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[Layer] CO in famiglia e dintorni


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Eccomi qua. Premesso che avevo già fatto qualche CO con i miei amici più stretti - tutte persone fidate e carine su cui ero certo non avrei mai avuto nessuna reazione negativa (anzi, il contrario) - c'era come meta lontana il solito  scoglio del CO in famiglia: sono qui per raccontarvelo.

Devo dire prima di tutto questo: me lo ero ''programmato'' diversamente. L'incombenza di una relazione - imprevista, nel senso che era la cosa più lontana che mi sarei immaginato di avere/fare dal primo CO (2015) ai successivi due anni - mi ha scombinato i piani e ho dovuto, di conseguenza, ridefinirli completamente (per mia volontà, ben inteso, non sotto pressione della persona che frequento). Questo anche in prospettiva: essendo prossimo alla laurea (da qui a pochi mesi), mi sarei trovato nella scomoda situazione di dover comunque presentare il mio ragazzo ai miei parenti; farlo passare come ''amico'' non lo trovavo per nulla giusto.

Poiché le vacanze natalizie sarebbero state le ultime settimane trascorse di persona nel mio luogo natio (sono fuori sede, per chi non lo sapesse), e prevedendo già un periodo di full immersion nella stesura della mia tesi magistrale, ho colto l'occasione immediatamente.

Ho anticipato la notizia di una frequentazione con una ''persona'' sul gruppo WhatsApp in cui scrivono i miei fratelli, cugini e cognati, proprio agli inizi di dicembre, con la promessa di ritornare sul discorso. Speravo, invero, nella diffusione di rumors gossippari tra i ''vecchi'' (mio padre, zii, ecc.) da parte di mia sorella :asd: , ma questo non è avvenuto (anzi ha preferito tenersi per sé la cosa, garantendomi riserbo). Ho dovuto quindi attendere il momento più adeguato per tirar fuori l'argomento.

Solo che tale momento tardava ad arrivare - essendo io per natura un temporeggiatore (per non dire altro :asd: ) - così i giorni passavano inesorabili (partivo il 2 gennaio).

Probabilmente avrei rinunciato se non mi fosse arrivata un'occasione imperdibile: prima del 31 dicembre, mia sorella decide di organizzare a casa sua una serata fra ''giovani'' - io, i miei fratelli e cognati. E così fra una piadina e l'altra, la ragazza di mio fratello fa cenno all'argomento: qualche botta e risposta e infine arrivo a dichiararmi e a specificare che quella persona di cui parlavo è un uomo (almeno fino a 70 anni :sisi: ).

Seguono stupore e felicitazioni, frasi di circostanza, domande poco pratiche dell'omosessualità e della bisessualità, curiosità sul ragazzo che frequento, girano foto di lui come figurine (DavydPanini) e lancio aneddoti da captatio benevolentiae per metterlo in buona luce presso i miei ascoltatori (gioca a tennis, suona il pianoforte, beve tè verde, ama i Pokémon, ecc.).

Si parla ovviamente anche di cose serie: come dirlo a nostro padre e parenti. Qui le opinioni divergono, sopratutto il marito di mia sorella consiglia prudenza e qualcosa di molto graduale, ma tutti concordano che alla fine dei conti non sarebbe stato un dramma.

Non sto qui a raccontarvi le dinamiche della mia famiglia - che nonostante sia la classica famiglia italiana del Meridione, ha le sue particolarità tutte uniche - sta di fatto che, il giorno seguente, dopo un invito per un caffè che mi sapeva di trappola, lo dico anche alla suocera di mio fratello (che aveva saputo della cosa perché fisicamente presente quando mandai quel messaggio al gruppo Wsa). Anche lei mi consiglia di anticipare la notizia almeno a mio padre, prima di partire e prima della laurea, in modo che abbia il tempo di metabolizzare (mia madre non c'è più dal 2012, per chi se lo stesse chiedendo, quindi non si poneva per me il problema del CO, ma ciò rendeva anche vulnerabile il CO di mio padre, non avendo lui persone con cui si confida, oltre i figli ed eventualmente i fratelli).

Ora, io ero piuttosto insicuro (era ormai il 31 dicembre): come avrei introdotto il discorso? E poi era giusto buttare la bomba e andarsene subito dopo? Ci ho pensato per i due giorni seguenti e alla fine mi son ritrovato il 2 gennaio, prima di pranzo (da mia nonna, che abita al piano di sotto), da solo, a sistemare la valigia prima di partire per l'aeroporto.

