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[news] Coppia gay (con figlia!) in Un Medico in Famiglia


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da repubblica.itSecondo Tv Sorrisi e Canzoni, debutto nella nuova serie della fictionI due attori: "Il pubblico reagirà bene, sono due personaggi positivi"La Rai affronta il tema dell'omosessualitàCoppia gay in "Un medico in famiglia"ROMA - Improvvisamente non è più un tabù. Mentre nel Paese si discute di Pacs, anche la Rai affronta il tema dell'omosessualità. E lo farà nella fiction più rassicurante del piccolo schermo, "Un medico in famiglia". "Tv Sorrisi e Canzoni" in edicola lunedì anticipa in esclusiva che nella quinta stagione della celebre fiction, che vedremo in televisione a marzo, nascerà la prima coppia di fatto omosessuale del piccolo schermo, con tanto di bambina che vive con loro. I protagonisti saranno Paolo Sassanelli, nella parte di Oscar, e Alessandro Bertolucci nelle vesti di Max, che si ritroveranno spalla a spalla nella vita professionale e in quella familiare. Entrambi dottori, Max è un nuovo personaggio e sarà un pediatra clown, vivranno con la figlia di Oscar, Agnese. E sembra sia già pronto un anello realizzato dall'oreficeria di Vittorio Pedonesi a Lucca per sancire un eventuale connubio tra Oscar e Max. "Sì, possiamo dire che c'è una sorta di fidanzamento", conferma Paolo Sassanelli al settimanale Tv Sorrisi e Canzoni. "Credo sia giusto che Oscar abbia un compagno. Per troppo tempo infatti, non ha avuto una vita sentimentale". Sassanelli non sembra temere la reazione del pubblico. "Qualcuno sarà forse disturbato, altri no. Oscar è un personaggio che mi ha dato molto. Pensate al paradosso: doveva sparire dopo le prime puntate, invece è cresciuto dentro la fiction". La soddisfazione di entrare nella famiglia più famosa della tv è grande anche per Bertolucci. "E' la terza volta che interpreto un personaggio gay. Conosco Paolo (Sassanelli) e con lui lavoro bene: per me entrare nel personaggio - prosegue Bertolucci - è stato a questo punto più semplice. Oltretutto è divertente cambiare rispetto alla propria natura. Certo, ci vuole impegno. E noi dobbiamo essere bravi a mettere in primo piano i sentimenti, anche perchè abbiamo la grande responsabilità di andare in prima serata su Raiuno. Credo però che il pubblico reagirà bene, perchè Oscar e Max sono due personaggi positivi". A marzo vedremo se questa coppia di fatto sarà anche in grado di mantenere alti gli ascolti di una delle fiction tv più amate dal pubblico italiano. (21 gennaio 2007)*********Prepariamoci alle barricate del Moige, altro che "Il Padre delle Spose"! Sarà "guerra"...

L'ho letto proprio ora e stavo giusto per aprire un topic.Sapete... io ho accettato di essere gay guardando una puntata di questa fiction; era la puntata in cui Oscar faceva coming out con i genitori. Piansi molto, vedendola...

Non ho mai seguito "Un medico in famiglia", ma - per quel che ne so - è un singolare caso di equilibrio tra sdolcinatezza e crudeltà. Di scheletri nell'armadio ne ha molti: a cominciare dal passato boccaccesco di Lino Banfi (che ora è il venerabile nonno d'Italia, come se non avesse passato quasi tutta la sua vita a fare film come "Quel gran pezzo dell'Ubalda tutta nuda e tutta calda") per proseguire con matrimoni interrazziali, dubbie paternità, pregiudizi sociali, informazione sanitaria, elaborazione del lutto, disagio giovanile, problematiche dei disabili, discriminazione sul lavoro...Certo, ci sarà tanto melodramma e tanta banalità, ma non possiamo pretendere che tutta l'Italia si (dis-)educhi guardando "Desperate housewives". Se un messaggio positivo (o anche solo una richiesta d'attenzione) arriva attraverso "un medico in famiglia" ben venga. Almeno finché non si cadrà nel solito cliché del gay ridicolizzato oppure demonizzato oppure tragicizzato...Certo, io preferisco Will Truman o Andrew Van de Kamp... :bah:

per proseguire con matrimoni interrazziali, dubbie paternità, pregiudizi sociali, informazione sanitaria, elaborazione del lutto, disagio giovanile, problematiche dei disabili, discriminazione sul lavoro...
e per fortuna che non l'hai mai seguito molto! :bah: :P

