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Guest -NakedOnTheSand-

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On 2/21/2020 at 10:33 AM, Iron84 said:

Camus: La Peste     l'ho trovato interessante, di facile lettura, mi ha trasportato in questo mondo ma alla fine, vi dirò, non mi ha invogliato a prendere in mano il più famoso Lo straniero o altri testi di questo autore

 

Ti avevo avvisato di non iniziare con "La peste", ma hai voluto star a sentire Tonia U__U  ahahah  Dovevi iniziare con "Lo straniero", o "il mito di Sisifo", oppure..."L'uomo in rivolta"! 

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1 hour ago, misterbaby said:

 

Ti avevo avvisato di non iniziare con "La peste", ma hai voluto star a sentire Tonia U__U  ahahah  Dovevi iniziare con "Lo straniero", o "il mito di Sisifo", oppure..."L'uomo in rivolta"! 

Io ricordo anche Lo straniero come noiosissimo, ma forse perchè ero un ragazzino. La Peste ha avuto, pare, un picco di vendite in questi giorni! PS: ne avete di tempo per leggere voi due in questi giorni, eh? 😔

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2 hours ago, misterbaby said:

 

Ti avevo avvisato di non iniziare con "La peste", ma hai voluto star a sentire Tonia U__U  ahahah  Dovevi iniziare con "Lo straniero", o "il mito di Sisifo", oppure..."L'uomo in rivolta"!

Ma mi è piaciuto solo che non mi ha incuriosito oltre l'autore.

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Io ci sono stato in Dancalia. Ho visto solo il mare di sale però, perché non si è potuti arrivare fino al Dallol. 

Edited by Bloodstar
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6 hours ago, Bloodstar said:

Io ci sono stato in Dancalia. Ho visto solo il mare di sale però, perché non si è potuti arrivare fino al Dallol. 

Che paesaggio offre?

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Sto leggendo "Castigo" di Ferdinand von Schirach. 

"Cos'è la verità? Cos’è la realtà? Come siamo arrivati a diventare ciò che siamo?

Nel corso della propria attività di avvocato penalista, Ferdinand von Schirach ha raccolto una serie di emblematici casi giudiziari che svelano quanto la patina di civiltà di una società sia sottile, e quanto gli abissi dell'animo umano possano, al contrario, essere profondi. Dodici storie di estrema finezza psicologica, che mettono in scena, attraverso una serie di personaggi sempre in bilico tra luci e ombre, la solitudine e l’estraniamento."

Edited by Beppe_89
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  • 3 weeks later...

Luca Ricolfi, La società signorile di massa. Molto interessante, ma non lo consiglio, perché la crisi economica che sta arrivando cambierà tutto, rendendo il libro per certi versi obsoleto, più storico che attuale. 

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Io I Racconti Di Canterbury, ma in questi giorni mi sono letto tuuutta la discussione sui coming out!, c'è ne sono alcuni troppo emozionanti, in particolare mi sono letteralmente innamorato di Queent e di Everlook 😍

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4 hours ago, Bloodstar said:

È iniziata una rilettura de Le anime morte. 

L'epidemia ha arrestato ogni possibile lavoro per la tesi. 

Bloodstar io l'ho letto alcuni anni fa e non mi è sembrato un gran che, nonostante sia considerato universalmente un capolavoro. Tra tutti i romanzi russi di quell'epoca diciamo che è quello che mi è piaciuto meno. Tu che opinione te ne sei fatto? 

Su cosa stai lavorando per la tesi? 

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1 hour ago, Panurge80 said:

Bloodstar io l'ho letto alcuni anni fa e non mi è sembrato un gran che, nonostante sia considerato universalmente un capolavoro. Tra tutti i romanzi russi di quell'epoca diciamo che è quello che mi è piaciuto meno. Tu che opinione te ne sei fatto? 

Su cosa stai lavorando per la tesi? 

E' stato il primo grande romanzo russo che lessi. Mi era molto piaciuto ma non ricordo granché, salvo qualche dettaglio.

 

6 minutes ago, marce84 said:

E' morto Arbasino. Qualcuno ne ha mai letto qualcosa? Io no.

Lessi anni fa alcuni suoi saggi su Gadda e molto recentemente Fratelli d'Italia, che è un mattone incredibile ma anche parecchio interessante.

