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Non credo di essermi spiegato bene.

Ci sono due possibili approcci al sesso e alle relazioni (spoiler: uno e giusto e l'altro sbagliato).

a) Il primo consiste nel fare sesso con le persone che ci piacciono fisicamente e innamorarsi solo delle persone giuste.

Facendo sesso frequentemente si evitano gli abbagli e non si confondono erezioni con emozioni. (Chiamiamoli "Libertini" o "Felici")

b) Il secondo consiste nel cercare la persona giusta e intanto ammazzarsi di seghe. (Chiamiamo "Perbenisti" o "Infelici")

Poiché le persone del secondo tipo cercano persone come loro, la possibilità di incappare in segaioli è molto più alta.

 

Per questo le persone del primo tipo sono meno danneggiate dal porno.

Se l'alternativa è tra uscire con me o segarsi con un commercialista cinquantenne in darkroom, potrei spuntarla.

Se invece l'alternativa è tra me o un master palestrato e superattrezzato in un porno tedesco, no.

 

La promiscuità sessuale ha alzato notevolmente la qualità delle relazioni sentimentali

perché ci ha permesso di non essere schiavi dei nostri istinti sessuali nella scelta di un partner.

I miei amici etero (mio padre compreso...) sono stati costretti a mettersi con la più carina a cui piacevano,

anche se è vegana, cattolica, sessualmente repressa e odia la fantascienza.

Oggi la differenza tra perbenisti etero e libertini gay è meno netta:

ci sono anche ragazzi etero come il mio fratellino - a cui ho dato una rigorosa educazione libertina -

che mi renderà zio con una psicoterapeuta atea, simpatica e di sinistra

e ragazzi gay come Fladimiro e il suo compagno che bisticciano in modo imbarazzante

in onore della serietà del loro impegno sentimentale e del loro bisogno sessuale reciproco.

 

Che un Perbenista accusi i Libertini della sua solitudine è ridicolo:

semplicemente perché i due gruppi fanno il possibile per non entrare in contatto.

La libertà sessuale ha migliorato la qualità delle nostre relazioni,

ma per voi non è cambiato molto: semplicemente ora siete infelicemente single

invece di essere infelicemente fidanzati col primo che - letteralmelmente -

vi ha giurato amore etero pur di provare un cazzo e andare a vivere fuori casa.

 

Per questo sostengo che la vera merda la assaggerai non adesso che sei single,

ma quando ti sarai finalmente fidanzato con quel twink che ti hanno presentato in un bar.

E ti chiederai dopo sei mesi perché non hai lasciato prima quella bella checchina indisponente.

E dopo quello un altro ancora e poi un altro: tutti serissimi e interessati a te,

ma intelligenti come rastrelli, cattolici e fan della Meloni.

 

 

40 minutes ago, Beppe_89 said:

FreakyFred potrebbe però dire che faccio solo finta 

Magari potrebbe dire che ti sei ben adattato al sistema e per ora prediligi amori liquidi, ma cambierai idea

La monogamia seriale cioè la successione di tante relazioni, tutte di breve durata, soddisfa i bisogni emotivi e sessuali senza creare dipendenze e impegni reciproci

Quindi non si può negare che abbia mediamente dei profili di comodità ( non per FreakyFred magari, che è un "costruttore" ma mediamente è innegabile ) evita la promiscuità o il libertinismo che presupporrebbe un sesso freddo, evita l'amore che presupporrebbe di costruire intorno all'oggetto del desiderio una rete di protezione

 

 

 

1 hour ago, Almadel said:

 

La promiscuità sessuale ha alzato notevolmente la qualità delle relazioni sentimentali

 

 

Su questo non sono molto d'accordo. Innanzitutto bisognerebbe capire che cosa si intende per promiscuità. Avere numerosi partner sessuali occasionali, a parte soddisfare un bisogno immediato, di certo non rende felici, e non è poi così diverso dalla masturbazione. L'idea che la promiscuità sia fonte di felicità è un altro cliché, ed anche abbastanza superficiale.

In generale non sono contrario alla promiscuità, ma se questa diventa uno stile di vita più che una sua fase, allora sì sono contrario.

Quello che chiami promiscuità io la chiamerei esperienza. Una persona esperta può distinguere chiaramente l'amore da una infatuazione, una persona inesperta ovviamente ha più difficoltà, ma basta sbatterci la testa un paio di volte e, se sei un tipo sveglio, prima o poi la lezione la impari. E l'esperienza non è solo sessuale, ma è esperienza nei rapporti, nell'aver a che fare con l'altro.

Poi per la mia esperienza personale trovo che la promiscuità e la soddisfazione immediata dei propri istinti sessuali abbiano preso il sopravvento su tutto il resto: il consumismo estremo ha raggiunto anche i rapporti sessuali e non solo, basta pensare alle numerosissime amicizie opportunistiche che tutti abbiamo. La conseguenza di tutto ciò è che non rimane niente di duraturo.

Probabilmente se cambiassimo prospettiva e guardassimo gli uomini non come "masturbatori" ma come persone già forse la qualità dei rapporti potrebbe fare un passo avanti.

Riguardo poi al topic originale, noto con piacere che in molti cercano persone con dei contenuti, non solo "belli e boni". Io dal mio canto posso dire che l'aspetto è importante, ma assolutamente non basta, le persone vanno viste nel complesso, con i loro pregi e i loro difetti, e soprattutto bisogna togliersi l'illusione di poter cambiare qualcuno: per quanto ne sappia è impossibile.

 

Edited by Bob91
24 minutes ago, Almadel said:

Ci sono due possibili approcci al sesso e alle relazioni (spoiler: uno e giusto e l'altro sbagliato).

a) Il primo consiste nel fare sesso con le persone che ci piacciono fisicamente e innamorarsi solo delle persone giuste.(Chiamiamoli "Libertini" o "Felici")

b) Il secondo consiste nel cercare la persona giusta e intanto ammazzarsi di seghe.

(Chiamiamo "Perbenisti" o "Infelici")

 

Sarebbe innanzi tutto da capire perché uno degli approcci (suppongo quello sub a) sia giusto e l'altro (suppongo quello sub b) sia sbagliato, se non altro perché il concetto di giusto e sbagliato non è chiaro che contenuti abbia:

giuridici probabilmente no, estetici forse nemmeno; etici dunque, congetturo;    ma di quale etica delle numerose ormai vigenti a questo mondo?

