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Per dirla con Cher,


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O come quando facevo il liceo e nei diari delle compagne sotto le peggio frasi banali trovavo: Jim Morrison

comunque visto che ci sono: ho trovato questo articolo pieno di banalità e luoghi comuni, non sono nemmeno riuscito a finirlo

Edited by Krad77
On 2/27/2019 at 10:08 AM, freedog said:

Buona lettura; ah, sarebbe interessante leggere anche che ve ne pare di questo articolo!

Ho letto l'articolo solo rapidamente...è vero che a molti gay manca -almeno, a quelli della mia età o più grandi- quel genere di "educazione sentimentale" che potrebbe aiutare ad instaurare delle relazioni un po' meno fragili, proprio per l'assenza di un "modello" di vita di coppia gay più o meno definito, anche se ne guadagniamo in libertà, del resto spesso gestita in modo prevedibile e poco fantasioso.

On 2/28/2019 at 1:32 PM, Hinzelmann said:

Il problema dell'essere "esigente" quanto ad amore e di esserlo molto più di quanto lo saremmo per un'avventura occasionale, nasce semmai dal timore di essere "dipendente" da un altro maschio

Nel sesso occasionale non dipendo da un altro maschio, potrò -se sono sessualmente "risolto e disinibito"- fare le "peggio cose" ma per certi versi la mia indipendenza rispetto al partner sessuale mi "autotutela" ( discorso un po' più complicato è definire cosa sto tutelando in senso interiore ) nella mia identità

Sì sì, tutti con questo timore idiota di "affezionarsi", come se dimostrare un briciolo di sentimento o anche solo di "simpatia" fosse faccenda di inaudita gravità :D Trovo un po' comici quei ragazzi che si spaventano quando ricevono quel che interpretano come "inappropriata dimostrazione di affetto" e che, al contempo, non sanno davvero immaginare dimostrazioni d'affetto molto più significative quando sono in coppia.

20 hours ago, schopy said:

anche se ne guadagniamo in libertà, del resto spesso gestita in modo prevedibile e poco fantasioso

Supponiamo che io sia il gay più grande che non ha potuto avere una educazione sentimentale, come dici tu...al di là del fatto che la sensazione del deja vu è fortissima, con il risultato impressionistico di sembrare una sorta di ciclica ripetizione ( questa sì prevedibile...nel senso che ogni generazione tende a ripeterlo sulle precedenti )

Certo alcune esperienze tendono necessariamente a ripetersi, ognuno di noi a qualunque generazione appartenga ha vissuto il suo momento autobiografico di "emancipazione" e l'euforia della liberazione personale non potrà mai reggere il passo della ordinaria libertà che ne consegue, allo stesso modo direi che molti di noi dovrebbero aver vissuto il proprio momento personale di "abiezione" ( il fare le peggio cose nel sesso occasionale come sfida al limite del desiderio o erotizzazione dell'esclusione sociale etc )

21 hours ago, schopy said:

 Trovo un po' comici quei ragazzi che si spaventano

E trovo anche abbastanza vero il fatto che ad un certo punto c'è sempre una paura con cui confrontarsi, il problema ( su un piano personale ) esiste solo nella misura in cui uno realizza che è sempre la stessa paura ed è sempre lo stesso momento ( perchè significa che si sta scegliendo di uscire con lo stesso tipo di persona )

D'altronde qualunque gay abbia letto Genet, a qualunque generazione appartenga, non è che abbia preso lezioni di cucito...si dovrebbero via via aggiungere però mezzi e risorse l'idea di una integrazione nella società non toglierebbe niente sul piano delle sensazioni ( per certi versi anche irripetibili perchè legate a delle età ) se vi fosse un pensiero a sostegno, o un pensiero ed una cultura, che invece vengono respinti.

6 minutes ago, freedog said:

eh, sarebbe proprio un periodo ipotetico dell'irrealtà..

