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come comportarmi con il mio unico amico gay?


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Ci siamo conosciuti all'università. Non pensavo di poter conoscere un ragazzo gay dal vivo, senza usare grindr o senza ricorrere ad altre mediazioni virtuali, come facebook o planetromeo. E' stato lui ad avvicinarsi - aveva capito che ero omosessuale dai miei modi di fare - e così abbiamo iniziato a parlare, ci siamo aggiuntis su facebook e ci siamo dati appuntamento per bere un caffè insieme il giorno dopo.

E' un ragazzo simpatico - non lo nego - ma ha dei modi di fare che trovo estremamente fastidiosi. Vi spiegherò cercando di essere breve. La prima cosa che mi ha detto, quando ci siamo incontrati per il caffé, è ''Come sei sciupato? Ma mangi? Fai sport''. E' tornato sull'argomento varie volte : quando ha saputo che andavo in palestra, mi ha detto che anche lui a 15 anni era mingherlino come me (ma non lo era cmq quanto me, ha specificato), poi facendo palestra si è irrobustito e adesso sente una persona migliore, più sicura di sé stessa.  Gli ho detto che uno dovrebbe anche accettarsi per come è , al di là del discorso palestra (che è cmq un luogo per tenersi in salute sia per i magri sia per i grassi, al di là dell'attività di tonificazione che consente) e lui continuava a insistere sul fatto che no, invece, andare in palestra è stata (per lui) una sorta di terapia e che è un dato di fatto che, irrobustendosi e tonificandosi, ci si sente anche più sicuri di sé stessi. Poi ha continuato ''A me piacciono i tipi più tonici'' (riferendosi alla mia magrezza/piccolezza)...'' per questo continuerò a usare grindr e a conoscere altri ragazzi''. Ho trovato la sua insistenza sull'argomento alquanto fastidiosa : non ci stavo provando con lui (nemmeno mi piace), ma al primo incontro avrebbe potuto evitare di fare commenti sul mio fisico. Se una persona non ti piace basta che le dici '' non sei il mio tipo'' : perché bisogna giudicare la sua forma fisica?

Mi direte che sto drammatizzando, ma in realtà questo ragazzo è tornato sull'argomento altre due volte : una volta, mentre eravamo in un locale a prendere una birra e un'altra volta, oggi, mentre eravamo a mensa (mi ha detto un 'altra volta che mi vedeva sciupato ed è tornato sul discorso che lui a 15 anni era piccolo come me). Quando gli ho detto che avevo dei problemi di insicurezza, che sono stato per due anni da un terapeuta, e che ho un rapporto con il fisico non proprio idilliaco (non mi vedo abbastanza 'maschile' e 'robusto',, problema che affligge molti giovani gay) lui ha continuato a dire che la soluzione era andare in palestra : non capiva come mai , per un problema del genere, fossi dovuto andare dallo psicologo.  Io gli ho detto che cmq uno non può modificarsi per gli altri o per la società, ma lo deve fare per sé stesso al massimo, e lui mi ha detto che sono troppo idealista, che nella società bisogna scendere a compromessi, e bisogna ''piacere'' sia a sé stessi sia agli altri. Inutile poi dirgli che nel mondo gay soprattutto il modello ''twink'' piace a qualcuno; che non bisogna per forza essere muscolosi per avere degli spasimanti.

Ci sono state altre occasioni in cui mi ha dato fastidio molto il suo modo di fare. La settimana scorso l'ho invitato alla festa di carnevale che si teneva al mio collegio. Appena è arrivato, sentendo un po' di baldoria (alcuni ragazzi stavano guardando una partita con tutto il coro di tifi che potete immaginare), ha detto ''se questa è la festa, è meglio che me ne stavo a casa''. L' ha ripetuto varie volte, aggiungendo vari insulti verso i ragazzi che urlavano. APpena è entrato in camera mia ha detto che aveva fame e prima che gli dicessi che poteva mangiare quello che avevo ha agguantato un mio muffin, gli ha dato un morso e poi l' ha lasciato sulla mia scrivania.  Poi si è disteso sul mi letto, gli ho chiesto se aveva finito di mangiare il muffin, così lo buttavo e nemmeno mi ha risposto. Quand'è iniziata la festa siamo saliti al terzo piano e lui si è iniziato a lamentare, dicendo che aveva mal di gola e per di più le persone presenti non lo ispiravano. (c'erano una quarantina di persone con del mi ocollegio e lui senza nemmeno parlarci aveva già capito che non erano adatte a lui). All'improvviso sparisce : io e i miei amici lo cerchiamo per tutto la stanza, ma non lo troviamo. Allora scendo al primo piano e lo trovo spaparanzato sul mio letto, con la pancia di fuori, che si lamenta perché si sente male e ha sete.  Lo riaccompagno a casa e mentre parliamo si mette a cantare lo stato sociale (quella canzone stupida di sanremo), senza ascoltare quello che gli dico.