Contesto poi anche le definizioni accoppiate:

libertini cioè felici, perbenisti cioè infelici, posto che felicità ed infelicità dipendono dalla soddisfazione delle aspettative individuali e dunque un libertino può ben essere infelice per mancanza d'adeguata soddisfazione del suo libertinaggio ed un perbenista viceversa essere felice per adeguata soddisfazione del suo perbenismo.

Tra l'altro ci sarebbe anche da notare che il perbenismo non implica tanto continenza sessuale, quanto osservanza di certe forme nell'attività sessuale e che quindi un libertino discreto potrebbe comodamente essere riconosciuto come perbenista.

A parte le definizioni, per il resto vorrei osservare che la scissione tra sesso ed amore, inteso come affettività che si può manifestare fisicamente nell'attività sessuale, è senz'altro possibile, ma è una variante, non necessariamente in sé preferibile, se non in forza di principi etici predeterminati, del comportamento umano, accanto alla quale variante c'è quella, forse meno diffusa, ma che m'appartiene e che perciò mi compiaccio difendere dalle calunnie 😉 , della congiunzione indissolubile tra sesso ed amore, in virtù della quale non è possibile godere della fisicità sessuale d'un'altra persona senza essere contemporaneamente acceso dall'affettività verso questa persona;   impossibilità di godimento che, chiarisco, prescinde dal contesto etico ambiente e dunque dal giudizio che in forza di tale contesto sia dato dall'attività sessuale priva d'affettività e che pertanto non ha nulla a che fare col perbenismo o, sia pure per converso, col libertinismo, essendo impossibilità dipendente dal modo d'essere e di pensare della singola perona.

In ogni caso, se cercare la persona giusta implica intanto l'ammazzarsi di seghe, non vedo perché uno non possa siffattamente soddisfare in attesa dell'uomo "giusto" o meglio di quello che egli reputa per sé giusto.

D'altronde già la definizione "ammazzarsi di seghe" dipende da una (s)valutazione soggettiva della soddisfazione autoerotica:

quello che a te Almadel pare una specie di suicidio sessuale, a me Mario1944 pare un'ottimo sfogo della naturale potenzialità fisica sessuale del maschio, soprattutto ma non solo nell'adolescenza, senza contaminazione con fisicità d'origine e qualità, nel migliore dei casi, dubbie e certo pericolose, come del resto riconosciuto da coloro che praticano il "libertinismo", tanto che il loro consiglio ossessionante è l'uso dei preservativi e di farmaci e precauzioni varie.

Insomma, se tu e chi come te siete capaci e vi piace separare la fisicità sessuale dell'affettività amorosa, fatti vostri e buon per voi se ne cavate la felicità o ve ne approssimate;   ma dovete concedere, e se pur non lo concedete, le cose stanno così, che altri altrimenti pensano e si regolano e che questo altrimenti pensare ed altrimenti regolarsi non è per loro fonte d'infelicità, posto che vogliate, a sproposito peraltro, chiamarlo perbenismo;  ma al contrario, se non fonte, almeno presupposto per loro di felicità e che sarebbe al contrario fonte per loro d'infelicità il comportamento come quello che tu, Almadel, esalti, di coloro che sono pronti ad aprirsi ed a congiungersi con chiunque pur che sia fisicamente provvisto d'alcunché possa penetrare od essere penetrato, tanto che nell'oscurità di certi luoghi neppure forse discernerebbero una fisicità maschile, pur astrattamente desiderata, da una femminile, pur astrattamente reietta.

 

 

1 hour ago, Bob91 said:

il consumismo estremo ha raggiunto anche i rapporti sessuali e non solo, basta pensare alle numerosissime amicizie opportunistiche che tutti abbiamo.

ehm.. questo delle "amicizie" (ma sarebbe meglio definirle conoscenze) occasionali legate a determinati contesti (scuola, lavoro, eccetera)  è qsa che c'è SEMPRE stato.

Per dire, IO non le ho mai considerate vere amicizie, e non perchè odio facebook ed ho un pessimo rapporto coi social in genere, visto che continuo a preferire incontrare gente dal vivo e non solo on line.

5 hours ago, Almadel said:

Non serve certo teorizzare la società liquida per capire perché esistono i single;

non è di sicuro perché sono sfumate le identità nazionali, crollata la coscienza di classe in crisi la religione

Se vuoi accusare di qualcosa la contemporaneità prenditela piuttosto con la pornografia

che mi rende più appetibile passare la serata immedesimandomi nel protagonista di una gang bang di neri

piuttosto che farmi mezz'ora di auto per venirti a fare un pompino.

Onestamente preferisco un pompino ad una sega su uan situazione distante e irreale,sarò pragmatico

5 hours ago, FreakyFred said:

Ma, Almadel, che accade? Adesso la spiritualità se n'è andata di nuovo ed è di nuovo questione di sesso? Ci accontentavamo di scopare col primo che capita e ora non più? Beh, possiamo considerarlo un progresso, allora: siamo liberi dal giogo di dover corteggiare qualcuno solo per svuotarci le palle. Ancora magnifiche sorti e progressive dell'individuo liberato!

Ma a parte che Almadel ha posto un sacco di condizioni per scontate come se fossero accessibili anche solo per far sess,lui imposta il libertinaggio come una scleta feconda e positiva a livello relazionale,come se si potesse scegliere di essere libertini.Se non piaci a voglia a scegliere.E sebbene tu sia sarcastico no non possiamo affatto liberarci di tale giogo in quanto attualmente devi corteggiare pure per fare sesso loool.

 

Odio la mia disgrafia XD

 

39 minutes ago, freedog said:

ehm.. questo delle "amicizie" (ma sarebbe meglio definirle conoscenze) occasionali legate a determinati contesti (scuola, lavoro, eccetera)  è qsa che c'è SEMPRE stato.

Perchè la promiscuità sessuale no?

Gli omosessuali erano promiscui ben prima che esistesse il consumismo, il più acerrimo critico del consumismo capitalista - Pasolini - era un omosessuale promiscuo, certo aveva trovato il suo modo per esserlo, coi proletari minorenni...che non lo facevano sentire né gay né borghese, ma sempre un consumista sessuale era

Diciamo pure che alla preistoria del movimento omosessuale il sesso gay era tendenzialmente one shot, poi casomai ci si rivedeva si diventava amici e non ci si toccava più ma era più questa la regola, che l'eccezionale innamoramento

L'amore liquido rispetto alla nostra storia è una solidificazione non una dissoluzione

11 minutes ago, Hinzelmann said:

Perchè la promiscuità sessuale no?

