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che ci fa grindr sul suo cellulare?


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dal punto di vista psicologico...

L'aggressività nei bambini è una reazione a genitori che usano violenza fisica o psicologia ( unito a fattori ambientali e genetici), si verifica inoltre in bambini che hanno sviluppato un attaccamento insicuro verso i genitori che non gli davano empatia, senso di sicurezza, protezione e amore.

Le sberle non servono perché l'aggressività non è un capriccio ma un modo in cui il ragazzo esprime il suo disagio ( che con i colpi non fa che aumentare). Sicuramente gli si devono mettere dei limiti ma comunque questo comportamento ha origini profonde ed è una reazione a qualcosa,  questo va tenuto in conto, nel senso che si dovrebbe lavorare sui motivi del disagio invece che solo sul comportamento in se stesso.

L'unica cosa che si può dire è di parlare con un esperto per modificare il metodo educativo e provare a risolvere le difficoltà che ci sono.

Se Olimpo trova tossico, doloroso e pesante avere a che fare con la famiglia è giusto che se ne distacchi. Tuttavia anche solo scrivere una mail al fratello o fargli domande e parlarci può essere d'aiuto ma sono solo consigli e solo l'utente può sapere cosa si sente di fare e cosa è meglio per lui.

Edited by sogliola04
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Anche fosse gay e non l'abbia scaricata per sbaglio, mi sembra sbagliato che usi Grindr e credo che neanche possa utilizzarlo visto che dovrebbe avere 18 anni.  Anzi alla sua età dovrebbero essere i tuoi genitori a controllare il suo telefono e chesu che siti naviga. Probabilmente avete dei genitori molto assenti, se non fisicamente, forse sentimentalmente e affettivamente...

Quello che avrei voluto dirti,  Olinpo, l'ha già espresso, tanto per cambiare!, Davy, del quale condivido pienamente le considerazioni...

Solo una cosa vorrei sottolineare:  apprendo ora che  "quel bulletto di tuo fratello", ora UNDICENNE, era così già da PICCOLO;

cioè è palese che sia cresciuto con gravi difficoltà affettive e relazionali;

ma che  manrovescio o ricatto- grindr  vuoi usare su di lui?   Sarà odioso financo pericoloso, ma è chiaro che sta male....

Acutizzare lo scontro con lui ti renderà ancora più difficile un domani costruirci un rapporto

Unica soluzione: parlare con i tuoi e cercare di far comprendere loro come abbia bisogno di una terapia medica se non vogliono che diventi un serial killer, o un delinquente che li sgozzerà di notte per rubargli la pensione... 

7 minutes ago, castello said:

parlare con i tuoi e cercare di far comprendere loro come abbia bisogno di una terapia

mmhh.. NO.. 

i figli facciano i figli, ognuno ha le sue competenze, Olimpo ha già da pensare a sè per il meglio possibile 

1 hour ago, sogliola04 said:

L'unica cosa che si può dire è di parlare con un esperto per modificare il metodo educativo

molla la teoria e passa alla pratica: stai a parlà di una situazione in cui il modello educativo semplicemente NON C'E' MAI STATO

(ripeto: c'abbiamo un pregresso di anni con olimpo, e sta cosa è sempre venuta fuori, insieme a tante altre)

Saramandasama
4 minutes ago, freedog said:

molla la teoria e passa alla pratica: stai a parlà di una situazione in cui il modello educativo semplicemente NON C'E' MAI STATO

(ripeto: c'abbiamo un pregresso di anni con olimpo, e sta cosa è sempre venuta fuori, insieme a tante altre)

Perché quando ti immagino parlare mi ti immagino con la voce della signora Meloni? È grave?

Poche storie, madate tuo fratello in un collegio svizzero. Ha bisogno di conformarsi a modelli educativi più rigidi.

ni, @castello  se capiscono roma x toma si rischia che la prendano come tentativo di mettere in cattiva luce il fratellino. Qui però sto sconfinando in supposizioni azzardate, il discorso è delicato e per quanto mi riguarda mi fermo qui nel topic..  