Potrei andare avanti : siamo andati a vedere un film, su mia proposta. ''Call me by your name'' , appena uscito, che sicuramente conoscerete. Durante la visione non è stato mai zitto un secondo : aveva degli atteggiamenti inopportuni, mi metteva la mano sulle spalle e faceva commenti di ogni tipo su ogni stupido dettaglio del film. Vedevo la gente un po' spazientita che si girava : a volte non si rendeva conto che il suo tono di voce era troppo alto e che la visione richiedeva un po' di silenzio. 

Quando parliamo , non mi ascolta. Gli devo ripetere le cose molte volte, come faccio con mia nonna di 80 anni. Per esempio oggi mi ha chiesto tre volte che lezione avevo; a volte non solo non mi ascolta ma si mette pure a cantare (anche durante il film si  è messo a cantare : mentre il protagonista suonava il pianoforte, ha iniziato a fare i gesti del suonatore d'orchestra, per dimostrarmi che conosceva la canzone  - è diplomato al conservatorio). Mentre gli parlo di altre cose, si sofferma sul mio modo di pronunciare le parole : per esempio mentre gli stavo dicendo cosa facevo il sabato e la domenica, lui mi ha detto che noi marchigiani pronunciamo ''sabato'' alla spagnola - SAVATO - ed è stato mezz'ora a farmi una pippa sulle diversità di pronuncia fra pugliesi (lui è pugliese) e marchigiani. Un'altra volta è stato mezz'ora a parlarmi del fatto che qui a macerata le macchine non si fermano ad aspettare i pedoni, ma appena li vedono accelerano, mentre in puglia è diverso, nella sua città c'è più rispetto per i pedoni. Oggi a mensa non ha fatto altro che lamentarsi e dirmi che gli sembrava di stare in una catena di montaggio (la ''mensa''), che non gli piaceva il cibo, il pane era troppo duro, e lui è abituato al buon cibo di sua nonna. 

Insomma, na palla unica.

E' il mio unico amico gay, ma non so come comportarmi. Sarò sincero , pensavo che l'omosessualità fosse un fattore identitario forte, e avere un amico gay è sempre stato il mio sogno. Ma veniamo da due pianeti diversi e lui al di là del chiarimento che ho cercato di fargli oggi sembra proprio non capire.

Edited by Olimpo
1 minute ago, Davis said:

Scusa ma se per te è solo un rompipalle non puoi semplicemente smettere di frequentarlo?

ho il dubbio di essere troppo critico nei suoi confronti e di non sapermi relazione con un ragazzo omosessuale (sarebbe la mia prima amicizia gay). Considerando i miei trascorsi, potrei sbagliarmi, potrei essere troppo avventato, per questo chiedo un giudizio qui. Comunque sì lo trovo palloso. 

20 minutes ago, Olimpo said:

[...] lui mi ha detto [...] che nella società bisogna scendere a compromessi

Mai.

Altrimenti ti ritrovi a frequentare un coglione solo perché è gay anche se, per l'appunto, è un coglione.

Edited by LocoEmotivo

Sì ma fai bene a chiedere consiglio qui se hai dubbi, tuttavia per come la penso io l'importante è stare bene in compagnia di altre persone, siano esse gay oppure no.  Se lo frequenti solo perché è gay allora non è un'amicizia... io non saprei che consiglio darti ma già mi aspetto che qualcuno ti dice di sfruttarlo per andare a conoscere altre persone gay

Ecco appunto come dice loco, non frequentare qualcuno (coglione o no, ma che non ti va a genio) solo perché è gay

1 minute ago, LocoEmotivo said:

Mai.

Altrimenti ti ritrovi a frequentare un coglione solo perché è gay anche se, per l'appunto, è un coglione.

La penso esattamente come t.e

Ma ne ho fatto una questione personale. Siccome in passato molte mie azioni erano volte a soddisfare le aspettative altrui, cerco di combattere questa mia ''tendenza'' e di non fare nulla nell'ottica di piacere a qualcuno : anche la palestra, altrimenti diventa un 'ossessione - e non voglio pensare che, avendo un fisico muscoloso, io possa risolvere i miei problemi 'relazionali'.

Non voglio tornare a essere quel ragazzo in balia degli altri, che si lascia condizionare da ogni singola parola, che cerca di piacere a tutti, ma non piace a sé stesso.

Questo ragazzo viene da un'altra regione, si sente solo e non ha amici a parte me; dei conquilini non parla per niente bene e anche all'università non ha fatto amicizie. Non voglio lasciarlo solo, mi dispiacerebbe, mi comporterei da stronzo : posso anche capire che vendo da un'altra regione possa avere dei problemi a integrarsi e vorrei aiutarlo in questo. Ma sono buoni propositi che però si scontrano con una costante sensazione di avversione nei suoi confronti, quando sto con lui : avversione verso i suoi modi di fare e verso i suoi discorsi grossolani, che non lasciano trapelare un minimo di sensibilità e a volte nemmeno di educazione.

