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E' il momento di chiedere il matrimonio pienamente equiparato


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da gay.tvUNA SINISTRA INDECENTE, E' IL MOMENTO DI CHIEDERE IL MATRIMONIO PIENAMENTE EQUIPARATOIl 43% dei sedicenti cattolici di questo paese si dichiara favorevole a 'diritti per le coppie omosessuali' (SWG). Il 65% degli italiani in tutto (Eurisko), secondo un sondaggio di qualche mese fa. Eppure la sinistra di governo non riesce ad intercettare questo sentimento sociale e trasformarlo in legislazione. Un atteggiamento plutocratico di una classe politica schiacciata sulla gestione della popolazione e non della cosa pubblica. Pericoloso, tutto sommato, in una democrazia. Una gestione della vita delle persone ereditata dalla Chiesa Cattolica, che da alemno 1.500 anni manipola i deboli e le loro coscienze, per tenere a bada le trasformazioni di liberazione, di uguaglianza, di ri-organizzazione sociale. E ancora oggi la Chiesa Cattolica ci prova e ancora oggi essa ci riesce.Nonostante questo paese di cattolico non abbia più assolutamente nulla. Semmai, il nostro, è un paese cristiano e comunque mi sembrano molto più fedeli alla parola di Cristo i protestanti del nord-Europa. Sono sempre stato per il matrimonio pienamente equiparato. Soprattutto penso che dal punto di vista giuridico esso sia semplice, pulito. Il diritto romano ci ha forse a tracciare linee brevi, possibilmente rette: distanze. E invece con un arzicocolare democristiano; con quell'arte discesa dall'oratoria e dalla retorica ecclesiastiche, la classe politica italiana continua il suo sfiancamento parlamentare (chi scrive è un 'fan' del primato del Parlamento) per cercare cavilli, per cancellare registri, sostituire termini, barattare diritti legati all'affetto di due persone, in uno stillicidio di amarezze versate come veleno che trafigge la dignità dei cittadini omosessuali della nostra Repubblica. Cittadini che si vedono martoriati da autorità religiose in diretta tv. Ruini ha definito ieri le coppie omosessuali pericolose per i bambini. Che vergogna Ruini, vergognati: ma Gesù Cristo saprà ripagarti e le fiamme dell'Inferno di attendono per ingoiarti nel loro fuoco che brucerà a vivo le carni della tua cattiveria.E' fuor di dubbio ormai che scendere a discussioni, compromessi, patteggiamenti eccetera con questa classe politica non ha alcun vantaggio e Grillini, con Arcigay, ha completamente fallito la sua missione. Onore al merito, ma per quanto riguarda il singolo cittadino che io sono (e chissenefrega, si dirà legittimamente): è il momento di chiedere solo ed unicamente la piena equiparazione del matrimonio, con tutti i doveri e diritti uguali, identici a quelli delle coppie omosessuali.giuliano.federico@gay.tv

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Ma perché se la prendono tutti con la Sinistra?Minchia! Se parliamo, ci accusano di condizionare troppo un governo altrimenti riformista; se non riusciamo ad imporci, ci accusano di essere troppo morbidi?Siamo in democrazia, ok?La Rivoluzione per i matrimoni gay non la facciamo!Non la facciamo nemmeno per cose più importanti; possiamo pestare i piedi quanto volete su mille argomenti, ma in Parlamento servono i numeri.

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Almadel non ho capito il punto centrale della tua riflessione. Okay non abbiamo i numeri in parlamento, ma per questo non si può esprimere la nostra opinione comunque? E' questo che intendi?

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Io sono un sostenitore del matrimonio e delle unioni civili inglesi. I pacs me li faccio andare perchè sono sempre più convinto che neanche il movimento gay, pur glorificando Zapatero, riesce a vedere oltre

