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Ritiri spirituali per coppie gay a Torino


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leggo quanto segue

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-spero riusciate ad ingrandire & leggere-

Che dire?

Da una parte ok, fa piacere che non ci additino più a pubblico ludibrio (almeno ufficialmente);

dall'altra però.. boh.. sarò prevenuto, malfidato eccetera, e però non mi fiderei troppo.

Dite che esagero?

ah, dimenticavo:

fonte: La Stampa di ieri

Edited by freedog
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https://www.gay-forum.it/topic/35831-ritiri-spirituali-per-coppie-gay-a-torino/
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Si possono fare osservazione sulla posizione progressista, all'interno del panorama della Chiesa, di questo arcivescovo.

Ma a me fa solo rabbia che qui si stia parlando di ''fedeltà'' - nel senso cattolico del termine - quando servirebbe solo quella riconosciuta dalla legge (che non c'è).

Del loro concetto di unione e fedeltà alla coppia mi sciacquo le pelotas:uhsi:

Senza entrare nel merito di cosa sia questo ritiro spirituale ( in concreto )

E' chiaro che rischia di diventare un dispositivo in una situazione in cui ( indegni per legge ) una Autorità morale ci concede una sorta di dignità spirituale

Intendo che rischia di diventare tale, al di là delle intenzioni di chi lo propone

D'altronde è del tutto evidente che se avessimo ottenuto una vera uguaglianza, lo stesso fatto avrebbe oggi un altro significato

E' l'ambiguità di una situazione in cui i gay italiani vivono il "come se" ( come se fossimo uguali, anche se non lo siamo e ce lo dobbiamo meritare )

Per un gay cattolico, pare una buona notizia comunque, perchè il gay cattolico vuole più di ogni cosa essere accolto dalla sua chiesa, per un gay laico che questo bisogno spirituale non ce l'ha, è solo un problema di rapporto fra noi e le istituzioni sociali ( con dei pregiudizi e delle diffidenze maggiori nei cfr di quelle cattoliche per ovvi motivi )

Parlavo in altro topic delle "dissonanze cognitive" che un gay oggi vive sulla sua pelle, fra queste proprio la dissonanza cognitiva sulla promiscuità sessuale

Abbiamo sufficiente orgoglio per istituire una relazione proficua con queste istituzioni o ci presentiamo a capo chino?

Ho forti dubbi in merito, ma deve essere chiaro che il problema è il nostro

È stata l'iniziativa di un singolo prete, l'arcivescovo Nosiglia ha già bloccato tutto affermando: 

«La diocesi vuole aiutare le persone omosessuali a comprendere e realizzare pienamente il progetto di Dio su ciascuno di loro. Ciò non significa approvare comportamenti o unioni omosessuali che restano per la Chiesa scelte moralmente inaccettabili: perché tali scelte sono lontane dall’esprimere quel progetto di unità fra l’uomo e la donna espresso dalla volontà di Dio Creatore (Gen. 1-2) come donazione reciproca e feconda. Questo però non significa non prendersi cura dei credenti omosessuali e della loro domanda di fede.

Il percorso che la Diocesi ha intrapreso non intende in alcun modo legittimare le unioni civili o addirittura il matrimonio omosessuale su cui la “Amoris Laetitia” precisa chiaramente che “non esiste fondamento alcuno per assimilare o stabilire analogie neppure remote tra le unioni omosessuali e il disegno di Dio sul matrimonio e la famiglia”». 

Quindi assoluta continuità con la posizione di sempre della chiesa cattolica. Poi la mia opinione sui gay cattolici che stanno con la bava alla bocca ad aspettare che arrivi qualche minima apertura è nota: illusi e masochisti. 

A me viene da dire:

1. senza questo papa questi ritiri spirituali ufficiali per gay non ci sarebbero stati, esattamente come senza renzi non ci sarebbero state le unioni civili in italia.

2. la chiesa si e' accorta di aver perso un treno e vuole ora iniziare a dire la sua su un tema che finora non ha mai considerato ossia i gay in coppia riconosciuta. Finora i gay per la chiesa erano peccatori per il fatto di avere rapporti sessuali 'illeciti" (ossia fuori dal matrimonio) e nulla di piu'.

ora visto il commento di uncanny bisogna vedere se ha ragione l'articolo di giornale o uncanny sul fatto che sia una iniziativa ufficiale o che sia rinnegata dall'arcivescovo.

