Buono Posted April 3, 2018 Share Posted April 3, 2018 Dopo un pomeriggio passato in spiaggia col sole che rendeva la sabbia rovente tanto che avresti potuto cuocere la carne sul metallo arroventato dei cofani presi Lucas sulle spalle e ci lanciammo in acqua facendo schiumare il tutto , giocando e ridendo come due scemi ma andiamo con ordine Quel giorno la nostra comitiva decise di riunirsi a casa di Lucas eravamo in 10 e tutti dovevamo decidere cosa avremmo fatto l indomani dopo vari battibecchi decidemmo unanimamente di andare al mare , mai scelta fu piu folle considerando che per buttare giu dal letto tutti meta dei quali Comatosi cronici e ritardatari come sempre finimmo imbottigliati nel traffico al ora di punta , la cosa peggiore che capito durante il viaggio e che la vecchia auto sgangherata con le maniglie rotte le ammaccature sulla fiancata e le macchie di ruggine che corrodevano lo staffone delle portiere cozzo contro un camion di trasporto e una buona manciata di letame colpi il parabrezza finendo nelle ventole un aerosol fuori programma , tanto che Marco vomito in auto , se poi mettiamo che la macchina non poteva fermarsi per le code fu un macello, alle 9,30 arrivammo finalmente in spiaggia un posto morto e dimenticato da Dio dove a parte il mare e alcuni vecchi distributori di bibite rugginoso corrosi dalla salsedine non c era traccia di vita , il motivo era chiaro il cartello indicava chiaramente la distanza smisurata dal auto strada che richiedeva ore di macchina che con la statale si potevano evitare . Facciamoci coraggio disse Artur e buttati giu gli zaini legati al tettuccio stendemmo i teli montando l ombrellone , insomma gli uomini sono bambini a qualsiasi età TUTTA VIA non ci annoiammo molto , passammo la giornata a giocare in acqua a fare selfi stupidi mi divertivo a creare forme improponibili con la sabbia tanto da trasformare Maicol il ragazzo che guidava piu grande di noi di qualche anno in una sirena iper tettuta , verso le 13 pero cominciammo a scofanarci il pranzo al sacco che avevamo portato alcuni panini ben imbottiti qualche frittata una bella insalatiera cola di insalata di patate e un po di bottiglie d acqua tutta via una birra ghiacciata sotto il sole rovente di agosto era la conclusione perfetta per il pranzo , quindi come sempre mi sono fatto incastrare sborsando per tutti, andai dritto dritto verso i distributori rugginosi cominciando a vedere se erano ancora funzionanti chi sa quale santo li manteneva in funzione ma il vecchio cavo di alimentazione collegato al terreno permetteva loro di funzionare , cominciai a fare l elicottero col dito per trovare una qual si voglia bibita che fosse acquistabile , inserivo monete come se non ci fosse un domani e come se non bastasse il nostro ombrellone era lontanissimo dai distributori , mi ustionai per tornare indietro ero stato cosi stupido da lasciare i sandali in spiaggia invece di mettermeli , posai le buste piene di lattine e tutti bevvero come spugne quando finirono il giro una voce disse chi le prende di nuovo , No non gurdate me io la non ci torno Tom mi guardo in faccia dicendo ok ti accompagno io forza Tutti scoppiarono a ridere anche se erano assonati dopo tutto avevano bevuto e mangiato a volontà , Tom-si puo sapere perche sei cosi scemo stavano scherzando hai la coda di paglia e Marv-hahah spiritoso senti chi parla il finto pley boy tom-ok se non la pianti mene torno indietro marv-per quello che mi importa tom-psz che tipo marv-guarda che lo so che ridi sotto i baffi avevo ragione si diverte a stuzzicarmi sa che mi mette in imbarazzo e ne approffitta per rincarare la dose Arivato al distributore mi accorsi di non aver spicci cazzo no ho solo banconote da 5 e sto coso va a monete tom con noscalance mi disse guarda e impara apri il portafoglio prese una molletta con attaccato nel fondo uno strano scovlolino lo infilo nel retro e preso il gancio fece cadere le birre restanti marv-questo si chiama furto sai tom-ma va ti ho fatto un favore dovresti rilassarti un po sai mi voltai per andarmene quando scivolai sulla rena che ricopriva il cemento del marciapide ciottolato e mettendo male un piede presi in pieno qualcosa di tagliente , dalla sabbia una scatoletta di tonno gettata li da chi sa quanto tempo mi aveva ferito un piede tom mi prese di peso per vedere come stessi poggiandomi sulla panca di cemento tom-fa vedere mmm non e grave e grazie a Dio non vedo infezioni aspe tom affero la linguetta della lattina con la bocca strappo vi il tutto e mi verso la birra sul piede marv-che cazzo combini scemo tom-alcol almeno cosi non ti si infetta rimannemmo seduti per un po e quando senti il piede ripredersi dissi