. Dopo il voto si atomizzerà.

Poi c’è il Movimento 5 Stelle. Di nuovo, guardiamoci negli occhi. Trattare il Movimento 5 Stelle come un’opzione politica normale e non come una grave e pericolosa minaccia per la collettività è davvero colpevole: ed è tanto più colpevole quanto è alto e illustre ogni singolo pulpito che in questi anni ha contribuito a lisciargli il pelo e giocare col baratro per guadagnare pubblico o togliersi qualche personale sassolino contro Renzi, col risultato di sdoganare una classe dirigente della quale la cosa migliore che si possa dire – la cosa migliore – è che sia tragicamente impreparata, a cominciare dal suo leader semi-analfabeta che vorrebbe governare l’Italia avendo nel curriculum l’esperienza di webmaster e steward allo stadio. La cosa peggiore: un gruppetto di buoni a nulla – pochi in buona fede, altri in malafede – che mente in continuazione, che usa la completa incompetenza come bandiera, che ottiene consensi soffiando sui nostri peggiori istinti, che sta facendo disastri ovunque governi, che non è riuscito nemmeno a fare delle liste elettorali e un programma senza commettere errori da dilettanti, che non saprebbe amministrare un condominio ed è direttamente comandato da una società di consulenza. Dai, di cosa stiamo parlando.

Non mi dilungo su Liberi e Uguali solo perché, al contrario del centrodestra e del Movimento 5 Stelle, non ha nessuna speranza di arrivare al governo, per quanto possa comunque fare danni. Dentro e fuori Liberi e Uguali anche i pochi benintenzionati sanno che fine farà questo cartello elettorale dal 5 marzo: la fine che ha fatto L’Altra Europa con Tsipras allo scorso giro, e Rivoluzione Civile a quello prima, e la Sinistra Arcobaleno a quello prima ancora. Smetterà di esistere, si sbriciolerà nelle mille sigle che l’hanno costruito allo scopo di farsi riportare in Parlamento. L’avranno sfangata, ora ognuno per sé e dio per tutti, benintenzionati e non: tra cinque anni ne riparliamo. Basterà trovare un altro nome, un altro logo e un altro estemporaneo leader da usare per tre mesi, vedremo quale innocuo ex magistrato ci sarà sulla piazza.

Ora, credetemi. Scrivo tutto questo senza un minimo di soddisfazione. Nessuna. Vorrei che ci fosse in Italia un normale partito di sinistra, come Syriza o come la Linke, e invece ci ritroviamo con questo sgorbietto utile a far fare un ultimo giro di giostra a una classe dirigente arrivata al capolinea più o meno nel 2011. Vorrei che ci fosse in Italia un vero partito conservatore, come la CDU o come il Partido Popular, e invece ci ritroviamo con una cosa a metà tra Moira Orfei e Alba Dorata. Tutti i paesi europei fanno i conti con movimenti estremisti, populisti, anti-immigrati, eccetera, ma noi siamo gli unici in cui questi movimenti contano tutti insieme – M5S più Lega più FdI – quasi il 50 per cento dei voti, secondo i sondaggi. Quasi il 50 per cento. Per cui senza dubbio questa è l’offerta politica che ci meritiamo e che avrà la meglio il 4 marzo: e d’altra parte non vedo a sinistra e a destra del PD tutto questo struggersi davanti alla scheda elettorale. Mi sembrano tutti piuttosto entusiasti di votare le opzioni di cui sopra. Gli unici che andranno a votare col mal di pancia sono quelli che andranno a votare l’unico partito normale di questo paese, che peraltro lo ha reso incontestabilmente migliore di come fosse cinque anni fa nonostante quel risultato elettorale balordo e nonostante Matteo Renzi dal 4 dicembre 2016 a oggi abbia sbagliato tutto quello che poteva sbagliare.

Questo non è un post che invita a votare Partito Democratico. Questo è un post che prende atto con enorme preoccupazione del fatto che oggi in Italia la democrazia sia mutilata non dai presunti “poteri forti” – semmai dalla loro pavida abdicazione – bensì dall’impossibilità di esercitare una vera scelta tra opzioni politiche anche molto diverse ma che non facciano temere tragedie. Perché di questo si parla, e se non ne avete la percezione forse pensate che un governo Salvini o uno Salvini-Meloni-Di Maio non possano davvero accadere (in questo caso chiedete agli americani) oppure siete come me, privilegiati quanto basta da sapere che ve la caverete in ogni caso.

