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FreakyFred

@Almadel mi interpreta sempre al contrario 😛

Io sono alla costante ricerca di rapporti alla pari. Che poi mi piaccia "giocarli" in modo asimmetrico è solo, appunto, un gioco. Il problema si presenta nella misura in cui il gioco potrebbe tracimare e compromettere la realtà, e il sospetto è che la mia tendenza a selezionare potenziali partner che danno un'aria di immaturità potrebbe essere la ragione per cui poi sono immaturi davvero.

@FreakyFred, io penso che il ragazzo che piacerebbe a te non esista proprio.

Questo leggendario twink: giovane ma assertivo e sentimentalmente maturo;

sottomesso a letto, ma a cui non piaccia il sesso anale e ami che gli lecchino i piedi

e abbastanza bello da conquistarti al primo sguardo;

se esiste abita in Danimarca e gli piacciono solo i daddy con la pancia.

Pure io mi masturbo su punkabbestia senegalesi amanti del pissing,

della cintura di castità e del sesso a tre con gli orientali

che mi trovino divertente, intelligente, maschio e mille altre cose;

poi però - al termine della sega - mi innamoro solo di persone normali.

Non ho mai fatto casting per trovare persone che cercassero una relazione:

mi trovavo bene con qualcuno abbastanza da frequentarlo e ci si innamorava a vicenda.

A te piace qualcuno e speri che si voglia mettere insieme con te

e se non vuole te la prendi con qualche suo difetto caratteriale; ripetendo all'infinito questo copione.

Se qualcuno ti dice che è un approccio sbagliato, rispondi: "Eh ma io sono introverso"

come se tutti gli introversi del mondo (almeno il 70% delle persone si ritiene tale)

fossero in una situazione paragonabile alla tua e lo dici come mia cugina quando parla del suo segno zodiacale 🙂

Non voglio neanche immaginare come riuscirai a gestire - con questo approccio -

cose come la convivenza, il rapporto coi genitori e gli amici di lui, il fatto che ingrassi, incompatibilità sessuali che emergono

e tutti gli altri problemi di una coppia per la quale tu per primo - da come parli di relazioni - non sembri essere maturo.

(Scusate per lo sfogo periodico su FreakyFred :D )

 

 

 

MarkCaltagirone

Ormai pisciarsi addosso è diventata una pratica comune adottata anche dalle coppie meno disinibite, non credo sia questo il problema. E' una cosa che anche "le persone normali" fanno, nel 2019 è così.

1 hour ago, Almadel said:

gli piacciono solo i daddy con la pancia.

 

 

 

caratteristiche inusuali

Edited by MarkCaltagirone
FreakyFred
1 hour ago, Almadel said:

@FreakyFred, io penso che il ragazzo che piacerebbe a te non esista proprio.

Questo leggendario twink: giovane ma assertivo e sentimentalmente maturo;

sottomesso a letto, ma a cui non piaccia il sesso anale e ami che gli lecchino i piedi

e abbastanza bello da conquistarti al primo sguardo;

Suvvia, questa è una caricatura. Il fatto che si parli di un tipo ideale non significa che sia l'unico tipo possibile. 

Ancora una volta: sono sorpreso. Nel senso, se fossi un maitre a pensèr gay come te, terrei quasi un libretto degli appunti su tutto ciò che le persone mi dicono. In passato occasionalmente ti parlavo delle mie cotte; quindi dovresti sapere che non erano affatto tutti così, e con ciò intendo anche requisiti diversi dalla leggendaria perduta assertività. Non hai ancora neanche troppo chiaro il mio rapporto col sesso anale; non è un prerequisito che non piaccia all'altro; al massimo è un prerequisito che non mi metta pressioni per farlo prima possibile.

Non ti dirò che non *puoi* conoscermi perché c'è il forum in mezzo, perché questi aspetti qui in realtà la possibilità di conoscerli ce li hai e dovresti ormai esserne in grado, oltre al fatto che ci sentiamo pure fuori. Quindi ti chiedo: perché non *vuoi* conoscermi, e ciò nonostante vuoi comunque intervenire, principalmente per criticarmi?

E per inciso, anche ammettendo che effettivamente il mio approccio sia sbagliato, quale sarebbe esattamente l'alternativa che tu proponi, e che tu credi io non abbia messo in atto? Tutti i consigli che tu mi abbia mai dato in passato non solo sono stati inutili, ma sono stati attivamente dannosi, perché presupponevano che io fossi come te, e non lo sono. Fai sempre questa presunzione che le soluzioni siano sempre le stesse. E perché credi ti abbia chiesto dove hai conosciuto il tuo attuale compagno? Contrariamente a te, ricordo tutto quello che mi vien detto, e mi dicesti di averlo conosciuto su un sito di incontri sessuali, al quale per inciso poi mi sono iscritto anche io. Anche io frequento i siti di incontri BDSM. E sai in che altro modo ho seguito i tuoi consigli? Ora faccio sesso in libertà. Quanto è servito? Zero, quei pochi flirt che sono andati un po' oltre non sono iniziati affatto in quel modo.

Altre cose che mi dicesti e che non ricordi evidentemente di avermi detto: ai tempi in cui ancora ero molto più "passivo" rispetto a ciò che mi accadeva, e in momenti in cui ero all'apice dell'innamoramento, incapace perfino di concepire che l'altro potesse essere una brutta persona, TU mi dicesti, quando ti raccontai alcune mie esperienze, che avrei dovuto iniziare a frequentare persone emotivamente più mature. Adesso invece pare che sia io ad usare la cosa come scusa. E onestamente quando mi prudono le dita da raccontarti il modo in cui sono stato trattato nei minimi dettagli... ma lo troveresti il modo per dire che alla fine è colpa mia, lo trovate sempre... e con ciò non si intende che mi addossiate solo una cattiva selezione dei partner, cosa che probabilmente è vera e riconosco anche io, ma anche... cos'altro?

