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[TOPIC UFFICIALE] Elezioni politiche in Italia del 2018


Elezioni politiche italiane 2018  

70 members have voted

  1. 1. Cosa votate?

    • Coalizione di centrosinistra/Partito Democratico (Civica Popolare, Insieme, +Europa)
      30
    • Coalizione di centrodestra/Lega+Fratelli d'Italia (FI, Noi con l'Italia, MNS)
      4
    • Movimento 5 Stelle
      19
    • Liberi e Uguali (Art.1-MDP, SI, Possibile, DeA)
      5
    • Lista del Popolo per la Costituzione
      0
    • Energie per l'Italia
      0
    • Potere al Popolo
      4
    • CasaPound Italia
      3
    • Altri (inserire partito o lista)
      0
    • Non voto/Scheda bianca o nulla
      5

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  • Poll closed on 03/05/18 at 11:00 PM

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@castello Che ci devo fare se la politica italiana è talmente squallida da farmi preferire un tecnico? In qualsiasi altro paese - Francia, Spagna, Germania, Regno Unito, etc. - un partito da votare convintamente e neanche solo tappandomi il naso lo troverei tranquillamente, qui in Italia non riesco neanche a votare tappandomi il naso. Alla fine probabilmente lo farò solo per evitare che il CDX raggiunga la maggioranza assoluta.

Tutte le misure più necessarie ma anche impopolari e che quindi nessuno ha mai fatto continuando a rimandare il problema, in Italia sono state attuate, nel bene e nel male, da tecnici. Mi riferisco in particolare alle pensioni, che sono state "toccate" solo durante il governo Dini e il governo Monti. 

Gli attuali leader politici, populisti dal primo all'ultimo, ricercano solo il consenso a breve termine imbonendo gli elettori con misure deleterie o promettendo il mondo. Dalle mancette renziane alla flat tax del CDX al reddito di cittadinanza del M5S. 

7 hours ago, Layer said:

Ho già deciso in merito, proprio con la stessa logica: mi dirigerò sulla lista +Europa di Emma Bonino.

Mi piace il grosso del programma, che per altro - oltre ad altre questioni che ho a cuore - ha integrato il piano Calenda-Bentivogli. Ciò che non mi convince spero sarà riequilibrato dal resto del CSX e dalla realtà. :asd:

Calenda è uno dei pochi politici in circolazione, forse l'unico anzi, che stimo. Dovrebbe smarcarsi da Renzi e agire con più autonomia, ma capisco che al momento non può fare tanto di più rispetto a quello che già fa. Mi auguro che dopo la probabile batosta del PD alle elezioni Renzi si faccia da parte, anche se visto il protagonismo ne dubito. 

Un recente sondaggio di Ipsos sull'apprezzamento riservato ai vari politici vede primi Gentiloni e Bonino con indice di gradimento al 44% e il 41% e ultimo Renzi con un misero 23%. Se Renzi si facesse da parte fin da subito, cosa impossibile, il PD aumenterebbe sicuramente i suoi voti.

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La Bonino non riesco proprio a votarla, sull'immigrazione in particolare - questione cruciale - ha posizioni fuori dal mondo, per quanto sul resto sia probabilmente il programma migliore (insieme a quello di Parisi che però sicuramente non supererà lo sbarramento e che in ogni caso finirebbe per fare da stampella al CDX). 

Voterò probabilmente PD, non per convinzione e solo e unicamente con lo scopo di impedire al CDX di raggiungere la maggioranza assoluta. Se il CDX avesse avuto meno consenso avrei lasciato scheda bianca. 

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Andando a logica più astensione ci sarà, peggio andrà il PD

Nel senso che visto il calo dal 30% al 23% ( per alcuni addirittura 22% o 21% ) è evidente che larga parte di elettori indecisi sono piddini delusi, che potrebbero alla fine votare PD ed essere recuperati, a forza di ascoltare le mirabolanti promesse di Berlusconi durante la campagna elettorale

Resta però sullo sfondo il problema di come l'elettore interpreterà il funzionamento della legge elettorale, che è un problema che molti potrebbero porsi con la scheda in mano o giù di lì, questo è imprevedibile e potrebbe riservare sorprese.