Io vivo in una delle città più prospere e meglio amministrate d’Italia, sono un uomo, ho la cittadinanza italiana, sono relativamente giovane, sono normodotato, sono autosufficiente, sono eterosessuale, sono bianco, non ho figli, ho un lavoro stabile e che mi piace e uno stipendio che mi permette di vivere serenamente. Sono letteralmente il ritratto del privilegio, in un posto come l’Italia del 2018. Non sono al riparo da tutto – uso le strade e gli ospedali che usiamo tutti, pago le tasse, mi affido alle forze dell’ordine per la mia sicurezza, eccetera – ma comunque vada me la caverò. Posso permettermi di votare per “dare un segnale” o perché Renzi mi sta sul cazzo, posso votare per contestare una sola questione – che sia il caso Regeni o la gestione dei flussi migratori – infischiandomene del fatto che il ministro degli Interni Matteo Salvini e quello degli Esteri Carlo Sibilia proprio su quelle questioni avrebbero fatto e faranno molto peggio. Io lo posso fare, starò bene comunque, anzi, magari mi tolgo pure una soddisfazione. Se siete donne, studenti, stranieri, genitori, malati, disoccupati, precari, disabili, omosessuali, non bianchi, o se avete a cuore la serenità di almeno una di queste categorie di persone, io ve lo dico, guardiamoci negli occhi: forse non ve lo potete permettere, di giocare col fuoco.

Edited by Rotwang

Articolo inutile e stupido: il pd ha il 20%, votarlo non serve a niente

E votare turandosi il naso non é servito ad altro che a far sopravvivere dirigenze screditate e incapaci

Se volete che il paese migliori, votate come desiderate, tenendo presente che votare é sempre una cosa contemporaneamente nobile e stupida

2 minutes ago, Demò said:

Articolo inutile e stupido: il pd ha il 20%, votarlo non serve a niente

E votare turandosi il naso non é servito ad altro che a far sopravvivere dirigenze screditate e incapaci

Se volete che il paese migliori, votate come desiderate, tenendo presente che votare é sempre una cosa contemporaneamente nobile e stupida

Detto da uno che crede che togliere vaccini e controllare le frontiere sia un vero programma di governo, ho i miei dubbi che stupido e inutile sia l'articolo... ricordando poi che consideri una regione la tua nazione, ci sarebbe da piangere.

Edited by Rotwang
11 minutes ago, Rotwang said:

 uno che crede che togliere vaccini e controllare le frontiere sia un vero programma di governo

Sei un calunniatore e io ti denunzio per diffamazione

6 minutes ago, marco7 said:

Perche' in italia e' impossibile che pd, destra, FI e 5* sostngano in comune un governo di larghe intese ?

anche se uno dei partiti non ci sta gli altri potrebbero farlo ?

Andrà sicuramente così, occorre peró evitare che le larghe intese le facciano solo pd/pdl o lega/pdl, che sono entrambe cose già viste e sostanzialmente a breve termine (il pdl dopo un anno, comunque vada, ti incula, poi parte la compravendita dei seggi)

Edited by Demò

Votarlo é inutile perché comunque governerá col pdl e non da solo, qundi tanto vale votare pdl

E a questo punto potete benissimo votare 5s che si sono detti disponibili ad un governo di coalizione

Quel che non regge é dire che bisogna votare pd perché é l'unico che possa governare e gli altri fanno schifo: ma se deve governare con gli altri, che senso ha fare i puri prima delle elezioni, se non quello di ingannare gli elettori

Il pd ha le sue mele marce come gli altri e dunque non puo' ergersi a modello morale.

ogni voto che ogni partito riceve in ogni caso rafforza il numero di suoi parlamentari e dunque non e' un voto sprecato per le maggioranze nelle votazioni in parlamento.

se ci sara' un governo di larghe intese significa che la legge elettorale non proporzionale-pura e' sbagliata in quanto l'ideale per i governi di larghe intese e' una legge proporzionale pura.