Gli omosessuali erano promiscui ben prima che esistesse il consumismo, il più acerrimo critico del consumismo capitalista - Pasolini - era un omosessuale promiscuo, certo aveva trovato il suo modo per esserlo, coi proletari minorenni...che non lo facevano sentire né gay né borghese, ma sempre un consumista sessuale era

beh, se si parla di amicizie, io su quello intervengo!

Quanto a PPP, sai già qual è la mia idea su di lui e sul modo compulsivo in cui viveva  (lui e a Sandro Penna, un altro che all'epoca ha dato abbondantemente..) la sua (omo)sessualità.

Per chiunque abbia studiato le sue carte è chiaro che non concepiva proprio l'idea di due uomini (o due donne) innamorate e felicemente in coppia. E men che meno l'ha mai sfiorato il pensiero che queste persone potessero perfino sposarsi e/o convivere nel turpe peccato come una qsi coppia borghese

Edited by freedog
3 hours ago, Almadel said:

Non credo di essermi spiegato bene.

Ci sono due possibili approcci al sesso e alle relazioni (spoiler: uno e giusto e l'altro sbagliato).

a) Il primo consiste nel fare sesso con le persone che ci piacciono fisicamente e innamorarsi solo delle persone giuste.

Facendo sesso frequentemente si evitano gli abbagli e non si confondono erezioni con emozioni. (Chiamiamoli "Libertini" o "Felici")

b) Il secondo consiste nel cercare la persona giusta e intanto ammazzarsi di seghe. (Chiamiamo "Perbenisti" o "Infelici")

Poiché le persone del secondo tipo cercano persone come loro, la possibilità di incappare in segaioli è molto più alta.

Allora, Almadel, forse pensi che sia ritardato, ma credo ciò sia lontano dal vero. La tua teoria la ripeti da dieci anni, e pur se non dubito che ne valga la pena a uso e consumo delle nuove leve del forum, ti assicuro che a me il ripasso non serve.

A te serve invece il ripasso della mia, perché la mia è proprio che le suddette due categorie non esistono (e se esistessero, non sarei di sicuro fra i 'perbenisti'). Sono solo fasi diverse della vita della frocia liquida: la fase in cui ha paura del sesso e allora esorcizza quella paura pretendendo un superficiale romanticismo, e quella in cui invece ha capito il gioco e allora fa la troia da battaglia. Ma è sempre quello il gioco; ci si giostra si alterna a più riprese fra il consumismo sessuale e quello emotivo; si usa l'altro per spremergli liquido seminale oppure per spremergli 'Ti Voglio Tanto Bene'. 

Posso anzi concordare che la spremitura del primo tipo sia anzi meno dannosa di quella del secondo; almeno è più codificata, c'è un rapporto di 'scambio di merci' che è molto palese ed asettico e quindi non fa poi tutto questo danno.

Tuttavia, malgrado l'aspetto codificato e commerciale e consensuale del sesso fine a sé stesso, e malgrado dunque esso sia strettamente parlando non condannabile in senso etico, non si può pensare che il sistema del sesso libero non abbia delle conseguenze... tendenzialmente negative. Non so da dove tragga tu le tue statistiche sui benefici del sesso libero che io onestamente non ho mai visto e cui non credo minimamente, ma anche se su alcuni manifestasse beneficio ciò non significherebbe che complessivamente sarebbe un netto positivo per la società. Nella fattispecie, non c'è niente di male ad 'usare' l'altro in modo commerciale o ad usarsi reciprocamente, come io uso il panettiere per farmi il pane e lui usa me perché trovi cure alle sue malattie, è normale. Tuttavia non si può neanche crede che fare di qualcosa un prodotto commerciabile non possa avere conseguenze più ampie sui rapporti con gli altri. Mi spiego, se io ho una vita sessuale composta principalmente da uno scambio di servizi o 'servizietti', e in linea generale il sistema si regge su questo scambio, quanto ci passerà prima che l'atteggiamento psicologico di chi vi partecipa non diventi quello del cliente? Quanto passerà prima che facciano le recensioni su tripadvisor e si mettano le stelline? Quanto ci passerà prima che alcuni vengano mandati in fallimento e pochi colossi come Amazon si cucchino tutta la clientela?

L'analisi dei redpill, tanto bistrattata, in realtà è errata solo nella misura in cui vuole essere totalizzante e trasforma l'intero vissuto relazionale dell'uomo in uno scambio commerciale di corpi. Sappiamo che le relazioni non sono, o non sono solo, uno scambio commerciale. Tuttavia, come sistema che descrive lo scambio commerciale, la teoria redpill è impeccabile, e fintanto che il sesso sia usato come un mercato, esso obbedirà alle leggi del mercato che sono esattamente quelle descritte dai redpill. Ovviamente il rischio che lo stesso approccio che usiamo col sesso tracimi nel nostro modo di gestire le relazioni è più che concreto, soprattutto se seguiamo l'Almadel-pensiero in versione non adulterata dal bisogno di contraddirmi, quello secondo il quale gli amori discendono dalle scopate: stanti così le cose, chi fosse ai margini del mercato del sesso sarà ai margini anche del mondo dei sentimenti.

3 hours ago, Hinzelmann said:

Magari potrebbe dire che ti sei ben adattato al sistema e per ora prediligi amori liquidi, ma cambierai idea

La monogamia seriale cioè la successione di tante relazioni, tutte di breve durata, soddisfa i bisogni emotivi e sessuali senza creare dipendenze e impegni reciproci

Quindi non si può negare che abbia mediamente dei profili di comodità ( non per FreakyFred magari, che è un "costruttore" ma mediamente è innegabile ) evita la promiscuità o il libertinismo che presupporrebbe un sesso freddo, evita l'amore che presupporrebbe di costruire intorno all'oggetto del desiderio una rete di protezione

Ho scarso interessa per psicanalizzare Gigio o Pino; di certo sono estremamente sospettoso del "single felice", perché in linea generale l'uomo ha bisogno di un branco; dunque può essere felice solo se il bisogno di branco lo realizza altrimenti. Personalmente io ci ho provato e ho fallito, e in effetti riconosco da tempo senza problemi che per me una relazione soddisfacente sarebbe anche un surrogato di quello che non potrò mai avere per davvero, ovvero la sensazione di far parte di un branco.

