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L'articolo: https://www.diariodelweb.it/salute/articolo/?nid=20180417-503759

«Ho notato che la mia libido per le donne se n'era andata e volevo solo più attenzione maschile. Ero con una ragazza con cui ero stato per circa sei mesi. Non mi ero mai interessato agli uomini. Un paio di settimane dopo aver iniziato a prenderlo mi sono voltato e ho detto che non la trovavo più attraente fisicamente. Sapeva che stavo prendendo Pregabalin»

«Non so davvero cosa mi sta succedendo» ha detto Scott alla sua ragazza. «Mi piacciono gli uomini e non posso stare con te. Era relativamente comprensiva, comprensiva come si potrebbe essere in una simile situazione»

«Penso che le persone dovrebbero saperlo. Se a qualcuno viene prescritto questo farmaco in futuro, ritengo che dovrebbe sapere cosa può fare il medicinale»

«Sento che se questo è accaduto ad altre persone e non sono l'unico, sarei indignato ad averlo saputo solo ora. Ma in un certo senso non lo sarei perché se avessi saputo che questo era un effetto collaterale non avrei assunto il farmaco, ma ora sono felice».

«L'avevo preso per alcune settimane e sono giunto alla conclusione che quando lo prendo voglio i maschi. Mi ci è voluto un po’ per capire di cosa si trattava: ho smesso di prenderlo per un paio di settimane e il desiderio per gli uomini se n'è andato. Ma ora ci sto lavorando, sono molto felice, voglio continuare a prenderlo perché mi fa sentire felice della mia sessualità, mi ha fatto sentire molto aperto, è liberatorio»

«Pregabalin è anche usato per controllare la paranoia e l'ansia, perciò mi ha reso così aperto e non mi infastidiva ciò che la gente pensava o diceva di me»

«È stato uno shock per le persone, l'ho pubblicato su Facebook, non gli ho detto la ragione, ma ho solo detto loro: 'Sono aperto, sono gay'. Attualmente sto parlando con questo ragazzo su Plenty of Fish [un sito di incontri, nda] e tra un paio di settimane andrò a vederlo. È a Londra. È proprio quello che bramo in questo momento. Voglio stare con lui adesso».

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Edited by Oscuro
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https://www.gay-forum.it/topic/36051-gay-si-diventa/
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Ma certo che gay si diventa. Nella maggior parte dei casi è così. È raro che si sia gay a 11-12 anni. E che ci si dica di esserlo.

Forse, anzi certamente, col tempo, e sempre più rapidamente, si diventerà gay a 12, 11 anni, e forse anche prima. La stessa

storia di questo forum lo dimostra. Prima i "giovani" che vi si iscrivevano avevano 18 anni. Poi ne hanno avuti 17, 16, 15, 14

e poi non so se l'età soglia è scesa (manco da molto dal forum).

Se però sostituite a "si diventa" "ci si scopre" e "ci si dice" e infine il banalissimo "ci si accetta" tutto diventa più semplice.

Accetto pero però che ci sia una percentuale di puro "si diventa". È, ovviamente, l'effetto delle lotte di liberazione sessuale 

(scusate il linguaggio desueto, in realtà è l'unico valido termine onnicomprensivo e sintetico che conosca). Un tempo, queste

persone non sarebbero mai "diventate" – impossibile. Ora è possibile. Perché c'è un crescente margine di libertà e quindi di

capacità di scoprirsi, venire fuori. 

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https://www.gay-forum.it/topic/36051-gay-si-diventa/#findComment-1016092
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Anche io quando lo prendo desiderio gli uomini u.u

Battute a parte, ci sono farmaci che inibiscono l'appetito sessuale come effetto collaterale e questo spiegherebbe perché non volesse più farlo con la sua dolce metà. Poi forse l'astinenza o forse altro l'hanno portato ad una maggiore consapevolezza di sé e ad accertarsi come gay (evidentemente i bisex non esistono..).

Collegare questa accettazione con un farmaco è ovviamente una stupidata. Semplicemente, se io mi scoprissi gay mentre sto lavorando come lavapiatti in un ristorante, non direi mai che fare il lavapiatti fa diventare gay. Davvero qui siamo a livelli di logica da prima media.

Infine (ma questo è solo il mio lato complottista) il fatto che sia scritto così evidente il nome del farmaco mi fa pensare ad una supercazzola a scopo pubblicitario per indurre chi ancora non si accetta a comprare le pillole della felicità e finalmente a prenderlo senza pensieri.

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https://www.gay-forum.it/topic/36051-gay-si-diventa/#findComment-1016105
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Vabbè mi pare di capire che lui stesso avvalori l'ipotesi che a causa dell'assunzione di un antidolorifico ( che di per sé inibirebbe la libido ) per un incidente abbia superato una sorta di disturbo d'ansia che probabilmente lo inibiva -prima- più di quanto non faccia il farmaco - ora.

