Milziade Posted January 22, 2007 Share Posted January 22, 2007 The Front Runner, pubblicato negli USa nel 1974, è una pietra miliare della letteratura gay, una grande storia d'amore, di lotta, di sport, di coraggio, di odio, di orgoglio e di desiderio indomito di rivincita e di rinascita... La storia raccontata in prima persona da un allenatore di altletica si snoda in quegli anni pioneristici per i diritti gay, in un'America che, subito dopo Stonwall, è ancora puritana, chiusa e conservatrice, non pronta ad accettare l'emergente comunità gay e ancor meno disposta a tollerare che degli atletii dichiaratamente omosessuali rompano il tabù macho del mondo dello sport, magari vincendo pure. L'allenatore Harlan Brown è proprio una vittima di questa mentalità chiusa perché a causa delle accuse infondate di un suo allievo viene cacciato dalla prestigiosa università dove allenava la squadra di atletica per approdare dopo qualche anno nella innovativa e liberal università fondata dal visionario e coraggioso Joe Prescott. Qui vive ritirato e guardingo sperando che le voci sulla sua omosessualità vengano dimenticate, finché tre atleti eccezionali non giungono da lui chiedendogli di essere messi in squadra. Vince, Jacques e Billy sono dei fuoriclasse della corsa, cacciatidalla prestigiosa Oxford University perché "beccati sul fatto" negli spogliatoi. Questi ragazzi sconvolgeranno la quieta esistenza di Harlan ma gli ridaranno anche la forza di lottare di vincere - e di amare. Ma questo è solo l'inizio della lotta perché è qui che iniziano le disavventure per rompere il muro di gomma del mondo ingesato dell'atletica che conta per conquistarsi il diritto a esistere e a vincere. E anche quando la vittoria sembra a un soffio la dura relatà giunge a chiedere il pesante pegno dell'orgoglio. Un libro avvincente, da leggere di corsa, tutto di un fiato, straordinariamente attuale, nonostante i trenta anni che si porta addosso, che pone con estrema naturalezza i problemi dell'amore e della società, delle leggi e dell'amicizia, dell'estrema importanza di lottare per raggiungere il proprio traguardo sulla pista e nella vita. Questo libro ha dato vita nel Mondo al movimento dei Front runners, gruppi di corridori gay organizzati, ma viene pubblicato solo oggi in Italia, col titolo di "La corsa di Billy", dalla Fazi editore. Una scelta azzeccata perché la freschezza della scrittura unita al carico di Storia che porta e alla bellezza commovente della vicenda che racconta forniscono un mix unico e perfetto per il pubblico e per il dibattito italiano. Leggetelo e fatemi sapere che ne pensate... Buona lettura!! Andrea Maccarrone Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Rei_Kashino Posted January 22, 2007 Share Posted January 22, 2007 Io lo sto leggendo ora, ma immagino che tu lo sappia già. Comunque è vero: la lettura del libro è inarrestabile, proprio come la corsa dei protagonisti. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Milziade Posted February 6, 2007 Author Share Posted February 6, 2007 Scommetto che hai finito di leggerlo... Allora siamo tutti curiosi delle tue impressioni.Io quasi quasi ricomincio :asd:Mi auguro che un libro così bello abbia un buon successo anche in Italia Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Rei_Kashino Posted February 22, 2007 Share Posted February 22, 2007 Comunque ho finito di leggerlo.Bello, straziante, di impatto, audace per essere solo del 1974, 5 anni dopo Stonewall. Intenso e anche romantico aggiungerei, una storia che tutti dovrebbero leggere, e che risveglierebbe tanta verve politica in ognuno.Per chi volesse saperne di più presentiamo questo libro al Mario Mieli di Roma questo sabato. Vi lascio il link dove avere maggiori notizie. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
omega83 Posted February 24, 2007 Share Posted February 24, 2007 Me l'ha regalato mia sorella poco tempo fa, l'ho finito. Fatico a credere fosse solo del 74! Comunque, pur consigliandolo, non mi ha preso più di tanto "dall'inizio alla fine" Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Milziade Posted March 3, 2007 Author Share Posted March 3, 2007 non mi ha preso più di tanto "dall'inizio alla fine"C'è una sorta di calo di tensione dopo... le olimpiadi. Una cesura dopo tanta emozione per cui quella parte finale si appesantsce leggermente. Va riconosciuta però l'intenzione di voler dare un importante segno di speranza e di riscatto. Uno sguardo verso il futuro.Poi se si guarda alle tematiche trattate e alla modernità con cui sono trattatate ( si parala di matrimonio gay, rapporto con l'informazione, voglia di lotta e rsicatto, relazioni tra movimento gay e sociatà civile, gay e sport, genitorialità omo...) è davvero incredibile pensare che sia stato scritto nl '74. Viene tradotto solo oggi in Italia, ma potrebbe essere stato scritto oggi!La responsabile della Fazi ci ha detto che gli altri romanzi della saga verranno pubblicati a partire dal 2008. Anche se mi hanno detto che non al livllo del primo libro sono molto curioso di leggerli. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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