Ovviamente ciò che non reputo del tutto realistico è il fatto di non aver ricevuto una educazione sentimentale solo per il fatto di essere cresciuto in una società in cui non esistevano unioni gay o matrimoni, d'altronde è vero che pare che 1 gay si sia innamorato di te...il ché depone a favore dell'ipotesi che in alcuni casi la paura sarebbe la manifestazione dell'istinto di sopravvivenza

3 hours ago, Hinzelmann said:

E trovo anche abbastanza vero il fatto che ad un certo punto c'è sempre una paura con cui confrontarsi, il problema (su un piano personale) esiste solo nella misura in cui uno realizza che è sempre la stessa paura ed è sempre lo stesso momento ( perché significa che si sta scegliendo di uscire con lo stesso tipo di persona )

Non ti seguo; ci si spaventerebbe perché inconsapevolmente si sceglie un tipo di ragazzo col quale -già lo sappiamo- non ci sarà futuro...???

L'impermanenza delle relazioni avrebbe a che fare con una coazione a ripetere? 

Ragazzi, non siamo diversi dagli etero. Siamo solo più evoluti, più pronti alla società liquida, più adatti all'ambiente. Dove gli etero ci si devono adattare, nella precarietà e nell'ambiguità e nella clandestinità, noi ci siamo nati. 

Arriveranno esattamente dove siamo noi, fra qualche anno. 

Comunque che gli etero non abbiano feticci o non li mettano in pratica mi pare, oggidì, 'na grandissima stronzata. Da quanto ho visto, mi pare piuttosto che per quella roba lì si prendano più tempo. Non necessariamente bisogna fare bondage al primo appuntamento, ed è possibile esplorare insieme certe cose arrivandoci col suo tempo.

Il fatto che la primissima selezione sia proprio quella basata sul ruolo sessuale abbatte questa possibilità, dando origine ai problemi di cui parla Almadel: devo trovare uno cui subito piacciano le stesse cose che a me, 'nsomma, il panorama si può ridurre molto. 

Io ho un discreto numero di feticci, ma sono conosciuto anche per la mia contagiosità; ne ho convertiti un po' alla mia causa, negli anni. Questo riesce a patto che ci sia, però, un certo grado di apertura mentale, di disponibilità all'esplorazione e, soprattutto, di TEMPO. 

E tempo non ce n'è, non ti viene dato, è il grande assente. Hanno tutti una fretta indiavolata, nonché una perniciosa tendenza al black and white reasoning che ho già altre volte sottolineato: se uno ragiona che ci sono da un lato la libertà assoluta completa totale no string attached (essere single) e dall'altro SUBITO, spesso dopo un solo appuntamento, c'è invece la prospettiva del matrimonio sei figli per tutta la vita, chiunque sceglierebbe di restare single. Ci vuole un po' di misura, un certo orizzonte temporale e un certo senso di realtà... Tema che però ho già eviscerato altrove e non voglio essere ripetitivo. 

A parte questo, il problema della troppa abbondanza di scelte è verissimo, e non è affatto contraddittorio come pensa Almadel, perché l'abbondanza di scelte in questione è puramente illusoria. 

Apro gayromeo o grindr e trovo subito davanti una cinquantina di profili, minimo. 

Ma quasi nessuno di essi mi cagherà di striscio.

Quelli che mi cagheranno di striscio, non concluderanno mai un appuntamento con me perché lavorano troppo, o studiano troppo, o si sventagliano troppo i coglioni.

Quei pochissimi che si decideranno ad avere un primo appuntamento con me, non di rado mi molleranno DURANTE l'appuntamento. Magari dopo avermi fatto fare cinquanta chilometri per andarci. Gli altri spariranno subito dopo la fine dell'appuntamento perché non hanno sentito la Scintilla®.

Infine, in un numero che nel mio caso consta di circa tre-cinque persone l'anno, andremo avanti fino al terzo appuntamento, giunti al quale si tireranno indietro per ragioni imperscrutabili, ma che generalmente sono fra (a) fobia da relazione; (b) uno degli altri sei che stavano frequentando gli piace di più (peccato che anche lui ne stia frequentando altri sei e non siano in cima alla sua lista) (c) problemi concernenti il ruolo sessuale (d) s'è rifatto vivo l'ex.

