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Da bambino volevo fare l'astronauta, ma la cosa è durata poco. Alle scuole medie e per gran parte del liceo (scientifico, per mia scelta) avrei desiderato diventare architetto, me materie che mi interessanvano di più erano disegno tecnico e storia dell'arte. Nell'ultimo anno di liceo ho realizzato che la chimica, materia nella quale ho sempre non eccelso ma quasi, mi piaceva veramente, quindi ho scelto di seguire il corso di laurea in chimica. Sono stato unodei primi a scegliere, già da marzo sapevo che avrei fatto.Ora sto frequentando l'università con risultati che ritengo buoni, sono felice di quello che sto facendo. Per il futuro ho in programma di fare la specialistica sicuramente, e poi mi piacerebbe fare il dottorato di ricerca. La carriera accademica mi attira non poco, da la possibilità di fare il lavoro che più di piace e avere questioni sempre nuove da affrontare.

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  • AndrejMolov89

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  • yrian

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  • Raziel92

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Che bello!!! E' da tanto che non me lo chiedono!!! Forse perchè sono già grande?!? Effettivamente a 26 anni rivolgono tutt'altro tipo di domande... Però visto che mi ci trovo vi dico che adesso, come ho già scritto in molti posts, sto studiando Lingue, e lo faccio con l'intento di entrare presso una compagnia aerea come stewart di volo, oppure a bordo di qualche nave, obiettivo... viaggiare lavorando!!! :rotfl:

sogno:scrittore o studioso di animali o proprietario di erboristeria,etnico,negozio mistico/fantasy,tisaneria/caffetteriaviste le prospettive e la difficoltà di aprirsi un attività propria..è più probabile la pista che porta al pornoattore...eheheheheh :look:

sin da piccolo(9 anni)ho sempre desiderato fare il designer d'interni(all'epoca dicevo di voler fare l'architetto delle sedie :look:)ho sempre avuto le idee chiare,almeno su questo,non vedo l'ora di finire questa merda di liceo scientifico,e di non essere bocciato quest'anno,è il mio motivo per andare avanti e spero di farcela.per il futuro,dopo il liceo non ho per niente preso in considerazione l'idea di studiare in italia,o svezia,paesi nordici,ma la scelta si divide principalmente tra st.martin's school a londra e la parson a new york.boh la mamma mi manda ovunque se esco con un voto "decente" U.u speriamo bene.altrimenti mi piacerebbe fare colui che cura l'impaginazione di magazine,effetti grafici e cazzi vari O.o ma non ho mai capito quale sia il nome :)

  • 4 weeks later...

Lele: il nome è: Grafico. :asd:ehhhh questa è dura, anche perchè dimostrerò al mondo la mia scarsa convinzione...Da piccola volevo fare l'archeologa. Mio padre mi ha sempre portato, fin da piccolissima, in giro per mostre e siti archeologici e a 4 anni, andando a vedere l'ara pacis con degli amici di famiglia decisi che volevo assolutamente lavorare in quel campo. Il tragico era che non avevo assolutamente la visione romantica che si ha normalmente dell'archeologia, io volevo scavare, non scoprire cose nuove XDInseguendo questo sogno sono finita al liceo artistico (realizzando in questo modo i sogni di mio nonno che per primo, a due anni, mi mise in mano pennello e colori... solo che non l'ha mai saputo).Al liceo ho scoperto un'altra grande vocazione (oltre che i migliori professori che si possano desiderare)... la legislazione dei beni culturali.Dopo la maturità non ho dubbi e mi segno a storia dell'arte, curatore di eventi museali, frequento due anni, do diversi esami, ho una media alta e mollo tutto. Mi piace studiare, mi piacciono gli argomenti, non mi piace l'università.Lavoro come guida turistica per un anno, e nel frattempo si riaffacciano un paio dei miei (tanti) altri interessi.... psicologia o sociologia? Nessuno dei due, mi lascio, stupidamente, convincere dai miei a segnarmi a scienze della formazione che "tanto è più o meno la stessa cosa, ma almeno trovi lavoro". Non do neanche un esame e mollo tutto di nuovo.Tanto per provare decido di andarmi a fare un corso di illustrazione, o di fumetto, più per impegnare del tempo che per altro, ma mentre sono li decido, senza una ragione particolare, di provare la grafica pubblicitaria e, praticamente per caso, ho trovato la mia strada.E', a tutti gli effetti, quello che voglio fare, mi riesce bene e non mi pesa, anzi a volte sembra quasi un hobby più che un lavoro. Quello che mi manca ora da definire è se voglio infilarmi nel campo dell'editoria o in qualche altro... ma credo che anche questo verrà da se :love:

