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Guest -NakedOnTheSand-

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@Fabius81 Quale libro di Mauro Corona? Io ho letto "Storia di neve", ma effettivamente non mi ha entusiasmata così tanto..

 

"Il volo della martora", più che altro sono duecento pagine di lui che parla dei suoi racconti d'infanzia, scritto con uno stile molto naif.

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Ho appena finito di leggere "Anna Karenina", decisamente lungo ma davvero bellissimo.

Il prossimo in lista è "Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve" di J. Jonasson

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io sono un lettore accanito: tengo una media di 3/4 libri alla volta

 

sto finendo di leggere Il ragazzo persiano, sono quasi a meta di Da cosa nasce cosa di Alfio Caruso e ho quasi terminato Salita al monte Carmelo di Giovanni della Croce 

 

sto anche leggendo e trascrivendo in forma più sintetica (concentrandomi sulla sua psicologia) la biografia di Cesare Pavese: Il vizio assurdo, poiché mi occupo di biografie per un sito al quale collaboro: riporto le vite di personaggi famosi che sono indiziabili di autismo   

Edited by Catilina
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Posizionandomi sulla lingua italiana, sto leggendo la traduzione (che già intuisco inadeguata) di "The music of the primes", di Marcus du Sautoy. Per un appassionato di matematica come me, il paesaggio di Riemann, la retta sulla quale finiscono gli zeri, tutta la storia che c'è dietro - da Euclide a Turing -, è più appassionante del ciclo arturiano! Però già sostituire la musica originale del titolo con un'enigma ("L'enigma dei numeri primi", è la traduzione italiana), mi perplime non poco.

Oltre a questo testo, sto leggendo solo dei manuali tecnici di scarso interesse per il pubblico, che fanno parte dei miei studi (personali). Vorrei procurarmi il libro di Walter Siti "Troppi Paradisi", ma sono troppo pigro per uscire dal mio mondo autosufficiente (un petit paradis, appunto) con questo caldo tropicale. Quando avrò la voglia di spiaggiarmi, farò in modo di averlo.

Non leggo/rileggo romanzi, racconti, poesie da quasi due settimane ormai. Devo preoccuparmi?

Edited by akinori
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Allora, sono rimasto un po' indietro.

 

~~~

Ho finito la raccolta La fantascienza di Playboy.
L'unico racconto da segnalare di quelli che non avevo ancora recensito è Gianni, di Robert Silverberg, dove dal passato viene portato nel futuro e curato dalla malattia che lo stava uccidendo Giovan Battista Pergolesi, per gli amici Gianni. Il compositore settecentesco nel futuro si dà a qualcosa che da come viene descritta sembra techno, dubstep, o qualcosa del genere (ci capisco poco). Grandioso!

~~~

 

Ho letto poi I biplani di D'Annunzio di Luca Masali, vincitore del premio Urania 1995, un premio che chiaramente viene assegnato con una certa leggerezza. Intendiamoci, non è che sia un brutto libro, ma non credo meritasse un premio (a meno che gli altri in concorso quell'anno non fossero veramente atroci).
La storia è avvincente e ben articolata (viaggi nel tempo, nazisti, personaggi storici a caso), ma la scrittura mi lascia perplesso: oltre ad essere condito di tecnicismi (sembra che l'autore voglia dimostrare a tutti quanto si sia informato sull'areonautica di inizio secolo), la storia finisce proprio quando l'azione è arrivata al culmine, lasciando la fastidiosa sensazione che manchino un centinaio di pagine a fronte delle prime cento magari evitabili.

Un voto sarebbe 6 su 10.

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Bullfighter4

 

 


Ho finito la raccolta La fantascienza di Playboy.
L'unico racconto da segnalare di quelli che non avevo ancora recensito è Gianni, di Robert Silverberg, dove dal passato viene portato nel futuro e curato dalla malattia che lo stava uccidendo Giovan Battista Pergolesi, per gli amici Gianni. Il compositore settecentesco nel futuro si dà a qualcosa che da come viene descritta sembra techno, dubstep, o qualcosa del genere (ci capisco poco). Grandioso!