Mi sembra che ti stia parecchio antipatico, non vedo perché continuare a frequentarlo.
Non puoi lasciarti prendere dalla sindrome del crocerossino e essere suo amico solo perché si sente solo, e non puoi nemmeno pensare che il primo gay che passa diventi tuo amico. L'amicizia non dipende dall'orientamento sessuale.
So che è difficile (sto cercando anche io qualche amico gay), ma non devi accontentarti di quello che passa il convento. Non puoi sopportare 'sto tizio se proprio non ti piace.

P.S. Mi sembra che Tizio non abbia fatto bene i conti con il suo passato. Va bene fare palestra per diventare più sicuri (per alcuni funziona e, ho notato, tendenzialmente per quelli che sono molto insicuri), ma accettare se stessi significa fare accettare anche il proprio passato, non solo il presente. E questo con la palestra non si può fare.

Olimpo, scusa il paragone, ma mi sembri uno di quelli  che si sobbarcano, con fatica, la  visione di un'immondizia di film "a tematica gay"e, pur essendo abbastanza intelligenti da riconoscere che è scadente, non riescono a dire che è brutto (perchè parla di froci, quindi non puoi mica condannarlo).

Edited by Bloodstar

Sto tipo si sente sicuro di se per aver messo su un po' di massa muscolare in palestra ma in realta' avrebbe bisogno di un corso sul come ci si comporta in societa' tra la gente e coi conoscenti. Non si rende conto e probabilmente non si puo' fare nulla.

secondo me digli queste cose e lui o si rende conto e cerca a migliorarsi o non capisce o nega tutto dicendo che lui sta a posto e sono gli altri ad essere sbagliati.

se non si rende conto e non cerca di migliorarsi smetti di frequentarlo e chi si e' visto si e' visto.

i gay sono come gli etero: tutti diversi e non tutti vanno bene per un'amicizia con te.

gliel' ho detto oggi che non mi va che mi dica che sono sciupato ogni volta che mi vede.

ha detto che ha capito l' errore, ma questo è il suo modo di fare : vive la vita con leggerezza, un tempo era sensibile come me, poi ha deciso di fregarsene di tutto e di dire tutto quello che gli passava per la testa.

io non lo volevo accusare o criticare, anche se lui si è giustificato molte volte dicendogli che gli dispiaceva. Volevo soltanto fargli capire che ha dei modi di fare che sono antipatici. 

Il fatto che non ascolta mentre gli parli, si mette a cantare, mangia le cose degli altri senza permesso, parla al cinema....sono atteggiamenti da maleducato. Qui non si tratta di schiettezza. Ma questo non gliel' ho detto. gli ho detto soltanto di frenare la lingua quando si tocca la mia fisicità.

Mah solo a me sto tipo pare simpatico?

Un amico così io vorrei averlo . Uno che si prende confidenza, ti cerca, a suo modo si preoccupa del tuo aspetto . E poi,dai, non "mangia le cose degli altri" . Sei un "altro" o sei un suo amico?

E mettiti a cantare pure tu, magari . E quella festa, concordo, da come l'hai descritta (tu l'hai descritta, non lui) doveva essere alquanto pallosa. Calcio? Partita? Come dargli torto?

Se ti offendi e te la prendi per cose innocenti, e gli fai le pezze per un morso al muffin, come puoi pretendere di esser considerato dagli altri un amico ?

Ti lamenti pure che non ti abbia risposto sul fatto del muffin quando è una cosa di conto pari a zero . E' un muffin ! e poi gli vai pure a dire " lo mangi? altrimenti lo butto!" che agli occhi degli altri significa "che schifo, o lo finisci o lo getto".

Un amico, un vero amico, avrebbe preso l'avanzo e se lo sarebbe mangiato . Poi si sarebbe seduto sul letto e gli avrebbe detto "hai ragione, sta festa fa cagare" .

Insomma, per citarti, "na palla unica" . Ma non lui .

ghost sinceramente mi sa che non mi sono spiegato

 lui dopo 5 minuti già diceva che la festa era una palla e doveva ancora iniziare.

il cibo non era suo.....era mio....e se vado a casa di qualcuno non apro il frigorifero e mi bevo a canna una bottiglia di coca coca, semplicemente perché il tipo che mi ospita è un mio amico....e cmq non si morsicchia una cosa degli altri e poi la si lascia così mezza mangiata, senza avere la decenza di buttarla..

terza cosa : dirmi ogni volta che sono magro e che lui a 15 anni era come me , prima di andare in palestra , non significa ''darmi un consiglio'' o ''aiutarmi'',a maggior ragione se me l' hai già detto altre volte e hai già specificato che ti piacciono i tipi tonici e io non ti piaccio.

sinceramente sapendo che sei uno psicoterapeuta / medico mi stupisce il tuo discorso. E anche molto. 