Ma chiariamo bene una cosa, anzi, due: i bisogni emotivi soddisfatti da una relazione di breve durata sono privi di sostanza, l'equivalente di un hobby; o se preferiamo, hanno una sostanza di qualità diversa dalla relazione "seria", e non solo di quantità diversa. La relazione liquida è un consumabile come mille altri consumabili, è un film su Netflix, un cono gelato, e in realtà nella misura in cui non contiene la cura e non contiene l'investimento e non contiene il sacrificio, non contiene altro che un simulacro del sentimento. È un'iniezione di ossitocina con carezze e belle parole. Finisce là. 

Sicuramente è comoda, e d'altro canto la comodità è indubbiamente la cifra della nostra epoca: Bezos è l'uomo più ricco del mondo. E infatti siamo vittime dell'equivoco per cui più comodità vuol dire maggior benessere e perfino maggiore felicità. Tuttavia la comodità dà con una mano e prende con l'altra, perché tarpa le ali al nostro bisogno di conquistare la realtà, di costruirci passo passo la felicità. Invece adesso possiamo comprarla... . E ormai troverete sempre più di frequenti questi giovani gay che non vogliono sesso, no. Ma non vogliono neanche una relazione, no. Vogliono uno che gli faccia le carezzine e gli dica TVB. Che sia vero o falso non ha alcuna importanza, anzi, generalmente è falso perché se fosse vero ci sarebbe anche un'impegno, e la cosa sarebbe così scomoda... 

Per queste ragioni, ai miei occhi, la monogamia seriale è di gran lunga più squallida del sesso freddo. Mentre col sesso freddo oggetto dell'esercizio commerciale è solo lo scambio dei corpi, nella relazione liquida si commercia anche in emozioni e perfino sentimenti... o in loro eleganti falsi d'autore.

Secondo me l'essere umano nel relazionarsi con gli altri soddisfa due bisogni, un bisogno "ludico", per così dire, e un bisogno affettivo. Ora sembrerebbe che il primo sia immediato e preponderante, forse il nostro primo pensiero, il secondo invece quasi secondario, oggi si può dire un po' sottovalutato.

Mi piace pensare invece che il bisogno affettivo caratterizzi l'essere umano tanto quanto caratterizza i cigni e le cicogne. Questi uccelli, come molti altri, sono monogami (e, bisessuali) e quando scelgono un partner è per la vita. Spesso quando uno dei due muore, dopo poco muore anche l'altro, incapace di accettare una vita senza il compagno perso.

Può sembrare una visione molto romantica del rapporto di coppia, in realtà è semplicemente un fatto naturale. Voglio dire che il nostro bisogno di amare un partner (e di essere ricambiati) è codificato nel nostro DNA tanto quanto il bisogno di soddisfare i nostri desideri e istinti sessuali. Bisogna solo trovare un punto di equilibrio.

Detto questo, penso che nel mondo gay sia tutto più complicato. Purtroppo quasi tutti gli omosessuali hanno problemi a relazionarsi con gli altri, problemi di cui non sempre hanno colpa, frutto dei numerosi traumi che ognuno di noi consciamente ed inconsciamente ha subito a causa del pregiudizio (talvolta evidente, talaltra celato).

59 minutes ago, freedog said:

Quanto a PPP, sai già qual è la mia idea su di lui e sul modo compulsivo in cui viveva  (lui e a Sandro Penna, un altro che all'epoca ha dato abbondantemente..) la sua (omo)sessualità.

Sì ma parliamoci chiaro quasi tutti gli omosessuali della sua epoca e delle precedenti, basta leggersi Quando eravamo froci

Con questo non intendo certo dire che il loro problema fosse la sessualità, certamente può costruirsi un libertinismo fondato sull'orgoglio gay quello che possiamo escludere è che abbia un suo rilievo decisivo per la promiscuità - assunta in quanto tale - il consumismo rispetto alla tradizione

C'è semmai forse da riconoscere una forza intrinseca del sesso che si consuma in ogni contesto e ad ogni prezzo

Possiamo aggiungere che certamente una bassa motivazione estrinseca per l'accettabilità-accettazione sociale in passato ha dato una grande mano, per cui nei limiti di stigmatizzazione dati, ciò che è apparentemente disimpegnato è diventato personalmente significativo ( finendo per esprimere ribellione, libertà, autoaffermazione )

1 hour ago, FreakyFred said:

Ma chiariamo bene una cosa, anzi, due: i bisogni emotivi soddisfatti da una relazione di breve durata sono privi di sostanza, l'equivalente di un hobby; o se preferiamo, hanno una sostanza di qualità diversa dalla relazione "seria", e non solo di quantità diversa.

Non sono d'accordo se una persona fa qualcosa, per quella persona è personalmente significativa, anche se a te non pare secondo i tuoi personali standard

Anche se - relativamente a Beppe89 - mi sono limitato a dire che potrebbe cambiare idea e basta, non intendo  al contrario iniziare a psicanalizzare te, quindi mi fermerei qui

1 hour ago, FreakyFred said:

Sicuramente è comoda

E poi è anche comoda, ma su questo siamo già d'accordo, quindi no problem

25 minutes ago, Hinzelmann said:

certamente può costruirsi un libertinismo fondato sull'orgoglio gay quello che possiamo escludere è che abbia un suo rilievo decisivo per la promiscuità - assunta in quanto tale - il consumismo rispetto alla tradizione.

C'è semmai forse da riconoscere una forza intrinseca del sesso che si consuma in ogni contesto e ad ogni prezzo

Possiamo aggiungere che certamente una bassa motivazione estrinseca per l'accettabilità-accettazione sociale in passato ha dato una grande mano, per cui nei limiti di stigmatizzazione dati, ciò che è apparentemente disimpegnato è diventato personalmente significativo ( finendo per esprimere ribellione, libertà, autoaffermazione ) 

 

Non so se ho capito bene, ma il libertinismo fondato sull'orgoglio gay è fantascienza, o comunque si può definire un fenomeno storico. Nella vita reale, e al tempo attuale, quasi nessuno ha una vita promiscua per attivismo politico, ma semplicemente perché soddisfa un suo desiderio, talvolta patologico, punto. Sicuramente l'eccesso può essere espressione di ribellione, ma si tratta di ipotesi veramente marginali. Anzi penso che l'associazione gay=promiscuità sia deleteria perché non fa altro che giustificare, incentivare e normalizzare uno stile di vita discutibile, dando anche una visione totalizzante, e a mio giudiuzio sbagliata dell'omosessualità.

