Almadel Posted February 19, 2018 Posted February 19, 2018 Anch'io figlio unico, ma i due ragazzi con cui sono stato piĆ¹ a lungo erano uno il terzo maschio e uno il quarto (l'attuale). Quote
Davis Posted February 19, 2018 Posted February 19, 2018 Io sono il terzo ed ultimo figlio maschio e non ho sorelle. Quote
freedog Posted February 19, 2018 Posted February 19, 2018 9 hours ago, Olimpo said: quello che descrivi ĆØ un approccio riduzionista;Ā la tua identitĆ non ĆØ soltanto il frutto di come ti hanno educato i tuoi genitori, ma di tante varianti, anche genetiche. e niente, quando scriveĀ cosƬ son SEMPRE tanto orgoglione del nipotuzzo mio adorato Quote
Beppe_89 Posted February 19, 2018 Posted February 19, 2018 Anch'io figlio unico, ma i due ragazzi con cui sono stato piĆ¹ a lungo erano uno il terzo maschio e uno il quarto (l'attuale).PerchĆ© ero convinto che avessi un fratello piĆ¹ piccolo?Ero certo di aver letto un tuo commento in cui dicevi che tuo fratello aveva capito che eri gay ma non ti aveva chiesto nulla.. O una roba del genere. Me lo sono sognato? Me stai a fa preoccupa' almaComunque anche io sono secondo genito.. Con fratello maggiore. PerĆ² ad onor del vero avrei dovuto essere il terzo (mia sorella maggiore morƬ alla nascita).. Anzi in realtĆ non sarei nemmeno nato se lei fosse vissuta.. I miei volevano solo due figli quindi si sarebbe fermati a mio fratello. Quote
Sorgesana Posted February 19, 2018 Posted February 19, 2018 (edited) Io ho una sorella piĆ¹ grande e un fratello piĆ¹ piccolo e mi piacciono i cupcake, forse ĆØ per quello che sono gay e tendenzialmente versatile. Edited February 19, 2018 by Sorgesana Quote
marco7 Posted February 19, 2018 Posted February 19, 2018 Si @AlmadelĀ hai raccontato i piu' occasioni di tuo fratellino. sei un troll ? Ā Quote
Shell Posted February 19, 2018 Posted February 19, 2018 Ai fini dello studio di cui stiamo parlando, Almadel ĆØ tranquillamente considerabile figlio unico proprio per il fatto di essere primogenito. Il fratello ĆØ nato dopo, lo studio si concentra sulle gravidanze precedenti a quella del soggetto Quote
Almadel Posted February 19, 2018 Posted February 19, 2018 Scusate :) Sono stato figlio unico per undici anni :) Intendevo dire - come dice Shell - che non ho fratelli maggiori. Quote
davydenkovic90 Posted February 19, 2018 Posted February 19, 2018 (edited) 3 hours ago, Almadel said: A parte che la storia della maggiore feconditĆ delle madri dei gay ĆØ ancora solo una teoria, essa si basa sull'evidenza che ĆØ molto frequente che i gay abbiano almeno due fratelli piĆ¹ grandi. Anche la teoria epigenetica spiega questa cosa, ma in un modo diverso: sembrerebbe che il corpo della madre "omosessualizzi" il feto se ha giĆ fatto troppi maschi. http://www.repubblica.it/salute/ricerca/2017/12/14/news/perche_avere_fratelli_maggiori_aumenta_le_possibilita_di_essere_gay-184127060/ In poche parole sappiamo solo che i gay nascono di piĆ¹ in famiglie numerose, ma non sappiamo perchĆ©. La teoria epigenetica almeno spiega perchĆ© la cosa riguardi solo chi ha fratelli maschi; cosa che ovviamente la teoria del "gene della prolificitĆ " - che tu credi essere accettata da tutti - non spiega. Io ho solo aggiunto una considerazione personale: ovvero che non si puĆ² escludere che anche l'essere terzo figlio possa costituire un fattore ambientale, almeno a giudicare dallo status particolare che i terzi figli maschi godevano nella nostra societĆ (ma potrebbe essere anche una conseguenza e non una causa). Ma non ĆØ vero che ĆØ solo una teoria! Sono stati fatti studi da varie universitĆ Ā https://www.theguardian.com/science/2014/feb/14/genes-influence-male-sexual-orientation-study Comunque la teoria non dice che i gay nascono in famiglie numerose ma che le femmine di linea materna hanno fatto piĆ¹ figli, che ĆØ una cosa diversa. E non dice nemmeno che esiste un gene che determina l'omosessualitĆ . Dice semplicemente che ci sono fattori genetici che la influenzano. Edited February 19, 2018 by davydenkovic90 Quote