Oltre ovviamente al voto per idiosincrasie

Supponendo che il CDX non abbia una maggioranza sarà già problematico capire a chi affidare l'incarico per formare il governo: il centrodestra sarebbe ragionevolmente la prima coalizione, ma potrebbe essere interpretato come mero cartello elettorale visto che l'unica cosa che li tieni uniti è il tentativo di vincere e non lo avrebbero fatto, il M5S si dice sarà il primo partito e potrebbe voler esplorare la situazione ed il PD potrebbe  essere il primo gruppo parlamentare, grazie al vampirismo sulle liste minori ( Bonino, Insieme, Lorenzin ) che sommati ai voti al PD potrebbero collocarlo sopra al M5S e a FI

Potremmo quindi arrivare al paradosso di un incarico esplorativo a Renzi, per la ricerca di una intesa su un "tecnico" gradito a Bruxelles

Perchè nella sostanza cercare una soluzione di stabilità, significa percorrere la via dell'obbedienza e oramai anche la Germania ha il suo governo, anche se per nostra fortuna è il meno arcigno che ci poteva capitare ;  quindi se il corpo elettorale non dà un segnale politico inequivocabile ( quale che sia ) l'esito potrebbe essere questo

17 minutes ago, Hinzelmann said:

Resta però sullo sfondo il problema di come l'elettore interpreterà il funzionamento della legge elettorale, che è un problema che molti potrebbero porsi con la scheda in mano o giù di lì, questo è imprevedibile e potrebbe riservare sorprese.

this!

mettici che Lazio & Lombardia avranno pure la scheda per l regionali e sono CERTO che ci saranno un sacco di schede per camera & senato in cui gli arzilli vecchietti (chè tanto il 70% -almeno- dei votanti sarà over 50) si confonderanno e metteranno ANCHE le preferenze; mentre dovrebbero solo barrare il simbolo votato.

risultato: tutte schede nulle, incontestabili pure dal rappresentante di lista più cacacazzi

21 minutes ago, Hinzelmann said:

il CDX non abbia una maggioranza sarà già problematico capire a chi affidare l'incarico per formare il governo: il centrodestra sarebbe ragionevolmente la prima coalizione, ma potrebbe essere interpretato come mero cartello elettorale visto che l'unica cosa che li tieni uniti è il tentativo di vincere e non lo avrebbero fatto

tipo la 'non vittoria' di Bersani 2013

Al di là degli errori tecnici, che certamente ci saranno in abbondanza, è l'approccio  al voto in un sistema in cui non esistono vere coalizioni e sono anche intrinsecamente diverse fra loro, quella di destra è un cartello di partiti, quella di sinistra una coalizione in cui finisci sempre per votare PD, LeU è un cartello di partiti ostili al Pd che si presenta come se fosse un partito unico ed il M5S un partito unico che rifiuta alleanze e cartelli

Questo in un sistema elettorale in cui il voto è sia proporzionale che maggioritario, ma a voto congiunto, in cui FI scriverà Berlusconi Presidente etc

Si tratta di una situazione in cui il cumulo degli inganni e delle finzioni è tale da disorientare anche l'elettore più avveduto

E l'ipotesi di una prima coalizione ( CDX ) un primo partito ( M5S ) ed un primo gruppo parlamentare ( PD ) diversi fra loro....non è una eventualità peregrina ma una possibilità concreta

Ciò che per certi versi salverà la tenuta del sistema è l'ignoranza, la gente pur facendo errori in quantità voterà nella misura in cui non capisce a fondo il livello di indecenza a cui è sceso il nostro sistema politico

Ma non ne faccio nemmeno un problema economico, comunque, proprio di fastidi che procura una trasferta di due giorni: nulla di insormontabile, per carità, ma perché studenti fuori sede e lavoratori in trasferta non possono avere le possibilità che hanno invece altre categorie (es. militari, infermieri)? A fine 2017, mi pare, fu avanzata la proposta di un ''voto in mobilità'' presso le prefettura... non se n'è fatto nulla, che io sappia.