E più si va avanti più aumenta la mole di energie e tempo scaricati nel cesso.

Ok, ma io sono l'innocentino qui?

Magari lo ero all'inizio, ma ora non più. Ora, visto che quasi tutti mi fanno perdere dosi ingenti di tempo ed energia, ne divento più avaro. Inizio a risparmiare le mie limitate energie, cercando di selezionare alla fonte solo quelli su cui veramente sia convinto di investire. Quindi anche io, adesso, faccio più o meno come gli altri e tendo ad ignorare quelli che non mi diano subito grandi emozioni. E sono quasi tutti. Quelli che restano, verosimilmente, non saranno quelli che sono interessati a me... o se lo sono non sono single, o se sono single pensano ancora all'ex, etc etc.

Così, da letteralmente migliaia di potenziali partner teorici che mi sono passati davanti negli anni, il numero di partner concreti si è ridotto ad uno (e non è andata bene). 

Si tratta di un inarrestabile, e diabolico, processo di liquefazione progressiva dei rapporti che si autoalimenta. Il consiglio più sensato in un ambiente così ostile è di essere ancora più ostili. Devo essere non meno guardingo, ma PIU' guardingo; non più fiducioso, ma più malizioso e sospettoso; non più aperto di cuore, ma più chiuso. E il problema è che sono consigli giusti, è veramente il tipo di adattamento richiesto dall'ambiente; è teoria dei giochi, questa; se non c'è un livello di coordinazione e organizzazione superiore degli sforzi, la visione di un bene comune, questo è l'andamento inevitabile delle cose. Quello sforzo di coordinazione in vista di un bene superiore si chiama etica, e non si usa più.

Edited by FreakyFred

@FreakyFred, io ti direi anche che la gente ti molla a metà del primo appuntamento perché sei una pigna in culo,

però tu giustamente controbatterai che è molto antipatico personalizzare così le repliche.

Ma è difficile non personalizzare così le repliche, se tu personalizzi così tanto le tue risposte;

quindi se vuoi evitare che gli utenti ti replichino parlando di te, evita di parlare di te nelle tue risposte: stai sul vago (Hinzelmann non ti ha insegnato niente?)

E ovviamente fare ancor di più lo stronzetto (fare lo stronzetto - da parte tua - non paga)  non è la soluzione:

è solo la dimostrazione che non hai capito per nulla quale sia il tuo problema.

Il primo mese è obbligatorio dispensare allegria e leggerezza

e gli accolli sui problemi personali, lavorativi, psichiatrici, familiari, politici, giudiziari e religiosi

vanno asolutamente tenuti per quando il ragazzo sarà già innamorato.

Lo so che dire che tua madre ti faceva prostituire a otto anni per comprarsi l'eroina o che prendi psicofarmaci o che sei appena uscito di galera

ti sembra che ti facciano sembrare interessante (ed è vero), ma sono cartucce che devi sparare al quinto appuntamento (quando lui è già cotto di te).

Purtroppo hai di te un'opinione troppo alta per seguire i miei consigli (altrimenti vivresti già ad Amsterdam da otto anni in una famiglia BDSM poliamorosa),

ma sei riuscito a capirne abbastanza per renderti conto che potresti avere molto di più.

8 hours ago, Almadel said:

@FreakyFred, io ti direi anche che la gente ti molla a metà del primo appuntamento perché sei una pigna in culo,

però tu giustamente controbatterai che è molto antipatico personalizzare così le repliche.

Puoi personalizzare quanto vuoi, ma non c'azzecca molto. Ti manca materiale per personalizzare, si direbbe, infatti devi rimaneggiare quello che ti davo sette-otto anni fa... per fortuna, obsoleto. Ma anche se fossi una pigna in culo, io non mollo MAI NESSUNO dopo dieci minuti se si è fatto un'ora di viaggio per venirmi a trovare, neanche se mi dice che è vegano cattolico novax e vota lega. Il mio è un 'me' molto generico, si tratta di una dinamica diffusa. Vuoi che te ne dia un esempio dall'altro lato?

