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Gay che si fingono eterosessuali


Fergus

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davydenkovic90
1 hour ago, Lorenzo said:

1- Confondere realtà e fantasia è una patologia (mitomania).  Te lo dico come informazione. Potrebbe esserti utile.?

2- Anche dandoti il beneficio del dubbio che tu non sia un mitomane, continui a menarla con il voi ma anche te non hai fatto calcio e non hai avuto quelle esperienze (da quello che hai scritto finora), quindi forse sei te che rimpiangi il non aver sfruttato quelle occasioni. Il mio è tutto scetticismo. Invidia zero proprio.  Se ripenso ai roiti puzzolenti con cui ho avuto a che fare a quell'età, penso che l'avrei infilato più volentieri in un tubo di scappamento. 

Ma che fantasia? A parte che lo facevano anche in gita e li ho visti, ma poi alcuni miei amici che facevano calcio raccontavano senza problemi ciò che facevano negli spogliatoi. Non avevano motivo loro per inventare, non ho motivo io per fantasticare.

Poi, anche lasciando perdere quei contesti lì (che, ripeto, sono soggettivi, magari per qualcuno (come si evince da questo topic) può sembrare assurdo che i ragazzini etero facessero sesso negli spogliatoi, per altri era la norma...)

parliamo piuttosto dell'oggi, degli "etero" che abbiamo avuto modo di vedere a vagonate sulle app tutti quanti noi che siamo. Da gente che "non bacio perché il bacio è troppo gay", però fanno sesso anale da passivi senza preservativo. Fino ad arrivare al maschile sposato insospettabile che ti aspetta nel parcheggio nella sua Station Wagon in quell'ora libera tra l'uscita da lavoro e il rientro dalla mogliettina. Alla luce di questo vi sembrano davvero così impensabili le interazioni sessuali tra calciatori giovani di provincia? Mah.

Comunque caro Lorenzo, mi prendo del mitomane (perché non me ne importa una mazza del tuo giudizio) ma in cambio ti do dell'insulso e smetto di risponderti. Se vuoi l'ultima parola, accomodati e buon proseguimento sul forum.

Edited by davydenkovic90
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Hanno ragione Davy e Freed a dire che sono cose che possono capitare, non a tutti, ma succede. forse a Bebbe e Lorenzo sembra una sovrastima e sarebbe certo sbagliato descriverli come comportamenti molto frequenti o maggioritari, ma è anche sbagliato relegarli al mondo della fantasia - se non altro per i tanti onesti che li hanno vissuti ed in seguito descritti. 

Se si vuole capire come mai questo accade a chi poi potrà anche strutturarsi come etero (o come prevalentemente eterosessuale, ma in alcune circostanze con tendenze omosessuale, come dice la scala Kinsey) occorre capire la dinamica psicologica del fenomeno.
Sono esperienze che vengono vissute come segrete ed il segreto è una dimensione molto importante, sono più rari i casi di cui parla Davy di una cosa risaputa, solitamente viene tutto vissuto come segreto a cui si è ammessi solo se si accetta di avere esperienze, che rimangono confinate lì e non devono essere raccontate a chi è fuori da quel tipo di amicizia.
Questo permette di creare una separazione, per cui il ragazzo può contemporaneamente fare queste cose ma continuare a vedersi come etero. L'indisponibilità delle ragazze a sperimentare ad una data età in un dato ambiente con i coetanei maschi è un fattore che se presente è molto facilitante. 
La separazione di cui parlo, tra il me che fa pratiche e il me che è un diverso, può essere intesa simile a quella in precedenza raccontata qui da Beppe:
 

Quote

Ho sempre saputo di essere attratto dai maschi.. Mi facevo le seghe pensando ai tipi che mi piacevano già a 10 anni tipo e mi facevo comprare action man dai miei per Natale solo per poterlo spogliare.. (tipo a 8.. 9 anni..)
Ma non mi identificavo certo come gay a quell'età.. Mi sono accettato nei primi anni di università.