  • 2 weeks later...
All_by_myself90

Allora io sono divisa in due schieramenti..Diciamo che il sogno della mia vita, sarebbe fare il regista di film,(quindi studiare cinema all'università) perchè amo il cinema più di qualsiasi cosa al mondo, e sarebbe davvero un sogno lavorare per esso.. Sopratutto amo il lavoro del regista, il ruolo più importante nella realizzazione di un film..Solo che, i miei non me lo faranno mai fare, e forse hanno anche ragione, è un lavoro troppo rischioso, con troppo poche sicurezze..però non lo so, ho ancora diverso tempo per decidere..Poi ci sono altre cose che mi piacerebbero fare, e che vanno molto bene ai miei, il medico per esempio.. Non è solo perchè piace a loro, ma perchè mi piace aiutare le persone, ma sopratutto vorrei fare la pschiatra, amo la mente e tutti i segreti che ha. E poi è un lavoro molto sicuro e redditizio..

io sono in piena crisi proprio per questo. Sono sempre andato bene nello studio, uscito con 100... da quando mi sono diplomato 2 anni fa, il vuoto... Quel che volevo fare non mi viene offerto da queste parti.Però rassegnato mi sono iscritto a Lingue lo scorso ottobre, illudendomi di potermi comunque mettermi l'anima in pace, cominciare ad ingranare.... ma mi ritrovo adesso più confuso che mai, in bilico tra voglia di fare, lasciar perdere lo studio, lavorare (ma dove?!), insomma un bel casotto :love:

  • 2 weeks later...
  • 2 weeks later...

