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Il Pride ha ancora senso?  

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  1. 1. Il Pride ha ancora senso?

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44 minutes ago, Almadel said:

Al Pride di Padova un amico che ospita dei rifugiati e li ha portati alla manifestazione

ci ha chiesto se era possibile non diffondere le loro foto, perché - appunto - si trovavano in una situazione pericolosa.

Non ci vedo nulla di "regressivo" in tutto questo.

Fare un picnic per i ragazzi ancora non dichiarati era un classico anche per l'ArciGay delle mie parti.

Capisco però che quando c'è da parlare contro il multiculturalismo qui si sia sempre pronti. ?

Al corteo contro l'omofobia della mia città sono comparsi dei sikh di un'associazione multiculturale, ma si sono dileguati dopo poco, forse per l'imbarazzo e un po' per il paradosso di trovarsi lì per quello che credono forse sulla sessualità.

@Almadel Innanzitutto non si parlava di rifugiati, ma in generale di "queer minorities".

Poi un conto è chiedere di non diffondere le proprie foto, un conto è bollare l'intera manifestazione come escludente perché non cerca di dissuadere i media dall'essere presenti. Mi sembra anche sciocco doverlo stare a rimarcare. 

Per essere inclusiva dovrebbe, secondo questi queer musulmani organizzatori del picnic, essere il più possibile invisibile, che mi sembra proprio lo scopo di una qualsiasi manifestazione. Lol. 

Se vai ad una manifestazione per definizione ti manifesti con tutte le conseguenze del caso, altrimenti puoi fare attivismo in modo alternativo esponendoti di meno. 

Hai poi volutamente sorvolato sul fatto che questi queer musulmani hanno anche accusato la manifestazione di essere escludente e islamofoba perché permette la circolazione di troppo alcol, perché promuove un "secolarismo militante" (espressione che vedo spesso usata da giornali cattolici in Italia, il che è tutto dire), e per alcuni cartelli con scritto "Fuck Islam" portati da un'associazione di ex-musulmani (ma come detto per "Fuck catholicism" immagino invece che nessuno si sarebbe lanciato in accuse di "cristianofobia").

Comunque non sono contrario al multiculturalismo (cosa diversa dal multietnicismo) in termini assoluti, sono contrario al dogma multiculturale, cioè la visione dogmatica per cui il multiculturalismo è positivo sempre e comunque in ogni sua forma e guai ad approcciarvisi in modo critico altrimenti si è razzisti. Come ogni cosa invece il multiculturalismo va vagliato criticamente perché non tutte le culture sono uguali, ce ne sono di più integrabili e meno integrabili e la questione non si riduce solo all'aspetto qualitativo perché c'è anche quello quantitativo (numeri più alti corrispondono a minor probabilità di integrazione). 

Se poi la sinistra - i cosiddetti progressisti - asseconda e avvalla le istanze reazionarie di queste culture meno integrabili come nel caso del Guardian e della sinistra regressiva in generale, allora la situazione si fa ancora più problematica. 

Edited by Uncanny
LocoEmotivo
1 hour ago, Almadel said:

Capisco però che quando c'è da parlare contro il multiculturalismo qui si sia sempre pronti. ?

Ognuno fa le sue crociate, in effetti.
E meno condivisibili sono, a quanto pare, più sono condivise.

28 minutes ago, Sorgesana said:

Come é entrato in contatto con questi rifugiati? Li ha pescati in giro o per associazioni? Ospiterebbe anche italiani in condizioni di indigenza?  ??

Sai che non riesco ancora a capire se scherzi o meno?

Dal momento che state difendendo gente che si scaglia contro il "secolarismo militante" e la presenza di troppo alcol nel Pride, qualche domandina su chi sia il vero reazionario fra voi e me fossi in voi me la farei. ^_^

Edited by Uncanny
54 minutes ago, Uncanny said:

Hai poi volutamente sorvolato sul fatto che questi queer musulmani hanno anche accusato la manifestazione di essere escludente e islamofoba perché permette la circolazione di troppo alcol

Non ho risposto su questo perché sono d'accordo con te.

