Iron84 Posted July 27, 2016 Share Posted July 27, 2016 Ragazzi su date consigli possibili possibilmente non libri di poeti pakistani di fine ottocento. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Fred Posted July 27, 2016 Share Posted July 27, 2016 Dei tre romanzi che ho letto di Franzen posso dire che sì, i suoi finali sono sempre più deboli delle narrazioni che li sostengono. Consolatorio, conciliante, pure un filino buonista; paradossalmente però -dovete convenirne- sta lì il realismo di Franzen, in quella "mesta" vittoria delle emozioni semplici, dei piccoli affetti. Concordo. Non so però come sia stata possibile la vittoria dei piccoli affetti in un libro come "Libertà", dove l'ingarbugliamento dei personaggi cospirava - per me - o verso una riconciliazione amara e forzata o verso una divaricazione definitiva di TUTTI. Alla fine una risoluzione da soap opera rassicurante, ex abrupto, senza eccessive giustificazioni. Questo tipo di finale... Sto leggendo la sua raccolta di saggi e anche qui abbiamo una parte iniziale notevole, con il racconto dell'Alzheimer del padre e una riflessione sulla pervasività della cultura di massa, e poi una serie di saggetti appallanti e senza mordente, Nun je la fa ad essere costante, st'uomo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
LocoEmotivo Posted July 28, 2016 Share Posted July 28, 2016 Ragazzi su date consigli possibili possibilmente non libri di poeti pakistani di fine ottocento. Io consigli te ne ho dati un'infinità ma non mi hai dato mai retta. Mica come il nostro svedesone! Potresti leggerti la Trilogia degli antenati di Calvino, visto che ti piace sempre darti un certo tono :P Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Iron84 Posted July 28, 2016 Share Posted July 28, 2016 Io consigli te ne ho dati un'infinità ma non mi hai dato mai retta. Mica come il nostro svedesone! Potresti leggerti la Trilogia degli antenati di Calvino, visto che ti piace sempre darti un certo tono :P No Loco lo so che mi vuoi trasformare nel tuo sogno erotico instaurando dialoghi sul Madame Bovary, Alla ricerca del tempo perduto o Dacia Maraini ma io sono un mediocre e non ho la carica erotica di @Bloodstar che al mare la droga e l alcool preferisce la compagnia letteraria di Petrolio di Pasolini. Sei troppo per me! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
misterbaby Posted July 28, 2016 Share Posted July 28, 2016 Iron, ha ragione Loco, tu non accetti i nostri consigli! U__U Io sto continuando la lettura della autobiografia – in quattro volumi – di Simone de Beauvoir...l'adoro sempre di più! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Fred Posted July 28, 2016 Share Posted July 28, 2016 Ciao Iron, non so se ti riferivi a me con i miei pipponi sbrodoloni xD, comunque su due piedi direi che Calvino può andare benissimo, oppure che so...Pier Vittorio Tondelli? Camere separate o Altri libertini? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
misterbaby Posted July 28, 2016 Share Posted July 28, 2016 Molto bello Altri libertini di Tondelli :) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Iron84 Posted July 29, 2016 Share Posted July 29, 2016 Io sto continuando la lettura della autobiografia – in quattro volumi – di Simone de Beauvoir...l'adoro sempre di più! Vostro onore! Non ho altre domande Inviato dal mio SM-G903F utilizzando Tapatalk Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Iron84 Posted July 29, 2016 Share Posted July 29, 2016 (edited) Ciao Iron, non so se ti riferivi a me con i miei pipponi sbrodoloni xD, comunque su due piedi direi che Calvino può andare benissimo, oppure che so...Pier Vittorio Tondelli? Camere separate o Altri libertini?Mamma mia Tondelli no è sia superato (Grazie a Dio) sia noioso come la maggioranza degli autori italiani che pensano sempre che il mondo sia ardentemente interessato alle loro vite o drammi interiori. Vabbe vi dico le mie ultime letture, non è né il Manuale di Diritto Privato di Trabucchi né Tantomeno la Critica della ragion Pura di Kant. Libri letti negli ultimi mesi -il senso del dolore di De Giovanni : romanzo giallo estremamente convenzionale costruito sulla falsa riga della Christie solo sostituendo i villaggi rurali con la Napoli del primo 900 e Poirot con il commissario Ricciardi. Un pò scontato per un amante dei gialli come me , l ho finito a fatica. - I miti Ebraici : una raccolta interessante sui miti del mondo ebreo Che altro nn sono che la nostra Bibbia all ennesima potenza, lettura propedeutica ad un mio prossimo tatuaggio - Il piccolo principe : estasiato - Elisabette George: un piccolo gesto crudele, per gli amanti del mistery è sempre uguale a se stessa ma una garanzia nel bene e nel male - Lonsdale i racconti : alcuni da lasciarti senza fiato -Palahniuk Ninna Nanna : questo autore oscilla sempre tra il genio tipo Fight club o Invisibile Monster e il trash come in Dannazione. Ninna Nanna è una via di mezzo ma non penso leggerò più altro di lui. -Io sono il male di Roberto Costantini : thriller abbandonato a pagina 100 dopo l ennesima scopata dell investigatore figo e misterioso che tutte le donne ovviamente più giovani e strafighe vogliono scomparsi. Un vero delirio di autoreferenzialità di un alter-ego dell autore che fa venire voglia di rompergli la faccia , poi ti accorgi che è un docente universitario e allora capisci tutto Nel complesso letture non esaltanti Nella quasi totalità dei casi Edited July 29, 2016 by Iron84 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
misterbaby Posted July 29, 2016 Share Posted July 29, 2016 Azz @Iron abbiamo due autori in comune. Anche io ho letto anni fa un romanzo di Elisabeth George "La miglior vendetta", ti suggerisco ti leggerlo, non è niente male. Di Palahniuk invece ho letto Invisible monsters, anche questo amato. :P Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Iron84 Posted July 29, 2016 Share Posted July 29, 2016 Azz @Iron abbiamo due autori in comune. Anche io ho letto anni fa un romanzo di Elisabeth George "La miglior vendetta", ti suggerisco ti leggerlo, non è niente male. Di Palahniuk invece ho letto Invisible monsters, anche questo amato. [emoji14]Ho letto quasi tutto della George il mio preferito è In Presenza del nemico e Agguato sull isola Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
LocoEmotivo Posted July 29, 2016 Share Posted July 29, 2016 Mamma mia Tondelli no è sia superato (Grazie a Dio) sia noioso come la maggioranza degli autori italiani che pensano sempre che il mondo sia ardentemente interessato alle loro vite o drammi interiori. Te pijasse 'n furmine tra capo e collo. Allora ti do un compito. Ti leggi Piazza d'Italia di Antonio Tabucchi. E LO LEGGI SENZA DISCUTERE. Poi vediamo se non correggi il tiro di quell'affermazione blasfema. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Olimpo Posted July 29, 2016 Share Posted July 29, 2016 itinerari di filosofia (Abbagnano, Fornero) fuga dalla libertà (erich fromm) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
freedog Posted July 29, 2016 Share Posted July 29, 2016 fuga dalla libertà (erich fromm) grande libro, grande pensatore. se vuoi andare sul contemporaneo, rimedia Vita liquida di Bauman. merita assai Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Bloodstar Posted July 29, 2016 Share Posted July 29, 2016 Oddio, I Miti ebraici quelli di Graves? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Olimpo Posted July 30, 2016 Share Posted July 30, 2016 grande libro, grande pensatore. è vero ! Lo sai che mi sto appassionando di filosofia? Erich fromm scrive in un modo persuasivo e affascinante, oltre ad essere un pensatore molto originale. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Fred Posted July 31, 2016 Share Posted July 31, 2016 Mamma mia Tondelli no è sia superato (Grazie a Dio) sia noioso come la maggioranza degli autori italiani che pensano sempre che il mondo sia ardentemente interessato alle loro vite o drammi interiori. Ma nu! Guarda, io rispetto il tuo punto di vista ma non sono d'accordo né sulla prima né sulla seconda parte. Sul "superato"...in base a che, chi l'ha stabilito? Quand'è che un libro si può considerare superato, e perché? Anzi, Tondelli c'è chi lo considera ormai un classico. Sulla seconda parte, mi sembra il solito pregiudizio che oltretutto non si adatta completamente a Tondelli, secondo me. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Iron84 Posted July 31, 2016 Share Posted July 31, 2016 (edited) Ma nu! Guarda, io rispetto il tuo punto di vista ma non sono d'accordo né sulla prima né sulla seconda parte. Sul "superato"...in base a che, chi l'ha stabilito? Quand'è che un libro si può considerare superato, e perché? Anzi, Tondelli c'è chi lo considera ormai un classico. Sulla seconda parte, mi sembra il solito pregiudizio che oltretutto non si adatta completamente a Tondelli, secondo me. Sulla questione superato lo è perché è una visione della sessualità gay ancora anni 80, dove il gay veniva ad autoidentificarsi come trasgressivo e libertino un periodo di trasformazione Dove già raccontare l amore gay era una novità. Superato per la questione Aids giustamente molto sentita al tempo, oggi meno