Avanti, vuoi elargire consigli che non ho chiesto, ma perché no? Vediamo, cosa suggerisci? Devo andare nei locali gay, ubriacarmi e rimorchiare? L'ho già fatto. Devo alzare il target di età? L'ho già fatto più volte, riscontrando che erano immaturi uguali o peggio. Mi ripeterai quella di Davy, che devo scegliermeli vicini, come se non avessi mai avuto flirt con gente della mia città? Mi dirai che non devo fissarmi con quelli che non mi danno segnali di interesse, quando negli ultimi sette anni ogni singolo ragazzo con cui ci ho provato si dimostrava attratto da me?

Ci sono problemi, cazzo. Non c'è la formula magica. E purtroppo alcuni di questi problemi derivano da come sono fatto proprio neurologicamente, alcuni altri dal mio carico negativo di esperienze, e alcuni altri ancora dal modo in cui noi o voi siamo fatti come maschi omosessuali, da come funziona questo mondo. È così, hai voglia a chiudere gli occhi, non siamo in un mondo giusto, non accade che ciascuno sia felice nella misura in cui si dà da fare per esserlo, alcuni ricevono mazzate e devono cercare di andare avanti anche con le ossa rotte. E no, non tutti gli omsoessuali hanno esattamente le mie stesse difficoltà; parrebbe una cosa tipo il 30%, vuoi ignorarli tutti? Diciamo di più: quanti ve ne sono QUI, sul forum? Anzi, quanti ne sono intervenuti QUI, su questo topic? È sconfortante, fa un po' paura, non mi meraviglio che lo sia voglia negare. Non vedete l'ora di liberarvene, e lo capisco, vogliamo la stessa cosa, ma non ci si arriva facendo finta che non ci sia. 

Saramandasama
29 minutes ago, FreakyFred said:

Suvvia, questa è una caricatura. Il fatto che si parli di un tipo ideale non significa che sia l'unico tipo possibile. 

Ancora una volta: sono sorpreso. Nel senso, se fossi un maitre a pensèr gay come te, terrei quasi un libretto degli appunti su tutto ciò che le persone mi dicono. In passato occasionalmente ti parlavo delle mie cotte; quindi dovresti sapere che non erano affatto tutti così, e con ciò intendo anche requisiti diversi dalla leggendaria perduta assertività. Non hai ancora neanche troppo chiaro il mio rapporto col sesso anale; non è un prerequisito che non piaccia all'altro; al massimo è un prerequisito che non mi metta pressioni per farlo prima possibile.

Non ti dirò che non *puoi* conoscermi perché c'è il forum in mezzo, perché questi aspetti qui in realtà la possibilità di conoscerli ce li hai e dovresti ormai esserne in grado, oltre al fatto che ci sentiamo pure fuori. Quindi ti chiedo: perché non *vuoi* conoscermi, e ciò nonostante vuoi comunque intervenire, principalmente per criticarmi?

E per inciso, anche ammettendo che effettivamente il mio approccio sia sbagliato, quale sarebbe esattamente l'alternativa che tu proponi, e che tu credi io non abbia messo in atto? Tutti i consigli che tu mi abbia mai dato in passato non solo sono stati inutili, ma sono stati attivamente dannosi, perché presupponevano che io fossi come te, e non lo sono. Fai sempre questa presunzione che le soluzioni siano sempre le stesse. E perché credi ti abbia chiesto dove hai conosciuto il tuo attuale compagno? Contrariamente a te, ricordo tutto quello che mi vien detto, e mi dicesti di averlo conosciuto su un sito di incontri sessuali, al quale per inciso poi mi sono iscritto anche io. Anche io frequento i siti di incontri BDSM. E sai in che altro modo ho seguito i tuoi consigli? Ora faccio sesso in libertà. Quanto è servito? Zero, quei pochi flirt che sono andati un po' oltre non sono iniziati affatto in quel modo.

Altre cose che mi dicesti e che non ricordi evidentemente di avermi detto: ai tempi in cui ancora ero molto più "passivo" rispetto a ciò che mi accadeva, e in momenti in cui ero all'apice dell'innamoramento, incapace perfino di concepire che l'altro potesse essere una brutta persona, TU mi dicesti, quando ti raccontai alcune mie esperienze, che avrei dovuto iniziare a frequentare persone emotivamente più mature. Adesso invece pare che sia io ad usare la cosa come scusa. E onestamente quando mi prudono le dita da raccontarti il modo in cui sono stato trattato nei minimi dettagli... ma lo troveresti il modo per dire che alla fine è colpa mia, lo trovate sempre... e con ciò non si intende che mi addossiate solo una cattiva selezione dei partner, cosa che probabilmente è vera e riconosco anche io, ma anche... cos'altro?

Avanti, vuoi elargire consigli che non ho chiesto, ma perché no? Vediamo, cosa suggerisci? Devo andare nei locali gay, ubriacarmi e rimorchiare? L'ho già fatto. Devo alzare il target di età? L'ho già fatto più volte, riscontrando che erano immaturi uguali o peggio. Mi ripeterai quella di Davy, che devo scegliermeli vicini, come se non avessi mai avuto flirt con gente della mia città? Mi dirai che non devo fissarmi con quelli che non mi danno segnali di interesse, quando negli ultimi sette anni ogni singolo ragazzo con cui ci ho provato si dimostrava attratto da me?

Ci sono problemi, cazzo. Non c'è la formula magica. E purtroppo alcuni di questi problemi derivano da come sono fatto proprio neurologicamente, alcuni altri dal mio carico negativo di esperienze, e alcuni altri ancora dal modo in cui noi o voi siamo fatti come maschi omosessuali, da come funziona questo mondo. È così, hai voglia a chiudere gli occhi, non siamo in un mondo giusto, non accade che ciascuno sia felice nella misura in cui si dà da fare per esserlo, alcuni ricevono mazzate e devono cercare di andare avanti anche con le ossa rotte. E no, non tutti gli omsoessuali hanno esattamente le mie stesse difficoltà; parrebbe una cosa tipo il 30%, vuoi ignorarli tutti? Diciamo di più: quanti ve ne sono QUI, sul forum? Anzi, quanti ne sono intervenuti QUI, su questo topic? È sconfortante, fa un po' paura, non mi meraviglio che lo sia voglia negare. Non vedete l'ora di liberarvene, e lo capisco, vogliamo la stessa cosa, ma non ci si arriva facendo finta che non ci sia. 