schopy Posted February 19, 2018 Posted February 19, 2018 11 hours ago, marco7 said: non e' necessario avere gemelli cresciuti in famiglie diverse. Eh sƬ invece, perchĆ© solo cosƬ si puĆ² valutare l'incidenza dell'ambiente sulla comparsa dell'orientamento sessuale, posto che solo gemelli monozigoti condividonoĀ lo stesso patrimonio genetico. 14 hours ago, grumpypa said: La mancanza di affetto o la figura paterna assenteĀ tendonoĀ secondo gli psicologi a trasformare la propria sessualitĆ , lo stesso per la madre. E' una grossa semplificazione di alcune teorie psicoanalitiche sull'origine dell'omosessualitĆ ; ĆØ un approccio eziologico che oggi non usa piĆ¹ molto, benchĆ© le tesi che preferiscono un'origine multifattorialeĀ dell'omosessualitĆ siano, per loro natura, scarsamente ficcanti e molto generiche. 10 hours ago, Layer said: A parte che in ''comportamenti omosessuali'' rientrano anche quelli messi in atto da persone bisessuali (e vanno sommati), ĆØ pur vero come essi possono non rispondere al reale orientamento sessuale degli individui. Comunque, sulla frequenza e diffusioneĀ dell'omosessualitĆ nella Grecia del IV secolo o nella Roma di 2000 anni fa possiamo formulare solo ipotesi frammentarie, data la scarsitĆ di fonti...piuttosto credo sia piĆ¹Ā contemporanea l'idea che l'orientamento sessuale sia diacronicamente sempre definito. 11 hours ago, Almadel said: Personalmente non sono neanche sicuro che l'omosessualitĆ sia una sola. Non mi stupirebbe scoprire che le cause della passione per i twink siano diverse rispetto a quelle per i maturi. Potrebbe darsi che siamo gay per ragioni diverse. Quote
Layer Posted February 19, 2018 Posted February 19, 2018 (edited) PerĆ² bisogna intendersi: se la teoria epigenetica si ricollegasse davvero alla teoria della piĆ¹ elevata fertilitĆ per le madri di maschi omosessuali, l'omosessualitĆ comunque non promuoverebbe la fertilitĆ di queste donne, sarebbe solo un effetto collaterale di geni che nelle donne influenzerebbero tratti comportamentali mentre - a livello epigenetico - interferirebbero con una proteina codificata dal cromosoma Y dei loro feti. Ma questo ĆØ un collegamento di fatto nonĀ dimostrato, ci tengo a precisarlo: ĆØ un'indebita relazione fatta da me. 8 hours ago, Mario1944 said: A maggior ragioneĀ ciĆ² implica: o che l'inclinazione omoerotica sia innata in tutti, nel senso che tutti potrebbero avere comportamenti omoerotici senza che a ciĆ² ostasse una repulsione fisicaĀ superabile,Ā ma forse non da tutti, solo per via culturale, oppure che l'inclinazione omoerotica non sia innata in alcuno e che sia dunque solo un'atteggiamento culturale che puĆ² esserci come puĆ² non esserci a seconda dell'utilitĆ della cultura ambiente. Personalmente propendo per la prima implicazione perchĆ© interpreto l'omoerotismo come semplice corrispettivo fisico sessuale all'omoaffettivitĆ : la sessualitĆ comporta unĀ godimento fisico che puĆ² essere assunto come manifestazione esterna delĀ godimento psichico della frequentazione d'una persona. Non utilizzerei queste pratiche rituali - presenti per altro anche in altre civiltĆ - per fare un discorso universale sugli orientamenti sessuali. Tanto piĆ¹ se, oggi, abbiamo delle evidenze biologiche riguardo a questi ultimi. Per altro, bisognerebbe accordarsi su cosa siano di preciso i ''comportamenti omosessuali'': ad es. farsi le seghe in compagnia indicano un qualche tipo di tendenza omosessuale negli individui che non si identificano come omosessuali? I vari tipi di pederastia - diffusissimi in ambiti aristocratici o settari, come ad es. ordini monastici, ecc. -Ā Ā mi danno la sensazione siano stati piĆ¹ o meno imposti da persone omosessuali, bisessuali o ginadromorfofile che, data la loro preminenza sociale, furono in grado di crearsi un modo per esprimere la loro sessualitĆ in societĆ in cui avere una prole (stirpe) era importantissimo (oppure, di contro, era impossibile avere rapporti sessuali di alcun tipo con l'altro sesso). La forza sociale e simbolica di un rito certamente non deve essere trascurata, essendo capace veramente di influenza il comportamento - almeno esteriore - degli individui che son chiamati a ''recitarlo''. D'altra parte conosciamo il caso degli omosessuali contemporanei fatti e finiti che pure si son sposati e si son fatti le loro mogli come il loro ruolo di mariti - con tutta l'aspettativa sociale annessa - richiedeva. Edited February 19, 2018 by Layer Quote
