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...dei pompini migliori!  :rotfl:

 

Devo dire profondo come concetto...

 

Cmq vediamo sicuramente punto ad un ambito scientifico, o faccio medicina con i suoi 10 anni di studio se non di più e poi vado diretto a cardiologo o oncologo specializzato in angiogenesi (in tal caso vo in inghilterra)

Oppure laboratori di ricerca (sempre all'estero) dopo essermi laureato in CTF e aver preso un bel masterino^^

 

Due cose che prevedono proprio poco studio XD

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boooh

Ultimamente ero gasato di diventare ingegnere aeronautico, la matematica mi piace molto come la fisica, oppure studiare bioingegneria.

Ho avuto anche altre fasi come quella del medico(neurochirurgo), interior designer, architetto del verde e così via.

Alla fine credo prevarrà qualche ramo dell'ingegneria ma preferisco aspettare.

Di una cosa sono certo farò di tutto per tentare di studiare all'estero...sarebbe il mio sogno andare a Cambridge :D :D 

  • 3 weeks later...
Guest leduetorri91

beh, attualmente studio musica (violino e prossimamente composizione :D ) parallelamente al liceo, e mi piacerebbe tanto lavorare in quel campo, perchè io senza musica non ci vivo... :rotfl:  Ovviamente, i corsi sono lunghissimi, e non si finisce mai di imparare :D  quindi fare previsioni ora è impensabile.. :D

un altro campo in cui mi piacerebbe entrare dopo il liceo scientifico è quello della psicologia, in particolare in quei campi dove siano coinvolte le relazioni sociali e le scienze del comportamento...  :P  ohimè, la facoltà fa parte dell'università di bologna, ma ha la sede a cesena, e le altre mete più vicine sono parma e padova... :ghgh:    Va beh, il tempo per pensarci ce l'ho :asd: ora pensiamo a studiare... :D

Devo essere sincero, ultimamente sono confuso, ho ancora gli stessi desideri qualche post più sopra ma anche il design mi attira un sacco e io lo trovo bellissimo, quindi diventare arredatore di interni sarebbe davvero meraviglioso, giocare con lampade poltrone e librerie :cool:

beh, attualmente studio musica (violino e prossimamente composizione :D ) parallelamente al liceo, e mi piacerebbe tanto lavorare in quel campo, perchè io senza musica non ci vivo... :cool:  Ovviamente, i corsi sono lunghissimi, e non si finisce mai di imparare :)  quindi fare previsioni ora è impensabile.. :)

un altro campo in cui mi piacerebbe entrare dopo il liceo scientifico è quello della psicologia, in particolare in quei campi dove siano coinvolte le relazioni sociali e le scienze del comportamento...  :P  ohimè, la facoltà fa parte dell'università di bologna, ma ha la sede a cesena, e le altre mete più vicine sono parma e padova... :kiss:    Va beh, il tempo per pensarci ce l'ho :ok: ora pensiamo a studiare... :D

Ma vieni a Padova!  :P (consiglio solo un pochino interessato eh  :D) Io faccio Ingegneria lì  :P

Per l'appunto vorrei essere bioingegnere e andare a lavorare all'estero (negli States se possibile).

cosa farò da grande?

me lo sono sempre chiesto.

non ho mai puntato in alto e mai lo farò.

mi basterebbe innanzitutto una certa stabilità economica... non chiedo molto visto il periodo di crisi in tutti i sensi , e comunque visto che non credo avrò famiglia numerosa da mantenere.

ho escluso tutti i miei sogni , avendo fatto un certo tipo di scelta universitaria.

non so a cosa vado incontro ora.

ma la mia passiona è la politica ed aiutare le categorie  più deboli.

  • 3 weeks later...

é un topic adorabile  :salut:

 

Ad ogni modo, io mi sono ritrovata a fare il liceo scientifico grazie ad una "spintarella" di mio padre, anche se io avrei dato molto più facendo il classico (e lo si é visto molto chiaramente nella mia media di votazioni dal primo al quinto anno ;_; ). Ora come ora sono iscritta a scienze dei beni culturali, a Milano, anche se l'idea di un trasferimento a lettere moderne l'anno prossimo non é da escludere. Ma questi sono i contorni di quello che mi interessa veramente: la Fotografia. Fin da piccola, complice di un sogno mai realizzato di mio padre, mi sono state messe in mano macchinine fotografiche di vario taglio. Ora come ora divoro libri sulla storia della fotografia e mi cimento in operucole di ritratti con amici/sconosciuti. L'idea é continuare a fare corsi di fotografia paralleli all'università e, magari, finire questi benedetti tre anni e poi tentare il biennio di fotografia a Brera. O all'estero, in qualsiasi scuola di fotografia che mi possa dare qualcosa di più che un pezzo di carta -cosa molto improbabile.