Sei un puro! Prima o poi vincerai!

Hinzelmann
37 minutes ago, FreakyFred said:

Non vedete l'ora di liberarvene

Ora non esageriamo...il fatto che alcuni utenti di questo forum non siano emotivamente solidissimi ed ogni tanto sbarroccino, scrivendo delle stupidaggini non è di suo indicativo del fatto che vogliano liberarsi delle persone, è che non sono in grado di farsi carico di tutto il corredo di frustrazioni, amarezze, dispiaceri etc

E quindi capita che scrivano delle cose sbagliate, laddove nel real magari si limiterebbero a tenersi a distanza di prudenza.

 

Avevo già risposto, francamente non ricordo come, ma aggiungo qualcosa di molto importante che mi era sfuggito . E' necessario che il mio ipotetico partner mi accetti per come sono e non cerchi di cambiarmi. Io mi pongo l'obiettivo di accettarlo con i suoi difetti e gli chiedo di accettare i miei. E' un ''patto'' molto importante in una relazione. 

FreakyFred
1 minute ago, Hinzelmann said:

Ora non esageriamo...il fatto che alcuni utenti di questo forum non siano emotivamente solidissimi ed ogni tanto sbarroccino, scrivendo delle stupidaggini non è di suo indicativo del fatto che vogliano liberarsi delle persone, è che non sono in grado di farsi carico di tutto il corredo di frustrazioni, amarezze, dispiaceri etc

E quindi capita che scrivano delle cose sbagliate, laddove nel real magari si limiterebbero a tenersi a distanza di prudenza.

 

Scusa Hinzelmann, mi sa che non mi sono spiegato bene: non dico che vogliano liberarsi di me; vogliono liberarsi della mia situazione. Se prima o poi la mia situazione si risolve il problema è sistemato comunque, mi spiego?

Mi viene in mente un passo dai fratelli Karamazov 

Ammettiamo, per esempio, che io sia capace di soffrire profondamente; un altro uomo non potrà mai sapere sino a che punto io soffra, perchè è un altro, diverso da me e, soprattutto, perchè è raro che una persona acconsenta a riconoscere la sofferenze di un'altra (come se si trattasse di una onorificenza). Perchè, secondo te, non le vuole riconoscere? Perchè, per esempio, io mando cattivo odore, perchè ho un viso stupido, perchè una volta gli ho pestato un piede. Inoltre c'è sofferenza e sofferenza: una sofferenza che mi avvilisca, per esempio la fame, il mio benefattore può ancora concedermela; ma una sofferenza un pochino più elevata, per un'idea, poniamo, quella non la ammetterà se non in casi rari, magari perchè, guardandomi, riterrà che non ho il viso che, secondo lui, dovrebbe avere un uomo che soffre per quella tale idea. Ed ecco che subito mi priva dei suoi benefici, e magari non lo farà neppure per malvagità di cuore. I poveri, specialmente quelli di buona famiglia, non dovrebbero mai mostrarsi alla luce del sole, ma chiedere l'elemosina attraverso i giornali. In astratto si può ancora amare il prossimo e talvolta anche da lontano, ma da vicino quasi mai. Se tutto avvenisse come a teatro, nei balletti, dove i poveri arrivano in scena vestiti di cenci di seta e di merletti strappati, be'... allora si potrebbero guardare con compiacenza. Guardarli con compiacenza, dico, amarli però proprio no!

FreakyFred
25 minutes ago, Olimpo said:

Avevo già risposto, francamente non ricordo come, ma aggiungo qualcosa di molto importante che mi era sfuggito . E' necessario che il mio ipotetico partner mi accetti per come sono e non cerchi di cambiarmi. Io mi pongo l'obiettivo di accettarlo con i suoi difetti e gli chiedo di accettare i miei. E' un ''patto'' molto importante in una relazione. 

Posso supporre che nel frattempo abbiano cercato di cambiarti...

20 minutes ago, FreakyFred said:

Posso supporre che nel frattempo abbiano cercato di cambiarti...

be bisogna dare tempo a ciascuno.... non credo sia facile accettare una persona per come è veramente mai, anche per questo molte persone sono ''sole''... o perché non riescono ad essere accettate o perché non riescono ad accettare l'altro.

22 hours ago, Olimpo said:

E' necessario che il mio ipotetico partner mi accetti per come sono e non cerchi di cambiarmi. Io mi pongo l'obiettivo di accettarlo con i suoi difetti e gli chiedo di accettare i miei. E' un ''patto'' molto importante in una relazione. 

Che però ha, e non può non avere, dei limiti – che sono le stesse condizioni di possibilità del rapporto. Due persone devono poter marciare, stare entrambi bene, "funzionare" bene insieme, e questo implica quasi sempre degli aggiustamenti e dei "cambiamenti" da parte di ognuno dei due. O anche solo di uno dei due (e questa situazione può essere più problematica). Certo, ci deve essere una accettazione di fondo, che si confonde con una sorta di "ti voglio bene", "ti amo". Ma dopo che lo si è detto, che ce lo si è detto, nella grande maggioranza dei casi è difficile che non siano necessari piccoli o meno piccoli cambiamenti su alcuni modi di essere, revisioni di comportamenti, un maturare su certi piani, ecc.