24 minutes ago, Saramandasama said:

Perché quando ti immagino parlare mi ti immagino con la voce della signora Meloni? È grave?

no, è solo da querela

3 hours ago, sogliola04 said:

Le sberle non servono perché l'aggressività non è un capriccio ma un modo in cui il ragazzo esprime il suo disagio ( che con i colpi non fa che aumentare). Sicuramente gli si devono mettere dei limiti ma comunque questo comportamento ha origini profonde ed è una reazione a qualcosa,  questo va tenuto in conto, nel senso che si dovrebbe lavorare sui motivi del disagio invece che solo sul comportamento in se stesso.

L'unica cosa che si può dire è di parlare con un esperto per modificare il metodo educativo e provare a risolvere le difficoltà che ci sono.

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Contando che qua abbiamo un figlio undicenne che fa i conti in tasca al padre, il quale invece che educarlo si sente pure colpevole che non lo vizia abbastanza, direi che grindr è l'ultimo dei problemi di questo bambino.

Olimpo piuttosto che parlare col fratello, dovrebbe parlare con i genitori chiedendo loro se si rendano conto delle reazioni e comportamenti sproporzionati di questo undicenne.

Oltretutto, l'utilizzo a 11 anni di qualsiasi social con foto e video su YouTube dovrebbe essere controllato dai genitori pure se non avesse grindr sul cellulare.

Insomma, qua le premesse son tutte sballate, l'unica cosa sarebbe quella di ricordare ai genitori di dover fare i genitori perché non è compito di Olimpo di farlo.

Anche perché agli occhi di un bambino, il messaggio dei genitori sarà sempre di più peso rispetto a quello del fratello.

In altre parole, se Olimpo cazzia suo fratello ma i suoi genitori non fanno nulla per confermare la cazziata, praticamente è tempo totalmente buttato.

@nowhere ma pure tu, che paroloni! il povero piccolo non va cazziato!

come @sogliola04 ci insegna, va capito e va curato il suo disagio, eh!

stupidi noi a proporre metodi desueti come du sganasoni quando servono!!

-a me, quando sento stronzate assolutorie come quelle, sale il crimine, che ci posso fà??-

Edited by freedog

@freedog io non so quale sia la cura per un figlio che è stato cresciuto per 11 anni così.

Sicuramente la cura non è l'intervento di Olimpo perché non può essere una figura educativa di riferimento.

E neanche iniziare a prenderlo a ceffoni ORA, visto che il ragazzo ha comportamenti violenti di suo.

Quelli che hanno bisogno di un aiuto di un professionista sono per primi i genitori, spedire il fanciullo da uno psicologo quando i genitori continuano a non rendersi conto del ruolo che ricoprono, può creare ancora più casini.

E dato che i genitori hanno avuto Delle mancanze nel loro ruolo in svariate occasioni, non è prendendo a sberle il ragazzino che modifichi la situazione, se i genitori continuano ad avere determinati comportamenti.

Insomma, grindr continuo a dire che è l'ultimo dei problemi e che serve che i genitori prendano consapevolezza della situazione in generale e serve un intervento esterno per trovare il modo per sanare i comportamenti di TUTTO il nucleo familiare.

55 minutes ago, freedog said:

stupidi noi a proporre metodi desueti come du sganasoni quando servono!!

-a me, quando sento stronzate assolutorie come quelle, sale il crimine, che ci posso fà??-

Scusami tanto, io non so tu che esperienze educative hai, però un ragazzo che sta in una famiglia un minimo equilibrata e sana non manifesta questi comportamenti. Questa grande rabbia si riscontra in ragazzi che hanno subito tutta una serie di abusi psicologici o fisici (anche l'incuria è un abuso). Quindi fare discorsi del tipo è il bambino che ha qualcosa che non va o è cattivo e va punito è una cosa che non serve a niente ed è anche ingiusta verso il ragazzo stesso che in questo momento non sta bene ed esprime il suo disagio con i mezzi di un undicenne( gli unici che ha).

All'estero ho avuto a che fare con molti ragazzi e bambini problematici e ti assicuro che i loro comportamenti negativi svaniscono o si riducono di molto quando sono inseriti in un contesto stabile e emotivamente soddisfacente. Dall'esterno questi ragazzi sembrano dei mostri, dei duri, sembrano odiosi, appena li conosci un minimo ti accorgi di quanto in realtà sono fragili e bisognosi di ascolto ed affetto. Si sciolgono con un sorriso e una carezza. Il loro atteggiamento duro è una difesa e un modo di comunicare emozione negative e sentimenti che non sanno esprimere in un altro modo.

