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Quale capacità e quale durata del nuovo governo.


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Ora Gigione DiMaio se la prende con Bankitalia, parte ank'essa della kongiura dei poteri forti kontro il governo del popolo e la manovra dell'ankor più popolo.

Ke ha fatto di male Bankitalia?:

ha dubitato delle previsioni roseabonde  del governo  circa gli effetti della manovra  sulla krescita del prodotto interno lordo:

"Il reddito di cittadinanza e gli sgravi fiscali? Hanno impatti modesti e graduali sulla crescita del Pil. Per non parlare dello stop all’aumento dell’Iva, che sarebbe dovuto scattare dall’anno prossimo: potrebbe essere nullo, in quanto già incorporato nelle aspettative delle famiglie." (resokonto del Sole24Ore).

Komunque anke l'Ufficio Parlamentare per il Bilancio, ke ha manifestato gli stessi dubbi di Bankitalia cirka le  previsioni governative di krescita, è komplice della kongiura universale kontro il governo del popolo e la manovra dell'ankor più popolo.

Sosteniamo fervidamente  kon la mente, kol cuore e kon la mano la lotta dei nostri eroi kontro l'idra aristoplutokratikoeuropeoimmigratizia  ke vuole affossare il governo del popolo e la manovra dell'ankor più popolo, negandoci le magnifike sorti e progressive illustrate generosamente e koraggiosamente difese da Stelle filanti e Lega morosa (nel senso ke è stata messa in mora sulle somme dovute per furacità pregressa).

Toninellus ridens è anche studens, ma, al contrario  che nel riso, nello studio non pare molto profittevole.... ?

Dal Sole 24 Ore di oggi:

"«Mi sono soffermato su un dossier che ritengo essere molto importante, che è quello del tunnel del Brennero. Sapete quanti degli impreditori italiani utilizzano, con trasporto principalmente ancora su gomma, il tunnel del Brennero?». Così ha detto il Ministro delle Infrastrutture Toninelli dando per completata un’opera che sarà terminata non prima del 2025 e sarà utilizzata per il trasporto ferroviario, non per quello su gomma".

Se tanto mi dà tanto, entro il Settembre del 2019 andrà in pompa magna a Genova per inaugurare, con i promessi festini conviviali, l'apertura del nuovo ponte.... ancora in costruzione!

Comunque è proprio un governo del cambiamento:

confonde i sogni con la realtà, i tunnel compiuti con quelli  in corso d'opera, la crescita necessaria a soddisfare le promesse elettorali con quella probabile per la congiuntura economica.

Comunque è scusato, perché lavora troppo e la testa gli va in confusione, teste la moglie:

"Invece che dire valico o passante ho detto tunnel. Io ne commetterò tanti altri di lapsus, non me ne frega niente di un lapsus. Io lavoro dalle 16 alle 18 ore al giorno, chiedete a mia moglie che è preoccupata per me".

Condividiamo le preoccupazioni muliebri e gli consigliamo un lungo periodo di riposo, previe dimissioni.... ?

PS:

1)  chissà come staranno tranquilli i Genovesi sapendo che  le dichiarazioni di Toninellus ridens devono essere prese con "beneficio di lapsus";

2) sarebbe opportuno conoscere i tempi di lavoro anche dei due frenetici vicepresidenti, Salvini e DiMaio, perché viene il dubbio che in qualche lapsus mentis sia incorsi anche loro....

7 minutes ago, Mario1944 said:

I governi del popolo non sparano cazzate, ma proclamano verità scomode.... ?

tipo il gomblottone demo-pluto-giudaico-massonico per screditarli?

no, perchè il file cazzate di giornata oggi prevede (anche) questo!

http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2018/10/07/di-maio-allattacco-media-e-ue-vogliono-far-cadere-il-governo-diretta_49d6c541-bf7c-4c99-a948-5b4258a45639.html

Vabbe', ma che problema c'è:

noi dei mercati, teste Salvini, ce ne freghiamo ed in ogni caso <<DiMaio assicura che "i mercati vogliono più bene all'Italia dell'Ue" >>:

è l'amor mercantile,

sempre forte e virile.

