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Speriamo che me la cavo


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Ciao a tutti,

Ho bisogno di un consiglio.

A partire dalla prossima settimana avrò un sottoposto (ahaha che brutta parola), un ragazzo a contratto che mi aiuterà con la mole di lavoro e con cui dovrò, ovviamente, anche collaborare.

Finora io ero l’unico designer, oltre al mio capo e collaboravo di tanto in tanto con una ragazza che si occupa di social media (e logistica, ma questo non c’entra).

Ho cercato il più possibile di rimandare questo momento; i miei capi già avevano accennato al fatto che volessero prendere uno stagista o un tirocinante per alleviare il mio carico di lavoro.. ma io non volevo XD e quindi dicevo che non era necessario..che ce la facevo ecc. Anche se non era così.

Il motivo è che io sono un po’ un “control freak” ossia devo fare sempre tutto in prima persona e se qualcun altro fa qualcosa io devo sempre prima ricontrollarlo.. non riesco a fidarmi “ciecamente”.

Lo so.. è sbagliato.. lo so.

Però questo è quanto..

Quindi ora che il momento è giunto sono un po’ preoccupato, non so se riuscirò a gestire la situazione al meglio.

Sono di solito molto bravo a lavorare in gruppo.. cerco sempre di creare quello spirito giusto per generare quella ideale dose di competitività e di senso di appartenenza che portano alla vittoria :D .. però non sono bravo a dare ordini e non sono bravo a gestire qualcuno che si aspetta che sia io a dirgli cosa dovrebbe fare.

Poi boh eh.. intendiamoci.. non si tratta di un ragazzetto alle prime armi appena uscito dal liceo, è un tipo che ha lavorato da altre parti, ha fatto roba da freelancer ecc quindi è molto probabile che, anche se ufficialmente io sarò il suo capo, finiremo col lavorare in team, alla pari… o almeno questo è quello che in realtà spero. Perché altrimenti penso che avrò delle difficoltà. Penso che incomincerò a togliergli di mano del lavoro appena vedo che non lo fa come l’avrei fatto io.. e mi ritroverei quindi dopo poco col triplo del lavoro di prima invece che con la metà.

Inoltre, e ho finito, penso che la cosa che mi darebbe più fastidio sia che si facesse una cattiva opinione di me.. che pensasse che sono uno stronzo ecc.. Non mi farebbe lavorare bene.

Insomma.. che palle!

Qualsiasi consiglio da parte vostra è ben accetto, soprattutto da chi ha esperienza diretta in questo senso.. e da parte di @Almadel ovviamente, ma quello.. ça va sans dire.

Link to comment
https://www.gay-forum.it/topic/35791-speriamo-che-me-la-cavo/
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31 minutes ago, Beppe_89 said:

Sono di solito molto bravo a lavorare in gruppo

Stavo leggendo il tuo post quando questa frase mi ha colpito...

Io so ben poco di design ma so che significa lavorare in gruppo: come puoi asserire di essere molto bravo in un team se manco ti fidi del lavoro dei tuoi colleghi (control freak) ?

Dovresti prima conoscere questo nuovo ragazzo e vedere come lavora/quanto è skillato, poi potrai valutare nel tempo quanto il collaborare con lui impatterà sul lavoro tuo e di tutti.

Ci sta che sei preoccupato perché è la prima volta che gestisci una situazione simile: sfrutta l'occasione per imparare qualcosa anche da te stesso.

11 minutes ago, Duma said:

come puoi asserire di essere molto bravo in un team se manco ti fidi del lavoro dei tuoi colleghi (control freak) ?

sopraggiunge un meccanismo strano a dir il vero per cui quando devo fare qualcosa in gruppo tendo ad essere più rilassato perché il lavoro non è solo "mio" ma è di tutti.. quindi non mi sento responsabile e riesco a fidarmi del contributo degli altri. 

Se invece il lavoro viene assegnato a me ed ho qualcuno che mi deve aiutare a finirlo.. il discorso cambia.. e divento un po' maniaco della perfezione. 

Comprendo perfettamente la sensazione di inquietudine che s'accompagna ad una mansione di "responsabilità" e di supervisione perché anch'io, dall'anno scorso, sto ricoprendo un ruolo che mi pone al di sopra di una serie di colleghi che dipendono dalle mie decisioni.

Sono responsabile operativo in un ente di soccorso sanitario, e dopo alcuni mesi di operatività in solitudine sono stato affiancato da un collega con cui ripartire i compiti che il mio ruolo prevede.

