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Di quale squadra siete?


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davydenkovic90

Avvertenza: apro uno dei miei soliti flame, ma del resto, altrimenti, sarebbe un topic piuttosto noioso.

Dunque, comincio col dire che la domanda del titolo era in assoluto per me la più angosciante, quando mi veniva rivolta durante l'infanzia e adolescenza.

Se dicevi "non mi piace il calcio" ti guardavano come se tu fossi un'alieno appena atterrato con l'astronave da Marte. Se davi una risposta a caso si scatenava la solita incomprensibile e ingestibile solfa  di punzecchiamenti vari e prese in giro sull'ultima partita o acquisto o giocatore. Che andava avanti per tre quarti d'ora.

Ho recentemente appreso che quella calcistica è considerata - antropologicamente parlando - una vera e propria "fede", e non semplicemente un gusto per un dato stile di gioco, ma un'adesione cieca a qualcosa su cui non c'è molto da discutere, che serve per appartenere e socializzare

Se anche io amassi il calcio (e devo dire che come sport non mi dispiace affatto, è piuttosto coinvolgente quando lo si vede in tv e sicuramente anche dal vivo benché non abbia mai avuto occasione) tiferei per la squadra che mi piace di più per tecnica o per l'interpretazione del gioco. Ma in questo sono anche influenzato dal fatto che non mi sento legato a un luogo geografico preciso, men che meno a livello calcistico, a parte l'Italia in genere (che comunque non ho mai tifato durante i modiali), e quindi non avrei motivo di tifare Pisa o Fiorentina o Lazio, per dire. Men che meno Juventus, Milan o Inter che per me sono semplicemente maglie di tre colori diversi , sceglierei quello più carino (magari una squadra verde) ma non rappresenterebbe niente e potrei pure cambiare a seconda della giornata.

E ora, veniamo al punto cruciale del flame. Perché mai venire e aprire un topic del genere proprio su Gay-forum?  Non ne avete proprio mai abbastanza di socializzare mediante i soliti schemi  della cultura machista di provincia che ci serve calcio a colazione, pranzo e cena? Non vi viene ogni tanto voglia di cantare "pensiero stupendo" sorseggiando un cocktail martini con oliva?

Grazie per l'ascolto. 

Edited by davydenkovic90

Sono cresciuto sostenendo l'Inter, ma generalmente oltre all'Inter seguo ogni giorno squadre che hanno un'idea di gioco che condivido e apprezzo, tipo la Juve di Allegri, il Chelsea prima di Mou e poi di Conte, lo United di Mou e a volte l'Atletico di Simeone o il Tottenham di Pochettino.

Probabilmente mi manca un microchip in testa ma non riesco proprio a tifare in generale. Trovo lo sport da vedere monotono, palloso e soprattutto afinalistico. 

E poi quel senso machista di punzecchiamento tra tifosi di cui parla @davydenkovic90 è di un imbarazzante... "NOI" "VOI".  Ma noi chi? 

Ma appunto, sono io a non capire. 

3 hours ago, freedog said:

mah.. a me pare che faccia solo catenaccio & contropiede;

mica la capisco tutta sta retorica sul cholismo..

Tra i quattro che ho citato quello che fa più "Catenaccio & Contropiede" è Conte, dopo di lui c'è Simeone, ma il primo è senza ombra di dubbio Conte.
Non mi voglio dilungare perché altrimenti finirei per scrivere parecchio in quanto il Calcio mi appassiona molto, più che altro per la tattica, e fare tutto questo su un Forum Gay dove forse gli unici interessati e veramente appassionati si potrebbero contare sulle dita di una mano, resta il fatto che "Catenaccio & Contropiede" è molto, molto riduttivo, un po' troppo abusato come termine, principalmente usato quando non si riesce a comprendere una determinata tipologia di gioco che è molto più profonda e complessa di quanto si possa pensare, resta il fatto che è molto più difficile fare "Catenaccio & Contropiede" rispetto al "Bel Gioco".

  • 1 year later...
  • 5 months later...

