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Posso darvi un consiglio? Kain, e poi anche tu, Raziel, cecate di leggerlo lentamente,

Il fu Mattia Pascal. Anche se non lo finirete oggi, e ne leggete solo una parte, e lo

riprenderete poi più avanti, sarà stato un buon incontro con Pirandello.

 

Ogni libro ha un suo « tempo », nel senso musicale del termine, e Pirandello, e questo suo libro

in particolare, ha tempi piuttosto lenti, che permettano di entrare in un'atmosfera, in una storia

fuori dell'ordinario, in una certa aura: di familiarizzarsi con lui. Pirandello ha una grande

precisione nel linguaggio, una quasi puntigliosa cura nella scelta dei vocaboli, e tutto il suo

stile è sempre icastico, netto, e tuttavia calato in un periodare mai banale.

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Posso darvi un consiglio? Kain, e poi anche tu, Raziel, cecate di leggerlo lentamente,

Il fu Mattia Pascal. Anche se non lo finirete oggi, e ne leggete solo una parte, e lo

riprenderete poi più avanti, sarà stato un buon incontro con Pirandello.

 

Ogni libro ha un suo « tempo », nel senso musicale del termine, e Pirandello, e questo suo libro

in particolare, ha tempi piuttosto lenti, che permettano di entrare in un'atmosfera, in una storia

fuori dell'ordinario, in una certa aura: di familiarizzarsi con lui. Pirandello ha una grande

precisione nel linguaggio, una quasi puntigliosa cura nella scelta dei vocaboli, e tutto il suo

stile è sempre icastico, netto, e tuttavia calato in un periodare mai banale.

Ma io l'ho già letto anni fa e mi è anche piaciuto, lo prendevo in mano molto volentieri :D MI ispira molto anche "Uno, nessuno e centomila" e credo proprio mi informerò su questo.

 

 

 

Posso darvi un consiglio? Kain, e poi anche tu, Raziel, cecate di leggerlo lentamente,

Il fu Mattia Pascal. Anche se non lo finirete oggi, e ne leggete solo una parte, e lo

riprenderete poi più avanti, sarà stato un buon incontro con Pirandello.

 

Ogni libro ha un suo « tempo », nel senso musicale del termine, e Pirandello, e questo suo libro

in particolare, ha tempi piuttosto lenti, che permettano di entrare in un'atmosfera, in una storia

fuori dell'ordinario, in una certa aura: di familiarizzarsi con lui. Pirandello ha una grande

precisione nel linguaggio, una quasi puntigliosa cura nella scelta dei vocaboli, e tutto il suo

stile è sempre icastico, netto, e tuttavia calato in un periodare mai banale.

 

Ne terrò conto sicuramente allora :)

cedrickleloup

infinite jest di d.f.wallace

 

..da più o meno 6 mesi rolleyes.gif

 

Io ce l'ho appoggiato sul comodino che mi guarda ogni mattina, ma non ho ancora trovato il coraggio di affrontarlo. (più che altro è il peso che mi frena, è oggettivamente pesante da tenere in mano! ^_^)

 

Ieri ho iniziato a leggere "Il gene egoista" di R.Dawkins.

Indispensabile "Il gene egoista" :)

Non credo di esagerare dicendo che è uno dei testi scientifici più importanti del nostro tempo.

 

Io ho iniziato poc'anzi "l'evoluzione della libertà", di Daniel Dennett, sulla possibilità di trovare una convergenza fra determinismo biologico materialista e concezione del libero arbitrio.

cedrickleloup

Indispensabile "Il gene egoista" :)

Non credo di esagerare dicendo che è uno dei testi scientifici più importanti del nostro tempo.

 

Io ho iniziato poc'anzi "l'evoluzione della libertà", di Daniel Dennett, sulla possibilità di trovare una convergenza fra determinismo biologico materialista e concezione del libero arbitrio.

 

Premettendo che l'ho appena iniziato, lo trovo incredibilmente interessante e stimolante, soprattutto apprezzo le domande che si pone, anche se a volte le risposte che si da sembrano insoddisfacenti (o circolari). A mio parere l'orientamento generale del suo pensiero è un po' troppo positivista e riduzionista, ma tenendo conto di quando è stato scritto e del fatto (più volte ribadito) che ciò che gli interessa spiegare è il "comportamento" dei geni, esulando da ogni complicazione, mi sembra un saggio molto valido.

Le note in cui risponde alle lettere dei suoi colleghi sono impagabili!

cedrickleloup

Senza dubbio il suo sguardo è lucido e tagliente. Ha anche la rara capacità di rendere accessibili concetti piuttosto complicati e per questo merita la mia profonda stima.