Dal Sole24Ore odierno, estratto da un commento di Bastasin:

"Quello che però qualsiasi economista dovrebbe aver capito dopo la crisi degli ultimi dieci anni è che in condizioni di emergenza o di necessità, avere un alto debito pubblico è un serio problema. Quando Lehman Brothers saltò per aria, le banche tedesche, francesi e olandesi, richiesero un’enorme quantità di denaro pubblico per essere salvate: circa l’8% del Pil in Germania, il 5% in Francia e il 12% in Olanda. Ma questi interventi non si sono riflessi sui costi del debito di quei Paesi perché essi avevano posizioni fiscali piuttosto solide. Nel caso delle banche irlandesi e spagnole ci furono conseguenze dopo che la crisi greca cancellò la presunzione che i titoli sovrani fossero privi di rischio.".

E' possibile che siano interpretazioni malevole, riconducibili all'idra aristoplutokratikoeuropeoimmigratizia, ma io non mi fiderei troppo a prestare soldi ad un Paese con un debito che è il doppio di quello tedesco ed un terzo in più di quello francese e per di più a prestarli a tassi alquanto contenuti rispetto al rischio.

Certo che, se DiMaio e Salvini riusciranno ad accalappiare nonostante tutto investitori a tassi tedeschi o francesi, tanto di cappello....

A dire il vero dovremmo sapere tutti che il problema è che da un lato finisce il QE di Draghi, che in questi anni ci ha sostenuti attraverso acquisti mensili

Dall'altro lato è anche vero che l'Italia, che ha fatto le riforme strutturali richieste, non ha visto migliorare la propria posizione debitoria migliorare ma peggiorare

Abbiamo aumentato la tassazione sui patrimoni immobiliari e la tassazione sui rendimenti finanziari, portato l'IVA dal 20% al 22%,  abbiamo fatto la riforma previdenziale, abbiamo fatto il Jobs Act

Supponiamo pure che Renzi abbia sbagliato a buttare risorse negli 80 euro, o nella decontribuzione triennale per stimolare le assunzioni ed ora stiano sbagliando Savona&C. nel rifinanziare il REI sub specie reddito di cittadinanza e quota 100 ( tutti concordano sulla necessità di evitare ulteriori aumenti IVA in un momento di domanda interna debole e rallentamento delle esportazioni etc )

Ma qualcuno dovrà pur rispondere del fatto che le riforme strutturali richieste dall'Europa non stanno affatto producendo una riduzione del gap fra l'economia italiana e quella dei paesi dell'area Euro, ma lo stanno implementando

Dal Sole 24 Ore odierno:

"fonti vicine alla Bce hanno fatto sapere che Francoforte «non potrà soccorrere l’Italia in caso di crisi di liquidità a meno che Roma non entri in un piano di salvataggio Ue».".

Non che sia una novità, ma dato che qualcuno se ne frega dei mercati e delle regole dell'Unione Europea, ma nello stesso tempo confida che la BCE con o senza Draghi ci tolga le castagne dal fuoco qualora le facciamo bruciare, è meglio che sia chiaro chi potrà fare o non fare che cosa.

Ancora dal Sole 24 Ore odierno:

"BTp, vola il costo degli interessi
Il Tesoro ha venduto tutti i 6,5 miliardi di euro di Btp in asta, con tassi in forte rialzo: il titolo a tre anni è volato a 2,51%, in rialzo di 1,31 punti percentuali; quello a 7 anni è stato del 3,28% (+74 centesimi), quello sul 15 anni ha raggiunto il 3,66% e il trentennale il 3,79%. Sulla scadenza triennale gli interessi sono raddoppiati: per ogni miliardo emesso 25 milioni (dai 12 di settembre). In totale, per i 3,5 miliardi sulla scadenza a 3 anni, il servizio del debito è 88 milioni l’anno.".
 