 

..é tutto da vedere u.u

Da bambino volevo fare l'archeologo o il fumettista...poi ho scelto il liceo classico, ho seguito corsi di pittura tra una versione di greco e una di latino. Un giorno mi è stato proposto di partecipare a una rappresentazione teatrale organizzata dalla scuola. La mia non era una grande parte:non avevo mai recitato prima, ma dal quel momento capii che mi era accaduto qualcosa di particolare. Da allora ho iniziato a recitare per alcune compagnie della mia zona e nn sn riuscito ad allontanarmi dal teatro, forse per una dipendenza psicologica, dato che il teatro esorcizza le mie "insicurezze" e timidezze, o forse perchè è fantastico riprodurre storie, cioè vite, cioè letterature scritte da altri: la vita che un uomo misterioso, mai conosciuto di persona, meglio se di un'altra epoca, ha vissuto intellettualmente.

Studiando a scuola la letteratura, l'epica, Omero, Dante, Petrarca, ho scoperto di amare la scrittura: ho cominciato a scrivere poesie, racconti, trascurando -è vero- la passione per il disegno. Mia madre mi faceva studiare pianoforte dall'età di 4 anni, quindi, un tantino esausto, mi sono dato al sax e al canto. Da grande che farò? Ora frequento il corso di lettere classiche all'università, anche se i miei volevano che facessi ingegneria o economia. Sto cercando una compagnia di attori con cui condividere la passione per il teatro. Mi piacerebbe lavorare in ambito teatrale e fare il giornalista della "terza pagina", ovvero quella culturale, o lavorare in/per qualche casa editrice. Mestieri inflazionati e precari. Anche a costo di studiare teatro per poi praticarlo solo come un hobby, non ho intenzione di mollarlo! Senza teatro, quell'atmosfera, quell'odore, quella passione sto male. Potrei morire. 

  • 1 month later...

Da piccolo volevo fare anch'io il fumettista, visto che mi hanno sempre detto che disegnavo bene e che ho vinto quattro concorsi d'arte, senza contare che ho lavorato per qualche mesetto con Lido Contemori a cui piacevano i miei disegni  :bah: Poi mi sono iscritto al classico e ho coltivato l'idea di studiare lingue orientali, abbandonata subito dopo aver visto quanto odiavo studiare robe tipo greco e latino. Nel frattempo è aumentata la mia passione per la storia che dura sin da quando ero piccolo. Ormai è da molto tempo che sono convinto di volere studiare storia moderna (1492-1800 c.) all'università e il mio sogno è di scrivere saggi e studi storici.

  • 1 month later...
living_my_dream

Sto prendendo fiato…rispondere a questo topic è come mettersi a nudo.

 

Non ricordo particolarmente bene cosa volessi fare, sono stati diversi eventi delle mia vita a farmi dire vorrei fare questo o quest’altro, ma come singoli eventi poi sono spariti. C’è una cosa però che non mi abbandona da anni ormai: l’emozione di credere ancora in qualcosa che mi rendeva felice quando avevo solo 6 anni, che mi ha reso felice e che continua a farmi sentire una bambina anche ora che ne ho 21 di anni, ma andiamo avanti per step.

 