Dobbiamo chiederci perché nonostante il mondo stia diventando sempre più "gay-friendly", gli omosessuali hanno un rischio doppio di cadere in depressione (per non parlare del tasso dei suicidi che è rimasto invariato nonostante la società sia sempre più inclusiva), perché faticano così tanto ad avere relazioni stabili. Del resto viviamo in un'epoca di crisi dei valori, anche quelli più essenziali, e il mondo gay sicuramente non fa eccezione.

 

2 hours ago, Hinzelmann said:

per quella persona è personalmente significativa

"Personalmente" è irrilevante. Personalmente posso anche dire di amare follemente il gatto del vicino, ma poi non sono io quello che se ne prende cura. 

Se vuoi chiamare sentimento anche ciò che concerne il comportamento di chi non mette cura, protezione, sacrificio e dedizione, fai pure, ma allora ci serve un'altra parola, più forte, per parlare di ciò che tutte queste cose concrete le include.

12 hours ago, Bob91 said:

Dobbiamo chiederci perché nonostante il mondo stia diventando sempre più "gay-friendly", gli omosessuali hanno un rischio doppio di cadere in depressione

Evidentemente "friendly" non basta ancora, la relazione con la propria famiglia o i propri genitori viene ancora minata dalla paura, nessuno ha detto a questi figli che l'omosessualità era una opzione possibile rassicurandoli preventivamente rispetto ad una futura scoperta e necessità di CO, scongiurando paure inutili durante la pubertà. A scuola la paura di essere bullizzati c'è ancora, le novità tardano ad affermarsi in realtà provinciali ed in strati sociali più umili etc

Certo è, che se io mi metto a fare tanto sesso per compensare la paura, la solitudine ed il dolore, questo accade perchè in sè queste sono attività vitali

Non esiste per me il concetto di "desiderio patologico", non sono i desideri ad essere patologici, certo i desideri non bastano a costruire una relazione, su questo siamo d'accordo

Ma di quale "crisi dei valori" vogliamo parlare...a parte che i valori morali sono in crisi da sempre e la mia insegnante di letteratura cattolica leggeva tutta la storia della letteratura italiana come uno stato di permamente crisi dei valori dal medioevo fino all'irrazionalismo del '900, ma era abbastanza implicito che in questa visione del mondo il mio posto era quello di sintomo della crisi dei valori...

 

@FreakyFred, la tua idea del sesso libero come "scambio commerciale" e "rapporto datore e cliente"

è semplicemente una boiata. E una boiata grossa.

Infatti a marchette ci vanno i perbenisti - generalmente etero - proprio perché non colgono la liberalità del sesso occasionale

e vogliono che sia evidente che non potendo scambiare "amore" con "sesso" (o "procreazione" con "sesso")

almeno lo scambio sia tra "sesso" e "soldi". Altrimenti sarebbe un "buttarsi via" e un "perdere di valore"...

Per questo tutti i puttanieri sono da sempre contro la liberazione sessuale, da Pasolini a Berlusconi;

perché non sopportano di non poter ridurre la sessualità a uno scambio di "merci".

 

 

 

14 hours ago, FreakyFred said:

Se vuoi chiamare sentimento anche ciò che concerne il comportamento di chi non mette cura, protezione, sacrificio e dedizione, fai pure

Citami il passaggio dove lo hai letto io mi sono limitato a dire che è una "esperienza personalmente significativa"

A parte il fatto che significativo è prorio tutto : se PPP faceva sesso one shot, era significativa per lui anche l'irripetibilità dell'atto sessuale anche se oggi tendiamo a ritenerlo sintomatico di sessuofobia, omofobia etc

Nego che ciò che è vero per te - se non c'è sentimento  non c'è niente - sia vero per altri

Per la maggioranza delle persone desideri ed emozioni vengono prima del sentimento e spesso sono esperienze soddisfacenti anche senza.

Se tu hai un approccio "costruttivo" cioè devi costruire un guscio fatto di cura-protezione bypassando il problema di comunicazione emotiva, con il radicamento immediato di un sintomo di sentimento che ti garantisca che lo scambio sarà reciprocato, fai qualcosa di diverso rispetto alla maggioranza delle persone che nella fase "estroversa" di una prima conoscenza, si limitano a creare i presupposti di una situazione piacevole, in cui ci si prepara a "godersela"

Ora io comprendo benissimo che per te questo snodo è problematico, perchè di fatto vai controcorrente, ma questo non rende le cose che accadono irrilevanti

 

 

3 hours ago, Hinzelmann said:

Citami il passaggio dove lo hai letto io mi sono limitato a dire che è una "esperienza personalmente significativa"

Quello può essere e non l'ho mai negato, ho detto che sono due cose qualitativamente diverse. Significativa o meno in senso emotivo, la relazione liquida è un consumabile, il sentimento non lo è, per via dell'entità stessa dell'investimento che comporta. Le due cose non sono assimilabili né in continuità. La convinzione che una sia naturale espansione dell'altra è sbagliata; ciascuno poi valuti da sé se le conseguenze di adottare una convinzione errata possano essere positive.

Ah, due parole sulla "significatività". È chiaro che, come tutti i giudizi di valore, anche quello di significatività è in ultima analisi, soggettivo. In ultima analisi. Tuttavia anche le sensazioni e i sentimenti più soggettivi si propongono prima o poi in forma intersoggettiva, nei termini di impatti e conseguenze. Un libraccio stracciato lasciatomi da mio nonno defunto potrà essere per me di inestimabile valore... e comunque non valere un cazzo sul mercato perché poi vi si applicano misure di valore che siano condivise.

Il mio giudizio sulla relazione liquida è di siffatta specie: io voglio vedere anche quanto effettivamente quella cosa vale. Peraltro, quest'ultimo aspetto è quello in virtù del quale demandiamo tutta una serie di diritti civili che sono, non a torto, collegati alla nostra facoltà di "edificare" strutture sociali.

5 hours ago, Almadel said:

@FreakyFred, la tua idea del sesso libero come "scambio commerciale" e "rapporto datore e cliente"

è semplicemente una boiata. E una boiata grossa.

Infatti a marchette ci vanno i perbenisti - generalmente etero - proprio perché non colgono la liberalità del sesso occasionale

Liberalità? Pardon?Uno scambio commerciale non è liberale? 