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La Rivoluzione per i matrimoni gay non la facciamo!
non la farà il governo, per ovvi motivi... ma noi omosessuali credo sarebbe l'ora che tirassimo fuori quelle palle che siam tanto bravi a svuotarci e iniziassimo a farla davvero una nostra piccola rivoluzione. Quelli che ci sono nemici (anche all'interno del governo) lo stanno già facendo, e in vari modi... rimanere a guardare e frignare "ma non ci danno nemmeno un pacsettino?" non ci conviene di sicuro.
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Caro Deed,scusami se non mi sono spiegato.A me disturba il mantra "la Sinistra non fa, la Sinistra non riesce".Non è colpa della Sinistra se gli Italiani non l'hanno votata a sufficienza.Possiamo criticare il governo sui PACS? Certo, ma deve essere una critica da Sinistra o, quantomeno, Radicale.E come la dobbiamo fare questa critica? Lamentandoci su un forum o facendo le barricate? Cosa è più utile, cosa è più democratico?Forse i ricatti: o PACS o Berlusconi? (Che sarebbe come dire: non mi dai il dolce e io mi mangio la cacca...)Al momento non abbiamo alcuno strumento di lotta, come Movimento Gay; questo è il problema.Bluelake, vuoi che tiriamo fuori le palle?Ebbene, dicci come, che sono le proposte a mancare.

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Io credo che la direzione sia abbastanza chiara (il riconoscimento delle coppie di fatto), quello che manca al momento e` solo il traguardo temporale. Tutto va nella direzione auspicata e le opinioni reazionarie sono destinate a restare tali, lo si vede dai film(Manuale d'amore 2), lo si vede dai telefilm (es. Un medico in famiglia), e` solo questione di tempo.

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Guest equalmarriage
Io sono un sostenitore del matrimonio e delle unioni civili inglesi. I pacs me li faccio andare perchè sono sempre più convinto che neanche il movimento gay, pur glorificando Zapatero, riesce a vedere oltre
Sugar85... mi dispiace che te sostenga le unioni ghetto inglesi.Sono proprio l'opposto dell'apertura del matrimonio.Sì a unioni registrate APERTE A TUTTI, QUINDI NON SOLO PER COPPIE GAY.Sì all'aperetura del MATRIMONIO... QUELLO VERO.
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Sinceramente la cosa mi lascia indifferente. A me interessano i diritti e i doveri per il resto non me ne frega assolutamente nulla possiamo fare il matrimonio gay oppure un istituto a parte ma equivalente non importa. Se la vogliamo dire tutta sono i pacs che sono delle unioni ghetto e discriminatorie se confrontate al matrimonio eterosessuale

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Guest equalmarriage
Sinceramente la cosa mi lascia indifferente. A me interessano i diritti e i doveri per il resto non me ne frega assolutamente nulla possiamo fare il matrimonio gay oppure un istituto a  parte ma equivalente non importa. Se la vogliamo dire tutta sono i pacs che sono delle unioni ghetto e discriminatorie se confrontate al matrimonio eterosessuale