55 minutes ago, Uncanny said:

e per alcuni cartelli con scritto "Fuck Islam" portati da un'associazione di ex-musulmani (ma come detto per "Fuck catholicism" immagino invece che nessuno si sarebbe lanciato in accuse di "cristianofobia").

Anche su questo sono abbastanza d'accordo.

Al Pride di Bologna c'era un ragazzo libico che portava coraggiosamente una bandiera del suo Paese

nonostante avesse ricevuto minacce da suoi connazionali. Era con un mio amico e con Il Grande Colibrì.

C'era anche una ragazza maghrebina col buffo cartello: "Bisessuale, poliamorosa, marocchina e troia"

C'era anche il ragazzo perseguitato dai nazionalisti ungheresi per essersi vestito da prete al Pride di Budapest.

Direi che la sinistra che si vede nei Pride italiani non somiglia molto ai liberal anglosassoni che critichi.

Il fenomeno della regressive left non è limitato alla sinistra anglosassone, ma è presente in tutti quei paesi in cui la comunità musulmana è più consistente e organizzata e ovviamente non è solo limitata alla questione Pride. In Francia ad esempio si parla di "islamo-gauchisme". 

In Italia è comunque presente, anche se non in modo sviluppato come altrove, anche se inevitabilmente aumenterà come fenomeno. 

Riporto ad esempio due articoli della Repubblica e l'Huffington Post trovati dopo una breve ricerca, ma potrei riportarne anche altri di altri giornali di sinistra. 

http://www.repubblica.it/esteri/2017/10/02/news/l_austria_vara_la_legge_anti-burqa_ma_la_normativa_e_un-177152435/

In questo l'articolista considera il divieto del burqa in Austria una "bieca trovata propagandistica" che lede la "libertà di espressione religiosa". 

https://m.huffingtonpost.it/flavia-piccinni/ho-provato-il-burqa-e-mi-e-piaciuto_b_14313888.html

In quest'altro addirittura l'articolista elogia il burqa in quanto indumento liberatorio che "annulla la necessaria ossessione per l'immagine che tutte abbiamo", finendo col dire: "Forse, dove il femminismo ha fallito, il burqa nel 2017 potrebbe riuscire."

Classico esempio di sinistra regressiva è quella che difende il burqa e il niqab (hijab e chador sono ancora un'altra questione). Al di là del fatto che il divieto riguarda in generale indumenti che coprono il viso per questioni di sicurezza, burqa e niqab sono indumenti legati all'islamismo radicale di matrice salafita e wahabita (tant'è che il Marocco pur essendo un paese musulmano li vieta). Difenderli ed elogiarli significa quindi assecondare e avvallare quest'islamismo radicale. 

Lo stesso si potrebbe dire per il burkini, nonostante lasci scoperto il viso. Un conto è ritenere sbagliato/non necessario il divieto pur ammettendo il suo legame con l'islamismo radicale oscurantista, un conto è invece pure fare apologia del burkini in sé come ho anche visto fare su questo forum. Allo stesso modo un conto è ritenere sbagliato/non necessario il divieto di simboli fascisti e nazisti pur ammettendo la loro negatività, un conto è invece fare apologia dei simboli in sé.

Non a livello nazionale, ma in Marocco il burkini è vietato in molti hotel, resort, parchi acquatici e stabilimenti balneari. Soluzioni adottate come forma di contrasto dell'islamismo radicale. 

Comunque sarei curioso di vedere le reazioni che ci sarebbero nel caso qualcuno in Italia portasse un cartello con scritto "Fuck Islam" al Pride. Secondo me di accuse di islamofobia ce ne sarebbero. 

Edited by Uncanny

@Uncanny, quello che voglio dire è che come avrai perfettamente inteso

io sono interessato a promuovere una società laica e multiculturale.

Nel farlo ho molti nemici e uno fra questi è il cosiddetto "relativismo culturale"

che tratta le culture non occidentali come un branco di handicappati incapaci di distinguere il bene dal male.