A parte questo la rabbia eccessiva nei bambini è associata a  disordini dell'attaccamento nei confronti dei genitori che può dipendere da tutta una serie di errori, abusi, negligenze e problematicità dei genitori stessi , questo lo dicono gli studi e la scienza. Poi se tu pensi di saperne più di chi questi fenomeni li ha studiati da vicino e li ha osservati, va bene. Hai diritto alla tua opinione però non darla per assoluta.

non tutti vivono in famiglie stabili e penso che il comportamento di un bambino vada contestualizzato.

Fine. Smetto di rispondere e passo oltre.

sogliola04 : apprezzo il tuo contributo e ti prego di non sentirti offesa per la posizione che ha espresso freedog;

venite da due mondi diversi : tu, immagino,sei una pedagogista. L' ho capito fin da subito, dal linguaggio che usi, si vede che hai studiato e mi hai confermato di avere una certa esperienza. Lui è un romanaccio (scherzo ahah), ma è per spiegare l'idea (gli voglio molto bene in realtà, e sono portato a dargli ragione quando dice che ci vorrebbero degli sganascioni, ma poi ci rifletto e so che non è la vera soluzione).

La mia famiglia ha tanti problemi/disfunzionalità. Credo che sarebbe utile per un mio fratello confrontarsi con una figura professionale perché convengo con te che stia soffrendo una forma di disagio. Ma quando parlo di queste in famiglia, abbastanza inutilmente, vengo tacciato di moralismo o di buonismo. Quando andavo dallo psicologo io (ne avevo bisogno in quanto ho sempre sofferto di ossessioni) non avevo il sostegno di nessuno : la mia famiglia non ha mai collaborato, anche quando un tale psichiatra (che poi si rivelò un deficente, ma vabbè) propose un terapia familiare.  

Non hai letto altri topic precedenti:  ti dico solo che, prima di andare all'università, quando dovevo uscire dovevo rendere conto a mia sorella, che assumeva e continua ad assumere la funzione di ''madre invadente''. E che spesso assisto a spiacevoli alleanze fra mia madre e mia sorella contro di me. Ho anche omesso di dire che la mia omosessualità è accettata a livello virtuale, non a livello pratico : non ne posso parlare a tavola, quand' è presente anche mio fratello. Un dialogo sereno lo riesco solo ad avere con mia madre, ma sinceramente la ritengo una persona molto fredda e scostante, che non fa altro che ricordarmi i miei doveri (andare in palestra, studiare) e a livello affettivo  è sempre stata assente.

Hai indovinato quando hai detto che il comportamento di mio fratello può essere spiegato in relazione all'ambiente in cui è cresciuto e vive. Mi metto un po' nei suoi panni e posso capire quante forme di controllo si è dovuto imporre, cedendo alla pressione della famiglia : ricordo (e qui ritorna il discorso dell'omosessualità e/o effeminatezza) che al mare si voleva far fare una treccina da un 'africana e mia sorella intervenì dicendo a mia madre che era una cosa da checche (c'ero pure io). Ricordo che, mesi fa, dopo anni che sa di me, mia sorella si è messa a dire che non è normale che mi fratello dorme ancora con mia madre perché potrebbe diventare gay. Ricordo anche che mia sorella spesso, quando seguiva mio fratello nei compiti, lo insultava dicendogli ''dislessico'' (ha ricevuto anche la diagnosi da un medico) e facendogli pesare il fatto che andava in un doposcuola. Un'altra cosa che viene fatta pesare a mio fratello è il fatto che esce con amiche femmine (gli dicono ''ma perché non fai amicizia con i maschi?'' considerandolo anormale)....

Mia madre, che è una tipa perfezionista al massimo, ha sempre espresso insofferenza per il suo non andare bene a scuola. La vedo spesso preoccupata, insicura sul suo futuro lavorativo. Dice sempre che lo studio è la base. (me lo diceva anche me ossessivamente, ecco perché ora sono un secchione e ho paura di fallire all'università).  Le urla di mia madre mi hanno traumatizzato, fin da piccolo. Ne avevo paura. E' una persona dall'umore osccilante, imprevedibile, non felice del suo matrimonio,che sfogava spesso le sue frustrazioni su noi figli. Ormai mi sono arreso al'idea che possa cambiare. Quando cerco di averci un dialogo non mi sta ad ascoltare, a tavola guarda come impugno la forchetta o come verso la coca cola perché deve assicurarsi che rispetto il buon galateo e non faccia brutte figure davanti ad altri. 