Poi, voglio dire, non è che sto andando a votare il partito con il programma della vita, ma una fottutissima lista civetta con un programma quantomeno decente e condivisibile nei suoi punti essenziali. Insomma,, mette una voglia. :asd:

14 hours ago, Uncanny said:

La Bonino non riesco proprio a votarla, sull'immigrazione in particolare - questione cruciale - ha posizioni fuori dal mondo, per quanto sul resto sia probabilmente il programma migliore

Le posizioni su questione immigratoria e penitenziaria sono quelle mi vedono più incerto... ma, come dicevo, le forze più moderate e, sopratutto, la realtà dovrebbero avere la meglio su questo idealismo spinto. Per il resto, ce ne fossero programmi simili in giro - e persone come Bonino in politica...

13 hours ago, Demò said:

liberi e uguali

A parte la presenza di figuri poco raccomandabili (D'Alema in primis), anche Grasso mi sta scadendo tanto. Ultima sparata (sia mai che qualcuno volesse votarlo, almeno si renda conto del livello di un partito che si vuol far bello rispetto alla corrente renziana del PD):

Il leader di LeU ha preso spunto dalla vicenda Embraco per spiegare che serve una legge che impegni le multinazionali che vogliono insediarsi in Italia a firmare una clausola per restituire tutto quanto preso di contributi statali se lasciano l’Italia «ma si dovrebbe fare di più: dovrebbe, cioè, essere prevista anche una sanzione del 2% sul fatturato degli ultimi anni». 

http://www.lastampa.it/2018/01/21/cronaca/piero-grasso-sullembraco-deve-restituire-i-contributi-pubblici-e-le-agevolazioni-fiscali-67AUXcr9wvUdX07Zy3jPrJ/pagina.html

Bravo, perché l'Italia attrae già a vagonate capitali e industrie esterne. :sisi:

le votazioni per posta non sono facilmente gestibili

pensa solo che in parte si alterano le ripartizioni elettorali,  visto che si costituiscono sezioni apposite, cioè il tuo voto per posta non finisce nella tua sezione "naturale"...

questo per farti capire i problemi tecnici e politici del voto per posta...

senza parlare dei costi e dei rischi di frodi...

ma la verità è

(pausa)

che il voto

(pausa)

che la democrazia

(pausa)

che la politica

sono sofferenza, costrizione e rinuncia

o come disse un tuo corregionario

.....

sono sangue e merda! 

        :aha: 

La pietra tombale sul voto postale, l'ha messa il voto all'estero

Incapacità dell'AIRE di gestione dei cambi di residenza, plichi con schede non timbrate, elezioni gestite da "patronati" o "associazioni" che compilano le schede al posto degli aventi diritto alla faccia del "voto personale" e "segreto" ( in molti casi sono associazioni sovvenzionate dall'Italia non so se sono chiaro )

Le controindicazioni in un paese come l'Italia sono enormi...una volta che mi consegni la scheda in mano, qualcuno può chiedermi di votarla in sua presenza e spedirla il ché costituirebbe un incentivo al voto clientelare

E' chiaro che alcune accortezze aggiuntive potrebbero essere adottate per scongiurare parte dei rischi e d'altronde io conosco diverse famiglie del Sud il cui voto "appartiene" a Tizio o Caio già ora ( soprattutto il voto popolare, dei poveri etc ) e mai voterebbero per altri per senso dell'onore, al di là della foto della scheda

Tuttavia la situazione ci impone di risolvere prima il problema all'estero ( cosa che tutti dicono e poi nessuno fa....vedremo stavolta Lol ) e poi pensarci 1000 volte prima di estendere la prassi all'Italia

siccome sono un po' parte in causa (visto che da una quindicina d'anni mi chiamano a fare il pres. seggio; vediamo se lo faranno pure sto giro) e conosco anche qualcuno che si diverte con lo scrutinio delle circoscrizioni estero (vengono scrutinate a castelnuovo di porto, dove c'è una mega area di capannoni della protezione civile), mi hanno raccontato storielle molto inquietanti su quel che trovano nei plichi quando li aprono.