46 minutes ago, Isher said:

Che però ha, e non può non avere, dei limiti – che sono le stesse condizioni di possibilità del rapporto. Due persone devono poter marciare, stare entrambi bene, "funzionare" bene insieme, e questo implica quasi sempre degli aggiustamenti e dei "cambiamenti" da parte di ognuno dei due. O anche solo di uno dei due (e questa situazione può essere più problematica). Certo, ci deve essere una accettazione di fondo, che si confonde con una sorta di "ti voglio bene", "ti amo". Ma dopo che lo si è detto, che ce lo si è detto, nella grande maggioranza dei casi è difficile che non siano necessari piccoli o meno piccoli cambiamenti su alcuni modi di essere, revisioni di comportamenti, un maturare su certi piani, ecc.

esempio classico: quando si va a convivere e si costruisce il nido d'ammore, chè arrivare a compromessi accettabili sulla cogestione degli spazi vitali è più difficile che far andar d'accordo i piddini...

nel mio caso, nelle prime settimane insieme sò volate sedie, piante, piatti, divani, urla, promess.. ehm.. minacce di separazione, richieste danni morali & materiali...

Edited by freedog
Hinzelmann

La convivenza non la vedo neanche così necessaria, certo bisogna incontrare i desiderata di un'altra persona che lavori, sia in grado di mantenersi da sola  ed accetti di vivere vicini ma separati per qualsivoglia motivo, che non sia il tradimento unilaterale e reiterato, fatto alle spalle.

Certo crescono le possibilità di incappare in un velato-problematico

Il discorso diventa nevralgico per il teorema dell'imbuto, il problema non è mai la singola scelta sulla singola questione ma il sommarsi fra di loro

Arriva un punto -per tutti- oltre il quale la corrente ti trascina verso un esito fatale

On 7/3/2019 at 5:54 PM, FreakyFred said:

Mi sorprende sempre quanto, dopo tipo dieci anni che mi leggi, tu non abbia capito proprio niente di niente di me xD

Ma andiamo con ordine; per cominciare decidi se l'assertività possono demandarla solo gli assertivi perché ce l'hanno, o solo quelli che non sono assertivi perché non ce l'hanno. 

Non so come tu intende l'assertività, ma io ne ho dato chiara definizione, e se ti attieni a quella mi pare realizzerai che anche una donna può essere assertiva. 

In effetti, anche se magari non tutte le mie profonde sfumature psicologiche trapelano, avresti dovuto almeno cogliere in una decade che FreakyFred è un amante dei twink un po' femminili che ama fare il master. Non è tipicamente il profilo psicologico del M4M, e infatti io non sono particolarmente stimolato, sessualmente o emotivamente, dall'ideale virile dell'uomo in carriera; altrimenti ti aspetteresti che ne abbia incrociato uno prima o poi, no? Perché sono finito sempre con ragazzini? E perché non faccio altro che ripetere che secondo me il più grosso problema della comunità gay maschile è la mascolinità tossica?

Rispondo dunque, e così rispondo anche ad @Hinzelmann, che la ragione di tutto ciò è che a me il ragazzo femminile, ovvero dolce, mansueto, accogliente e un po' fragile e bisognoso di cure, piace da matti.  E mi piacciono quasi tutte le doti femminili in un partner, se è per questo; in genere quando mi immagino un partner ideale me lo immagino parecchio femminile. 

Donde la richiesta di assertività che è "maschile" allora?

Banalmente, l'assertività la si considera maschile perché è la dote di chi "conduce". Sa dove andare, sa come arrivarci, sa come guidare il prossimo sino a lì. La femminilità è passiva nel senso che si fa condurre, è docile e in cerca di una guida. Da' una lettura a Costanza Miriano, è una cattotalebana ma non è scema: ti spiega esattamente cosa deve fare una femmina stereotipata: essere sottomessa, ovvero accettare di essere quella malleabile e che si adatta all'altro, che si fa guidare da lui e che tende a mettere prima le esigenze di lui. Il maschio d'altro canto deve essere un eroe che la protegge ed è disposto a morire per lei. Questa è l'essenza della dinamica maschio-femmina tradizionale.

Ora, tu dammi un bel twinkino femminile in questo senso qui, ovvero di animo dolce  e mansueto, emotivo ma che ammorbidisca così la mia a volte eccessiva rigidità e al contempo sia disposto a farsi dare invece da me un indirizzo più preciso facendosi "condurre", e io ci metto la firma. Non è quello il problema. Il problema è che non esiste un passivo così; e a dire il vero non esiste più neanche una donna così. Oggi nessuno vuole fare il malleabile, il mansueto, quello che si fa condurre; vogliono tutti guidare loro.

E va benissimo. Non ho alcun problema con questo, abbiamo tutti il diritto di voler guidare noi. Certo in coppia un minimo occorre adattarsi, ma si possono fare dei compromessi, e se uno preferisce fare a turno al volante per me va davvero benissimo. Anzi, ho preso atto da un po' che in realtà questa è diventata l'unica modalità concreta di strutturare una coppia ed è una cosa che mi può anche piacere.

Però il punto è che la donna, e preciso, la donna stereotipata, quella emotiva, delicata, accogliente ma occasionalmente isterica, quella di Costanza Miriano, insomma... è una frana al volante. E io non voglio dare il volante in mano ad uno che è una frana a guidare, ho già fatto vari incidenti quasi mortali in questo modo. 

Ok, dobbiamo fare i turni al volante?

Perfetto, a posto per me.

Ma allora pretendo che il mio partner guidi da Dio

 

Sebbene in tutto ciò, nessuno di voi abbia compreso che l'assertività non è una qualità più o meno opzionale,ma un qualcosa che va sviluppato in quanto necessario per una comunicazione clinicamente parlando non '' schizofrenica'' tra due individui.Applaudirei @FreakyFred per il sapiente uso delle metafore fino a farmi venire i calli ai polpastrelli.In tutto ciò aggiungerei

''Sei ottimista,perchè in realtà nessuno vuole guidare se non quando l'impegno è minimo e le responsabilità pure e per il giusto tempo da avere più guadagno personale possibile',quindi non si tratta di qualità di guida il problema,ma nettamente solo nell'intenzione del conducente.''