Ho avuto un compagno di classe che mi diceva che sembravo un ebreo ed ero troppo magro e che non potevo piacere a nessuno. La gente la deve finire con questa roba di giudicare il corpo degli altri, di chiedere loro quanto mangiano, di fare paragoni. A 20 anni si può essere sensibili, lo trovo normale, come trovo normale ricercare l' approvazione altrui. Non posso avere la decenza di piacere a tutti, ma perché si deve sempre richiamare la attenzione sul mio fisico?

Edited by Olimpo

Ti sei spiegato benissimo .

Semplicemente uno intuisce se una festa sarà una palla: basta vedere l'ambiente, la gente . E' normale. 

E poi ancora con sto cibo: era tuo, non "degli altri". Che razza di amico sei? Continui a battere su sto chiodo, ma prova a pensare che potrebbe non funzionare -l'amicizia- come tu la intendi . 

E il cibo, a priori, non si butta . Anche qui, rivedi il tuo concetto di decenza, che non è universale .

Ghost77, ha visto 4 persone , che stavano in una stanza in un corridoio. IL collegio è fatto di quattro piano. Gli invitati erano una quarantina.

se sei invitato ad una festa ringrazi chi ti invita e ti comporti come ospite.

Non come se fossi a casa tua. tanto più che era la terza volta che ci vedevamo.

Cmq al di là del galateo - la cosa che un po' mi ha ferito è stata questa sua insistenza su palestra = autostima e questo suo non capire che per me la priorità non è avere un fisico muscoloso.

- il suo continuare a sottolineare che muscoloso è bello e che ''magro'' non va ''bene''.

ritorno al discorso di prima _ sei uno psicoterapeuta, sai quanto fa soffrire per una persona grassa sentire sempre commenti sulle cosce di quella o sul culo di quell'altra....come sai bene che nella comunità omosessuale c'è una tendenza alla ricerca di una certa forma fisica..

Edited by Olimpo

Eh, ma lui è un pugliese, uno di quelli che per una vita si è sentito sicuramente dire " mangia, a nonna". Non per nulla in mensa chi nomina? la nonna .

Per cui pure lui diventa " la nonna" di turno , in questo caso nei tuoi confronti .

 (non se la prendano i pugliesi per lo stereotipo, lo sono anche io).

E non cambierà perchè per lui è giusto dare consigli in quel modo .

Che fare, quindi? mollare la sua amicizia per poi trovare un altro che avrà sicuramente qualche tratto che non ti andrà a genio?

Dato che hai citato il mio lavoro, avrai capito quello che sto cercando di dirti, prendendola un po' alla larga : sei RIGIDO . Ma rigido rigido, formale, quadrato, dalle pareti così lisce che è difficile accedere a te. Un cubo  .  Sei un cubo . E che cosa ha fatto questo ragazzo? ci è salito sopra, a questo cubo, e ci si è comodamente seduto con fare sornione.

Ti sta rompendo gli schemi, e ciò ti dà tremendamente fastidio, perchè lui è diverso . E in qualche modo ha scelto te come amico .

Non credo sia solo solitudine, la sua, che l'ha fatto avvicinare. Probabilmente vede qualcosa che tu stesso di te non vedi .

appunto, bravo, lui mi ha detto che tutta la vita si è sentito dire dalla mamma ''mangia, vai in palestra....sei mingherlino''..

e quindi sta assumendo nei confronti miei lo stesso atteggiamento di NONNA consigliera..

ma capirai che un ragazzo di 20 anni vuole sentirsi apprezzato e valorizzato?

capirai che se ho dei problemi nel relazionarmi con il mio corpo - ossessioni varie - posso risentirmi un pochino se qualcuno mi dice queste cose?

Sarò pure rigido, non lo nego, ma non pensi che nella vita ci voglia anche sensibilità....e delicatezza? Ognuno di noi ha le sue fragilità... se pensi di avvicinarti a me in questo modo sbagli di grosso.

comportandoti così davanti ad una persona rigida, la irrigidisci ancora di più.

prima fatti conoscere, poi viene lo scherzo e la battuta.

Ma non la prima volta che ci incontriamo.....senza conoscermi..

lo sai quale messaggio passa , a dire sempre che una persona è magra , è troppo magra e deve andare in palestra?

che così come è quella persona non va bene. Ed io così mi sento, come se non ''andassi bene''. Ci hai mai pensato? E ti sei mai chiesto come mai in questa società stanno esplodendo i disturbi legati all'immagine corporea? Lascia stare le tradizioni pugliesi, anche se posso capire che ti senti toccato, visto che sei un corregionario.

Edited by Olimpo

Immagino abbia solo 20 anni pure lui . E avendo avuto dei vissuti diversi dai tuoi, non saprà neppure che cosa voglia dire " sono stato dallo psicologo perchè sono insicuro sul mio aspetto". Uno che non ci sia passato o che non conosca l'argomento non sa neppure che esistono i disturbi legati all'aspetto corporeo per cui non dare per scontato che lui abbia il tuo background e comprenda le tue spiegazioni allo stesso livello . Magari si starà chiedendo "mah questo è magro e va dallo psicologo, invece di metter su massa?". 