E' grazie a lei che ho sviluppato il complesso della bruttezza.  l'altro giorno mi ha detto che lei un figlio brutto così (come ne ha visto uno un giorno dalla parrucchiera) lo rifiuterebbe, lo farebbe volare dalla finestra. Io le ho detto ''mamma ma che stai dicendo?''.

Potrei andare avanti, ma  lo spazio non me lo consente.Dico solo che c'hai preso.

Edited by Olimpo
MicFrequentFlyer

Io non sono pedagogista né psicologo (quindi cum grano salis) e trovo giusta l'idea che non debba essere tu a prendersi la responsibilità di educare tuo fratello. Però secondo me devi essere attento. Se fosse gay, potrebbe avere davvero bisogno di te. Specialmente se ha dei comportamenti così violenti (mi sembra che abbia una preoccupante tendenza a comportamenti molto disfunzionali... anche perchè la violenza a volte può sfociare pesantemente sia sugli altri che su se stessi). E da quello che dici non è che si possa sperare in molto supporto dalla tua famiglia. Quindi assolutamente evita di utilizzare la sua (presunta) omo/bisessualità come minaccia (cosa che ti eliminerebbe completamente dai suoi riferimenti e farebbe sentire ancor più come cosa negativa la sua eventuale - e tua certa - sessualità).

E parlaci. Tu hai avuto contatti con psicologi, qualcosa avrai anche imparato, no?  Che ne so, compra un libro e lascialo in giro, lascia aperte pagine web che possano essere utili per persone così inclini alla reazione violenta, e parla ai tuoi genitori. Forse più che andare dal nutrizionista tu (puoi anche chiedere al medico di base in un primo momento, senza spendere per uno specialista) o comprare un allarme per lui, i tuoi dovrebbero investire in uno psicologo per lui. Cioè avere grindr sul telefono secondo me è anche normale (anche se sbagliato per i contenuti dell'app) per un ragazzino curioso nel 2018; ma questi comportamenti NO.

5 hours ago, MicFrequentFlyer said:

E parlaci. Tu hai avuto contatti con psicologi, qualcosa avrai anche imparato, no?  Che ne so, compra un libro e lascialo in giro, lascia aperte pagine web che possano essere utili per persone così inclini alla reazione violenta, e parla ai tuoi genitori. Forse più che andare dal nutrizionista tu (puoi anche chiedere al medico di base in un primo momento, senza spendere per uno specialista) o comprare un allarme per lui, i tuoi dovrebbero investire in uno psicologo per lui. Cioè avere grindr sul telefono secondo me è anche normale (anche se sbagliato per i contenuti dell'app) per un ragazzino curioso nel 2018; ma questi comportamenti NO.

ma questi attacchi d'ira ce li ha da quando era piccolo, dai 3 anni...

niente di nuovo sotto il sole...

cmq io gliene ho parlato varie volte ai genitori.  loro non se ne preoccupano e come dici tu io non posso fare l'educatore

Cercherò di instaurare un dialogo con lui, di non abbassarmi al suo livello se provoca.  Per lo psicologo - sinceramente  - non ci sono i soldi e nessuno, a parte me, ci crede. Ma ne avrebbe bisogno l'intera famiglia.

Nella scuola che frequanta tuo fratello magari hanno uno psicologo scolastico o possono indirizzare verso un servizio statale di sanita' mentale per bambini che non costa nulla alla tua famiglia. Un'altra possibilita' sarebbe esporre il problema al suo pediatra (suppongo ne abbia uno come tutti i bambini) e farsi consigliare dal pediatra.

se lui ha attacchi d'ira da quando aveva 3 anni la cosa sembra seria secondo me.