Oh, certo, possiamo formularlo come "dono" reciproco... dunque tu lo hai fatto anche in condizioni di non reciprocità? Quante volte hai regalato sesso a gente che ti faceva sesso quanto Mario Giordano in bikini?

Ovviamente anche col panettiere puoi avere un rapporto molto umano; puoi cogliere dietro i suoi occhi che ha avuto una brutta giornata o che è allegro, perfino scambiarci due chiacchiere, ogni tanto diventarci amico. Ma in generale, resta un panettiere come mille altri panettieri, e anche per il sesso vale ciò che vale per qualsiasi altro stimolo: se si ripete perde salienza. Quanto più facilmente hai di questi rapporti liberali, tanto minore potrà essere la significatività emotiva che ad essi attribuisce, e, al limite, diventano shopping. 

27 minutes ago, FreakyFred said:

La convinzione che una sia naturale espansione dell'altra è sbagliata

A dire il vero non avrei detto neanche questo, semmai può capitare di provare un sentimento talmente inteso da provocare anche delle emozioni

Magari io sono un tipo particolarmente emotivo, ma diciamo che in termini generali sarebbe ragionevole dire che posso dispiacermi se Almadel lascia il forum ma non al punto di provare le emozioni che proverei se mi lasciasse il mio compagno ( vabbè in questo caso cambierebbe anche il mio umore etc )

Proprio per questo motivo, quando si incontra una persona che sostanzialmente non si conosce il giudizio di valore è per certi versi sospeso e si vive l'esperienza ( sensazioni emozioni intuizioni pensieri ) certo esiste la possibilità del cd colpo di fulmine, cioè la disposizione affettiva immediata ma in genere c'è il riconoscimento in questo perfetto sconosciuto di una sorta di corrispondenza ad un "modello del desiderio"  ( attenzione agli effetti collaterali, spesso a quel punto la persona vera non la si vuole proprio conoscere si preferisce questa immagine apparente...)

Sensazioni e emozioni possono al limite avere anche la tonalità affettiva dell'indifferenza ( che è anch'esso un giudizio di valore ) e certamente è questo il caso del sesso promiscuo più spinto verso l'anonimo

Non direi sia il caso delle relazioni liquide, nelle relazioni liquide c'è una certa tendenza alla "astrattezza" ( che peraltro a mio personalissimo avviso caratterizza anche l'approccio dei  gay a questioni intellettuali...troppo astratto ) che è rassicurante perchè attribuisce una sua oggettività ma anche genericità, alla relazione. Di fatto non si può dire che in una relazione liquida non vi sia del tutto del sentimento, ma è un sentimento poco soggettivo e poco concreto, il che non priva l'esperienza di una sua significatività

Il problema è che potremmo andare avanti catalogando caratteristiche del sentimento, ma non riusciremo ad afferrarne una "essenza" ( almeno che io sappia nessuno ad oggi lo ha fatto in modo convincente ) diciamo che con l'esperienza a livello intuitivo prima ed intersoggettivo poi si capisce quando c'è concretezza a livello di sentimento e poi arriva la fusione fra sentimento ed emozioni e si realizza di essere fregati

 

 

 

11 minutes ago, Hinzelmann said:

A dire il vero non avrei detto neanche questo, semmai può capitare di provare un sentimento talmente inteso da provocare anche delle emozioni

Guarda che non è che se rispondo a te vuol dire necessariamente che ti voglio contraddire, magari voglio solo "precisare".

Tu hai detto che la relazione liquida è comoda. Non ti ho contraddetto, ma visto che "comodo" tende a sembrare un pregio, ho voluto precisare che non lo è in tutti i casi e, per come la vedo io, di sicuro non lo è in questo. 

Con permesso, vi cito Bauman che secondo me ha colto l'essenza del problema:

 

In un contesto liquido che si muove rapidamente e in modo imprevedibile abbiamo bisogno, mai come prima d’ora, di legami d’amicizia e di fiducia reciproca che siano solidi e affidabili. Gli amici, in fin dei conti, sono persone sulla cui comprensione e sul cui aiuto possiamo contare se dovessimo inciampare e cadere, e nel mondo in cui viviamo nemmeno i surfisti più abili e gli skater più brillanti sono assicurati contro tale eventualità. D’altra parte, però, quegli stessi ambienti liquidi e rapidamente mutevoli privilegiano chi riesce a viaggiare leggero: se nuove circostanze dovessero richiedere rapidi spostamenti, e di ripartire da zero, impegni a lungo termine e legami difficili da sciogliere potrebbero rivelarsi uno scomodo fardello, una zavorra da gettare subito in mare. Non esiste, dunque, la scelta migliore. Non si possono avere la botte piena e la moglie ubriaca: ma questa è esattamente l’esigenza posta in modo pressante dall’ambiente in cui si cerca di dare un assetto alla propria vita. Qualsiasi scelta si faccia, i problemi si accumulano.
Forse è per questo che sono in tanti coloro che ascoltano, e apprezzano, i messaggi dei vari Blackburn e Marsden, e quelli di tenore analogo che persino in casa ci martellano costantemente, in particolare attraverso i popolarissimi reality shows televisivi. Alcuni messaggi offrono infatti l’assoluzione dai peccati: non è colpa tua, non sei tu che sbagli, ciascuno di noi condivide la stessa sorte, affronta le stesse scelte e fa le stesse cose. Altri messaggi ci consentono di tapparci le orecchie per non dare ascolto alla voce della coscienza: se non riuscirai a ‘nominare’ chi esce dal gioco, il ‘nominato’ sarai tu. Di solito i ‘nominati’ sono i romantici incorreggibili e infelici, e sono i più assennati a ‘nominarli’. La vita è un gioco a somma zero e Dio aiuta chi si aiuta.

 

La fregatura è proprio quella, ed è la ragione della depressione, della nevrosi etc.

C'è bisogno oggettivo di rapporti solidi e affidabili. Ne abbiamo bisogno in generale come esseri umani; ne abbiamo bisogno oggi in particolare. 

E infatti, a parole, tutti quanti lo cercano... il rapporto affidabile.

Tuttavia, se lo trovi, ecco che improvvisamente si rivela l'inaccettabile verità: è scomodo

 

Edited by FreakyFred
4 minutes ago, FreakyFred said:

Guarda che non è che se rispondo a te vuol dire necessariamente che ti voglio contraddire, magari voglio solo "precisare".

