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E‘ una cartina che avevo salvato sul tablet parecchio fa e ora ho cercato di ritrovarla su reddit ma non ci sono riuscito. Le carte di mapporn possono essere fatte da chiunque e non sempre danno la fonte dei dati.

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24 minutes ago, marco7 said:

E‘ una cartina che avevo salvato sul tablet parecchio fa e ora ho cercato di ritrovarla su reddit ma non ci sono riuscito. Le carte di mapporn possono essere fatte da chiunque e non sempre danno la fonte dei dati.

Si dice carta

La fonte e l'anno del dato è importante

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E‘ importante per te ma meno per me perche‘ io prendo tutte le cartINE di mapporn con le pinze.

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È morta all’età di 84 anni Anita Bryant, cristiana evangelica passata alla storia d’America per le sue battaglie contro i diritti LGBTQ+. A darne notizia un necrologio condiviso dalla sua famiglia. Secondo l’annuncio funebre, Bryant è morta il 16 dicembre 2024, nella sua casa di Edmond, Oklahoma.

Prima che le sue posizioni omofobe la rendessero la beniamina dei conservatori religiosi, Bryant era famosa per i suoi spot pubblicitari, per il periodo trascorso tra le truppe d’oltremare con il tour di Bob Hope e per aver cantato “The Battle Hymn of the Republic” al Super Bowl nel 1971. Bryant cantò sia alle convention nazionali repubblicane che a quelle democratiche, alla Casa Bianca quando Lyndon B. Johnson era presidente e al servizio funebre di Johnson nel 1973.

Bryant, nata in Oklahoma nel 1940, è stata una reginetta di bellezza e una popstar di successo con 20 album pubblicati solo negli anni ’60 prima di tornare alle sue radici cristiane negli anni ’70. E diventare un’attivista anti-gay nel 1977, quando lanciò l’idea di abrogare un’ordinanza antidiscriminazione nella contea di Miami-Dade. Il governo della contea di Miami-Dade aveva adottato un’ordinanza che proibiva la discriminazione in ambito lavorativo e abitativo basata sull’orientamento sessuale. Bryant si indignò per la sua approvazione e creò il movimento cristiano fondamentalista chiamato “Save Our Children“, con il sostegno della National Association of Evangelicals, per convincere gli elettori ad abrogarla. Fu un trionfo.

“Mi sono fatta coinvolgere solo perché chiedevano privilegi speciali che violavano la legge statale della Florida, per non parlare della legge di Dio“, disse Bryant di gay e lesbiche in un’intervista con Playboy. E fu in quel momento che Anita divenne la beniamina dei suoi compagni cristiani conservatori, nonché una nemica della comunità queer e dei suoi alleati. In quel 1977 un attivista le tirò una torta in faccia durante una conferenza stampa. Anita Bryant era ovunque, in tv e sui giornali, e non faceva altro che demonizzare la comunità LGBTQIA+.

I cittadini di Miami-Dade abrogarono effettivamente l’ordinanza, con oltre il 70 percento di voti favorevoli. Il governo della città-contea ha poi ripristinato l’ordinanza nel 1998, aggiungendoci l’identità di genere nel 2014.

Fuori dalla Florida e con il vento in poppa Bryant provò a salire di livello sostenendo la Briggs Initiative della California, nel 1978, che voleva impedire a gay e lesbiche di insegnare nelle scuole pubbliche. La famigerata Proposition 6 del senatore John Briggs. Che naufragò senza riuscire ad ottenere la maggioranza dei voti grazie anche alla fortissima opposizione di Harvey Milk, dell’allora governatore della California, Jerry Brown e di Jimmy Carter, allora presidente degli Stati Uniti, che si espresse contro. Uno scontro, quello tra Milk e Bryant, raccontato anche nel bellissimo film di Gus Van Sant con Sean Penn negli abiti dell’indimenticato attivista e politico.

Anita Bryant era dichiaratamente convinta che gli omosessuali fossero “un pericolo per la società“. In tv precisò: “Io non odio gli omosessuali, ma come madre, devo proteggere i miei figli dalla loro influenza negativa”. Non contenta fondò la Anita Bryant Ministries, che offriva una terapia “ex-gay”, confondendo spesso le persone LGBTQ+ con i pedofili.