Ho litigato a più riprese con quelli di "Allah loves equality", "Migrabò LGBT" e "Il Grande Colibrì"

sull'assoluta inutilità di promuovere un Islam gay-friendly, visto che noi siamo stati benissimo anche senza un cristianesimo gay-friendly.

Fossi ex-musulmano sarei un entusiasta dei cartelli "Fuck Islam" e difenderò il loro diritto a esporli

dovessi attirarmi le ire di tutti i laureandi di antropologia bianchi che votano Potere al Popolo.

Al momento però a frapporsi davanti al mio sogno di un'Europa laica e multiculturale

ci sono molte persone e molte ideologie molto più forti e molto più avverse

rispetto a una certa parte di un certo cattocomunismo terzomondista.

Quando avrò avuto ragione di nazionalisti, sovranisti, cattolici identitari, complottisti, sfruttatori,

islamisti, ortodossi identitari, falchi sionisti, putiniani e via discorrendo, mi preoccuperò anche delle femministe a cui è piaciuto il burqa.

LocoEmotivo
57 minutes ago, Uncanny said:

Comunque sarei curioso di vedere le reazioni che ci sarebbero nel caso qualcuno in Italia portasse un cartello con scritto "Fuck Islam" al Pride. Secondo me di accuse di islamofobia ce ne sarebbero. 

L'islam, allo stato attuale delle cose, è religione minoritaria, proprio come minoritario è il mio orientamento sessuale.
Se ci trovassimo a condizioni invertite e nei Pride venissero esibiti cartelli tipo "Gesù ama i froci", sarebbero i benvenuti in quanto (in)diretta contestazione della religione islamica dominante.
Anch'io sogno un mondo laico e aborrisco ogni tipo di religione (e in ispecie quelle rivelate, una cosa che credo di aver ripetuto fino alla nausea su questo forum) ma capisco che in situazioni di "guerra" (anche se non lo condivido) il nemico del mio nemico possa diventare mio amico. Anche se, sotto sotto, è esso stesso un mio nemico.
L'eventuale cartello "Fuck Islam" rientrerebbe legittimamente (in questa logica) nell'accusa di "islamofobia", perché quando attacchi i gruppi al potere stai contestando mentre quando colpisci minoranze stai infierendo.
Giusta o sbagliata che sia, la dinamica è tutta qui.

E che religione dovrebbe seguire un essere umano invece di quelle rilevate rifiutando l'agnosticismo e l'essere ateo? La wicca? Eaargh 

In Italia i musulmani sono 2,4 milioni ovvero il 4% della popolazione, forse più dei gay residenti.

Dei gay atei sicuramente...

@Almadel I più grandi nemici del multiculturalismo sono paradossalmente i fautori del multiculturalismo stesso, che aderiscono al dogma multiculturale di cui ho spiegato sopra la differenza rispetto al semplice multiculturalismo.

Sono coloro che sostengono politiche migratorie lassiste, che permettono un'immigrazione massiva priva di selezione e nella quantità e nella qualità. Gli immigrati si autosegregano in base all'appartenenza etnico-religioso-culturale creando società parallele con le stesse dinamiche presenti nella società d'origine,  non integrandosi così nel tessuto sociale e culturale nel paese in cui sono arrivati. Si viene così a creare una balcanizzazione della società, altro che integrazione. Questi spazi in cui gli immigrati si autosegregano - sobborghi, banlieue e via dicendo - sono poi spesso molto degradati e diventano fucine di estremismo. Di esempi potrei farne a bizzeffe, e riguardano quasi tutti i paesi europei. 

L'integrazione è possibile solo quando si  stabiliscono limiti quantitativi - attraverso il ricorso a quote ad esempio - e qualitativi. In questo modo è possibile "assorbire" i flussi migratori senza troppi problemi. 

Riguardo poi la laicità che tu sogni, faccio giusto notare che in tutti i paesi in cui la comunità islamica è più presente e organizzata, viene da essa rivendicata l'introduzione di forme di sharia più o meno soft. 

