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Ho dovuto interrompere gente di Dublino per leggermi l'orestea e le georgiche per scuola -.- no comment.

Eh, le Georgiche ci credo che siano un po' pesantucce, da leggere in italiano soprattutto... ma l'Orestea no! Dai, è un capolavoro drammatico! E' ovvio che è diverso dal modo di raccontare storie che abbiamo oggi, però la trama, i personaggi, gli schemi sociali sono più che comprensibili anche adesso. Come ha fatto a non piacerti?  :uhsi:

 

 

Debra Ginsberg  Mio figlio Blaze.

 

Parla di un bambino problematico al quale non è facile porre una diagnosi.

Lo ritengo molto interessante perchè la voce fuori campo è quella di sua madre.

Riesco a comprendere le sue emozioni in modo efficace e semplice.

Le peculiarità di questo bimbo sono molto interessanti ,unite a rituali e alla difficoltà di adattamento all'ambiente .

 

Non vorrei darti un consiglio banale, ma hai già letto "Nati due volte" di Pontiggia? Se ti interessa il tema prova a dargli un'occhiata.  :gh:

 

 

Io in questi ultimi tempi ho letto "La compagnia dei Celestini" di Benni e "Fimino" di Savage. Per quanto riguarda Benni, mi arrendo: non riesco a trovarli divertenti, i suoi libri, e mi sono anche impegnata a leggerli, di recente. Capisco che è una forma di umorismo anche quella, non dico di no, sono io che non riesco a capirla, probabilmente. A me sono piaciuti molto solo alcuni racconti dell'ultima raccolta, "la grammatica di Dio". Boh, accetto chiarimenti, se qualcuno vorrà fornirmeli. Tra i Celestini e Terra! vincono i Celestini, comunque.

"Firmino", che  è la storia di  un topo bibliofilo che appena nato mangia le pagine dei libri e poi scopre che è più gustoso leggerli che mangiarli, è stato una sorpresa. Mi avevano detto che era carino, e quindi mi aspettavo una storia tranquilla, magari un po' malinconica da leggere in una sera, di quelle "solo trama", tanto per capirci. E invece no: è una storia innegabilmente triste, che non ti lascia sereno e soddisfatto ma ti insegue anche dopo che hai finito il libro con domande non facili e poco piacevoli: perché questo ratto non è un topolino alla Walt Disney, ma è un animale del tutto reale, che con la frequentazione dei libri diventa capace di pensare e di ragionare come un uomo, di provare emozioni, addirittura di invaghirsi di attrici del cinema. E diventa solo, terribilmente: non ha più nulla in comune con gli altri ratti, dai quali è ormai completamente diverso, e non può avere relazioni con gli esseri umani. Il libro è il racconto di questa sua vita a metà di due mondi, impraticabile nell'uno e nell'altro senso. E ti fa pensare: ma la cultura (e la consapevolezza che comporta) fino a che punto ha valore? Ne ha solo se condivisa con i tuoi simili? E se non puoi? E poi, ha senso acquisire coscienza di sé se poi questo ti rende infelice e ti da la misura dell'assurdità e dell'inutilità della tua vita (che è quello che capisce Firmino, che si definisce uno scherzo di natura)?

 

Insomma, è un libro interessante (e breve). Leggetelo! Mi piacerebbe sentire le vostre opinioni. :gh:

 

Io in questi ultimi tempi ho letto "La compagnia dei Celestini" di Benni e "Fimino" di Savage.

Il libro è il racconto di questa sua vita a metà di due mondi, impraticabile nell'uno e nell'altro senso.

 

Il mio rapporto con Benni non è facile da definire  :gh:  in quanto trovo i suoi racconti carini ma niente di più, li trovo libri adatti da leggere in periodi di massivo svago, quando si cerca il massimo disimpegno. Tra tutti preferisco Bar Sport ma anche i Celestini li ho trovati carini.