Bryant non ha mai ritrattato le sue opinioni anti-LGBTQ+, seppur le siano costate tantissimo da un punto di vista professionale. Singer, l’azienda di macchine da cucire che aveva pianificato di sponsorizzare uno show televisivo tutto per lei, si ritirò dopo la violenta campagna “Save Our Children”. Ad abbandonarla fu anche l’industria delle arance della Florida. Musicalmente parlando la sua carriera non si è mai più ripresa. La sua carriera politica, che sembrava pronta ad esplodere, affondò con la Proposition 6.

“La signora Bryant è andata in bancarotta, ha lottato per provvedere ai suoi figli, ha detto di aver contemplato il suicidio e ha ammesso che per un periodo è diventata dipendente da pillole e vino, una sorprendente conclusione rispetto alla sua prima parte di carriera, quando si rifiutava di esibirsi in locali in cui servivano alcolici“, si legge sulle pagine del Post. Il divorzio dal primo marito, Bob Green, nel 1980, portò alcuni cristiani conservatori a perdere il rispetto nei suoi confronti. Ma lei non abbandonò mai la sua ideologia anti-LGBTQ+. “Non mi sono mai pentita di quello che ho fatto”, disse a The Oklahoman nel 2011. Da 50 anni Anita Bryant è l’immagine simbolo dell’omofobia negli Stati Uniti d’America, la strega cattiva che ha provato in tutti i modi a discriminarci, da decenni volto dei drag show a stelle e strisce.

Bryant si è risposata nel 1990 con Charlie Dry, con cui era uscita al liceo, deceduto lo scorso anno. Lascia 4 figli e una nipote, Sarah Green, lesbica e fidanzata con una donna.

https://www.gay.it/e-morta-anita-bryant-per-mezzo-secolo-reginetta-dellomotransfobia-usa

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On 11/01/2025 at 12:40, Gastida said:

È morta all'età di 84 anni Anita Bryant, cristiana evangelica passata alla storia d'America per le sue battaglie contro i diritti LGBTQ+. A darne notizia un necrologio condiviso dalla sua famiglia. Secondo l'annuncio funebre, Bryant è morto il 16 dicembre 2024, nella sua casa di Edmond, Oklahoma.

Prima che le sue posizioni omofobe la rendessero la beniamina dei conservatori religiosi, Bryant era famosa per i suoi spot pubblicitari, per il periodo trascorso tra le truppe d'oltremare con il tour di Bob Hope e per aver cantato “The Battle Hymn of the Republic”. ” al Super Bowl nel 1971. Bryant cantò sia alle convention nazionali repubblicane che a quelle democratiche, alla Casa Bianca quando Lyndon B. Johnson era presidente e al servizio funebre di Johnson nel 1973.

Bryant, nata in Oklahoma nel 1940, è stata una reginetta di bellezza e una popstar di successo con 20 album pubblicati solo negli anni '60 prima di tornare alle sue radici cristiane negli anni '70. E divenne un attivista anti-gay nel 1977, quando lanciò l'idea di abrogare un'ordinanza antidiscriminazione nella contea di Miami-Dade. Il governo della contea di Miami-Dade aveva adottato un'ordinanza che proibiva la discriminazione in ambito lavorativo e abitativo basata sull'orientamento sessuale. Bryant si indignò per la sua approvazione e creò il movimento cristiano fondamentalista chiamato “Save Our Children”, con il sostegno della National Association of Evangelicals, per convincere gli elettori ad abrogarla. Fu un trionfo.

“Mi sono fatta coinvolgere solo perché chiedevano privilegi speciali che violavano la legge statale della Florida, per non parlare della legge di Dio“, disse Bryant di gay e lesbiche in un'intervista con Playboy. E fu in quel momento che Anita divenne la beniamina dei suoi compagni cristiani conservatori, nonché una nemica della comunità queer e dei suoi alleati. In quel 1977 un attivista le tirò una torta in faccia durante una conferenza stampa. Anita Bryant era ovunque, in tv e sui giornali, e non faceva altro che demonizzare la comunità LGBTQIA+.