Il che è anche un po' ironico.

vedere anche: https://it.wikipedia.org/wiki/Omosessualità_adolescenziale

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A me le virgolette prima e dopo la parola etero di davy, il "prevalentemente eterosessuale" di krad e il "cose che vanno tenute segrete entro quella amicizia" di krad sempre.. soddisfano, non aggiungono nulla a quello che già sapevo e posso archiviare il caso.

Le altre cose scritte qui sono a mio parere pura follia.

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5 hours ago, Lorenzo said:

Mi sembra una discussione fra chi vive sul pianeta Terra (Beppe_89, ovviamente) e chi sta su Gayfantasylandia.

Se vi consola sono d'accordo con voi,

per quanto abbia cercato di darmi da fare il più possibile nell'adolescenza

già a quattordici anni farsi le seghe a vicenda era considerata una cosa da gay

(pure negli anni Novanta sapevamo benissimo cosa facessero i gay)

e non c'era proprio il rischio che qualcuno lo facesse "per goliardia".

In prima superiore un mio compagno che faceva calcio ci raccontò che un compagno più grande

gli aveva chiesto un pompino e ci chiese un consiglio se farlo o meno picchiare da suo padre.

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davydenkovic90
11 minutes ago, Almadel said:

Se vi consola sono d'accordo con voi,

per quanto abbia cercato di darmi da fare il più possibile nell'adolescenza

già a quattordici anni farsi le seghe a vicenda era considerata una cosa da gay

(pure negli anni Novanta sapevamo benissimo cosa facessero i gay)

e non c'era proprio il rischio che qualcuno lo facesse "per goliardia".

Ho un'esperienza totalmente opposta. Ma non perché vivo a gayfantasylandia, forse era un ambiente dove c'erano alcune personalità un pochino più forti e trainanti. Ma al di là di questo non c'è niente di fantasioso nel mio racconto. Potrei essere più specifico ma evito, anche perché è un forum tematico e non il diario dei segreti adolescenziali. Non avrei motivo di inventare nulla, ma se vi rincuora pensare che le mie parole siano inventate o mosse da altri fini (quali, poi?) fate pure.

Per gran parte delle medie (in virtù del fatto che ero carino e soprattutto molto benvoluto dalle ragazze) sono stato accettato nel gruppo dei ragazzi "cool" della mia scuola: molti di questi facevano calcio, erano tanto disinibiti (ma davvero tanto), alcuni di questi avevano la scoperta del sesso come chiodo fisso e ricordo perfettamente i loro racconti non solo di confronto  ecc. ecc. ma anche di masturbazione reciproca e sesso orale reciproco.

L'omosessualità si sapeva cosa fosse,  in linea teorica, ma era fuori da tutto questo "per definizione". Le cose che succedevano non venivano percepite da nessuno come "cose da gay", ma al massimo come espressione impellente della sessualità che si ha in quegli anni, vissuta come gioco e scoperta.  Era un alzare sempre più l'asticella per rendere più interessante il gioco.  

Io mi ricordo chi erano quelli che venivano chiamati gay. Io stesso, sul finire delle medie, fui preso di mira ed etichettato come frocio da dei ragazzi più grandi, che non conoscevo, perché uscivo con un gruppo di ragazze. Altri che venivano chiamati così erano semplicemente tizi un po' effeminatelli, grassocci, secchioncelli, il figlio della professoressa che stava tutto l'intervallo con la madre (e dovette cambiare scuola per quanto era bullizzato). Nella cultura becera gay ed effeminato sono sinonimi. Grindr è pieno di etero, infatti.

All'interno di questo gruppo "cool" in cui mi trovavo, comunque, anche io ebbi modo di iniziare a scoprire la mia sessualità. E indovinate come? Giocando. Baciando delle ragazze non perché mi piacevano, semplicemente c'era una bottiglia che veniva fatta girare durante le feste di compleanno e io dovevo appartarmi e limonare. Che c'è di diverso tra questo e prendere il cazzo di un amico in mano giusto per fargli provare com'è, con la promessa che lui ricambi?   I miei amici facevano così. Vi ripeto che addirittura un ragazzo chiese alla sorella di limonarlo, per sapere cosa si provava. Seconda media.

