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Paura di te


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Dopo un pomeriggio passato in spiaggia col sole che rendeva la sabbia rovente tanto che avresti potuto cuocere la carne sul metallo arroventato dei cofani 

presi Lucas sulle spalle e ci lanciammo in acqua facendo schiumare il tutto , giocando e ridendo come due scemi  ma andiamo con ordine

Quel giorno la nostra comitiva decise di riunirsi a  casa di Lucas eravamo in 10 e tutti dovevamo decidere cosa avremmo fatto l indomani 

dopo vari battibecchi decidemmo unanimamente di  andare al mare , mai scelta fu piu folle considerando che per buttare giu dal letto tutti meta dei quali Comatosi cronici e

ritardatari   come sempre finimmo imbottigliati nel traffico al ora di punta , la cosa peggiore che capito durante il viaggio e che la vecchia auto sgangherata con le maniglie rotte

le ammaccature sulla fiancata e le macchie di ruggine  che corrodevano lo staffone delle portiere  cozzo contro un camion di trasporto  e una buona manciata di letame colpi il parabrezza finendo nelle ventole un aerosol fuori programma , tanto che Marco vomito in auto , se poi mettiamo che la macchina non poteva fermarsi per le code fu un macello, alle 9,30 arrivammo finalmente in spiaggia un posto morto e dimenticato da Dio dove  a parte il mare e alcuni vecchi distributori di bibite rugginoso corrosi dalla salsedine non c era traccia di vita , il motivo era chiaro il cartello indicava chiaramente la distanza smisurata dal auto strada che richiedeva ore di macchina  che con la statale si potevano evitare .

Facciamoci coraggio disse Artur e buttati giu gli zaini legati al tettuccio   stendemmo i teli  montando l  ombrellone , insomma gli uomini sono bambini a qualsiasi età 

TUTTA VIA  non ci annoiammo molto , passammo la giornata a giocare in acqua a fare selfi stupidi  mi divertivo a creare forme improponibili con la sabbia tanto da  trasformare Maicol il ragazzo che guidava piu grande di noi di qualche anno  in una sirena iper tettuta ,  verso le 13  pero cominciammo  a scofanarci il pranzo al sacco che avevamo portato alcuni panini ben imbottiti   qualche frittata una bella insalatiera cola di insalata di patate e un po di bottiglie d acqua tutta via una birra ghiacciata sotto il sole rovente di agosto era la conclusione perfetta per il pranzo , quindi  come sempre mi sono fatto incastrare sborsando per tutti, andai dritto dritto verso i distributori rugginosi cominciando a vedere se erano ancora funzionanti 

chi sa quale santo li manteneva in funzione ma il vecchio cavo di alimentazione collegato al terreno permetteva loro di funzionare , cominciai a fare l elicottero col dito per trovare una qual si voglia bibita che fosse  acquistabile , inserivo monete come se non ci fosse un domani e come se non bastasse  il nostro ombrellone era lontanissimo dai distributori , mi  ustionai  per tornare indietro  ero stato cosi stupido da lasciare i sandali in spiaggia invece di mettermeli , posai le buste piene di lattine e tutti bevvero come spugne  quando finirono il giro  una voce disse chi le prende di nuovo , No non gurdate me io la non ci torno  Tom mi guardo in faccia dicendo ok ti accompagno io forza 

Tutti scoppiarono a ridere anche se erano assonati dopo tutto avevano bevuto e mangiato a volontà ,

Tom-si puo sapere perche sei cosi scemo stavano scherzando hai la coda di paglia e 

Marv-hahah spiritoso  senti chi parla   il finto pley boy 

tom-ok se non la pianti mene torno indietro  

marv-per quello che mi importa  

tom-psz che tipo

marv-guarda che lo so che ridi sotto i baffi

avevo ragione si diverte a stuzzicarmi sa che mi mette in imbarazzo e ne approffitta per rincarare la dose 

Arivato al distributore mi accorsi di non aver spicci  cazzo no ho solo banconote da 5 e sto coso va a monete 

tom con noscalance mi disse guarda e impara apri il portafoglio  prese una molletta con attaccato nel fondo uno strano scovlolino 

lo infilo nel retro e preso il gancio fece cadere le birre restanti

marv-questo si chiama furto sai 

tom-ma va ti ho fatto un favore  dovresti rilassarti un po sai 

mi voltai per andarmene quando scivolai sulla rena che ricopriva il cemento del marciapide ciottolato 

e mettendo male un piede presi in pieno qualcosa di tagliente , dalla sabbia una scatoletta di tonno  gettata li da chi sa quanto tempo mi aveva ferito un piede 

tom mi prese di peso per vedere come stessi  poggiandomi sulla panca di cemento  

tom-fa vedere mmm non e grave e grazie a Dio non  vedo infezioni aspe 

tom affero la linguetta della lattina con la bocca strappo vi il tutto e mi verso la birra sul piede 

marv-che cazzo combini scemo 

tom-alcol almeno cosi non ti si infetta 

rimannemmo seduti per un po e quando senti il piede ripredersi dissi 

ok torniamo indietro adesso 

tom-aspetta sta fermo e alzalo ancora 

tom mi alzo ancora il piede fino a lasciarlo dritto davanti al viso  

marv osserva tom che era come impietrito  con lo sguardo teso 

quando improvvisamente capi perche marv era cosi attento guardava al interno della gamba del costume 

marv-stronzoooo mettimi giu la gamba altro che aiutarmi ti godi lo show e  lo spinsi via facendolo cadere di culo  e mi avviai verso la spiaggia zoppicando  ma la rena che entrava nel graffio mi bruciava  corse come un pazzo e mi affero da dietro come per bloccarmi 