Un ragazzo chatta con me e mi propone di uscire.  Accetto, mi propone sabato, e io gli dico che è ok, ci vediamo sabato, glielo confermo due volte.

Giovedì mi scrive un messaggio con un ciao, ma quel giorno non trovo manco il tempo di respirare e non rispondo. Venerdì mattina gli scrivo per organizzare i dettagli di sabato. Mi fa:

"scusa ma non rispondevi e io ho preso un altro impegno."

"ma se ti avevo già confermato per sabato, mi sono tenuto libero apposta!"

"eh ma scompaiono quasi tutti due giorni prima, ho pensato lo avessi fatto anche tu."

QED

Passati due mesi, ormai nessuno dei due ci sta manco provando più a vedersi.

Il fatto che io, se prendo un impegno e dico 'ci vediamo sabato' poi lo mantenga è di fatto considerato eccezionale, e in condizioni in cui non puoi fidarti che uno venga ad un appuntamento che ti ha confermato due volte, come fai a pensare di fidarti a iniziare una relazione? In un sistema in cui si presuppongono il pacco, la bugia, la fregatura, sarà premiato chi più bidona e tira pacchi... nel contesto, però, di un impoverimento generale. Io quel sabato non avevo un piano B, perché avevo preso un impegno da rispattare. Lo passai a farmi le seghe.

12 hours ago, schopy said:

Non ti seguo; ci si spaventerebbe perché inconsapevolmente si sceglie un tipo di ragazzo col quale -già lo sappiamo- non ci sarà futuro...???

L'impermanenza delle relazioni avrebbe a che fare con una coazione a ripetere? 

Io credo che  nel momento in cui si realizza che si potrebbe passare ad una modalità di incontro diciamo non solo sessuale, forse è fisiologico passare attraverso un momento in cui uno dei due partner manifesta consapevolmente o meno una forma di timore, di paura, perchè dobbiamo per forza pensare sia qualcosa di sbagliato?

A te non è mai capitato - a ruoli invertiti - di avvertire un timore di fronte ad una apertura di credito sentimentale da parte di un tuo partner? Ad ogni modo anche se a te personalmente non fosse mai capitato, io direi che alla maggioranza capiti, magari con proporzioni diverse, ma capita.

Al di là del fatto che dovremmo essere sempre prudenti nell'utilizzo delle categorie psicologiche, cioè se anche capitasse di ripetere un copione "fisso" un discorso è utilizzare il termine "coazione a ripetere" per esprimere in modo sintetico il fatto che finisci per scegliere sempre un certo tipo di partner ( come ho detto io...sarebbe un errore di investimento emotivo su persone poco predisposte ) altro discorso se si intende proprio qualcosa di psicopatologico in senso stretto.

Certo se tu mi descrivi 5 persone che a me sembrano per carattere temperamento ed interessi lontani mille miglia da te, ma veramente tanto-tanto...mi verrà naturale di suggerirti il fatto che forse tendi a scegliere dei partner ottimali per te sotto il profilo sessuale, ma poco affini e quindi questa scarsa affinità esalterà questo effetto di spiazzamento quando si manifesta un'apertura affettiva...

10 hours ago, FreakyFred said:

A parte questo, il problema della troppa abbondanza di scelte è verissimo, e non è affatto contraddittorio come pensa Almadel, perché l'abbondanza di scelte in questione è puramente illusoria. 

Va bene, ma tu sai anche che noi veniamo da una situazione se vogliamo opposta, di ristrettezza di scelta in cui magari tu potevi saltarmi addosso perchè non c'era niente di meglio in giro, ma da qui a dire che poi ci saremmo mai più rivisti ce ne corre...perchè mediamente non capitava

A parte il dissidio ideologico che ti oppone a coloro a cui non piace questo tuo tipo di approccio polemico allo stile di vita gay, è chiaro che un approccio critico è del tutto plausibile, senza che debba assumere toni apocalittici : nel senso che se io non corrispondo al modello fisico predominante della foto profilo, posso a buon titolo sostenere che sia un qualcosa che mi penalizza, ma d'altronde può essere anche che @almadel invece ci sguazzi...perchè lui ha la fortuna di corrispondergli.