marco7 Posted February 19, 2018 Posted February 19, 2018 @schopy io volevo determinare se c'e' una componente genetica, non se c'e' una componente ambientale. Quote
Oscuro Posted February 20, 2018 Posted February 20, 2018 L'orientamento sessuale non ĆØ una cosa innata. Quote
Mario1944 Posted February 20, 2018 Posted February 20, 2018 11 hours ago, Layer said: Non utilizzerei queste pratiche rituali - presenti per altro anche in altre civiltĆ - per fare un discorso universale sugli orientamenti sessuali. Tanto piĆ¹ se, oggi, abbiamo delle evidenze biologiche riguardo a questi ultimi. Non sei tenuto ad utilizzare le pratiche rituali, benchĆ© potresti pur domandartene l'origine, ma ti faccio presente che nella Grecia antica le pratiche omoerotiche rituali propriamente dette, perchĆ© legalmente statuite, erano limitate ad alcune comunitĆ ristrette per lo piĆ¹ doriche e singolarmente cretesi, intorno alle quali giĆ gli antichi si facevano domande: vedi Aristotele. Ma al di lĆ delle pratiche rituali legalmente statuite, v'era un diffuso omoerotismo nella cultura delle varie comunitĆ della Grecia arcaica e classica, che difficilmente potrebbe essere considerato come un'imposizione legal rituale per fini estranei alla soddisfazione omoerotica dei singoli. Certo poi le interpretazioni possibili sono varie come quelle su tutti i comportamenti umani che siano o no soggetti a prescrizioni sociali. 11 hours ago, Layer said: Per altro, bisognerebbe accordarsi su cosa siano di preciso i ''comportamenti omosessuali'': ad es. farsi le seghe in compagnia indicano un qualche tipo di tendenza omosessuale negli individui che non si identificano come omosessuali? Certamente no ed anzi, dato che giustamente vuoi essere preciso, distinguerei i semplici atti omosessuali, che possono essere indotti in particolari condizioni, ad esempio costrizioni carcerarie, per soddisfare l'impulso sessuale in mancanza dell'elemento femminile desiderato, dall'omoerotismo vero e proprio che ĆØ un'omoaffettivitĆ fisicamente espressa inĀ atti omosessuali, attuali o desiderati. 11 hours ago, Layer said: I vari tipi di pederastia - diffusissimi in ambiti aristocratici o settari, come ad es. ordini monastici, ecc. -Ā Ā mi danno la sensazione siano stati piĆ¹ o meno imposti da persone omosessuali, bisessuali o ginadromorfofile che, data la loro preminenza sociale, furono in grado di crearsi un modo per esprimere la loro sessualitĆ in societĆ in cui avere una prole (stirpe) era importantissimo (oppure, di contro, era impossibile avere rapporti sessuali di alcun tipo con l'altro sesso). Puoi avere ragione per ambiti sociali presenti entro culture dichiaratamente omofobe, come ad esempio gli ordini monastici cristiani (famoso il caso delle accuse di sodomia ai Templari, che probabilmente avevanoĀ basi veritiere, anche se non esclusive), ma in ambiti sociali presenti in culture non pregiudizialmente omofobe per lunga tradizione filosofico religiosa, la tua interpretazione mi sembra molto forzata: possibile che nella Grecia arcaica e classica vi siano state "persone omosessuali, bisessuali o ginadromorfofile che, data la loro preminenza sociale, furono in grado di crearsi un modo per esprimere la loro sessualitĆ " non solamente entro il ristretto gruppo su cui eventualmente dominavano e per il breve tempoĀ della loro vita, ma su tutti i popoli greci per alcuni secoli? e possibile che tale autoritĆ omoerotica si sia potuta imporre diffusamente nel tempo e nello spazio solo presso i popoli greci? Ci fu in Grecia e solo lƬ per alcuni secoli una "cupola gaya" tanto potente ed una "massa subcupolare" tanto remissiva?