Tra l'altro ad un certo punto esprime un suo (breve) pensiero riguardo all'egoismo a livello di esseri umani, distinguendo tra egoismo cieco e lungimirante, sul quale mi trovo pienamente d'accordo (ci pensavo già qualche anno fa, prima di conoscere questo libro).

cedrickleloup

In realtà non ho mai nemmeno provato a leggerlo: i saggi filosofici mi hanno sempre un po' intimorito... ^_^ Ora me l'hai fatto torare in mente e credo che lo leggerò. Ma prima devo finire Dawkins e poi leggere "Goedel, Escher, Bach" di Hofstader (la sua introduzione mi intriga parecchio!).

cedrickleloup

In realtà non ho visto il tuo post, ho visto il libro in questione sullo scaffale e mi ha interessato. Ne ho letto qualche pagina e ho pensato che l'autore dovesse essere un genio o un pazzo, in ogni caso interessante!

 

Se sei interessato alla logica, oltre a Goedel ti consiglio il tractatus di Wittgenstein; ti apre il cervello. :D

Il linguaggio segreto dei fiori di Diffenbaugh Vanessa.. Libro d'esordio di questa scrittrice, sono quasi a metà e devo dire che è scritto molto bene, è uno di quei pochi libri che vorrei leggere continuamente senza mai staccarmi un attimo e fino ad ora mi è capitato rarissime volte :sorriso:

Il linguaggio segreto dei fiori di Diffenbaugh Vanessa.. Libro d'esordio di questa scrittrice, sono quasi a metà e devo dire che è scritto molto bene, è uno di quei pochi libri che vorrei leggere continuamente senza mai staccarmi un attimo e fino ad ora mi è capitato rarissime volte :sorriso:

Di cosa parla? Mi aveva incuriosito.

Di cosa parla? Mi aveva incuriosito.

 

 

io ne ho letto delle pagine perchè sono abbonata a "il libraio" e ogni tanto ti regalano qualche estratto del libro del momento... devo dire la verità, non mi ha fatto una bella impressione. è scorrevole, forse troppo, e la trama mi sa d'inconsistente. non mi ha preso proprio.

quest'autrice mi sa che rientrerà nel gruppo già folto di quegli autori che scrivono tanto per, che pubblicano giusto per tentare di sfondare. personalmente non lo comprerei mai :no:

"Dialogo fra un filosofo, un giudeo e un cristiano", di Pietro Abelardo. Il titolo dice tutto, l'autore è piuttosto famoso. Lo trovo particolarmente interessante perché porta in sé alcuni principi per la costruzione di una tolleranza religiosa, nonostante si tratti di un'opera medioevale.

Azz, allora niente..! Critica feroce. :smiley:

 

 

:rotfl: è vero.

purtroppo, una cosa per me o è dentro o è fuori. o bianco o nero.

c'è anche da dire che ognuno esprime un giudizio personalissimo in merito. s'è per questo, ad esempio, "cent'anni di solitudine" di marquez l'ho trovato di una pesantezza inaudita, eppure ha vinto il nobel :roll2: stessa cosa dicasi per altri successi mondiali che per me tutto erano fuorchè successi.

la mia libreria è piccola ma di qualità, per cui prima di spendere sti soldi per un libro che non merita ci penserei due volte ;) ho avuto la brutta esperienza con "l'ultima riga delle favole" di gramellini e m'è bastata.

Jelson Shipper

Ho appena finito Sono Il Numero Quattro. Bella la storia e i personaggi con le loro caratteristiche 'particolari', anche un po' le storie d'amore che si creano.

Anche se però ho il presentimento che possa diventare l'erede di Twilight in piena regola (infatti si notano alcune cose elementari in comune).

Spero solo che il film sia bello. :)

Di cosa parla? Mi aveva incuriosito.

Ti riporto la trama..

Victoria è oggi maggiorenne e può lasciare l'istituto per bambini in cerca di adozione, di famiglia, in cui sta da sempre. E' una ragazza difficile, non riesce ad avere contatti fisici con le persone, non riesce ad amare e ad essere amata. Sono stati diversi i tentativi di adozione, tutti falliti e Victoria si porta dentro un carico enorme di rimorsi, sensi di colpa, inadeguatezza. Un giorno però la ragazza incontra Elizabeth, una donna straordinaria e speciale che le cambia e sconvolge la sua vita persino in modo drammatico. Elizabeth è per Victoria la sua unica vera madre e per questo le trasmette un dono speciale: la capacità di conoscere il linguaggio segreto dei fiori. Victoria però ha paura di amare, di lasciarsi trasportare dalle emozioni e dalle parole. Per lei farsi toccare dagli altri è impossibile, l’unico tocco che sopporta è quello dei petali dei fiori ed è con questo linguaggio che riesce a comunicare emozioni e quando, uscita dall'istituto troverà lavoro da una fioraia, come per magia, le sue composizioni floreali cureranno problemi dei clienti, romperanno incomunicabilità e guariranno ferite, ma la strada per guarire le proprie sarà ancora lunga.

