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Mia mamma e i nipoti mancati


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davydenkovic90

Che brutto topic.

Sappi che le famiglie nobili ne facevano un problema di sangue perché avevano patrimoni e governi da mantenere e rafforzare, oltre che naturalmente per evitare accoppiamenti tra consanguinei.

Tu, come tutti noi, hai un patrimonio genetico condiviso da una marea di altri individui sulla terra, e non sei l'ultimo proprio di un bel niente. Non sentirti così speciale e vivi sereno.

Oltretutto, come sospettavo, il problema, più che tua madre, ce l'hai tu. Lei può aver detto quella frase così, tanto per. Ha avuto due figli, forse si aspettava dei nipoti. Non sono arrivati, pazienza, non è una decisione che dipendeva da lei.

Dovresti più che altro chiederti cosa vuoi tu. I figli si possono avere anche se si è gay, ti ripeto.

Per ora prendetevi tutti un cane e cercate di stare sereni.

Mantenere e rafforzare governi e patrimoni per chi, se già dopo una generazione  non ce ne frega più niente?

La preoccupazione per il sangue affondava (affonda?) le proprie radici nella cura per l'eredità, per il lascito e dunque per il futuro, anche quel futuro che non vivremo e non vedremo e di cui a volte manco sentiremo l'odore.

Poi, certo, da un lato è uno stile di pensiero anacronistico quello di ragionare al di là non solo dei giorni, dei mesi e degli anni (che è diventato già tanto), ma pure delle generazioni. Almeno, anacronistico quanto possa diventare anacronistica la struttura alla base della riproduzione sociale dell'umanità. Forse "non farlo" è un buon consiglio, per quanto possa essere innaturale da seguire.

Non è una cosa fantastica, il nichilismo? Non esiste potenza più devastante. Se è vero com'è vero che gli uomini sono affascinati prima di tutto dal potere, allora è naturale anche che sentano tanto il fascino del vuoto. 

18 minutes ago, FreakyFred said:

Se è vero com'è vero che gli uomini sono affascinati prima di tutto dal potere, allora è naturale anche che sentano tanto il fascino del vuoto. 

Più forse che dal potere, sono affascinati dall'essere che implica anche un avere.

Fascinoso in opposto dunque il non essere, che implica anche un non avere e che dissolve ogni affanno ed ogni gran dolore, ogni gran male annulla, bellissimo fanciullo....

davydenkovic90
1 hour ago, FreakyFred said:

Mantenere e rafforzare governi e patrimoni per chi, se già dopo una generazione  non ce ne frega più niente?

La preoccupazione per il sangue affondava (affonda?) le proprie radici nella cura per l'eredità, per il lascito e dunque per il futuro, anche quel futuro che non vivremo e non vedremo e di cui a volte manco sentiremo l'odore.

Mi riferivo al problema dell'albero genealogico, ricerca che il topic starter ha fatto  accollando su di sé una responsabilità un po' fuori luogo nei riguardi dei genitori. La ricerca va fatta per curiosità e per riderci su, non per altri motivi.

Il lascito lo puoi dare anche a un canile (come farà Katia Ricciarelli), alla ricerca sul cancro, a persone bisognose oppure a figli adottivi. Figli adottivi che - se rientra nei suoi desideri - con un po' di impegno senz'altro la sorella del topic starter potrà avere. Oppure, andando all'estero, entrambi possono ricorrere a metodi di procreazione assistita. (per la sorella un po' più semplice, dato che può farla in vari paesi europei, per il topic starter le uniche possibilità sono California e Canada.) Magari con l'aiuto economico dei genitori, se possono darlo.

Edited by davydenkovic90
LocoEmotivo
5 hours ago, FreakyFred said:

Non è una cosa fantastica, il nichilismo?

Assolutamente.

Ti alleggerisce da questo retaggio generazionale e ti permette di guardare con tranquillità al tuo presente.

Io, da quando ho realizzato che non avrò mai discendenti di sangue, mi sento incredibilmente più leggero.

11 hours ago, Biuz90 said:

E' una questione di cui ora come ora non saprei come rispondere.  Sono molto dubbioso sulla cosa. In ogni caso, dato che i miei genitori hanno un'età già un po' avanzata avrei già dovuto pensarci ora o al massimo entro una decina d'anni (stando largo). Quindi anche se fossi stato etero non era così scontato che potessi "fornirli" io.

Questo potrebbe essere lo spunto, per rovesciare la discussione in

"Io Biuz90, figlio di genitori anziani"

Nel senso che tuo padre e tua madre decidendo di fare due figli a distanza di 14 anni l'uno dall'altro hanno investito molto su tua sorella, al punto dall'andare in depressione di fronte al suo fallimento matrimoniale e materno.

Apparentemente il fatto che tutte le aspettative familiari fossero proiettate su di lei ti ha giovato, perchè eri il "piccolo" di casa formato ad accettare questo ruolo vicario preconfezionato dai grandi, e questo ragionevolmente ti ha supportato nella tua accettazione anche se il CO è venuto a coincidere con il crollo di questa costruzione.

Anche il disinteresse di tua madre, nel parlare dei suoi desideri frustrati in tua presenza nasce dal fatto che ancora in parte tu sei il "piccolino" di casa, la vera fallita è tua sorella

Pensa tu però come questa cosa deve aver condizionato la vita di tua sorella, mi sembra giusto in questo momento pensare anche a lei - da fratello minore MA ora adulto

Perchè non ti proponi di sollevare tua madre per una settimana dai suoi compiti di assistenza al fratello ed all'anziana madre, perchè loro due - tua madre e tua sorella- possano fare un viaggio insieme, una vacanza fra donne?