Un discorso è dire che l'evoluzione della situazione mi penalizza, altro discorso è l'ipotizzare sia una gigantesca illusione per tutti ( che poi come in ogni cosa vi siano delle insidie anche per coloro che ne sono i più entusiasti fautori...questo magari resta vero ,ma sullo sfondo )

Certo non mi sento di dire che tu stia segnalando aspetti inesistenti, una certa rapidità ed efficienza in campo sessuale che penalizza sessualità particolari o che necessitano del tempo necessario ad acquisire più intimità reciproca ed una certa ossessione per il corpo sessuale che deriva dalla possibilità di una scelta ampia e mirata dei propri desideri, queste due tendenze mi paiono in atto.

31 minutes ago, FreakyFred said:

Io quel sabato non avevo un piano B, perché avevo preso un impegno da rispattare. Lo passai a farmi le seghe.

Diciamo pure che la pazienza ed il rispetto degli impegni presi, non sono mai stati esattamente il nostro forte, a livello collettivo

Però proprio per questo dovrebbe sempre esistere un piano B, un locale un posto dove andare...cioè dei meccanismi per adattarsi ad una certa situazione che consentono di gestire la situazione, senza necessariamente assecondarla ( nel senso che si attiva solo quando gli altri fanno saltare gli appuntamenti )

18 minutes ago, Hinzelmann said:

altro discorso è l'ipotizzare sia una gigantesca illusione per tutti ( che poi come in ogni cosa vi siano delle insidie anche per coloro che ne sono i più entusiasti fautori...questo magari resta vero ,ma sullo sfondo )

Beh partiamo da quello sconfortante 1 su 3. 

Certo, quell'1 su 3 ci sguazza. Anche nei fondali delle isole vulcaniche, vicino agli sbocchi delle acque sulfuree, vi sono organismi ben adattati che prosperano.

Io sarei l'organismo ben adattato...che puzza di zolfo Lol

Sul fatto che la nostra società sta andando in una certa direzione hai ragione.

Ciò non toglie che -nel 1990 -io non ho dati ma credo di poterlo supporre, penso che le coppie gay fossero assai meno del 33% mentre le famiglie unipersonali a milano non erano certo il 63% come oggi ( nella fascia 35-64 anni ) e questo confronto sarebbe risultato assai più sconfortante di quanto non possa apparirci oggi

Tu dici che gli etero ci stanno imitando e raggiungendo ( ed io ti dico che a milano se ci limitiamo a certe fasce d'età lo han già fatto ) ma noi in realtà pur non disponendo di dati statistici dovremmo essere abbastanza d'accordo sul fatto che le coppie gay sono invece aumentate

Solo che se io ti scrivo che siamo passati da 1 su 5 ad 1 su 3, ammesso e non concesso che sia vero come sarei portato a credere, suppongo che la cosa non sia per te consolante se non sei disposto a vederci un motivo di conforto o di speranza

13 hours ago, FreakyFred said:

divento più avaro

Io non sono molto d'accordo su questa tua reazione, che ti porta poi ( direi necessariamente ) ad una previsione "nera"

Se la tua reazione ad un ambiente sociale che percepisci come ostile è quella di chiuderti nell'avarizia, nella conservazione di energie, invece che nella predisposizione di piani B e di soluzioni più adattative, mi pare che ti cacci in una trappola senza vie d'uscita.

Anche se è molto più facile criticare un certo tipo di atteggiamento, piuttosto che individuare delle soluzioni valide a livello personale

3 hours ago, FreakyFred said:

Giovedì mi scrive un messaggio con un ciao, ma quel giorno non trovo manco il tempo di respirare e non rispondo. Venerdì mattina gli scrivo per organizzare i dettagli di sabato. Mi fa:

"scusa ma non rispondevi e io ho preso un altro impegno."

"ma se ti avevo già confermato per sabato, mi sono tenuto libero apposta!"

"eh ma scompaiono quasi tutti due giorni prima, ho pensato lo avessi fatto anche tu."

a me sembra normale.. lo avrei fatto anche io.