Ā ;-) 11 hours ago, Layer said: La forza sociale e simbolica di un rito certamente non deve essere trascurata, essendo capace veramente di influenza il comportamento - almeno esteriore - degli individui che son chiamati a ''recitarlo''. Ma dev'essere anche un rito che non sia repellente alla fisicitĆ comune degli individui dell'aggregazione sociale che impone quel rito: cosa che mal si concilia, a mio parere, con la rigida distinzione tra inclinazione omoerotica ed eteroerotica asserita da molti e che di solito implica ed ĆØ implicata dall'affermazione "sono geneticamente omosessuale". 11 hours ago, Layer said: D'altra parte conosciamo il caso degli omosessuali contemporanei fatti e finiti che pure si son sposati e si son fatti le loro mogli come il loro ruolo di mariti - con tutta l'aspettativa sociale annessa - richiedeva. Ma questo dimostra solo che le convenzioni sociali possono essere usate per dissimulare comportamenti contrari a quelle: cosa che penso nessuno abbia mai negato. Quote
Ilromantico Posted February 20, 2018 Posted February 20, 2018 Una domanda che non troverĆ MAI risposta. Per fortuna nella vita non c'ĆØ sempre un perchĆ© e le cose sono cosƬ e basta. Per quanto le ricerche possano essere autorevoli, ci sono cosƬ tante variabili che lasciano il tempo che trovano. Quote
Shell Posted February 20, 2018 Posted February 20, 2018 In realtĆ credo sia irrealistico pensare che prima o poi non si arrivi a identificare l'origine dell'orientamento sessuale. Personalmente ĆØ una scoperta che non mi suscita particolare interesse ad ora, ma come ogni cosa da comprendere ci sarĆ sempre qualcuno che vorrĆ arrivare fino in fondo (coerentemente con la natura dell'essere umano) L'unica cosa che mi preoccupa di queste questioni sono gli scenari di futuri distopici alla Gattaca, ma cerco di essere speranzoso per il buon senso di chi verrĆ dopo e di pensare al presente Quote
Mario1944 Posted February 20, 2018 Posted February 20, 2018 15 hours ago, schopy said: Comunque, sulla frequenza e diffusioneĀ dell'omosessualitĆ nella Grecia del IV secolo o nella Roma di 2000 anni fa possiamo formulare solo ipotesi frammentarie, data la scarsitĆ di fonti... Direi che sia abbastanza pacifico che l'omoerotismo sia stato nella Grecia arcaica e classica un comportamento eticamente non solo lecito, ma addirittura raccomandato, sia pure con i limiti richiesti dalla sua funzione sociale che era essenzialmente formativa; molto diverso il caso della Roma antica, almeno fino al Graecia capta, che com'ĆØ noto "corruppe" gli "antiquos mores": questi infatti non consideravano lecito, a differenza di quelliĀ dei Greci, un omoerotismo tra liberi cittadini "suo iure". Non per nulla la vicenda amorosa di Adriano imperatore fu sempre considerata come un'eccezione dovuta ad un eccentrico filelleno. Ma forse intendi distinguere l'attivitĆ omosessuale in senso strettamente fisico dalla cultura omoerotica che la implica ma non necessariamente e diffusamente la attua? 16 hours ago, schopy said: Potrebbe darsi che siamo gay per ragioni diverse. Questo ĆØ possibile, ma sembrerebbe escludere una "predestinazione" genetica. Quote
Hinzelmann Posted February 20, 2018 Posted February 20, 2018 1 minute ago, Shell said: In realtĆ credo sia irrealistico pensare che prima o poi non si arrivi a identificare l'origine dell'orientamento sessuale. Certo fintantochĆ© l'interesse scientifico si focalizza esclusivamente sul fatto che i gay rappresentano un paradosso darwiniano, perchĆØ in quanto infecondi non dovrebbero esistere in natura, non si sta studiando l'origine degli orientamenti sessuali, si sta cercando un vantaggio indiretto che i gay potrebbero comportare ad altri etero ( parenti o meno che siano ) nel presupposto che altrimenti non dovrebbero esistere Il punto ĆØ che gli omosessuali non sono sterili, cioĆØ noi siamo biologicamente capaci di riprodurci e ad essere infecondo ĆØ solo il rapporto sessuale che desideriamo o preferiamo e stabilito che l'omosessualitĆ nell'antica Grecia rispondeva giĆ ad una evidente funzione sociale, si tratterebbe di retrocedere ad una ipotetica sessualitĆ di un ominide gay Quote