Mi assicuro soltanto che questa "precisazione" non tradisca l'intento del suo redattore originario

 

4 minutes ago, Hinzelmann said:

Mi assicuro soltanto che questa "precisazione" non tradisca l'intento del suo redattore originario

 

Letteralmente un processo alle intenzioni 😛

Non penso di essere troppo oscuro su quello che soggettivamente penso. Detesto con ardore il concetto stesso di relazione liquida, la trovo un'abnorme puttanata e per di più una cosa attivamente dannosa. Ho anche dei miei personali pareri su chi predilige questo tipo di situazioni e sulle motivazioni che può avere, ma non voglio approfittare della bontà (o assenza) della moderazione 😛  

Di certo però non posso mettere in dubbio l'impatto emotivo che può avere un rapporto liquido; anzi, io per primo sono stato devastato con danni profondi e prolungati da rapporti di questo tipo. Figurati se non hanno impatto emotivo.

Al di là dell'impatto emotivo soggettivo, però, c'è anche il giudizio oggettivo su quanto quell'insieme di eventi sia impattante in senso concreto. Le mie pur devastanti relazioni liquide mi hanno fatto aumentare il consumo di psicofarmaci e di alcol per un po', e in un caso mi hanno fatto perdere un lavoro che comunque a ben vedere odiavo e avrei perso comunque in un'altra occasione.
Non ci ho mai perso una casa, non ci ho mai perso un compagno di vita, non ci ho perso alcun investimento, eccetto un paio di regalini cazzoni da quattro soldi. Oggettivamente, cose così non contano molto. 

Che poi in effetti, a ben vedere, la cifra del mio personale disagio semmai è proprio questo desiderio sempre frustrato di costruire qualcosa che conti. Mi dicono spesso di essere allegro per le belle esperienze che ho vissuto, ma se alla fine non ho costruito niente e ho verificato che non c'era sostanza dietro tutta quella sceneggiata di belle parole, a me resta solo l'amaro in bocca e mi sento in perdita netta da tutta la situazione. Perdita di tempo, perdita di energie, perdita di fiducia nel prossimo.

Riesco a consolarmi solo se posso dire che ho almeno fatto esperienza... ma anche quel premio di consolazione posso averlo solo se davvero ho accumulato un bagaglio di esperienze nuovo, qualcosa che mi sia utile in senso formativo. Sperimentare una storiella passionale estiva, la prima volta, è stata un'esperienza interessante da collezionare; come lo è stato il primo sesso mercenario in un cesso pubblico. Non mi interessa minimamente di farlo una seconda o una terza volta, però, e se questo è tutto ciò che questo mondo ha da offrirmi, onestamente, posso proprio farne a meno.

28 minutes ago, FreakyFred said:

e anche per il sesso vale ciò che vale per qualsiasi altro stimolo: se si ripete perde salienza.

Non capisco come questo possa valere per chi cambia partner tutte le settimane

e non per chi scopa sempre col suo partner tutti i venerdì sera...

Un "atto di liberalità" è quello in cui una parte arrichisce l'altra senza esservi tenuta

e - anche in questo caso - il sesso occasionale è sempre più liberale di quello coniugale,

che a volte può essere un accollo, specie se hai l'emicrania e lui è ingrassato ed è già venerdì...

Desidero che tu abbia un fidanzato almeno quanto lo desideri tu, almeno mi eviterò di leggere le tue castronerie. 🙂

 

Tutti i tuoi problemi sono - al solito - collegati alla tua diffidenza verso il sesso anale.

In primis la tua necessità di frequentare solo ragazzini immaturi, perché - va da sé - che pochissimi dopo averlo provato vi rinuncerebbero.

Senza contare le parole ingenerose che hai verso il brutto mondo gay, ché se tu volessi fare il master etero che non fa sesso penetrativo

le donne non le vedresti neanche con il cannocchiale, mentre da noi un pompino e un po' di bondage per un paio di volte non si negano a nessuno.

In secondo luogo la tua diffidenza si traduce nel non capire nulla del valore della sessualità.

La specificità del rapporto anale - rispetto al sesso orale e alla masturbazione - sta proprio nel fatto di non essere un do ut des:

non c'è una persona che dà piacere e una che lo riceve; non c'è neppure uno "scambio", non c'è un'aspettativa di ricompensa.

Il piacere dell'attivo coincinde con il piacere del passivo. Per questo non somiglia in nulla a uno scambio commerciale.

Per questo i puttanieri etero fanno sesso con donne che fingono l'orgasmo e quelli gay amano pagare gli etero o fare solo sesso orale:

perché un piacere complementare, sincronico e condiviso non è compatibile con una visione mercantile e consumistica del sesso.

Bere - anche con uno sconosciuto - alla stessa fontana è ben diverso da comprare da lui dell'acqua minerale o scambiarla con una Coca-Cola.

 

La tua totale ignoranza dell'esperienza fondativa dell'empatia umana unita alla tua supponenza di saperne più degli altri

ti rende sentimentalmente inavvicinabile da chiunque abbia quel minimo di maturità necessaria a una relazione.

Se tu almeno avessi la saggezza di sapere di non sapere (come molti ragazzi alle prime armi) risulteresti almeno interessante per chi si interessa di inesperti.

Poiché però non vuoi vedere l'elefante nella stanza, ti nascondi dietro a malfatte considerazioni sociologiche,

aspre reprimende sulla gioia altrui e sull'ambiente gay e imbarazzanti tentativi di far passare come "consapevolezza" i tuoi problemi sessuali.

 

Meriteresti che queste considerazioni ti venissero fatte privatamente, ma io - allo stesso modo - meriterei

che tu non mi provocassi scrivendo in questo forum simili corbellerie tossiche.

Preso atto che non ci sono buoni consigli da darti, perlomeno cerchiamo di evitare che tu faccia danni.

 

21 hours ago, Insanity said:

come se si potesse scegliere di essere libertini

Un tempo si sarebbe detto che la lussuria può essere efficacemente dominata dall'uomo continente, se non addirittura ignorata da quello temperante....

 

20 hours ago, FreakyFred said:

Ma chiariamo bene una cosa, anzi, due: i bisogni emotivi soddisfatti da una relazione di breve durata sono privi di sostanza, l'equivalente di un hobby; o se preferiamo, hanno una sostanza di qualità diversa dalla relazione "seria", e non solo di quantità diversa.