Ma chiunque incontrerai che sarà digiuno del tema (quasi tutti) non capirà . E allora che fai, ti chiudi in casa? L'alternativa è spiegargli meglio che cosa sia un disturbo come quello che hai affrontato e che non è un capriccio . Perchè agli occhi di chi non sa, sembra un capriccio .

Avevo un amico del napoletano, un po' in carne, che mi diceva "eh voi piemontesi siete tutti secchi, non mangiate bene!". E me lo diceva proprio agli inizi della conoscenza . Che ne sapeva chi aveva lui di fronte? Certo, io l'ho preso in giro per la pancia, tu magari ti saresti chiuso . Ma di certo non è una colpa, la sua. Non puoi pretendere che gli altri camminino sulle uova e trattino tutti in modo "speciale" per timore di avere davanti qualcuno con un disturbo di cui non conoscono magari neppure l'esistenza .

Poniamo caso che lui abbia disturbi dell'affettività e riesca a mostrarla solo con l'atto fisico, dividendo del cibo, appropriandosi di un letto non suo, cingendo la spalla della gente e parlando a voce alta. Un tuo rifiuto per lui sarebbe una coltellata al cuore, un distacco verbale sulla sorte del muffin sarebbe un baratro che vede aprirsi tra te e lui .  Un tuo senso di fastidio per le sue chiacchiere al cinema un buco nero nel petto .

Ma tu ti sei fatto problemi di informarti se lui -al di là della sua maschera socievole- nasconda certi disturbi (che ti assicuro esistono) per i quali certi tuoi atteggiamenti possano ferirlo mortalmente nell'animo ?

No.

E se su un altro forum si stesse lamentando che non riesce a trovare un amico e che tutti lo tengono a distanza?

Empatia . L'amicizia è fatta di quella, altrimenti lascia stare .

In puglia ha molti amici...è qui che si trova male.

Non ha problemi relazionali. E'solo che avendo a che fare con persone mediamente più fredde dei suoi corregionari si trova in difficoltà. Mi sembra di averlo specificato all'inizio del forum.

Ha detto che gli sono sembrato fin da subito una persona molto aperta, per questo è contento. Mi dice sempre ''almeno tu!''. Nelle marche ci sta il meno possibile,solo per le lezioni universitarie, ma quando può torna a casa, dalla famiglia e dagli amici.

Quindi no, non ha dei problemi. Ha un modo di fare diverso dal mio, non lo posso negare, ma non voglio fargliene una colpa. Io gliel'ho spiegato cosa significa essere a disagio con  il proprio corpo - guardarsi allo specchio e sentirsi brutti - ma nonostante la mia spiegazione lui rimaneva della sua idea.

Sinceramente ghost77, una tale ignoranza  e insensibilità sull'argomento l' ho riscontrata solo in lui e in pochissime altre persone.

Io di amici ne ho ed è capitato che , scenendo sul personale, mi mettessi a parlare della mia psicoterapia.

Certo magari non sono capito al 100%, ma un minimo. Da lui ha proprio visto una rudimentalità sconosciuta. 

Purtroppo devo ammettere che...ho paura della sua omosessualità. Lo so che può sembrare assurdo, considerando che sono io stesso omosessuale. Mi fa paura il suo modo di porsi con me  - così aperto - il fatto che mi abbraccia o mi bacia ogni volta che mi vede....e quando sono al cinema mi mette una mano sulla spalla, dicendo che qui si sente libero di fare come vuole, perché tanto non conosce nessuno.

La mia reazione è quella di un'istintiva chiusura.

Edited by Olimpo
9 hours ago, Olimpo said:

Ma ne ho fatto una questione personale.

E questo è un errore che sono disposto a perdonare a patto che cambi idea al più presto.

Ricorda tre lettere: NYB, Not Your Business. Non sono affari tuoi, Oli: non sono affari tuoi se è pugliese, non sono affari tuoi se non ha fatto amicizie, non sono affari tuoi se è un coglione.

Gli altri dovrebbero essere un più, qualcosa di prezioso che viene ad impreziosire la tua vita: se cominci con l'istinto da crocerossina, poi rischi di non scollartene più. Devi essere in grado di riconoscere chi ti fa bene e chi ti intossica, così da abbracciare i primi e sfanculare i secondi - anche perché spero che neanche tu, in fondo, voglia un domani infilarti in una storia che ti fa stare male solo perché lui ha una valanga di problemi.

NYB, Oli: se lui non ha amici, riflettesse su se stesso e cercasse di maturare. E tu, soprattutto, non cadere nella trappola di questa empatia distorta.