Chissà perché questi stupidi investitori chiedono tassi più alti per acquistare il nostro debito pubblico:
non hanno fiducia nelle magnifiche sorti e progressive previste dal governo del popolo?
Ma non fa nulla:
noi ce ne freghiamo e tiriamo avanti!
 

Comunque, viste le difficoltà di acciuffare ed espellere il mezzo milione e più di clandestini, se non altro per evitare rincari spropositati dei pomodori e delle arance che quelli generosamente raccolgono a due euro l'ora,  Salvini ha pensato bene di dedicarsi alla chiusura serale anticipata dei "negozietti etnici che diventano ritrovo di spacciatori e di gente che fa casino. Non è un’iniziativa contro i negozi stranieri ma per limitare abusi di luoghi ricettacolo di gente illegale.".

Non è chiaro perché tali negozietti dovrebbero essere "ritrovo di spacciatori e di gente che fa casino" "ricettacolo di gente illegale" solamente dopo le ore 21, ma forse Salvini sa  che spacciatori, casinisti ed illegali vari sono  delinquenti  esclusivamente nottambuli....

Peraltro, se spacciatori, casinisti ed illegali vari non vorranno andare a nanna dopo le 21 , interverranno le forze dell'ordine  e, se del caso anche l'esecito con decreto salviniano per costringerli  manu militari a serene dormizioni notturne ? 

Certo poi ci sarà il problema di chiudere i "negozietti etnici" anche di giorno, ma questo problema sarà affrontato alla prossima.... comica....

2 hours ago, Mario1944 said:

Chissà perché questi stupidi investitori chiedono tassi più alti per acquistare il nostro debito pubblico:

non hanno fiducia nelle magnifiche sorti e progressive previste dal governo del popolo?
Ma non fa nulla:
noi ce ne freghiamo e tiriamo avanti

Avessi qualche soldo da investire forse donerei anch'io l'oro alla patria acquistando BTP; andrebbero fatte però delle precisazioni -che non fa mai nessuno- a proposito dell'emissione dei BTP.  Noi (con o senza Salvini, con o senza Di Maio) da 37 anni si vende i titoli di Stato sempre in asta marginale, ovvero al prezzo più basso...il che li rende effettivamente appetibili per gli intermediari, e finisce che noi ci si impantana da soli, perché li "svendiamo". Non accade lo stesso, ad esempio, per i Bund tedeschi (mica scemi loro).

Ecco, vorrei che qualche politico si facesse sentire con Banca d'Italia a questo proposito più che per sproloquiare, alle volte occorre entrare nel merito delle cose.

7 hours ago, schopy said:

 Non accade lo stesso, ad esempio, per i Bund tedeschi (mica scemi loro).

Non conosco il merito della cosa, ma suppongo che, indipendentemente dalla volontà del venditore,  molto dipenda dal trattamento riservato dagli investitori al debito tedesco che è certo molto migliore di quello riservato al debito italiano; basti vedere il diverso rating: 

tripla A del debito tedesco, uno dei pochi al mondo, tripla B del debito italiano (due agenzie su quattro).

Non credo dunque che i Tedeschi siano più furbi nel vendere il loro debito:

probabilmente hanno "solo" un credito migliore....

12 hours ago, schopy said:

Noi (con o senza Salvini, con o senza Di Maio) da 37 anni si vende i titoli di Stato sempre in asta marginale, ovvero al prezzo più basso...il che li rende effettivamente appetibili per gli intermediari, e finisce che noi ci si impantana da soli, perché li "svendiamo". 

Io credo che le aste italiane di vendita dei titoli vedano sempre una eccedenza di domanda, cioè in realtà non si è mai posto un problema di colocazione dei titoli sui mercati, tanto più nei momenti in cui salendo lo spread sono ancora più convenienti gli investimenti

Vuoi questo vuoi anche il sistema di vendita non esiste un "prezzo" da rischio di insolvenza o da difficoltà di collocazione

Il problema è la speculazione sul prezzo dei titoli già emessi, cioè il mercato secondario dei nostri titoli mentre il risparmiatore privato trattiene il titolo a scadenza e lo detiene esclusivamente per incassare le cedole, gli istituti finanziari che detengono i titoli ( banche fondi comuni fondi pensione fondi sovrani ) cioè gli intermediari ne fanno mercato