SE fosse vero che ci sono tutti sti

21 minutes ago, Hinzelmann said:

plichi con schede non timbrate, elezioni gestite da "patronati" o "associazioni" che compilano le schede al posto degli aventi diritto alla faccia del "voto personale" e "segreto" ( in molti casi sono associazioni sovvenzionate dall'Italia non so se sono chiaro )

non si troverebbero davanti il casino che invece devono gestirsi, tra chi non ha capito le istruzioni (che mandano in italiano e inglese; il trisnipote di un emigrante del secolo scorso, che però ha diritto di voto e magari legge solo il birmano, come fa a capire cosa deve fare? e soprattutto, ma quanto gliene potrà fregare di scegliere tra Renzi e Salvini?), chi invece della scheda nella busta mette la qsi (dalle suddette istruzioni a fogli che non si sa cosa ci sia scritto -e nella circoscrizione Asia-estremo oriente pare capiti spesso-), + varie & eventuali.

io, dovendo organizzare/gestire tutti sti pacchetti di voti coi sistemi che dici, farei arrivare solo schede valide & incontestabili, non quei disastri indecifrabili ed inconvalidabili, non credi?

ma poi, se ci fosse dietro tutta st'organizzazione capillare che maneggia i voti della circoscrizione estero -a propò: pare che sto giro non ricandidano Razzi; ahi, que dolor!!-, tale Spectre dovrebbe pure far fare agli scrutatori il lavoro sporco di pulizia di tutte ste 'imperfezioni'. E, vista la quantità di gente che poi deve smazzarsi tutte quelle scartoffie e riempire verbali giganteschi, tabelle di scrutinio eccetera (tutto in doppia copia), beh.. il gioco non varrebbe cmq la candela!

Edited by freedog

Non capisco perchè ti senti parte in causa, non sto certo dando la colpa a chi scrutina le schede ma a chi le compila

Il fatto che lo scrutatore veda solo i pasticci fatti da elettori sprovveduti e non possa vedere oltre le schede formalmente valide, la sostanza di un voto inquinato è intrinseco alla situazione, ma siccome le prime non contengono voti validi mentre validi sono solo i secondi, a maggior ragione la sommatoria dei due fenomeni fa sì che il voto sia completamente adulterato.

Sono cose che si ripetono da quando il voto all'estero esiste...indagate, riscontrate, documentate e MAI risolte

Vediamo se Minniti fa qualcosa o si continua così, io ho forti dubbi ma sono aperto alla possibilità di essere smentito

A ciò si è aggiunto -nel frattempo- il fatto che il voto postale ha invalidato anche le ultime elezioni presidenziali austriache

E la considerazione che in ampie zone d'Italia il voto clientelare è una realtà, che il voto postale consentirebbe di implementare

14 minutes ago, Hinzelmann said:

Non capisco perchè ti senti parte in causa, non sto certo dando la colpa a chi scrutina le schede ma a chi le compila

per lo stesso motivo per cui tu, volente o nolente, saresti parte in causa se dicessi la qsi sugli avvocati o sui processi: è un settore che conosci, no?

o per cui se si parlasse dei cari colleghi pennivandoli, facendo parte della categoria,  avrei cmq una visione diversa da chi la commenta da esterno

--

che poi il voto dall'estero sia una puttanata che venne impapocchiata per far star buoni i camerati à la Tremaglia -che all'epoca non sopportavano più i forzitalioti-, lo so anch'io

Edited by freedog

Sì ma lo scrutatore non può cogliere gli aspetti di inquinamento del voto, che il meccanismo postale ha evidenziato

Può cogliere solo una parte del fenomeno : i pasticci o gli errori formali, cioè i voti invalidi