Visto che è riemersa questa discussione, dico anch'io la mia.

On 8/2/2018 at 3:51 AM, davydenkovic90 said:

Dunque, comincio col dire che la domanda del titolo era in assoluto per me la più angosciante, quando mi veniva rivolta durante l'infanzia e adolescenza.

Esatto, era orrendo non saper e non voler rispondere. Fino a 14 anni ero il classico ragazzino che voleva passare per alternativo e quindi faceva del non seguire in calcio una specie di punto d'onore, facendo anche quei discorsi puerili del tipo: "seguire lo sport in generale è noioso e afinalistico, e il calcio peggio di tutti". Le cose sono cambiate alle superiori perché, rapportandomi quotidianamente col più becero machismo provinciale,  continuare a  fare questioni di principio serviva a poco e bisognava anzi cercare di comprendere perché il calcio fosse così sentito. 

Dopo un paio di anni ho finalmente colto quella certa grandezza che sta dietro il calcio e la fede calcistica.

On 8/2/2018 at 3:51 AM, davydenkovic90 said:

Ho recentemente appreso che quella calcistica è considerata - antropologicamente parlando - una vera e propria "fede", e non semplicemente un gusto per un dato stile di gioco, ma un'adesione cieca a qualcosa su cui non c'è molto da discutere, che serve per appartenere e socializzare

Questo che tu descrivi è il fanatismo militante e acritico, che è una cosa odiosa e diffusissima ma che non può essere presa come unico modello del tifo. La fede calcistica, come l'ho compresa io verso i 16 anni, è come, per usare una similitudine colta da storico, l'appartenenza religiosa in età moderna: uno nasce in un certo posto, gli viene imposta una certa fede fin da piccolo e se la porta sempre dietro, nel bene e nel male, finché campa. L'essenza non è (non dovrebbe essere) il dogmatismo ma l'appartenenza, sapere di far parte di qualcosa e di tenere a qualcosa. Ovviamente è un'appartenenza del tutto fittizia ma, se la si considera come tale e non la si sopravvaluta, è in un certo senso rassicurante. 

On 8/2/2018 at 3:51 AM, davydenkovic90 said:

Se anche io amassi il calcio (e devo dire che come sport non mi dispiace affatto, è piuttosto coinvolgente quando lo si vede in tv e sicuramente anche dal vivo benché non abbia mai avuto occasione) tiferei per la squadra che mi piace di più per tecnica o per l'interpretazione del gioco.

Questo è un ragionamento da appassionato di tennis. Il tifoso di calcio, invece, sostiene la sua squadra indipendentemente dalla sua qualità e una delle grandezze del tifo, secondo me, sta proprio nel riuscire a provare un amore pessimista per una squadra scarsa.

Ripeto, non dovete considerare l'invasato e acritico, convinto sempre che la sua squadra sia sempre e comunque la migliore, come l'unico modello di tifoso. Anzi, finché girano queste teste di cazzo e finché gli stadi sono ingombri di fascisti schifosi, a maggior ragione uno dovrebbe sforzarsi di seguire equilibratamente il calcio, anche solo per non regalarlo completamente a questi squallidi individui.

 

P.S. comunque tengo per l'AS Roma.

 

 

1 hour ago, Krad77 said:

Bloodino non ti scambiano mai per laziale?

Oramai mi sono fatto crescere i baffi e, anche se continuo a raparmi a zero, non sembro più uno skinhead.

Non fa nemmeno più sorridere questa battuta, perché tanto ormai il tifo organizzato a Roma sta tutto in mano ai fascisti.

 

Edited by Bloodstar
3 minutes ago, Krad77 said:

Sicuramente stai benissimo con i baffi. Poi non capisco come mai la prendi male, come se i laziali fossero tutti fascisti e i romanisti tutti di sinistra... a volte il look ci fa scambiare per altro, non volevo dire niente di male

Giocavo con degli stereotipi, non me la sono presa!

Pensavo che la tua fosse una battuta e ho risposto a tono, tutto qui.

 

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