Caro Sugar85...Non può esserci una istituzione equivalente al matrimonio.Quale altra istituzione è globale, radicata, millenaria, amatissima, universalmente e istantaneamente compresa e rispettata da tutti in quanto indicante fusione, amore e famiglia? Nessun'altra istituzione. Nemmeno l'unione registrata più evoluta. Men che meno quei ghetti presenti in inghilterra danimarca e simili (lo sono: è inultile negarlo... sono umilianti e offensivi recinti in cui limitare i gay al posto di permettere loro di accedere al Matrimonio). Il Matrimonio è una istituzione unica nel suo genere, e di conseguenza è gravida di conseguenze concrete uniche, ineguagliabili, a livello relazionale, sociale, intimo, psicologico. Ripeto: sì alle unioni registrate, ma a patto che esse NON siano limitate alle sole coppie gay. Sì all'apertura del Matrimonio. Quello vero. Io sono una persona allo stesso livello di ogni altra persona, ergo ESIGO di essere considerato e trattato da persona degna di sposarsi, unirsi in matrimonio... non meramente di sposarsi tra virgolette, di unirsi in matrimonio per modo di dire, non di essere selezionato immotivatamente dal resto dell'umanità, escluso e recintato quindi ghettizzato in una unione che, come ho già detto, non può mai essere della stessa portata del matrimonio.PS: Chi l'ha detto che il PACS debba comportare per forza pochi diritti?? Nessuno. Notare, tra l'altro, che l'Olanda, nel 1998 ha approvato una unione registrata per tutti molto avanzata. In ogni caso, scusa, meglio diritti medi ora e fra 5 o sei anni il Matrimonio rispetto a molti diritti ora e vedersi negato il Matrimonio per molto, per decenni (perchè è così che accadrebbe se venissero approvate le unioni-ghetto).PS-2: Te dici che vuoi badare solo ai diritti (e ovviamente ai doveri).Ebbene quella che ti pongo E' a tutti gli effetti una questione di diritti:- I gay hanno o no il diritto di non essere immotivatamente selezionati dal resto dell'umanità? - I gay hanno o no il diritto di non essere esclusi dall'istituzione matrimonio, centrale nella vita dell'umanità? - I gay hanno o no il diritto di non essere ghettizzati, possibilitati solo a una unione che è inferiore proprio in quanto separata e in quanto, a differenza del matrimonio, non globale, non universalmente e istantaneamente compresa in quanto indicante fusione amore e famiglia, quindi incapace di avere la portata, le conseguenze quotidiane sociali, relazionali, ecc del matrimonio? - Insomma, i gay hanno o no il diritto di essere considerati e trattati dalla collettività in quanto persone allo stesso livello di tutte le altre, quindi persone da non selezionare senza motivo, da non escludere, da non recintare, da non privare di uno status unico (lo status di "uniti in matrimonio")? Io credo fermamente di sì. Tu? NON E' UNA QUESTIONE DI ASTRATTA FORMALITA' MA SOSTANZIALE-
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Sono d'accordo con Equalmarriage, ma purtroppo il clima in Italia è quello che è, e ci andrà già di lusso, fra Prodi, Teocon e Teodem, se avremo i PACS o qualcosa che ci somiglia.Personalmente, trovo che un riconoscimento di diritti basilari alle unioni omosessuali sia già un primo passo importante, e che per ora basti puntare a quello. Il matrimonio come istituto è stato sempre concepito per lòa coppia eterosessuale, in funzione della procreazione:volere o volare, è così che viene visto dalla maggior parte della gente in Italia. Invece di volere tutto in una volta, perchè non cerchiamo di avere quello che si può avere, intanto?E poi: alcuni di noi ritengono che non abbia senso essere orgogliosi della nostra diversità e nel contempo pretendere di essere omologati nello schema della famiglia borghese etero con il beneplacito delle autorità e la benedizione del parroco, se fosse possibile. Se avessimo una nostra specifica forme di unione, sarebbe diversa, non "di serie B". voi che ne pensate?

