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Gli uomini gay e bisex sono spinti ad aderire a modelli estetici irraggiungibili


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1 minute ago, freedog said:

chiediti come mai i presidenti passano veloci, ma IL direttore artistico resta sempre lo stesso..

Il direttore artistico è cambiato qualche anno fa, è vero.

Ora però non ho dati ufficiali alla mano per confermarti se il cambio abbia comportato effettivamente un aumento del reddito di Mucca.

E pure là vige la logica di mercato: se Caio fa fare più soldi, benvenga che venga richiamato e confermato eh.

4 minutes ago, freedog said:

ça va sans dire; ho citato un case history di mia diretta conoscenza

Si si, la mia scelta di non far nomi è perché se iniziamo a tirar fuori eventi e situazioni che han colpito svariate associazioni, poi si rischia di deviare il discorso, per questo mi son preferita mantenere sul vago.

6 minutes ago, freedog said:

chi c'è stato però mi dice che trattasi di meeting estemporanei senza un filo conduttore tra una domenica, la precedente e la successiva

Qui si entra nei classici punti di vista personali.

Potrei risponderti che la deriva degli incontri da oratorio  degli anni passati mi aveva (tipo) scartavetrato le ovaie.

Insomma, è possibile che si hanno due visioni differenti su quali siano gli obiettivi che deve avere un'associazione.

Ma un'associazione deve aver chiari i suoi obiettivi.

Va da sé che facendo un'analisi dell'andazzo... beh insomma, ci siamo capiti.

11 minutes ago, freedog said:

PS: brontoLoco??? TIE'!!!!!

IO conosco nowy e te no, pappappero!!!!!!!!!!!!!

Ce stanno 4 lesbiche in croce, ancor di meno se ci aggiungiamo quelle rompipalle, quindi tu conosci me ma io sinceramente non ho la più pallida idea di chi possa essere tu.

davydenkovic90
37 minutes ago, nowhere said:

Perché i numeri ci danno contro e perché l'offerta è quasi nulla.

Le mie possibilità di incontrare altre lesbiche nerd (escludendo il cassero a bologna) in eventi sociali a tema rasentano quasi lo zero.

Perché comunque si è più interessati a creare eventi di maggior respiro che possano far confluire il maggior numero di omosessuali assieme, perché le "nicchie" non portano guadagno.

Poi son la prima che è andata per locali, associazioni, ha usato chat & co.
Però lamento comunque che un certo mainstream di fondo la fa da padrone, sta a te adattarti o meno.

Non mi sembra che quello che dici si colleghi molto al topic iniziale, mi pare più una critica generica all' "universalismo" delle associazioni e eventi lgbt.. Ma non per questo, penso, sei stata spinta a omologarti a non so quale modello irraggiungibile di donna. 

Idem i ranokkietti di freedog. Potranno sì essere bombardati da immagini di un certo tipo, ma non saranno totalmente manipolabili avranno anche un minimo di raziocinio da capire dove finisce la realtà e dove inizia photoshop, e soprattutto che dà molta soddisfazione avere un amico leale piuttosto che 100 like su facebook.  

P.S. e non mi dite che il virtuale e I vari social hanno poco peso in tutta questa faccenda.

State virando sulle associazioni (comunque anche io ho conosciuto freedog dal vivo, non capisco come faccia nowhere a non averlo conosciuto, va be') ma chi frequenta le associazioni, secondo me, a meno che non sia un superficiale o un imbecille, è già abbastanza "in salvo" dal doversi sentire inadeguato e attratto in modo patologico da modelli irreali e irraggiungibili.  (parere mio)

Edited by davydenkovic90

@davydenkovic90 si ricollega perché l'universalismo delle associazoni e degli eventi lgbt porta ad aderire ad un determinato stile di vita e modelli estetici, che a loro volta portano il consumatore a convincersi  ad avere dei bisogni superflui (grazie al bombardamento di marketing a cui si è soggetti) e lo portano, inevitabilmente, a consumare.

L'essere una minoranza aiuta questo meccanismo perché il bisogno di aggregazione porta la stragrande maggioranza  a seguire i simili.

E, sopratutto, la gente è manipolabile.

Tutta la storia umana ce lo dimostra, senza star a scomodare troppo la psicologia od il marketing.

Fatti un giro su youtube in cerca dell'esperimento di Asch sul conformismo.