Edited by marco7

Mah secondo me capire il motivo del disagio del ragazzo e aiutarlo non è buonismo, si tratta di un azione tesa a risolvere il problema e non a lasciarlo degenerare; nella risoluzione si tratta sia di mettere dei limiti e arginare i comportamenti problema sia nel lavorare e ridurre le cause del problema stesso(lavorare sull'ambiente familiare). il buonismo sarebbe lasciare fare e ignorare o anche giustificare la cosa, tra capire la causa e giustificare ce ne passa.

Alcuni studi con ragazzi problematici hanno dimostrato come i problemi comportamentali dei ragazzi si sono ridotti o sono cessati  nel momento in cui si è detto ai genitori di smettere di punire i figli con sberle e sculacciate. Il che dimostra come questo tipo di punizione abbia  delle conseguenze collaterali che creano problemi invece di risolverli e che spesso sono la vera causa dei problemi comportamentali nei bambini.

ho visto questa cosa con mio fratello che veniva punito con la cinta e preso a sberle e che nel nuovo contesto familiare veniva punito quando mostrava aggressività. Non si è mai risolto niente e si è portato i problemi di rabbia nell'età adulta. Penso sia molto più produttivo cercare una soluzione a questi problemi con un lavoro strutturato  piuttosto che punire e basta. Questo nell'ottica di trovare una soluzione concreta al problema lavorandoci su e non lasciando il bambino a se stesso.

Penso sia diverso il caso dei genitori irresponsabile che lasciano che i figli facciano qualsiasi cosa  rispetto a quelli che cercano delle soluzioni ai problemi, chiedono aiuto e ci lavorano con i figli. Il secondo tipo di genitore è consapevole e responsabile, il primo no. C'è tutta la differenza del mondo.

La penso così. 

Edited by sogliola04

Il voler far partecipare pedagogi e altri all'educazione dei propri figli significa ammettere il proprio fallimento come genitore.  Il chiedere aiuto non e' cosa che tutti i genitori sono disposti a fare.

Edited by marco7
On 21/2/2018 at 1:06 AM, sogliola04 said:

Penso sia diverso il caso dei genitori irresponsabile che lasciano che i figli facciano qualsiasi cosa  rispetto a quelli che cercano delle soluzioni ai problemi, chiedono aiuto e ci lavorano con i figli. Il secondo tipo di genitore è consapevole e responsabile, il primo no. C'è tutta la differenza del mondo.

Concordo pienamente.

Però il problema appunto non può risolverlo Olimpo, perché sta a monte nei genitori.

Olimpo è il fratello e non può assolvere il ruolo di un educatore che spetterebbe al genitore.

Se il genitore non interviene, Olimpo non può aiutare, senza rischiare a sua volta di venir ferito.

Poi posso capire che non ci siano i soldi per uno psicologo, ma presumo che qualche sportello di aiuto gratuito si possa pur trovare.

La questione però penso che l'abbia centrata @marco7 cioè che probabilmente non c'è proprio volontà da parte dei genitori di mettersi in discussione, visto che determinati comportamenti sono insiti anche negli altri figli (vedi la sorella che vessa il fratello per la dislessia) e non sono stati scoraggiati dai genitori.

  • 5 months later...

credo di aver fatto una cazzata..

mio fratello oggi a pranzo mi ha detto che sono gay....di sera dopo cena me lo ha ripetuto due volte....io allora non gli ho riposto e ho iniziato a fare le ''mosse'' da gay, giusto per far capire quanto me ne fregavo di quello che diceva...

gli ho chiesto il telecomando e siccome lui me lo nascondeva e mi diceva '' non lo do, lo do solo a mamma''...io mi sono arrabbiato e gli ho urlato in modo molto forte....lui mi ha detto che sono pazzo....ha detto che dovrei andare in un manicomio, che sono ipocondriaco e fingo di avere malattie per ossessionare mi padre....( si riferisce al fatto che ultimamente ho preso un appuntamento con un urologo per la FIMOSI , per la quale mi devo operare---ovviamente non sa del problema, ma sa che devo andare dal medico)