Il collocamento dei titoli del nostro debito presso i risparmiatori italiani è via via diminuito, in parte perchè gli Italiani erano abituati a ben altri rendimenti, quelli dei titoli in Lire che erano molto più alti, in parte perchè negli ultimi 10 anni gli Italiani ha speso parte dei loro risparmi ( spesso a favore di figli in difficoltà ) per cui la quota di debito "fuori mercato" si è ristretta

E' cresciuta la quota detenuta dalle nostre banche, che però hanno incorporato il rischio, se sale lo spread cala la quotazione azionaria dei nostri istituti di credito che detengono in pancia titoli il cui prezzo scende.

Poichè la BCE ha annunciato che non garantirà più acquisti mensili, il mercato sta "prezzando" il "rischio di uscita dall'euro", ma è corretto dire che di fatto è la BCE che da anni fa il prezzo, lo faceva nel bene prima quando lo ha stabilizzato per tre anni e lo sta facendo ora nel male avendo annunciato che da Dicembre non garantirà più acquisti

E' corretto dire che in questi anni in cui il prezzo è stato stabilizzato, nonostante le riforme strutturali, il debito è aumentato cioè la nostra situazione economica non è migliorata e non per colpa di Savona&C - che semmai faranno danni da ora in poi - ma per colpa di politiche che ci sono state suggerite che non hanno funzionato

13 hours ago, schopy said:

Ecco, vorrei che qualche politico si facesse sentire con Banca d'Italia a questo proposito più che per sproloquiare, alle volte occorre entrare nel merito delle cose.

Secondo quanto detto sopra, la tua osservazione non coglierebbe il punto perchè il problema non sta nel mercato principale quanto in quello secondario

A quel che so io, la Lega aveva proposto che Banca d'Italia potesse emettere dei minibot non convertibili in euro e fuori mercato, da destinare ai creditori dello stato ( lo stato italiano deve circa 60 miliardi di euro ai suoi fornitori ) non a corso forzoso bensì su base volontaria.

Ragionevolmente se la Banca d'Italia lo facesse, la BCE si opporrebbe

3 hours ago, freedog said:

Mario1944 viè coll'amichi, daje!!!

Ma ci sarà Toninellus ridens? 

Tra l'altro il suo decreto per Genova, "scritto col cuore", pare non sia piaciuto proprio ai Genovesi, sì che forse avrebbe dovuto usare piuttosto la testa per scriverlo, come gli ha consigliato Toti.... ? 

Per quanto riguarda i titoli di debito del carrozzone italico, il problema non è che non ci siano acquirenti:

acquirenti si trovano anche per la spazzatura, tutto dipende dal prezzo, cioè, nel caso di titoli collocati all'emissione e quindi, eccettuati quelli senza cedole, collocati di solito intorno alla pari, dipende dai tassi d'interessi richiesti dall'investitore per sottoscriverli;

è ovvio che, quanto più un debitore è percepito dagli investitori, a torto, come dicono Salvini, DiMaio e compagni di tribù, od a ragione come dice il buon senso, più pericoloso di prima, tanto più i tassi d'interesse  offerti devono essere maggiori.

Questo per le collocazioni  delle nuove emissioni,  cosa che riguarda l'onere pubblico, poi c'è  l'onere privato  per i titoli già emessi e  conservati nel portafoglio dei risparmiatori e delle imprese italiane, soprattutto le banche: perché un aumento dei tassi d'interessi porta necessariamente  con sé una diminuzione del valore dei titoli in portafoglio, specialmente di quelli a tasso fisso;

il che implica:

per tutti che, se  il possessore dei titoli ha bisogno di liquidità e deve venderli prima della scadenza naturale, incontra perdite in conto del capitale, che possono essere anche ingenti;

per le imprese, soprattutto le banche, che, se il valore ed il rating dei titoli scendono troppo, s'incorre in perdite di bilancio, con conseguente necessità d'immissione di  nuovi capitali  per  rispettare i ratios richiesti dalla legge e dalle autorità di vigilanza.