I cittadini di Miami-Dade hanno abrogato effettivamente l'ordinanza, con oltre il 70 percento di voti favorevoli. Il governo della città-contea ha poi ripristinato l'ordinanza nel 1998, aggiungendoci l'identità di genere nel 2014.

Fuori dalla Florida e con il vento in poppa Bryant ha provato a salire di livello sostenendo la Briggs Initiative della California, nel 1978, che voleva impedire a gay e lesbiche di insegnare nelle scuole pubbliche. La famigerata Proposition 6 del senatore John Briggs. Che naufragò senza riuscire ad ottenere la maggioranza dei voti grazie anche alla fortissima opposizione di Harvey Milk, dell'allora governatore della California, Jerry Brown e di Jimmy Carter, allora presidente degli Stati Uniti, che si espresse contro. Uno scontro, quello tra Milk e Bryant, raccontato anche nel bellissimo film di Gus Van Sant con Sean Penn negli abiti dell'indimenticato attivista e politico.

Anita Bryant era dichiaratamente convinta che gli omosessuali fossero “un pericolo per la società“. In tv precisò: “Io non odio gli omosessuali, ma come madre, devo proteggere i miei figli dalla loro influenza negativa”. Non contenta fondò la Anita Bryant Ministries, che offriva una terapia “ex-gay”, confondendo spesso le persone LGBTQ+ con i pedofili.

Bryant non ha mai ritrattato le sue opinioni anti-LGBTQ+, anche se le sono costate tantissimo da un punto di vista professionale. Singer, l'azienda di macchine da cucire che aveva pianificato di sponsorizzare uno spettacolo televisivo tutto per lei, si ritirò dopo la violenta campagna “Save Our Children”. Ad abbandonarla fu anche l'industria delle arance della Florida. Musicalmente parlando la sua carriera non si è mai più ripresa. La sua carriera politica, che sembrava pronta ad esplodere, si affondò con la Proposition 6.

“La signora Bryant è andata in bancarotta, ha lottato per provvedere ai suoi figli, ha detto di aver contemplato il suicidio e ha ammesso che per un periodo è diventata dipendente da pillole e vino, una sorprendente conclusione rispetto alla sua prima parte di carriera, quando si rifiutava di esibirsi in locali in cui servivano alcolici“, si legge sulle pagine del Post. Il divorzio dal primo marito, Bob Green, nel 1980, portò alcuni conservatori cristiani a perdere il rispetto nei suoi confronti. Ma lei non abbandonò mai la sua ideologia anti-LGBTQ+. “Non mi sono mai pentita di quello che ho fatto”, disse a The Oklahoman nel 2011. Da 50 anni Anita Bryant è l'immagine simbolo dell'omofobia negli Stati Uniti d'America, la strega cattiva che ha provato in tutti i modi a discriminarci, da decenni volto dei drag show a stelle e strisce.

Bryant si è risposata nel 1990 con Charlie Dry, con cui era uscita al liceo, deceduto lo scorso anno. Lascia 4 figli e una nipote, Sarah Green, lesbica e fidanzata con una donna.

https://www.gay.it/e-morta-anita-bryant-per-mezzo-secolo-reginetta-dellomotransfobia-usa

Avevo letto anni fa' che volevano realizzare un biopic su di lei, con protagonista Uma Thurman. 

Chissà che la sua morte non sia l' occasione buona per realizzarlo. 

Posted
1 hour ago, fra1991 said:

 biopic

Chiamarlo "film biografico" costa troppa fatica, vero?

Posted
9 hours ago, Pugsley said:

Chiamarlo "film biografico"

Pellicola, suona meglio.

" Al bando delle mollezze donnesche di oltreoceano, impavidi adopravano il ferreo, nerboruto, conquistatore lessico italiano. E il pensiero, vola alla madre." 

Posted
4 hours ago, Ghost77 said:

"Al bando delle mollezze donnesche di oltreoceano, impavidi adopravano il ferreo, nerboruto, conquistatore lessico italiano. E il pensiero, vola alla madre". 

Beh non è che adesso usare l'italiano è inquadrabile come essere di destra, non scherziamo...

Posted
6 hours ago, Ghost77 said:

Pellicola, suona meglio.