Sorgesana Posted February 20, 2018 Posted February 20, 2018 (edited) Probabilmente bisex e gay possiedono il "gene gay" ma neiĀ primi non si manifesta pienamente mentre negli omosessuali sƬ e avviene una scissione che rende l'attrazione verso lo stesso sesso l'unica possibile. Secondo me perĆ² ĆØ molto piĆ¹ interessante studiare il fenomeno del ruolo sessuale (sia di eterosessuali che, specialmente, degli omosessuali).Ā Come ho detto prima, ho notato come in certi luoghi sembrino esserci piĆ¹ attivi e in altri piĆ¹ passivi, popolazione autoctona naturalmente nata e cresciuta in un certo luogo fino all'etĆ adulta-adolescenziale. Edited February 20, 2018 by Sorgesana Quote
schopy Posted February 20, 2018 Posted February 20, 2018 3 hours ago, Hinzelmann said: Certo fintantochĆ© l'interesse scientifico si focalizza esclusivamente sul fatto che i gay rappresentano un paradosso darwiniano, perchĆ© in quanto infecondi non dovrebbero esistere in natura, non si sta studiando l'origine degli orientamenti sessuali, si sta cercando un vantaggio indiretto che i gay potrebbero comportare ad altri etero ( parenti o meno che siano ) nel presupposto che altrimenti non dovrebbero esistere Paradosso darwiniano dici? A me non pare; non ĆØ sensato interrogarci sul perchĆ© non ci siamo "estinti",Ā non piĆ¹ di quanto lo siaĀ interrogarsi sull'esistenza del mulo o del bardotto (al netto della fertilitĆ , visto che possiamo riprodurci). 3 hours ago, Mario1944 said: Questo ĆØ possibile, ma sembrerebbe escludere una "predestinazione" genetica. Riterresti tanto assurdo che alcuni siano gay per ragioni "genetiche" ed altri no...? Io sono stato fidanzato con un ragazzo gay con un gemello monozigote eterosessuale, e da allora son sempre un po' scettico quando si parla di cause genetiche dell'omosessualitĆ ... 19 hours ago, marco7 said: @schopy io volevo determinare se c'e' una componente genetica, non se c'e' una componente ambientale. E' difficile determinare una cosa se facciamo uno studio che non ci permette di escludere l'altra Quote
Hinzelmann Posted February 20, 2018 Posted February 20, 2018 Just now, schopy said: Paradosso darwiniano dici? No, non lo dico io lo dicono i biologi gli evoluzionisti i ricercatori Sono loro che sostengono che l'esistenza di un ominide gay sarebbe paradossale perchĆØ avrebbe dovuto estinguersi A dire il vero non sappiamo neanche sia mai esistito, non sappiamo neanche se la femmina ominide avesse giĆ inventato l'orgasmo frontale Quote
Layer Posted February 20, 2018 Posted February 20, 2018 Qui di seguito un articolo riassuntivo che avevo letto tempo, scritto da un genetista italiano (Giuseppe Novelli) per Le Scienze. E' del 2013, quindi ormai nonĀ puĆ² essere preso come stato dell'arte sulla questione, ma riporta alcuni dati interessanti: L'orientamento sessuale tra genetica ed epigenetica Il comportamento omosessuale non ĆØ molto importante per l'evoluzione, per la ragione che un ominide omosessuale in modo esclusivo non sarebbe mai divenuto antenato di qualcuno. Qualunque gene dell'omosessualitĆ esclusiva sarebbe stato eliminato nell'arco di una generazione. Tuttavia molti biologi ritengono che geni in grado di influenzare il comportamento omosessuale non solo esistono ma riescono a "sopravvivere" considerato che almeno una/due persone su cento sono omosessuali in modo esclusivo.Ā Selezione antagonista Diverse ipotesi sono state proposte per spiegare il sostentamento dei fattori genetici che influenzano l'omosessualitĆ , nonostante l'assenza di feconditĆ negli omosessuali; tra queste: - la selezione parentale, propria della sociobiologia, per la quale un soggetto/organismo rinuncia a una parte di proprie risorse (tempo e/o energie) o si assume un determinato rischio per fornire un beneficio a un altro soggetto/organismo con cui possiede un legame di parentela ravvicinato, allo scopo di favorire la trasmissione preferenziale della propria linea genetica;Ā - la selezione sessualmente