Questo mi pare il succo: se soffrite d'ansia può accadere che liberandovene, vi liberiate anche dall'eterosessualità ( intesa come norma, obbligo sociale e rassicurazione  ) detto così sarebbe meno insensato, anche se in effetti sembrerebbe più una liberazione dall'omofobia interiorizzata

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https://www.gay-forum.it/topic/36051-gay-si-diventa/#findComment-1016117
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3 hours ago, faby91 said:

Infine (ma questo è solo il mio lato complottista) il fatto che sia scritto così evidente il nome del farmaco mi fa pensare ad una supercazzola a scopo pubblicitario

non lo trovi in farmacia con quel nome, perchè è commercializzato da Pfizer come nome commerciale di Lyrica  (vedi https://it.wikipedia.org/wiki/Pregabalin  )

cmq -da profano- su wikipedia non vedo indicato nulla che possa

3 hours ago, faby91 said:

inibire l'appetito sessuale come effetto collaterale

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https://www.gay-forum.it/topic/36051-gay-si-diventa/#findComment-1016131
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davydenkovic90

Mah, io veramente non ho mai conosciuto nessuno che mi abbia detto di "essere diventato gay". Semmai uno può forzarsi a credere di essere etero (e non è neanche troppo difficile fare sesso con ragazzine o fidanzarsi  con loro fino a una certa età, visto che, a 20 anni, ti scoperesti anche un termosifone) ma in cuor suo ognuno, nonostante le relazioni etero intrattenute, sa benissimo da cosa è  attratto, fin dalla tenera età.

Ma io non credo che ci sia gente che "diventa" gay, nel senso che prima è etero e contenta così e poi, da un certo giorno, prende un farmaco e dice: "toh, mi piace il cazzo" e a quel punto va solo con uomini. O era già gay prima, oppure è bisex, oppure ha malattie psichiche talmente gravi per le quali non si può certo dire che sia colpa del farmaco se ha avuto questo "cambiamento di rotta".

Edited by davydenkovic90
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https://www.gay-forum.it/topic/36051-gay-si-diventa/#findComment-1016132
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Credo di non aver mai pensato "sono diventato gay". I miei interessi andavano sempre in una direzione ma se devo prendere in considerazione il mio periodo da quindicenne ci sta una sorta di confusione che credo sia normale. 

15 hours ago, Oscuro said:

«L'avevo preso per alcune settimane e sono giunto alla conclusione che quando lo prendo voglio i maschi. Mi ci è voluto un po’ per capire di cosa si trattava: ho smesso di prenderlo per un paio di settimane e il desiderio per gli uomini se n'è andato. Ma ora ci sto lavorando, sono molto felice, voglio continuare a prenderlo perché mi fa sentire felice della mia sessualità, mi ha fatto sentire molto aperto, è liberatorio»

L'avevo preso. Ho smesso di prenderlo. Voglio continuare a prenderlo. Mi ha fatto sentire molto aperto. Ehm non avendo aperto subito il link dell'articolo stavo pensando male. 

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https://www.gay-forum.it/topic/36051-gay-si-diventa/#findComment-1016157
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2 hours ago, freedog said:

cmq -da profano- su wikipedia non vedo indicato nulla che possa

Per essere più precisi come effetto collaterale comune viene indicato disfunzione erettile, la qual cosa viene interpretata dal maschio medio come diminuzione della libido, come effetto collaterale non comune eiaculazione ritardata e disfunzione sessuale

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https://www.gay-forum.it/topic/36051-gay-si-diventa/#findComment-1016167
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6 minutes ago, Hinzelmann said:

Per essere più precisi come effetto collaterale comune viene indicato disfunzione erettile, la qual cosa viene interpretata dal maschio medio come diminuzione della libido

beh, ma da questo ad arrivà ad urlà ai 4 venti "mi piace il c, evviva!!" ce ne corre...

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https://www.gay-forum.it/topic/36051-gay-si-diventa/#findComment-1016169
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Beh certo, ma nessuno lo sostiene o meglio, lui dice sia che sarebbe quasi un effetto collaterale del farmaco, sia che :

16 hours ago, Oscuro said:

«Pregabalin è anche usato per controllare la paranoia e l'ansia, perciò mi ha reso così aperto e non mi infastidiva ciò che la gente pensava o diceva di me»

Io sarei più propenso per questa seconda ipotesi.