 

Firmino invece è stata una delusione, cercavo qualcosa di fuori dagli schemi ma non mi ha soddisfatto, l ho trovato scialbo. L'unico spunto interessante è quello che hai notato anche tu di stampo verghiano(mi sarà concesso dirlo  :uhsi:), del tentativo di distinguersi dai propri simili per aspirare più alto ma finire con l'essere rifiutati da entrambi i gruppi e vivere insoddisfatti a metà.

Eh, le Georgiche ci credo che siano un po' pesantucce, da leggere in italiano soprattutto... ma l'Orestea no! Dai, è un capolavoro drammatico! E' ovvio che è diverso dal modo di raccontare storie che abbiamo oggi, però la trama, i personaggi, gli schemi sociali sono più che comprensibili anche adesso. Come ha fatto a non piacerti?  :D

 

Scusa, non avevo visto il tuo post!

Sì, effettivamente non sei la prima a dirmelo e anch'io credo che l'orestea sia un capolavoro (anche se non adoro gli happy ending  :D no dai), ma mi sono comprato una traduzione assurda, posso assicurarti che non ci si capisce una mazza. Infatti poi ho scoperto che il mio professore ci aveva espressamente detto di comprare l'edizione della Bur, consiglio che mi era sfuggito ^^"

Le traduzioni troppo vecchie sono un vero flagello per chi si accosta ai classici greci! E' vero che spesso sono conservate perchè sono particolarmente significative (esempio classico il Monti), ma molto spesso sono solo traduzioni "buone" fatte da grecisti di fama che vengono ripubblicate perchè l'editore non vuole accollarsi i costi di una nuova traduzione. Quando andavo a scuola non sai quante volte è successo anche a me!

 

Firmino invece è stata una delusione, cercavo qualcosa di fuori dagli schemi ma non mi ha soddisfatto, l ho trovato scialbo. L'unico spunto interessante è quello che hai notato anche tu di stampo verghiano (mi sarà concesso dirlo  :D), del tentativo di distinguersi dai propri simili per aspirare più alto ma finire con l'essere rifiutati da entrambi i gruppi e vivere insoddisfatti a metà.

Interessante il paragone con Verga. Però, per come l'ho lnterpretato io, c'è una differenza fondamentale: i personaggi verghiani scelgono di tentare di migliorare la propria posizione (andando a finire sempre peggio di come iniziavano, certo), ma il personaggio di Savage no. Firmino non sceglie di diventare una creatura autocosciente, si trova ad esserlo. E' ancora più tragico, secondo me. Ti ritrovi isolato e non ci puoi fare niente, non è neanche colpa tua, e non puoi più tornare indietro.

Si il destino di Firmino è inevitabile e involontario. Ciò che trovo sbagliato è però il pensiero di fondo ovvero che questo esilio sia quello destinato a chi legge romanzi nella società odierna( così è riportato sulla copertina) che mi sembra una visione catastrofica e  non corrispondente a realtà

Intervista col Vampiro della Rice all' inizio mi sembravano lento e noioso. Ora mi sta appassionando un sacco, sarà anche perchè ci sono un sacco di amori omo xD chissà u.u

 

Io Fede..sono al già al 6 libro della Rice..."Armand il vampiro" ed è vero ci sono un sacco di amori ome...

Dopo la bellezza di due settimane ho finito di leggere quel pallosissimo libro di Dan Brown, "La verità del ghiaccio", nettamente peggiore degli altri che sanno coinvolgere. Finalmente passo ad Augias "Inchiesta sul Cristianesimo", ho la sensazione che sarà una ficata :D

Sto leggendo - ed amando - Doctor Faustus di Mann.  :D

 

aggiungo qualcosa sull'ulisse di joyce: è un libro infido! è pesantissimo e difficile da leggere però riesce ad essere allo stesso tempo estremamente attraente per cui non ho nessuna intenzione di lasciarlo a metà, almeno per ora...