8 minutes ago, marco7 said:

bisogna vedere se ha ragione l'articolo di giornale o uncanny sul fatto che sia una iniziativa ufficiale o che sia rinnegata dall'arcivescovo.

le due cose non sono in contraddizione:

  • ieri è uscito l'articolo che ho postato,
  • oggi, dato che sta notizia un po' di clamore l'ha fatto, l'arcivescovo ha pavidamente fatto marcia indietro e annullato tutto.

e la cosa non mi stupisce affatto

È la stessa La Stampa a riportare la notizia e il virgolettato.

http://www.lastampa.it/2018/02/05/cronaca/stop-al-ritiro-spirituale-per-gli-omosessuali-sul-tema-della-fedelt-qNTNXwAqwwUBBnlFLkQvMM/amphtml/pagina.amp.html

La dichiarazione completa si può leggere sul sito della Diocesi di Torino.

http://www.diocesi.torino.it/site/pastorale-degli-omosessuali-intervento-di-mons-nosiglia/

È, anzi era, un'iniziativa personale portata avanti da Gianluca Carrega, sacerdote della Diocesi di Torino incaricato per la pastorale degli omosessuali, in alcun modo approvata dai vertici che infatti, venuti a sapere della cosa, hanno bloccato tutto. 

L'arcivescovo non ha fatto nessuna marcia indietro, semplicemente non era a conoscenza di quanto organizzato da Carrega. 

Edited by Uncanny
17 minutes ago, Uncanny said:

L'arcivescovo non ha fatto nessuna marcia indietro, semplicemente non era a conoscenza di quanto organizzato da Carrega

uhm.. l'articolo di ieri però alludeva a qualche tipo di silenzio-assenso dei vertici o qsa del genere..

poi vabbè, adesso per uscirne hanno scaricato tutto sul pretino, che se c'avesse un minimo de dignità li dovrebbe sfanculà e de brutto, ma accetto scommesse che se ne starà zitto e pippa per non perde il posto.

insomma, niente di nuovo sotto il sole (anzi, le nuvole, vista la giornata uggiosetta)

43 minutes ago, marco7 said:

bisogna vedere se ha ragione l'articolo di giornale o uncanny sul fatto che sia una iniziativa ufficiale o che sia rinnegata dall'arcivescovo.

le due cose non sono in contraddizione:

  • ieri è uscito l'articolo che ho postato,
  • oggi, dato che sta notizia un po' di clamore l'ha fatto, l'arcivescovo ha pavidamente fatto marcia indietro e annullato tutto.

http://gayburg.blogspot.it/2018/02/il-vescovo-di-torino-vieta-il-ritiro.html 

e la cosa non mi stupisce affatto

24 minutes ago, freedog said:

uhm.. l'articolo di ieri però alludeva a qualche tipo di silenzio-assenso dei vertici o qsa del genere..

Non è la prima volta che questo don Carrega fa il passo più lungo della gamba per poi ricevere reprimende dall'arcivescovo, che mai ha brillato per progressismo. 

http://www.gay.it/attualita/news/unioni-civili-funerali-franco-opposizione-chiesa

Edited by Uncanny
9 minutes ago, Uncanny said:

Non è la prima volta che questo don Carrega fa il passo più lungo della gamba per poi ricevere reprimende dall'arcivescovo, che mai ha brillato per progressismo. 

nahhh.. mi pare più una situazione tipo "due parti in commedia":

se davvero all'arcivescovo non piacessero le iniziative de sto prete (che LUI ha messo a quell'incarico -o ce l'ha ha confermato, sarebbe interessante capire perchè sta là-),

com'è che ancora non l'ha silurato e sostituito con uno più in sintonia coi suoi.. gusti?

e com'è che lo cazzia e lo stoppa SOLO se & quando le sue iniziative finiscono sui giornali?

poi oh, sbaglierò

non sò così pratico de preti & contorni

Edited by freedog

Beh è ovvio che l'Arcivescovo sapeva tutto, d'altronde se esiste una "pastorale su gli omosessuali"  per quanto i gay cattolici possano essere masochisti ci vanno per sentirsi dire qualcosa su come vivere la propria omosessualità in modo cristiano, non certo per sentirsi dire "siete venuti, bene...ora tornate a casa perchè la risposta al quesito è : vivere la propria omosessualità da cristiani impossibile"

Il punto è che la cosa va fatta con "discrezione"...senza pubblicità etc

Il diritto canonico contiene infatti assurdita' del tipo che un prete puo' rifiutare un funerale se questo puo' dare scandalo pubblico tra i cattolici.

se il criterio della giustizia e' lo scandalo pubblico la giustizia cattolica e' proprio messa male.