Finite le medie non avevo la più pallida idea di cosa volessi fare, il classico non era per me, troppo greco e latino, nemmeno lo scientifico troppa matematica, e per il resto dei licei ed istituti non avevo poi tutto questo grande amore. Vi dirò una cosa che vi farà capire tutto, dal gennaio dell’anno in cui ho preso la licenza media ad agosto circa ho cambiato ben 9 indirizzi, questo mette in chiaro che io non avevo proprio idea di cosa fare. Alla fine forse perché anche mia sorella aveva scelto lo stesso indirizzo ho preso il Liceo Linguistico. Tre anni e mezzo di “merda” si può dire?  ;) Ero abbastanza timida e non parlavo molto ma soprattutto non mi aprivo facilmente con le persone, ho sempre studiato e sono sempre andata bene in tutte le materie, ma non perché avessi una reale passione per tutte le materie ma solo perché sentivo il bisogno di andare bene a scuola più per i miei genitori che per me. Sono sempre stata una “secchiona” ma mai una di quelle che le importava solo di se, con la puzza sotto il naso e la competitività a mille, anzi io aiutavo tutti quelli che mi chiedevano aiuto durante i compiti e le interrogazioni, e pur nella mia timidezza strinsi amicizie, peccato che con le persone sbagliate. L’unica materia che odiavo era l’inglese, paradossale è poi come nella vita tutto torni ed l’inglese nel IV liceo è stato la mia arma di fuga ed ora è il mio migliore amico! Strana la vita. Me ne sono andata a studiare un anno negli States, sono tornata è ho capito chi avevo attorno. Nell’ultimo anno di liceo ho tagliato le amicizie che non avevano un senso nella mia vita, ma erano solo per una loro convenienza e mi sono attaccata ad altre compagne di classe. Ho trascorso un anno un po’ strano, difficile inizialmente per l’inserimento ma poi è andata meglio. Alla fine del liceo ero felice di poter iniziare qualcosa di nuovo, ma probabilmente mi sono trovata davanti alla domanda che quasi tutti nella vita si saranno fatti, si fanno e si faranno: “Ora cosa faccio? Cosa faccio di me?” 

 

Credete io l’abbia trovata una risposta a quella domanda? Certo che no, vorrei stringere la mano a chi c’è riuscito, perché a me a volte sembra così insormontabile. Io in realtà lo sapevo cosa volevo e lo so anche adesso cosa voglio. E’ un sogno che tengo chiuso in un cassetto che ho sempre fatto ma per il quale non mi sono mai veramente battuta fino alla fine. E sono stata una stupida, sinceramente. Io fin da quando sono piccola adoro dare un calcio a un pallone. Voglio giocare a calcio e farlo finché questo fisico me lo permetterà, ma so dall’altra parte che non mi darà mai nulla che potrò anche giocare ai massimi livelli  ma non camperò dando un calcio a quel pallone.

Mi sono abbattuta alle circostanze della vita nel momento in cui non dovevo e ho preso la scelta più sbagliata della mia vita. Ho deciso di iscrivermi all’università: “comunicazione d’impresa, marketing e pubblicità”. Voi lo sapete di che si tratta? Probabilmente non lo so nemmeno io dove voglio andare a finire, sono al terzo anno ma non trovo stimoli per andare avanti e portare tutto alla fine, per prendermi quel foglio di carta e dire addio a tutti! Eppure sono ancora incatenata a questa università, perché non mollerò, sono fatta così una volta che inizio qualcosa la porto a termine e cerco di farlo nel migliore dei modi, è più forte di me. Devo dimostrare a me stessa e a nessun altro che non posso e voglio deludermi! Penso al lavoro che mi ritroverò a fare con questa laurea e più ci penso e più mi vengono i brividi. Io non ho intenzione di dedicare un’intera giornata della mia vita, ogni singolo giorno dell’anno al mio lavoro, non è questo che amo davvero, non è questo che mi fa sentire davvero bene. Eppure è a questo che mi porterà tutto questo studio. Forse delle tante possibilità ho scelto la peggiore, ma pensandoci bene quando hai in mente solo qualcosa forse tutte le possibilità poi sarebbero state le peggiori! Si fanno errori in continuazione e non fanno altro che aprirti di più gli occhi! Io la mia vita la voglio vivere da protagonista, quindi mi prenderò questa laurea e realizzerò il mio sogno e chissà intanto posso accontentarmi di fare un lavoro semplice semplice, in fin dei conti un pezzo di carta ce l’ho sempre. Magari un lavoro che mi renda nella sua semplicità serena. Ho sempre tempo in futuro per poter dedicere di stare per ben 18 ore a lavorare!

 

Scusate per la lunghezza del topic.

  • 3 months later...

Da piccolo ero fanatico di bestie animali di ogni genere...dinosauri, animali esotici e non...ero proprio fissato, era una diretta conseguenza dell'imperare di Piero Angela :ok: quindi le mie scelte non vedevano alternative oltre il veterinario o il paleontologo

 

Durante il liceo il mio rapporto con la scienza alternava periodi idilliaci con periodi di rigetto totale, fino ad approdare all'ultimo anno dove mi è ritornato il pallino scientifico.

 

La storia sarebbe andata a finire molto tranquillamente se non avessi incontrato la musica antica ed il conservatorio...Infatti adesso la facoltà è un passatempo, il liuto ed il canto barocco il fulcro delle mie giornate...