On 7/4/2019 at 5:35 PM, FreakyFred said:

Appunto... 

Vi racconto una storiella di qualche mese fa: vado ad un locale gay con un mio amico, che anche lui è molto twink lover, ma contrariamente a me non fa selezione sulla base del QI, così lo vedi sempre circondato da questi ragazzetti deliziosi intelligenti come cucchiaini. Comunque mi presenta alcuni suoi amici, e ce n'è uno che è meno stupido degli altri. È divertente, sa conversare, ed è chiaramente attratto da me. Dovete sapere che io non sono uno di quelli che ama gli irraggiungibili, al contrario mi piace piacere, e dunque trovo il fatto di essere attratti da me un valore aggiunto, una cosa che dà punti. Insomma, resto positivamente colpito sotto vari aspetti. Trattasi di cosa molto molto rara, specifichiamolo.

Lo rivedo qualche sera dopo, ma stavolta sta sempre attaccato al cellulare; gli chiedo come mai e mi vomita addosso una storia pazzesca riguardo ad un ragazzo che frequenta, ma forse non frequenta più, che forse è uno scopamico, ma lui voleva che fosse fidanzato, ma poi aveva cambiato idea, a quel punto però non voleva più lui, poi scopavano con altri, poi forse no, poi forse sì ma senza dirselo.... non ve la riassumo nemmeno, era una roba da mettersi le mani nei capelli e da chiedersi chi cazzo a questo mondo voglia infilarsi in un simile ginepraio.

Come dicevo, una volta quando vedevo situazioni complesse e problematiche di questo tipo ero intrigato: mi intrigano i problemi, perché dove ci sono problemi si può applicare il cervello per costruire le soluzioni; risolvere problemi è il mio lavoro. Tuttavia negli anni ho capito che la maggior parte delle persone ama i propri problemi e non li vorrebbe mai e poi mai risolvere; anzi, spesso è il proprio problema. 

Ho capito che questo qua, almeno allo stato attuale, è come Attila, dove passa lui non cresce più l'erba. Ma io l'ho scoperto solo al secondo incontro, questo; come mai al primo l'unico che mi piaceva e a cui piacevo era proprio questo qua? Forse che sono tutti così quelli sotto i trenta? Comunque ho fatto l'unica cosa che avesse senso nella mia posizione: ho evitato accuratamente di averci ulteriori contatti; in questi casi se lo fai tende a scattare la scintilla solo che poi resto bruciato io, quindi meglio darci subito di estintore. Così non l'ho visto più e mi sono giocato il ragazzo che mi piaceva per la stagione autunno-inverno 2018-19; il prossimo secondo le statistiche apparirà fra un annetto.

Qualche tempo dopo ho saputo che si era fidanzato, e ammetto di esserci rimasto malissimo. Per quanto ovviamente fosse un tipo problematico, evidentemente non era del tutto impossibile averci un rapporto. Come sempre torna a tormentarmi la parola "se". "Se" invece ci avessi provato? In realtà sappiamo che se ci avessi provato probabilmente ci avrei solo perso qualche epatocita e cinque o sei mesi di vita. Il fatto che qualcun altro riesca a far funzionare quel rapporto, verosimilmente patologico, con quella persona patologica, non significa che possa farlo anche io. Ovvio. Ma io rosico lo stesso. 

Però il punto è, e così torno anche un pochino in topic, che il tipo deve:

- essere carino (fisico)

e

- capire le mie battute (non solo fisico)

Già quanti ce ne saranno, su cento? Non tanti, lo sappiamo già.

Se ci aggiungiamo il requisito che debba anche essere psicologicamente risolto, ecco, non è più neanche così strano che sia single ininterrottamente da dieci anni, gli odds sono gli stessi di cercare la vita su altri pianeti. Per questo ho sempre avuto la tendenza a rischiare e tentare anche con quelli che chiaramente non sono risolti, ma semplicemente perché se no non resta letteralmente nessuno. Quando capita uno che un po' mi piace non posso farmelo scappare, no? No?

Actually... sì, se ha quel genere di problemi dovrei. Non solo dovrei farmelo scappare, ma dovrei anche essere pronto a scappare io, in caso dovesse seguirmi. 

Allo stato attuale, infatti, non ci provo più con nessuno. 

E se cercate a tutti costi le ragioni personali per cui io insisto tanto sulla necessità di iniziare a fare ai finocchi un po' di educazione sentimentale e un po' di psicoterapia che funzioni, eccovela servita: per me al momento è impossibile trovarne uno che mi piaccia e che non sia psicologicamente pericoloso come un riccio di mare alla guida di un camion carico di carburante per razzi lanciato a centoventi l'ora contromano sulla Salerno-Reggio Calabria. Può essere che ciò sia in parte perché in qualche strana maniera li calamito io. Tuttavia resto abbastanza persuaso che evidentemente questo tipo di persona stia ormai diventando la nuova normalità, e non posso che trovarlo tragico. 

 

intelligenti come cucchiaini l'ho trovato delizioso ahahhahahhhaha

On 7/4/2019 at 5:35 PM, FreakyFred said:

Appunto... 

Vi racconto una storiella di qualche mese fa: vado ad un locale gay con un mio amico, che anche lui è molto twink lover, ma contrariamente a me non fa selezione sulla base del QI, così lo vedi sempre circondato da questi ragazzetti deliziosi intelligenti come cucchiaini. Comunque mi presenta alcuni suoi amici, e ce n'è uno che è meno stupido degli altri. È divertente, sa conversare, ed è chiaramente attratto da me. Dovete sapere che io non sono uno di quelli che ama gli irraggiungibili, al contrario mi piace piacere, e dunque trovo il fatto di essere attratti da me un valore aggiunto, una cosa che dà punti. Insomma, resto positivamente colpito sotto vari aspetti. Trattasi di cosa molto molto rara, specifichiamolo.