Inoltre bisogna considerare che in momenti di difficoltà economiche  o finanziarie generali, la propensione degli investitori ad impegnare la liquidità si riduce e comunque si rivolge ad investimenti considerati, a torto od a ragione, sicuri:

è chiaro che uno Stato come il nostro, che ha un debito pubblico enorme  rispetto alle grandezze europee, in momenti di fuga verso la liquidità o di fuga verso  la qualità, potrebbe tuttavia avere difficoltà di collocamento dei titoli  del debito pubblico anche  offrendoli a tassi  d'interesse molto alti,  per un semplice effetto di riduzione della domanda di titoli considerati speculativi, che invece potrebbe non colpire Stati anche più disastrati del nostro, ma che devono collocare somme molto minori, come la Grecia o l'Argentina.

Insomma, se fossi fortemente indebitato e chiedessi in prestito ad amici e conoscenti un milione di euro, anche se offrissi tassi d'interesse appetibili e trovassi chi fosse disposto a correre il rischio, probabilmente non raccoglierei un milione;  mentre il mio collega, altrettanto indebitato e rischioso di me e forse anche più di me, potrebbe trovare abbastanza facilmente alle medesime  condizioni offerte da me  diecimila euro:

anche le grandezze assolute hanno il loro peso  e non  a caso si dice che l'Italia è troppo grande da poter  essere lasciata fallire,  finché almeno rimarrà  in Europa....

Edited by Mario1944
On 10/13/2018 at 3:27 AM, Mario1944 said:

Non credo dunque che i Tedeschi siano più furbi nel vendere il loro debito:

No no, siam scemi "noi"...e lo dico senza sarcasmo. Comunque, non c'è nessun trattamento migliore per gli investitori in Bund, ribadisco: sono trattati meglio gli investitori in BTP perché possono acquistare un titolo decisamente più redditizio di quello tedesco ad un prezzo che è fin dal momento del collocamento "di favore". Chiaro che lo spauracchio ingenerato dalle agenzie di rating (che ha un suo fondamento reale, si badi bene) spinge l'investitore prudente a non acquistare con leggerezza i nostri BTP...

On 10/13/2018 at 9:18 AM, Hinzelmann said:

Io credo che le aste italiane di vendita dei titoli vedano sempre una eccedenza di domanda, cioè in realtà non si è mai posto un problema di collocazione dei titoli sui mercati, tanto più nei momenti in cui salendo lo spread sono ancora più convenienti gli investimenti

Io non sono un economista, ma se il meccanismo di collocamento è più favorevole rispetto ad altri titoli certo che la domanda cresce; certo, come correttamente affermi la speculazione, il mercato "secondario" dei BTP è agito da attori quali banche, intermediari, etc...e scarsamente dai privati.

Con piu' redditizio @schopy intendi dire che rende di piu' percentualmente ?

secondo te dunque le obbligazioni tedesche e quelle italiane hanno lo stesso rischio ma quelle italiane hanno il vantaggio di darti un rendimento maggiore ?

Perche' quelle italiane hanno un prezzo "di favore" ?

Edited by marco7
1 minute ago, marco7 said:

secondo te dunque le obbligazioni tedesche e quelle italiane hanno lo stesso rischio ma quelle italiane hanno il vantaggio di darti un rendimento maggiore ?

No, è chiaro i BTP italiani, più rischiosi, rendono molto di più dei Bund...dico che è una "stoltezza", da parte del Tesoro italiano, emettere BTP con un funzionamento tale che vengono tutti venduti al prezzo offerto più basso (perciò mi riferivo ad un prezzo "di favore").

17 minutes ago, schopy said:

dico che è una "stoltezza", da parte del Tesoro italiano, emettere BTP con un funzionamento tale che vengono tutti venduti al prezzo offerto più basso (perciò mi riferivo ad un prezzo "di favore").