Ps: ho letto in ritardo gli interventi di @Ghost77 e ho trovato il suo punto di vista molto interessante. Non volendo porre la questione in termini qualitativi (lui è/non è un coglione) e volendogli riconoscere quella nobile spinta da angelo custode/fratello maggiore nei confronti di @Olimpo, dobbiamo riconoscere che non c'è probabilmente compatibilità di base: vuoi per una incapacità del tizio di relazionarsi ad Oli o vuoi per una incapacità di Oli di relazionarsi  anni tizio o ancora per una  semplice e congenita lontananza caratteriale, qui l'incastro non combacia. E continuo a non essere sicuro, anche se i motivi sono diversi, che sia qualcosa da tenere in piedi.

Edited by LocoEmotivo
11 hours ago, Olimpo said:

Mi direte che sto drammatizzando, ma in realtà questo ragazzo è tornato sull'argomento altre due volte : una volta, mentre eravamo in un locale a prendere una birra e un'altra volta, oggi, mentre eravamo a mensa (mi ha detto un 'altra volta che mi vedeva sciupato ed è tornato sul discorso che lui a 15 anni era piccolo come me). Quando gli ho detto che avevo dei problemi di insicurezza, che sono stato per due anni da un terapeuta, e che ho un rapporto con il fisico non proprio idilliaco (non mi vedo abbastanza 'maschile' e 'robusto',, problema che affligge molti giovani gay) lui ha continuato a dire che la soluzione era andare in palestra : non capiva come mai , per un problema del genere, fossi dovuto andare dallo psicologo.  Io gli ho detto che cmq uno non può modificarsi per gli altri o per la società, ma lo deve fare per sé stesso al massimo, e lui mi ha detto che sono troppo idealista, che nella società bisogna scendere a compromessi, e bisogna ''piacere'' sia a sé stessi sia agli altri.

  1. sì, stai MOLTO drammatizzando. As usual
  2. ma che ti avrebbe detto di male? t'ha solo ripetuto dal vivo quel che qui ti si dice TUTTI da manco mi ricordo più quanti anni. Solo che con noi (che stiamo dietro monitor & tastiera) non ti offendi, sto ragazzo invece ha centrato il tuo punto debole, senza per altro essere nemmeno offensivo (a quanto scrivi)
11 hours ago, Olimpo said:

La settimana scorso l'ho invitato alla festa di carnevale che si teneva al mio collegio. Appena è arrivato, sentendo un po' di baldoria (alcuni ragazzi stavano guardando una partita con tutto il coro di tifi che potete immaginare), ha detto ''se questa è la festa, è meglio che me ne stavo a casa''. L' ha ripetuto varie volte, aggiungendo vari insulti verso i ragazzi che urlavano. APpena è entrato in camera mia ha detto che aveva fame e prima che gli dicessi che poteva mangiare quello che avevo ha agguantato un mio muffin, gli ha dato un morso e poi l' ha lasciato sulla mia scrivania.  Poi si è disteso sul mi letto, gli ho chiesto se aveva finito di mangiare il muffin, così lo buttavo e nemmeno mi ha risposto

ste scene isteriche da casalinga disperata anche no, eh

11 hours ago, Olimpo said:

pensavo che l'omosessualità fosse un fattore identitario forte, e avere un amico gay è sempre stato il mio sogno

welcome to the real word

11 hours ago, Olimpo said:

ho il dubbio di essere troppo critico nei suoi confronti e di non sapermi relazione con un ragazzo omosessuale

se la mente non mi inganna (e se nel frattempo non sei migliorato in ciò) da sempre non sei stato nè piacione, nè popolare, nè il max della socievolezza (etero o gay, cambia poco)

11 hours ago, LocoEmotivo said:

Mai.

Altrimenti ti ritrovi a frequentare un coglione solo perché è gay anche se, per l'appunto, è un coglione.

da quanti anni ti sopporto, cì?

11 hours ago, Olimpo said:

Questo ragazzo viene da un'altra regione, si sente solo e non ha amici a parte me; dei conquilini non parla per niente bene e anche all'università non ha fatto amicizie. Non voglio lasciarlo solo, mi dispiacerebbe, mi comporterei da stronzo : posso anche capire che vendo da un'altra regione possa avere dei problemi a integrarsi e vorrei aiutarlo in questo. Ma sono buoni propositi che però si scontrano con una costante sensazione di avversione nei suoi confronti, quando sto con lui : avversione verso i suoi modi di fare e verso i suoi discorsi grossolani, che non lasciano trapelare un minimo di sensibilità e a volte nemmeno di educazione.

  1. ma cosa avete in comune, gayezza a parte?
  2. cmq due solitudini non è detto che facciano una compagnia!
9 hours ago, Ghost77 said:

Mah solo a me sto tipo pare simpatico?

Un amico così io vorrei averlo . Uno che si prende confidenza, ti cerca, a suo modo si preoccupa del tuo aspetto . E poi,dai, non "mangia le cose degli altri" . Sei un "altro" o sei un suo amico?