antagonista, per cui le femmine di consanguinei omosessuali maschi, avrebbero un vantaggio riproduttivo in quanto eterozigoti per un ipotetico gene dell'omosessualitĆ mappato sul cromosoma X. In pratica si avrebbe un aumento della feconditĆ femminile all'interno delle popolazioni umane, in una dinamica complessa, con conseguente mantenimento dell'omosessualitĆ maschile a frequenze stabili e relativamente bassa, ed evidenziando gli effetti dell'ereditarietĆ attraverso la linea materna; - gli effetti genetici materni, tra cui quelli ormonali, durante lo sviluppo. Solo il modello di selezione sessualmente antagonista sembra al momento avere maggiori sostegni statistici di genetica formale, sebbene alcune critiche a questo modello sono state mosseĀ dal metodo di calcolo impiegato, basato essenzialmente su interviste verbali e dichiarazioni, e mai su dati biologici o clinici.Al di fuori del gene Recentemente,Ā Sergey Gavrilets e colleghi hanno proposto una nuova ideaĀ che presuppone l'esistenza di fattori epigenetici, ovveroĀ la modifica di gruppi chimici che si legano al DNA e che vengono trasmessi, quando una cellula si divide, alle cellule figlie (e non da una generazione a un'altra! con qualche eccezione limitata a poche generazioni). I cambiamenti epigenetici, letteralmente, "al di fuori del gene", sono causati da specifiche classi di proteine e molecole di RNA, codificati da una larga parte del genoma con la specifica funzione di modificare e regolare l'espressione dei geni. I cambiamenti epigenetici non alterano la sequenza delle basi del DNA, anche se sono trasmessi da una generazione della cellula alla successiva.Ā Gavrilets e colleghi hanno ipotizzato che alcune "ipotetiche" sequenze di DNA di tipo sesso-specifiche sarebbero "targets" selettivi che regolano la sensibilitĆ delle cellule alle variazioni dei livelli degli ormoni sessuali nel corso dello sviluppo fetale. Attraverso un modello matematico, hanno dimostrato che i geni che codificano per questi marcatori epigenetici possono diffondersi facilmente nella popolazione, perchĆ© i fattori epigenetici che producono, di per sĆ© favoriscono la fitness del genitore (ossia la mascolinitĆ dell'uomo e la femminilitĆ della donna), mentre in un numero relativamente ridotto di casi riescono a "intrufolarsi" nelle cellule germinali e passare alla prole.Ā Il modello, senza dubbio interessante, si basa tuttavia su dati empirici che cercano di mettere insieme le ipotesi piĆ¹ accreditate per una spiegazione biologica dell'omosessualitĆ , e cioĆØ la selezione sessuale antagonista, e l'effetto materno/embrionale dovuto agli androgeni. Ma appare comunque a mio parere riduttivo, in quanto non tutte le parti del cervello sono influenzate durante lo sviluppo dagli androgeni e quindi dalla "atmosfera" ormonale all'interno dell'utero, e sappiamo molto bene che la variabilitĆ dei livelli di androgeni ĆØ molto variabile e dipendente da troppi fattori genetici e non genetici, che sono difficilmente compatibili con una ipotesi epigenetica diretta.Ā Modificazioni non dimostrate Diversi studi di manipolazione ormonali effettuati su modelli animali non hanno mai dimostrato modifiche nell'orientamento sessuale negli animali e analogamente negli umani; soggetti con mutazioni dei geni codificanti proteine del metabolismo degli androgeni non mostrano modificazioni dell'orientamento sessuale. CiĆ² implica che l'alterazione della via androgeni non ha un forte effetto sull'orientamento sessuale maschile, mentre al contrario qualche effetto lo avrebbe nelle femmine esposte ad elevati livelli di androgeni durante la vita fetale. Inoltre, come spiegare con lo stesso modello epigenetico la differente effeminatezza degli omosessuali maschi? Non vi ĆØ nessun dubbio sull'influenza genetica sul comportamento sessuale degli organismi, uomo compreso. Questo ĆØ dimostrato dagli studi familiari che hanno evidenziato un aumento del tasso di omosessualitĆ nei fratelli e tra gli zii materni di maschi omosessuali, e da numerosi studi effettuati su coppie di gemelli con valori di concordanza anche molto elevati (65 per cento nei gemelli monozigotici e 30 per cento nei gemelli dizigotici) sebbene il campione spesso ĆØ risultato piccolo per analisi statistiche significative. Ma nonostante gli sforzi e le tecnologie utilizzate, nessun gene dell'omosessualitĆ ĆØ stato fino a oggi isolato.