All'inizio è stato un calvario, perché percepivo come invadente il fatto che qualcuno mettesse mano alle mie procedure e temevo non seguisse alla lettera ciò che avrei voluto che facesse, dato che l'ultima parola spettava comunque a me ed ero io a dover rendere conto ai vertici.

Il disagio è durato qualche settimana, tempo necessario che ci abituassimo ad un'equilibrata ripartizione e che "unissimo" le idee.

Una volta presa confidenza con la situazione, tutto è andato liscio e la collaborazione è stata molto piacevole.

Bisogna cercare di essere "aperti" alle nuove idee, partendo dal basso e aumentando gradualmente la dose di lavoro "condiviso", cercando ove possibile di ampliare la capacità decisionale dell'affiancato quando avrà ottenuto sempre più esperienza.

Molto dipenderà inoltre dal carattere del tuo subalterno, dato che non tutti sono rispettosi e "obbiedienti" nell'attenersi a procedure già consolidate.
Sono caratteristiche che emergeranno nel tempo, e che andranno contestualmente corrette se inadeguate.

E' prevedibile che chi decide spesso venga visto come "stronzo", fa parte del gioco, ma se sei capace la possibilità che ciò accada si ridurrà notevolmente...

34 minutes ago, Laen said:

All'inizio è stato un calvario, perché percepivo come invadente il fatto che qualcuno mettesse mano alle mie procedure e temevo non seguisse alla lettera ciò che avrei voluto che facesse, dato che l'ultima parola spettava comunque a me ed ero io a dover rendere conto ai vertici.

Il disagio è durato qualche settimana, tempo necessario che ci abituassimo ad un'equilibrata ripartizione e che "unissimo" le idee

beh, ma nel tuo caso credo abbiate protocolli abbastanza rigidi a cui attenervi;

quando invece si tratta di compiti più creativi e meno schematizzati, probabilmente influisce di più anche l'estro/il carattere delle persone coinvolte.

Se -mettiamo- ti capita il classico cavallo pazzo assolutamente disordinato ma che cmq alla fine porta a compimento l'incarico, ti devi anche un po' (af)fidare a lui/lei.

O almeno io mi regolo così

Edited by freedog
1 minute ago, freedog said:

beh, ma nel tuo caso credo abbiate protocolli abbastanza rigidi a cui attenervi;

Sì, esistono linee guida precise e protocolli studiati per essere rispettati fedelmente, ma il mio ruolo spazia anche oltre, dato che nell'ente in cui lavoro non ci si occupa solo di mero soccorso 118.

A prescindere dal tipo di lavoro, volevo più che altro focalizzarmi sull'aspetto collaborativo e "caratteriale" tra due figure che devono imparare a prendere confidenza... ;)

per carità, hai fatto benissimo;

volevo solo completare il tuo discorso evidenziando che cmq anche il tipo di attività alla fine una sua importanza ce l'ha

anche per come impostare un qsi tipo di rapporto/collaborazione, per trovare la giusta sintonia operativa, caratteriale eccetera

that's all

Poi un'altra cosa che mi turba è... e se ne sapesse più di me? 

Non so se mi sento già abbastanza maturo dal punto di vista professionale per essere il capo di qualcuno.. 

Già so che in questi giorni avrò incubi su di lui che prende il comando e mi mette in cattiva luce con i capi..

Secondo me:

- chiedigli di che si e' occupato finora come designer e come fa a svolgere i progetti, che metodologia di lavoro usa

- pensa quali progetti pensi che potresti affidargli

- esponigli i progetti che pensi lui potrebbe fare e chiedigli di sceglierne uno a lui consono

- chiedigli quando ha scelto il progetto di esporti le sue idee su questo progetto dopo che  ci ha riflettuto. 

- Se ti vanno bene lascialo lavorare da solo a vedere cosa fa e non metterci il naso finche' l'ha finito. Se non ti va come lui vuole realizzarlo spiegagli perche' non ti va e chiedigli di modificarlo e di esporti di nuovo il nuovo progetto quando ha la nuova proposta.

- quando ha finito il progetto da solo, valutalo e dopo averlo valutato discuti con lui il risultato. Se e' buono fagli i complimenti, e' importante che si senta apprezzato, se invece e' realizzato male valuta come metterci una toppa.

