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Guest -NakedOnTheSand-

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ho letto Lolita in 4 giorni lordi,

ma come giorni eran piuttosto puliti ed ecco niente male davvero.

Emule è più lento a scaricare il film (il film! quel santissimo film)

di quanto io a far fuori le 395 pagine...

non per vantarmi, piuttosto,per insultare il mio mulo...

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Sto leggendo un libro di qualche anno fa:

Allan & Barbara Pease

"Perchè le donne non sanno leggere le cartine e gli uomini non si fermano mai a chiedere?"

Sonzogno Editore

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Angeli e Demoni di Dan Brown, anche se dopo Crypto e il codice da Vinci mi sembra decisamente un fac-simile degli altri seppur sempre coinvolgente....

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Al massimo crypto può essere un fac-simile degli altri due in quanto è stato l'ultimo a essere stato pubblicato. Comunque, nonostante molti dicano Angeli e Demoni sia solo un sequel forzato del Codice Da Vinci a me ha appassionato anche se non sono un amante del genere.

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Sto leggendo un libro interessante che mi hanno regalato i miei genitori a natale. Si chiama "inchiesta sul cristianesimo", scritto da Remo Cacitti e Corrado Augias. E' abbastanza impegnativo, ma mi piace.

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Guest TurnOffTheSound

Al massimo crypto può essere un fac-simile degli altri due in quanto è stato l'ultimo a essere stato pubblicato. Comunque, nonostante molti dicano Angeli e Demoni sia solo un sequel forzato del Codice Da Vinci a me ha appassionato anche se non sono un amante del genere.

Crypto uscì nel 1998 negli Stati Uniti. Poi uscì Angeli e Demoni, La verità del ghiaccio e solo in fine Il codice da vinci.

Angeli e Demoni e Il codice da vinci (o viceversa) non sono della stessa serie, semplicemente utilizzano gli stessi personaggi come altri scrittori hanno fatto.

 

Ora come ora mi sto imbottendo di inutili libri della serie di "Gossip Girl" per vedere cosa cambia dal telefilm.

Aspetto gennaio per comprarmi qualcosa del mio amato Baricco e riscuotere i punti Feltrinelli <3

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Di Gossip Girl ho letto "Perchè me lo merito", quando ancora il telefilm non era conosciuto. Un libro piacevole, nulla di pretenzioso, ma comunuque leggibile e carino.

 

Al momento sto leggendo "Demian" di Herman Hesse. E' abbasatanza piccolo infatti si legge in due giorni. Cmq piacevole e interessante lettura.  :asd:

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Guest TurnOffTheSound

Di Gossip Girl ho letto "Perchè me lo merito", quando ancora il telefilm non era conosciuto. Un libro piacevole, nulla di pretenzioso, ma comunuque leggibile e carino.

Infatti è un libro da periodo natalizio dove ho poca voglia di impegnarmi, però è consigliabile a tutti... riispetto al telefilm è anche più divertente e più spinto!

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Sto leggendo un libro interessante che mi hanno regalato i miei genitori a natale. Si chiama "inchiesta sul cristianesimo", scritto da Remo Cacitti e Corrado Augias. E' abbastanza impegnativo, ma mi piace.

 

Le inchieste di Augias sono sempre ben fatte ed accurate. E' un ottimo libro : )

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Doctor Faustus di Thomas Mann.

Molto molto impegnativo e per niente leggero. Ma è un libro fatto su misura per me.

Tutte quelle dissertazioni sulla filosofia e sulla musica sono qualcosa di sublime, irraggiungibile.

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Guest GMOherzen

Sto leggendo un libro interessante che mi hanno regalato i miei genitori a natale. Si chiama "inchiesta sul cristianesimo", scritto da Remo Cacitti e Corrado Augias. E' abbastanza impegnativo, ma mi piace.

 

Da questo libro traspare più di una volta una certa omosessualità da parte del Cristo... per esempio, quando Cristo viene catturato durante la notte, prima della crocifissione se non erro Augias racconta che dormiva con un ragazzo, il quale rincorre i rapitori coperto solo dal lenzuolo del letto che divideva col Messia (!!!!).... Siamo la progenie di Cristo

 

Tornando al tema del Topic io ora stò leggendo "Cuore di cane" di Bulgakov... i russi sono i più fini e piacevoli scrittori

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Appena finite due rapide letture:

La vita agra - Luciano Bianciardi: romanzo autobiografico sul periodo milanese dello scrittore e traduttore cecinese. Linguaggio diretto, narrazione cruda, non molto scorrevole nei primi capitoli.

Et ora labora - Vicky Lèon: l'avevo acquistato in lingua originale (Orgy planner wanted) appena arrivato a Londra a fine marzo. Tratta in maniera divertente tutti i mestieri sotto il segno dell'aquila, ovvero come si guadagnava a Roma antica, con uno sguardo alla Grecia.

 

Ironia della sorte: sto lavorando in una libreria e non so con quale opera cominciare l'anno nuovo :bah:

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Ironia della sorte: sto lavorando in una libreria e non so con quale opera cominciare l'anno nuovo :bah:

 

Alecto vorrei tanto essere al tuo posto... ç.ç

 

Comunque penso che dopo la cena stasera inizierò di nuovo (e stavolta spero di portarlo a termine con soddisfazione) Salambò di Gustave Flaubert.

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parole_alate

Ironia della sorte: sto lavorando in una libreria e non so con quale opera cominciare l'anno nuovo :bah:

 

Capisco! Io lavoravo in una biblbioteca ed era sempre un problema scegliere cosa portare a casa...  :rotfl:

Comunque in questi giorni ho letto "Piccoli suicidi tra amici" di Arto Paasilinna (finlandese). E' un libro strano, diverso dal genere dei romanzi che si leggono in questa parte d'Europa... E' proprio "nordico", sia per il tema scelto sia per il modo di narrare, ironico, fluido e un po' vacuo. 