Lo rivedo qualche sera dopo, ma stavolta sta sempre attaccato al cellulare; gli chiedo come mai e mi vomita addosso una storia pazzesca riguardo ad un ragazzo che frequenta, ma forse non frequenta più, che forse è uno scopamico, ma lui voleva che fosse fidanzato, ma poi aveva cambiato idea, a quel punto però non voleva più lui, poi scopavano con altri, poi forse no, poi forse sì ma senza dirselo.... non ve la riassumo nemmeno, era una roba da mettersi le mani nei capelli e da chiedersi chi cazzo a questo mondo voglia infilarsi in un simile ginepraio.

Come dicevo, una volta quando vedevo situazioni complesse e problematiche di questo tipo ero intrigato: mi intrigano i problemi, perché dove ci sono problemi si può applicare il cervello per costruire le soluzioni; risolvere problemi è il mio lavoro. Tuttavia negli anni ho capito che la maggior parte delle persone ama i propri problemi e non li vorrebbe mai e poi mai risolvere; anzi, spesso è il proprio problema. 

Ho capito che questo qua, almeno allo stato attuale, è come Attila, dove passa lui non cresce più l'erba. Ma io l'ho scoperto solo al secondo incontro, questo; come mai al primo l'unico che mi piaceva e a cui piacevo era proprio questo qua? Forse che sono tutti così quelli sotto i trenta? Comunque ho fatto l'unica cosa che avesse senso nella mia posizione: ho evitato accuratamente di averci ulteriori contatti; in questi casi se lo fai tende a scattare la scintilla solo che poi resto bruciato io, quindi meglio darci subito di estintore. Così non l'ho visto più e mi sono giocato il ragazzo che mi piaceva per la stagione autunno-inverno 2018-19; il prossimo secondo le statistiche apparirà fra un annetto.

Qualche tempo dopo ho saputo che si era fidanzato, e ammetto di esserci rimasto malissimo. Per quanto ovviamente fosse un tipo problematico, evidentemente non era del tutto impossibile averci un rapporto. Come sempre torna a tormentarmi la parola "se". "Se" invece ci avessi provato? In realtà sappiamo che se ci avessi provato probabilmente ci avrei solo perso qualche epatocita e cinque o sei mesi di vita. Il fatto che qualcun altro riesca a far funzionare quel rapporto, verosimilmente patologico, con quella persona patologica, non significa che possa farlo anche io. Ovvio. Ma io rosico lo stesso. 

Però il punto è, e così torno anche un pochino in topic, che il tipo deve:

- essere carino (fisico)

e

- capire le mie battute (non solo fisico)

Già quanti ce ne saranno, su cento? Non tanti, lo sappiamo già.

Se ci aggiungiamo il requisito che debba anche essere psicologicamente risolto, ecco, non è più neanche così strano che sia single ininterrottamente da dieci anni, gli odds sono gli stessi di cercare la vita su altri pianeti. Per questo ho sempre avuto la tendenza a rischiare e tentare anche con quelli che chiaramente non sono risolti, ma semplicemente perché se no non resta letteralmente nessuno. Quando capita uno che un po' mi piace non posso farmelo scappare, no? No?

Actually... sì, se ha quel genere di problemi dovrei. Non solo dovrei farmelo scappare, ma dovrei anche essere pronto a scappare io, in caso dovesse seguirmi. 

Allo stato attuale, infatti, non ci provo più con nessuno. 

E se cercate a tutti costi le ragioni personali per cui io insisto tanto sulla necessità di iniziare a fare ai finocchi un po' di educazione sentimentale e un po' di psicoterapia che funzioni, eccovela servita: per me al momento è impossibile trovarne uno che mi piaccia e che non sia psicologicamente pericoloso come un riccio di mare alla guida di un camion carico di carburante per razzi lanciato a centoventi l'ora contromano sulla Salerno-Reggio Calabria. Può essere che ciò sia in parte perché in qualche strana maniera li calamito io. Tuttavia resto abbastanza persuaso che evidentemente questo tipo di persona stia ormai diventando la nuova normalità, e non posso che trovarlo tragico. 

 

Per caso non è che sei attratto da soggetti instabili,in quanto cerchi di autosabotarti?

On 7/4/2019 at 6:15 PM, FreakyFred said:

No, spiegamela, su che basi lo decidi ti con chi vuoi approfondire la conoscenza, se non sulla base dell'aspetto e della conversazione? Hai poteri telepatici? Me li presti gentilmente?

O forse quello che intendi è che dovrei approfondire la conoscenza con cinquantamila persone indifferentemente dal "potenziale" che esibiscono ad un primo sguardo. Un ragionamento da estroverso, quale però non sono. Io devo selezionare. 

Sì, abbastanza innocua in sé, però devi cogliere la dimensione che assume in un quadro più grande. Questo accadeva mesi fa, e non ho incontrato nessun altro che mi piacesse da allora. In una situazione di questo tipo la minidelusione diventa abbastanza maxidelusione. E se accade una volta, due volte, e tre volte... poi alla quarta magari dici "ok, qua non si smuove niente, proviamoci con questo anche se è svitato". E poi quella volta essendo lui svitato, prevedibilmente, ti fai male. Capisci?

Non selezionare,fatti bastare l'estetica e approfondisci,sforzati se necessario contro ogni tua parte.Potresti uscire dal circolo vizioso forse.Sul resto non può piovere per sempre davvero.

https://www.inc.com/melissa-chu/want-to-become-luckier-heres-what-you-need-to-do-a.html

On 7/4/2019 at 7:50 PM, FreakyFred said:

E ci sta anche, forse, che io sappia leggere attraverso questo tipo di cose? O pensi che di tutti proprio io non sappia ruolare?

È delizioso vedere come sul forum siate tutti così disinteressati ed eterei e spirituali, purtroppo io sono più animalesco e tendenzialmente il "volermi scopare qualcuno", che qui inspiegabilmente traduce "trovare che è carino ed è piacevole parlarci", lo uso spesso come punto di partenza per interessarmi sentimentalmente. 