Subire questo gioco della bottiglia (non ero obbligato ma a un certo punto alle feste si faceva solo questo) iniziò a provocarmi anche una certa sofferenza (capivo che non m'interessavano le ragazze). E difatti dopo poco iniziai a ingrassare e studiare greco, e anche questa è storia comune di molti lgbt (ingrassi per chiamarti fuori dai giochi, per non rischiare di piacere a qualcuna e trovarti in una situazione ti spaventa e non puoi gestire, che per certi versi è una cosa di cui soffro ancora oggi).

Comunque, in conclusione, ognuno ha una sua esperienza e racconta ciò che è stato. Mi spiace che Almadel o qualcun altro si sia dato tanto da fare senza successo, bastava comprare meno musicassette di Britney Spears e piuttosto dire "mamma, papà, iscrivetemi a calcio". Almeno qui dalle mie parti avrebbe avuto fortuna.

Comunque concordo con quell'utente che ha scritto che "non ci siamo persi niente". A me gli spogliatoi non hanno mai fatto sesso, tutte le volte che ci sono entrato era l'ultima cosa a cui pensavo, e ci sono entrato moltissime volte "in coppia" e quasi sempre con ragazzi oggettivamente molto belli. E' quella classica fantasia che molto spesso si porta dietro chi non ha mai messo piede in uno spogliatoio in vita sua. Non appena ci mette piede "puff" la fantasia si rivela per ciò che era: una fantasia, che serve alla mente per spaziare e fantasticare ma che, realizzata, scoppia come una bolla di sapone e non lascia nemmeno l'immagine illusoria su cui sognare.

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9 hours ago, davydenkovic90 said:

Ma che fantasia? A parte che lo facevano anche in gita e li ho visti, ma poi alcuni miei amici che facevano calcio raccontavano senza problemi ciò che facevano negli spogliatoi. Non avevano motivo loro per inventare, non ho motivo io per fantasticare.

Poi, anche lasciando perdere quei contesti lì (che, ripeto, sono soggettivi, magari per qualcuno (come si evince da questo topic) può sembrare assurdo che i ragazzini etero facessero sesso negli spogliatoi, per altri era la norma...)

parliamo piuttosto dell'oggi, degli "etero" che abbiamo avuto modo di vedere a vagonate sulle app tutti quanti noi che siamo. Da gente che "non bacio perché il bacio è troppo gay", però fanno sesso anale da passivi senza preservativo. Fino ad arrivare al maschile sposato insospettabile che ti aspetta nel parcheggio nella sua Station Wagon in quell'ora libera tra l'uscita da lavoro e il rientro dalla mogliettina. Alla luce di questo vi sembrano davvero così impensabili le interazioni sessuali tra calciatori giovani di provincia? Mah.

Appunto.  Non c'è niente di etero in quelli sposati che lo prendono in culo e non c'è niente di etero in dei ragazzini che si spompinano. Chi vi dice che quei ragazzetti che facevano sesso negli spogliatoi siano veramente eterosessuali? Solo perché giocano a calcio e ora stanno con una tipa? Guardate che la percentuale di gay e (soprattutto) bisessuali è molto sottostimata...

Come un ragazzetto gay generalmente si trova a disagio a sperimentare con una ragazza,  un ragazzo etero (etero sul serio) generalmente (che non vuol dire sempre) si trova a disagio a sperimentare con un altro ragazzo. Con la differenza che il primo caso (maschio+femmina) è considerato la normalità, c'è molta più materia prima a disposizione, magari il ragazzo ancora non è sicuro del proprio orientamento quindi si butta etc etc Insomma, è molto più facile che si verifichi. 

9 hours ago, davydenkovic90 said:

Comunque caro Lorenzo, mi prendo del mitomane (perché non me ne importa una mazza del tuo giudizio) ma in cambio ti do dell'insulso e smetto di risponderti. Se vuoi l'ultima parola, accomodati e buon proseguimento sul forum.