E mettiti a cantare pure tu, magari . E quella festa, concordo, da come l'hai descritta (tu l'hai descritta, non lui) doveva essere alquanto pallosa. Calcio? Partita? Come dargli torto?

Se ti offendi e te la prendi per cose innocenti, e gli fai le pezze per un morso al muffin, come puoi pretendere di esser considerato dagli altri un amico ?

Ti lamenti pure che non ti abbia risposto sul fatto del muffin quando è una cosa di conto pari a zero . E' un muffin ! e poi gli vai pure a dire " lo mangi? altrimenti lo butto!" che agli occhi degli altri significa "che schifo, o lo finisci o lo getto".

Un amico, un vero amico, avrebbe preso l'avanzo e se lo sarebbe mangiato . Poi si sarebbe seduto sul letto e gli avrebbe detto "hai ragione, sta festa fa cagare" .

Insomma, per citarti, "na palla unica" . Ma non lui .

straquoto ogni sillaba

8 hours ago, Olimpo said:

dicendo che qui si sente libero di fare come vuole, perché tanto non conosce nessuno.

aspetta un po'.. che significa sta frase?

qsa tipo "a macerata faccio la pazzah, giù dai miei sono il bravo ragazzo etero amicone di tutti?"

sai se è dichiarato coi suoi?

@Olimpo...sei un DISASTRO

Parlare male di una festa etero, canticchiare la canzone che ( credo ) i gay mediamente volessero che vinceva sanremo, metterti la mano sulla spalla al cinema per far vedere a tutta la sala che siete gay, prendersi confidenze non richieste

Questi sono tutti atteggiamenti e comportamenti esemplari

Certo non se incontri me, che potrei essere tuo padre...ma tra due ragazzi gay di 20 anni

2 hours ago, freedog said:
  1. sì, stai MOLTO drammatizzando. As usual
  2. ma che ti avrebbe detto di male? t'ha solo ripetuto dal vivo quel che qui ti si dice TUTTI da manco mi ricordo più quanti anni. Solo che con noi (che stiamo dietro monitor & tastiera) non ti offendi, sto ragazzo invece ha centrato il tuo punto debole, senza per altro essere nemmeno offensivo (a quanto scrivi)

beh..insomma.. non è molto vero

non mi pare che ci sia gente all'interno di questo forum che mi dà dei consigli da nonna, dicendo che devo ingrassare o devo andare in palestra, a maggior ragione sapendo quante pippe mentali mi faccio.

Lo so che tu sei contrario allo psicologo, ma nel mio caso mi ha fatto bene. Io qui non mi offendo perché sinceramente mi si dice che mi devo accettare e voler bene per come sono. Sto ragazzo invece ne faceva soltanto una questione di muscoli, di piacersi e di piacere agli altri.

Detto questo, Ghost77 ha ragione e mi ha fatto cambiare idea su molte cose. Innanzitutto sul fatto che venendo da un contesto socioculturale diverso  non ha vissuto la mia stessa esperienza e non si rende conto che quello che per lui è  un banale consiglio può ferirmi. Quindi la soluzione è parlargliene e fargli capire come mi sento - cosa che ho già fatto, in realtà.  

Poi che i suoi modi di fare molto aperti sono in realtà la spia del fatto che  ha bisogno di socializzare e dell'affetto di qualcuno, e che una freddezza / rigidità mia,  che è tipica del mio carattere, in questo caso lo ferirebbe. 

Non posso pretendere che egli si sbarazzi dei suoi modi di fare da nonnetta pugliese - posso cambiare la mia prospettiva ed evitare di rimanerci male. Ho drammatizzato perché ho pensato che un rifiuto di questo ragazzo (che tra l'altro nemmeno mi attira fisicamente) equivalesse a un rifiuto delle persone  : più che ''rifiuto'', la sua è stata una considerazione non proprio carina nei riguardi della mia fisicità. 
Devo convincermi che non solo non c'è nula di male in quello che mi ha detto, ma non c'è nulla di male nemmeno nel mio corpo : perché è proprio questa insicurezza che ho che mi fa dare tanto peso alle parole altrui.

se mi piacessi veramente, se mi volessi bene, non misurerei col contagocce ogni commento che una persona mi fa. 

@freedog è perchè non volevate vincesse la canzone sul congiuntivo...

5 minutes ago, Olimpo said:

beh..insomma.. non è molto vero

Per me non solo tu hai fatto un "dramma" di piccole cose, ma lui si è comportato bene

Ripeto: in modo esemplare

Nel senso che esemplifica il tipico modo in cui due gay giovani fanno conoscenza...nella vita reale, nel quotidiano

36 minutes ago, Hinzelmann said:

@freedog è perchè non volevate vincesse la canzone sul congiuntivo...