In Regno Unito è anzi già presente da oltre un decennio: https://en.m.wikipedia.org/wiki/Muslim_Arbitration_Tribunal

@LocoEmotivo Secondo la tua logica basta la condizione di maggioranza o minoranza a qualificare come oppresso od oppressore. Cioè il semplice dato quantitativo e non qualitativo. Mi sembra giusto un poco ingenuo questo intersezionalismo acritico. Posso ancora capire il ritenere il nemico del mio nemico "amico di circostanza" anche se poi in fondo è nemico, anche se lo ritengo folle, ma certamente l'accusa di "islamofobia" non sta né in cielo né in terra. 

Come se la comunità immigrata musulmana non esercitasse omofobia all'interno della comunità stessa ma anche al di fuori verso gli autoctoni, come se non ci fossero poi quartieri a maggioranza musulmana o quasi in cui quindi l'islam è a tutti gli effetti maggioritario, come se non si potesse manifestare col proprio "Fuck islam" in solidarietà delle persone LGBT che vivono in paesi esteri a maggioranza musulmana. Un po' come d'altronde lo si fa per la Cecenia e la Russia. 

A proposito di comunità immigrata musulmana che esercita omofobia verso gli autoctoni, faccio l'esempio dell'imam di Centocelle Ben Mohamed Mohamed, che ha notevole influenza. Oltre ad aver partecipato ai Family Day, ha anche dichiarato “I paesi in cui l’omosessualità è reato? Fanno bene”, quindi è ben oltre l'omofobia nostrana. 

Se questi devono essere i miei "amici di circostanza", ne faccio volentieri a meno. 

https://www.ilfattoquotidiano.it/2016/02/14/unioni-civili-imam-della-moschea-di-centocelle-un-gay-non-sara-mai-un-buon-musulmano/479905/

24 minutes ago, Uncanny said:

I più grandi nemici del multiculturalismo sono paradossalmente i fautori del multiculturalismo stesso, che aderiscono al dogma multiculturale di cui ho spiegato sopra la differenza rispetto al semplice multiculturalismo. 

Mi rilassa sapere allora che questa sinistra in Italia sia polverizzata

e che grazie a Salvini avremo finalmente il Paese laico e meticcio che sogno.

?

Laico no di certo, per il resto sarà in continuità col passato. Salvini non mi pare si sia mai opposto all'immigrazione regolare, e nel programma della Lega così come nel contratto di governo non sono stati messi limiti in questo senso. 

L'opposizione è all'immigrazione irregolare via mare, cioè si va ad agire su qualcosa presente in modo rilevante solo dal 2013 (prima c'era ma con numeri molto bassi), quindi un fenomeno recente prima del quale erano già presenti circa 5 milioni di immigrati in Italia. 

In Danimarca comunque stanno cominciando ad adottare soluzioni per la mancata integrazione nelle società parallele di cui parlavo, con supporto bipartisan da sinistra a destra. Soluzioni poco delicate che più che all'integrazione puntano esplicitamente all'assimilazione, ma probabilmente in buona parte necessarie. Non è infatti possibile far trasferire coattivamente queste persone dai quartieri-ghetto che impediscono un'integrazione effettiva, quindi evidentemente è necessario un approccio alternativo. 

https://www.ilpost.it/2018/07/03/nuove-politiche-assimilazione-migranti-ghetti-danimarca/

Edited by Uncanny
LocoEmotivo
8 hours ago, Uncanny said:

Secondo la tua logica basta la condizione di maggioranza o minoranza a qualificare come oppresso od oppressore. Cioè il semplice dato quantitativo e non qualitativo. Mi sembra giusto un poco ingenuo questo intersezionalismo acritico.

Sai cosa mi piace del parlare con te (e con gente come te)?
No?
Che per quanti distinguo puoi fare e nonostante tutte le premesse del mondo, partite sempre e comunque in quarta.
So nice.

