Guest Aleister Posted September 16, 2007 Share Posted September 16, 2007 Fede non significa salto nel buio, se uno ha veramente Fede è perché qualche cosa lo intuisce (o sente). E con cosa se non con la ragione? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Isher Posted September 16, 2007 Share Posted September 16, 2007 Fede non significa salto nel buio Vedo che hai paura del buio, Aleister, e dei salti. se uno ha veramente Fede è perché qualche cosa lo intuisce (o sente). E con cosa se non con la ragione? Scusa la franchezza, ma, da un punto di vista logico, questa è una mera petizione di principio. Mai letto Pascal? Non alludo al «pari» (la fin troppo famosa scommessa), ma alla distinzione tra «cuore» e «ragione»: e Pascal era quello del trattato sui coni, sulla geometria, di tanti e tanti scritti scientifici. Ti sto dando una risposta da un punto di vista che salva e giustifica la fede, bada; e se si vuole salvarla e giustificarla bisogna necessariamente che essa abbia una fonte diversa dalla ragione. Se non le si dà una fonte diversa, essa sarà mangiata (ahaam!) dalla ragione. Kant ha dimostrato l'impossibilità dell'intuizione intellettuale (cioè che l'intuizione abbia per oggetto l'Essere, colga l'Essere, quindi, ad esempio, e anche, Dio). L'intuizione ha per oggetto...l'oggetto: l'oggetto empirico, sensibile; l'oggetto di una rappresentazione mentale, di un'astrazione, di un concetto logico - che però è interno alla ragione, e non può essere sostanzializzato. Tu dirai: ma allora che cosa colgo io con la fede? [credo che questo sia il problema che tu ti poni]. Un razionalista, necessariamente ateo, ti risponderebbe probabilmente che rimani interno alle tue rappresentazioni. Io ti rispondo che la fede costruisce dei sentimenti, delle emozioni, degli impulsi, una rete di pensieri, che vertono su ciò che è mistero (come altrimenti chiamarlo?) e che valgono non in quanto sarebbero veri e fondati ma per sé stessi, per il beneficio che procurano all'anima, e per quello che uno è capace di farne. Per questo avevo parlato di necessaria nudità della fede. E del resto, Cristo sulla croce non è nudo e indifeso? PS: ma mi sa che sto un po' OT Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest Aleister Posted September 16, 2007 Share Posted September 16, 2007 Vedo che hai paura del buio, Aleister, e dei salti. Temo che questa dovrai spiegarmela Ad ogni modo tu praticamente dai alla Fede motivazioni istintuali. Il problema è che l'istinto sta al di sotto della ragione, o meglio è infrarazionale. In questo modo la Fede sarebbe sottoposta alla ragione e quindi spiegabile razionalmente, no? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
coeranos Posted September 16, 2007 Share Posted September 16, 2007 Vedi, per ciò che sta sopra la ragione non esiste una spiegazione razionale. questo non è esatto, i motivi per cui esiste la fede nelle divinità sono abbondantemente spiegate nei campi nella neurologia e dell'antropologia. poi uno può dire che è tutto falso, che la scienza e la cultura in generale non valgono niente, sta di fatto che una spiegazione razionale esiste! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Isher Posted September 16, 2007 Share Posted September 16, 2007 Temo che questa dovrai spiegarmela Era una battuta, ma mica tanto. Un credente che nega che la fede sia a-razionale e che preferisce dire che essa è sovrarazionale piuttosto che un salto nel vuoto mi sembra un credente che in fondo ha paura della fede, che ha bisogno di vederla garantita da altro. Ad ogni modo tu praticamente dai alla Fede motivazioni istintuali. Non propriamente istintuali: aver fame, aver sete, aver paura, avere desiderio sessuale sono istinti, e gli istinti appartengono a tutti gli esseri animali e umani. Ma la fede, a quanto ne so, non appartiene ai gatti, e non appartiene a tutti gli uomini. Il problema è che l'istinto sta al di sotto della ragione, o meglio è infrarazionale. In questo modo la Fede sarebbe sottoposta alla ragione e quindi spiegabile razionalmente, no? C'è una cosa da chiarire. Quando dico che la fede appartiene a un ceppo diverso dalla ragione non voglio dire che la fede è il regno dell'assurdo. E' una facoltà che risponde ad altre