Sarebbe molto bello se tu potessi aiutare loro a ricucire un rapporto libero da queste proiezioni e da questo senso di fallimento femminile incombente

Ed al contempo tua madre merita anche un po' di libertà da tutti questi compiti di assistenza, prima che per l'età diventi difficile ricostruire un rapporto

Trova il modo di aiutarle ed avrai generato felicità

7 hours ago, LocoEmotivo said:

Assolutamente.

Ti alleggerisce da questo retaggio generazionale e ti permette di guardare con tranquillità al tuo presente.

Io, da quando ho realizzato che non avrò mai discendenti di sangue, mi sento incredibilmente più leggero.

Perché tifi estinzione come me oppure perché speri che siano altri a fare quella parte del lavoro?

LocoEmotivo
3 minutes ago, FreakyFred said:

Perché tifi estinzione come me

Più che per l'estinzione, tifo per un sostanziale ridimensionamento della presenza umana su questo corpuscolo celeste, e ti dirò di più: la mia parte fantascientifica guarda con speranza frammista a timore l'eventualità di colonizzazione extra-terrestre in quanto ci porteremmo appresso tutto ciò che, come specie, abbiamo ancora di irrisolto.

1 hour ago, LocoEmotivo said:

Più che per l'estinzione, tifo per un sostanziale ridimensionamento della presenza umana su questo corpuscolo celeste

Sentire comune. Credo sia la prima volta nella storia dell'umanità che si è diffusa l'idea che la nostra specie non vada coltivata oltre. Probabilmente ce la faremo, ma ad un prezzo piuttosto alto.

A proposito di ridimensionamento, chi potrebbe non essere d’accordo? È peraltro un auspicio astratto e destinato a rimanere tale; la Storia non si lascia dirigere o determinare da piani strategici, che del resto sono in sé stessi non formulabile e irrealizzabili.

Sull’estinzione, ci vuole poco a capire che è frutto di un sentire alterato. Almeno Severino – che non amo, anzi mi è cordialmente antipatico– presenta il nichilismo come sì l’essenza, ma un’essenza malata, dell’Occidente, alla quale contrappone una sorta di Filosofia della Religione New Age: tutto è eterno!

Ho un amico molto stretto che tifa per l’estinzione: è un motivo di contrasto, più o meno sotterraneo, fra di noi. Io sono per la vita. 

Mi spiace che @FreakyFred tifi per l’estinzione. Eccesso di razionalismo deragliato tra l’utopico e il distopico. Però, se avesse ragione lui, e si trattasse di un "sentire comune", beh allora lui stesso sarebbe molto neurotipico. Ma non ha ragione, e lui, in questo, è una magnifica espressione di neurodiverso ?

2 minutes ago, Isher said:

Eccesso di razionalismo deragliato tra l’utopico e il distopico.

Ma no. È semplicemente un calcolo del limite. Sia t la durata della nostra vita, e x il numero di momenti presenti che noi possiamo vivere, t/x diventa la durata del nostro momento presente, e il limite di t/x per x che tende ad infinito è 0. Dunque il presente perfetto si realizza nell'assenza perfetta e l'assoluto godimento estetico si realizza attraverso l'estinzione.

Q.E.D.

Dov'è la mia medaglia Fields?

13 minutes ago, Isher said:

Ma non ha ragione, e lui, in questo, è una magnifica espressione di neurodiverso ?

Dai, non dovrò spiegarti che il "ridimensionamento" è un istinto antivitale :D 

La vita non si ridimensiona, essa prolifera e divora. A limitare la crescita della vita è solo l'ambiente. Per millenni l'ambiente ha efficacemente limitato la nostra crescita, ma ora noi siamo più forti e possiamo finalmente mangiarcelo tutto.

Invece ci mettiamo a dieta. 

Quando una civiltà si mette a dieta vuol dire che non ama più la vita e preferisce l'estinzione. Il che mi pare una preferenza del tutto legittima... 

Mi pare che la tua equazione faccia acqua da tutte le parti, e si spiega: è un divertissement

Io stento credere che tu stia pensando il fatto dell’estinzione. Lo stesso malthusianesimo procede in direzione opposta alla tua. 

49 minutes ago, Isher said:

A proposito di ridimensionamento, chi potrebbe non essere d’accordo? È peraltro un auspicio astratto e destinato a rimanere tale; la Storia non si lascia dirigere o determinare da piani strategici, che del resto sono in sé stessi non formulabile e irrealizzabili.

Che strano @FreakyFred, prima non mi era apparsa la seconda parte del tuo post. O forse mi ballano gli occhi, non so..

A proposito delle spiegazioni che vuoi darmi, hai dimenticato di leggere queste mie righe: il ridimensionamento è irrealizzabile, e al massimo può essere un auspicio astratto e irrealizzabile. Il maltusianismo, con tutto ciò, è una cosa seria, in punto di diritto, e relativamente a quando fu formulato: solo, presuppone la monarchia assoluta/illuminata, quindi non è praticabile. Oggi, per fare della fantapolitica, dovrebbe in ogni caso vedersela con i regimi totalitari, i quali hanno tutto l’interesse alla iper-riproduzione – di sé stessi.

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