C'è caso poi che gli interessi in comune di cui tu parli siano in effetti gli stessi di cui parlo io; quello attuale dove lo hai conosciuto, al club Verasinistra, ad Arcigay, in qualche circolo intellettuale veneto? Insegnami come si fa, plasmami a tua immagine, disegnami come una delle tue passive francesi.

Eh. Sai, uno con il mio passato un pochettino alla salute mentale deve porci attenzione. Tralasciando i pericoli per la vita che ora fortunatamente sono abbastanza superati, vorrei evitare di perdere un posto di lavoro che mi sono sudato, banalmente. 

Tu fra l'altro sei un po' nuovo sul forum e dunque non puoi probabilmente ricordare che io facevo così tanta sana autocritica che mi ero convinto di essere la peggiore delle merde umane. Più o meno come fai tu, e segui il mio consiglio: quando davvero pensi di fare così schifo, non ti farà male iniziare a notare i piccoli segni di schifo che ci sono anche fuori di te. Ti farà sentire un senso di fratellanza. Equilibrio, è la chiave di tutto. 

No, io non lo scrivo perché i casi umani spesso non sanno di esserlo. Ma mi riservo di scartare sommessamente i casi umani al primo segno che sono casi umani...

...Tuttavia  su questo hai ragione. Un po' di tolleranza bisogna averla, visto che siamo tutti un pochino smidollati. Equilibrio. La vita è una partita a go le cui regole sono state inutilmente complicate. Bisogna far trionfare l'equilibrio, e io ho in effetti la sensazione che un qualche livello di fragilità e di debolezza lo debba tollerare, e a volte debba provare a guardare oltre i limiti umani del prossimo. È chiaro anche, però, che finora da quel punto di vista ho troppato alla grande perdonando e capendo comportamenti che non andavano né perdonati né capiti ma puniti a colpi di mazza chiodata. Se finora sono stato selvaggiamente punito per pazienza e perseveranza, forse devo imparare a incazzarmi col prossimo e a fottermene un po' di più, ti fila?

Certo se sapessi come si fa a distinguere il materiale da relazione da materiale da psichiatra, e sapessi accogliere il primo e sferrar calci in culo al secondo a colpo sicuro, non credi che l'avrei già fatto?

Dovendo preservare la mia esistenza, sia in senso stretto che in senso lato, al momento uso un approccio conservativo.

Che purtroppo mi lascia single; ma finora non è che altre strategie abbiano funzionato in modo molto diverso quindi suppongo per ora vada bene. 

 

Sullo scartare e sul preservare fai benissimo.Riguardo al riconoscere il caso umano o non adatto a te,è semplice.Quando conosci qualcuno e ti rendi conto istintivamente(o con deduzione logica di cui non difetti e che ti consiglio SEMPRE di esercitare in questi frangenti) che ti creerà sofferenza,semplicemente dà retta all'istinto, è la verità,non è una tua percezione o un'incompatibilità risolvibile o chicchessia,è la semplice pura,oggettiva verità,non è una persona che ti può dare stabilità emotiva,lo hai riconosciuto,è un caso umano al massimo te lo scopi se ci sta e ciaone.I difetti sono altri e sebbene esacerbati, non causano la metà dei disagi in questione e quando non,sono ampiamente tollerabili.

On 7/4/2019 at 11:12 PM, AndrejMolov89 said:

Sinceramente io mi trovo sempre dalla parte dello "scarto". Anche quando cerco amicizie senza intenzioni sessuali ed amorose. Ho un carattere particolare, ma sono molto introverso e mi piace ascoltare, e solitamente ho l´abitudine di essere un po´ troppo diretto. Detto questo, capisco l´esigenza di avere una persona stabile e capace di mantenersi fedele alla linea. D´altro canto, IMHO, se si parte da questo presupposto é impossibile fare conoscenze nuove in etá adulta. Nel senso che le persone che appartengono a questa categoria non cercano altro perché  molto probabilmente lo hanno giá  trovato. IMHO.
Bisogna trovare "un investimento" che non crei danni. Su questo sono d´accordo. Molte volte mi sono accollato casi umani, e sono uscito paranoico ed ansioso. Molte volte gli ho aiutati a trovarsi il ragazzo e hanno iniziato volutamente ad odiarmi perché erano delusi dal fatto che gli rifiutassi dal punto di vista sentimentale.

Ci sono modi e modi di essere diretto,non giustificarli come un vizietto tollerabile.Le parole feriscono molto di più delle azioni,spesso e volentieri.Sulle conoscenze in età adulta nell'età dei social,please,ho 30 anni e conosco un ragazzo ogni 2 giorni giusto perchè mi piacciono i twink,sennò sarebbero di più.(e tenenndo in considerazione quanto siano attualmente asettici i rapporti dato il dilagante utilitarismo turbo capitalista che viene proposto ogni giorno).Sul fatto del trovare ragazzi ad altri funziona solo se vuoi scollarteli e se non li conosci molto bene o ci tieni,sennò rischi che perdi l'amicizia.

On 7/4/2019 at 11:17 PM, FreakyFred said:

comforting xD

 

Tanto non è reale.

On 7/5/2019 at 7:47 PM, Saramandasama said:

Secondo me dovresti provarci con un filippino!

Sai che a parte gli scherzi è vero?Il mio ex filippino,è uno moooolto responsabile(almeno sul lavoro),ama il dialogo con toni rispettosi,gli piace assumersi le sue responsabilità sentimentali ed ha un concetto di famiglia molto forte.Se ve lo state chiedendo ci siamo lasciati perchè non era un granchè a scopare e non sa gestire molto bene lo stress di distanza o emotivo(ed è per questo che si organizza tutto).

On 7/6/2019 at 7:38 PM, FreakyFred said:

Suvvia, questa è una caricatura. Il fatto che si parli di un tipo ideale non significa che sia l'unico tipo possibile. 