Il problema rilevante invece è costituito dal voto formalmente valido, ma nella realtà procurato con metodi illegali, che il voto postale favorisce in violazione dei principi costituzionali di personalità e segretezza del voto

Pericolo che - come il voto presidenziale austriaco dimostra - può verificarsi anche nel voto domestico ed a maggior ragione si verificherebbe in Italia dove ampie zone del paese sono affette da larga parte di voto clientelare

Quindi in prima istanza bisognerebbe garantire la regolarità del voto postale estero e poi eventualmente pensare se sia il caso di estenderlo al territorio nazionale

E la mia risposta è: andiamoci cauti, perchè se hanno avuto problemi in Austria figuriamoci qui

La Stampa

«Dobbiamo essere pronti a tutto e so che per noi sarebbe più facile allearci con Liberi e Uguali ma li avete visti i sondaggi? Li danno al 6%». Luigi Di Maio è sommerso di percentuali. Le studia assieme al suo staff ristretto, nella sede del comitato elettorale e mentre dà gli ultimi ritocchi alle liste per gli uninominali, ragiona di scenari post-elettorali. Previsioni e speranze si mescolano nei suoi ragionamenti: se il M5S andrà bene, prenderà il 30%-32%, «la convergenza di Leu non basterebbe, perché serve il 40% per avere una maggioranza».  

Non resta che la prospettiva più praticabile, agli occhi del M5S: l’intesa con la Lega Nord, sul modello di Alexis Tsipras che per formare un governo in Grecia si è alleato alla destra di Anel. «Sono i numeri che ci costringono». E certo è diverso che sentire quasi contemporaneamente Beppe Grillo, mentre annuncia la separazione del suo blog dal M5S, dire che «anche quando sai che non ci sono i numeri, sai che è un’impresa impossibile, riuscire ad andare avanti è essere coraggiosi». Ma in fondo Grillo è uno che dice di voler andare «in cerca di visioni e di folli, di quell’utopia che ti porta ad andare avanti». È quello che era il M5S prima che Di Maio lo portasse nell’età adulta della politica, dove invece per andare avanti i numeri servono eccome. L’asse con la Lega non è proprio la proposta che i parlamentari del M5S si attendono, più propensi a guardare a sinistra che ai sovranisti di Matteo Salvini. Ma Di Maio garantisce che sarebbe un patto di breve durata, «un governo di scopo per realizzare pochi punti importanti per l’Italia». A un mese e mezzo dalle elezioni, i sondaggi hanno convinto i 5 Stelle che al Nord è difficile scalfire il dominio leghista. A Sud la situazione è il contrario: «Sarà un boom, soprattutto in Sardegna e in Sicilia. Lo capisco anche da quanto ci cercano gli imprenditori». 

Ma perché la Lega dovrebbe accettare di votare la fiducia al M5S? E perché, soprattutto, dovrebbe farlo se il centrodestra unito avrà una maggioranza autonoma? Di Maio ha un paio di argomenti con cui persuadere Salvini, e ruotano attorno al complicato rapporto con Silvio Berlusconi. Com’è noto l’accordo tra il presidente di Forza Italia e Salvini prevede che il partito della coalizione che prenderà più voti esprimerà il premier. Prima ipotesi: «Se Berlusconi arriva primo non darà molto spazio a Salvini» sostiene Di Maio con i suoi. Altra ipotesi, la Lega arriva prima: «Berlusconi metterà il veto su Salvini premier, magari usando il suo amico Roberto Maroni, per spaccare la Lega». Risultato: sarebbe negli interessi del leader leghista cercare un ’intesa con il M5S, «piuttosto che con un Berlusconi che va in Europa a dare rassicurazioni sulla subalternità dell’alleato nel futuro governo». L’ultima prova è la lite sullo sforamento del 3% del rapporto Debito/Pil. Di Maio sa che nella sfida all’Europa potrebbe più facilmente trovare un spalla in lui che in Berlusconi, anche se il leader 5 Stelle sta accentuando il proprio profilo europeista proprio per rassicurare Bruxelles in vista di un eventuale accordo con Salvini. 