Eh... quanti ricordi e sogni risveglia questo topic....Da piccolo amavo la fantascienza, ero un fan di Asimov e da queste sono nate due passioni: inventare (alle elementari avevo creato molti progetti e costruiti anche alcuni a scuola... ;P) e scrivere (attorno dodici anni avevo scritto una decina di racconti brevi proprio come il mio scrittore preferito).Per questo inizialmente ho pensato di fare lo scienziato: ingegneria, chimica o fisica (anche perchè Asimov era uno scienziato, prima che uno scrittore, quindi avrei voluto proprio seguire le sue orme!!).Poi quando sono arrivato al liceo i miei mi hanno fatto iscrivere al classico anche se preferivo di gran lunga lo scientifico. In quegli anni a parte cominciare ad apprezzare la "non scelta" scolastica, ho anche cominciato a notare che avevo una potente, ma pericolosa capacità di immedesimarmi con gli altri.Mi ha sempre dato un po' di problemi perchè mi ha reso molto timido (diciamo che a questo ha contribuito una maestra delle elementari che poi è finita in psichiatria, ma questa è un'altra storia..).Comunque a poco a poco ho cominciato a riflettere su quelli che sembravano essere i miei punti di forza/debolezza: empatia, creatività (che insieme rendono, purtroppo, troppo sognatori) e l'affinità per la scienza (però mai coltivata al massimo).La scuola ha scelto per me in un certo senso, perchè purtroppo i miei insegnanti di scienze non erano un granchè quindi per quanto avessi anche fatto un corso di orientamento di 40 ore alla Bicocca a Milano con lezioni di fisica e chimica, mi ero accorto che per quanto capissi abbastanza bene le cose, non avevo una preparazione pari a quella di chi fa lo scientifico e soprattutto temevo che sarei rimasto tutta la vita in un laboratorio.Forse è per questo che sono passato dalla fantascienza al fantasy come genere di scrittura preferito...Quindi verso la fine del liceo mi sono trovato di fronte ad una scelta difficilerrima: ambito scientifico che mi ispirava moltissimo ma che probabilmente avrei affrontato con difficoltà, oppure ambito psicologico che mi aveva sempre stuzzicato. Diciamo che il secondo però aveva un grande difetto... a me non piace la psicologia troppo umanistica-interpretativa.Perchè quando si interpreta, le possibilità di sbagliare aumentano a dismisura e si parla di esseri umani, non di provette, quindi il fallimento può portare a danni molto difficili da recuperare.Fortunatamente ho trovato un'uni dove la affrontano in modo più medico che umanistico, e quindi spezzati gli indugi mi ci sono buttato a capofitto! Tra l'altro è stata una piccola vittoria morale perchè a differenza degli altri test di ingresso (a cui mi ero preparato con gli alphatest e che pesavano principalmente sulla logica) quello di questa uni era praticamente tutto scientifico e sono riuscito a passare anche quello pur senza "preparazione".Per quanto riguarda i sogni... beh, ne ho sempre avuti troppi... ;PAlcuni li ho realizzati (tipo il gestire questa empatia e renderla uno strumento, non più un peso, ma a questo l'università non è servita a molto...), altri invece sono ancora qui che aspettano il momento giusto per transustanziarsi...  :DA breve termine spero di riuscire a finire la specialistica e contemporaneamente lavorare con il mio ex relatore (adesso sto facendo un po' di ricerca con lui, ma non è un lavoro perchè non è pagato...) per farmi un po' le ossa. Questo sarà il primo passo, perchè l'obiettivo è quello di aprire uno studio mio.In realtà mi piacerebbe aprire con alcuni miei amici uno studio multidisciplinare (e magari, perchè no, un centro vero e proprio) nell'ambito della salute.Un altro sogno molto vivo, ma non so quanto realizzabile per ora, è quello di diventare uno scrittore, magari anche un articolista da qualche parte. Per fortuna però almeno la seconda parte non è esclusa dal diventare uno psicologo (o meglio psicoterapeuta perchè se ne ho le forze poi voglio farmi anche la scuola di specializzazione), quindi spero di conciliare le due cose...  :)Certo è che avrei voluto avere più di una vita per approfondire tutte le cose che mi interessano... una vita non basta purtroppo.Inoltre devo ammettere che anche se pieno di desideri e sogni in realtà non ho ancora la minima idea di quello che succederà in futuro e di quello che riuscirò a fare.Di sicuro cerco un ambito in cui aiutare gli altri (anche questo un enorme difetto, purtroppo troppo spesso dò più peso al benessere/felicità degli altri piuttosto che al mio... ma anche su questo sto lavorando...  :D), ma voglio anche avere la possibilità di sviluppare i miei interessi...

  • 3 weeks later...
Vampire_gothic_lolita

allora io mi diplomerò come montatore e mi laurerò come regista cinematografico...il mio sogno è quello di diventare regista, un po alla volta ce la posso fare...ma credo che farò montatore e il regista ^^[Modbreak=NorwegianWood]Eliminato lo stile sms come da regolamento. :ok:[/Modbreak]

Guest Raindrops88

Vorrei vorrei vorrei buttarmi nel campo della musica, ma anche lanciarmi nelle relazioni internazionali, cosa in cui in famiglia siamo super specializzati ( madre diplomatica, sorella lavora all'EU, padre nelle ONG). Sono due cose alquanto difficili ed improbabili, solo il tempo, forse, mi dirà cosa posso fare davvero :salut::rotfl:

Guest Hopelandish
Io prima o poi farò sicuramente uno o più master in criminologia, malgrado la mia forma mentis sia quella del giurista piuttosto che quella del medico. Se studi medicina, parti avvantaggiato.
infatti sono intenzionato a iscrivermi proprio a medicina :sisi:Purtroppo però ho ancora un "problemino" da risolvere per mettermi l'anima in pace una volta per tutte: non riesco a sopprimere l'intenzione e la voglia di provare la strada cinematografica.. il richiamo è troppo forte per essere ignorato del tutto.. .__.
  • 3 weeks later...

Me lo chiedo a volte... Per ora studio architettura.. amo l'arte.. ne capisco qualcosa soprattutto sull'antiquariato.. lo colleziono..Mi diletto a teatro.. e' arte anche quella..Sono un inguaribile ottimista.. ma una piccola sensazione di angoscia pensando al futuro c'è sempre... :salut:

  • 2 weeks later...
  • 2 months later...