Mio padre (che era giù da mia nonna) sale ed entra prima in bagno e poi nella mia camera - eravamo soli (mio fratello a lavoro, i miei zii sotto dalla nonna): quale migliore occasione? 

Sistemando le ultime cose nella valigia, mi accingo a dire a mio padre - che  intanto scherzava sul gatto che era entrato assieme a lui in camera: ''Ti vuoi portare anche questo impiastro?'': ''Sai, papà, da un po' di mesi frequento una persona''. E mio padre - come al solito stralunato :rolleyes: - ''Frequenti? Che si significa... ah, una ragazza?''. ''No, un ragazzo''.

Qui seguono momenti di tensione, in cui mio padre è visibilmente a disagio, spaventato. Tra una serie di banalità - ''ma come? Ma con tante ragazze? Ma che stai dicendo? Ritorna qui a casa, subito!, ecc.'' - dice anche una frase che mi colpisce moltissimo: ''Mi hai deluso''. Gli spiego la situazione, lui ripete ''Non ne voglio sapere nulla!'', ecc. Gli rispondo che se ne deve fare una ragione e che quando verrà per la laurea lo conoscerà, se vuole.

Tutto questo in nemmeno 10 minuti, poi ritorno in camera a chiudere la valigia (ci eravamo intanto spostati tra stanza da letto dei miei genitori, cucina e salotto, visto che mio padre camminava in modo nervoso da una parte all'altra), mentre mio padre, muto, scende da mia nonna, essendo ormai tutto pronto per pranzare.

Devo dire che la sua reazione mi ha sorpreso, me la immaginavo più ''scialla'': a nessuno di noi (io e i miei fratelli) ci aveva mai detto ''Mi hai deluso'', era la prima volta che glielo ho sentito di dire... beninteso, poteva andare peggio: non ha alzato più di tanto la voce, ha pranzato e non ha fa scenate di fronte a zii e mia nonna, mi ha salutato cordialmente davanti ai controlli di sicurezza (pur essendo stato muto durante le due ore circa di viaggio in auto per raggiungere l'aeroporto) e, come ogni sera, mi chiama verso le 21 per dirmi come va, cosa ho mangiato e che ho fatto. Però l'argomento non lo tocca - e sinceramente non lo tocco nemmeno io (non ne voleva sapere nulla, no?).

Subito dopo il ''fattaccio'', ho avvertito i miei fratelli della cosa, per fortuna posso contare sul loro appoggio e, non appena passerà del tempo (come ho raccomandato loro), gli parleranno di nuovo della cosa.

Il bilancio è comunque positivo, mio padre mi vuole bene e comprenderà, ne sono sicuro. Poi toccherà agli zii (paterni, avendo con loro un rapporto più stretto, per altro quotidiano) e mia nonna.

Intanto, per Capodanno ho provveduto a informare anche il resto degli amici-conoscenti che frequento nella mia città universitaria, concludendo i CO a livello di amicizie.

PS. Non mi va di rileggere il pippone. :D

Edited by Layer
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Dai, forza, sono sicuro che con il tempo e con il supporto dei tuoi fratelli le cose si metteranno a posto.

Ti auguro il meglio e sappi, lo dico da neo-out, che si vive molto meglio e con molte meno ansie!

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Non è mai facile da dire in particolare al proprio padre e per questo si tende a lasciarlo per ultimo,  è successo da poco tempo e non ha avuto ancora il tempo materiale di metabolizzare la situazione e di modificare la visione del futuro che lui avrebbe immaginato per te, con una ragazza.  Anche se in quel momento ha pronunciato una cosa che non ti aspettavi, sicuramente non la pensava e non la pensa,  è stata una conseguenza per averlo colto all' improvviso, spesso in quella circostanza si pronunciano frasi o parole che non si pensano realmente . Con il tempo e l'aiuto dei tuoi fratelli capirà. ;)

In bocca al lupo

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20 hours ago, Layer said:

 dice anche una frase che mi colpisce moltissimo: ''Mi hai deluso''.

C'è da sperare sia una frase infelice, quasi inconsapevole, dettata più dal turbamento per aver ascoltato una dichiarazione del tutta inattesa, che da un giudizio razionale sia pur collegato alle sue aspettative ed alle possibili insoddisfazioni di queste, e quindi ben fai a non darle troppo peso.

Tuttavia si legge spesso di frasi simili gettate pesantemente in faccia a figli che speranzosi, se non di comprensione, almeno di pietà (nel senso di pietas) parentale si confidano c on i genitori.