8 hours ago, Almadel said:

Mi rilassa sapere allora che questa sinistra in Italia sia polverizzata e che grazie a Salvini avremo finalmente il Paese laico e meticcio che sogno.

?

:D

La considerazione che il gay islamico appartiene ad una doppia minoranza e quindi rischia di essere discriminato due volte che cita @locoemotivo è vera, non basterà a trasformare automaticamente ogni gay islamico in un oppresso che ha acriticamente sempre ragione ( è ovvio ),  tuttavia è vera ed in punto di principio un minimo di tolleranza e apertura mi pare debba conseguire.

Fino a che punto siamo disponibili a riconoscere un pluralismo liberale laico e tollerante e dove fissiamo il limite oltre il quale intravediamo un rischio per la coesione sociale complessiva del gruppo?

Partendo dal presupposto che la moltiplicazione delle mille identità sessuali ( LGBTQIA ) può far intravedere un difetto quanto alla attitudine a creare coesione, cioè abbiamo assolutizzato il concetto liberale di inclusione a scapito di progettualità e coesione sociale e questo è un problema nostro che ci deriva dall'importazione acritica di dottrine liberali americane

Che però in quanto Europei sappiamo anche a cosa può condurre l'assolutizzazione del principio di coesione ( il totalitarismo di destra o di sinistra ) che necessariamente è escludente.

Quindi si tratta di trovare dei punti di equilibrio anche attraverso il conflitto politico

Il conflitto politico significa che esistono entrambi ( pluralismo e coesione ) e quindi significa che c'è il sale della democrazia, in questo senso noi siamo dei relativisti...rifiutiamo di assolutizzare l'uno o l'altro, salvo il fatto di dover poi trovare risposte a problemi concreti, che necessariamente implicano di mettere in valore uno dei due

Edited by Hinzelmann
1 hour ago, LocoEmotivo said:

Sai cosa mi piace del parlare con te (e con gente come te)?
No?
Che per quanti distinguo puoi fare e nonostante tutte le premesse del mondo, partite sempre e comunque in quarta.
So nice.

Non ho capito cosa vuoi dire e chi sarebbe la "gente come me".

Perché ho detto "secondo la tua logica" invece di "secondo la logica che esponi"? Beh, è totalmente secondario.

Ma evidentemente è un modo per sorvolare sulle mie obiezioni alla logica stessa, comprensibile. 

1 hour ago, freedog said:

ma quanto mi mancavano ste cazzate?

il dramma è che ci crede pure...

Non simpatizzo per Salvini né l'ho votato né lo voterei, ma a chiunque abbia un minimo di onestà intellettuale viene difficile negare ciò che ho detto. 

Nel programma della Lega così come nel contratto di governo non è stata posta una che sia una limitazione all'immigrazione regolare. Se sei in grado di dimostrare il contrario fallo, invece di cianciare come a tuo solito. 

Ha anche più volte dichiarato che gli immigrati regolari "perbene, che portano contributo alla società" sono ben accetti e italiani come gli autoctoni. Era contrario alla forma di ius soli proposta dal PD, ma totalmente favorevole alla forma di ius soli già in vigore dal 1993 (ricordo che siamo il paese europeo che concede annualmente il maggior numero di cittadinanze, circa 175 mila secondo i dati Eurostat mentre secondo è il Regno Unito con 50 mila cittadinanze in meno).

Ha poi anche detto: "L'immigrazione regolare è positiva, arricchisce. Io, come Trump, sono contro l'immigrazione clandestina alla Renzalfano". 

Nuovamente, se sei in grado di dimostrare il contrario fallo. 

http://stranieriinitalia.it/attualita/attualita/attualita-sp-754/salvini-io-come-trump-contro-immigrazione-clandestina.html

http://www.ilgiornale.it/news/politica/pensioni-salvini-legge-stracciare-fornero-pianger-ancora-1472434.html

50 minutes ago, Hinzelmann said:

La considerazione che il gay islamico appartiene ad una doppia minoranza e quindi rischia di essere discriminato due volte che cita @locoemotivo è vera, non basterà a trasformare automaticamente ogni gay islamico in un oppresso che ha acriticamente sempre ragione ( è ovvio ),  tuttavia è vera ed in punto di principio un minimo di tolleranza e apertura mi pare debba conseguire.