Ciò che sta succedendo in questo finale di campagna, da parte del PD, mi pare sia più che altro il frutto della disperazione

Ci si appella ai Cattolici, ci si appella al voto utile, si sbandiera il fatto che Prodi voterà Insieme nella speranza che superi l'1%, si prefigura un governo di larghe intese quando pare che il problema sia che il CDX avrà una maggioranza autonoma

Oggi Giannini su Repubblica parla di "Sinistra da salvare" e di democrazia a rischio

In una settimana in cui, nonostante attacchi giornalieri al M5S per i rimborsi, il Pd ha perso un altro 0,4% ( supermedia 22,8% ) si passa alla modalità "appello"

Beh, tra dire ''mai un governo con gli estremisti'' e ''mai un governo di larghe intese'', c'è una piccola differenza, volutamente ambigua perché si può dare un senso differente a quel ''estremisti'', lasciandosi così degli spazi di manovra nel post-elezioni. :asd:

Edited by Layer

Blasting News

Fuori dagli schieramenti del centro-destra e del centro-sinistra, trova collocazione a queste elezioni politiche il Partito Repubblicano Italiano, grazie ad un accordo con il gruppo parlamentare ALA guidato da Denis Verdini.

In una recente intervista pubblicata sulla Gazzetta del Mezzogiorno, il Segretario Nazionale dei Repubblicani, Corrado De Rinaldis Saponaro ha esplicitato alcune linee guida della campagna elettorale. Anzitutto egli esplicita: "In realtà grazie agli amici di Ala, ed in particolare al loro leader Denis Verdini, abbiamo avuto la possibilità di presentare le liste senza la raccolta delle firme. Ma nessuno di loro, per decisione autonoma, correrà nei collegi. Nemmeno Verdini."

Alla domanda del giornalista su quali siano i punti fermi del programma elettorale, egli premette: "Vogliamo che si ragioni in termini di realtà e non di marketing elettorale o di promesse irrealizzabili."

Una campagna elettorale surreale
Punto fermo dello scorso Congresso repubblicano di Dicembre, intitolato 'Risorgimento della Ragione' è, stato il richiamo alla ragionevolezza delle proposte politiche e al valore storico dell'azione repubblicana, pertanto non è di diverso tenore il prosieguo dell'intervista alla Gazzetta pugliese.

Lo stesso intervistatore sembrerebbe riconoscere la singolarità della campagna partitica in corso, con la sua constatazione-domanda al Segretario: "Sta contestando le sparate elettorali..." a cui il Segretario ha replicato: "Sì noi evochiamo l'Italia della ragione, quella che dovrebbe affrontare razionalmente il problema del debito pubblico, della pressione fiscale e della disoccupazione giovanile."

Naturalmente lo sbarramento al 3% su base nazionale rappresenta una soglia da superare per avere successo al proporzionale, ma l'opinione pubblica e l'elettorato è sempre attento alle 'novità'.

Difatti il P.R.I. alle elezioni nazionali vuol essere una novità, come lo stesso De Rinaldis Saponaro ha scritto in una nota: “L’unica novità della prossima campagna elettorale avrà un sapore antico, quello del ritorno del simbolo del Pri, l’Edera di Giuseppe Mazzini, sulle schede elettorali. Era scomparsa dalle politiche del 1992 e non ci pare che da allora il Paese, trascurando l'impegno di La Malfa e Spadolini, abbia fatto grandi passi avanti... Il Partito repubblicano fondato nel 1895 non era un partito della prima Repubblica, è il partito della Repubblica, e torna in campo perché la Repubblica oggi si trova in una drammatica condizione di sofferenza...”

Dalla prospettiva dei militanti, potrebbero valere alcuni versi dello storico repubblicano Oliviero Widmer Valbonesi ad introduzione di una sua poesia: "Siamo ancora qui nonostante i venti della Storia tentino di strangolarci con sistemi maggioritari, nonostante i perdenti in cerca di radici tentino di rubarci i valori e i principi in una sintesi di riformismi che non si amalgamerà."

11 minutes ago, Demò said:

La sinistra galoppa verso l'inferno come il cavaliere di sleepy hollow e la cosa inspiegabile é che si vuole trascinare dietro l'm5s (regalando il paese alla destra)

Sorge il dubbio che sia voluto

E' un azzardo del PD. Il basso profilo tenuto verso Berlusconi, ecc. mi pare possa essere letto come un modo per tenersi aperta la possibilità delle larghe intese.

Di Maio invece aveva già fatto capire che eventuali accordi potevano essere raggiunti solo con LeU o Lega. (E già il PD di Bersani si trovò le porte chiuse, mi pare.)