ok torniamo indietro adesso tom-aspetta sta fermo e alzalo ancora tom mi alzo ancora il piede fino a lasciarlo dritto davanti al viso marv osserva tom che era come impietrito con lo sguardo teso quando improvvisamente capi perche marv era cosi attento guardava al interno della gamba del costume marv-stronzoooo mettimi giu la gamba altro che aiutarmi ti godi lo show e lo spinsi via facendolo cadere di culo e mi avviai verso la spiaggia zoppicando ma la rena che entrava nel graffio mi bruciava corse come un pazzo e mi affero da dietro come per bloccarmi Tom-smettila di agitarti scherzavo che ce ora non si puo piu marv-levami le mani di dosso --- e detto fatto gli morse una mano ma tom non batte ciglio anche se aggrotto la fronte per il dolore chiedendo scusa quando marv si calmo tom ripete tranquillo e scusa se mi sono permesso tom camminava a passo svelto perndendo qualche goccia di sangue dal pollice marv aveva il fiato corto ma resosi conto del errore corse zoppicando verso tom dicendo ei eiiiiii eiiiiii quando lo raggiunse lo giro di scatto tom disse che ce vuoi darmi il resto picchiami dai che ce tocca pure il fondo puntando i piedi a terra e tenendo i pugni stesi sui fianchi marv-era un pessimo scherzo ma ti chiedo scusa ok non parliamone aiiiiii cazzo come brucia tom e io andammo in riva al mare misi i piedi a mollo in acqua e tom la mano sinistra tom-finalmente cicatrizza cazzo come frizza hai delle zanne in bocca marv-ti ho detto che mi dispiace ok spara cosa vuoi per chiederti scusa tom-che ne dici di pagare le spese della benzina marv-si un bastardo ma ok e il minimo dai vieni se non sbaglio ho un cerotto in borsa anzi sta fermo qui vado io sottto l ombrellone tutti ronfavano della grossa erano sbronzi marv-bravi i coglioni dormite gnorri tornato da tom gli misi il cerotto alla mano e lui ghigno come uno scemo marv-non farmi pentire di cio che ho fatto per te ok tom ok ok marv -per cortesia non farmi sti scherzi ok non mi va di tom-cosa? marv -lo sai quindi andiamo tom mi prese il braccio dicendo ok senti andiamo a fare 2 passi ok dissi di si e camminammo per qualche oretta l ombrellone era sparito alla vista diventando un puntino lontanissimo ma il sole era sempre alto in cielo tutto quello che sentivo era il suono delle onde che si infrangevano sulla riva mentre tom fischiettava e nel frattempo ridevamo tra noi quando tom si fermo di scatto puntado il dito sul orizzonte puntando un branco di pesci che saltellavano fuori dal acqua in principio non riuscivo a vedere nulla il riverbero del acqua mi impediva di vedere tom mi si mise alle spalle mi allungo il braccio e trovai il punto tom teneva una mano sulla mia spalla mentre con l altra mi teneva il braccio quando pian piano lo tiro verso il mio petto stringendomi a se dandomi un piccolo bacio alla spalla marv.-tom questo e uno scherzo vero tom-tranquillo puoi mordermi ancora se vuoi io non mi rompo girai appena il collo lo guardai negli occhi e lui mi strinse a se dicendo ti faccio cosi paura allora perche non scappi mi arrabbiai ma nello stingerlo cadde al indietro sulla sabbia tenendomi stretto su di se . marv-tu sei una testa di cazzo tu sei tom tom guarda che se e uno scherzo anche questo t ammazzo tom tom aveva sbattuto la testa sotto la sabbia nascosto alla vista un ciottolo rotondo lo prese alla testa marv-Mio DIO TOM TI PREGO APRI GLI OCCHI SCUSA ok hai vinto pago la benzina e tutto ma ti prego apri gli occhi stavo per scoppiare in lacrime tom non rispondeva avevo gridato aiuto ma eravamo troppo lontani dal ombrellone perche gli amici potessero sentirci lo tirai verso di me quando senti un bisbiglio mmm marv-tom tommm parla dai tom-mi manca l 'aria marv-scusa ok ti prego mi hai fatto venire un colpo tom-eri preoccupato davvero e marv-shhh sta zitto tom-ma ce cazzo io stavo m ci baciammo non ricordo cosa mi passasse per la testa in quel momento ma il sollievo di vederlo finalmente sveglio e vivo mi faceva desidera di tenerlo stretto a me per sempre tom-be direi che ora di tornare indietro no andiamo si alzo e si avvio verso l ombrellone li per li rimasi basito gli corsi dietro e lo abbracci da dietro tom-ma che ai stai tremando avanti non e niente ma piu lo diceva e piu stringevo scoppiai in lacrime senza sapere cosa dire sui si volto mi passo la mano trai capelli e anche se avevo gli occhi rossi e gonfi e appannati dalle lacrime lui mi disse sai mi fai tenerezza non sei poi cosi duro come pesavo vuoi tornare indietro tom camminava davanti a me lentamente io ero dietro di lui non parlavamo era solo silenzio attorno a noi quando gli afferrai la maglietta da dietro avevo la testa bassa tom si fermo e si giro non penso di