"Film" è il solito anglicismo del cazzo. 

Noi fascisti preferiamo "biopic" che unisce un grecismo ("Bio" significa vita)

e un latinismo ("pic" viene dal latino "pictura").

Purtroppo è pieno di Pugsley che ci obbligano a queste voci germaniche come "film".

Speriamo che Valditara dia una lezioncina a questi anglofili che non hanno fatto il classico.

 

Posted
20 minutes ago, Almadel said:

Speriamo

Non sperare, bensì agire. Ricordiamo altresí chi "aspetta e spera, che già l'ora si avvicina". 

Dei baffettin di Pugsley, faremo spazzolini! 

Mario1944
Posted
18 hours ago, Pugsley said:

Chiamarlo "film biografico" costa troppa fatica, vero?

Anche film tuttavia è un anglicismo.

Dato che film significa pellicola, strato che riveste, perché non usare "pellicola biografica"?.

Se proprio volessimo essere pedantemente specifici, potremmo dire "cinematografia biografica".

Posted

Anche bistecca è un anglicismo, e allo stesso modo di film è entrato nell'uso italiano

3 hours ago, Almadel said:

Speriamo che Valditara dia una lezioncina a questi anglofili che non hanno fatto il classico.

Pensa alle pessime classi di liceo classico che sono diffuse nella penisola

Mario1944
Posted

Se accetti l'uso, devi accettare tutto, anche gli errori e gli orrori.

Comunque sia, film significa pellicola e non si capisce in che cosa film sia più significante che sia pellicola, come non si capisce in che cosa festival sia più significante che sia festa.

 

Posted

Quando ero giovane (giuro: dopoguerra post era fascista), si usava ancora "pellicola" e  "sceneggiato" e non mi sembravano parole strane. Oggi uso "film" (e spero che non si arrivi a "movie") ma rimpiango lo sceneggiato (non riesco a farmi piacere la "fiction").

Del resto non ho mai festeggiato halloween anche se, in effetti, mia nonna accendeva i lumini davanti alle foto dei carri defunti ( ma questo è fuori tema)

Vorrei anche io un uso più discreto di termini che sostituiscono senza motivo (apparente) corrispettivi consolidati della lingua italiana ma è una pia battaglia.

Vorrei accogliere il nuovo quando aggiunge, non quando cancella.

So che è una battaglia persa.

(Scusate ma ho appena letto dei decreti di Trump e non sono molto allegro)

Mario1944
Posted
23 hours ago, Ghost77 said:

" Al bando delle mollezze donnesche di oltreoceano, impavidi adopravano il ferreo, nerboruto, conquistatore lessico italiano. E il pensiero, vola alla madre." 

La cosa singolare è che la lingua italiana fu ampiamente apprezzata, conosciuta e studiata dalle classi superiori nell'Inghilterra dei secoli passati, almeno dal XVI secolo.

Non è un caso che tutti i melodrammi composti in Inghilterra da Haendel siano stati musicati su libretti in lingua italiana:

fanno eccezione gli oratori i quali, essendo musica sacra, erano destinati anche ad un pubblico popolare e quindi ignaro della lingua italiana.

Gli italiani al contrario paiono innamorati dei vocaboli inglesi, anche quando non sono necessari, cioè quasi sempre....

Vale sempre il principio che gli uomini concupiscono ciò che non hanno e spregiano ciò che hanno.

2 hours ago, Lor3nz said:

Vorrei anche io un uso più discreto di termini che sostituiscono senza motivo (apparente) corrispettivi consolidati della lingua italiana ma è una pia battaglia.

Effettivamente è un secolo empio il nostro!

Posted
3 hours ago, Lor3nz said:

Vorrei anche io un uso più discreto di termini che sostituiscono senza motivo (apparente) corrispettivi consolidati della lingua italiana ma è una pia battaglia.

C'è sempre un motivo se un termine straniero si impone in una lingua.

In genere alle nostre orecchie stonano tutti i prestiti linguistici

che sono avvenuti dopo i nostri venticinque anni.

A me "film" e "computer" così come "toilette" o "garage"

sembrano termini normalissimi; mentre trovo fastidioso "call" invece di "telefonata".