 

Riassumendo...Da grande? Voglio fare il solista ed il continuista  :eek: decisamente più cool di una vita in laboratorio a sniffare acetone, esteri ecc

Domanda difficile. Mio padre me la fa ogni volta che mi vede. E proprio l'impossibilità di rispondervi in certi momenti, mi fa vacillare...

Come diceva il ragazzo che ha dato il via al topic, riguarda anche il "mio posto nella società", eprciò non riuscire a dare una risposta univoca mi fa sentire molto spaesato.

Studio filosofia, ma non è scontato che poi andrò ad insegnare questa materia.

Facevo teatro ai tempi dell'adolescenza, ma poi mi sembrava poco concreto studiare recitazione (sì, non che filosofia sia più concreto in effetti).

L'architettura è un'altra grande passione: ma per vari motivi è stata scartata.

Credo che ancora per un bel po' continuerò a spremermi le meningi su Leibniz.

Da piccolo avrei voluto fare l'attore, ma proprio tanto. Di teatro, specialmente. Fatte le medie stavo cambiando idea: matematica mi piaceva (ora a scriverlo mi sembra incredibile), mi piaceva molto anche scienze, desideravo iscrivermi allo scientifico e successivamente alla facoltà di Biologia, specializzazione in Fauna Marina. Ebbene sì, il mio sogno era diventato addestrare delfini. :sisi:

Oppure un fisico, o un chimico. Insomma, mi ci vedevo bene in campo scientifico.

Poi durante la terza media i miei nonni, i miei cugini, perfino i miei genitori, hanno fatto di tutto per convincermi ad iscrivermi al classico. Il classico è una tradizione nel ramo femminile della mia famiglia, l'hanno frequentato tutte le donne, mia nonna insegnava latino e storia, mia madre decantava il metodo di studio che le aveva dato il classico e che le aveva permesso di laurearsi in Medicina in breve tempo. Insomma, fai e dici, ho scelto questo benedetto classico.

La letteratura, la filosofia, l'arte mi hanno aperto un mondo nuovo. Mentre la media in matematica, chimica e materie scientifiche calava vertiginosamente, quella in materie umanistiche rimaneva buona, accompagnata dalla mia passione. Ma verso il terzo anno, ho capito cosa volevo fare davvero. Qualcosa che riguardava in parte la letteratura, la filosofia e la storia, ma che coinvolgeva anche la mia sete di viaggiare, di girare il mondo e di conoscere popoli stranieri. Terminato il liceo, non ho avuto il minimo dubbio e mi sono iscritto alla facoltà di Antropologia. Sarà difficile sfondare in quel campo, ma il mio sogno è proprio viaggiare, conoscere popoli, scrivere (un altro desiderio sarebbe stato fare lo scrittore, in questo modo posso infilarci anche questo).

Insomma, la mia strada in mente ce l'ho. Speriamo di farcela.

  • 4 weeks later...

Da grande avrei voluto fare molte cose. Il veterinario prima, l'astronauta poi. In realtà come sempre accade, non ho fatto ne l'uno ne l'altro. Mi diplomo come perito elettronico, frequento il DAMS, e nel mentre vengo selezionato al CSC - Centro Sperimentale di Cinematografia già Scula Nazionale di Cinema, (Roma), dove seguo e mi diplomo in Regia. Concludo gli studi universitari, e mi do all'ippica  :love: , scherzo, logicamente ho sfrutta e sfrutto i miei studi, sono Regista, prevalentemente televisivo, ma il mio grnde amore è il teatro. Se potessi, o mglio se mi capitasse l'occasione girerei volentieri un NOIRE. Da perfetto imbecille quale sono, ed in questo molto contrastato, ODIO letteralmente il "Norealismo" mentre adoro la "Nuvelle Vague" Francese. Uno dei miei registi preferiti è Sam Fuller, con il suo "Shock Corridor" del '63 , e "Freaks" di Tod Browning. Non sempre nella vita si riesce a realizzare i propri sogni, ma spesso con dedizione e volontà vi si avvicina.

  • 3 months later...