Si parlava di musulmani in generale, non di gay musulmani. Certamente bisogna mostrare apertura verso i gay di background musulmano, ma questo non significa mostrare apertura verso l'islam o tessere alleanze o intrattenere "amicizie di circostanza" con la comunità musulmana in sé. D'altronde i gay di background musulmano sono le prime vittime dell'islam e della comunità musulmana di cui fanno parte insieme ad atei e apostati. 

Edited by Uncanny
LocoEmotivo
26 minutes ago, Uncanny said:

Ma evidentemente è un modo per sorvolare sulle mie obiezioni alla logica stessa, comprensibile. 

Vedi perché amo la mia comunità? Perché è disposta ad accogliere persino chi scrive roba del genere.
Se non è inclusività, questa! ?

"Roba del genere" sarebbe far notare che le mie obiezioni sono state da te totalmente ignorate perché hai preferito attaccarti al fatto che ho attribuito la logica a te invece che mantenermi più sul generico? Wow, un vero scandalo! 

Curioso poi che ciò venga detto da chi usa espressioni come "gente come te". ^_^

LocoEmotivo
10 minutes ago, Uncanny said:

"Roba del genere" sarebbe far notare che le mie obiezioni sono state da te totalmente ignorate perché hai preferito attaccarti al fatto che ho attribuito la logica a te invece che mantenermi più sul generico? Wow, un vero scandalo! 

Curioso poi che ciò venga detto da chi usa espressioni come "gente come te". ^_^

Le tue argomentazioni sono tossiche e monomaniache, Uncanny. E rispecchiano altrettante argomentazioni tossiche e monomaniache di troppa altra gente (che, quindi, può essere largamente definita "come te").
Ecco perché non meritano di essere obiettate.
Sono obiezioni mirate, ideologiche, fobiche e totalmente isteriche: a dar retta a premesse del genere, torno a ripetermi, ci si intossica e basta.

Ora.
Visto che il clima sociale è già abbastanza intossicato.
Visto che il dialogo su qualunque tema viene ricondotto da una certa malafede sempre alle stesse tossiche argomentazioni.
Visto che questo stesso forum è già abbastanza intossicato.
Io non degnerò le tue deliranti paranoie spacciate per dati statistici di validità alcuna proprio perché, altrimenti, propagherei questa intossicazione e ne rimarrei io stesso invischiato.

Per questo il Pride serve ancora: perché c'è ancora chi manifesta in allegria, con gioia e per la gioia, invece di sparare fiele e veleno.
E con ciò credo di aver chiuso.

PS: mi scuso con tutti per questo scambio a tu per tu, esattamente in contrasto con quello che è il destino "aperto a tutti" del forum.

Edited by LocoEmotivo

Ma sei serio? Lol. 

Quanta drammaticità, quanta intolleranza e assenza di propensione al dialogo. 

Le mie obiezioni tossiche, fobiche, isteriche, magari anche fasciste e via dicendo sarebbero:

- qualificare come oppressore e oppresso in base al mero dato quantitativo e non quello qualitativo è un po' ingenuo così come accettare un intersezionalismo acritico. 

- la ragione del primo punto sta nel fatto che: la comunità immigrata musulmana esercita omofobia all'interno della comunità stessa e al di fuori verso gli autoctoni (ho fatto l'esempio dell'imam di Centocelle), ci sono quartieri a maggioranza musulmana o quasi in cui quindi l'islam è a tutti gli effetti maggioritario, si può manifestare col proprio "Fuck islam" in solidarietà delle persone LGBT che vivono in paesi esteri a maggioranza musulmana. 

- la conclusione è che l'accusa di "islamofobia" per chi porta al Pride cartelli con scritto "Fuck islam" non sta né in cielo né in terra. 

SJW all'ennesima potenza, purtroppo il virus è arrivato anche qui dagli USA. 