Edited by Layer
5 minutes ago, Layer said:

E' un azzardo del PD. Il basso profilo tenuto verso Berlusconi, ecc. mi pare possa essere letto come un modo per tenersi aperta la possibilità delle larghe intese.

Bell'azzardo spararsi sui coglioni

Il problema ulteriore è che quegli istituti che danno la Bonino al 3-3,3% contemporaneamente danno il PD addirittura sotto il 22%, addirittura uno parla di 20,8%

Se questi sondaggi si dimostrassero veritieri saremmo oltre la sconfitta e nella catastrofe

Non meraviglia quindi che ci sia un bel po' di confusione

Quanto al fatto di preferire Berlusconi al M5S, mi pare che Scalfari De Benedetti Santoro e tutto l'establishment della "sinistra" che conta oltre a Renzi, si è espresso chiaramente

Il problema è che non mi pare una opzione politica che piaccia all'elettorato di riferimento ( qui sul forum magari le cose stanno diversamente )

23 minutes ago, Layer said:

L'autolesionismo della sinistra italiana è celebre, no?

Non é autolesionismo, é stupidità da parte della "migliore dirigenza del paese"

Nel senso che si sono fatti fregare dal vecchio B.: gli hanno fatto una legge elettorale su misura (che avvantaggia le coalizioni, quindi la destra), perorano la sua causa a strasburgo, fanno campagna elettorale contro i 5s e quindi a suo favore. Io non so cosa si siano fatti promettere in cambio, se davvero si sono fidati della sua disponibilitá a un governo di coalizione, ma alla fine sono rimasti fregati.

7 minutes ago, Hinzelmann said:

22%, addirittura

Nel 2013 tutti gli istituti di sondaggi hanno cannato. L'SWG che ci andó più vicino diede l'm5s al 17%  sovrastimando il pd

Se si ripete con Salvini stavolta..

3 hours ago, Rotwang said:

Il Post

Francesco Costa

La scelta in vista delle elezioni politiche del 4 marzo è purtroppo tanto semplice quanto deprimente. Qualunque analisi delle opzioni a disposizione, infatti, non può prescindere da un triste dato di fatto che non mi sembra evidenziato a sufficienza da opinionisti, esperti e addetti ai lavori, che invece nella grandissima parte dei casi stanno facendo finta di raccontare un’elezione normale, una corsa dei cavalli come tutte le altre. Cosa che non è.

Un delirio completo questo articolo, mettere sullo stesso piano il M5S con la Lega non ha alcun senso. Basta leggere i programmi su Europa, immigrazione, economia, ecc... per vedere che sono esattamente all'opposto.

Solo qui il M5S viene definito come "populista", in qualunque altro paese civile sarebbe definito un movimento liberale/riformista.

1 hour ago, Demò said:

Nel 2013 tutti gli istituti di sondaggi hanno cannato. L'SWG che ci andó più vicino diede l'm5s al 17%  sovrastimando il pd

Se si ripete con Salvini stavolta..

Ho già scritto in un precedente intervento che la vittoria di Salvini potrebbe essere l'unica sorpresa possibile

Anche se i sondaggisti nel 2013 avevano a che fare con una trasformazione di carattere "sistemico" e con un partito nuovo non tarato e quindi ragionevolmente non dovrebbero sbagliare con la Lega come sbagliarono con il M5S, non c'è neanche bisogno di un errore di previsione così marcato

Va detto infatti che tutti gli istituti si riconoscono un margine di errore del 3% e stando alle previoni il distacco medio tra FI e Lega  è 3,3%

Tuttavia il dato viene esorcizzato se non ignorato dai mass media, complice la riconosciuta abilità di berlusconi nei recuperi che fa pensare che prevarrà

Il PD poi come detto è allo sbaraglio

Edited by Hinzelmann
2 hours ago, Fabius81 said:

Un delirio completo questo articolo, mettere sullo stesso piano il M5S con la Lega non ha alcun senso. Basta leggere i programmi su Europa, immigrazione, economia, ecc... per vedere che sono esattamente all'opposto.

Solo qui il M5S viene definito come "populista", in qualunque altro paese civile sarebbe definito un movimento liberale/riformista.

HAHAHAHAHAHAHAH

davydenkovic90

Domanda scema: come mai lo slogan di Renzi è diventato "Avanti!" ?