Francamente non vedo perché la durata del sentimento debba per sé giovare alla sua intensità, anzi a voler ben considerare sarei incline ad aspettarmi il contrario, se non altro perché il tempo consuma od almeno allevia ogni cosa.... 😉

Ineffetti penso si possa concedere senza difficoltà che la moltiplicazione d'un affetto sia diacronica sia fors'anche sincronica non sia per sé causa di levità dell'affetto stesso separatamente considerato nei singoli momenti in cui si manifesti:

come un corridore il quale gareggi per poche centinaia di metri non mette meno impegno fisico che metta un corridore il quale invece gareggi per decine di chilometri, anzi forse ne mette assai più, seppur concentrato in pochi minuti, mentre l'altro può permettersi un impegno meno intenso proprio perché più distribuito nel tempo.

Insomma una relazione breve e caduca non implica per sé un affetto meno intenso d'una lunga e duratura.

 

 

 

22 minutes ago, Almadel said:

Non capisco come questo possa valere per chi cambia partner tutte le settimane

e non per chi scopa sempre col suo partner tutti i venerdì sera...

Difatti dubito che una relazione di lunga durata si basi principalmente sul sesso. Un rapporto occasionale, tendenzialmente, sì. Ma dimenticavo che per te sono sempre profonde esperienze spirituali. 

22 minutes ago, Almadel said:

Tutti i tuoi problemi sono - al solito - collegati alla tua diffidenza verso il sesso anale.

ça va sans dire. Ci credi che non è successo MAI UNA VOLTA che sia stato mollato per quello? Ok, no, forse una volta... ma avevo mollato io per primo.

Ma non sperare che ti racconti alcun ulteriore dettaglio a riguardo. Sinora sei andato a scartabellarti praticamente tutto ciò che ho scritto qui in passato cercando materiale per attaccarmi, non te ne darò altro. 

Almeno però ti sei corretto: avendo letto per tipo la quinta volta che io non sono contro il sesso anale, ma solo non lo reputo necessario e non voglio iniziare una conoscenza da quello, hai dovuto correggere: adesso basta essere diffidenti verso il sesso anale per diventare, emotivamente, dei mostri. Spoiler: se e quando avrò iniziato a farlo suppongo che il problema sarà che bisogna per forza trovarlo anche indispensabile.

22 minutes ago, Almadel said:

La specificità del rapporto anale - rispetto al sesso orale e alla masturbazione - sta proprio nel fatto di non essere un do ut des:

non c'è una persona che dà piacere e una che lo riceve; non c'è neppure uno "scambio", non c'è un'aspettativa di ricompensa.

Oh, ma che esperienza spirituale che è diventata, il sesso anale! 

Quindi non esiste il sesso anale fatto senza amore. È un sempre un incontro con Dio, e dico, oh, sempre, strutturalmente proprio. Decisamente, Dio si nasconde in un posto dove davvero non lo cercherebbe nessuno.

Comunque, sempre detto, io, che le lesbiche non sanno nulla dell'amore. Ma quante altre sessualità deviate secondo te nascondono malattie psichiatriche, oltre al lesbismo? Elucidamele, sono curioso. 

22 minutes ago, Almadel said:

La tua totale ignoranza dell'esperienza fondativa dell'empatia umana unita alla tua supponenza di saperne più degli altri

Il sesso anale è l'esperienza fondativa dell'empatia umana. Wow. Roba profonda, amico. 

Vuoi emulare Freud, ma Freud almeno aveva una giustificazione: era un maschio bianco eterosessuale dell'800. Da parte tua siamo al ridicolo.  

22 minutes ago, Almadel said:

Meriteresti che queste considerazioni ti venissero fatte privatamente, ma io - allo stesso modo - meriterei

che tu non mi provocassi scrivendo in questo forum simili corbellerie tossiche.

Oh, please. Certo, se avessi una frazione dell'autocontrollo che ho io bisogna dire che il discorso avrebbe un ritmo molto più noioso.

Ma, devo ammettere, il tuo trigger è davvero sensibile. Non sono sicuro di averlo individuato al 100%, ma sembrerebbe che basti... uhm... dire che la comunità gay maschile non è il paradiso in terra? 

Edited by FreakyFred
On 7/16/2019 at 6:01 PM, FreakyFred said:

Ma è sempre quello il gioco; ci si giostra si alterna a più riprese fra il consumismo sessuale e quello emotivo; si usa l'altro per spremergli liquido seminale oppure per spremergli 'Ti Voglio Tanto Bene'. 

(...)

Nella fattispecie, non c'è niente di male ad 'usare' l'altro in modo commerciale o ad usarsi reciprocamente, come io uso il panettiere per farmi il pane e lui usa me perché trovi cure alle sue malattie, è normale. Tuttavia non si può neanche crede che fare di qualcosa un prodotto commerciabile non possa avere conseguenze più ampie sui rapporti con gli altri. Mi spiego, se io ho una vita sessuale composta principalmente da uno scambio di servizi o 'servizietti', e in linea generale il sistema si regge su questo scambio, quanto ci passerà prima che l'atteggiamento psicologico di chi vi partecipa non diventi quello del cliente?

E' un punto di vista così nichilista che per decostruirlo non so da dove cominciare :D

Non ho una grande esperienza in fatto di relazioni a lungo termine, ma quel che si coglie leggendoti è una tale frustrazione per i tuoi bisogni insoddisfatti (che tu chiami "mancanza d'impegno" da parte del partner) che non si può non cercare di riportarti ad una visione più armonica delle cose. Se in partenza già hai deciso che tu sei più meritevole d'attenzioni di quanto non lo siano i tuoi partner prevedo ancora grosse, grossissime infelicità.

59 minutes ago, FreakyFred said:

Ma, devo ammettere, il tuo trigger è davvero sensibile. Non sono sicuro di averlo individuato al 100%, ma sembrerebbe che basti... uhm... dire che la comunità gay maschile non è il paradiso in terra? 

Ma certo che non lo è...e quale sarebbe Freaky, il paradiso in terra?

1 minute ago, schopy said:

Se in partenza già hai deciso che tu sei più meritevole d'attenzioni di quanto non lo siano i tuoi partner prevedo ancora grosse, grossissime infelicità.

Non ho mai detto né implicato niente del genere.

Ok, ragazzi, io funziono così: ci metto un po' a scassarmi il cazzo di persone e situazioni... ma siccome non sono liquido, se succede dopo vi assicuro che è definitiva. Questo qui secondo me è un buon momento per fermarsi 🙂  

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