Ma basta guardare i venti punti del programma grillino per intuire quanto sia stato costruito in modo da attirare le convergenze di partiti tra loro agli antipodi. Sull’economia, però, al netto del reddito di cittadinanza, la genericità delle misure delineate aiuta a renderle appetibili per la Lega: la riduzione delle aliquote Irpef (non si dice come e quanto) potrebbe benissimo amalgamarsi con la flat tax che propongono i leghisti. «La manovra choc per le piccole e medie imprese» e «la riduzione drastica dell’Irap» non vogliono dire nulla senza cifre, ma fanno gola allo stesso elettorato della Lega. Poi la no-tax area, le 10 mila assunzioni nelle forze dell’ordine, una politica più muscolare su sicurezza e migranti («stop al business dell’immigrazione»), la cancellazione della Fornero sulle pensioni, e in politica estera i rapporti da ricostruire con Vladimir Putin: c’è tanto da offrire ai leghisti in cambio di un sostegno in Parlamento. Ma a una condizione, sulla quale Di Maio non arretrerà: «Il presidente Mattarella dovrà dare a noi l’incarico».  

21 minutes ago, Pix said:

Se vincesse il centro destra Salvini diventerebbe Ministro dell’Interno. Le unioni civili sono in pericolo?

amore, guarda che Salvini mica ha voglia di fare il ministro degli Interni sai

poi magari mi sbaglio. In quel caso è vero che sono frocio, ma sono Veneto e in quanto tale mi verrà risparmiato quello che faranno a te, gay e meridionale

al massimo mi autodenuncio se iniziano a mandarci a Ponza, così vado al mare

ma lo pensate voi che sia nazionale! è tutto un  inganno. E poi se la fine dei terroni gay è divertirsi a Ponza, l'ho detto, mi autodenuncio

che poi la gente con cui esco mi dice che sembro e parlo come Salvini, quindi semmai mi daranno la camera più bella dell'isola

se hanno avuto problemi in Austria figuriamoci qui

Sentiamo la tua versione visto che continui a insinuare che in Austria fosse accaduto chissà cosa col voto postale, che tra l'altro non è l'unica soluzione percorribile per far votare i lavoratori temporaneamente fuori sede. Gli studenti, invece, se abitano stabilmente da qualche parte e la loro vita è lì, dovrebbero portarvi la residenza come da normativa, se invece mantengono la loro vita nel paese d'origine, tornandovi regolarmente (ogni weekend?), non avranno problemi a tornare a casa per votare. Tutto il resto (comprese furberie ed espedienti) è irrilevante: dura lex sed lex.

che poi la gente con cui esco mi dice che sembro e parlo come Salvini, quindi semmai mi daranno la camera più bella dell'isola

1. La loro è tutta invidia; io ti voterei al volo.

2. Proprio l'altro giorno il poco compassionevole@freedog snocciolava citazioni da I Promessi Sposi, tra cui il racconto della vita della celebre monaca di Ponza.

47 minutes ago, Demò said:

amore, guarda che Salvini mica ha voglia di fare il ministro degli Interni sai

Figurati se non accetta di diventare Ministro. Del resto sapeva che non avrebbe potuto diventare Presidente del Consiglio e l’alleanza con Berlusconi lo conferma.

10 hours ago, paperino said:

l'altro giorno il poco compassionevole@freedog snocciolava citazioni da I Promessi Sposi, tra cui il racconto della vita della celebre monaca di Ponza.

:o

dove, quando & come avrei fatto ciò, di grazia?

non mi risulta proprio..

10 hours ago, paperino said:

continui a insinuare

Io non ho nessun bisogno di insinuare qualcosa, o estendere una mia versione dei fatti, nel senso che è un dato acclarato che la Corte Costituzionale austriaca ha dichiarato la nullità delle elezioni presidenziali per gravi irregolarità nello scrutinio del voto postale, che aveva dato luogo in alcuni collegi ad una partecipazione al voto superiore al 100% degli aventi diritto e pertanto tali elezioni si sono dovute ripetere.