Ā Il ruolo del cromosoma X Nel 1993, Hamer e colleghi hanno identificato una regione "critica" sul braccio lungo del cromosoma X (Xq28). Questo risultato non ĆØ stato sempre confermato e pertanto ĆØ da considerarsi ancora parziale. Il coinvolgimento del cromosoma X ĆØ tuttavia sostenuto anche da altre evidenze. E' noto infatti che nelle madri di maschi omosessuali, l'inattivazione di uno dei due cromosomi X (paterno e materno) non ĆØ casuale come atteso (mediamente colpisce il 50 per cento delle volte quello paterno e 50 per cento quello materno nei diversi tessuti), ma selettivo, con uno dei due cromosomi X maggiormente inattivato rispetto all'altro.Ā Questo fenomeno ĆØ praticamente raro nelle madri di maschi non omosessuali. Non ĆØ noto il motivo di questa differente inattivazione del cromosoma X, ma ĆØ certamente da attribuire a meccanismi epigenetici di controllo dell'espressione di geni mappati sul cromosoma X. Altre regioni cromosomiche controllate da meccanismi epigenetici sono state identificate negli studi di associazione finalizzati all'identificazione del gene dell'omosessualitĆ ; queste riguardano i cromosomi 7, 8 e 10, ricchi di geni controllati da fattori epigenetici, ma, come per il cromosoma X, nessun gene specifico ĆØ stato ancora isolato. Come si puĆ² vedere, i modelli proposti sono ancora lontani dall'essere conclusivi e lasciano ancora aperto il paradosso darwiniano associato all'omosessualitĆ maschile che certamente l'epigenetica non aiuta ancora a risolvere. Sono oltre un centinaio le caratteristiche biochimiche, fisiologiche e comportamentali interessate da modifiche epigenetiche, e alcune di queste sono trasmesse per quattro generazioni, secondo Joseph H. Nadeau: troppo poche a mio parere per giustificare il comportamento omosessuale negli umani e nelle altre 500 specie di animali in cui ĆØ stato descritto. Quote
Uncanny Posted February 20, 2018 Posted February 20, 2018 (edited) L'omosessualitĆ puĆ² avere carattere di innatismo anche senza che vi sia un "gene gay". Non si parla di genetica ma di epigenetica, cioĆØ la: "Branca degli studiĀ genetici che si occupa dei cambiamenti che influenzano ilĀ fenotipoĀ senza alterare ilĀ genotipo. Studia tutte le modificazioni ereditabili che variano l'espressione genica pur non alterando la sequenza delĀ DNA".Ā Si potrebbe fare un parallelo con il mancinismo. Due gemelli omozigoti, quindi perfettamente identici in quanto a corredo genetico, possono benissimo non essere entrambi destrimani o entrambi mancini, anche se si ĆØ dimostrato che rispetto a semplici fratelli o gemelli eterozigoti c'ĆØ maggior probabilitĆ di privilegiare lo stessa mano (vale lo stesso per l'orientamento sessuale come giĆ rilevato in alcuni post). In questo caso non si puĆ² neanche parlare di influenza di fattori psicologico-ambientali nei primi anni di vita, visto che il mancinismo non ĆØ in alcun modo appreso spontaneamente; l'unica eventualitĆ ĆØ che ci sia una voluta forzatura "contro-natura" all'uso della mano non prediletta naturalmente.Ā Per l'omosessualitĆ vale lo stesso discorso del mancinismo, la teoria epigenetica ĆØ decisamente quella piĆ¹ solida. Poi ĆØ possibile che, a differenza del mancinismo, vi sia anche influenza da parte di fattori psicologico-ambientali nei primi anni di vita, ma dubito che siano molto rilevanti. Ć giĆ presente comunque una "base" molto forte.Ā Edited February 20, 2018 by Uncanny Quote