Dai, non te la prendere. Se tratti qualcuno come un rincoglionito che non si rendeva conto del fantastico mondo di orge che aveva intorno, ci sta che poi uno ti risponda un po' a tono... 

Assolutizzare le proprie esperienze non va mai bene. Io non ho visto niente del genere ma non escludo a priori che esistano. Te che hai vissuto certe esperienze dovresti capire che quella non è la situazione di tutti gli spogliatoi. È la tua esperienza.

Edited by Lorenzo
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@Davidenkovic90, tu - come tutti noi- hai speriementato il gioco della bottiglia

e - non si sa perché - lo metti in relazione a storie di pompini reciproci che ti hanno raccontato.

Direi che è questa la cosa che rende tutto così strano ?

Le mie due esperienze a dodici anni non le ho raccontate a nessuno fino a che non mi sono dichiarato

per l'estrema vergogna che provavo (e le persone coinvolte non l'hanno detto mai).

Puoi ben capire da dove venga il mio scetticismo su cose che sai "per sentito dire".

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Io non ho mai avuto esperienze del genere (sono sempre stato al margine dell'umano consesso) però ne ho avuto sempre sentore.

In terza media un mio compagno fu iniziato ad essere preso parecchio per il culo perché, a quanto pare, continuava  ad avere, negli spogliatoi della scuola calcio, un comportamento che da un certo momento non fu più avvertito come goliardico ma come decisamente omosessuale. Non so bene in cosa consistesse questo suo "comportamento" (ripeto, la mia vita sociale era penosa), però da un anno all'altro passò da essere un tizio simpatico e un po' spaccone a un frocio.

Qualche anno fa mi sono state raccontate, di prima mano, delle storie di pompe reciproche fra tredicenni abbastanza sorprendenti. Chi partecipava a questi sollazzi o si è trovato una ragazza non parlandone più o ha aspettato i canonici 19 anni per farsi una vita gay.

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On 3/29/2019 at 10:21 AM, Hinzelmann said:

Non dovrebbero essere la "maggior parte dei gay" questo per due ordini di motivi, il primo è che la censura sulla omosessualità è caduta sia sui mass media

 Boh se vuoi possiamo dire la maggior parte dei gay pre-sdoganamento, quindi tutti quelli che hanno consumato l'adolescenza prima degli anni 2010. Ma a dirla tutta non credo che le cose siano poi così diverse oggi perché c'è sempre lo step ben preciso dell'accettazione da attraversare (checché ne dica Mahmoud :D )

On 3/29/2019 at 10:21 AM, Hinzelmann said:

e  possiamo anche parlare di switch netto di sessualità, ma la realtà era anche il significato attribuito a posteriori alle varie attività sessuali che si potevano vivere o meno, che venivano percepite-organizzate-interpretate in direzione etero normativa

Ma scusa sei andato a prendere un caso estremo e drammatico, dove la riorganizzazione del significato dell'esperienza vissuta è un passaggio d'obbligo per superare un trauma gravissimo. Qui stiamo (secondo me) parlando di quelli che fanno normalmente sesso - magari un po' svogliatamente - con le signorine finché, piuttosto bruscamente, fra i 25 e i 30 si innamorano del proprio collega di lavoro. Insomma è lì che dovrebbe collocarsi lo switch (o il rifiuto di esso) di cui parlava Fergus citando i poveretti di Brokeback Mountain.

Comunque più di tanto non so  approfondire il tema perché io l'accettazione la ho vissuta come il darmi il permesso di avere una vita sessuale ed affettiva con i maschi, mentre immagino che l'accettazione di uno che ha avuto una ricca vita etero prolungata fin nel pieno dell'età adulta sia più del tipo "ah ecco ora ho trovato il vero me stesso".