esigenze, ad altri bisogni, che attiva dimensioni emotive e sviluppa una visione della realtà sua particolare. E' anche un abbandonarsi a qualcosa di inspiegabile, è un dire di sì che non ha per criterio l'alternativa vero/falso (come per una verità matematica, o logica, o empirica e fattuale) ma l'accettazione della trascendenza. Per questo non capisco tutto questo bisogno di spiegare razionalmente o di dichiarare superiore alla ragione qualcosa che prescinde per statuto dalla ragione. La ragione entrerà nell'ambito della elaborazione dei dogmi, delle posizioni dottrinali, del catechismo (se vi entra), ma questo è l'ambito teologico., ed è un altro discorso. i motivi per cui esiste la fede nelle divinità sono abbondantemente spiegate nei campi nella neurologia Spiega meglio: di che si tratta? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
coeranos Posted September 16, 2007 Share Posted September 16, 2007 mi riferivo a delle ricerche scientifiche fatte non molto tempo fa in cui era stato studiato il sentimento religioso e tutto ciò che è connesso dal punto di vista del funzionamento delle parti del cervello, non so dire molto perchè non sono un esperto in materia, ma si era visto che esistono dei meccanismi cerebrali che possono indurre alla fede nelle divinità. questo non è la prova che dio è esclusivamente una creazione della mente, ma che tutto ciò può avere una spiegazione razionale. ovviamente è da prendere con le pinze ma lo ritengo significativo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest Aleister Posted September 16, 2007 Share Posted September 16, 2007 Isher lo ripeto meglio, la Fede sembra una scommessa ad occhi bendati solo a chi non ce l'ha. Per quanto concerne il "bisogno di spiegare razionalmente" non mi riguarda, non so a che ti riferisci. Aggiungo che ho detto di credere in Dio, non di essere cattolico. coeranos, la ragione può svelare ciò che rientra nel suo piano, come per esempio quel fatto del cervello. Ma secondo quale legge non è possibile che le aree del cervello predisposte ad indurre la fede non facciano capo a qualcosa che sta ben oltre il razionale ed il corporeo? D'altra parte giungere ad una conclusione del tipo "la gente ha fede in Dio perché il cervello li inganna" è facile da trarre, vedo già ogni materialista pronto a gridare la vittoria del suo dogma, bisogna stare attenti Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Isher Posted September 16, 2007 Share Posted September 16, 2007 Isher lo ripeto meglio, la Fede sembra una scommessa ad occhi bendati solo a chi non ce l'ha. Vallo a dire a Pascal e a Kierkegaard! Loro la fede ce l'avevano e immensa... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted September 17, 2007 Share Posted September 17, 2007 Da non credente mi viene da obiettare: cosa c'è di male nell'aleatorietà? Io amo ( non ho/possiedo l'amore ) e prendo in carico pure il fatto che possa finire e pure per motivi non strettamente miei. Le cose belle della vita, sono in una certa misura tutte aleatorie. La fede non deve essere una scommessa per poter essere una garanzia o una polizza vita? Varrebbe meno dell'amore o di qualunque altro sentimento o affezione. La fede non è una scommessa semmai... nella misura in cui non dovrebbe poter essere retribuita, dovrebbe essere gratuita, cioè l'esatto contrario di ogni forma di garanzia. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Enryketto Posted November 20, 2007 Share Posted November 20, 2007 Se mi dovessero chiedere: Enrico tu credi in Dio? Risponderei : non lo so più! ...quand ero piccolo credevo all angioletto custode...facevo le mie preghiere prima di andare a letto... Ora però mi rendo conto che sono solo... Passi che il Signore ci ha donato il libero arbirtrio...e fin quando la mia sofferenza era dovuta a storie finite con ragazzi, posso capire perchè un 50% di colpa, se nn a volte di più, ce l avevo anch io... MA....NON HO MICA DECISO IO DI AVER UNA FAMIGLIA DISTRUTTA IN SEGUITO AD UN DIVORZIO...E UN PAPà CHE PRATICAMENTE NON C'è MAI STATO!! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Sadust Posted November 20, 2007 Share Posted November 20, 2007 credo in Dio, ma non credo nella Chiesa... credo che saremo giudicati davanti a lui pe quello che abbiamo fatto e che ci riterrà tutti degni di entrare nella sua casa perchè diventeremo tutti angeli... non credo in quello che dice la Chiesa e il medesimo modo di descrivere l'aldilà... e anche la sua concezione di "giustizia divina"... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