Il periodo che precede un primo incontro è delicato perchè magari entrambi si è indecisi e non si sa se incontrarsi è una buona idea ecc.. quindi un minimo accenno di indecisione o procrastinazione (non rispondere ad un messaggio fino al mattino seguente) viene percepito come un "ok questo mi sa che in realtà non vuole vedermi" 

Che tu non abbia trovato 6 secondi per replicare anche solo con "hey..giornata lunga...ti scrivo domani"  non è credibile. 

Questo nel particolare del tuo esempio..

per il resto sicuramente evidenzi delle tendenze vere e reali ma non conoscendoti non posso dire ad esempio perchè tu ti sia trovato ad essere mollato nel mezzo di un appuntamento (deve per forza essere successo qualcosa dai... non vedo perchè qualcuno dovrebbe farlo) 

Edited by Beppe_89
12 minutes ago, Hinzelmann said:

Tu dici che gli etero ci stanno imitando e raggiungendo ( ed io ti dico che a milano se ci limitiamo a certe fasce d'età lo han già fatto ) ma noi in realtà pur non disponendo di dati statistici dovremmo essere abbastanza d'accordo sul fatto che le coppie gay sono invece aumentate

Non ne dubito; c'è un avvicinamento reciproco. Di cui personalmente non so che farmi proprio perché gli etero non mi paiono messi troppo meglio.

16 minutes ago, Hinzelmann said:

Se la tua reazione ad un ambiente sociale che percepisci come ostile è quella di chiuderti nell'avarizia,

Beh, l'austerity è quella cosa che fai quando sei al verde, non sempre essere è una scelta. Se il mercato è in recessione e tu soldi ne hai pochi non ti metti a fare investimenti spericolati.

E non sempre posso averlo, il piano B. Le mie giornate sono rigidamente scandite, e spesso lo sono anche quelle degli altri. Se mi danno bidone un'ora prima io non faccio in tempo a organizzare una cena, o un cinema o un giro a Milano. Se ho detto ad altri due ragazzi che ero già preso, è tardi per andarli a recuperare. 

Occorre rendersi conto che esistono, e sono diffuse, condizioni di limitatezza, di mancanza di risorse; lì si impone il risparmio.

Certo, certo, possiamo invocare Keynes e i suoi moltiplicatori... Ma non c'è uno stato che possa iniettare liquidità in senso anticiclico per stimolare gli investimenti, qui.

13 minutes ago, Beppe_89 said:

Che tu non abbia trovato 6 secondi per replicare anche solo con "hey..giornata lunga...ti scrivo domani"  non è credibile. 

Onestamente penso anche io sia impossibile non trovare due secondi per una mini conversazione con un ragazzo che ti cerca. D'accordo che non lo conosci e vuoi partire con i piedi di piombo (solito errore peraltro diffuso che porterà a non fidanzarsi mai poiché i piedi di piombo diventano poi la scusa tipica per non farsi sentire ). Ma chi viene scottato una volta, due volte, impara a farsi furbo, e passate 12 ore di silenzio perde le speranze.

14 minutes ago, Beppe_89 said:

Che tu non abbia trovato 6 secondi per replicare anche solo con "hey..giornata lunga...ti scrivo domani"  non è credibile.

Non ne avevo voglia, né bisogno, visto che eravamo già rimasti di vederci sabato. Ciò detto, sì, anche io ho imparato a fare così, perché non c'è semplicemente alternativa. Se prendo le cose sul serio finisco ad essere il gonzo della situazione.

17 minutes ago, Beppe_89 said:

deve per forza essere successo qualcosa dai... non vedo perchè qualcuno dovrebbe farlo

La spiegazione più elaborata che abbia mai ricevuto è "mi spiace, qualcosa non ha funzionato".

9 minutes ago, Ghost77 said:

Onestamente penso anche io sia impossibile non trovare due secondi per una mini conversazione con un ragazzo che ti cerca.