Hinzelmann Posted February 20, 2018 Posted February 20, 2018 (edited) 20 minutes ago, Layer said: i modelli proposti sono ancora lontani dall'essere conclusivi e lasciano ancora aperto il paradosso darwiniano associato all'omosessualitĆ maschile che certamente l'epigenetica non aiuta ancora a risolvere Questo ĆØ ciĆ² che a loro interessa...risolvere il cd "paradosso darwiniano" Come si vede ĆØ un concetto introdotto dai ricercatori, non da me DopodichĆ© questo specifico Autore ritiene che 20 minutes ago, Layer said: Qualunque gene dell'omosessualitĆ esclusiva sarebbe stato eliminato nell'arco di una generazione salvo poi dover ammettere che il presupposto delle ricerche sia 20 minutes ago, Layer said: molti biologi ritengono che geni in grado di influenzare il comportamento omosessuale non solo esistono ma riescono a "sopravvivere" considerato che almeno una/due persone su cento sono omosessuali in modo esclusivo.Ā E qui ci si contraddice o si espone una contraddizione 4 minutes ago, Uncanny said: Si potrebbe fare un parallelo con il mancinismo. Non per loro perchĆØ il manicinismo non pone nessun paradosso darwiniano Edited February 20, 2018 by Hinzelmann Quote
Uncanny Posted February 20, 2018 Posted February 20, 2018 (edited) 16 minutes ago, Hinzelmann said: Non per loro perchĆØ il manicinismo non pone nessun paradosso darwiniano Banalmente l'omosessualitĆ potrebbe essere un meccanismo naturale di controllo delle nascite, come spesso ipotizzato.Ā Edited February 20, 2018 by Uncanny Quote
Layer Posted February 20, 2018 Posted February 20, 2018 (edited) 21 minutes ago, Hinzelmann said: E qui ci si contraddice o si espone una contraddizione Dalla contraddizione mi pare si tenta di uscire ipotizzando, come vado a dire dal primo post, sia fattori genetici (legati all'attivitĆ di geni presenti sul cromosoma X della madre) sia fattori epigenetici. E' le evidenze piĆ¹ significative sono, per i primi, gli studi sui gemelli omozigoti e, per i secondi, gli studi sulle gestanti appartenenti a famiglie in cui vi ĆØ un'elevata presenza di omosessuali maschi. La cosa che perĆ² lascia molto perplessi ĆØ come tutte le teorie si concentrino attorno all'omosessualitĆ maschile. Poco o nulla mi pare si sappia attorno all'omosessualitĆ femminile o alla bisessualitĆ (la scarsitĆ di studi a riguardo, salvo mia ignoranza, potrebbe essere legata a questioni culturali, per cui ĆØ l'omosessualitĆ maschile a porsi come ''primo problema'' da risolvere). 26 minutes ago, Uncanny said: Banalmente l'omosessualitĆ potrebbe essere un meccanismo naturale di controllo delle nascite, come spesso ipotizzato.Ā Questo perĆ² cozzerebbe con il relativo vantaggio riproduttivo di cui si diceva, no? Edited February 20, 2018 by Layer Quote
Sorgesana Posted February 20, 2018 Posted February 20, 2018 (edited) Viene spontaneo chiedersi se nelle vostre, e nella mia, famiglie ci siano altri omosessuali e soprattutto di che grado parentale. Cugini, zii... genitori repressi o con una doppia vita gay? Come ho detto, credo, nei post precedenti a me sembra che gli studi sulla comunitĆ LGBT siano ben pochi e ancora meno quelli sulla comunitĆ LGBT fatti dalla stessa comunitĆ LGBT ( per esempio le associazioni )... ma forse ĆØ per mancanza di fondi. In Italia poi ancora meno.Ā Edited February 20, 2018 by Sorgesana Quote
Almadel Posted February 20, 2018 Posted February 20, 2018 Almeno l'articolo di Layer riporta la questione al suo livello reale: quello delle ipotesi. Anche le due ipotesi piĆ¹ accreditate si applicano comunque a un numero di omosessuali significativo, ma basso. Per questo io non escluderei la possibilitĆ che io sia gay per motivi diversi da quelli di Uncanny, ad esempio. Non so perchĆ© questa prospettiva non sia mai presa in considerazione, mentre per molte altre caratteristiche (come intelligenza e altezza) siano date ormai per scontate diverse componenti sia genetiche che epigenetiche e ambientali. Anche perchĆ© voler spiegare nello stesso modo sia il tipo che il sabato sera mette una parrucca bionda e sbocchina i camionisti, sia il camionista che una volta si ĆØ fatto spompinare nell'area di sosta da un gay dopo che la moglie lo ha lasciato. presuppone anche un'idea piuttosto precisa di "omosessualitĆ " che i biologi faticano a maneggiare. Quote
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