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6 minutes ago, Bloodstar said:

E' stato il primo grande romanzo russo che lessi. Mi era molto piaciuto ma non ricordo granché, salvo qualche dettaglio.

 

Lessi anni fa alcuni suoi saggi su Gadda e molto recentemente Fratelli d'Italia, che è un mattone incredibile ma anche parecchio interessante.

A me le anime morte ha dato l'impressione di essere una serie di scenette di carattere comico-paradossale messe in sequenza, un po' come i film di Checco Zalone per intenderci (perdonatemi il paragone irriverente, non me ne sono venuti altri :dontknow:) . Certo la sua abilità di scrittura è innegabile, ma i personaggi mi sembrano troppo macchiettistici e caricaturali, molto lontano da quelli che aveva saputo mettere in scena nei suoi racconti migliori. E alla fine confesso di non essere riuscito a capire bene il senso complessivo dell'opera. 

Di Arbasino mi è capitato di leggere qualche componimento isolato, qualche singola poesia riportata dei giornali. Da quel poco che conosco mi sembra che appartenga alla classe dei "supremi sperimentatori", e i componimenti che ho letto erano tutti basati su "Scherzi linguistici" e giochi di parole. E il tuo riferimento ai suoi saggi su Gadda (che non conoscevo) mi fa credere di essere almeno parzialmente nel giusto. Proverò a cercarli, anch'io sono un fan dell'ingegnere; Bloodstar me li consigli? 

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5 minutes ago, Panurge80 said:

Bloodstar me li consigli? 

Se ti piace parecchio Gadda sì, sennò desisti. 

Posso confessarti una cosa, Panurge? Io provai una delusione abbastanza simile quando tentai di leggere Gargantua e Pantagruel: mi sembrò un brodo lunghissimo, confuso, insipido e pieno di riferimenti che mi sfuggivano.

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2 hours ago, Bloodstar said:

Posso confessarti una cosa, Panurge? Io provai una delusione abbastanza simile quando tentai di leggere Gargantua e Pantagruel: mi sembrò un brodo lunghissimo, confuso, insipido e pieno di riferimenti che mi sfuggivano

Bloodstar nooo :prrr: :rotfl:

Io l'ho assolutamente adorato, a cominciare dai titoli chilometrici dei libri. Io li ho letti quando facevo il liceo, parecchi anni fa ormai  (lo so sono vecchio :cry:), e confesso di ricordarne poco, però ricordo bene che mi suscitarono una impressione fortissima. Secondo me quella straordinaria capacità di fondere il serio con il comico, quel linguaggio così spontaneo e così vivo, sono le vere cifre della grande letteratura. Il personaggio di Gargantua rappresenta quello che sarei sempre voluto essere e che non sono stato: la sua capacità di riscattarsi tramite i libri dalla limitatezza dell'educazione ricevuta, la fede nella capacità della cultura e dell'educazione di formare e assecondare una umanità capace di fare del bene; e tutto questo fuso indissolubilmente con la capacità e la voglia di godersi la vita, di fare baldoria, mangiare e bere a crepapelle. 

Invece Panurge rappresenta quello che sono in realtà, eternamente indeciso e incapace di prendere qualsivoglia decisione. Però la storia del suo chiedere consiglio ai personaggi più improbabili e comici ( e quando parli di "brodo lunghissimo" credo che ti riferisci soprattutto a questa parte, ho indovinato?), fino ad arrivare presso l'oracolo della bottiglia Bacbuc, e il responso finale dell'oracolo.. . Be, io l'ho trovato davvero grandioso, esilarante, e magnificamente condivisibile

2 hours ago, Bloodstar said:

 

Comunque credo che sei la prima persona con la quale parlo che ha letto Gargantua e Pantagruele, hai la mia stima bloodstar  :beer: :sex:😁

Un utente del Forum ha appena postato che Arbasino era dichiaratamente gay, e critico del pride. Non l'avevo mai saputo

Edited by Panurge80
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Arbasino era assolutamente out, visto che nei suoi libri autobiograficamente si raccontava abbastanza. Ma mi sembra fosse anche iper discreto e non volesse che ci fosse un faro puntato su questo aspetto, non so se magari odiava anche la classificazione "letteratura gay".
Ricordo una lunga intervista da Fazio dove non toccò mai l'aspetto sessualità (ma Fazio lo eviterebbe pure con Grillini se potesse) e anche il coccodrillo del tg1 stasera era clamorosamente silente. Meno male che invece il coccodrillo della pagina fb di Treccani ci riporta un passaggio molto omo, non troppo leggibile, ma tutto sommato carino:
https://www.facebook.com/treccani/photos/a.344717084558/10158168075854559/?type=3&theater

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È stato non so se l’inventore comunque uno dei massimi rappresentanti del camp gay, che implica per definizione il trionfo dell’indiretto. Scrittore sperimentale, intellettuale Laico, senatore indipendente nel PRI, articolista presso grandi testate, letterato, uomo del 900. 