Eheheh... Fa parte del mio mestiere sapere cosa e come scrivono i miei colleghi. :P Mi bastano pochi secondi per orientarmi: in verità vi dico che esistono solo sette trame che gli sceneggiatori ripetono all'inifnito... E poi, se tu avessi come amico G.J., saresti sempiternamente aggiornato su cosa accade ovunque: nella più infima soap-opera, a Palazzo Chigi, in casa del vicino... Una volta l'ho beccato che curiosava nei contatori condominiali... Sono sicuro che la mattina dopo tutta Modena sapeva quanta elettricità consuma la signora Pancaldi- Pellacani... :gh:OT :bah:

Mai visto "Un medico in famiglia". Ho capito che uno dei due personaggi gay è nuovo. Ma di quello con la figlia si sapeva già? Ma guarda un po' che dopo "Il bello delle donne", che ho seguito proprio per il personaggio gay (ma va?), mo' me tocca pure seguire "Un medico in famiglia"... :bah:

è vero Oscar aveva anche una falsa relazione etro prima di rivelare la sua omosessualità agli anziani genitori.Della serie seguivo soprattutto il bel cugino Alberto :bah: (Manuele Labate)... che qualche tempo dopo ho anche avuto la fortuna di conoscere personalmente :P durante le prove di una riduzione teatrale da Sheakespeare in chiave gay (Romeo e Romeo). Lui è super bonon, ma etero e fidanzato...Ad ogni modo trovo che la "moda" di inserire dei personaggi e delle vicende gay nelle fiction più popolari, anche se un po' defilata, possa essere utile. Sempre che lo si faccia con serità e non puntando al ridicolo o al moralizzante.Banfi ha ormai dato una nuova piega alla sua carriera, uin po' come la Henger che è passata dal porno alle trasmissioni per bambini, ma certamente ha dimostrato una certa sensibilità alla tematica omo: prima c'è stato il film per la tv col fratello gay interpretato da Manfredi (aiutatemi non ricordo il titolo), poi il supercitato il Padre della sposa... ora anche al Medico in famiglia si parlerà di una coppia gay. Onore al merito!

Io ho sempre seguito un medico in famiglia :)Oscar è un personaggio che c'è quasi dall'inizio, però finalmente gli daranno più spessore, e non rimarrà il solito amcio-gay-su-cui-contare!Credo che seguirò questa stagione con più interesse... :bah:

«UN MEDICO IN FAMIGLIA» POLEMICA SULLA COPPIA GAY Binetti (Margherita): normalità assente in televisione lunedì 22 gennaio 2007 , di il Corriere della SeraROMA — Dopo aver sposato la causa dell'integrazione razziale, con l'indiano Kabir Bedi nel ruolo di un nonno extracomunitario, la quinta serie di «Un medico in famiglia» si accinge ora a infrangere un altro tabù: nasce una coppia omosessuale. In una puntata della fiction, in onda su Raiuno da marzo, il nuovo medico della Asl, Oscar (interpretato da Paolo Sassanelli), ufficializza la sua relazione sentimentale con il collega pediatra Max (Alessandro Bertolucci). Ma c'è anche il non trascurabile particolare che Oscar è, a sua volta, il padre naturale di una bambina, Agnese, avuta da un estemporaneo rapporto etero con la sua cara amica Jessica. Spiega la sceneggiatrice del serial Paola Pascolini: «Oscar e Max si vogliono bene, ma non vivono insieme. Oscar è un padre amorevole, legato alla figlia e Max, a sua volta, si affezionerà alla bambina, che lo ricambia, chiamandolo zio».Le reazioni politiche non tardano. Commenta Paola Binetti della Margherita: «Non vorrei che la televisione ritenesse opportuno proporci spettacoli e talk show in cui l'unico grande assente è la famiglia nella normalità. C'è il rischio che d'ora in poi gli unici discriminati saranno i single». E la Burani Procaccini (FI): «È un meccanismo strumentale, che parla di questioni delicate con un linguaggio normalizzante, strizzando l'occhio alla nuova dirigenza di centrosinistra Rai». Interviene Giuseppe Giulietti (Ds): «Non esistono temi osceni, ma autori che sanno trattare con più o meno sensibilità temi delicati. Siamo certi che la stessa sensibilità caratterizzerà anche "Un medico in famiglia"».Dunque sulla rete ammiraglia della Rai, rivolta alle famiglie, assisteremo di fatto all'adozione di una bambina da parte di una coppia gay? Precisa la Pascolini, già autrice del «Padre delle spose» (fiction ambientata in Spagna, dove due donne regolarizzano la loro unione): «No. In Italia è attualmente illegale questo genere di nucleo familiare, dunque sappiamo bene di non poter proporre un simile modello. Oscar e Max, ripeto, non vivono insieme. Se hanno degli incontri privati, lo fanno quando a casa Agnese non c'è. Ma vogliamo raccontare un altro aspetto della questione: quando i bambini vengono amati, possono trovarsi bene anche in un contesto non tradizionale e crescere serenamente. Poi c'è un altro elemento importante nella storia: Max è un pediatra, di quei medici- clown che alleviano in tutti i modi le sofferenze dei loro piccoli pazienti. Vogliamo dimostrare che un pediatra gay non è per forza un pedofilo». Sono entusiasti i due attori, intervistati da «Tv Sorrisi e Canzoni» in edicola oggi. Dice Sassanelli: «Credo sia giusto che Oscar abbia un compagno. Forse qualcuno sarà disturbato, altri no». Aggiunge Bertolucci: «Abbiamo la grande responsabilità di andare in prima serata su Raiuno. Ma il pubblico reagirà bene: Oscar e Max sono due personaggi positivi».E nonno Libero-Lino Banfi, già protagonista del «Padre delle spose», cosa ne pensa? Risponde: «La tv ha il compito di rompere certi tabù e il pubblico è pronto a recepire il messaggio, altrimenti non si spiegherebbe il successo avuto dal "Padre delle spose"».*******La frase "vogliamo dimostrare che un pediatra gay non è per forza un pedofilo" mi ha fatto schizzare gli occhi fuori dalle orbite... Forse dovrebbero informarsi, come dimostrano anche gli ultimi, terribili casi di cronaca, che la pedofilia si consuma quasi esclusivamente tra le mura della "famiglia tradizionale" e nelle parrocchie.

Ho l'impressione che la Binetti perda sempre ottime occasioni per starsi zitta...L'uscita a proposto del Padre delle spose secondo cui la fiction non doveva andare in onda perché "fuori dal programma di governo" si commenta da sola. La cara, si fa per dire, senatrice, ha una concezione della libertà di pensiero e di espressione che si riduce ad ammettere che il papa e Ruini possono dire quel che vogliono, quando vogliono, come vogliono mentre per tutti gli altri si aprono due possibilità o assentire o tacere!!!a mio modo di vedere che ci sia anche una vera coppia gay in In un medico in famiglia non può che essere utile. In fatti per il tipo di pubblico che copre un messaggio semplice e immediato potrebbe arrvare diritto a persone che non si pongono il problema o lo vivono con distanza, indiffernza o ostilità.Le critiche preventive sull'opportunità non possono che essere quindi ideologiche e odiose in quanto tentano di mettere un limite alla libertà di espressione in questo paese, impedendo persino che si parli in modo vagaente positivo di ciò che quialcuno non vuole. Una vera intenzione censoria!!!

La Binetti non finisce mai di stupirmi. Ma in che lista si è candidata?Invece la frase "vogliamo dimostrare che un pediatra gay non è per forza un pedofilo" non mi sembra tanto scandalosa. E' vero, contiene tutta l'ingenuità di un linguagio destinato alle masse... ma alla lettera non dice niente di male.Ripeto: ben venga. Mi rivolgo a quelli della mia generazione, che forse ricorderanno l'orrido "Melrose place", in cui compariva un personaggio gay (interpretato da Doug Savant, ora Tom in "Desperate housewives") che era sì gay ma in maniera innocua, completamente priva di realtà... tanto che le riviste gay americane titolavano ironicamente "Why can't this guy get laid?" ("Perché questo ragazzo non tromba?"). Non vi sembra che sia stato fatto un bel passo avanti da quei tempi?