E sarebbe stato forse sopportabile cinquant'anni fa, quando l'omoerotismo era eticamente considerato immondizia dell'umanità e legalmente delittuoso direttamente od indirettamente;   ma oggi....?

Dico:

manco Layer avesse palesato d'essere delinquente abituale, omicida seriale, mafioso impenitente ovvero si fosse perciò dichiarato ingiurioso verso i genitori, disconoscente del loro amore, dei loro sacrifici, mantenuto nullafacente, odiatore dei fratelli, repellente gli affetti della famiglia....

Non si può neppure pensare che la delusione sia attinente alla negata continuità generazionale non solo e non tanto perché Layer ha fratelli che potrebbero sostituirlo alla bisogna, ma anche e soprattutto perché l'omoerotismo in sé e per sé non implica impotentia generandi  e quindi nulla impedisce al padre di sperare che Layer generi il sospirato erede della famiglia:

il desiderio di paternità non è certo estraneo all'homo homoeroticus.

Ma sì, è stata solo una frase infelice....

Tu ne cede malis sed contra audentior ito.

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5 hours ago, Mario1944 said:

E sarebbe stato forse sopportabile cinquant'anni fa, quando l'omoerotismo era eticamente considerato immondizia dell'umanità e legalmente delittuoso direttamente od indirettamente;   ma oggi....?

Mario, la fai più contorta di quel che è: "Oggi" è comunque figlio del "Ieri" :)

Che credi, anche in ambienti più politicamente corretti si dice "ah signora mia, che male c'è, basta omofobia, ecc.", ma quando poi il frocio ce l'hai in casa è un'altra storia. Il padre di Layer avrà modo di riflettere, il fatto che ci sia il supporto del resto della famiglia non è per nulla scontato e avrà un suo peso

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Il padre di layer ha detto a layer che l'ha deluso. Questo significa che il padre di layer sa poco dei gay e del fatto che layer non ha responsabilita' nell'essere gay. Il padre di layer dunque bisogno dunque di tempo per schiarirsi le idee sui gay in quanto  presumibilmente ha solo dei pregiudizi sbagliati sui gay.

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Grazie, ragazzi. :)

6 hours ago, Mario1944 said:

C'è da sperare sia una frase infelice, quasi inconsapevole, dettata più dal turbamento per aver ascoltato una dichiarazione del tutta inattesa

1 hour ago, Shell said:

Che credi, anche in ambienti più politicamente corretti si dice "ah signora mia, che male c'è, basta omofobia, ecc.", ma quando poi il frocio ce l'hai in casa è un'altra storia. Il padre di Layer avrà modo di riflettere, il fatto che ci sia il supporto del resto della famiglia non è per nulla scontato e avrà un suo peso

Penso anch'io sia stata una frase detta in modo avventato - per quanto mi abbia comunque ferito. E forse è stato un bene che io non abbia pronunciato, in modo altrettanto avventato, quello che mi stava frullando in testa, e cioè che era lui - in quel momento - l'unica persona che stava deludendo.

E' anche vero che la mia delusione per la sua reazione può essere più dovuta alle mie aspettative che non al fatto in sé, perché in effetti - come mi disse la suocera di mio fratello -mi ero immaginato come se dall'altra parte ci fosse un altro Layer, un 25enne del 2017, e non un uomo nato nel 1955, chiuso nel suo mondo tutto famiglia e lavoro.

E' pur vero che mi immaginavo una reazione più calma anche perché nulla aveva mai detto di negativo sugli omosessuali e, per altro, sua sorella, mia zia (deceduta proprio l'anno appena passato), era probabilmente lesbica (ma è ora evidente che tale pensiero non avesse mai sfiorato la mente di mio padre), di cui conosceva anche alcune sue vecchie amiche lesbo dichiarate e in coppia (venute al funerale), mi pare abbia votato Nichi Vendola ai tempi (in famiglia si vota sempre dei partiti di csx o sx)... ma - come dice Shell - tra vedere parlare di unioni civili al TG1 e l'avere il figlio frocio presso di sé, ci deve essere una bella differenza.

Il mio coming out, il mio essere lo vedo proprio come una chance, per lui e non solo, di ampliare quel piccolo mondo in cui vive.

Comprendo lo spaesamento iniziale e la vergogna che può esservi, in prospettiva, di trattare questa tematica, magari anche in un contesto di relazioni sociali pre-esistenti (fatti di familiari stretti, ma anche parenti più o meno prossimi, vicini, padrini, colleghi e conoscenti vari), ma è giunta l'ora che tutta la famiglia si faccia carico dell'(eventuale) omofobia sociale presente nel luogo in cui viviamo. Di dovermela sorbire tutta io, direi che non ne ho più voglia.