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Edited by Uncanny
LocoEmotivo
20 hours ago, Uncanny said:

No, troppo escludente e islamofobo.

Tu sei tossico, perché tu hai virato il discorso sull'islamofobia.
Tutto quello che viene dopo il post da me linkato, è solo una reazione al veleno che TU hai immesso nell'organismo.
Perché si parlava di Pride e tu, miciomicio, hai tirato in ballo l'Islam.

Peccato che tu, tutto questo, fai stranamente finta di non ricordarlo.

(Ma guarda tu se devo perdere il mio tempo così invece di concentrarmi a ritrovare un modello di CzechHunter, maremma maiala.)

Edited by LocoEmotivo
1 hour ago, Uncanny said:

Si parlava di musulmani in generale, non di gay musulmani.

Non so a chi ti riferisci, tuttavia questo topic è sul gay pride e quindi dovrebbe declinare il problema dei gay musulmani, che appartengono ad una doppia minoranza essendo sia gay che musulmani, piuttosto che una discussione generica sull'islam

1 hour ago, Uncanny said:

questo non significa mostrare apertura verso l'islam o tessere alleanze o intrattenere "amicizie di circostanza" con la comunità musulmana in sé

No, certamente, tuttavia era già stato citato il caso di Colibrì, cioè l'aspirazione di alcuni gay musulmani ad un islam democratico gay friendly

o il tentativo di alcuni gay musulmani di mediare fra le due identità ( esigenza umanamente comprensibile, ma non necessariamente condivisibile )

Quindi può esistere una richiesta in tal senso che viene dall'interno della comunità LGBT

È Rotwang ad avermi tirato in ballo, eh. Dal momento che non avevo intenzione di cominciare una discussione su ciò che penso del Pride avendolo già fatto in passato, ho preferito buttarla sull'ironia facendo riferimento a vicende e discussioni in ogni caso attinenti al Pride e sulla domanda se abbiano ancora senso o meno. Il titolo dice "Il Pride", non "Il Pride italiano". 

Erano poi vicende talmente sciocche messe lì per ridere che potevano essere benissimo ignorate se proprio non ti garbavano. Vicende talmente sciocche che chiunque non reazionario avrebbe dovuto considerare alla stregua di boutade viste le cose dette nell'articolo, anche se evidentemente non è così, visto il tuo atteggiamento e quello del Guardian e altri. 

Se poi a quanto pare per te è vietato parlare di islam in termini critici, pure se in modo leggero e rimanendo attinenti al thread di discussione, allora complimenti: sei un SJW in piena regola. 

Dici che ne sono ossessionato, ma l'ultima volta che ne ho parlato è stato in risposta ad un thread sulla nascita di un partito islamico in Belgio ad aprile, quindi ben tre mesi fa. Tu chiamale se vuoi ossessioni. 

Edited by Uncanny
9 minutes ago, Rotwang said:

Adesso è "colpa" mia?

Ovviamente no, era per dire che non sono venuto qua da un momento all'altro a tirare in ballo l'islam tanto per soddisfare la mia presunta ossessione trimestrale. Era una diversione ironica rispetto ad un argomento che non avevo intenzione di ritrattare. 

16 minutes ago, Hinzelmann said:

Non so a chi ti riferisci,

L'intervento era in risposta a quello di LocoEmotivo che parlava di alleanze o amicizie di circostanza con la comunità islamica in generale. 

Edited by Uncanny
davydenkovic90

Comunque, osservo che, anche su questo argomento e parlando dei vari popoli della famiglia, Adinolfi, Miriano &co. la cosa che salta più all'occhio sono le contraddizioni:

Hanno detto fino alla nausea, durante il dibattito sul ddl Cirinnà, che "c'erano problemi più urgenti e importanti delle unioni civili". Ora che la legge c'è,  dicono che il pride è inutile perché la legge c'è, e nel frattempo si impegnano farla abrogare Cirinnà (e non per i famosi "problemi più importanti")

Edited by davydenkovic90

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