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Mi piacerebbe leggere di più e magari avere anche più voglia di aprire ed intraprendere un libro; ma se mi capita di trovare la giusta alchimia con la storia, bè in men che non si dica mi divoro il libro.

Ultimamente però mi ha preso 1984 di George Orwell. Decisamente triste...

Ho riniziato a rileggere "Il signore degli anelli" di Tolkien, l'ho letto diversi anni fa e mi è venuta voglia di rileggerlo che diversi passaggi l'ho dimenticati, poi quando sto sotto stress mi piace leggere libri di pagine e pagine e questo è perfetto :rotfl:

un romanzo da leggere e rileggere è "49 gol spettacolari" di Davide Martini della Playground.

Questo libro mi piace moltissimo e vorrei contattare l'autore. Sapete se è iscritto a questo sito?

 

Bel libro. Martini aveva un blog con lo stesso nome del libro che però non viene più

aggiornato da tempo... Se non sbaglio però è su Facebook.

mi è anche piaciuto molto "Geography Club" di Brent Hartinger. Mi è piaciuto così tanto che ho scritto all'autore per fargli sapere che avevo letto il suo libro appena tradotto dall'inglese in italiano, e che se internet fosse già in uso in Italia quando avevo io quindici anni, la mia adolescenza sarebbe stata più piacevole.

Da quando gli ho scritto ci scriviamo spesso via e-mail e gli chiedo consigli sulla mia vita.

mi è anche piaciuto molto "Geography Club" di Brent Hartinger. Mi è piaciuto così tanto che ho scritto all'autore per fargli sapere che avevo letto il suo libro appena tradotto dall'inglese in italiano, e che se internet fosse già in uso in Italia quando avevo io quindici anni, la mia adolescenza sarebbe stata più piacevole.

Da quando gli ho scritto ci scriviamo spesso via e-mail e gli chiedo consigli sulla mia vita.

 

Che bello! Hartinger deve essere un tipo simpatico. Di suo ho letto Geography Club e L'ordine Della Quercia Velenosa.

Finito "Il colpo di grazia" di M. Yourcenar.

Non è che mi abbia fatto impazzire. Forse l'ho letto male, non so; d'altronde all'inizio non mi era sembrato granché nemmeno "Memorie di Adriano".

Magari un giorno lo rileggerò.

 

Ho poi letto in una giornata (beh, è breve) "La morte a Venezia" di Mann. La risposta è: no, non ho visto ancora il film. Magari prima o poi. La lettura ve la consiglio caldamente.

 

Ora sto leggendo, per rimanere sui temi allegri, "Un uomo solo" di C. Isherwood. Di questo ho già visto il film, che mi era anche piaciuto. Ora che mi sto rendendo conto che è completamente diverso dal libro, la mia opinione potrebbe cambiare.

Ora sto leggendo, per rimanere sui temi allegri, "Un uomo solo" di C. Isherwood. Di questo ho già visto il film, che mi era anche piaciuto. Ora che mi sto rendendo conto che è completamente diverso dal libro, la mia opinione potrebbe cambiare.

 

Il libro mi ha decisamente deluso, è veramente troppo lento, e secondo me troppo spesso è anche difficile leggerlo, ci sono delle parti in cui lo scrittore divaga troppo...il film è un capolavoro invece, lo saprò a memoria, è la prima volta che mi capita che un film tratto da un libro mi piace più del libro stesso.

Finito "Il colpo di grazia" di M. Yourcenar.

Non è che mi abbia fatto impazzire. Forse l'ho letto male, non so; d'altronde all'inizio non mi era sembrato granché nemmeno "Memorie di Adriano".

Magari un giorno lo rileggerò.

 

Ho poi letto in una giornata (beh, è breve) "La morte a Venezia" di Mann. La risposta è: no, non ho visto ancora il film. Magari prima o poi. La lettura ve la consiglio caldamente.

 

 

La Yourcenar, nonostante l'universale fama, non mi è mai piaciuta (una scrittura affettata, fredda come una statua di marmo, scolastica).

Per quanto riguarda Morte a Venezia, intendo il film di Visconti, è di una lentezza estetizzante, un languore e un'infinita decadenza che può risultare affascinante o esasperante, dipende dallo stato d'animo: questo film fece conoscere Mahler al grande pubblico, con il pervasivo uso dell'Adagietto dalla Quinta sinfonia.

Insomma due palle COSI'  :hail:

Finito "Un uomo solo".

Non condivido pienamente il giudizio di Christopher, ma mi aspettavo meglio.

No, ok, diciamo che costa troppo rispetto alla qualità. :gha:

 

questo film fece conoscere Mahler al grande pubblico, con il pervasivo uso dell'Adagietto dalla Quinta sinfonia.

No, questo film è colpevole di aver fatto conoscere al grande pubblico una versione dell'Adagietto che dura quasi il doppio di quanto dovrebbe. :asd:

 

Ora cambio totalmente genere e inizierò "Orfani del cielo" di Heinlein (pubblicato da Urania anche con il titolo - ovviamente a ca**o di cane - "Universo").

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