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Quando in chat ti dice "ti amo"


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LocoEmotivo
15 minutes ago, Mario1944 said:

questo implica che la si conosca molto bene in tutte le varianti idiomatiche

Permettimi di dissentire.

Io non conosco affatto bene la lingua di Guglielmino Scuotiscena, però questa cosa "amare vs. bene velle" fa parte della nozionistica base.

Credo che chiunque che sia anche di  poco sopra il livello "capra matricolata" ne sia a conoscenza.

(Chiudo qui l'intervento per non andare troppo OT.) 

9 minutes ago, LocoEmotivo said:

Io non conosco affatto bene la lingua di Guglielmino Scuotiscena, però questa cosa "amare vs. bene velle" fa parte della nozionistica base.

Credo che chiunque che sia anche di  poco sopra il livello "capra matricolata" ne sia a conoscenza. 

Ma tu sai se il ragazzo de quo non sia un asinello non matricolato?

D'altro canto può essere un espertissimo di lingua inglese in tutte le sue forme idiomatiche passate, presenti e future, ma aver tenuto conto, scegliendo la locuzione, della specificità linguistica italiana dell'ascoltatore:

se io scrivessi ad un Greco antico, starei ben attento a non usare "eros" per indicare l'amore tra padre e figlio o tra due amici, pur sapendo che gli stessi Greci antichi indulgevano all'abusione per questa parola.

Edited by Mario1944
Saramandasama
23 minutes ago, Saramandasama said:

È iberico o latino? Nel primo caso dirà te quiero(mucho) per dire ti amo. A meno che non sia un daddy centenario.

Io sono/ero amico di due ragazzi spagnoli e per loro l'utilizzo di "amar" come distinguo dal "te quiero" era assolutamente normale, routinario.

La questione varierà anche all'interno della Spagna stessa, probabilmente...

Edited by Laen
4 hours ago, Laen said:

Io sono/ero amico di due ragazzi spagnoli e per loro l'utilizzo di "amar" come distinguo dal "te quiero" era assolutamente normale, routinario.

Infatti, questi sono esempi tratti da un dizionario "reticolare" di solito abbastanza accurato:

quiere mucho a sus hijos (vuole molto bene ai suoi figli);

ama a su novio (ama il suo ragazzo/sposo).

   
   
davydenkovic90

Dall'esegesi delle faccine di whatsapp all'esegesi dei "ti amo" virtuali. Stiamo messi proprio bene.

Questo "I love you" non si può interpretare, in quanto, decontestualizzato, può avere milioni di significati diversi.

Ultimamente nel gergo dei più giovani si è soliti dire - specie via messaggio - "ti amo" anche quando si vuole dimostrare approvazione in senso iperbolico. Uno può dire "oggi ho fatto questo, ho cucinato un piatto di questo tipo, mi sono messo un sombrero e sono andato a suonare il mandolino in piazza di notte.. ecc.ecc." e l'altro può rispondere (magari ridendo) "ti amo".

Se fosse stato questo il "ti amo" pronunciato su skype, sarebbe del tutto normale. Anche io spesso mi riferisco a sconosciuti dicendo che amo quello o quell'altro semplicemente per come si atteggia o si veste. Tuttavia, anche se non ne conosciamo la contestualizzazione,  temo che il "ti amo" descritto nel topic stia solo a significare che il nostro topic starter sta interagendo con una persona drammaticamente sola, che forse ha qualche problemuccio mentale e che a sua volta dovrebbe pensare a incontrare persone in carne ed ossa, prendere coraggio e uscire di casa - alle Baleari o dovunque si trovi - e incontrare qualche altro ragazzo gay. Stessa cosa che dovrebbe fare il topic starter.

Quello che succede online non ha e non deve assumere alcun significato importante nella vita di una persona. Anche se questo significato fosse positivo o propulsivo, è pericoloso lo stesso, perché poi inevitabilmente uno si scontra con la realtà e ne resta deluso. L'unico valore che può avere - per me - una conoscenza virtuale di questo tipo è essere propedeutica a degli incontri reali e fare i primi passi per l'uscita dal guscio.

Anche qui su questo forum ci relazioniamo virtualmente parlando del più e del meno e argomenti di comune interesse, ma facciamo anche raduni e certamente chi ha la fortuna (come me) di avere forumisti nella propria città ha fatto di tutto per incontrarli e conoscerli, e proseguire nella frequentazione qualora ci sia stato interesse nel farlo. Questo penso che sia il modo più proficuo di utilizzare una piattaforma del genere per dei giovani ragazzi gay.

Poi uno si può anche fidanzare online (e ne abbiamo visti passare, anche qua) oppure nascondersi dietro un avatar per sfogarsi e basta,  non partecipare ad alcun raduno, sparare a zero sui gay, fantasticare, ecc. ecc. Tutte queste cose possono avere un'utilità, a un certo punto del "percorso" di accettazione, coming out, e tutto ciò che consegue  ma devono pur sempre essere propedeutiche a uno step successivo, perché logicamente non è normale che un ventenne invece che uscire con gli amici o col fidanzato stia a chattare su skype con degli estranei senza alcun obiettivo di conoscerli prima o dopo (anche perché a distanze siderali)

Edited by davydenkovic90
On 6/17/2018 at 2:34 PM, davydenkovic90 said:

Io, o topic starter, ti consiglio di prendere la chat con questo tizio molto alla leggera, e piuttosto provare a uscire dal guscio con qualche conoscenza nella tua città, o zone limitrofe. So che è difficile e ci vorrà anche un po' di coraggio, ma prima o poi è quello il passo che devi fare. 

this

On 6/17/2018 at 5:42 PM, Mario1944 said:

per capirci qualcosa, bisognerebbe conoscere l'uso linguistico corrente dei giovani spagnuoli

credo che sia all'incirca questo

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