Ancora una volta: sono sorpreso. Nel senso, se fossi un maitre a pensèr gay come te, terrei quasi un libretto degli appunti su tutto ciò che le persone mi dicono. In passato occasionalmente ti parlavo delle mie cotte; quindi dovresti sapere che non erano affatto tutti così, e con ciò intendo anche requisiti diversi dalla leggendaria perduta assertività. Non hai ancora neanche troppo chiaro il mio rapporto col sesso anale; non è un prerequisito che non piaccia all'altro; al massimo è un prerequisito che non mi metta pressioni per farlo prima possibile.

Non ti dirò che non *puoi* conoscermi perché c'è il forum in mezzo, perché questi aspetti qui in realtà la possibilità di conoscerli ce li hai e dovresti ormai esserne in grado, oltre al fatto che ci sentiamo pure fuori. Quindi ti chiedo: perché non *vuoi* conoscermi, e ciò nonostante vuoi comunque intervenire, principalmente per criticarmi?

E per inciso, anche ammettendo che effettivamente il mio approccio sia sbagliato, quale sarebbe esattamente l'alternativa che tu proponi, e che tu credi io non abbia messo in atto? Tutti i consigli che tu mi abbia mai dato in passato non solo sono stati inutili, ma sono stati attivamente dannosi, perché presupponevano che io fossi come te, e non lo sono. Fai sempre questa presunzione che le soluzioni siano sempre le stesse. E perché credi ti abbia chiesto dove hai conosciuto il tuo attuale compagno? Contrariamente a te, ricordo tutto quello che mi vien detto, e mi dicesti di averlo conosciuto su un sito di incontri sessuali, al quale per inciso poi mi sono iscritto anche io. Anche io frequento i siti di incontri BDSM. E sai in che altro modo ho seguito i tuoi consigli? Ora faccio sesso in libertà. Quanto è servito? Zero, quei pochi flirt che sono andati un po' oltre non sono iniziati affatto in quel modo.

Altre cose che mi dicesti e che non ricordi evidentemente di avermi detto: ai tempi in cui ancora ero molto più "passivo" rispetto a ciò che mi accadeva, e in momenti in cui ero all'apice dell'innamoramento, incapace perfino di concepire che l'altro potesse essere una brutta persona, TU mi dicesti, quando ti raccontai alcune mie esperienze, che avrei dovuto iniziare a frequentare persone emotivamente più mature. Adesso invece pare che sia io ad usare la cosa come scusa. E onestamente quando mi prudono le dita da raccontarti il modo in cui sono stato trattato nei minimi dettagli... ma lo troveresti il modo per dire che alla fine è colpa mia, lo trovate sempre... e con ciò non si intende che mi addossiate solo una cattiva selezione dei partner, cosa che probabilmente è vera e riconosco anche io, ma anche... cos'altro?

Avanti, vuoi elargire consigli che non ho chiesto, ma perché no? Vediamo, cosa suggerisci? Devo andare nei locali gay, ubriacarmi e rimorchiare? L'ho già fatto. Devo alzare il target di età? L'ho già fatto più volte, riscontrando che erano immaturi uguali o peggio. Mi ripeterai quella di Davy, che devo scegliermeli vicini, come se non avessi mai avuto flirt con gente della mia città? Mi dirai che non devo fissarmi con quelli che non mi danno segnali di interesse, quando negli ultimi sette anni ogni singolo ragazzo con cui ci ho provato si dimostrava attratto da me?

Ci sono problemi, cazzo. Non c'è la formula magica. E purtroppo alcuni di questi problemi derivano da come sono fatto proprio neurologicamente, alcuni altri dal mio carico negativo di esperienze, e alcuni altri ancora dal modo in cui noi o voi siamo fatti come maschi omosessuali, da come funziona questo mondo. È così, hai voglia a chiudere gli occhi, non siamo in un mondo giusto, non accade che ciascuno sia felice nella misura in cui si dà da fare per esserlo, alcuni ricevono mazzate e devono cercare di andare avanti anche con le ossa rotte. E no, non tutti gli omsoessuali hanno esattamente le mie stesse difficoltà; parrebbe una cosa tipo il 30%, vuoi ignorarli tutti? Diciamo di più: quanti ve ne sono QUI, sul forum? Anzi, quanti ne sono intervenuti QUI, su questo topic? È sconfortante, fa un po' paura, non mi meraviglio che lo sia voglia negare. Non vedete l'ora di liberarvene, e lo capisco, vogliamo la stessa cosa, ma non ci si arriva facendo finta che non ci sia. 

Sull'età aldilà delle preferenze senti a me,vai a scendere,adesso soffrono meno di omofobia interiorizzata c''è un ambiente più aperto e per il resto freaky,credimi ce la fai,nonostante tutto se sei ancora qui vuol dire che puoi sopportarlo.

On 7/6/2019 at 8:22 PM, Hinzelmann said:

Ora non esageriamo...il fatto che alcuni utenti di questo forum non siano emotivamente solidissimi ed ogni tanto sbarroccino, scrivendo delle stupidaggini non è di suo indicativo del fatto che vogliano liberarsi delle persone, è che non sono in grado di farsi carico di tutto il corredo di frustrazioni, amarezze, dispiaceri etc

E quindi capita che scrivano delle cose sbagliate, laddove nel real magari si limiterebbero a tenersi a distanza di prudenza.

 

Ma fanno benissimo a non accollarsele,se come dici tu la gente ama i suoi problemi,beh lungi da me condividere l'oggetto del loro amore

24 minutes ago, freedog said:

 

vi ci ritrovate? (vista anche tutta la discussione qui sopra)

Non è tutto riconducibile alla famiglia,però il fatto che la cosa non sia valorizzata o sia ''demonizzata'' influisce e necessita un notevole percorso per scrollartela di dosso.Quindi si i primi criminali sono i genitori.

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