Che bella domanda.

Da bambino credevo che sarei diventato poliziotto. Adesso mi vien da ridere solo a pensarci. Vedermi con la divisa, che dà multe a tutto spiano non è proprio il mio mestiere. Indubbiamente avevo le idee ancora confuse su ciò che realmente mi sarebbe piaciuto sul serio in futuro.

Poi arrivò la scuola e con essa la matematica. Non avrei mai creduto di essere così tanto capace. Ci mettevo davvero poco a capire i concetti anche non troppo semplici, mentre moltissimi nemmeno arrivavano a capire i problemi più elementari. Mi piaceva come materia, mi piaceva il fatto che la soluzione era una e una sola, la cosa non era opinabile, o il risultato era giusto, o era sbagliato. Punto e basta. Forse era l'unica cosa che mi elevava rispetto ai miei compagni, poiché da piccolo ero molto distaccato e poco socievole. Un po' come un'ancora che mi tratteneva al porto, impedendomi di andare alla deriva. Era una cosa in cui riuscivo, di cui potevo andare fiero, di cui mi esaltavo. La peggiore conseguenza è che in fatto di amicizie non è che abbia avuto una grande infanzia, infatti molti miei amici di cui credevo fossero amici fedeli, si sono rivelati dei grandi stronzi, ed il fatto che non riuscivo moltissimo a socializzare con le altre persone in maniera naturale, come lo faceva un bambino normale, mi penalizzò moltissimo. Diciamo che fino alla fine delle medie la mia situazione era la seguente: timido e poco socievole, affascinato dalla matematica e con una difficoltà a socializzare con altre persone.

Il liceo mi cambiò profondamente. Andare al liceo è stato un po' come scendere dalle nuvole. Incominci a riscoprire la vita che credevi fosse un incubo fino a quel punto, e vedi tutto in modo completamente diverso. E così fu. Ho conosciuto moltissima gente a cui mi sono affezionato moltissimo, mi hanno fatto divertire e mi hanno un po' fatto uscire da questo stato di timidezza. Pian pianino cambiai, e divenni sempre più socievole e simpatico. La matematica mi piaceva ancora moltissimo e trascorrevo delle ore a studiare cose che non avevamo ancora trattato in classe. Ero in chiaro su ciò che dovevo fare da grande, frequentare un'università prestigiosa e poi immergermi come ricercatore, o come professore universitario nel mondo del lavoro. Mi sentivo al massimo, credevo che le mie capacità matematiche fossero eccezionali. Scelsi l'università più prestigiosa della Svizzera, il politecnico federale di Zurigo, facoltà matematica, credendo che avrei affrontato senza problemi questo grande passo.

La cosa che fa più male è quando ti illudi di essere un tipo di persona, ma poi scopri che non lo sei, non sei nessuno di speciale, niente di niente. Questa è stata la mia prima impressione quando ho varcato la soglia dell'università. Mi sono accorto che le mie capacità non erano affatto straordinarie, ero bravo, non c'è che dire, ma non ero quello che credevo di essere al liceo. Al liceo mi bastavano due occhiate per capire tutto un argomento, all'università ci puoi anche passare nottate intere prima di capire un concetto. Al liceo non studiavo matematica, non mi serviva, all'università invece se non studi puoi considerarti bocciato.

Sembrerò arrogante e presuntuoso, lo ammetto, ma è ed era l'unica cosa a cui mi aggrappavo: le amicizie fino al liceo non sono state un fattore di grande felicità, di amore posso solo raccontare dal liceo in avanti, mentre in famiglia le cose non sono mai andate molto bene, anche se la situazione era sopportabile. A cosa pensi se sei emarginato dal resto del mondo? Ad essere in qualche modo migliore degli altri, almeno per quanto riguarda UNA cosa, un solo piccolo dettaglio che ti contraddistingua. Queste cose non le pensi quando sei circondato da amici che ti vogliono bene, quando una persona è di fianco a te e giura di amarti per il resto della tua vita. Io ero tutto il contrario. Ma all'università e al liceo si è fatto sentire anche il lato emotivo di me stesso ed il lato, per così dire umanistico di me. Ora lotto per far sì che l'amicizia e l'amore, due cose molto più importanti che lo studio, prevalgano sul la mia capacità in matematica rispetto ad altri. Perché soltanto quando mi sono accorto di avere dei GRANDI amici che ho capito che lottare per essere il migliore non conta. Conta soltanto essere se stessi.