Ok, anche tu, quindi chiariamo il punto: può essere che abbia altro per la testa giovedì e che mi dimentichi di risponderti al ciao, per una volta, che peraltro era la prima che succedeva. Questo non dovrebbe stare a significare un'eclissi, in un mondo ideale, ma perché in un mondo ideale non ci sono eclissi, e se uno cambia idea i ha un imprevisto avverte per tempoHo detto "ci vediamo sabato", posso scordarmi di risponderti giovedì senza che l'impegno preso sabato sia toccato minimamente dalla cosa.

Ma se è fatto a sistema la sparizione senza spiegazione, allora ci credo che tutti si adattino al sistema, e il comportamento di questo tizio è stato perfettamente razionale, in questo sistema irrazionale. 

31 minutes ago, FreakyFred said:

Ho detto "ci vediamo sabato", posso scordarmi di risponderti giovedì senza che l'impegno preso sabato sia toccato minimamente dalla cosa.

Sì invece perchè hai perso il contatto visivo con la palla. 

Come dicevo.. questo vale solo per la prima volta che ci si incontra...

Le cose possono funzionare come dici tu se ti dai appuntamento con un amico/a ma se devi incontrare uno sconosciuto devi mantenere alta l'attenzione finchè l'incontro non avviene. Perchè un qualsiasi segnale (risposta tardiva, risposta con monosillabi, mancata risposta ecc) può essere interpretato come un non reale interesse o quantomeno con una indecisione. 

Io sono certo che il ragazzo in realtà non aveva nemmeno preso un altro impegno ma avrà passato il sabato pomeriggio a segarsi esattamente come hai fatto tu. (o è uscito con l'amico di sempre..dico le seghe solo perchè l'hai citato tu.. Ma insomma avrà fatto qualcosa di ordinario per tappare il buco dell'appuntamento saltato)

Il motivo per cui non vi siete incontrati quindi risiede solo nella gestione del pre appuntamento. 

31 minutes ago, FreakyFred said:

La spiegazione più elaborata che abbia mai ricevuto è "mi spiace, qualcosa non ha funzionato".

vabbè okay questo può starci come esito di un incontro ma di un incontro intero... tu parlavi di essere mollato a metà che non so nemmeno come potrebbe avvenire sinceramente... mentre camminavate verso la gelateria all'improvviso ti ha detto "oh merda non ho scongelato il petto di pollo per stasera" ed è corso via dileguandosi tra la folla?

O vi eravate messi d'accordo solo per trombare e con appuntamento lasciato a metà intendi che se n'è andato senza che faceste nulla?

Edited by Beppe_89
8 minutes ago, Beppe_89 said:

Ma insomma avrà fatto qualcosa di ordinario per tappare il buco

Il suo piano B..... ?

10 minutes ago, Beppe_89 said:

tu parlavi di essere mollato a metà che non so nemmeno come potrebbe avvenire sinceramente...

Beh può avvenire, mi alzo dal tavolo e me ne vado...insomma addirittura mentre si cammina magari no, a quel punto scappo senza neanche presentarmi

32 minutes ago, FreakyFred said:

dimentichi di risponderti al ciao, per una volta, che peraltro era la prima che succedeva.

Il fatto che tu tu possa dimenticare e che altri allo stesso modo possano dimenticarsi o non avere voglia, non ne fa la norma e non ne fa nemmeno il metodo vincente per relazionarsi. 

12 minutes ago, Beppe_89 said:

Io sono certo che il ragazzo in realtà non aveva nemmeno preso un altro impegno

Può essere, magari è bastato questo distacco a far capire all'altro che tanto non sarebbero stati compatibili, chi lo sa. 

Sta di fatto che nei primi incontri bisogna agire come noi vorremmo gli altri si comportassero con noi. Non per onestà ma proprio per tattica, altrimenti non possiamo lamentarci per i fallimenti. 

10 minutes ago, Hinzelmann said:

Beh può avvenire, mi alzo dal tavolo e me ne vado...

sì ma è una roba terribile.. tu l'hai mai fatto? 