HyaReZ Posted November 20, 2007 Share Posted November 20, 2007 Dio è un'ipotesi non necessaria e molto improbabile. Quindi, Dio non esiste. Molti post mi hanno sorpreso perché chi li ha scritti dà l'impressione di non avere la minima idea che esista una cosa chiamata teoria dell'evoluzione. La teoria dell'evoluzione spiega come la vita complessa che esiste oggi abbia avuto semplici origini (una piccola molecola che si replicava con variazioni), il tutto senza bisogno di interventi sovrannaturali. Spiega anche perché abbiamo paura della morte (perché gli ipotetici organismi che non ce l'avevano sono stati eliminati dalla selezione naturale). La fede (credere senza prove) è un atteggiamento mentale profondamente sbagliato e pericoloso. Nel corso della storia ha legittimato le peggiori autorità e gli atti più disumani. Divertente poi notare come per i credenti le cose buone (le stelle, la natura, l'amore, e tutte queste sdolcinatezze tanto commoventi) sono sempre merito di Dio, mentre le cose un po' più spiacevoli (gli uragani, la violenza, le malattie, i pidocchi inguinali) sono sempre colpa d'altri (di chi poi? mah!). Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
jessy Posted November 20, 2007 Share Posted November 20, 2007 La fede (credere senza prove) è un atteggiamento mentale profondamente sbagliato e pericoloso siamo d'accordo. Nel corso della storia ha legittimato le peggiori autorità e gli atti più disumani E tutte le persone perseguitate e uccise dall'atesimo di stato delle dittature comuniste dove li mettiamo? Ti dicono niente i monaci buddhisti imprigionati, torturati e massacrati in nome dell'ateismo maoista? Anche l'adesione acritica all'ateismo è stata usata per giustificare massacri....Ti dice niente? Divertente poi notare come per i credenti le cose buone (le stelle, la natura, l'amore, e tutte queste sdolcinatezze tanto commoventi) sono sempre merito di Dio, mentre le cose un po' più spiacevoli (gli uragani, la violenza, le malattie, i pidocchi inguinali) sono sempre colpa d'altri (di chi poi? mah Questo vale nel monoteismo, altrove o Dio è una questione di cui non ci si cura(atteggiamento di Buddha e di Confucio). A queste persone come rispondi? Le loro dottrine, pur non essendo vere e proprie religioni, hanno un aspetto profondamente spirituale, eppure si disinteressano di Dio. Non credono ciecamente per fede, perché sono dottrine che si basano sulla riflessione filosofica e sull'esperienza profonda, in unità di corpo e spirito. Spesso si pensa che in queste filosofie la metafisica sia importante, eppure non è mai così(potrei precisare meglio, ma farei un post troppo lungo).Anche loro hanno un atteggiamento sbagliato e pericoloso? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Eru Posted November 20, 2007 Share Posted November 20, 2007 E tutte le persone perseguitate e uccise dall'atesimo di stato delle dittature comuniste dove li mettiamo? Il comunismo è una religione. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
HyaReZ Posted November 20, 2007 Share Posted November 20, 2007 E tutte le persone perseguitate e uccise dall'atesimo di stato delle dittature comuniste dove li mettiamo? Ti dicono niente i monaci buddhisti imprigionati, torturati e massacrati in nome dell'ateismo maoista? Anche l'adesione acritica all'ateismo è stata usata per giustificare massacri....Ti dice niente? Le dittature comuniste non hanno ucciso e perseguitato perché erano atee, ma perché erano comuniste, cioè perché avevano una fede cieca in un'ideologia, proprio come una religione. Marx al posto di San Tommaso, Il Capitale al posto della Bibbia e il Partito al posto della Chiesa. Quanto al buddismo, non lo conosco abbastanza per poterlo giudicare. In generale, posso dire solo che qualsiasi dottrina ritenuta vera senza alcuna prova può essere ritenuta falsa senza alcuna prova. Inoltre, la spiritualità non ha bisogno di Dio o di una religione. Quindi ben venga, se rimane un'esperienza personale e non gli si vuol dare un valore di verità assoluto. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Alkemico Posted November 20, 2007 Share Posted November 20, 2007 Non credo a tutti qlli che dicono di non credere in NESSUN Dio (sia esso Cristo, Buddha, Totti o Mike Bongiorno-anche perchè, data l'età, potrebbe benissimo esserlo -...) La divinità è un limite che l'uomo si pone, è l'ideale che ogni singolo uomo ha di perfezione (è per questo che dico che tutti hanno un loro Dio) Per quanto mi riguarda, io credo in un dio tutto mio, ho una stupida religione tutta mia ossia: la mia idea di perfezione è la Natura: è esteticamente bella, si autorigenera quindi è immortale, mantiene tuttosommato un suo equilibrio che permette la sua vita e quella degli abitanti della Terra; quindi in definitiva posso dire che il mio Dio è la Natura in sè (fa molto figlio dei fiori, lo so ) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted November 20, 2007 Share Posted November 20, 2007 In teoria no, il comunismo non è una religione, perchè come ogni ideologia laica sconta l'immanentismo; per quanto l'utopia socialista/comunista possa in generale essere venata di elementi messianici gli manca l'elemento trascendente. Certo a seguire il Vaticano il cattolicesimo finisce per produrre ideologie non meno immanenti appena venate, ma sempre più sullo sfondo, da una ragione sociale trascendente. In ogni caso suppongo tu ti riferisca all'atteggiamento mentale di chi aderisca all'ideologia comunista, come atteggiamento fideistico. L'atteggiamento soggettivo fideistico però può essere pure ( ad esser sinceri ) un comodo alibi per i laici, che respingono gli orrori del totalitarismo nel campo avverso. Il massimo di acriticità nei confronti del marxismo si è prodotto quando lo si è ritenuto "scientifico" ( ma qui c'entrano più Hegel e il positivismo, riletti alla russa ) Insomma le ideologie immanenti sono oggettivamente contemporanee e figlie del mondo nato dalla rivoluzione francese, quindi pongono un problema ( di senso e limite ) alla civiltà laica occidentale. Ovviamente il problema non è l'ateismo di stato, che potrebbe essere facilmente circoscritto ma sono il campo di concentramento, o il genocidio, o il gulag...o le due guerre mondiali. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
HyaReZ Posted November 20, 2007 Share Posted November 20, 2007 Mah. Formalmente certo il comunismo non ha elementi trascendenti, sebbene la dialettica materialista cerchi di trovare leggi eterne nell'universo, riflesse nella mente dell'uomo, che giustificano tutta la baracca teorica di Marx (e che sanno molto di Destino). Credo però che una religione non debba per forza avere un dio trascendente. L'animismo dei popoli primitivi non è una religione? Eppure gli "spiriti" (degli animali, dei torrenti, delle pietre, etc.) in quel caso sono tutti immanenti. Poi, mi sembra davvero sbagliato interpretare il marxismo-leninismo come l'ultimo figlio della rivoluzione francese. L'illuminismo non era considerato un prodotto della borghesia? I bolscevichi non affermarono che le elezioni democratiche e il liberalismo erano pure un sistema borghese, di cui il comunismo non aveva bisogno essendo già teoricamente perfetto? Qualsiasi forma di totalitarismo è contraria alla Ragione, alla libera critica che ogni uomo può fare del sistema. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Isher Posted November 20, 2007 Share Posted November 20, 2007 La teoria dell'evoluzione spiega anche perché abbiamo paura della morte (perché gli ipotetici organismi che non ce l'avevano sono stati eliminati dalla selezione naturale). HyareZ, ti dispiace spiegare e dettagliare meglio questo concetto? Mi interessa. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted November 20, 2007 Share Posted November 20, 2007 Cercare le leggi dell'universo mi pare un atteggiamento appunto scientifico ( eterne, no di sicuro...tutto si può imputare al marxismo tranne di non essere stato storicistico: materialismo storico.... ) Attenzione, il marxismo rigetta il capitalismo e ritiene di dover superare il liberalismo, non dice affatto che l'illuminismo sia da buttare via. Anzi a dirla tutta il comunismo, pur nella prassi marxista-leninista ritiene la dittatura del proletariato una fase transitoria, necessaria alla affermazione della rivoluzione mondiale, solo poi con la formula staliniana del socialismo in un solo paese si rinuncia alla teoria della rivoluzione permanente. A questo punto il marxismo leninismo in salsa staliniana esiterà qualcosa di nuovo e per certi versi a suo modo borghese: il cd. Stato di diritto Socialista. Che non aveva la pretesa di essere il comunismo realizzato e rispondeva all'esigenza di "calmare" il paese dopo lo stato emergenziale indotto dal terrorismo di Stalin ed è in questi anni che Kruscev lancerà la competizione agli USA ( l'idea di poter vincere sul piano economico ) E' questa illusione che poi si infrangerà in una ventennale stagnazione economica. Per cui si capisce che non c'è un futuro comunista per il comunismo. Insomma la storia è un po' più complicata e i comunisti per quanto fideistici, un po' meno cretini di certe caricature odierne. C'erano delle giustificazioni razionali che spiegavano la cosa, durata d'altronde oltre 70 anni... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Eru Posted November 20, 2007 Share Posted November 20, 2007 Poi, mi sembra davvero sbagliato interpretare il marxismo-leninismo come l'ultimo figlio della rivoluzione francese. L'illuminismo non era considerato un prodotto della borghesia? I bolscevichi non affermarono che le elezioni democratiche e il liberalismo erano pure un sistema borghese, di cui il comunismo non aveva bisogno essendo già teoricamente perfetto? Qualsiasi forma di totalitarismo è contraria alla Ragione, alla libera critica che ogni uomo può fare del sistema. Approssimativo sicuramente totalmente sbagliato no. Prendi, per esempio, Weishaupt. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
HyaReZ Posted November 20, 2007 Share Posted November 20, 2007 Cercare le leggi dell'universo mi pare un atteggiamento appunto scientifico ( eterne, no di sicuro...tutto si può imputare al marxismo tranne di non essere stato storicistico: materialismo storico.... ) Sarebbe così se tali leggi fossero ricercate col metodo scientifico e non con la speculazione filosofica. Vaglielo a dire a Engels poi, che rifiutava persino il secondo principio della termodinamica per motivi filosofico-politici. O a Lysenko. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
HyaReZ Posted November 20, 2007 Share Posted November 20, 2007 HyareZ, ti dispiace spiegare e dettagliare meglio questo concetto? Mi interessa. No, non mi dispiace, anche perché studio biologia e dovrei saperle queste cose. Allora, l'evoluzione funziona in questo modo (semplificando): in una popolazione ci sono individui che presentano delle differenze ereditabili. Queste differenze (alleliche) conferiscono agli organismi una fitness diversa, cioè la capacità di lasciare una discendenza maggiore o minore. Facciamo l'esempio estremo e ideale di una popolazione di 100 individui. Di questi 50 hanno una paura istintiva della morte, e 50 no. E' piuttosto facile vedere che i 50 "temerari" avranno una probabilità di morire enormemente maggiore, vivranno meno e lasceranno meno discendenti con i loro geni "per la temerarietà". Ecco così che i geni "per la paura istintiva della morte" si diffonderanno nella popolazione. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted November 20, 2007 Share Posted November 20, 2007 Siamo OT, ma se vuoi fare un ragionamento serio ed il comunismo è stato seguito da milioni di persone, non puoi ridurlo ad un mero atto fideistico o ad un fenomeno irrazionale ( oscurantista ) in senso puro. Non sarebbe corretto dirlo neppure del nazismo che è durato 12 anni... Lo Sputnik son ben riusciti a lanciarlo nello spazio, no? Ovviamente il socialismo scientifico pecca di hegelismo per quanto riguarda le scienze sociali ed economiche, ma non si può non dire che sia un fenomeno che proprio per questo è figlio della rivoluzione francese e della contemporaneità, è stato prodotto da questo nostro mondo, non da altri. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
