Sfera Ebbasta ... "l'arte" che non è arte; ..ma solo... MERDA!!!!!!

[Ghost77]

Credo che tra venti anni la gente rimpiangerá la Trap! 

[freedog]

4 minutes ago, Ghost77 said:

Credo che tra venti anni la gente rimpiangerá la Trap! 

vabbè, già adesso rimpiangono gli anni 90, il karaoke e tutta sta roba qua.

si chiama nostalgia della giovinezza & relativa spensieratezza, e ciclicamente scappa sempre fuori (già l'ho vista per i musicarelli anni 60, il 68, gli anni 80 eccetera)

[davydenkovic90]

2 hours ago, freedog said:

se invece vogliamo fare un discorso "semantico" sul trap in genere, io la vedo così: 

secondo me il problema è che in sti coatti c'è poca vita. Poca sofferenza autentica. O poca gioia autentica.
I testi sono decisamente basici/piatti, frutto -o specchio- della liquidità attuale.

Spesso c'è solo apparenza, chè contenuto e contenitore sono decisamente disarmonici.

Per dire, pure Ozzy Osbourne lo si capiva poco, ma cacchio era ciò che faceva. La pelliccia che indossava era una cassa di risonanza bella strong! 

Oggi questi, oltre a vivere come copertine di Vogue, che altro sanno trasmettere?

C'è un posto dalle mie parti dove al pomeriggio e alla sera si radunano orde di minorenni risvoltinati e ragazzine cloni dell'ultima fashion blogger. E' una yogurteria con l'arredamento bianco e rosa. Fanno cose totalmente random: quello yogurt solido e schifoso che mangiavamo alle medie, crepes alla nutella, piccoli dolcetti trash identici a quelli industriali.

Ieri sento una ragazzina, dall'altra parte della città rispetto a dove si trova questo posto, dire a degli amici "dai andiamo in quel posto, in quella data via, fighissimo e buonissimo dove fanno quelle crepes coi mirtilli e nutella!?"

Con tutti i posti che ci sono, proprio lì.

Perché lo sentono a misura loro, si sentono tranquilli e liberi di stare lì, ordinare qualcosa e socializzare. E' a misura loro.

In una pasticceria o bistrot o teeria per adulti si sentirebbero fuori luogo, e di certo a loro non interessa di mangiare una pastiera napoletana o una cheese cake . Questo non significa che non ne vorranno mangiarne mai una in vita loro o che hanno cattivo gusto perché mangiano solo yogurt e smarties. Hanno semplicemente dai 12 ai 14 anni, ed è normale.

E così ai concerti di sfera ebbasta (oggi) o altri in altri periodi.

Io non penso che sia musica più o meno vuota di valori, forme o contenuti di altra equivalente di altra epoca, semplicemente noi non la capiamo del tutto, anzi, forse quasi per niente, e solo con uno sforzo sovrumano riusciremmo a metterci nei panni di quelli che fruiscono di quella data musica.

E spesso non è neanche musica ma solamente belle immagini evocative condite da qualche suono o rumore. 

Ma è un errore anche pensare che questa musica qui sia peggiore di quella che ascoltavamo noi a 12 anni, sennò si cade nel "si stava meglio quando si stava peggio".

Il discorso Vogue, per esempio, c'è sempre stato, va detto. Non è una novità dei rapper o trapper attuali. E c'è perché penso che i vestiti siano uno dei primi modi con i quali i giovani iniziano ad esprimersi, facendo una scelta, di aderire a quella o quell'altra moda, cercando di emergere dalla massa informe dei vestiti acquistati dai genitori, scegliendo il negozio, cosa provare e cosa comprare.

Siamo tutti d'accordo che esistono cose più divertenti da fare che andare a scuola con una borsa di Gucci, ma pensandoci bene da giovanissimi e confinati in qualche liceo scientifico di provincia, ce ne sono ben poche di queste cose divertenti da poter fare, a parte lo sport e qualche limone. E la borsa di Gucci (o la maglia di Che Guevara, senza manco sapere chi è Che Guevara) diventa la cosa più facile da rimediare fra regali di Natale e compleanno e con quella è facile esprimere una qualche forma embrionale di personalità, se non altro nel voler esibire agli altri un proprio (discutibile) gusto o un benessere economico ostentato (e magari neanche sostanziale, perché immagino che certa gente si sveni per comprare certi capi d'abbigliamento).

Io stesso ho nell'armadio una borsa di Gucci che mi sono fatto regalare a 15 anni. Se la guardo oggi non ne capisco il senso, evidentemente allora ce l'aveva. Ma comunque la guardo come guardo i peluche e le scarpine di quand'ero neonato, un misto di tenerezza e simpatia. Ero un gay represso alle prese con versioni di greco e latino il sabato sera. Che potevo fare nel tempo libero se non guardare Sex and the City?

Concludo dicendo che anche per me musica e moda sono antitetiche, nel senso che penso alla prima come una forma totalmente ribelle e libera da condizionamenti, mentre la seconda è un mercato che cerca di far diventare tutti uguali e marchiare tutti allo stesso modo. Ma evidentemente c'è un legame, che ha senso nella logica che ho esposto poc'anzi.

Una cosa è certa: chi ascolta Sfera Ebbasta non ne fa una ragione di vita e non lo ascolterà per sempre. Chi era a quel concerto era lì per divertirsi e socializzare, cosa che fanno tutti e coi pretesti più disparati. Quindi trovo ridicola ogni critica che parta da questa vicenda per tentare di dimostrare tesi di degenerazione della gioventù attuale. 

Edited January 3, 2019 by davydenkovic90

[freedog]

38 minutes ago, davydenkovic90 said:

è un errore anche pensare che questa musica qui sia peggiore di quella che ascoltavamo noi a 12 anni, sennò si cade nel "si stava meglio quando si stava peggio".

concordo, come credo di aver spiegato in dettaglio  nelle settimane scorse qui sopra.

stamattina, a bocce ferme passato il clamore mediatico de sta storia, volevo tornarci su solo per spiegare meglio cosa penso del genere "musicale".

tutto qua

[Ghost77]

4 minutes ago, freedog said:

del genere "musicale".

Epperò usi le virgolette, bricconcello ?

[freedog]

11 minutes ago, Ghost77 said:

Epperò usi le virgolette, bricconcello ?

e su, famme fà ogni tanto la parte del vecchio borbottone!!!