 

Mmm, questo sembra molto interessante!

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Sia chiaro che, contrariamente a quanto sembra, non è un racconto sulla musica, ma sul concetto di predestinazione personale (in questo caso, quella alla vita dissoluta di Pergolesi). Ciò non toglie che Silverberg ne approfitti per lanciare un paio di pesanti frecciate alla musica contemporanea. :asd:

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Elianto di Stefano Benni... mi incuriosisce sempre, ma ogni tanto mi lascia perplesso! Vediamo come va a finire!

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Ora sto leggendo l'opera omnia di Walter Siti. Partendo da quello che ho trovato: ho finito "Il canto del diavolo" (castissimo) e mi sto centellinando "Troppi paradisi" sulle spiagge. Il testo che ha vinto lo Strega lo leggerò in autunno

Strano che quando si parla di cultura gay italiana questo autore (che è anche autore televisivo e ha collaborato ad almeno un'edizione del Grande Fratello) non venga mai citato...

Adesso comprendo l'idiosincrasia di Hinzy, per esempio...

Walter Siti, semplicemente, non è omonormativizzabile!

Naturalmente, "Troppi paradisi" me lo sto centellinando per approfondire tutti i rimandi e le citazioni e le allusioni...

Il curatore dell'archivio Pasolini (il nostro Walter Siti), fu succube di Laura Betti, madre fallica che lo castrò su tutti i piani (insieme con molti altri intellettuali della sua generazione). Memorabile la descrizione del viaggio in Cappadocia con la "pazza"...

Sicché ho dovuto approfondire . per esempio, il ruolo di Laura Betti nella cultura cinematografica e musicale italiana. Leggere ("inediti") e rileggere Pasolini. Scoprire chi si cela dietro gli asterischi e l'identità di chi non è nominato (Laura Betti, per esempio, non è mai nominata direttamente).

Verificare tutti i pettegolezzi televisivi su la De Filippi e Costanzo (anche se Walter (mentendo) dice che sono tutte invenzioni, all'inizio del testo (strategia della sospensione della credulità ingannante)...

Insomma, mi sto divertendo, è evidente  ;)

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Il curatore dell'archivio Pasolini (il nostro Walter Siti), fu succube di Laura Betti, madre fallica che lo castrò su tutti i piani (insieme con molti altri intellettuali della sua generazione). Memorabile la descrizione del viaggio in Cappadocia con la "pazza"...

Sicché ho dovuto approfondire . per esempio, il ruolo di Laura Betti nella cultura cinematografica e musicale italiana. Leggere ("inediti") e rileggere Pasolini. Scoprire chi si cela dietro gli asterischi e l'identità di chi non è nominato (Laura Betti, per esempio, non è mai nominata direttamente).

 

ti consiglio di leggere "Qualcosa di scritto" di Emanuele Trevi

Edited by conrad65
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@grazie Conrad. prendo sempre sul serio i tuoi suggerimenti, appena avrò tempo e spazi provvederò. Probabilmente a molti sembro saccente, ma in realtà nelle mie interazioni apprendo da ognuno, anche contro la sua volontà (grazie ad una polemica con Hinzy, per esempio, e contro la sua volontà, probabilmente, ho scoperto Walter Siti, che sicuramente un Almadel, se fosse il capo della Gaia Inquisizione, brucerebbe sul rogo  :afraid:

Ti stimo perché almeno sembri darmi un'indicazione diretta (nel senso che non scopro io, per caso (serendipicamente), qualcosa, polemizzando con un terzo, su un livello assolutamente altro, com'è successo con Walter Siti; naturalmente conoscevo Siti come critico letterario per i suoi studi sul realismo, ma non come romanziere gay! Ignoravo persino che avesse vinto lo Strega, recentemente! (mea culpa, non leggo i contemporanei, l'unico contemporaneo per me è Busi, non leggo per principio seguendo le indicazioni dei Premi, metto sempre del tempo tra la mia lettura e le proclamazioni ufficiali, è stato così anche per "La solitudine dei numeri primi" e tante altre opere - forse è un mio limite, ma anche una derivata...).