aver avuto cosi paura come in quel momento ma lui abbraccio di nuovo dicendomi se vuoi puoi avermi non ti chiedo nulla in cambio pero adesso smetti di lacrimare mi si stringe il cuore a vederti cosi , questa volta ci baciammo ancora ma era diverso dalla prima volta lo negavo a me stesso da tempo ma ne ero innamorato ma con tutti quelli che gli giravano attorno che speranze avevo io burbero e scontroso innamorarsi si uno tenero ed imbranato eravamo poli opposti eppure appena le labbra si toccarono pensai che non avrei voluto baciare altre labbra se non le sue , questa volta il mio peso lo fece scivolare sulla rena lentamente tom non opponeva resistenza anzi mi incoraggiava prendendomi le mani e spingendole nel suo costume sentivo il pelo strofinarsi sulle dita e quando presi il cazzo senti le vene pulsarmi sui palmi era come toccare qualcosa di caldo quasi come se scottasse tom tiro la testa al indietro in uno spasmo ci ritrovammo nudi e sentivo l odore della sua pelle che si impregnava sulla mia l odore della sua colonia era cosi intenso che quasi mi stordiva quando lo strinsi piu forte non riuscivo piu a smettere di baciarlo lo schiocco delle labbra era cosi rumorso ma al tempo stesso cosi dolce che non riuscivo a smettere mentre a tom quasi mancava il fiato , col pollice scopri la corona che tastava contro la mia pancia quasi ad entrare nel ombellico nello strusciare ,a quel punto tom stacco il bacio dicendo prendimi ti prego non trattenerti io non mi rompo e baciandomi ancora allungo le mani sul sedere afferandomi il cazzo che era gia duro mentre alcune gocce trasparenti cadevano velecomente su di lui ci passo sopra il dito e il palmo rendendo la mano scivolosa passandola nel ano e a quel punto spinsi con tutta la mia forza tom grido almeno 2 volte ma non la smetteva di abbracciarmi forte sentivo le sue mani correre per tutta la mia schiena mentre lo guardavo negli occhi non riuscivo a dargli respiro quasi lo soffocavo con i miei baci ho bisogno di te era quello che volevo dirgli con quei baci muti perche quello che facevo in quel momento non era sesso ma l'amore , ogni centimetro di lui dai lineamenti del viso alla linea delle clavicole fino al dorso dei piedi e perfetto pensavo, talemte perfetto che penso sia nato con quel carattere e quel aspetto apposta per farmi dannare , lo detestavo per tutto il dolore che mi aveva fatto provare eppure adesso era li al mio comando avrei potuto fare di lui cio che volevo venni dentro lui almeno 3 volte mentre lui schizzo forte sulla pancia mi bacio di nuovo dicendomi io ti amo ,questa e la parola piu belle del mondo sono le sillabe piu dolci del mondo intero Ti amo anch io risposi e detto questo crollo per la stanchezza sorridendomi,poggiai la testa sul suo petto il suo cuore batteva ancora forte chiusi gli occhi anche io lasciandomi guidare da quella musica ,quando mi risvegliai 2 ore dopo il sole stava tramontando ero seduto in auto sul sedile posteriore accanto a lui , deve essere stato un sogno pensavo ma la fasciatura al piede mi fece capire che quello non era stato un sogno mi aveva rivestito e preso in braccio e vedendo il piede fasciato nessuno fece domande, tom-eii ben svegliato disse tom sotto voce baciandomi il naso marv-ma potrebbero sentirci Tom-tranquillo dormono tutti e poi guarda lucas ha le cuffiette nelle orecchie , ascolta io vorrei chiedertelo vuoi essere non gli feci nemmeno finire la frase che dissi si ero fidanzato e non potevo crederci, tom-waoo che si aspetta tom scavo nella busta del pattume che aveva tra le gambe stacco una linguetta dalla lattina e disse adesso siamo fidanzati , ma tranquillo tra qualche giorno metterò un anello vero su questo dito e una promessa lo baciai ancora mentre l auto proseguiva dritta e il sole spariva dietro l 'orizzonte chiudendo quella giornata. Ok e pieno zeppo di errori ed e una trama infantile ma cio provato e una fantasia nulla di piu. Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/36012-paura-di-te/ Share on other sites More sharing options...
Ghost77 Posted April 3, 2018 Share Posted April 3, 2018 Speravo nella comparsa almeno di due levriere veggenti ma va bene così. Il problema è che questa è la sezione scritti, non racconti erotici. Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/36012-paura-di-te/#findComment-1014747 Share on other sites More sharing options...
Buono Posted April 3, 2018 Author Share Posted April 3, 2018 (edited) ok pardon levrieri ? Edited April 3, 2018 by Buono Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/36012-paura-di-te/#findComment-1014757 Share on other sites More sharing options...
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