---

Riguardo al colossale offtopic che è nato nel frattempo io penso che Freedog generalizzi in modo scherzoso quella che è una rara eccezione, e che nel mondo pre-internet doveva essere, pur rimanendo eccezione, fortemente significativa per i ragazzini omosex. Insomma secondo me lui parla di quella singola vicenda particolare su cui ci si può fare su un film accattivante alla Xavier Dolan, non di certo del normale patrimonio collettivo di esperienze degli adolescenti occidentali. 

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Fortunatamente io non sono rimasto intrappolato nel matrimonio con una donna.

Da adolescente pensavo che dovevo fare quello che facevano tutti e costruire una famiglia classica.

Le esperienze con le donne però mi hanno fatto capire che non era quello che cercavo, prima di sbagliare e fare il cosiddetto grande passo.

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2 hours ago, Fergus said:

Fortunatamente io non sono rimasto intrappolato nel matrimonio con una donna.

Sta' a vedere che l'inclinazione omoerotica è l'artificio estremo di Pandora..... ? 

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21 hours ago, Sampei said:

Ma a dirla tutta non credo che le cose siano poi così diverse oggi perché c'è sempre lo step ben preciso dell'accettazione da attraversare (checché ne dica Mahmoud :D )

Questo è per certi versi indubbio, ma io personalmente non ho mai inteso dire che il fruire di pornografia ed il conoscere fin nei minimi dettagli la sessualità gay in teoria, o l'attraversare l'omosessualità adolescenziale in tutte le sue possibili declinazioni ( a partire dalla masturbazione solitaria e "dissociata" di Beppe89, per passare a rapporti specifici di forte complicità nell'esplorazione del corpo con uno o due amici, per approdare alla condivisione di pratiche erotiche etc ) renda inutile o superflua l'accettazione.

A scalare le attività sessuali mi sono spinto ad un caso più impegnativo, specificando però che le prime esperienze omosessuali precoci hanno spesso un risvolto traumatico ( l'esempio è del tutto voluto, ma si colloca nel contesto di una serie di attività prefigurate )

Ciò che contesto è che si arrivi alle prime esperienze eterosessuali come una lavagna bianca su cui si possa scrivere tranquillamente etero, salvo avere uno switch totale a 25-30 anni, c'è - secondo me - un vissuto o un agito omosessuale che precede il rapporto eterosessuale, certo se uno trasforma tutto ciò che potrebbe connotarlo in qualcosa di "innocente" lo si dequota molto.

Prendiamo Brokeback Mountain.

A mio avviso Jack è consapevole della sua omosessualità, mentre Ennis sappiamo che è già fidanzato con Alma e non sembra esserlo pari modo. Il film tratteggia o delinea due tipologie diverse di omosessuali, Jack è attratto da subito da Ennis, sogna una fattoria sua e di affrancarsi dal padre, che odia, è più estroverso e si mette in mostra.

Non direi che il film presenti un modello unico di omosessuale e se vogliamo, quello dei due che ha il trascorso etero, ha pure un caratteraccio introverso

Il punto è che poi i gay sull'avatar scelgono di mettere Ennis...cioè lui è quello che piace di più ( nonostante non abbia affatto una ricca e prolungata vita etero, mi sembra il caso del classico matrimonio con la fidanzatina di sempre ).

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3 hours ago, Saramandasama said:

non l’ho ancora visto!

Tanto non lo avresti capito...

2 hours ago, Beppe_89 said:

Hinzelmann ti sei fissato con la mia masturbazione?

Ti ho solo citato ed in parentesi...i bambini hanno fantasie realistiche, a volte mettere un nickname serve a rendere l'esempio concreto.

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Saramandasama
42 minutes ago, Hinzelmann said:

Tanto non lo avresti capito...

Ti ho solo citato ed in parentesi...i bambini hanno fantasie realistiche, a volte mettere un nickname serve a rendere l'esempio concreto.

Perché non l’avrei capito?

solo i freudiani possono?