Tom-smettila di agitarti scherzavo che ce ora non si puo piu 

marv-levami le mani di dosso   --- e detto fatto gli morse una mano  ma tom  non batte ciglio anche se aggrotto la fronte per il dolore chiedendo scusa  

quando marv si calmo tom ripete tranquillo e scusa se mi sono permesso 

tom camminava  a passo svelto perndendo qualche goccia di sangue dal pollice 

marv aveva il fiato corto ma resosi conto del errore corse zoppicando verso tom dicendo ei eiiiiii eiiiiii 

quando lo raggiunse lo giro di scatto 

tom disse che ce vuoi darmi il resto picchiami dai che ce tocca pure il fondo 

puntando i piedi a terra e tenendo i pugni stesi sui fianchi

marv-era un pessimo scherzo ma ti chiedo scusa ok non parliamone aiiiiii  cazzo come brucia

tom e io andammo in riva al mare misi i piedi a mollo in acqua e tom la mano sinistra 

tom-finalmente cicatrizza cazzo come frizza hai delle zanne in bocca

marv-ti ho detto che mi dispiace ok spara cosa vuoi per chiederti scusa 

tom-che ne dici di pagare le spese della benzina 

marv-si un bastardo ma ok e il minimo dai vieni  se non sbaglio ho un cerotto in borsa anzi sta fermo qui vado io

sottto l ombrellone tutti ronfavano della grossa erano sbronzi 

marv-bravi i coglioni  dormite gnorri  

tornato da tom gli misi il cerotto alla mano  e lui ghigno come uno scemo 

marv-non farmi pentire di cio che ho fatto per te ok 

tom ok ok  

marv -per cortesia non farmi sti scherzi ok non mi va di 

tom-cosa? 

marv -lo sai quindi andiamo

tom mi prese il braccio dicendo ok senti andiamo a fare 2 passi ok 

dissi di si e camminammo per qualche oretta l ombrellone era sparito alla vista diventando un puntino lontanissimo 

ma il sole era sempre alto in cielo  tutto quello che sentivo era il suono delle onde che si infrangevano sulla riva  mentre tom fischiettava 

e nel frattempo ridevamo tra noi quando  tom si fermo di scatto puntado il dito sul orizzonte  puntando un branco di pesci che saltellavano fuori dal acqua 

in principio non riuscivo a vedere nulla il riverbero del acqua mi impediva di vedere tom mi si mise alle spalle mi allungo il braccio e trovai il punto

tom teneva una mano sulla mia spalla mentre con l altra mi teneva il braccio quando pian piano lo tiro verso il mio petto stringendomi a se  dandomi un piccolo bacio alla spalla 

marv.-tom questo e uno scherzo vero 

tom-tranquillo puoi mordermi ancora se vuoi io non mi rompo 

 girai appena il collo lo guardai negli occhi  e lui mi strinse a se dicendo  ti faccio cosi paura  allora perche non scappi 

mi arrabbiai ma nello stingerlo cadde al indietro   sulla sabbia   tenendomi stretto su di se .

marv-tu sei una testa di cazzo tu sei tom tom guarda che se e uno scherzo anche questo t ammazzo tom 

tom aveva sbattuto la testa sotto la sabbia nascosto alla vista un ciottolo rotondo lo prese alla testa 

marv-Mio DIO TOM TI PREGO APRI GLI OCCHI SCUSA  ok hai vinto pago la benzina  e tutto ma ti prego apri gli occhi  

stavo per scoppiare in lacrime tom non rispondeva avevo gridato aiuto ma eravamo troppo lontani dal ombrellone  perche gli amici potessero  sentirci   

lo tirai verso di me  quando senti un bisbiglio mmm 

marv-tom  tommm parla dai

tom-mi manca l 'aria  

marv-scusa ok ti prego mi hai fatto venire un colpo 

tom-eri preoccupato davvero  e 

marv-shhh sta zitto 

tom-ma ce cazzo io stavo m

ci baciammo non ricordo cosa mi passasse per la testa in quel momento ma il sollievo di vederlo finalmente sveglio e vivo mi faceva desidera di tenerlo stretto a me per sempre

tom-be direi che ora di tornare indietro no andiamo 

si alzo e si avvio verso l ombrellone li per li rimasi basito gli corsi dietro e lo abbracci da dietro  