Volete vedere delle aperture dove non ce ne sono. Nosiglia non è mai stato progressista. Ha ospitato in diocesi le iniziative di Courage, associazione internazionale che fa capo alla chiesa cattolica e che promuove le terapie riparative per l'omosessualità, e ha dato pieno appoggio ai passati Family Day. 

La sezione della diocesi che si occupa della pastorale per gli omosessuali esiste dal 2006, quando ancora era arcivescovo Poletto, ed è stata fin da subito guidata da Carrega.

Nosiglia l'ha rimproverato dopo due iniziative, di cui una consistente in una dichiarazione che non poteva essere prevista e una in un evento di cui non era informato. Non mi sembra chissà che numero. 

Poi non so perché non lo siluri, evidentemente ritiene queste sue iniziative nel limite del tollerabile e poi dovrebbe cercare un sostituto, che per simili compiti non penso sia così facile da trovare. 

16 minutes ago, Hinzelmann said:

pastorale su gli omosessuali

La pastorale per gli omosessuali consiste nell'accompagnamento in un percorso di castità e continenza, e nel caso anche in supporti "psicologico-religiosi" come quelli del sopracitato Courage, non di certo nell'approvazione e sostegno delle loro relazioni.

Edited by Uncanny

Il fatto e' che la chiesa e' spaccata in due sui divorziati ma specialmente sui gay. Lo si e' visto nei sinodi della famiglia.

inutile girarci intorno: ci sono due gruppi in cui nessuno ha una vera maggioranza assoluta. Il papa stava coi progressisti ma ha dovuto fare parzialmente marcia indietro per evitare di rompere ufficialmente la chiesa in due con un eventuale possibile scisma.

26 minutes ago, Hinzelmann said:

Non mi sembra che qui nessuno stia difendendo l'arcivescovo di Torino

Nessuno ha detto questo, ma fate passare Nosiglia per un progressista che si rinnega pubblicamente per salvare le apparenze, quando invece di progressista non ha mai avuto nulla ed è in piena sintonia con le posizioni della chiesa cattolica. 

Poi vabbè, immancabili le apologie di Bergoglio fatte da marco7 che ormai vanno avanti da quando è stato eletto papa. Nel 2010 fu in prima linea, in modo molto violento, contro l'approvazione del matrimonio egualitario in Argentina arrivando a definirlo una "mossa del Demonio per distruggere il disegno di Dio". Ora si è in parte moderato nei toni per una questione di marketing perché parlare in quel modo gli alienerebbe molti consensi, ma il pensiero di fondo rimane lo stesso. L'anno scorso, pensando forse di non essere ripreso dalla stampa italiana, in Georgia disse che è in corso una guerra mondiale contro il matrimonio portata avanti dal gender, che è il grande nemico da abbattere. 

Edited by Uncanny

Se esiste un problema il problema riguarda in primo luogo La Stampa, giornale di Torino

Nel senso che è quel giornale - semmai - che ha il desiderio di dare una certa rappresentazione della Curia di Torino, precipitandosi a dare una notizia e titolando in modo da far pensare che sia una decisione della Diocesi che impegna quindi l'Arcivescovo.

Poi, ci mette in coda le dichiarazioni di Arcigay e Coordinamento Torino Pride, cioè la reazione ufficiale delle associazioni LGBT, a voler dare il quadro di una sorta di composizione o pace fatta etc Non so il perchè...forse è solo un eccesso di ottimismo, forse è funzionale alla campagna elettorale, cioè fa comodo spingere su certi temi l'idea di una soluzione trovata.