E' un risaputo effetto dell'invecchiamento.

Posted
22 minutes ago, Almadel said:

 

E' un risaputo effetto dell'invecchiamento.

Almeno tu ne hai consapevolezza.

Posted
On 1/22/2025 at 12:45 PM, Almadel said:

E' un risaputo effetto dell'invecchiamento.

dai che biopic non si può proprio sentire

MARIO8530
Posted
On 1/22/2025 at 10:39 AM, Mario1944 said:

dal XVI secolo

Allora la Divina Commedia la conoscevano. E tanti libri stranieri che cita Emily Brontë, ad esempio.

Poi l'opera, dall'Inghilterra al Giappone è assodata come prodotto d'esportazione pregiato. Infatti in russia, inghilterra... dicono bravò!

Ecco, la call suona milanese. Ma tanti termini si trovano sul dizionario se non li conosci. In questi casi, però, le grammatiche e ogni guida che si rispetti si raccomandano al semplice buonsenso.

On 1/22/2025 at 8:35 AM, Lor3nz said:

fiction"

Mi sembra giusto. Io direi più telenovela🥴 con l'enfasi e l'entusiasmo di una personaggia popolana propria delle telenovele.

Una cosa che mi irrita parecchio sono quelle persone che usano i francesismi, taglierei loro la lingua.

Ho sempre odiato quella lingua, vista come inutile spreco di tempo. Invece voi l'avete sempre fatto, capisco la difficoltà. Almeno io che sono del '99 ho avuto sempre l'inglese a scuola, per cui mi sembrano naturalissimi tanti termini che sono prestiti.

Eh, ma trovando francesismi in giro poi ho voluto capire il significato.

Poi se malauguratamente l'Italia avesse un po' di Francia, che di conseguenza causerebbe un miglioramento tanto da non farla sembrare più una serie di buchi scavati in una parete rocciosa -quale troppo spresso sembra-, ma un'utopia di progresso sociale, uno striscio di riforma mai avuta e un'utopia scientifica, non mi lamenterei poi molto.

busdriver
Posted (edited)
On Wed Jan 22 2025 (GMT+0000) at 12:45 PM, Almadel said:

mentre trovo fastidioso "call" invece di "telefonata".

io trovo anche fastidiose le telefonate,vedi te. Quando suona la prima cosa che dico è una bestemmia. Poi rispondo..

13 hours ago, MARIO8530 said:

Allora la Divina Commedia la conoscevano

pù pù pù. personalmente certi autori preferisco averli nella stufa a fare il fuoco. Ci sono altri autori italiani e non pregevoli.

Vedasi il verismo,il pallone gonfiato di d'annunzio (volutamente minuscolo ) e altri scarsoni (vedi appunto dante) non ne fanno parte.

Avevo parlato del tentativo malfatto di svecchiare la lingua italiana fatto dai paninari

https://docelektro.blogfree.net/?t=6545380

Ma aimè il rimedio era peggiore del difetto!

Edited by busdriver
Posted (edited)
On 1/24/2025 at 5:36 PM, busdriver said:

Avevo parlato del tentativo malfatto di svecchiare la lingua italiana fatto dai paninari

https://docelektro.blogfree.net/?t=6545380

Busdriver sei ancora uno dei pochi che ancora scrive un blog. Ricordo che 20 anni fa ne leggevo tanti.

Da quando ci sono i social ormai la scrittura si limita solo alle chat di parlato scritto e ai post in rete

Che tristezza...

Pensa che vogliono farmi iscrivere ad un corso di aggiornamento per imparare a creare podcast

Edited by Pugsley
busdriver
Posted

finchè riesco io scrivo sul mio blog. dicono che aumenti l'energia universale

Posted
9 hours ago, Pugsley said:

 

Pensa che vogliono farmi iscrivere ad un corso di aggiornamento per imparare a creare podcast

Fallo, è molto interessante

Posted (edited)
3 hours ago, Cesco00 said:

Fallo, è molto interessante

Non ho la stoffa...

...poi tanto voi non mi ascoltate 😜

Edited by Pugsley
Posted

Non è vero, noi ti ascoltiamo sempre. Ascoltiamo anche i vocali di 8 minuti, e lo sai.

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