Alle prime vacanze, appena ho davvero tempo, voglio provare anche io a leggerlo. Mi ha sempre affascinato!

Mi vedo costretto ad interrompere la lettura di "Inchiesta sul Cristianesimo" di Augias, perchè, (maledetto me) dopo aver chiesto un consiglio alla prof di lettere su che libri avrei potuto comprare sui classici greci/mitologia/storia, quella ha pensato bene di portarmi l'Anabasi di Senofonte (libri del 1492, comprendente ben 4 libri, di media 100 pagine) e un bel dizionario della mitologia da 500 Kg... Devo ridarglieli al più presto, oggi ho già letto uno dei libri di Seno e stanotte procedo col secondo XD.... Aiuto!!

brutte esperienze con i libri prestati dalle/alle proff.

Mi ritrovo nella libreria sopra il letto un res gestae divi augusti prestatomi l ultimo giorno di scuola della prima dalla mia prof di storia che l'anno dopo si trasferì e io mi sento ancora in colpa  ;)

Allo stesso modo ho prestato Cioccolata a colazione alla mia prof italiano due anni orsono e si vede che si è perso nei meandri delle sue scaffalature...

 

A parte questo sto leggendo Sei personaggi di cerca di autore di Pirandello  :D

Quindi solo a me andò bene quando chiesi libri in prestito alla prof di lettere (amata ed idolatrata) delle medie? Mi portò Harry Potter e Elie Wiesel, e il giorno dell'esame "La casa degli spiriti" della Allende...  ;)

 

Tornando in topic, sto concludendo "La banalità del male" di Hannah Arendt. Nasce come cronaca del processo Eichmann, l'esperto di emigrazione che gestì gli spostamenti degli ebrei verso i campi di sterminio, passando poi ad interrogarsi su come sia possibile arrivare a compiere un male così assoluto in accordo con la propria coscienza. E' interessante... anche al di là della questione nazista.

Io sono incappato in una serie fantasy molto bella, ma estremamente lunga ( 12 tomi ) Le cronache del ghiaccio e del fuoco di George Martin... Ho appena finito il 6 libro e mi sono concesso una pausa per riprendere un'altra collana, I Guardiani di Sergej Luk'janenko, molto cupo come horror fantasy, è molto bella l'ambientazione, Mosca odierna! Finito anche il secondo stò aspettando la versione economica del terzo I guardiani del crepuscolo...

Adesso invece mi stò dedicando alla più bella saga che mi sia capitata "Il potere del sangue" di Nancy Kilpatrick, è un horror gotico ed erotico sui vampiri, io lo definisco travolgente. Ho appena iniziato il terzo ed ultimo libro ( La rinascita del vampiro" che promette davvero bene! :D

Ho notato che altri leggono horror sui vampiri, il che mi fà molto piacere! :ok:

Prima o poi inizierò anche io a leggere Anne Rice! ;)

Ho appena finito di leggere Opium, molto carino, mi piace come scrive Maxence Fermine  :rotfl:

Adesso ho iniziato a leggere Destroy di Isabella Santacroce... mmmh... sicuramente mi piace molto il personaggio... ma credo che la scrittura sia un po' troppo strana... un po' va bene ma poi dai.. :P

 

Io sono incappato in una serie fantasy molto bella, ma estremamente lunga ( 12 tomi ) Le cronache del ghiaccio e del fuoco di George Martin

 

A Song Of Ice And Fire  :P me l'hanno sempre consigliata ma non ho mai avuto occasione di leggerla! E' pesante?

"il drago bianco" di Anne Mccaffrey. Fa parte della saga dei dragonieri di Pern, che è stata scritta a partire dalla fine degli anni '60.

è fantascienza, ma da questa ha diciamo "scopiazzato" paolini con il suo Eragon, che però è fantasy.

Inizialmente mi annoiava, ma ora che mi ha preso non riesco mai a smettere di leggerlo! :rotfl:

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