Beh bella domanda  :D

ho avuto talmente tante idee nella testa, che spaziavano da un polo all'altro che veramente...  ;)

 

c'è da dire innanzitutto che mi sono diplomato come geometra, però non mi è mai piaciuto veramente infatti ho accantonato l'idea di diventare architetta quasi subito. c'è stato un periodo che mi sarebbe piaciuto fare il fotografo, poi però ho cambiato idea quando ho capito che preferivo stare sotto l'obbiettivo.  ;) ho avuto proposte e ne ho tutt'ora, certo che a meno che tu non faccia il modello per qualche marca famosa, non ti frutta proprio niente  ;) però dai, almeno è divertente  :D

poi vabbè, suono il pianoforte, non mi sarebbe spiaciuto fare il concertista, ma è troppo improbabile e logorante (pensandoci bene, 9 ore in casa su un piano sono tante anche per un appassionata come me  ;))

e infine ho deciso di optare per la facoltà di giornalismo alla Ryerson di Toronto. e si, mi piacerebbe molto scrivere articoli o fare dei reportage.  :)

 

poi vabbè, alla fine finirò a fare l'escort dei vips e calciatori (della premiere L. xD)

fallendaydreamer

Da piccolo avrei voluto fare lo speleologo, perchè avevo come modello positivo un ragazzo speleologo che durante gli anni della scuola elementare veniva a parlarci dei fenomeni tipici delle rocce/grotte/murge e ci portava a visitare le grotte. Poi ho preso coscienza del fatto che una cosa del genere così "manuale" e che implica lo sporcarti non l'avrei mai potuta fare per come sono schizzinoso XD

Adesso inizio informatica e comunicazione digitale all'uni, e vorrei diventare webmaster o webdesigner (cosa che già sono a livello amatoriale) *.*

Mi piacerebbe moltissimo lavorare nell'ambito della lingua. Chessò, diventare un glottologo, un linguista.. però diciamo che se avessi preso una facoltà indirizzata verso queste materie, non avrei avuto un futuro molto roseo, ecco.

In vecchiaia mi piacerebbe insegnare il greco e il latino alle superiori. :gha:

Cambio idea ogni settimana.

Da piccolo volevo fare il presentatore o il direttore d'orchestra.

Questa settimana vorrei diventare un pianista; la settimana scorsa invece volevo diventare manager di una grande azienda del settore abbigliamento, ma tra le idee ci sono state anche quella di regista teatrale, attore (non ho mai studiato recitazione), ballerino (ho studiato 8 anni di danza), grafico pubblicitario, scrittore di favole per bambini, giornalista, critico di moda...

Mi laureo tra un paio di mesi e ancora non so cosa fare dopo, vorrei fare tutto ma bisogna inseguire solo una passione per poterla realizzare bene, e sinceramente non so come andrà a finire. Mi suiciderò a causa dell'indecisione...  :gha:

Se avessi soldi sufficienti sinceramente nellav ita non vorrei fare altro che viaggiare e spendere, tanto qua sono solo di passaggio, è inutile lavorare tutta la vita per niente.

  • 3 weeks later...

Che domanda, cosa voglio fare da grande.

Da piccolino volevo fare il pagliaccio, l'artista circense. Ero affascinato da tutto, dagli animali, dalla musica, dai colori, dal tendone..ero proprio deciso a scappare col circo. E amavo tanto fare ridere la gente. Ancora ora ricordo questo sogno con affetto.

Poi all'età delle medie mi vedevo solcare i palcoscenici recitando qualche pezzo drammatico, ma è durata poco.

Durante i 5 anni di liceo invece sono riuscito a elaborare l'idea di diventare insegnante di lettere. Ero davvero deciso a farlo. Lo volevo per due motivi, in primo luogo perchè amavo tanto leggere, scrivere e perdermi nel mio mondo di sogni ad occhi aperti dove i miei amici erano Anna Karenina, Emma Bovary Julien Sorel, Ralph touchett e tanti altri personaggi della letteratura. In secondo luogo, e forse è quello che mi ha condizionato di più, è che, oltre a essere sia mia madre che mia sorella insegnanti, una docente di matematica e l altra maestra, mio papa, che è morto quando io ero piccolo-avevo solo tre anni- era docente di lettere. E probabilmente volevo diventarlo per lui, per essergli più vicino. Tuttavia in questo sogno ci credevo.