anche perché non si muore più di questo male. Sulla seconda questione è vero forse sarà un luogo comune, non ho la pretesa di conoscere tutta la letteratura italiana ma in linea di massima, gli autori nostrani hanno un approccio letterario molto più "impegnato" mentre all estero e soprattutto gli anglosassoni hanno saputo dimostrare che si può fare letteratura partendo dal genere, genere che ahimè fatte rare eccezioni, gli italiani hanno sempre snobbato. Christie , Tolkien, Stoker, Shelly, Orwell, Hemingway, Poe, Londsdale,Irving, Melville ecc. Mentre gli italiani mi sembrano tutti figli di Dickens ed Eliot. Non mi ergo ad esperto sono un lettore normalissimo nemmeno famelico sono impressioni profane. Edited July 31, 2016 by Iron84 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Tyrael Posted July 31, 2016 Share Posted July 31, 2016 nutrendo una passione sfrenata per il film: dracula di Bram Stoker ho trovato su una bancarella all ipercoop il libro che sto leggendo, un gran classico riporto: "denn die toten witen schnell" (poiché i morti cavalcano lesti). Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
jonnygreen Posted July 31, 2016 Share Posted July 31, 2016 Zaf, riesci a leggerlo in lingua originale? Spero di no... Inviato dal mio HUAWEI VNS-L31 utilizzando Tapatalk Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
freedog Posted August 1, 2016 Share Posted August 1, 2016 (edited) Tondelli c'è chi lo considera ormai un classico per esempio io in linea di massima, gli autori nostrani hanno un approccio letterario molto più "impegnato" era vero fino agli anni settanta (Pasolini, Moravia, Carlo Levi sono i primi esempi che mi vengono in mente) Oggi c'è una grossa polemica proprio perchè ormai, Saviano a parte, si sono buttati TUTTI sul disimpegno più o meno spudorato, e nel descrivere ciò che li circonda non vanno oltre il loro orticello piccolo-borghese (vedi Piccolo, FabioVolo -se lo vogliamo considerare scrittore-, la Agnello Hornby eccetera) Edited August 1, 2016 by freedog Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
jonnygreen Posted August 1, 2016 Share Posted August 1, 2016 per esempio io era vero fino agli anni settanta (Pasolini, Moravia, Carlo Levi sono i primi esempi che mi vengono in mente) Oggi c'è una grossa polemica proprio perchè ormai, Saviano a parte, si sono buttati TUTTI sul disimpegno più o meno spudorato, e nel descrivere ciò che li circonda non vanno oltre il loro orticello piccolo-borghese (vedi Piccolo, FabioVolo -se lo vogliamo considerare scrittore-, la Agnello Hornby eccetera) Quoto in toto l'intervento di freedog Inviato dal mio HUAWEI VNS-L31 utilizzando Tapatalk Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
LocoEmotivo Posted August 1, 2016 Share Posted August 1, 2016 (edited) Oggi c'è una grossa polemica proprio perchè ormai [...] si sono buttati TUTTI sul disimpegno più o meno spudorato E Calvino lodava quella mondezza di Treno di panna proprio perché era il primo romanzo nato fuori dall'impegno e dagli Anni di piombo. A mio avviso, il nostro amato Iron compie un errore di inquadramento del problema: un libro è bello quando è bello, punto. Può parlare di politica, di filosofia, di narrativa: qualunque cosa, purché il risultato si avvicini a poter essere considerato un'opera d'arte. Partendo da questo assunto, molti tra gli autori italiani hanno ancora oggi i controcoglioni. Edited August 1, 2016 by LocoEmotivo Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
freedog Posted August 1, 2016 Share Posted August 1, 2016 molti tra gli autori italiani hanno ancora oggi i controcoglioni non intendevo minimamente dire che scrivano male (fabioVolo a parte), ma che son libri -e autori- che definirei in qsi modo, meno che "impegnati" Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
LocoEmotivo Posted August 1, 2016 Share Posted August 1, 2016 non intendevo minimamente dire [...] Non ce l'avevo con te, bello, ma con l'osservazione di Iron Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
freedog Posted August 1, 2016 Share Posted August 1, 2016 oh, vacce piano colle parole, TE!! bello lo vai a dì a qualcun altro, VA BENE??? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