a questa situazione va aggiunto il fatto che da quando è finita l'università mia sorella non mi rivolge più la parola..mia madre di nascosto mi ha detto che si comporta così (mia sorella) perché è gelosa nei miei confronti...le vengono delle crisi di gelosia quando mia madre mi fa delle domande sull'università....Mia sorella non mi chiama neanche più per nome (oggi prima di andare al mare ha chiesto a mio fratello se ''lui'' , riferendosi a me, aveva preso l'asciugamano)...e mi guarda schifata...pure con lei ho sclerato ma non è servito a nulla....e a quanto pare mio fratello e mia sorella si sono alleati...Mia sorella, che sfogava tutte le sue frustrazioni su mi ofratello, facendogli pesare la sua dislessia e il fatto che frequenti un doposcuola...e minacciando mia madre che se continuerà a farlo con dormire lei diventerà gay (=deviato).... ora sembra abbia stretto un sodalizio con lui : le sue gelosie sono tutte rivolte a me.... non si dedica più così ansiosamente a denigrare mio fratello ...anzi.... preferisce dire qualcosa a lui piuttosto che parlare con me.... 

Ebbene....tornando a noi...sta sera dopo le provocazioni di mio fratello sono andato in bagno da mia madre e le ho detto che si dovrebbe preoccupare per il comportamento di suo figlio perché

1. mi ha insultato chiamandomi gay (e io non voglio passare lo stesso che ho passato con mia sorella omofoba- pur consapevole di trovarmi di front ad un adolescente ignorante e super conformista che come tutti quelli della sua età ha bisogno di usare l'insulto omofobo per esorcizzare la paura nei confronti dell'omosessualità)

2. ---- ecco qui arriva il particolare shock- le ho detto che si dovrebbe preoccupare perché mio fratello è un BULLO (come mi avete spiegato voi) ed è iscritto ad una chat gay (grindr) per perseguitare i compagni di classe o i suoi coetanei che hanno la sventura di essere omosessuali.

mia madre in un primo tempo non ha capito e ha voluto che glielo ripetessi...quando le ho detto che era iscritto ad una chat per incontri omosessuali è uscita con forza dal bagno e ha dato un sonoro schiaffo a mio fratello, che si è messo a piangere.....gli ha detto ''che app hai sull cellulare?''....e lui ''non ho niente, ti fidi di quello che ti dice quel pazzo....se l'è inventato)

allora io ho detto ''grindr, l'applicazione per gay''.....e lui ha detto ''ahhh ma quella si è installata da sola.....sai il cellulare che fa gli aggiornamenti automatici e ti inserisce delle app senza il tuo consenso?'' ----mia madre lì per lì non gli ha creduto e ha detto che d'ora in avanti dovrà controllarlo di più....e che non potrà più usare il cellulare. Poi le è passata la rabbia e mi ha chiesto se non sono io che vedo la malizia dappertutto.

con mia madre ho risolto...le ho detto di non preoccuparsi perché probabilmente è come dice lui, quella APP ce l' ha ma non ci è iscritto..... gli si  è installata da sola...oppure la usa per perseguitare i malcapitati....perché ha soli 12 anni.. non usano grindr a questa età

Lei si è calmata.....ma io conservo dentro di me un leggero senso di colpa perché ho agito d'istinto...senza pensarci....avrei potuto tenermelo per me..ma ero disperato....considerando che fra 15 giorni mi devo anche operare per fimosi e ho mio fratello che mi mette i bastoni fra le ruote spalleggiato e fomentato da quella stronza omofoba di mia sorella.... ecco è stata l'esasperazione.

ma si in effetti  è stato un modo per impormi, visto che non avevo alternative.... ho provato a dialogare ma nulla. Però il fatto è che lui ha 12 anni..io ne ho quasi 21....e non mi posso abbassare ai suoi livelli. Quello che mi fa più male in tutto questo è l'atteggiamento di mia sorella, che ha 23 anni ma  lo istiga indirettamente e direttamenti in vari modi. Per esempio oggi a pranzo quando mio fratello mi ha detto che sono gay lei si è messa a ridere. Potrei fregarmene e dire che non c'è stata nessuna malizia in quella risata, ma il fatto è che lei non mi parla più...e quando andavo all'università la prima cosa che mi chiedeva al ritorno a casa era ''quando torni a macerata''...era molto sollecita nella preparazione della valigie...e quando mi accompagnava alla fermata dell'autobus mi diceva sempre '' non tornare venerdì, torna sabato mi raccomando'' (che è l'ultimo giorno in cui potevo tornare a casa, visto  che la domenica non passano gli autobus). Lei mi diceva che questi suoi ''consigli'' erano per il mi bene...visto che a casa mi sarei trovato in una situazione difficile e insopportabile, con le tensioni fra i miei gneitori...ma il fatto è che lei raramente o mai riesce a pensare per gli altri.....quando mia madre mi ha detto che le venivano delle crisi di gelosia mi sono subito dato una risposta a tanti dubbi....''forse mia sorella non vede l'ora che me ne vado perché è gelosa di me''...mia madre me l' ha confermato.......anche quest'estate, finite le lezioni universitarie, mia sorella ha insistito tanto perchè rimanessi in collegio, nonostante sia vuoto.....