- continua con il secondo progetto per lui alla stessa maniera del primo

- importante e' responsabilizzarlo e non stargli sulle palle quando lavora.

OT: perche' non ci mostri sul forum alcuni tuoi lavori ?

Edited by marco7
15 minutes ago, Beppe_89 said:

Poi un'altra cosa che mi turba è... e se ne sapesse più di me? 

Non so se mi sento già abbastanza maturo dal punto di vista professionale per essere il capo di qualcuno.. 

Già so che in questi giorni avrò incubi su di lui che prende il comando e mi mette in cattiva luce con i capi..

e vabbè, ma se manco è arrivato e tu già c'hai paura che ti farà le scarpe, non se ne esce.

poi però non raccontarti palle tipo 

2 hours ago, Beppe_89 said:

Sono di solito molto bravo a lavorare in gruppo.. cerco sempre di creare quello spirito giusto per generare quella ideale dose di competitività e di senso di appartenenza che portano alla vittoria

Se lui ne sapesse piu' di te approfittane per migliorare e non vederlo come un concorrente ma come un'opportunita' per migliorare. Nella tua ditta ci sei entrato tu per primo e lui non e' entrato per fregarti il posto ma per aiutarti a svolgere la quantita' eccessiva di lavoro.

1 minute ago, freedog said:

poi però non raccontarti palle tipo 

2 hours ago, Beppe_89 said:

Sono di solito molto bravo a lavorare in gruppo.. cerco sempre di creare quello spirito giusto per generare quella ideale dose di competitività e di senso di appartenenza che portano alla vittoria

ahaahah ma è vero! in gruppo è diverso.. cambia tutto, la prospettiva  è diversa e conta solo raggiungere l'obiettivo, non c'è competizione tra i componenti del gruppo ma solo con l'esterno. 

9 minutes ago, marco7 said:

OT: perche' non ci mostri sul forum alcuni tuoi lavori ?

ok metterò delle fotine : D 

19 minutes ago, Beppe_89 said:

ahaahah ma è vero! in gruppo è diverso.. cambia tutto, la prospettiva  è diversa e conta solo raggiungere l'obiettivo, non c'è competizione tra i componenti del gruppo ma solo con l'esterno.

e però all'idea di ritrovarti un collaboratore tra i coglioni vai in paranoia..

ammetterai che c'è qsa che non quadra, spero..

Edited by freedog

Non ha senso preoccuparsene ora, occorre che lo osservi al lavoro per farti un'idea delle capacità del tizio.

Molto dipende dal capirsi, dal sapersi sintonizzare...poi, non trattandosi di lavori che richiedono una supervisione costante come può essere per una procedura sanitaria, nulla ti vieta, chessò, dopo una settimana, di inviargli una nota via e-mail per spiegargli cosa vuoi che faccia diversamente, se il confronto diretto ti spaventa.

Non mi preoccuperei di passare per "bastardo", occorre solo mantenere ruoli definiti -senza far pesare la gerarchia, s'intende-.

7 minutes ago, Beppe_89 said:
12 minutes ago, freedog said:
e però all'idea di ritrovarti un collaboratore tra i coglioni vai in paranoia..
ammetterai che c'è qsa che non quadra, spero..

No, non te sto a seguì giuro..

riformulo:

  1. dici che ti piace lavorare in team
  2. i boss ti affiancano un collaboratore perchè c'hai troppi carichi di lavoro
  3. scleri perchè non sapresti come gestirlo e/o perchè cmq c'hai il terrore che ti possa fare le scarpe

tesò, se ti prendono ste paranoie quando ancora manco conosci sto tizio e non sai se/quanto sia capace, il lavoro di squadra quanto meno non fa per te!

oppure abbiamo due idee MOLTO diverse di codesto concetto; e sì che al lavoro mi capita di applicarlo concretamente tutti i dì..