wwspr Posted August 14, 2016 Share Posted August 14, 2016 (edited) Il Maestro e Margherita di Bulgakov. Di russi me ne sono letti pochi fino ad ora, ma ho l'impressione che adorino il prolisso e il superfluo, il ché mi urta prepotentemente i coglioni. L'autore si ritiene in diritto di disseminare il testo di interminabili riempitivi che non avanzano la trama né ampliano il contenuto in alcun modo, sprecando il tempo del lettore in modo quasi offensivo. Soprassedendo su queste considerazioni, è da riconoscere che la narrativa grottesca è apprezzabile, come anche originale nel modo in cui diventa occasionalmente fumettistica (a tratti sembra di leggere un fumetto non illustrato). Arrivato a metà, mi sembra di capire che l'intera opera sia un'invettiva satirica contro i privilegi e la corruzione degli intellettuali del periodo stalinista, ma non riesco ancora a inquadrare la figura di satana o la ragione per cui al racconto si intreccino excursus sulla morte di cristo. Edited August 14, 2016 by wwspr Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
misterbaby Posted August 14, 2016 Share Posted August 14, 2016 Il Maestro e Margherita di Bulgakov. Non mi piace interrompere i romanzi, ma questo è uno di quelli che ho lasciato perdere a metà lettura! Tutti dicono sia un capolavoro, io non sono riuscito a digerirlo...Forse l'ho letto in un momento sbagliato, forse un giorno riprenderò da dove l'ho lasciato e lo terminerò, chissà...ma al momento sta bene dov'è...sullo scaffale in alto della libreria. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
LocoEmotivo Posted August 15, 2016 Share Posted August 15, 2016 (edited) Il Maestro e Margherita di Bulgakov. Di russi me ne sono letti pochi fino ad ora, ma ho l'impressione che adorino il prolisso e il superfluo, il ché mi urta prepotentemente i coglioni. L'autore si ritiene in diritto di disseminare il testo di interminabili riempitivi che non avanzano la trama né ampliano il contenuto in alcun modo, sprecando il tempo del lettore in modo quasi offensivo. Soprassedendo su queste considerazioni, è da riconoscere che la narrativa grottesca è apprezzabile, come anche originale nel modo in cui diventa occasionalmente fumettistica (a tratti sembra di leggere un fumetto non illustrato). Arrivato a metà, mi sembra di capire che l'intera opera sia un'invettiva satirica contro i privilegi e la corruzione degli intellettuali del periodo stalinista, ma non riesco ancora a inquadrare la figura di satana o la ragione per cui al racconto si intreccino excursus sulla morte di cristo. Avrò letto questo romanzo quattro-cinque volte e l'ho ascoltato anche un paio di volte come audiolibro (anche se non in versione integrale, ahimè), eppure non ho mai ravveduto niente di quel che dici tu: al contrario, l'ho sempre trovato un romanzo straordinario, unico, inarrivabile sotto troppi punti di vista. Ho visto la capacità del narratore di prenderti e portarti a spasso dove vuole lui. Ho visto l'abilità di uno scrittore che intitola un romanzo Il Maestro e Margherita e che si permette il lusso di non far apparire né l'uno né l'altro protagonista per il primo terzo del libro. Ho visto la fantasia e il sorriso sardonico galoppare verso praterie sconfinate, ho visto gente morire perché l'olio è stato versato, ho visto spettacoli di magia e telegrammi da Jalta e cene al Griboedov e quinti procuratori della Giudea e una bellissima scena d'amore che non è una scena d'amore ("Le piacciono i miei fiori?" [...] "No."). C'è la critica, questo lo dicono tutti i libri di testo, ma soprattutto c'è tanto genio: la capacità di Bulgakov di andare oltre, di fare della satira che travalicasse la satira per diventare il Bello, e mi sorprendo che niente di tutto questo non sia uscito dalle tue parole né da quelle di misterbaby. Edited August 15, 2016 by LocoEmotivo Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Iron84 Posted August 15, 2016 Share Posted August 15, 2016 E Calvino lodava quella mondezza di Treno di panna proprio perché era il primo romanzo nato fuori dall'impegno e dagli Anni di piombo. A mio avviso, il nostro amato Iron compie un errore di inquadramento del problema: un libro è bello quando è bello, punto. Può parlare di politica, di filosofia, di narrativa: qualunque cosa, purché il risultato si avvicini a poter essere considerato un'opera d'arte. Partendo da questo assunto, molti tra gli autori italiani hanno ancora oggi i controcoglioni. Un libro è bello quando è bello così lo stesso si può dire di un film eppure ci sono film brutti molto seguiti come libri brutti molto letti.Esistono anche film belli di grande successo e pubblico così come i libri. Tra un libro bello che sa farsi leggere e un libro bello che appalla preferisco il primo. Orwell faceva politica eppure i suoi Romanzi sono tra il fantasy e fantascientifico Inviato dal mio SM-G903F utilizzando Tapatalk Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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