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e se ti chiedessero "sei gay?"


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3 hours ago, Bloodstar said:

Mi venne chiesto a 17 anni dallo zio di mia madre, mentre mi redarguiva  per i miei capelli lunghi e disordinati.

Avevi capelli lunghi e disordinati? Tipo sessantottini o tipo il Renegade degli anni '90?

Ed esistono prove fotografiche, considerando che sono disposto addirittura a pagare utilizzando come moneta di scambio le reni di @freedog

11 hours ago, LocoEmotivo said:

sono disposto addirittura a pagare utilizzando come moneta di scambio le reni di @freedog

ma la smetti de fà er frocio cor culo dell'altri???

14 hours ago, davydenkovic90 said:

dirmi frasi intelligenti come "non si direbbe".

quella ce l'ho di default

da 30 anni

anche basta, chè me sarei un filo scocciato de sentilla, eh...

A me non lo hanno mai chiesto o forse mi sono scordato ma sicuramente avrei risposto di no.

Diciamo che me lo sono fatto chiedere... vi racconto un occasione che ricordo: c'era un mio amico che su un gruppo di whatsapp ogni tanto mandava foto di donne nude (mi ricordo pdf con titoli del tipo "camel toe"), ma non solo lui in realtà lo faceva in quel gruppo... comunque un giorno manda sul gruppo qualcosa che pensavo fosse seria, vado ad aprirla e ovviamente ci stavano immagini hot. Non avrei detto nulla se non fosse stato per il fatto che ero in ascensore con altre persone della mia scala del condominio, quindi gli ho detto che aveva stufato e mi ha risposto: "Ma non ti piacciono le donne? Ma che sei gay?". Non ricordo se risposi semplicemente "no" oppure "ma vaffan****", probabilmente la seconda xD. Sicuramente però voleva chiedermelo lo stesso visto che mi conosce da tanto e non mi ha mai visto con una donna.

In realtà anche mio fratello cerca di chiedermelo prendendo il discorso omosessualità di proposito, ma riesco sempre a tirarmi fuori da quella situazione. Probabilmente lo fa per me, ma non so perché mi da fastidio farglielo sapere, preferisco che lo sappiano i miei amici piuttosto che i miei fratelli.

davydenkovic90
20 minutes ago, Davis said:

In realtà anche mio fratello cerca di chiedermelo prendendo il discorso omosessualità di proposito, ma riesco sempre a tirarmi fuori da quella situazione. Probabilmente lo fa per me, ma non so perché mi da fastidio farglielo sapere, preferisco che lo sappiano i miei amici piuttosto che i miei fratelli.

Difficilmente un etero può capire i benefici di un coming out, molto spesso se domandano non è per altruismo ma per togliersi la curiosità, per spettegolare, per dire "lo avevo detto", ecc. Di certo ad uno che ti apostrofa con sospetto, stile "guarda che abbiamo numerosi indizi, sappiamo che sei forse sei colpevole" posso capire che non ti vada di rispondere gentilmente e stringerlo in un abbraccio.

Per quanto mi riguarda, ho sempre creduto che il vero obiettivo sia la libertà di condurre una vita sentimentale alla luce del sole, non ho tutta questa apprensione o aspettativa nei riguardi del momento della "confessione", perché non ci tengo a dare troppe spiegazioni su una materia che è assolutamente insindacabile e personale. Tengo molto di più a viverla senza farmi condizionamenti. Se sta bene, bene. Altrimenti fa lo stesso. Non "devo" nessuna spiegazione né confessione a nessuno, faccio coming out e dico di essere gay semplicemente per non creare equivoco (statisticamente legittimo).

Purtroppo va detto che, in quanto gay, dobbiamo anche subire una prassi che serpeggia all'interno della società e dei media che, a mio avviso, è del tutto inappropriata: il dibattito continuo sull'omosessualità, se è naturale o no, se i gay possono crescere i figli, se i gay hanno subito condizionamenti psicologici  traumi che li hanno portati ad essere tali, e via andare con la psicologia da quattro soldi bibbia alla mano. 

Tutti dovrebbero avere la maturità di capire che l'omosessualità è un fatto che riguarda una piccola parte di cittadini, che sono assolutamente contenti di ciò che sono e intrattengono "rapporti gioiosamente sporcaccioni" (cit.) o relazioni affettive con persone dello stesso sesso. Che c'è da indagare? Indaghiamo piuttosto l'eterosessualità, a me quella sembra veramente innaturale, certe volte. 

58 minutes ago, davydenkovic90 said:

Difficilmente un etero può capire i benefici di un coming out, molto spesso se domandano non è per altruismo ma per togliersi la curiosità, per spettegolare, per dire "lo avevo detto", ecc. Di certo ad uno che ti apostrofa con sospetto, stile "guarda che abbiamo numerosi indizi, sappiamo che sei forse sei colpevole" posso capire che non ti vada di rispondere gentilmente e stringerlo in un abbraccio.

Sì in alcuni casi è dici tu, però ho scritto che lo fa per me perché mi ha già detto che se sono gay non c'è nessun problema e molte volte prova a prendere l'argomento con i miei genitori dicendogli spesso che sono dei bigotti. Solo che è successo che in un litigio ha detto:"io almeno, le donne, le porto a casa" con particolare enfasi sul fatto che fossero di sesso femminile. Va bene che in un momento di rabbia diventiamo tutti persone orrende, io per primo, però una volta che glielo avrò detto come faccio a sapere che nel prossimo litigio non lo userà come mezzo per insultarmi? Poi va be a parte questo che ci posso benissimo passare sopra, ho altri motivi per non volerglielo (ancora) dire.

Comunque @estraneo, secondo me la tua amica potrebbe mostrarsi gay-friendly e dovrebbe lasciare la decisione al fratello di fare coming out con lei, ammesso che sia gay.

1 hour ago, davydenkovic90 said:

Non "devo" nessuna spiegazione né confessione a nessuno, faccio coming out e dico di essere gay semplicemente per non creare equivoco (statisticamente legittimo).

In effetti dovrebbe essere così, forse non per i primi coming out però che credo servano più a se stessi.

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