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Caro equalmarriage,forse non mi sono spiegato bene, io non sono contro il matrimonio gay dico solo che non mi sembra il caso farne una questione terminologica ma di sostanzaSui ghetti gay possiamo parlarne quanto vuoi, io sono personalmente convinto che non riusciremo mai a liberarci dei ghetti perchè in fondo ci piacciono anche a noi

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http://www.repubblica.it/2007/01/sezioni/politica/coppie-di-fatto/napolitano-chiesa/napolitano-chiesa.htmlMADRID - "Non ho dubbi che si possa trovare una sintesi sulle unioni civili anche nel dialogo con la Chiesa cattolica e tenendo conto delle preoccupazioni espresse dal Pontefice e dalle alte gerarchie della Chiesa", ha detto il capo dello Stato rispondendo ai giornalisti dopo il colloquio con il premier spagnolo Zapatero.il problema è che NON VA trovata nessuna sintesi, ca**o!!! Le leggi dello stato sono leggi dello stato, e la Chiesa non deve metterci bocca! Può esprimere la sua opinione, ma non certo ricattare i politici affinché pensino alle leggi della Chiesa e non ai diritti dei cittadini! Non si tratta di obbligare i cristiani a fare qualcosa che va contro la loro religione, si tratta di riconoscere dei DIRITTI a dei CITTADINI che pagano le tasse e non li hanno, a differenza dei cittadini degli altri stati dell'Unione Europea! Già che ci siamo accontentati del surrogato dei PACS invece di chiedere come sarebbe nostro pieno diritto il matrimonio civile, ora nemmen quello va bene? La stella rosa sul petto come ordinò Hitler quando ce la faranno mettere, per riconoscerci e portarci nelle camere a gas allestite a Castel Gandolfo?Probabilmente Ratzinger e Ruini vogliono la guerra civile, è l'unica spiegazione rimasta...
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Guest equalmarriage
Personalmente, trovo che un riconoscimento di diritti basilari alle unioni omosessuali sia già un primo passo importante, e che per ora basti puntare a quello. Il matrimonio come istituto è stato sempre concepito per lòa coppia eterosessuale, in funzione della procreazione:volere o volare, è così che viene visto dalla maggior parte della gente in Italia. Invece di volere tutto in una volta, perchè non cerchiamo di avere quello che si può avere, intanto?E poi: alcuni di noi ritengono che non abbia senso essere orgogliosi della nostra diversità e nel contempo pretendere di essere omologati nello schema della famiglia borghese etero con il beneplacito delle autorità e la benedizione del parroco, se fosse possibile. Se avessimo una nostra specifica forme di unione, sarebbe diversa, non "di serie B". voi che ne pensate?
No, Cosgrove... non sono d'accordo.Non bisogna puntare solo a essere riconosciuti inferiori sì ma un po' meno... bisogna alzare la testa e puntare alla parità, poichè non verremo presi in considerazione decentemente, nemmeno nelle nostre richieste minimali come appunto i Pacs e la tutela delle unioni di fatto, fino a quando non mettiamo bene in chiaro che siccome noi siamo persone allo stesso livello di tutte le altre, dobbiamo essere trattati in quanto tali.Sul matrimonio... credo che te manchi il punto: occorre considerare il matrimonio per quello che è, e cioè una (ineguagliabile, l'ho già detto) unione socio-legale tra due persone, indipendentemente da se queste persone hanno una capacità perlomeno presumbibile a figliare / sono idonee all'adozione oppure no e indipendentemente da se queste due persone hanno la minima intenzione di avere/adottare figli oppure no (alle coppie uomo-donna che si sposano non vengono minimamente richieste queste cose). Il Codice Civile, quindi lo Stato, dà per scontato che tali due persone siano di sesso diverso. Ti pare una cosa giusta, o sensata? A me no. Sbagli inoltre a vedere la richiesta nuziale come una richiesta di omologazione... perchè? non capisco. Forse mettere fine a un'esclusione ingiusta dall'istituzione atta a riconoscere i fidanzati in comunione di vita, e che è universalmente e istantaneamente compresa in quanto indicante amore fusione e famiglia, è un atto di non rispetto verso la diversità?? A me pare di no: mettere fine a una esclusione ingiusta nei confronti dei "diversi" mi sembra un grande atto di rispetto nei confronti della diversità.PS: come ho fatto notare prima... non può esserci alcuna unione registrata equivalente.
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Guest equalmarriage
Caro equalmarriage,forse non mi sono spiegato bene, io non sono contro il matrimonio gay dico solo che non mi sembra il caso farne una questione terminologica ma di sostanzaSui ghetti gay possiamo parlarne quanto vuoi, io sono personalmente convinto che non riusciremo mai a liberarci dei ghetti perchè in fondo ci piacciono anche a noi
Sugar85...E' proprio questo il punto: te continui a dire che io pongo una questione solo di astratta e sterile terminologia, ben lontana dalla sostanza del problema. Io, come ti ho fatto notare nel messaggio precedente, pongo invece una autentica questione di sostanza. Il mio rigettare il tuo "anche se lo chiamano in un altro modo è lo stesso" è proprio derivante dal fatto che ciò che sostieni te, che pure non ti opponi ai matrimoni gay, è un qualcosa di sostanzialmente fuori da ogni logica di parificazione... te sostieni che l'apertura del matrimonio (unica cosa che vuol dire parità) può essere sostituita dalla ghettizzazione in unioni a se stanti, apposite per gay, per loro natura (come ti ho fatto notare prima) di serie b e pro-omofobia anche se sulla carta promettono mari e monti.PS: a me, e anche a molti miei altri amici gay e bsx, il ghetto non va bene.
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è come andare a fare la spesa, hai i soldi ma la cassiera della Conad ti dice che lei quei soldi non li accetta mentre quella della Coop sì... i requisiti li abbiamo (i soldi), bisogna che la cassiera della Conad (lo stato italiano ) li riconosca come li riconosce la cassiera della Coop (qualunque altra nazione europea)Noi gay abbiamo TUTTI i requisiti per il matrimonio civile, e dobbiamo dirglielo chiaramente sul muso che ce li abbiamo! Perché se i gay italiani fossero gli unici a chiedere tali diritti potrebbero pure aver ragione quelli che dicono che non esistono, ma tutti gli altri stati europei (salvo Austria e Grecia) li riconoscono già da anni, e se li riconoscono significa che esistono e come tali devono essere riconosciuti anche dall'Italia. Punto. Non c'entra un cazzo la Chiesa, la religione o qualunque altra roba del genere, nessuno ha mai pensato nemmeno lontanamente di dire al Papa cosa fare e cosa non fare; semplicemente, gli Stati europei riconoscono e tutelano i diritti e i doveri delle coppie gay, e l'Italia DEVE fare la stessa cosa.

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