Edited by Layer
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che tu non debba essere solo in questo momento è logico-fisiologico-naturale (e, sono sicuro che la tua dolce metà ti appoggerà in tutto & per tutto)

poi, se accetti una piccola dritta non richiesta, forse potresti passare (o messaggiare) all'Agedo -sempre sia lodata!-, a chiedere qualche consiglio sensato/pratico su come ricucire i rapporti col tuo babbo (anche) velocemente, dopo sta notizia bomba

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Grazie, free. Penso però attenderò il seconda atto per capire se qualcosa si smuove: da quando son tornato nella mia città universitaria, lui mi chiama ogni sera come era solito fare, parlando normalmente del più e del meno. Io rimango vago su quel che faccio: non gli ho parlato ovviamente di aver rivisto il mio ragazzo in questi giorni, ma nemmeno gli dirò che ho rivisto anche i miei amici (ci ho pranzato proprio oggi) appena ritornati su anche loro (non vorrei pensasse che gli stia raccontando qualcosa di non vero).

Nessuno di noi al momento sta toccando l'argomento e penso sia ancora un po' presto per riprenderlo. Ma sarà fatto sicuramente, deve essere fatto...

Edited by Layer
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3 hours ago, Layer said:

E forse è stato un bene che io non abbia pronunciato, in modo altrettanto avventato, quello che mi stava frullando in testa, e cioè che era lui - in quel momento - l'unica persona che stava deludendo.

Talvolta la reticenza è una virtù, specialmente quando si tratta dei propri genitori.

2 hours ago, Layer said:

da quando son tornato nella mia città universitaria, lui mi chiama ogni sera come era solito fare, parlando normalmente del più e del meno

Probabilmente ci ha ripensato ed ha compreso che le delusioni di cui un genitore è lecito si lamenti e rinfacci sono ben altre.

4 hours ago, Shell said:

Mario, la fai più contorta di quel che è: "Oggi" è comunque figlio del "Ieri" :)

Figlio degenere tuttavia, per (nostra) fortuna, in grazia della tolleranza, se non approvazione dell'affettività omoerotica.

4 hours ago, Shell said:

quando poi il frocio ce l'hai in casa è un'altra storia.

Questo è pacifico, ma non vale solo per la frociaggine....

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@Layer,

non sarei troppo negativo al tuo posto. E' cmq un uomo di un'altra generazione; bisogno semplicemente dargli il tempo di capire, comprendere.... La stessa frase "mi hai deluso" non la prendere alla lettera; quando si è imbarazzati, meglio disorientati, si dicono cose sbagliate.... Tra l'altro è stato poi cordiale, affettuoso come al solito con te. Devi dargli semplicemente tempo, rispettando la sua età, educazione , formazione....    E poi quando ( se e quando a te apparirà opportuno) conoscerà Davy, sarà felice che tu sia gay!  ;) 

E ora pensa a studiare e concludere la tesi!!!!

@Mario1944 i soliti commenti fuori luogo da parte di uno che per primo trovo disagio a definirsi un uomo gay!  :D  :D  :D 

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Leggo solo adesso.

Bravo, Layer! Mi stai diventando un ometto :wub:

Ammiro la pacata chiarezza con cui stai vivendo questo contraccolpo non piacevole: tienici aggiornati degli sviluppi e considerati abbracciato.

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Complimenti per la tua determinazione di fare c.o. a tappeto con chiunque!

Sono contento della reazione positiva e senza riserve dei giovani della famiglia.

Per quanto riguarda tuo padre non mi sembra andata male, dagli il tempo di abituarsi all'idea.

come ti è già stato detto papà layer non ha 25 anni ma almeno il doppio e a questo giro il figlio frocio è toccato a lui.  

Se non ricordo male, la tua famiglia vive in un centro non molto grande del Salento, anche gestire le dinamiche da paese magari all'inizio non sarà facile.

In chat hai sempre descritto tuo padre come un uomo in gamba e un padre ultra presente e amorevole, sono certo che la cosa si aggiusterà presto e il giorno della tua laurea vorrà conoscere la tua metà.

un abbraccio

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  • 2 weeks later...

Dai tempo al tempo, come ti hanno già detto, e prendila con filosofia. Andrà bene :) 

PS. Complimenti per tutti i CO a mitraglietta! Ti ammiro

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