8 minutes ago, Ghost77 said:

questo distacco a far capire all'altro che tanto non sarebbero stati compatibili

ma no secondo me le cose sono più semplici di così.

anche a me è successo un numero infinito di volte di rimandare a "mai" un incontro. 

tra sconosciuti non c'è nessun vincolo reale a "rispettare gli impegni" (so che non dovrebbe essere così... però che ve devo di'?) quindi la chat che precede un incontro può essere vista come piena di opportunità per tirarsi indietro.. magari il ragazzo in questione non aspettava altro che quello.. un silenzio ad un messaggio.e via.. non mi hai risposto quindi non ci vediamo più. Non c'è nulla di più comodo. 

Per quello che si dovrebbe prestare più attenzione (se veramente ci tieni all'incontro)

Edited by Beppe_89

@Beppe_89, ma perché continui a spiegarmi come funziona? Lo so benissimo come funziona, e so anche che, sulla base del modo in cui funziona, due ragazzi che l'interesse a incontrarsi ce l'avevano entrambi non si incontrano più.

Io funzion(av)o che se dico "ci vediamo sabato" vuol dire che nella mia agendina ti ho riservato tre ore e salvo III Gierra Mondiale ci sarò. Ma in un sistema in cui due ore di silenzio vogliono dire che sei morto la mia parola varrà comunque carta da culo.

3 minutes ago, Ghost77 said:

Sta di fatto che nei primi incontri bisogna agire come noi vorremmo gli altri si comportassero con noi.

ECCO! Appunto! Io vorrei che se uno mi dice "ci vediamo Sabato" vuol dire che ci vediamo Sabato, indipendentemente dai silenzi nel mezzo.

Ma non funziona così.

4 minutes ago, FreakyFred said:

Lo so benissimo come funziona

o forse no.. 

sapere come funzionano le cose dovrebbe servire a trovare un modo per ottenere ciò che si vuole  ugualmente

altrimenti il mondo dei rapporti interpersonali diventerebbe un aspettando Godot  in cui tutti prendono appuntamenti a caso a cui nessuno mai si presenterà e senza che nessuno si aspetti spiegazioni. 

ah sì sì ci vediamo domani... 

12 minutes ago, Beppe_89 said:

sì ma è una roba terribile.. tu l'hai mai fatto? 

Qualche volta mi è capitato, in un caso la discussione aveva preso una brutta piega e di fatto stavamo litigando quindi direi che la spiegazione era in re ipsa, in un altro paio di casi ho avuto la netta sensazione di trovarmi di fronte ad un pazzo-problematico. Una volta devo aver chiuso un incontro io, ma perchè lui era visibilmente annoiato e taciturno e mi parve di avergli fatto un piacere.

Certo in linea generale l'idea sarebbe di passare una serata piacevole, anche se l'incontro non quaglia

14 minutes ago, Beppe_89 said:

tra sconosciuti non c'è nessun vincolo reale a "rispettare gli impegni

Un giurista è morto leggendoti. Beh, tutti gli amici o i fidanzati sono stati sconosciuti, quindi si potrebbe arguire che non è il caso di trattare gli sconosciuti a pesci in faccia. Dopotutto l'etichetta si dovrebbe applicare proprio agli sconosciuti, non serve con gli amici.

Ma anche questo è conseguenza di una dissoluzione generale del senso drl sociale: io ho dei doveri solo verso quelli di cui mi importa, i.e. quelli verso i quali non mi serve avere dei doveri.

Ergo, nessuno in realtà ha dei doveri verso nessuno.

Saramandasama
2 minutes ago, FreakyFred said:

Un giurista è morto leggendoti. Beh, tutti gli amici o i fidanzati sono stati sconosciuti, quindi si potrebbe arguire che non è il caso di trattare gli sconosciuti a pesci in faccia. Dopotutto l'etichetta si dovrebbe applicare proprio agli sconosciuti, non serve con gli amici.

Ma anche questo è conseguenza di una dissoluzione generale del senso drl sociale: io ho dei doveri solo verso quelli di cui mi importa, i.e. quelli verso i quali non mi serve avere dei doveri.

Ergo, nessuno in realtà ha dei doveri verso nessuno.

Ma con il tipo c’era stata una ciulata precedente?

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