Presumibilmente un tempo quando l'omosessualità era vista come qualcosa di molto brutto da accettare, non sarebbe bastato un banale farmaco per farla digerire, sarebbero scattati dei meccanismi di difesa etc mentre magari oggi è possibile

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https://www.gay-forum.it/topic/36051-gay-si-diventa/#findComment-1016170
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Gli eterosessuali si scoprono etero e lo diventano nel momento stesso in cui lo scoprono. Gli omosessuali si scoprono tali e passano attraverso un periodo più o meno lungo, ma sempre esteso, per diventarlo.  È il lento diventare, che non chiamerei "confusione", un nome un po' camuffante.  Se non si accetta la realtà del diventare, cioè essere – essere effettivamente, essere pienamente – mi sembra che si dicano balle. È fin troppo facile dire "gay si è, non si diventa". Ma se è un essere in potenza e non in atto, che essere è? 

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On 17/4/2018 at 10:16 PM, Duma said:

Quando evidenzi le voci del verbo 'prendere', non si capisce bene se l'articolo intenda 'assumere il farmaco' oppure 'farselo schiaffare in culo'.

SAVAGE! 

Per il resto, che medicine ha preso? Vorrei anche io farmi dei trip mentali come i suoi! 

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davydenkovic90
6 hours ago, Isher said:

Gli eterosessuali si scoprono etero e lo diventano nel momento stesso in cui lo scoprono. Gli omosessuali si scoprono tali e passano attraverso un periodo più o meno lungo, ma sempre esteso, per diventarlo.  È il lento diventare, che non chiamerei "confusione", un nome un po' camuffante.  Se non si accetta la realtà del diventare, cioè essere – essere effettivamente, essere pienamente – mi sembra che si dicano balle. È fin troppo facile dire "gay si è, non si diventa". Ma se è un essere in potenza e non in atto, che essere è? 

Non facciamo fantascienza o filosofia spicciola su un tema così complesso.

La sessualità si sviluppa nel corso del tempo, anche nei primi anni di vita e prima della pubertà. E' stato dimostrato che esistono fattori genetici che influenzano l'orientamento sessuale, per cui, scientificamente, si dice che l'omosessualità abbia una base innata piuttosto che essere un comportamento totalmente appreso, mutuato da una cultura circostante. E un campanello d'allarme di ciò è il fatto che sia presente trasversalmente e in lungo e in largo nel tempo e nello spazio. 

Il problema è che chi vuol sostenere che si "diventa" gay, non si limita a dire questo, molto spesso. Che di per sé è una cosa innocua... uno diventa gay così come diventa avvocato, matematico, calciatore, primario, ecc. Non sono cose che uno "è", già dalla nascita, neanche se cresce in una famiglia dove tutti fanno la stessa cosa. Bisognerà che sia educato e che si educhi a diventare avvocato e poi, un giorno, sarà avvocato. Se qualcuno dicesse che gay si diventa dopo un percorso "formativo", diciamo, che uno coscientemente e legittimamente intraprende, non ci sarebbe niente di male, il problema è che chi vuol sostenere che l'omosessualità sia un comportamento appreso, spesso vuole anche trovare un modo per invertire questa tendenza anche nel caso di un omosessuale egosintonico (cioè uno che si accetta, un omosessuale che è contento del proprio orientamento e si riconosce nel proprio orientamento) e non solo in uno egodistonico oppure incerto sulla propria sessualità. Le terapie, va da sè, in questi casi, sono a base di cocktail di santi e madonne e di scientifico o filosofico non hanno proprio un bel niente.

Ecco perché si preferisce dire che "gay si è", piuttosto che "gay si diventa".

Edited by davydenkovic90
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AndrejMolov89

David, il discorso di Isher è semplicemente questo. Gay si è, lo si scopre, ma lo si reprime, e lo si diventa quando lo si accetta. Divenire in questo senso è semplicemente l'accettazione e la messa in pratica del proprio orientamento. 
L'uso delle parole è ambiguo, secondo me è più semplice dire lo si è, ma lo direi unicamente ad una persona che non è mai venuta a contatto con l'omosessualità. Ed, in ogni caso, anche se fosse una scelta non dovrebbe essere motivo di discriminazione perla neutralità morale dell'essere omosessuale. 

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davydenkovic90
20 minutes ago, AndrejMolov89 said:

David, il discorso di Isher è semplicemente questo. Gay si è, lo si scopre, ma lo si reprime, e lo si diventa quando lo si accetta. Divenire in questo senso è semplicemente l'accettazione e la messa in pratica del proprio orientamento. 
L'uso delle parole è ambiguo, secondo me è più semplice dire lo si è, ma lo direi unicamente ad una persona che non è mai venuta a contatto con l'omosessualità. Ed, in ogni caso, anche se fosse una scelta non dovrebbe essere motivo di discriminazione perla neutralità morale dell'essere omosessuale

Ho capito cosa vuol dire Isher, e ne facevo una questione puramente lessicale. Dire che "si diventa" gay può anche essere giusto secondo una certa interpretazione, ma il termine "diventa" è sbagliato e pericoloso perché uno potrebbe pensare che questo "diventare" possa essere prevenuto e impedito, a un certo punto della vita, oppure controvertito nel momento in cui si manifesta. E spesso lo si fa attraverso artifici e meccanismi che di scientifico hanno ben poco e  rientrano più nella religione, vedi Nicolosi e co.