tom-ma che ai stai tremando avanti non e niente  

ma piu lo diceva e piu stringevo scoppiai in lacrime senza sapere cosa dire 

sui si volto mi passo la mano trai capelli   e anche se avevo gli occhi rossi e gonfi  e appannati dalle lacrime lui mi disse sai mi fai tenerezza non sei poi cosi duro come pesavo

vuoi tornare indietro tom camminava davanti a me lentamente io ero dietro di lui non parlavamo era solo silenzio attorno a noi quando gli afferrai la maglietta da dietro 

avevo la testa bassa tom si fermo e si giro non penso di aver avuto cosi paura come in quel momento  ma lui abbraccio di nuovo dicendomi se vuoi puoi avermi non ti chiedo nulla in cambio pero adesso smetti di lacrimare mi si stringe il cuore a vederti cosi ,

questa volta ci baciammo ancora ma  era diverso dalla prima volta lo negavo a me stesso da tempo ma ne ero innamorato ma  con tutti quelli che gli giravano attorno che speranze avevo io  burbero e scontroso innamorarsi si uno tenero ed imbranato eravamo poli opposti eppure appena le labbra si toccarono pensai che non avrei voluto baciare altre labbra se non le sue , questa volta il mio peso lo fece scivolare sulla rena lentamente  tom non opponeva resistenza anzi  mi incoraggiava prendendomi le mani e spingendole nel suo costume  sentivo il pelo strofinarsi sulle dita e quando presi il cazzo senti le vene pulsarmi sui palmi era  come toccare qualcosa di caldo quasi come se scottasse tom tiro la testa al indietro  in uno spasmo  ci ritrovammo nudi  e sentivo l odore della sua pelle che si impregnava sulla mia  l odore della sua colonia era cosi intenso che quasi mi stordiva quando lo strinsi piu forte non riuscivo piu a smettere di baciarlo lo schiocco delle labbra era cosi rumorso ma al tempo stesso cosi dolce che non riuscivo a smettere mentre a tom quasi mancava il fiato ,  col pollice scopri la corona che tastava contro la mia pancia quasi ad entrare nel ombellico nello strusciare ,a quel punto tom stacco il bacio dicendo prendimi  ti prego  non trattenerti io non mi rompo e baciandomi ancora allungo le mani sul sedere afferandomi il cazzo  che era gia duro  mentre alcune gocce trasparenti cadevano velecomente su di lui ci passo sopra il dito e  il palmo  rendendo la mano scivolosa  passandola nel ano e a quel punto  spinsi con tutta la mia forza tom grido  almeno 2 volte  ma non la  smetteva di abbracciarmi forte  sentivo le sue mani correre per tutta la mia schiena mentre lo guardavo negli occhi non riuscivo a dargli respiro quasi lo soffocavo con i miei baci  ho bisogno di te  era quello che volevo dirgli con quei baci muti  perche quello che facevo in quel momento non era sesso ma l'amore , ogni centimetro di lui dai lineamenti del viso alla linea delle clavicole fino al dorso dei piedi e perfetto pensavo, talemte perfetto che penso sia nato con quel carattere e quel aspetto apposta per farmi dannare , lo detestavo  per tutto il dolore che mi aveva fatto provare  eppure adesso era li al mio comando avrei potuto fare di lui cio che volevo  venni dentro lui almeno 3 volte mentre lui schizzo forte sulla pancia mi bacio di nuovo dicendomi io ti amo ,questa e la parola piu belle del mondo sono le sillabe piu dolci del mondo intero  Ti amo anch io risposi e detto questo crollo per la stanchezza sorridendomi,poggiai la testa sul suo petto il suo cuore batteva ancora forte chiusi gli occhi anche io lasciandomi guidare da quella musica ,quando mi risvegliai 2 ore dopo il sole stava tramontando  ero seduto in auto sul sedile posteriore accanto  a lui , deve essere stato un sogno pensavo   ma la fasciatura al piede  mi fece capire che quello non era stato un sogno  mi aveva rivestito  e preso in braccio e vedendo il piede fasciato nessuno fece domande,

tom-eii ben svegliato  disse tom sotto voce  baciandomi il naso 

marv-ma potrebbero sentirci

Tom-tranquillo dormono tutti e poi  guarda lucas ha le cuffiette nelle orecchie , ascolta io vorrei chiedertelo  vuoi  essere 

non gli feci nemmeno finire la frase che dissi si ero fidanzato e non potevo crederci, 

tom-waoo che si aspetta 

tom scavo nella busta del pattume che aveva tra le gambe stacco una linguetta dalla lattina e disse adesso siamo fidanzati ,

ma tranquillo tra qualche giorno metterò un anello vero su questo dito  e una promessa 

lo baciai ancora mentre l auto proseguiva  dritta e il sole spariva  dietro l 'orizzonte chiudendo quella giornata.

Ok e pieno zeppo di errori ed e una trama infantile ma cio provato e una fantasia nulla di piu.

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