La Binetti era la punta di lancia del comitato "Scienza e vita", che come sapete si è opposto ferocemente al referendum sulla procreazione assistita. Eletta al Senato nelle liste (bloccate) della Margherita, fortemente voluta da mister Rutelli... Non vedevo Merlose Place, credo che anche oggi i personaggi gay siano molto più sfumati ed edulcorati... quanti baci gay si vedono nella fiction o nei film (e quando ci sono, apriti cielo, si vieta subito ai minori di 14 anni - pensate agli innocui film Reinas, o Brokebak Mountain) però pian piano si fanno dei passi avanti e metter una coppia gay che si rapporta con una figlia in una serie così popolare e amata è sicuramente una bella conquista di civiltà. Un segno che anche in Italia le cose possono cambiare.

Io la trovo molto scandalosa invece! Lascia intendere che se uno sceglie di fare il pediatra deve essere per forza un pedofilo! Prova immaginare se avesse detto "vogliamo dimostrare che un ginecoloco non è per forza un porco"! Oppure "vogliamo dimostrare che uno psichiatra non è per forza uno psicopatico assassino"! Minimo minimo l'Ordine dei Medici li querela!  :bah:

Secondo me hai frainteso il senso della frase. Chi la dice vuole contrastare il luogo comune che identifica omosessualità e pedofila (la stessa questione della polemica di qualche anno fa sui maestri gay). Dice: si rappresenta un bravo pediatra, gay, e dove sta il problema??? questo era il messaggio... Poi chiaramente la cosa acquista senso solo se si parte da quel pregiudizio appunto!!! quindi per chi come noi lo considera già di suo una cosa senza senso ci sembra assurdo anche smentirlo... ma partendo da alcuni luoghi comuni, cambiando punto di vista inizale la cosa assume un'altra luce... Almeno questa è la mia impressione  :bah:

Anche io, ripeto, ho inteso la frase nel senso esposto da Milziade.Ripeto che il problema sta nella banalizzazione tipica del linguaggio "di massa". Insomma, il pensiero era corretto ma espresso male e in modo fuorviante.Ma, d'altra parte, viviamo in un mondo dove pare impossibile comunicare senza "k" e senza smile...

A me "Un medico in famiglia" ha sempre fatto schifo. L'ho dovuto vedere a forza in più occasioni perché mia madre stravede per queste fiction assolutamente irrealistiche e da diabete. Oltre al fatto che come il 99% dei prodotti italiani è scritto coi piedi e recitato anche peggio, dubito che riescano a trattare il tema in maniera equilibrata, senza stereotipi e insulsi buonismi. Insomma, ogni volta che si è sollevato un caso del genere per qualche gay in una produzione italiana io a cose fatte e trasmesse ho sempre pensato "era meglio se lasciavano perdere". Dubito che questa volta andrà diversamente...

Ecco, questa per me è un'obiezione ragionevole: dubitare - visto il panorama italiano - dell'effettiva capacità di affrontare l'argomento come si deve.Io, pur continando a preferire Will Truman o Andrew Van De Kamp, ribadisco che lo trovo per l'Italia comunque un passo avanti rispetto a "Il vizietto" o "Una giornata particolare" (pur grande).

  • 2 months later...

AMORE GAY ALL’ASL STASERA A “UN MEDICO IN FAMIGLIA” La puntata delle polemiche giovedì 12 aprile 2007 , di il TirrenoROMA. Scoppia l’amore nel Poliambulatorio del “Medico in famiglia” tra Max e Oscar. Stasera andrà in onda la quinta puntata della fiction con Lino banfi nei panni di nonno Libero su Raiuno, quella dello scandalo per l’amore omosessuale tra i due medici, un tema che aveva creato molte polemiche durante le riprese, provocando persino l’intervento dell’“Osservatore romano”.L’amore tra i due medici che nella fiction sono interpretati da Paolo Sassanelli (Oscar) e Alessandro Bertolucci (Max) è nel secondo dei due episodi in programma stasera, quello intitolato “Giù la maschera” (...)http://www.gaynews.it/view.php?ID=73353

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