HyaReZ Posted November 20, 2007 Share Posted November 20, 2007 Ma scusa anche i culti di Osiride sono stati seguiti da milioni di persone, per non parlare del cattolicesimo (o del nazismo, come dici tu). Da quando la razionalità di un'ideologia si misura dal numero dei suoi adepti? Io apprezzo le nobili aspirazioni egalitarie del marxismo, ma penso che sia un'ideologia fideistica (è diventata tale, almeno) e irrazionale. Riguardo allo Sputnik: una cosa è la scienza, un'altra la tecnologia. Società tecnologiche possono essere anti-scientifiche. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted November 21, 2007 Share Posted November 21, 2007 Sì ma qui stiamo parlando di un fenomeno che ha avuto un larghissimo seguito anche intellettuale, anche fuori dai recinti del cd. comunismo reale. Tale per cui, senza comunismo è difficile poter parlare di cultura francese o italiana o inglese o tedesca del XX secolo. Per certi versi un peso divenuto talmente ingombrante che probabilmente diventava necessario liquidarlo e che tuttavia ha informato di sè un intero secolo. A prescindere da ciò, senza marxismo e senza un approccio equanime in senso culturale al marxismo, è impossibile non liquidare gran parte della cultura europea contemporanea: Sartre, Marcuse, Althusser, Bloch... Bisognerà rimeditare quanto meno come tutto ciò sia stato possibile, o no? Perdipiù ha senso farlo quando negare il comunismo non costa veramente più niente? E non è forse il limitarsi a dirlo "fenomeno irrazionale", oltrechè falso e ripeto culturalmente inopportuno, anche estremamente comodo pure per i profili qui in esame, degli orrori prodotti dal secolo? Io dubito pure dell'irrazionalità del cattolicesimo una cosa che dura da 2007 anni ha quanto meno il pregio di saper sopravvivere, il chè sarà espressione di una razionalità prosastica, ma data l'estensione cronologica deve possedere dei requisiti di razionalità intrinseca. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
HyaReZ Posted November 21, 2007 Share Posted November 21, 2007 Ma che vuol dire? Senza cristianesimo non si potrebbe parlare di cultura europea nel medioevo, e allora? Io "liquido" un'ideologia come falsa se la ritengo tale usando la mia ragione, indipendentemente da presunti meriti culturali o di altro tipo e indipendentemente dalla sua stagionatura, un secolo o due millenni che sia. Questo per inciso è lo spirito dell'illuminismo. Io dubito pure dell'irrazionalità del cattolicesimo una cosa che dura da 2007 anni ha quanto meno il pregio di saper sopravvivere, il chè sarà espressione di una razionalità prosastica, ma data l'estensione cronologica deve possedere dei requisiti di razionalità intrinseca. Anche il vaiolo durava da millenni prima che l'OMS decidesse con successo di eradicarlo. Una cosa che sopravvive non è razionale, semplicemente se la cava. Giuliano Ferrara altrimenti dovrebbe essere morto da tempo (in senso professionale, sia chiaro ) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
jessy Posted November 21, 2007 Share Posted November 21, 2007 dittature comuniste non hanno ucciso e perseguitato perché erano atee, ma perché erano comuniste, cioè perché avevano una fede cieca in un'ideologia, proprio come una religione. Marx al posto di San Tommaso, Il Capitale al posto della Bibbia e il Partito al posto della Chiesa. Il mio scopo era infatti far riflettere su come tutte le ideologie, se vissute con spirito acritico e fideistico, possono risultare dannose. Sono i classici puntini sulle i che è opportuno mettere. Comunque, sempre volendo fare ulteriori precisazioni, l'ateismo di stato era usato come giustificazione ai massacri compiuti, un po' come le idee cristiane sono state usate per giustificare l'Inquisizione. Ogni ideologia, nelle mani di chi cerca un potere assoluto e repressivo, diventa una giustificazione. Sappiamo che, almeno in un primo tempo, molti lama tibetani(tanto per dirne una) ammiravano gli ideali di uguaglianza proprugnati dal Comunismo maoista. Semplicemente, anni dopo l'invasione del Tibet ci fu la cosiddetta Rivoluzione culturale di Mao, che esortò i quadri del Partito ad eliminare dalla cultura cinese tutto ciò che si scontrava con il Maoismo. La spiritualità buddhista e taoista collimavano con l'atesimo di stato, la cui legittimità fu la causa scatenante delle parsecuzioni, fatte in nome del Partito E del suo ateismo. Non scordiamolo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted November 21, 2007 Share Posted November 21, 2007 Non è che state semplicemendo facendo una "critica del potere" e non altro? Cristianesimo e Marxismo non si sono forse corrotti con Costantino e con Stalin? La corruzione non è intrinseca nel loro approccio più o meno irrazionale alla realtà; ma semplicemente il loro passare da discipline atte a conseguire un fine (la liberazione dal peccato o dal capitale) a strumenti per giustificare una classe dirigente (la Chiesa o il Partito). Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Mic Posted November 21, 2007 Share Posted November 21, 2007 Molti post mi hanno sorpreso perché chi li ha scritti dà l'impressione di non avere la minima idea che esista una cosa chiamata teoria dell'evoluzione. La teoria dell'evoluzione spiega come la vita complessa che esiste oggi abbia avuto semplici origini (una piccola molecola che si replicava con variazioni), il tutto senza bisogno di interventi sovrannaturali ??? Da quando in qua la teoria dell'evoluzione porta ad escludere l'esistenza di un essere superiore (e di un suo eventuale disegno)? Al massimo sbugiarda una volta di più quel che viene raccontato nel libro della genesi o in qualsivoglia altra allegoria o mitologia sulla nascita delle specie e sulla loro evoluzione. E quello che c'è stato prima delle "semplici origini" prive di eventi sovrannaturali? A parte il fatto che, correggimi se sbaglio, non si è ancora riusciti in laboratorio a creare "vita" a partire da molecole semplici. L'esperienza di Miller mostra che si può arrivare, in modo "naturale" (brodo primordiale, scariche elettriche, riscaldamento ed evaporazione) ad ottenere molecole complesse partendo da molecole semplici. Comunque mettiam pure che le teorie di abiogenesi siano valide (la direzione sembra essere buona) e che il processo di "complicazione delle molecole" possa spingersi oltre gli amminoacidi fino ad arrivare ai nucleotidi e a molecole in grado di riprodursi. Embè, e quello che è venuto prima del brodo primordiale? Ci sono miliardi di anni di evoluzione dell'universo che sono ugualmente importanti per la nascita della vita. Ci sono voluti bilioni di stelle che producessero elementi pesanti e una volta raggiunto lo stadio di Nove e Supernove li distribuissero nello spazio. Senza questi elementi pesanti i pianeti non esisterebbero. E quello che è successo nei primi istanti di vita dell'universo? Anche quello è ugualmente importante: la nascita delle interazioni fondamentali (forte, debole, gravitazionale, elettromagnetica) e della materia in forma di quark. Qua sì che siamo agli inizi, e su questo bisogna porsi le domande. Additare la teoria dell'evoluzione come discrimine sulla questione dell'esistenza di Dio mi pare la peggio castroneria, fatico a contenere il fiume di obiezioni che mi vengono in mente! Inoltre la teoria dell'evoluzione implica alla sua base il concetto di "tempo". Ma la dimensione temporale è una peculiarità del nostro universo e, se esiste un essere superiore che ha creato tale universo, egli esisterà al di fuori di esso e sarà dunque estraneo alla categoria "tempo". Spiegami a questo punto come potrebbero entrare in conflitto le due cose. Conoscete queste due formule? F = G Mm/r^2 F = K Qq/r^2 La prima descrive (in termini semplificati) l'interazione gravitazionale tra le masse M e m, la seconda (sempre in termini semplificati) l'interazione elettromagentica tra due cariche Q e q. Curioso come si assomiglino vero? Entrambe le leggi affermano che la forza esercitata è inversamente proporzionale al quadrato della distanza. Il quadrato. Quel numerino all'esponente del denominatore. Se quel numerino fosse un po' più piccolo di 2 i pianeti cadrebbero nelle stelle e gli elettroni nei nuclei degli atomi. Se fosse un po' più grande di 2 i pianeti e gli elettroni se ne andrebbero a spasso. In nessuno dei due casi potrebbe esistere la matreria. Iniziamo a parlare di principi antropici và. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Recommended Posts
Join the conversation
You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.