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On 3/24/2020 at 12:11 AM, Krad77 said:

Ma mi sembra fosse anche iper discreto e non volesse che ci fosse un faro puntato su questo aspetto, non so se magari odiava anche la classificazione "letteratura gay".

Non me lo vedo molto attivista Arbasino; edonista piuttosto 😊

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Leggendo Fratelli d'Italia mi sono fatto l'idea che, riguardo l'omosessualità e l'essere omosessuali, Arbasino avesse delle posizioni oggi difficilmente difendibili ma incredibilmente più lucide di quelle di Pasolini.

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41 minutes ago, Bloodstar said:

Leggendo Fratelli d'Italia mi sono fatto l'idea che, riguardo l'omosessualità e l'essere omosessuali, Arbasino avesse delle posizioni oggi difficilmente difendibili ma incredibilmente più lucide di quelle di Pasolini.

Ovvero? Spiega, spiega.

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Arbasino, almeno in Fratelli d'Italia, ha proposto un suo modello di omosessualità estremamente borghese, liberale e rispettabile. In buona sostanza lascia intendere che dentro casa, con la dovuta discrezione e il dovuto buongusto, uno può fare quello che cazzo gli pare ed essere quello che cazzo vuole, senza doversene vergognare e senza doverlo nascondere strenuamente. Gronda ipocrisia e dovrebbe darci la nausea, ma non ci sono dubbi che è molto ma molto meglio del dolorosissimo e confuso approccio pasoliniano (che nel romanzo viene abbondantemente deriso, peraltro).

Edited by Bloodstar
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34 minutes ago, Bloodstar said:

Arbasino, almeno in Fratelli d'Italia, ha proposto un suo modello di omosessualità estremamente borghese, liberale e rispettabile. In buona sostanza lascia intendere che dentro casa, con la dovuta discrezione e il dovuto buongusto, uno può fare quello che cazzo gli pare ed essere quello che cazzo vuole, senza doversene vergognare e senza doverlo nascondere strenuamente. Gronda ipocrisia e dovrebbe darci la nausea, ma non ci sono dubbi che è molto ma molto meglio del dolorosissimo e confuso approccio pasoliniano (che nel romanzo viene abbondantemente deriso, peraltro).

Quindi darsi un bacio o tenersi la mano in pubblico no? D'altronde è stato scritto a metà anni Sessanta mi pare, per cui non c'è da rimproverargli nulla.

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35 minutes ago, marce84 said:

Quindi darsi un bacio o tenersi la mano in pubblico no? D'altronde è stato scritto a metà anni Sessanta mi pare, per cui non c'è da rimproverargli nulla.

Ma cosa dici, marce, l'ipotesi di avere una vita sentimentale non era proprio presa in considerazione. 

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14 minutes ago, Bloodstar said:

Ma cosa dici, marce, l'ipotesi di avere una vita sentimentale non era proprio presa in considerazione. 

Appunto, appunto. 

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Ho finito La peau de chagrin di Balzac che, con tutte le sue tirate morali e i suoi commenti salaci sulla rivoluzione di luglio, mi ha abbastanza rotto il cazzo.

Ho iniziato Le feu di Henri Barbusse ma lo sto trovando troppo ostico per i miei mezzi, penso che lo abbandonerò presto.

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On 4/1/2020 at 8:41 AM, Bloodstar said:

Ho iniziato Le feu di Henri Barbusse ma lo sto trovando troppo ostico per i miei mezzi, penso che lo abbandonerò presto.

Lasciato perdere Le feu mi sono letto a tempo perso I giocatori di Titano, che non è fra i migliori romanzi di Dick ma si lascia comunque leggere. Poi ho letto, abbastanza speditamente, La fée carabine di Pennac, che non mi ha entusiasmato ma che è una grande palestra per la lingua.

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