18 minutes ago, davydenkovic90 said:

e non mi dite che il virtuale e I vari social hanno poco peso in tutta questa faccenda.

ehm.. veramente ti si sta dicendo in stereo che il virtuale, specie per i ranokkietti de cuius, di importanza ce ne ha pure troppa.

a discapito del reale e di quei sensi di inadeguatezza che possono venir fuori se ti paragoni al figone patinato e ritoccato digitalmente

davydenkovic90
15 minutes ago, nowhere said:

@davydenkovic90 si ricollega perché l'universalismo delle associazoni e degli eventi lgbt porta ad aderire ad un determinato stile di vita e modelli estetici, che a loro volta portano il consumatore a convincersi  ad avere dei bisogni superflui (grazie al bombardamento di marketing a cui si è soggetti) e lo portano, inevitabilmente, a consumare.

L'essere una minoranza aiuta questo meccanismo perché il bisogno di aggregazione porta la stragrande maggioranza  a seguire i simili.

E, sopratutto, la gente è manipolabile.

Tutta la storia umana ce lo dimostra, senza star a scomodare troppo la psicologia od il marketing.

Fatti un giro su youtube in cerca dell'esperimento di Asch sul conformismo.

Certo, siamo d'accordo sulle regole del marketing e sui modelli proposti.

Ma un conto è omologarsi ad ascoltare Lady Gaga, a indossare la maglietta di quel dato stilista, ad andare in palestra per essere un minimo atletici, un altro conto è fare la liposuzione, il trapianto dei capelli, la depilazione laser, cambiarsi i connotati, insomma (oppure soffrire di non poterlo fare) perché vogliamo essere come Mariano di Vaio.

Stiamo parlando di adesione a modelli irraggiungibili, non di omologazione a una qualsiasi caratteristica riconosciuta, da un gruppo, come "giusta".

L'adesione a modelli irraggiungibili, per me, si sposa bene con l'irrealtà, cioè, il ragazzino o la ragazzina che, nella propria cameretta sognano di diventare come le immagini da cui vengono bombardati. Nel momento in cui questo ragazzino, oltre a tutte le varie altre cose che fa nella vita (scuola, hobby ecc.) comincia a frequentare gli altri, anche attraverso locali e associazioni, per forza di cose la sua attenzione virerà anche su altro oltre che sull'aderenza o meno ai modelli estetici. Nasceranno simpatie, antipatie, discorsi interessanti, battute, giochi, gite fuori porta ecc. e a quel punto il mondo del ranokkietto si sarà fatto un po' più ampio e il modello iniziale non avrà più alcun valore.

E' chiaro che se da certi circuiti non si esce mai, c'è il rischio di rimanerci intrappolati.

Edited by davydenkovic90

Credo che il problema sia che a un certo punto il ragazzino gay

comincia sì a uscire con i suoi coetanei, ma scopre che anche loro condividono la sua stessa passione per i palestrati.

Io non sono sicuro di considerare insana questa fissazione: se proprio ti piace quel modello fisico, allenati anche tu.

Se ti piacciono i sapiosessuali, leggi più libri. Se ti piacciono le belle auto, molla Filosofia per Odontoiatria.

Insomma voglio dire che siamo fondamentalmente "vittime" dei nostri gusti in fatto di uomini.

Io non credo sia la società a spingersi verso un modello rispetto a un altro;

il marketing è semplicemente conformista: prende la cosa che va per la maggiore e cerca di venderla a tutti.

I colti, i ricchi, i giovani e gli sportivi piacevano già alla maggioranza degli omosessuali ateniesi del V secolo avanti Cristo.

davydenkovic90
2 hours ago, Almadel said:

Credo che il problema sia che a un certo punto il ragazzino gay

comincia sì a uscire con i suoi coetanei, ma scopre che anche loro condividono la sua stessa passione per i palestrati.

Io non sono sicuro di considerare insana questa fissazione: se proprio ti piace quel modello fisico, allenati anche tu.

Quella per i palestrati non è una fissazione insana, è semplicemente un gusto (molto diffuso).  Come è già stato detto, molta gente fa palestra o cura il proprio aspetto per piacere e a sua volta cerca un partner che fa altrettanto,  non c'è niente di strano.

L'articolo parla di aderenza a modelli irraggiungibili, che è una cosa molto diversa dall'avere un ideale estetico di sé o degli altri: il fantomatico ragazzino non ha semplicemente la passione per i palestrati da condividere con gli amichetti né va semplicemente in palestra a chiedere come fare per aumentare la propria massa muscolare.... il ragazzino crede che la propria immagine (o quella del potenziale partner), per essere considerata "adeguata", debba aderire all'immagine photoshoppata di quella di un modello di un sito porno o di un manifesto pubblicitario. 