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On 3/30/2019 at 9:36 PM, Lorenzo said:

anche te non hai fatto calcio

se è per queto, nemmeno io facevo calcio.

ero iscritto a basket; dicevano che come play non ero manco malaccio

On 3/31/2019 at 12:54 PM, Sampei said:

Freedog generalizzi in modo scherzoso quella che è una rara eccezione, e che nel mondo pre-internet doveva essere, pur rimanendo eccezione, fortemente significativa per i ragazzini omosex.

non scherzo affatto: oltre alle esperienze vissute di persona personalmente, certe pratiche cameratesche/da nonnismo anche di altri sport (giorni fa accennavo al biscotto farcito dei nuotatori; informatevi su cos'è, ma sappiate che è un rituale ancor oggi praticato) erano celebri, perchè capitava sempre qualcuno che facesse sport diversi per capire quale gli piacesse, e raccontava i riti altrui

23 hours ago, Mario1944 said:

Sta' a vedere che l'inclinazione omoerotica è l'artificio estremo di Pandora..... ? 

a un classicista come te non devo citare il Tonio Kroger di Mann, vero?

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On 3/31/2019 at 5:46 PM, Mario1944 said:

Sta' a vedere che l'inclinazione omoerotica è l'artificio estremo di Pandora..... ? 

Spiegami meglio Mario che non conosco la mitologia greca.

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Pandora provvide i mortali di tutti i mali, aprendo il famoso vaso in cui erano racchiusi:

dunque, secondo un giudizio omofobo, anche dell'omoerotismo.

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On 4/1/2019 at 11:17 AM, Hinzelmann said:

Il punto è che poi i gay sull'avatar scelgono di mettere Ennis...cioè lui è quello che piace di più

 

Già, quindi non è sbagliato dire che pare essere il percorso della maggioranza dei gay, o che molti di essi si attribuiscono.

Che poi forse non dobbiamo ricamare su più di tanto sulla scelta di Ennis come modello, perché possono esserci motivi molto più tristemente culturali che psicologici al di sotto di essa. In fondo, è elegantissimo esibire un marchio di conflitto sentimentale (il doloroso ritorno al mondo normale di Ennis, dopo la brusca conclusione della struggente avventura passionale) mentre è ripugnante esibire un marchio di conflitto socio-politico (la morte orribile di Jack, per essersi sfacciatamente permesso di rendere sociale e "giuridica" la sua omosessualità, con l'idea di metter su la fattoria con un compagno).

Per un pubblico mediterraneo tanto è ammirevole e nobile Ennis che subisce qualche turbamento sentimentale per la sua torbida relazione senza lieto fine, quanto è profondamente censurabile e incomprensibile Jack che è morto ammazzato per la sua idea di giustizia ed equità sociale.

E' anche per questo che film che "giocano al ribasso" come Chiamami col tuo Nome hanno sempre così tanto successo.

A me personalmente tutto questo pare non semplice da capire anche perché io nel mio percorso di accettazione ho guardato per forza di cose ad un immaginario diverso, legato non alla "soluzione del dramma di cosa farsene della fidanzatina" (che comunque è più che legittimo) ma all'affrancamento dalla "compostezza delle buone maniere etero". Insomma potrei dire a posteriori che i miei modelli di accettazione potrebbero esser stati molto più qualcosa tipo la combriccola di Queer as Folk, o un vagheggiamento degli stessi, qualcosa di provocatorio, sciatto, di "rottura" e nel complesso irrealistico, mentre di solito si ricercano modelli altrettanto irrealistici (ma opposti) di edificanti ricuciture e di tacita assimilazione. Non so fino a che punto posso spingere questa considerazione rispetto alla domanda del topic starter, ma tant'è.

Ad ogni modo in entrambi i casi il processo di accettazione deve elaborare una strategia di difesa dalla lusinga borghese del Mulino Bianco: evidentemente ce n'è una che si fonda sull'appagamento intimistico del bisogno di autenticità, e un'altra che si fonda sull'appagamento esteriore del bisogno di autenticità. Ognuno cerca di arrabattarsi con le risorse mentali che trova.

