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Cambiamenti climatici: rana bollita


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Saramandasama
Cambiamenti climatici: rana bollita

https://www.cnn.com/2019/02/25/health/climate-change-boiling-frog-study/index.html

In altre parole gli umani faranno la fine della rana bollita!

Vi interessate a questa problematica?

State diminuendo il consumo di plastica?

Attuate comportamenti più Green?

Cazzo, i nostri figli in che mondo vivranno???

Link to comment
https://www.gay-forum.it/topic/36679-cambiamenti-climatici-rana-bollita/
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On 2/26/2019 at 9:56 AM, Saramandasama said:

State diminuendo il consumo di plastica?

Attuate comportamenti più Green?

Stai ponendo le domande sbagliate. Tutt'al più dovresti chiedere: "state votando gente che ha le giuste priorità, il giusto senso di lungimiranza nelle politiche interne ed estere che promuove?". E' molto ingenuo pensare che soluzioni a problemi simili possano essere il risultato di un impegno personale in un sistema che si muove in una direzione opposta. In tal senso mi salta all'occhio la demonizzazione delle materie plastiche, ad esempio, che sono un problema soltanto nella misura in cui ne viene mal gestito il fine-vita. La percezione del loro utilizzo (insostituibile, peraltro) è soltanto un esempio di come il sistema capitalistico globale che insegue la crescita infinita entro i confini di un pianeta finito preferisca deviare l'attenzione su problematiche-satellite di quello che è il vero nodo della questione, nel tentativo di autopreservarsi.

Ma almeno quando compri il tuo prodottino con il bollino verde ti senti una brava persona, hai la coscienza a posto. Evviva.

Edited by wwspr
26 minutes ago, wwspr said:

Tutt'al più dovresti chiedere: "state votando gente che ha le giuste priorità, il giusto senso di lungimiranza nelle politiche interne ed estere che promuove?".

Ah grazie.

Mi immagino che bello sarà crepare per il riscaldamento globale

dicendo: "Ma come? Io ero vegano e usavo solo la bici, come è potuto succedere?"

  • 3 weeks later...
Saramandasama
On 2/28/2019 at 9:46 AM, wwspr said:

la demonizzazione delle materie plastiche, ad esempio, che sono un problema soltanto nella misura in cui ne viene mal gestito il fine-vita.

quello che è il vero nodo della questione

Qual è il vero nodo della questione?
E potresti spiegare meglio il senso della prima frase, quella sulla cattiva gestione del fine-vita?
Grazie

1 hour ago, Saramandasama said:

MI è molto simpatica, è molto intelligente, ora tutto il mondo civile marcerà contro di lei, ma...la battuta era sbagliata.

1 hour ago, Isher said:

Qual è il vero nodo della questione?
E potresti spiegare meglio il senso della prima frase, quella sulla cattiva gestione del fine-vita?

Il nodo della questione è che il consumismo è per sua stessa natura insostenibile a livello ecologico, ma un sistema economico basato proprio sul consumo di massa non è disposto a scontrarsi contro questo dato di fatto. Così il sistema preferisce deragliare la conversazione e vendere prodotti che subiscono in modo sempre più regolare un'opera di "greenwashing". Acquistare un prodotto "green", non è "green" perché indipendentemente da ciò che si acquista, si stanno consumando risorse e producendo rifiuti (ammesso poi che il marchio "green" sia legittimo e non il risultato di marketing truffaldino).

Sui materiali polimerici: premetto che sono problematici quanto ogni altro materiale perché sia il produrli che lo smaltirli consuma risorse. Detto questo, essi vengono demonizzati con sensazionalismi ignoranti:

La produzione di polimeri sintetici petrolchimici consuma solo una piccola frazione del petrolio estratto globalmente (ricordo una percentuale prossima al 5%, ma non ho la fonte sotto mano) e il loro utilizzo può andare ad allungare il ciclo di vita della materia prima usata per produrli nel momento in cui vengono bruciati (o "termovalorizzati", per essere più politically correct), siccome il loro potere calorifico è molto elevato. Da una parte si raffina la risorsa fossile e la si brucia direttamente, dall'altra la si trasforma in qualcosa di utile (la plastica), la si usa quanto più possibile, riciclandola la si riforma per utilizzi meno performanti finché le proprietà sono troppo scadenti e infine la si usa come combustibile. E' l'equivalente di usare i propri soldi per comprare della legna da ardere anziché bruciare direttamente le banconote nel camino quando si vuole scaldare la casa. E non è finita qui: anche la plastica non riciclata ha i suoi vantaggi perché aiuta a bruciare più efficacemente i rifiuti indifferenziati destinati all'inceneritore, che altrimenti necessiterebbero di combustibile aggiuntivo.

Poi è ovvio che lo smaltimento ("fine-vita") dei materiali polimerici (come di qualsiasi altra cosa) può essere molto problematico se mal gestito. I polimeri sintetici sono generalmente pensati per durare nel tempo e non sono degradabili dai microorganismi in tempi brevi. In tal senso non sono inquinanti perché non alterano l'ecosistema, ma sono indesiderati nella loro persistenza. C'è chi potrebbe ribattere citando la questione delle microplastiche, ma anche quelli al momento sono sensazionalismi da quattro soldi, dal momento che non ci sono ancora prove del fatto che le eventuali tracce di poliolefine riscontrate nelle feci umane abbiano alcun effettivo impatto sul nostro organismo. Il loro rilevamento potrebbe invece suggerire che siano molto inerti e transitino attraverso l'organismo senza dare luogo a interazioni chimiche di alcun tipo.

E a valle di tutti questi allarmismi si arriva persino a prendere misure antiecologiche insensate: mi sembrava di aver sentito dire di piani politici per bandire le posate e i piatti di plastica dal commercio per sostituirli con prodotti di cartone (che immagino ridicolmente meno sostenibili da produrre). Purtroppo però si è lasciato che l'opinione pubblica venisse sviata e si preferisce parlare di come questo o quel prodotto siano il demonio piuttosto che affrontare il fatto che il consumismo sfrenato (e di riflesso il modello economico capitalistico) è ciò che sta distruggendo il pianeta.

Edited by wwspr
13 minutes ago, wwspr said:

Il nodo della questione è che il consumismo è per sua stessa natura insostenibile a livello ecologico [...] un sistema economico basato proprio sul consumo di massa  [...] è ciò che sta distruggendo il pianeta.

Grazie della dettagliata risposta wwspr. Ho citato l'inizio e la fine del tuo post solo per concludere: quindi la democrazia è insostenibile sul piano ecologico e sta distruggendo il pianeta. D'altro canto la democrazia è inarrestabile. Quindi non c'è soluzione.

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