Probabile che ci sia una ragione di tanta "stoltezza", ragione che forse non t'è nota.

D'altronde, se hai per certo che sia una stoltezza senza giustificazioni, conviene che tu scriva al Ministero indicando come dovrebbe operare.

Comunque non mi pare che i BTP siano venduti "al prezzo offerto più basso" come affermi;    dal sito "Borsa Italiana":

"L'asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa per i BTP, CCT e BTPEiTale asta marginale prevede una determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa. Essa prevede infatti che i richiedenti si aggiudichino le quantità richieste tutti allo stesso prezzo, il prezzo marginale. L’ammontare collocato viene determinato escludendo le offerte formulate a prezzi ritenuti non convenienti sulla base delle condizioni di mercato.".

Da quel che capisco io, le offerte con prezzi ritenuti troppo bassi rispetto a quelli di mercato sono escluse e dunque  i titoli non sono aggiudicati al prezzo più basso in assoluto offerto da tutti i partecipanti all'asta, ma a quello più basso tra quelli offerti che il Tesoro ritiene convenienti con le condizioni di mercato e quindi ammissibili:

c'è una bella differenza!

1 hour ago, schopy said:

Io non sono un economista, ma se il meccanismo di collocamento è più favorevole rispetto ad altri titoli certo che la domanda cresce;

Neanche io ovviamente

Qui si tratterebbe di misurare economicamente l'interazione fra 2 aspetti, una condizione di vendita favorevole ( salvo lo stabilire esattamente quale essa sia ) ed il fatto che garantendo questa una "eccedenza di domanda" ci eviti comunque di dover prezzare anche una difficoltà di collocazione con crisi di liquidità

Ricordiamoci che noi non possiamo più stampare moneta, cioè avendo perso la sovranità monetaria siamo più esposti di quanto non fossimo una tempo, quando potevamo stampare e guidare svalutazioni della lira : l'ultima volta avvenne con la crisi del 1992 ( peraltro fu una operazione coronata da successo )

Fermo restando il fatto che il mercato secondario ci dice che il titolo italiano viene poi venduto ugualmente in un secondo momento e quindi una fragilità del titolo esiste, perchè viene prezzato in ogni caso -come dicevo prima- il "prezzo dell'uscita dall'euro" con ridenominazione del debito italiano in lire

Il problema è che togli qui e togli là: non puoi stampare moneta, non puoi svalutare, non puoi fare manovre di bilancio...e praticamente è assolutamente inutile votare

Siamo di fatto un governatorato coloniale del Reich tedesco

Beh insomma, se la Germania e Francia fossero paesi ragionevoli forse potremmo anche essere contenti di aver rinunciato a delle prerogative

Se pensiamo al fatto che l'Italia deve rivolgersi ad Inghilterra ed USA, perchè i Francesi non ci prendano a calci in Libia o pensiamo al fatto che i Tedeschi ritengono intollerabile che la BCE mantenga una inflazione nell'Eurozona al 2% e pretendano di mantenere il loro surplus commerciale al 6.5-7% abbiamo invece di che dolerci

Che l'inflazione ideale e' al 2% non e' contestato da nessun economista oggi.

L'america ce l'ha piu' alta perche' svaluta un po' la sua moneta anche a causa del suo debito che in questo modo viene ridotto annualmente dell'1%.

Ultima del presidente del consiglio Conte:

“Stiamo pensando a come modulare le offerte di lavoro sulla base della redistribuzione geografica. Sono tutti dettagli che aiuteranno a rendere più o meno efficace la riforma. Faremo tesoro anche di qualche inefficienza che si è realizzata in Germania".

Qualche inefficienza in Germania?;

possibile: 

i Tedeschi non sono certo perfetti, ma, dato lo stato  comatoso dei centri per l'impiego nostrani,  se avessimo la metà dell'efficienza tedesca, ci andrebbe già di lusso,  pur con "qualche inefficienza"..... ?

Non è che il Conte nazionale si proponga di ridurre il nostro debito pubblico al livello teutonico?:

saremmo in Paradiso e gli concederemmo anche qualche, anzi, molte inefficienze!