:rofl::rofl::rofl::rofl::rofl::rofl:

48 minutes ago, Olimpo said:

Lo so che tu sei contrario allo psicologo, ma nel mio caso mi ha fatto bene.

e sai pure però che son contento di ciò

48 minutes ago, Olimpo said:

Detto questo, Ghost77 ha ragione e mi ha fatto cambiare idea su molte cose

bene

48 minutes ago, Olimpo said:

Ho drammatizzato perché ho pensato che un rifiuto di questo ragazzo (che tra l'altro nemmeno mi attira fisicamente) equivalesse a un rifiuto delle persone 

nì: mi pare chiaro che nessuno di voi due sia attratto dall'altro, il che può essere ottimo per una bella amicizia fraterna (una delle regola d'oro della sorellanza frocia è non provarci con gli amici).

può però aiutarti a socializzare meglio, il che tutto ti farebbe meno che male.

pensaci su

bacio ziesco!

Edited by freedog
  • 3 weeks later...

Invece io capisco benissimo Olimpo, cioè un tipo così invadente e che non ascolta quanto parla e così fastidioso (tipo che parla nel cinema, o ti tocca insistentemente quando parla, o si lamenta di continuo) io non lo sopporterei manco se mi pagasse ? tuttavia, che vuoi farci? Se vuoi continuare a frequentarlo, devi tenertelo così com'è, a meno che non gli fai notare cosa ti da fastidio di lui - cioè tutto - ma credo che non servirà.. Pazienta un po' e vedi se magari comincia a starti simpatico! 

  • 1 year later...

è passato più di un anno, e vi devo dire una cosa. Avevate ragione

Volevo dare ragione in particolare a ghost77. 

Con questo ragazzo avevo avuto un'incomprensione a giugno-luglio, poi non ci siamo più parlati per un anno. Non sto a raccontarvi tutto….vi dico solo che una checca è andata a riferire che io dicevo che sto tizio era pesante..sto tizio l' ha saputo e ci è rimasto malissimo. 

avevo fatto conoscere io il tizio del topic e la checca...erano diventati scopamici….e la checca ha fatto il doppio gioco. ù

CMq oggi l' ho reincontrato. Voleva fare 'pace' con me, chiarirsi. Io gli ho spiegato che forse sì avevo detto che era pesante, ma ero in un periodo difficile, in cui non lo capivo e mi irritava qualsiasi cosa. Mi ha fatto una rivelazione un po' scioccante. 

mi ha detto che da un po' di tempo va da uno psicologo...che ha iniziato a soffrire di disturbo ossessivo, ma ne soffriva già da prima, però. Dice che ne soffre in modo particolare quando si sente solo, cioè quando sta qui, mentre qunado torna in puglia si sente meglio. NOn me lo aspettavo. pensavo fossi l'unico ad avere insicurezze e lui l'insensibile che spara a zero sulla mia magrezza.

il tema delle ossessioni mi fa sentire particolarmente vicino a lui, perché anch'io ne ho sofferto, così come anch'io spesso mi sento 'solo'. ma pensavo di essere l'unico. gli ho detto che ho preteso che lui fosse empatico con me , ma non sono stato empatico con lui, e per questo mi sento in colpa. mi sono soffermato su un muffin o sul fatto che parlasse a voce alta al cinema, non capendo che lui voleva in fondo le stesse cose che volevo io, un po' di compagnia….

lui voleva chiudere completamente con l'ambiente universitario dopo la mia delusione….l'avevo ferito tanto perché si è sentito rifiutato. Anche a me ferisce tanto essere rifiutato...

Col senno di poi effettivamente posso dire che lui è un modello per molti omosessuali...si fa avanti , a volte spaventa pure le persone per il suo modo di fare espansivo e tremendamente confidenziale..ma così si fanno le amicizie….altrimenti si rimane sempre nel proprio gruppo….o peggio soli. soprattutto fra noi omosessuali credo sia importante rompere un po' gli schemi…..io ero il classico gay rperesso che passava la vita a studiare, ero  e sono stato ancora per lungo tempo arrabbiato verso il mondo omosessuale che sembrava offrirmi soltanto sesso….e tra l'altro spesso con 40enni.... non certo quello che cercavo io...

mi faceva rabbia sapere che un gay di 20 anni potesse essere libero, o potesse soltanto cercare quella libertà a cui mi ero rassegnato (tanto mi percepivo brutto, e qualunque mie avanche sarebbe stata respinta). Lui mi esortava a provarci con i ragazzi….tutt'altro….sì forse andnado in palestra sarei migliorato, ma non mi ha mai buttato giu come invece tante persone....come un tipo che mi sminuiva e mi diceva che ero un cesso

quei sui suoi suggerimenti sul mangiare e sull'andare in palestra fanno parte del suo modo di essere….io li ho presi con pesantezza, come una disconferma della mia identità...come la conferma che non sarie mai potuto piacere a nessuno. in fondo dipendeva tutto da me, dalla mia autostima vacillante…..con la quale mi posso pure spostare in california e rimanere l'infelice di sempre.

 

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