 

Diciamo la verità, su Siti è stata fatta una congiura del silenzio gay che è un disdoro per tutta la cultura lgbtqi italiana contemporanea. E si capisce anche  perché: seguendo le teorie di Bloom sulla mimesi, il suo (di Siti) (fantasma)/antagonista letterario è nientemeno che Pasolini...   ;)

Siti decostruisce indirettamente Pasolini, offrendo la contromimesi della sua dichiarata mediocrità (Siti, ma anche il suo specchio...) proclamata sin dall'inizio in "Troppi Paradisi"...

Vabbé, magari ne riparliamo in una discussione apposita, con chi avrà il coraggio di affrontarla, e, possibilmente, con chi ha gli strumenti per sviscerare il triangolo edipico Laura Betti-Pasolini-Walter Siti...

Edited by akinori
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Trilogia fantasy "Alec di Kerry" consigliata anni fà su questo forum. Libri mai piu ristampati perchè i protagonisti sono due gay che andranno a finire a stare insieme. Ho impiegato piu di due anni per raccimolare tutti e tre i libri che sono diventati quasi introvabili...

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"Il nome della rosa" di Eco, ci son più sodomiti in questo libro che a porta venezia.
ahahahah

Si, poi il film non rispecchia questa parte.

 

 

 

Da stasera inizierò a leggere:

Io uccido - Giorgio Faletti 

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Trilogia fantasy "Alec di Kerry" consigliata anni fà su questo forum. Libri mai piu ristampati perchè i protagonisti sono due gay che andranno a finire a stare insieme. Ho impiegato piu di due anni per raccimolare tutti e tre i libri che sono diventati quasi introvabili...

Gli ebook invece si trovano...

 

 

Io ho accantonato El especialista de Barcelona (ma credo che lo riprenderò molto presto) per La ragazza di fuoco prima, poi a seguire quasi tutti d'un fiato Testa calda e Scelta del cuore, due ebook della benemerita Dreamspinner press, il secondo ha un'ambientazione urban fantasy simpatica, il primo merita ancora di più, comunque siamo sul genere rosa/erotico quindi siete avvertiti... come si nota anche dalle copertine

 

 

HotHeads-ItSM.jpg

 

ChangeofHeart-ITSM.jpg

 

 

Edited by Krad77
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"Le affinità elettive" viene bocciato. A fronte di uno scrittore del calibro dell'osannato Goethe mi aspettavo di meglio.

Lo stile di scrittura è buono ma non eccelso e la psicologia dei personaggi contrappone situazioni intriganti e realistiche a 

monologhi deliranti e privi di senso che nemmeno "I Dolori del Giovane Werther". Il finale è veramente sorprendente

ma in chiave anti-climax: da metà del libro sembra già di vederne il finale che si risolve invece con gran disappunto del 

lettore.

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"L'anno della morte di Ricardo Reis" di Josè Saramago.

 

Ho appena finito "Rinascimento Privato" di Maria Bellonci che mi ha emozionato e affascinato tantissimo, ti trascina nel suo universo fatto di decisione, di priorità forti, di chiara visione di ciò che è necessario.

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Io da non credente consiglierei i Soliloquia di Sant'Agostino, che pure non considero la più alta vetta della riflessione medievale. Tra l'altro paradigma filosofico del simpaticissimo ex Papa.

Ho finito La lunga attesa dell'angelo della Mazzucco, consigliatissimo. Ora mi appresto alla lettura di Ricordi dal sottosuolo di Dovsto, mia lacuna culrurale.

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