3 hours ago, Mario1944 said:

Comunque non mi pare che i BTP siano venduti "al prezzo offerto più basso" come affermi;    dal sito "Borsa Italiana":

"L'asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa per i BTP, CCT e BTPEiTale asta marginale prevede una determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa. Essa prevede infatti che i richiedenti si aggiudichino le quantità richieste tutti allo stesso prezzo, il prezzo marginale. L’ammontare collocato viene determinato escludendo le offerte formulate a prezzi ritenuti non convenienti sulla base delle condizioni di mercato.".

Rimane una faccenda tutta italiana quella dell'aggiudicazione dei BTP in asta marginale, che tra l'altro indirettamente favorisce possibili operazioni di "speculazione" fin dal momento dell'acquisto del titolo. Comunque, non son riuscito a trovare delle argomentazioni tecniche per questa, se non ci va di chiamarla stoltezza, chiamiamola stranezza: la ragione a me non è nota, non lo è a te, non lo è nemmeno a molti investitori ai quali fa buon gioco (ovvero alle Banche).

2 hours ago, Hinzelmann said:

Siamo di fatto un governatorato coloniale del Reich tedesco

Per carità, non arrivo a tanto :D 

8 hours ago, schopy said:

non son riuscito a trovare delle argomentazioni tecniche per questa, se non ci va di chiamarla stoltezza, chiamiamola stranezza: la ragione a me non è nota, non lo è a te, non lo è nemmeno a molti investitori ai quali fa buon gioco (ovvero alle Banche).

Se consideriamo che il Tesoro esclude "le offerte formulate a prezzi ritenuti non convenienti sulla base delle condizioni di mercato."  in sostanza il prezzo  minimo di collocazione dei titoli è formulato dal Tesoro, che chiaramente deve tener conto delle aspettative del mercato.

Dato questo e posto che la collocazione dei titoli al medesimo prezzo per tutti gli offerenti, anche per coloro che abbiano offerto un prezzo maggiore, abbia funzione di certezza univoca del prezzo stesso, mi sembra logico che il prezzo di collocazione sia quello minimo e non quello massimo, perché ovviamente gli offerenti ad un prezzo minore non accetterebbero  di pagare un prezzo maggiore e dunque una parte dei titoli  posti in vendita non sarebbe collocata.

15 hours ago, schopy said:

Rimane una faccenda tutta italiana quella dell'aggiudicazione dei BTP in asta marginale

Cosa succede in Germania se la Bundesbank mette in asta un tot di titoli fissando un range di prezzo ed una parte di essi rimane invenduta?

I titoli tedeschi saranno pure sicurissimi, ma i loro rendimenti sono  infimi.  Il meccanismo di Banca d'Italia parte dal presupposto che non possano essere coperte le emissioni di titoli non collocate sul mercato ( eventualmente lo può fare la BCE con il QE ) perchè ci è vietato, ovviamente il divieto è una norma europea che vale per tutti anche per la Germania. Però c'è un però, se pure la non collocazione di titoli italiani avrebbe effetti sul mercato secondario dirompenti rispetto alla non collocazione della Germania e dire il contrario sarebbe irragionevole, sarebbe logico che almeno i prezzi tedeschi salissero ed invece restano "stabili" ( io direi infimi ) Di fatto la Germania elude il divieto europeo, nel senso che formalmente non copre l'emissione di titoli non collocati mediante acquisti in proprio, ma nella sostanza "li accantona" in un "ammontare da collocare sul mercato secondario" cioè li congela in Bundesbank e con questa prassi ne stabilizza il prezzo

Quanto all'inflazione in area Euro a me risulta che l'inflazione tedesca 2017 si stata 1,7% ed attualmente si viaggia sull'1,8% non so se il 2% sia il tasso di inflazione ideale, so che se tale fosse la Germania dovrebbe collocarsi sopra e non sotto: altrimenti noi stiamo ricercando il tasso ideale della Germania anche al costo di comprimere quello degli altri paesi all'1,5%-1,6%

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