Quindi se qualcuno ha provato a far passare il Vescovo per altra persona rispetto a chi effettivamente è...non siamo noi, ma La Stampa di Torino

Edited by Hinzelmann

Se dite che Nosiglia era a conoscenza dell'iniziativa di Carrega e che dava ad essa un assenso implicito anche a fronte dell'esistenza di una pastorale per gli omosessuali (che avete mal interpretato), allora lo volete fare passare per un progressista che si rinnega pubblicamente per salvare le apparenze. 

Edited by Uncanny

Noi commentiamo la notizia per come ci viene presentata, è del tutto ovvio che Nosiglia non abbiamo la più pallida idea di chi sia, se tu ci dici che Carrega è rimasto lì per nomina del vescovo precedente Poletto ed in realtà i due non vanno per niente d'accordo fra di loro etc ne prendiamo atto ( come minimo per il fatto che sembra tu sia più informato )

Non vedo perchè dovremmo essere a favore di questo Nosiglia

Semmai il problema sarà capire il motivo per cui La Stampa ha presentato la cosa in un certo modo

Dopo che ho riportato la notizia del blocco dell'iniziativa da parte di Nosiglia avete sostenuto che in verità lui ne era a conoscenza e aveva dato il suo implicito assenso e che quindi il blocco è stato messo solo per salvare le apparenze dopo che l'iniziativa è finita sui giornali. 

Io semplicemente ho detto che è tutto meno che così spiegandone il motivo. 

La Stampa ha generalizzato l'iniziativa personale di Carrega all'intera diocesi probabilmente perché comunque è un delegato dell'arcivescovo, non verificando l'effettiva approvazione di quest'ultimo. Poi beh, da quando Bergoglio è papa i giornali non perdono occasione per dare una finta immagine di modernità alla chiesa. 

3 hours ago, freedog said:

le due cose non sono in contraddizione:

  • ieri è uscito l'articolo che ho postato,
  • oggi, dato che sta notizia un po' di clamore l'ha fatto, l'arcivescovo ha pavidamente fatto marcia indietro e annullato tutto.

e la cosa non mi stupisce affatto

Gesuiti. Gesuiti fin dentro il midollo.

Con una mano danno e con l'altra prendono.

10 minutes ago, Uncanny said:

La Stampa ha generalizzato l'iniziativa personale di Carrega all'intera diocesi probabilmente perché comunque è un delegato dell'arcivescovo, non verificando l'effettiva approvazione di quest'ultimo.

Sì ma converrai che mentre un gay non di Torino, lo può presumere per lo stesso motivo che riconosci al giornalista della Stampa, un giornalista che segue le iniziative della diocesi di Torino su incarico della Stampa invece dovrebbe saperlo, senza neanche il bisogno di verificare la notizia ( se lo sai tu, dovrebbe saperlo pure lui o lei visto che sono due giornalisti a firmare l'articolo )

D'altronde il blocco della iniziativa, potrebbe benissimo essere spiegato dall'eco che la notizia ha ricevuto fuori dalla città essendo finita in prima pagina, come invece essere il riflesso di un conflitto interno precedente come ci specifichi tu

Difficilmente ci può essere da  parte della Chiesa Romana un'approvazione, foss'anche tacita, d'un vincolo che abbia basi omoerotiche, stante almeno la dottrina morale in materia sessuale finora insegnata ed è ugualmente difficile supporre un mutamento sostanziale di tale dottrina morale.

Un ritiro spirituale per coppie gay del resto vuol dire poco, perché non è necessariamente un'approvazione dottrinale del comportamento attuale, potendo essere un'esortazione pastorale alla ricognizione ed alla correzione, alla luce della dottrina vigente, del comportamento stesso.

Strana è anche l'osservazione del prete de quo circa il "controsenso" dell'insegnamento tradizionale della Chiesa in merito, che si manifesterebbe, secondo lui, nella facoltà d'un omosessuale di confessarsi e ricevere i sacramenti se abbia rapporti occasionali, mentre spesso non possa riceverli perché gli sono negati se abbia un'unione stabile:

o l'articolo riferisce male o questo prete dottrinalmente non capisce un'acca ;-)

13 minutes ago, Layer said:

tanti si fanno ammagliare

E' un errore di scrittura per "ammaliare" o intendi proprio "irretire in una maglia"?

Edited by Mario1944

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