Mi piacerebbe avere l'opinione di qualcuno di voi, l'ha mai letto nessuno?

E poi, incoraggiata da Albi che diceva di averlo nella lista dei prossimamente, ho letto anche "Memorie di Adriano", della Yourcenar. Scusate, non è un po' sopravvalutato?

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Comunque in questi giorni ho letto "Piccoli suicidi tra amici" di Arto Paasilinna (finlandese).

 

 

è lo stesso autore del Mugnaio Pazzo o un titolo simile? :bah:

 

 

E poi, incoraggiata da Albi che diceva di averlo nella lista dei prossimamente, ho letto anche "Memorie di Adriano", della Yourcenar. Scusate, non è un po' sopravvalutato?

 

 

Io sinceramente preferisco Opera al Nero

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Ho iniziato "la solitudine dei numeri primi"

 

mi sta già immalinconendo, ieri notte mi veniva da ululare

 

spero di finirlo in fretta così poi passo a Montalbano  :bah:

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Sto leggendo:

Il Principe di Machiavelli

La Mandragola di Machiavelli

Dal mondo chiuso all'universo infinito di Alexandre Koyré  :bah:

Washington Square di Henry James

L'Antigone di Sofocle

Via col vento di Margaret Mitchell

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Sto leggendo:

Il Principe di Machiavelli

La Mandragola di Machiavelli

Dal mondo chiuso all'universo infinito di Alexandre Koyré  :bah:

Washington Square di Henry James

L'Antigone di Sofocle

Via col vento di Margaret Mitchell

 

Wow! Il mio limite massimo di libri da leggere contemporaneamente è 2!

Ad ogni modo...su consiglio di un'amica (Lum) ho comprato e mi appresto a leggere "Scritto sul corpo" di Jeanette Winterson

Sono mooolto curioso...

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parole_alate

Eh, ma io addirittura non riesco a leggere più di un libro per volta... è da un pezo che volevo chiederlo, voi come fate? Io non riesco assolutamente a concentrarmi su due opere diverse: due diverse trame, due diversi stili, come si fa a conciliarli? Ci provo solo quando il libro che sto leggendo mi annoia, ma finisce sempre che lascio quello noioso e continuo quello piacevole.

 

@wb: quasi! :bah: E' "Il mugnaio urlante", però non l'ho letto, tu sì? Non so se mi fiderò ancora di questo autore...

E poi, com'è Opera al nero? E' sempre sul genere romanzo storico? Le "memorie di Adriano" mi sono piaciute, tutto sommato, però penso che sia un lavoro con molti alti e bassi. Qualcosa di bello c'è, ma c'è anche molto altro (ad esempio le parti storiche, le battaglie, i mille personaggi inutli) che non servono ai fini della caratterizzazione di Adriano e che creano solo rumore. Perchè inserirli? Mi sembre evidente che la Yourcenar intendesse impostare il monologo di Adriano nella chiave dell'introspezione, e allora perchè insistere tanto sulle contingenze storiche? Alcune meditazioni comunque sono molto interessanti: senz'altro è un libro che ti porta a riflettere, e ci sono momenti toccanti.

Nell'edizone che ho c'è anche una sezione di appunti di lavoro, la leggo e magari ci capisco qualcosa di più.

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Sai, credo che non parlare di storia in quel libro avrebbe condannato la Yourcenar all'insuccesso. Non credo che fossero ancora gli anni in cui si poteva separare il romanzo storico dalla storia vera e propria, senza essere considerati dei romanzieri da quattro soldi. Alcune parti sono davvero soporifere, ma quelle su Antinoo raggiungono una liricità senza pari. :bah:

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parole_alate

Il fatto è che se scegli il romanzo storico lo sai che rischi di cadere nella narrativa di genere: ci sono fasi standard per la quali devi passare per forza, che finiscono col ridurre la qualità complessiva del lavoro. Non c'è niente che renda particolarmente belle le parti descrittive della società o delle campagne militari: mi viene da dire che chiunque avrebbe potuto scriverle. Poi è vero che con la morte di Antinoo si raggiunge un certo lirismo - ma anche qui è strano: è senz'altro bella la descrizione della reazione immediata di Adriano, ma mi sembra che si raggiungano vertici maggiori quando lui ne parla dopo, rielaborando l'avvenimento integrandolo col complesso della sua esistenza. Anche qui, è la riflessione, il cambiamento interiore, che fa la bellezza del testo: allora perchè perdere tempo e spazio con le inutili pagine sulle guerre? M. Y. avrebbe dovuto trovare il modo di legarle a tutto il resto, di farle passare attraverso l'analisi del protagonista. Ho avuto l'impressione che interi capitoletti di quattro o cinque pagine avrebbero potuto essere tranquillamente saltati senza che il libro ne soffrisse.

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Una questione privata_Fenoglio

 

Ero partito sfiduciato perchè l'argomento resistenza mi aveva un po' stufato e soprattutto, dato che mi dovevo concentrare particolarmente su quel e analiizzarlo a fondo, avevo deciso di lasciare a metà La caduta, di Camus :heart:. Invece ora lo trovo interessante e per nulla banale, con un occhio particolare sulla psicologia del protagonista che si stacca in maniera netta dalle personalità dei suoi compagni.

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io sto leggendo "La mandragola" di machiavelli, l'italiano più incomprensibile mai scritto da un essere umano... -____-  :awk:    :heart::roll:

 

Dai sarà pure un po' complicato nel linguaggio ma è un gran libro! Riesce in poche pagine a esprimere il pensiero di Machiavelli sulla società dell'epoca in maniera anche divertente.

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