Edited by freedog

Si, ti stai facendo troppe paranoie   :D

sei bravo nel tuo lavoro e ne hai ampia padronanza

se lavori molto bene in team, vuol dire che sai gestire il lavoro con gli altri, aldilà del ruolo

piuttosto, da esperienze personali:

- dovevi prima o poi imparare  "a dare ordini"  e a smetterla di essere  "control freak":  approfitta dell'occasione! Sforzati, servirà alla tua maturazione professionale.  Questo non toglie che non devi cmq fidarti  "ciecamente", ci si fida ciecamente solo della mamma e del proprio ragazzo! se si è fortunati.  Con l'una o con l'altro!  :D 

- non dovete lavorare alla pari: tu sei il suo capo. Seguilo e formalo, tranquillamente e senza ansie. Gradualmente. Come ti ha indicato Freedog.  Magari formerete un team, ma tu rimani il boss che indirizza il lavoro, che lo supervisiona, che non gli tiglie il lavoro se sembra non farlo come vuoi tu bensì lo corregge (con una certa fermezza, determinazione magari; sei il suo capo, non lo zio stile zio-nipote del libro di Harry Potter..  :D )     Imparerai a dare ordini e gestire il tuo gruppo di lavoro (adesso costituito solo da lui, oltre a te) e questo ti sarà utile per la tua di formazione professionale. I  "sottoposti" servono anche a questo; a far maturare professionalmente i capi....

- non pensare troppo a l'opinione che si può fare di te, anche perché quella che eventualmente conta è quella che si fa dopo mesi di lavoro assieme; non stare a pensare a come lui la prende ogni volta che decidi qualcosa. Decidi con ponderazione e spiegati al meglio con lui, ma non devi avere la sua approvazione. La sua eventuale stima e considerazione verrà, eventualmente, in seguito.

. insomma, fai il Capo e non rompere i cojoni né a noi e né a lui!  :D       Poi di amici, sia tu che lui ne potrete trovare tanti nella vita:  fai il Capo!

    PS:  ovviamente come capo hai diritto:

a farti fare e portare il caffè quando ne hai voglia

a farti andare a ritirare il vestito in tintoria

a farti innaffiare le piante a casa quando sei in viaggio

a fargli inventare le peggio scuse col tuo ragazzo per coprire le tue scappatelle

a scaricare le tue ansie e nervosismi, gridandogli i peggio improperi e tirandogli addosso oggetti  (ma non fargli lividi!!!)

a molestarlo e abusare sessualmente di lui ogni volta che ne hai voglia

ecc...   ecc...

Concordo devi farti meno paranoie. Ora lui non ha ancora iniziato e magari questa è solo tanta ansia anticipatoria, magari poi lavovorerete benissimo insieme... nel qual caso io comunque ti suggerisco di pensare a delle metodologie per diminuire l’ansia, non può che farti bene.

un consiglio pratico: gioca a carte scoperte e dichiarati apertamente control freak... fallo con diplomazia e con un discorso fatto bene però! Spiega che come responsabile del lavoro che ti viene affidato, devi per forza ricontrollare ciò che viene fatto, almeno per il primo periodo che lavorate insieme, che non vuoi stargli con il fiato sul collo ma c’è tutta una parte da supervisore che tu devi obbligatoriamente fare... e poi vedi come va :) good luck boy

si gioca  "a carte scoperte"  col proprio ragazzo, coi propri familiari, coi propri amici

qui si tratta di ambiente di lavoro

rischia di  "calarsi le braghe" con un proprio sottoposto!

Altro ovviamente è essere chiaro e franco nelle questioni quotidiane....

11 hours ago, castello said:

  PS:  ovviamente come capo hai diritto:

a farti fare e portare il caffè quando ne hai voglia

a farti andare a ritirare il vestito in tintoria

a farti innaffiare le piante a casa quando sei in viaggio

a fargli inventare le peggio scuse col tuo ragazzo per coprire le tue scappatelle

a scaricare le tue ansie e nervosismi, gridandogli i peggio improperi e tirandogli addosso oggetti  (ma non fargli lividi!!!)

a molestarlo e abusare sessualmente di lui ogni volta che ne hai voglia

ecc...   ecc...

A CAZZARO!!!!

:lol::lol::lol::lol: 

Punto della situazione dopo tre giorni:

- le mie paure erano infondate..non mi sembra (per ora) un tipo arrivista e che cerca di mettere in cattiva luce gli altri per emergere

- non è troppo competitivo.. e sapete che le persone competitive mi stanno simpatiche come la nebbia in tangenziale

- condividere il lavoro con qualcun'altro che non sia me stesso mi sta piacendo.. è come avere un partner in crime e sono riuscito a non essere troppo maniaco del controllo

- un po' mi irrita non poter passare la mano su tutto quello che viene prodotto, come prima...ma penso che ci farò l'abitudine

- sono un po' geloso delle attenzioni che i capi gli hanno riservato.. in quanto nuovo arrivato 

Questo è tutto per ora ; )

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