Cioè mi limito a prendere atto del fatto che il voto postale in Austria ha determinato brogli

Poichè già abbiamo eletto un parlamento con una legge elettorale dichiarata poi incostituzionale e ce lo siamo dovuto tenere, la presentazione della lista +Europa ha già evidenziato gravi incoerenze ed errori di scrittura pure del Rosatellum bis ( che poi la Bonino abbia personalmente risolto il problema non elimina il problema stesso ) già giacciono alla consulta altri ricorsi per l'incostituzionalità pure di questa legge per ulteriori aspetti, il voto all'estero è praticamente fatto oggetto di ripetute denunce di irregolarità, ad ogni elezione, quale che sia la legge vigente etc

Io non aggiungerei ai presenti problemi ( che non sono pochi ) pure il problema dei brogli sul voto postale in collegi, che già sappiamo essere a forte rischio di inquinamento del voto e la cui procedura sarebbe gestita dagli stessi legislatori e burocrati, che già hanno evidenziato una spiccata inettitudine

Né mi parrebbe simpatico ad una elezione nazionale distinguere fra le modalità di voto di cittadini residenti al Nord, rispetto a quelli residenti al Sud

Mi dispiace per i lavoratori o gli studenti fuori sede, non è che sadicamente goda al pensiero di elettori che devono tornare a casa per votare, tuttavia ubi maior minor cessat

11 minutes ago, Hinzelmann said:

Io non ho nessun bisogno di insinuare qualcosa, o estendere una mia versione dei fatti, nel senso che è un dato acclarato che la Corte Costituzionale austriaca ha dichiarato la nullità delle elezioni presidenziali per gravi irregolarità nello scrutinio del voto postale, che aveva dato luogo in alcuni collegi ad una partecipazione al voto superiore al 100% degli aventi diritto e pertanto tali elezioni si sono dovute ripetere.

Cioè mi limito a prendere atto del fatto che il voto postale in Austria ha determinato brogli

Insinuazioni e falsità; quella delle percentuali "bulgare", poi, è una bufala già ampiamente smentita. Non è nemmeno corretto parlare di gravi brogli: ci sono state delle irregolarità procedurali e la stessa corte costituzionale austriaca ha sottolineato di non aver rilevato brogli. Dettagli: http://www.butac.it/brogli-austria-volume-2/

Sempre per la serie "italiani che ripetono voci senza prendersi la briga di verificarle" e "italiani boccaloni che credono a qualsiasi bufala".

Poi, per far votare i lavoratori temporaneamente fuori sede non serve il voto postale: si potrebbe fare un early vote nelle prefetture (come anche proposto in parlamento), delle liste dedicate in alcuni seggi della città (con eliminazione dalle liste del comune di provenienza, cosa più che fattibile nel 2018, grazie all'informatica e all'anagrafe nazionale digitalizzata) o altre opzioni. Gli studenti, invece, salvo casi eccezionali non dovrebbero averne diritto.

Edited by paperino
3 minutes ago, Hinzelmann said:

Tanto le mie sono insinuazioni che in Austria le elezioni le hanno rifatte

Hai controllato perché? Immagino, visto che rispondi di pancia a pochi secondi dal mio post, che tu nemmeno abbia aperto il link con le fonti.

Sempre per la serie "italiani che ripetono voci senza prendersi la briga di verificarle" e "italiani boccaloni che credono a qualsiasi bufala".

Edited by paperino

L'attacco personale non cambierà i fatti per cui l'anomalia delle percentuali divulgate all'inizio è stata poi spiegata (e non sussisteva, in realtà) e la corte costituzionale austriaca non ha rilevato brogli, come da sua sentenza.

Sempre per la serie "italiani che ripetono voci senza prendersi la briga di verificarle" e "italiani boccaloni che credono a qualsiasi bufala".

Edited by paperino

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