Così mi iscrissi a lettere moderne, ma dopo due mesi in cui constatavo che grammatica e filologia-e poca letteratura- non era quello che volevo studiare, e soprattutto non ero io, non era per me; così cambiai corso, non facoltà, iscrivendomi a filosofia-curriculum di estetica (cioè una normale laurea in filosofia con qualche esame di arte). E lì ero io, non potevo, e non posso ora che ho incominciato il terzo anno, studiare nient'altro. Amo la filosofia, e mi è stata fondamentale per fare chiarezza in tante cose in questi anni. Soprattutto su chi sono. Amo perdere tempo a pensare e a cercare dentro la mente delle persone le loro storie, e ho creduto che la filosofia più che qualsiasi altra cosa mi potesse permettere di farlo. Tuttavia da che ho cambiato corso di studi non ho più preso in mano un pensiero su un mio futuro lontano, forse perchè ho sofferto troppo a notate che il sogno che avevo nutrito per tanti anni in realtà era un'illusione costruita da me stesso per una persona che non ero. Ma da un po' di tempo, soprattuto per la scelta della laurea magistrale sn tornato a pormi questi problemi. Nn ho mai pensato di fare il filosofo nè di insegnare filosofia. ogni tanto torna a cullarmi l'idea dell'insegnamento, ma credo sia un volersi rifugiare in un'idea del passato che non mi appartiene più. So solo che un posto mi ha cambiato la vita, parigi, in cui sono stato solo per molto tempo quest anno. E' lì che vorrei tornare, che vorrei costruire la mia vita. Ma non so ancora se è una fantasticheria o una reale speranza per me. che lavoro  mi piacerebbe fare a parigi? davvero non so...solo una cosa è rimasta sempre la stessa da quando ero un bambino ad ora, e che in fondo accomuna i miei sogni e le strade che ho preso, la curiosità per le persone e per le loro vite. scriverle,raccontarle, fotografarle, trattenerle dal tempo che le divora. non credo ciò si potrà mai sviluppare in un lavoro...quindi non so cosa augurarmi. spero solo di saper cogliere le occasioni che la vita mi presenta.

  • 2 months later...

Il mio sogno nel cassetto è sempre stato quello di insegnare nelle scuole secondarie; data la mia capacità e la mia passione per le materie letterarie, ho colvitato al liceo il latino ed il greco, sicuro che nel futuro sarebbero state loro a darmi da mangiare; infatti ora sono iscritto a Lettere Antiche. Ma la mia recente riscoperta della filosofia e della storia (non solo antica), mi stanno mettendo abbastanza in crisi, facendomi balenare in mente l'idea di approdare alla facoltà di Filosofia; insomma in questo momento, nonostante abbia ben in testa l'obiettivo, la confusione regna sovrana.  :rotfl:

Il mio sogno nel cassetto è sempre stato quello di insegnare nelle scuole secondarie;

 

Laureati in Lettere classiche che ti apre più porte nell'insegnamento, e stai attento anche a fare

quegli esami che ti consentano di insegnare tutte le discipline dell'arco letterario, anche perché

insegnare proprio Latino e Greco può sempre essere un punto d'arrivo. Nulla ti impedisce, soprattutto

se sei in regola con i "tempi", di iscriverti, dopo la Laurea magistrale in Lettere, a Filosofia. Certamente

molti crediti ti sarebbero riconosciuti e il fatto di avere una buona base storico-letteraria ti sarebbe di grande

giovamento anche per gli studi filosofici.

AndrejMolov89

Il mio sogno nel cassetto è fare il biologo o il geologo uhuh

il mio sogno è quello di diventare un geologo, infatti sto studiando geologia a Padova, lol.

No, in generale mi piacerebbe insegnare.

 

Da piccolo volevo diventare archeologo. M'immaginavo in spedizioni in giro per il mondo. Da piccolo, a differenza dei miei compagni, parlavo ed ero fissato con l'egitto. Guardavo e leggevo - per le competenze elementari che avevo, lol - tutto ciò che era scibile sull'egitto - e comprensibile ad un bambino di sei - sette anni -  odiavo i romani, infatti, quest'odio si protae ancor oggi.

Poi, quando andai alle superiori ho perso qualsivoglia sogno. Poi, dalla terza in poi, volevo diventare un filosofo, poi, infine, in quinta, ho iniziato a studiare la geologia. Quelle volte che studiavo,ovviamente.

 

Poi, in un lontano giorno di luglio scelsi geologia quasi d'impulso e mi si è aperto un mondo. Il mio sogno è quello di insegnare quello che studio, perché credo sia la realizzazione totale del proprio amore verso una disciplina. Immagino le domande da fare, le mie spiegazioni. Immagino di portare i miei allievi su per i colli che io non h mai visitato in vent'anni. Insomma, ho il desiderio di condividere.

Ora come ora devo diventare meno contorto, ho il problema di complicare tutto, però, in un futuro mi vedo o come insegnante o come ricercatore.

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