la cosa che mi fa strano è che mio fratello dovrebbe capirmi e vedermi come un amico o come un sostegno...visto che ci sono passato...sono omosessuale e so cosa significa passare certe cose. Invece trova un 'alleata in mia sorella, che, quando lui aveva 7-8 anni, diceva che ''aveva gusti da frocio'' perché voleva per natale un asse da stiro...oppure diceva che era una checca perché voleva farsi fare una treccina dall'africana in spiaggia..... insomma lei lo ha sempre denigrato, umiliato..... ma adesso è su di me che si SFOGA...perché ? non sarò un santo, ma non sono certo un SUO nemico. Mai mi sognerei di prenderlo in giro perché diverso...

Ieri sera mi ha detto che avevo una mentalità da stupido mentre apparecchiavo, su richiesta di mio padre.....Secondo lui ero incapace di mettere la tovaglia...ha voluto metterla lui.... e quando ho preso i bicchieri e le posate me li ha strappati dalle mani dicendomi che ero incapace di metterli.....

Mi spiace ma a casa tua il clima e' solo veleno per te e non cambiera' tanto facilmante.

trovo buono che hai detto a tua madre che tuo fratello ha grindr sul telefono, indipendentemente dal motivo per cui ce l'ha non e' una app per dodicenni sia se sono gay che se sono bulli. E quella app non si istalla da sola ma si istalla solo se chi ha il telefono vuole istallarla.

tua sorella e' gelosa di te per motivi che non sappiamo, forse perche' riesci bene all'uni o per altri motivi e fara' per molti anni mobbing continuo contro di te cercando di mettere tutti contro di te. Per fortuna ci riesce solo con tuo fratello a quanto sembra.

tuo fratello si comporta pure contro di te perche' spronato da tua sorella o per altri motivi che non sappiamo.

idealmente per te dovresti vivere in presenza dei tuoi fratelli il meno possibile. Cerca di fregartene di tutte le cattiverie che dicono e fanno su di te e al contrario di recepire queste maldicenze false come un complimento che ricevi.

purtroppo la situazione non e' buona per te. Idealmente secondo me dovresti cambiare uni quando puoi e andare a vivere lontano dalla famiglia cosi' che puoi farti una vita piu' tranquilla.

Secondo me tuo fratello sta vivendo quella fase in cui i maschi etero si misurano il pisello col righello nel bagno, ma forse lui non è così etero come crede e vuole vedere come sono i piselli degli altri maschi grandi, che stanno su Grindr :aha: Tu sei il fratello gay dichiarato e rappresenti per lui quello che lui ha paura di diventare per questo ti odia e vuole distruggerti :aha: Tua sorella è una attention whore perché non è speciale come te che sei gay, che in un modo o nell'altro ti fai notare in casa mentre lei probabilmente è single e la più cessa tra le sue amiche di scuola :aha: 

Edited by Sorgesana

sorgesana : mia sorella è fidanzata e non è affatto brutta...

della mia omosessualità in famiglia non si parla mai..l'unica cosa per cui potrebbe essere gelosa è l'università, forse.perché mia madre ci tiene molto che io vada bene e qualche volta mi fa domande sugli esami e sullo studio.

Mia sorella si lamenta con mia madre perché a suo avviso mio padre ha un trattamento ''privilegiato'' nei miei confronti. Quello che non sa è che con mio padre, per esempio, io non parlo mai della mia omosessualità, perché lui è una persona molto ansiosa.....e ci troviamo sempre a parlare dei suoi drammi sentimentali, della sua crisi coniugale ecc....quindi sì gli voglio bene lo aiuto, ma non abbiamo un rapporto privilegiato perché non sono completamente libero con lui.

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