Una storia continuamente in bilico tra il baratro dell'isolamento e dell'autolesionismo e la salvezza, un romanzo di rimorsi, nostalgie, pentimenti, colpe, sensi di colpa e perdono. Il tutto scorre sopra il vittoriano linguaggio dei fiori che offre un taglio romantico e d'altri tempi ad una storia ambientata nella California odierna. Il personaggio di Victoria è profondo, potente e molto ben delineato. In appendice Il dizionario completo del linguaggio dei fiori.

 

Io prima di comprarlo ero un pò scettica, anche perchè i libri che vengono molto esaltati non sempre mi convincono e la maggior parte delle volte non rispondono alle mie aspettative ma devo dire che questo libro mi è piaciuto, mi ha catturato subito.. L'ho finito ieri e l'ho letto in 3 giorni (330 pag. circa) E secondo me la scrittrice avrebbe potuto anche arricchire di più la storia, non avrebbe reso pesante il libro..

Ahahah! :cheesy: Si, hai perfettamente ragione. E i soldi in questo periodo sono merce rara..! Meglio spenderli con criterio e a seconda dei propri gusti, certo. Invece, io sto soccombendo sotto il peso dei libri, non so più dove metterli...

 

 

eh anche io. pensa che la mia libreria sta quasi per crollare, ho infilato libri in ogni apertura! ma detesto riempirmi di robaccia solo perchè ne parlano tutti i giornali o in tv. anzi, solitamente proprio quei libri si rivelano delle cag*** assurde :paura:

Ti riporto la trama..

Victoria è oggi maggiorenne e può lasciare l'istituto per bambini in cerca di adozione, di famiglia, in cui sta da sempre. E' una ragazza difficile, non riesce ad avere contatti fisici con le persone, non riesce ad amare e ad essere amata. Sono stati diversi i tentativi di adozione, tutti falliti e Victoria si porta dentro un carico enorme di rimorsi, sensi di colpa, inadeguatezza. Un giorno però la ragazza incontra Elizabeth, una donna straordinaria e speciale che le cambia e sconvolge la sua vita persino in modo drammatico. Elizabeth è per Victoria la sua unica vera madre e per questo le trasmette un dono speciale: la capacità di conoscere il linguaggio segreto dei fiori. Victoria però ha paura di amare, di lasciarsi trasportare dalle emozioni e dalle parole. Per lei farsi toccare dagli altri è impossibile, l’unico tocco che sopporta è quello dei petali dei fiori ed è con questo linguaggio che riesce a comunicare emozioni e quando, uscita dall'istituto troverà lavoro da una fioraia, come per magia, le sue composizioni floreali cureranno problemi dei clienti, romperanno incomunicabilità e guariranno ferite, ma la strada per guarire le proprie sarà ancora lunga.

Una storia continuamente in bilico tra il baratro dell'isolamento e dell'autolesionismo e la salvezza, un romanzo di rimorsi, nostalgie, pentimenti, colpe, sensi di colpa e perdono. Il tutto scorre sopra il vittoriano linguaggio dei fiori che offre un taglio romantico e d'altri tempi ad una storia ambientata nella California odierna. Il personaggio di Victoria è profondo, potente e molto ben delineato. In appendice Il dizionario completo del linguaggio dei fiori.

 

Io prima di comprarlo ero un pò scettica, anche perchè i libri che vengono molto esaltati non sempre mi convincono e la maggior parte delle volte non rispondono alle mie aspettative ma devo dire che questo libro mi è piaciuto, mi ha catturato subito.. L'ho finito ieri e l'ho letto in 3 giorni (330 pag. circa) E secondo me la scrittrice avrebbe potuto anche arricchire di più la storia, non avrebbe reso pesante il libro..

Bè, la trama sembra interessante. Come lo definiresti: libro da spiaggia o da qualcosa in più? :smiley:

NightWisher

Finito "il Maestro e Margherita" (che ho apprezzato tantissimo)ho iniziato i "miti di Cthulhu" di Lovecraft. L'ho sempre snobbato credendo che fosse un imitatore di Poe (basandomi su cosa proprio non lo so), poi ho letto le "montagne della follia", un libro che mi ha angosciato come pochi, e mi sono accorto di essermi sbagliato, lo scrittore non riesce a "sembrarmi simpatico", i suoi testi trasudano razzismo, però hanno un fascino innegabile, sono horror, fantascienza e fantasy allo stesso tempo. :lovesaw:

eh anche io. pensa che la mia libreria sta quasi per crollare, ho infilato libri in ogni apertura! ma detesto riempirmi di robaccia solo perchè ne parlano tutti i giornali o in tv. anzi, solitamente proprio quei libri si rivelano delle cag*** assurde :paura:

Ah, io ho le mie liste. Ne ho due e mi affido a quelle. Cerco, frugo, sfoglio e alla fine scelgo senza farmi influenzare troppo dai media, anche perchè non guardo la tv e leggo solo una rivista al mese, perciò... però mi piace sapere il parere degli altri lettori. E' un confronto e un momento di condivisione molto interessante. :smiley: Ho scoperto più libri sconosciuti e dei piccoli capolavori letterari in questo modo, che altro.

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