Per questo è più sano dire, in ogni caso e in senso strettamente lessicale, che "gay si è" e non "gay si diventa"

Edited by davydenkovic90
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Io a 5 anni sapevo già che mi piacessero i maschi, ma non avendo pulsioni sessuali né sapendo cosa fosse il sesso (giustamente, naturalmente e per fortuna) non mi ponevo il quesito. Questa è la dimostrazione che gay si nasca come si nasce scemi.

Edited by Rotwang
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AndrejMolov89

La questione non è tanto l'innatismo dell'essere gay, quanto come "diventare" gay rappresenti l'accettazione della propria pulsione omoerotica e omoaffettiva. Dovremmo semplicemente accordarci sui termini tanto per evitare incomprensioni. 

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davydenkovic90
8 hours ago, AndrejMolov89 said:

La questione non è tanto l'innatismo dell'essere gay, quanto come "diventare" gay rappresenti l'accettazione della propria pulsione omoerotica e omoaffettiva. Dovremmo semplicemente accordarci sui termini tanto per evitare incomprensioni. 

Accettare è un'altra cosa ancora secondo me. Molti non si accettano nel senso che non accettano di poter vivere relazioni omosessuali e pensano di poter controvertere, in qualche modo, il loro gusto, però, ad esempio, si masturbano comunque fantasticando su uomini e non su donne. Quindi, che si siano accettati o meno, comunque, sanno benissimo che cosa sono. 

L'omosessualità è un orientamento, un gusto, che viene prima della pratica o dell'accettazione intesa come "liberarsi dai condizionamenti mentali e dalle convenzioni sociali che ci impediscono di viverla".

Qualcuno ha scritto che gli etero "si scoprono etero e lo diventano nel momento stesso in cui si scoprono". Be', non mi sembra proprio vero neanche questo, se vogliamo guardare ai "fatti. Per esempio, quando ero adolescente io, tutti i miei compagni etero che praticavano calcio praticavano masturbazione di gruppo, reciproca e anche sesso orale negli spogliatoi o durante i ritiri (io facevo tennis, mannaggia). Adesso sono tutti sposati con prole, però hanno avuto interazioni omosessuali, per curiosità, in una fase adolescenziale nella quale ancora non "praticavano" l'eterosessualità. 

Naturalmente la sessualità si evolve, sempre e comunque, sia da bambini che da adolscenti, che da adulti, che da vecchi.

Ma dire che omosessuali si "diventa" è sbagliato e antiscientifico, punto e basta.

Edited by davydenkovic90
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L'identificazione come gay, cioè il passaggio dalla dimensione pulsionale dell'Es a quella dell'Io è chiaramente un divenire

Più questo processo da A a B è lento e difficile, più si può dire che gay "si diventa", più è veloce o istantaneo come avviene per gli eterosessuali meno è percepibile

Questa differenza è la mera fotografia di una società che favorisce l'eterosessualità e sfavorisce l'omosessualità ( eteronormativa )

Ma è anche la fotografia del fatto che gli omosessuali sono una minoranza

Cosa c'è prima dell'assunzione dell'identità?

Secondo modelli psicologici elaborati sul finire del secolo scorso, c'è quella che viene descritta come "confusione" una fase in cui l'omosessuale avverte pulsioni e sentimenti omosessuali, ma tendendo a negarli ed essendo dominato dalla paura di assumerli, rimane nell'incertezza. Il "si diventa" viene quindi definito con un termine più caratteristico cioè come "accettazione", questo termine specifico ( per i gay ) ma approssimativo, serve a descrivere lo stress psicologico che caratterizza il diventare gay.

Il gay deve accettarsi perchè tende a negare le sue pulsioni, il gay deve accettarsi perchè ha paura di essere riconosciuto come gay dagli altri ed è ritenuto squalificante, se a 12 anni si fossero accorti che ero gay io sapevo che dal gruppo dei coetanei che validavano la propria maschilità masturbandosi...sarei stato allontanato e irriso etc

Ciò che @Isher dice è che definire questa fase come "confusione" è inesatto.

Ed è questo aspetto che ritengo @Isher intenda debba ritenersi superabile nella direzione del (  più semplice ) divenire

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