Dato che si tratta di qualcosa che uno vive prevalentemente tra sé e sé, tra il confronto con la propria immagine riflessa nello specchio e ciò che vede online, secondo me frequentare un qualsiasi gruppo di amici e già allontanarsi dallo specchio e dai profili instagram,  aiuta molto... A ritornare un attimo sul piano della realtà e relativizzare il bisogno di dover aderire al modello irraggiungibile, . Poi va benissimo frequentare anche Valeria Marini che ti racconta il cursus honorum dei suoi interventi chirurgici e l'arsenale di creme antirughe, va benissimo, ma almeno uno si rende conto di che impalcatura cosmetica c'è dietro e almeno ha fatto due passi o shopping con Valeria e si è divertito.

Edited by davydenkovic90
On 26/1/2018 at 11:20 PM, nowhere said:

E dietro mi sembra esserci un preciso interesse di marketing che vuole il maschio gay single come un consumatore incallito assicurato.

Instillargli il tarlo del raggiungere un determinato canone di bellezza e di stile di vita che si può ottenere solo attraverso una spesa di denari consistente, è alla fin fine una mossa di marketing vecchia come la creazione del mondo ed applicata in tanti settori della vita (vendere il superfluo dando la sensazione che sia diventato invece indispensabile).

ecco

tutto il resto sono STRONZATE

i maschi gay sono una categoria estremamente tendente all'uniformità, per non dire al conformismo, diciamo tutti le stesse cose, abbiamo gli stessi gusti, coltiviamo le stesse mode, abbiamo le stesse esigenze e per di più i più fighi trainano anche gli etero, quindi siamo una categoria di consumatori ideale (basta pensare quanto uno strumento come i forcial livelli tutti)

Questa cosa magari in Italia si vede meno, perchè il paese è lento, resiste un po' all'internazionalizzazione etc, ma il verso è quello, ben oltre alla questione dell'immagine, che è un aspetto evidente ma non il principale

in questo momento siamo usati molto da chi vuole vendere, per non dire sfruttati e la cosa se è un vantaggio per chi sa cavalcare il fenomeno, rischia di diventare un dramma per chi non sa farlo, dividendoci in aree non comunicanti

23 hours ago, freedog said:

Ok, le attività dell'ass.ne si reggono sui soldi che si alzano con le serate del Mukka; se fosse andato avanti solo di volontariato sarebbe stato tutto sbaraccato decenni fa.

Nessuno discute ciò.

E però, possibile che tantissime risorse (non solo economiche) alla fine debbano andare solo per organizzare ste feste, mentre, per dire, vengono mollati o quasi il gruppo giovani e gli incontri domenicali del Welcome?

è chiaro che sarebbe meglio ancorare le varie agevolazioni che hanno le attività economiche legate agli enti non commerciali di tipo associativo ad un criterio di effettività delle attività istituzionali

ma siccome siamo in Italia e queste cose non avverranno mai, è meglio chiedere alle iene di fare un altro servizio sui locali con le darkroom, perchè altrimenti le associazioni per come le conosciamo resteranno delle appendici atrofizzate per giustificare l'applicazione della normativa di favore

Ovviamente il pensiero femminista queer, che da come si sta espandendo nelle pubblicità progresso dei frocial, specie grindr (penso voi le chiudiate senza farci caso o senza capirle perchè solo io ne parlo)

non aiuta, nel senso che è sclerotico e bipolare: contesta il neoliberismo ma ne promuove lo stile di vita senza sostituirlo con un programma alternativo, colpevolizza i maschi cis bianchi, anche gay, ma solo per creare un piccolo mondo di plastica in cui le discriminazioni restano ma vanno nascoste sotto un velo di ipocrisia luccicante

facevo caso l'altro giorno ad una pubblicità (into etc) di un salone di bellezza "queer", in cui si mostrava la foto di un barbiere ed un cliente esattamente uguali: stesso taglio di capelli, stessa barba, maschili, bianchi e curatissimi. Ma scusate, se è queer mi aspetto una barba tinta, trucco pesante e un aspetto androgino, che ci azzecca lo stile taglialegna urban fashion etc.?

23 hours ago, Demò said:

i maschi gay sono una categoria estremamente tendente all'uniformità

ma non eravamo quelli eccentrici per antonomasia??

Edited by freedog
21 hours ago, freedog said:

ma non eravamo quelli eccentrici per antonomasia??

ma non è un cazzo vero dai

a parte che ormai gli etero seguono in massa la moda gay del momento, se poi lo siamo eccentrici, lo siamo tutti allo stesso modo

2 hours ago, Demò said:

ma non è un cazzo vero dai

a parte che ormai gli etero seguono in massa la moda gay del momento, se poi lo siamo eccentrici, lo siamo tutti allo stesso modo

vallo a dire a quelli* che intignano a dire che il Pride è una carnevalata, senza mai averci messo piede...

-*froci compresi-

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