Ciò che mi piace, la matematica, adesso la prendo con più leggerezza, capisco di essere bravo, ma non ne vado fiero, vado fiero di avere degli amici e di potere esprimere la mia gioia in questo. L'amore non l'ho ancora trovato, ma spero che presto arriverà...

Nonostante tutto il mio interesse per questa straordinaria materia non l'ho perso, ma ho capito una lezione molto importante: è giusto inseguire i propri sogni fino a quando è possibile seguirli, ma esistono anche cose più importanti a cui credo nessuno riuscirà mai a farne a meno, come l'amicizia e l'amore.

Direttamente e indirettamente: GRAZIE MILLE DI TUTTO AMICI MIEI!

Un saluto, Patrik.

  • 2 weeks later...

Io studio Medicina e vorrei specializzarmi in Medicina legale, anche se quando lo dico la gente ha una reazione che va dal dispiacere all’orripilazione. Beh in effetti io mi vorrei occupare principalmente di omicidi, suicidi, diagnosi di morte, autopsie, sopralluoghi ecc..Insomma roba allegra, fermo restando che la Medicina legale non si occupa  solo di quello. Ogni volta ricevo un po’ di critiche quando esprimo queste miei aspirazioni, ma a me non interessa  più di tanto, anche perché lo considero un lavoro estremamente  affascinante. Non so voi come la pensiate...

Comunque non mi dispiacerebbe occuparmi anche di Criminologia  e un po’ anche di Archeologia e Paleopatologia che a in ambito medico legale vengono usate per ricostruire le dinamiche di morte di un cadavere (ad esempio un personaggio storico)  come reperto archeologico o paleontologico .

  • 3 weeks later...

Kàlliedon, mi sembra un lavoro stupendo*_*!!! certo, non è allegro... ma bisogna fare solo cose allegre? è molto affascinante invece...

 

Io sono ancora in seconda liceo scientificoXD Però il mio sogno è quello di diventare una scrittrice. Anzi, il mio sogno è diventare un'artista! Si, perchè in generale mi piace scrivere, ma anche disegnare, fotografare, recitare e suonare (suono la chitarra) sono cose che adoro. Cose che farei dalla mattina alla sera come in un sogno. Mi sveglio la mattina col desiderio di scrivere il capitolo 18 del mio "libro" (se vogliamo definire tale quella roba con una trama che non regge che sto scrivendo), proseguo la giornata disegnando scene di un fumetto (normalmente mentre sono a scuolaXD), al pomeriggio strimpello quattro accordi stonando una canzone dei Nightwish... le mie giornate vanno così e mi piaccionoXD E' quello che voglio fare: l'artista. Ovviamente magari facendo anche qualcosa di concreto. Oltre a scrivere libri amerei riuscire a fare una sceneggiatura di un film.

 

Ok, torniamo alla realtà. Questo è il sogno irrealizzabile, quello che vorrei fare. Il mio sogno più materiale e concreto è quello di aprire un negozio. Quello è possibile penso. Un negozio fantasy con un'area biblioteca in cui sia d'obbligo comportarsi e parlare come se si fosse dei personaggi medioevali. Si, lo so, sono pazzaXD Però penso sarebbe divertente... ^^"

 

Al

Realizzabile o meno , questo lo scoprirai quando sarai più grande  :ok:

E sopratutto il tutto dipende da quanto ci tieni e da quanto ti impegnerai per fare in modo che si realizzare il tuo sogno.

 

Ad ogni caso potresti allietarci con il tuo libro postandolo nella sezione "scritti"

oppure con qualcuna delle tue opere postandole nella sezione "Artworks".

Saremmo molto contenti di leggere il tuo racconto e ammirare i tuoi capolavori  ;)

 

Il progetto del negozio, sicuramente realizzabile, è molto carino.

Ormai vanno di moda queste cose un pò particolari ^^

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