Sono andato sul sito di Matteo Renzi, per trovare un logo del PD c'ho messo un'ora, e non era più grande di un millimetro, in fondo a una foto relativa a una campagna. 

Ma del resto, come ha fatto a diventare sindaco di Firenze?  Strumentalizzando palesemente un partito di sinistra in una roccaforte rossa come Firenze con l'unico scopo di sciorinare tutto il suo culto della personalità.

Vedo un deja-vu grosso come una casa in tutto questo, comunque penso che prenderà un'altra bella batosta anche a queste elezioni, nonostante faccia e farà il figo fino all'ultimo credendo di aver già vinto.

1 hour ago, davydenkovic90 said:

Domanda scema: come mai lo slogan di Renzi è diventato "Avanti!" ?

Dai lo sai benissimo che è il titolo del suo libro...

Però non credo che i cd "100 passi avanti per l'Italia" sia uno slogan che incorpora la parola avanti perchè Renzi vuole vendere qualche copia in più

davydenkovic90
20 minutes ago, Hinzelmann said:

Dai lo sai benissimo che è il titolo del suo libro...

Però non credo che i cd "100 passi avanti per l'Italia" sia uno slogan che incorpora la parola avanti perchè Renzi vuole vendere qualche copia in più

Con quel punto esclamativo in fondo, non può che ricordare un famoso direttore del giornale Avanti!  un centinaio di anni fa.

A quando le leggi renzissime?

Edited by davydenkovic90

I sondaggisti non ne imbroccano mai una.

Già alle scorse europee Renzi doveva fare un flop e poi ha vinto con il 40% ottenendo il più alto risultato mai ottenuto dal Pd.

Alle politiche del 2013 Bersani sembrava avere la vittoria in tasca dai sondaggi e poi invece è finita in un quasi pareggio con il centrodestra.

Ci sono troppe variabili per rendere i sondaggi attendibili, es:

- con questa legge elettorale oltre all'attrattività dei partiti inserisce l'elemento della forza dei candidati nei collegi e il Pd ha candidati più forti e radicati territorialmente rispetto ad esempio del M5S che candida dei signor nessuno.

- poi dipende da quanto sarà il tasso di astensione dei vari partiti e si sa che normalmente l'elettorato del centrosinistra e del Pd è quello più militante e che si astiene meno facilmente rispetto a quello degli altri partiti.

- poi dipende anche dagli indecisi che nei sondaggi non si esprimo ma che possono ribaltare qualsiasi risultato e molti analisti dicono che tra gli indecisi la fetta più rilevante dovrebbero essere potenziali elttori del Pd.

Poi per me il centrosinistra rimane l'unica alternativa votabile e auspicabile, molti sputano su Renzi e quello che è stato fatto in questi 5 anni di governi ma faranno presto a rimpiangerlo e mangiarsi le mani se dovesse tornare un governo di centrodestra a guida Berlusconi.

Vorrei vederli quando smantelleranno le unioni civili o manderanno nuovamente i conti pubblici a puttane come fecero l'ultima volta. magari sperperando soldi pubblici per abbassare le tasse a chi è già ricco (vedi l'abolizione dell'imu su ville e castelli, la flat tax al 23% anche per chi oggi paga il 43%,  l'abolizione della tassa di successione per i patrimoni sopra il milione di euro ,ecc..)

Edited by Sbuffo
2 minutes ago, Sbuffo said:

dipende da quanto sarà il tasso di astensione dei vari partiti e si sa che normalmente l'elettorato del centrosinistra e del Pd è quello più militante e che si astiene meno facilmente rispetto a quello degli altri partiti.

stavolta pare proprio che siano quelli di c-sx ad essere i più schifati/scoglionati/astenuti.

vuoi perchè Renzi è quel che è, vuoi perchè si sono rotti tutti abbondantemente il c. di vederli solo litigare, dividersi eccetera.

recuperreranno trupped a qui a 15g? mi pare molto complicato.

PS: dimentichi poi un altro fattore: son 25 anni che chi è al governo perde regolarmente le elezioni la volta appresso

Create an account or sign in to comment

You need to be a member in order to leave a comment

Create an account

Sign up for a new account in our community. It's easy!

Register a new account

Sign in

Already have an account? Sign in here.

Sign In Now

×
×
  • Create New...