Edited by Sampei
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6 hours ago, Sampei said:

Ennis come modello

Oh santi numi no!
Ennis piace perchè è sexy, molto bello, maschile. Il fidanzato che ogni gay sogna.
Molto più facile identificarsi con Jake.

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1 hour ago, Krad77 said:

Oh santi numi no!
Ennis piace perchè è sexy, molto bello, maschile. Il fidanzato che ogni gay sogna.
Molto più facile identificarsi con Jake.

È come dice Krad, l'ho messo perché Ennis mi piaceva, anche per la sua introversione.

Un po' anche vorrei ricordare l'attore, morto purtroppo a soli 28 anni.

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Sì io direi che il pubblico gay tende a desiderare Ennis, perché è un modello su cui proiettare un certo tipo di desiderio  ( anche se @Fergus ci complica l'esempio dicendo che lui tende ad identificarsi con la sua introversione, ovviamente delle eccezioni sono sempre possibili  ) semmai il punto è quanto possa essere realistica l'aspettativa di trovare un partner che corrisponda ad aspettative così alte.

Certamente un elemento del fascino di Ennis gli deriva anche dalla sua inconsapevolezza, perché una persona inconsapevole si mostra per come è senza filtri, mentre Jack un po' cerca di apparire e porgersi in modo da poter piacere ( come facciamo tutti ) Questo forse segna uno spartiacque fra i due, anche se il film ci spiega che Ennis è così perché gli sono accadute delle cose ( cioè neanche Ennis è totalmente una lavagna bianca, ha un certo tipo di passato…. )

Quello che io faccio fatica a comprendere - ma è un inciso che ci porta OT - è come mai alcuni gay se la prendono talmente coi film. Se io decido di "giocare al ribasso nella mia vita" significa che ho capito ben poco di quello che il film mi ha mostrato, perché non mi pare che da una vicenda simile si possano ricevere incoraggiamenti del genere, il problema è più cha altro la risultante di una mia tendenza soggettiva a fruire in modo "iconico" o soltanto iconico di ciò che vedo. Ma se è così la responsabilità è la mia.

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12 hours ago, Krad77 said:

è sexy, molto bello, maschile. Il fidanzato che ogni gay sogna.

Beh però tutto sommato hai descritto un Modello.

5 hours ago, Hinzelmann said:

Quello che io faccio fatica a comprendere - ma è un inciso che ci porta OT - è come mai alcuni gay se la prendono talmente coi film. Se io decido di "giocare al ribasso nella mia vita" significa che ho capito ben poco di quello che il film mi ha mostrato, perché non mi pare che da una vicenda simile si possano ricevere incoraggiamenti del genere, il problema è più cha altro la risultante di una mia tendenza soggettiva a fruire in modo "iconico" o soltanto iconico di ciò che vedo. Ma se è così la responsabilità è la mia.

Non riesco a seguirti hinze, non ho capito.

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17 hours ago, Sampei said:

Beh però tutto sommato hai descritto un Modello.

Si, ma siamo partiti dall'idea che questo film presenterebbe un modello di eterosessuali che farebbero uno switch totale a 25-30 anni e non sanno cosa farsene della fidanzatina o robe simili. In realtà, Jake non è sicuramente così...e va bene, su questo ci siamo intesi ed i due poi sono anche più giovani, credo.

Ennis, presenta un insieme di caratteristiche sexy per dei gay,  possiamo anche criticare questa "eroticizzazione" del personaggio certamente è una cifra hollywoodiana assente dal racconto, funzionale allo sviluppo della storia d'amore ( rispetto ad uno stringatissimo racconto sull'omofobia in cui credo di ricordare sia descritto come sgraziato )

Tuttavia il fatto che nel film sia rappresentato come bello o sexy non cancella la sua storia, che è quella di un bambino abbandonato, il cui padre ha linciato un gay e che finisce a vivere in una roulotte totalmente isolato da ogni consesso civile e senza l'ombra di un quattrino ( altrimenti fruiamo del film in modo iconico, intendo dire....come guarderemmo un quadro di san sebastiano cioè astraendoci dalla rappresentazione realistica del soggetto )

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